Twilight cominciò a porre le domande :
“Chi sei tu? Da dove vieni ?”
“Il mio nome è Ruggero Giuratrabocchetti, e vengo da Campus Major, meglio conosciuta come “Camaiore” sulla Terra, sono uno studente di Medicina al primo anno, signora”
“Ok... come sei giunto qui ? Con quale scopo”
“Non ne ho idea: mi ero addormentato nel mio spartano letto e mi sono svegliato assieme al mio fratellino in un prato poco lontano da qui, e quindi non ho nessuno scopo se non quello di capire come andarmene da qui”
“Sei venuto con un fratello ? E dove è ?”
“L' ho messo nello scantinato, casomai le cose si potessero mettere male con lei”
“E come potevano ?”
“Non ne ho idea, eccellenza, poteva chiamare delle guardie per poi condannarmi a morte o cose del genere...in ogni caso, se mi permette, lo vado a liberare”
Ruggero si alzò dal divano, aprì la porta dello scantinato e chiamò Giovanni, il quale uscì tutto sporco di polvere.
Twilight ridacchiò
“Se non accade nulla di male, non dovrei aver ragione per perseguirti, e poi, chi è quel folle che metterebbe a morte un colpevole ?”
“Da me lo farebbero in molti... comunque, non sapere il vostro codice di comportamento è un po' un problema per me, ma sono curioso di sapere così come lei è curiosa di sapere di più su di me e la mia specie”
“Hai indovinato, Ruggero : son curiosa di sapere come mai tu indossi questa veste e il tuo fratellino ha addosso qualcosa di simile, ma più semplice e leggero : c' è una motivazione ?”
“Certo : gli umani considerano osceno essere nudi in pubblico, e poi, non avendo pelliccia, dobbiamo tenerci caldo in qualche modo... mio fratello è vestito in quel modo poichè in pigiama, ovvero vestito per la notte; mentre io sto indossando una giacca e pantaloni di pelle poiché sono il mio abbigliamento normale durante l' inverno”
E così per altre domande sulla psecie umana, di vario genere e lunghezza.
Twilight fece cenno di scrivere ciò che era stato detto al servo, poi ella guardò fuori dalla finestra e commentò :
“S' è fatto tardi ormai, Ruggero, e dobbiamo congedarci : è stato un piacere incontrarti...”
“Come è stato un onore incontrare lei, Sua Eccellenza Twilight Sparkle.” e Ruggero si inchinò, e poco dopo la stessa cosa fu fatta da Giovanni.
Una volta che Twilight se ne andò e i tre ebbero mangiato, Ruggero organizzò i posti letto della casa decidendo di far dormire il fratellino con Fluttershy ( che era comunque più che ben disposta a stare un po' scomoda per accogliere Giovanni) ed egli dormiva sul diavano al piano terra : anche se puzzava in modo indescrivbile e non era molto igenico, non aveva intenzione di far dormire in quelle condizioni suo fratello minore, e tantomeno la gentile Fluttershy.
Quando Giovanni ricevette l' ordine di andare a dormire dal suo fratello maggiore, egli questionò :
“Ma Ruggero, non ho sonno, e non è poi così tardi !”
Ruggero si abbassò, e gli disse :
“Fratello, capisco che tu non abbia voglia di dormire, ma non sono sicuro se sarà necessario avere una mente lucida al mattino, ergo, poiché la prudenza non è mai troppa, è meglio anadare a dormire presto. Buonanotte, Giovanni.” e Ruggero diede un cenno di saluto a Giovanni, togliendosi nel frattempo il giaccone che aveva indossato per tutto il giorno.
Giovanni, nel frattempo, decise di togliersi il pigiama indossato per tutto il giorno e di utilizzare invece un vecchio vestito di Fluttershy, rozzamente modificato per l' occasione, come vestito per la notte.
Dopo essersi cambiato, Giovanni entrò nella stanza, e vide Fluttershy che sembrava stessa aspettando solo lui per dormire.
Giovanni si infilò nel letto e tentò di rendersi il più piccolo possbile per non arreacre disturbo a Fluttershy: il pegaso giallo si infilò nel letto, spense la lampada a petrolio e disse :
“Giovanni... non è necessario che tu stia così raggomitolato.. puoi anche stare più comodo...”
“Sto bene così, signora... “, e Giovanni chiuse gli occhi e provò a dormire, ma senza successo : provò a rilassarsi, ma non ci riuscì; provo a prendersi a pugni, ma non accadde niente; provò a stringere gli occhi invano, alla fine commentò sottovoce :
“Non riesco a dormire... accidenti...”, e subito una musica e una voce passarono nella sua testa :
“Vai
Vai e marcia
mio piccolo soldato
e porta l' elmo
del nemico
Vai e marcia
mio piccolo soldato
e porta l' elmo del nemico
Non importerà
se tu ottterrai
la gloria
con il tuo corpo
ancora mobile
o con la tua anima già
oltre i Cancelli
tu sarai sempre
glorificato...”
La voce era quella di sua madre, mista, per qualche ragione, a quella del pegaso giallo, e la musica di sottofondo era quella che il fratello maggiore chiamava “La Spagna Danza Alta”, una musica da flauto piutosto veloce, eppure molto dolce e rilassante... Giovanni sentì subito il desiderio di dormire : si stese giù, e si aggrappò piano alla pelliccia di Fluttershy, sogando di averla come madre e di avere come padre Ruggero.
Il giorno dopo, Ruggero si svegliò d' istinto alle cinque del mattino, nonostnate il fatto che non ce ne fosse necessità : la sua routine partiva sempre alle cinque, e ormai si svegliava alle cinque dle mattino, con o senza sveglia a ricordarglielo.
Ruggero, come prima cosa, andò nello scantinato a vedere se trovava qualcosa con cui vestirsi: dopotutto, non aveva intenzione di riutilizzare i vestiti dle giorno precedente, se non era necessario.
Dopo venti minuti di ricerca nelle scatole più svariate e nei mobili più strani, Ruggero trovò dei vecchi vestiti che, con un po' di lavoro di cucitura e taglio, potevano essere riutilizzati dignitosamente : un mantello rosso sangue, utilizzabile come mantello già da subito; delle strisice di lino fine, che ricucite insieme potevano funzionare bene come chitone; dei pezzi di stoffa marrone chiaro, che, combinate con un velo nero alto quanto Ruggero, potevano diventare un vestito vero e proprio con tanto di maniche ed infine un pio di “calze” marroni circolari abbastanza grandi da poter essere bucate ed usate come pantaloni.
Dopo aver raccolto i materiali, Ruggeor cercò ago e filo, poi trovato nel mobile all' ingresso, e cominciò a cucire di buona lena, pezzo dopo pezzo, striscia dopo striscia, fino a quando, due ore dopo, i vestiti erano pronti : non erano belli, ma facevano il loro sporco lavoro senza patemi.
Quando Ruggero alzò lo sguardo dalla sua opera, vide Flutttershy scendere dalle scale lentamente assieme a Giovanni:
“Buongiorno, Fluttershy, dormito bene ? Anche tu, Giovanni hai dormito bene ? ”
Entrambi dissero :“Sì... e tu Ruggero ?”
“Certo, anche se il fatto che io mi debba svegliare a cosa normali alle cinque del mattino mi ha influenzato riguardo all' ora in cui mi sveglio, e per questo mi vedi ora a cucire i vestiti per me”
Fluttershy commentò : “Vedo... hai già fatto colazione ?”
“No, e mi farebbe piacere farla: solo del latte freddo e qualsiasi farinaceo anche solo vagamente dolce prego, tu cosa vuoi Giovanni ?”
“Desidererei del succo d' arancia e una frittata”
“Ok...” e il pegaso giallo andò in cucina
Giovanni si sedette sul divano che aveva fatto da letto al fraello maggiore, e vide su di esso del filo e qualche pezzo di tessuto, Giovanni, curioso, chiese :
“Cosa stavi facendo Ruggero ?”
“Cucivo qualche vestito per me”
“E per me hai intenzione di creare qualcosa ?”
Ruggero fece una faccia sorpresa, poi mise il palmo della mano sulla faccia, e disse :
“No... ma forse lo faccio dopo, sempre se trovo un altro po' di stoffa con cui fare il vestito”
“E se non trovi abbastanza stoffa ?”
“Vedo se riesco a procurarmela in un modo o in un altro : dopotutto, ho visto qualche giacca ieri, quindi totalmente sprovvisti di vestiti non lo sono, ci sarà un sarto da qualche parte”
“Capisco... desidererei un vestito marrone come quello che ti sei fabbricato”
Ruggeor sorrise :
“Giovanni, devi venire con me comunque : già so le tue misure, e Dio solo sa come misurano le taglie dei vestiti gli equini di questo mondo”
Giovanni incrociò le braccia :
“Ma non ci voglio andare a prendere un vestito ! Lo vorrei preso o fatto da te, ma senz la necessità di stare per tutto il processo con te !”
“Se vuoi puoi girare nudo, ma io di certo non lo approverò”
Il discorso funzionò : Giovanni abbassò la testa e disse :
“Va bene..”
Fluttershy uscì dalla cucina e disse :
“La colazione è pronta ! Venite !”
E i due entrarono in cucina : Ruggeor aveva la sua tazza di latte freddo in una tazza che, a giudicare dall' aspetto, poteva essere stata creata poco fa e senza nemmeno dipingerla, e come cibo solido Ruggero aveva un muffin al cioccolato; Giovanni invece ebbe il suo succo d' arancia e la sua frittata... con un piccolo problema : Fluttershy non aveva visto che le uova erano marce, e quindi la frittata puzzava in modo incredibile, oltre che ad essere disgustosa al palato.
Giovanni provò a mangiare qualche boccone della frittata, ma non ci riuscì, e alla fine smise di mangiare la frittata.
“Cosa c'è che non va Giovanni ?” disse Fluttershy
“La frittata è stata fatta con uova scadute... fa schifo”
“Ah... capisco... ne faccio un' altra ?“
“Direi di sì, signora.”
Mentre Fluttershy stava preparando la nuova frittata per Giovanni, Ruggero ne approfittò per chiedere :
“Scusa, Fluttershy, conosci un sarto economico da queste parti ? Sai come è, io mi sono autocucito i vestiti, ma ho visto che non c'è abbastanza stoffa per creare gli abiti per mio fratello”
Fluttershy ruppe un uovo, poi si voltò :
“Sì, una mia cara amica, tale Rarity : è una sarta piuttosto eccentrica et costosa, ma suppongo che non si farò pagare per un servizio ad una cara amica...” poi Fluttershy cominciò a sbattere l' uovo .
“Lo spero : non ho idea se qui pigliano la mia valuta, ovvero gli Euro.”
“Valuta ? Ovvero ?”
“La moneta”
“Qui la moneta è il Pezzo d' oro”
Ruggero sgranò gli occhi : sapeve che esistevano monete d' oro in passato, ma, in genere, erano le monete di valore più alto, non quelle usate comunemente.
“Davvero ? E... quanto pesa all' incirca un Pezzo”
Fluttershy verò il composto in una padella, poi rispose :
“Circa un grammo”
“Porca.... e usate i pezzi d' oro come moneta corrente comune”
“Sì, perchè mai mi fai queste domande ?”
“Se portassi un Pezzo d' oro nel mio mondo, sarei piuttosto ricco, mentre invece qui mi ci pago a malapena un caffè. Se non ti dispiace, quale è il materiale che, per così dire, fa da “Assicurazione di valore”, ovvero, garantisce il valore dell' oro qui ?”
Ruggero guardò nelle tasche dei pantaloni, e vide all' interno una decina di centesimi di Euro : Ruggero tirò fuori le monetine e chiese :
“Ecco, con questa quantità di rame, cosa ci prendo quaggiù ?”
Fluttershy guardò con stupore i centesimi di rame, e sembrò quasi scioccata, ella disse :
“Dieci tondi di rame zecchino... davanti ai miei occhi...non è possibile...”
Ruggero rispose con un tono quasi innocente :
“Sì che è possibile : quale è il problema ?”
“Hai idea di quanto valgono questi tondi? Centinaia e centinaia di pezzi d' oro !”
“Ah, capisco, e pensare che queste sono, monetariamente, la moneta con meno valora in assoluto”
“Wow... e qui invece il rame è piuttosto care e raro...”
Ruggeor fece una risatina : “ E si vede! Comunque, con questi centesimi, riesco a pagarmi un vestito di Rarity ?”
Fluttershy disse : “Con tutti queste monetine, ti compri direttamente il negozio !”
Ruggero sorrise, guardò l' orologio, si vestì con i vestiti finiti un' ora prima, poi affermò
“Ora, Fluttershy, sarebbe carino da parte tua darmi le coordinate della tua amica, cosicchè io possa andarci senza la tua socrta : dopotutto, hai anche tu un lavoro da svolgere”
Il pegaso giallo prese da uno scaffale una mappetta e disse :
“Hai ragione Ruggero, tini quesa : mostra anche i dintorni diretti di Ponyville, oltre che il centro.”
Ruggero si mise in tasca la mappa, chiamò suo fratello e disse :
“Grazie Fluttershy, ora, se non ti dispiace, me ne vado : a più tardi !”
Giovanni stava guardando curioso gli edifci della cittadina mentre camminava dietro il suo fratello maggiore : lo stile di gran parte edifici era simile a quello delle case che aveva visto in Germania l' anno prima, ma altri edifici non avevano uno stile riconoscibile : una casa, per esempio, sembrava fatta di dolciumi; un' altra sembrava ricavata da un alber... o era veramente un albero incavato ?
Ma alla fine la destinazione si rivelò essere un edificio simile a una giostra coi cavalli, ma più grande e con il pilastro centrale pieno di finestre.
Appena arrivarono davanti alla casa, Ruggero aprì la porta, e Giovanni ci si fiondò dentro senza attenzione, spaventando l' occupante della casa, una cavalla bianca con una criniera viola e dalla forma simile a quella di una spirale.
La cavalla urlò :
“Chi siee voi ? Cosa volete da me ? Perchè diamine vedo un chitone in questo posto ?”
Giovanni si inchinò leggermente e disse :
“Mi spiace signora... sono Giovanni Giuratrabocchetti, e osno venuto con mio fratello per...”
Giovanni fu interrotto da Ruggero, che lo scartò, e si mise fra lui e la cavalla, poi cominciò a parlare :
“Buongiorno signora, scusi per l' avventatezza di mio fratello, ma sapete come è, è un bambino, io sono l' umano Ruggero Giuratrabocchetti Oileo, e sono giunto qui per avere qualche vestito per mio fratello, visto che allo stato attuale è nudo”
“Il mio nome è Rarity Magnoilea, e non accetto commissioni da creature selvagge”
“Creature selvagge ? Ma cosa sta dicendo ?”
Rarity mise un zoccolo sulla faccia e commentò :
“Ma guarda ! Cos' è questo marrone su nero, quella seta su pantaloni di lana grezza et unta ? Cosa è quella disgustosa giacca di pelle ? Che è quel chitone ? Mi rifiuto !“
Ruggero si offese :
“Provi LEI a fare un vestito decente con gli scarti di lavorazione, senza possibilità di scelta, in un' ora”
“Se tu sei capace di cucire, prenditi tutto il tempo che ti ci vuole, non farlo di fretta”
“Io non so cucire bene, e poi non potevo girare nudo, a differenza di voi pony !”
Giovanni perse interese nella conversazione, prese un vestito piccino da usare come perizoma, poi si mise a vagare per la stanza e si meravigliò : su tutti i vestiti e sui muri splendevano gemme di ogni forma e dimensione, dando una senzazione di sfarzo incredibile; le finestre erano fatte di sottile alabastro, che rendeva la forte luce del sole soffice e più “spirituale” l' ambiente; vicino alle scale, una serie di scatole conteneti gemme attirò la sua curiosità, Giovanni si avvicinò e...
“Chi sei tu ? Che stai facendo ?” disse una voce squittente
Giovanni si voltò di scatto verso la voce, e vide chi aveva parlato : una puledra cornuta bianca con una criniera viola e rosa.
Giovanni si alzò, poi si inchinò e disse :
“Salve, sono Giovanni Giuratrabocchetti, umano proveniente da Camaiore, con chi ho l' onore di parlare ?”
La puledra ampliò a dismisura gli occhi per la sorpresa, poi, tornando normale, disse :
“Io sono Sweetie Belle, piacere di conoscerti Giovanni.
Mi chiedo, come mai sei venuto qui ?”
“Sono venuto qui per farmi fare un vestito... ma mio fratello si è messo a discutere con la propietaria”
“Intendi Rarity ? La cosa è piuttosto normale, per mia sorella, soprattuto se uno si veste male”
“Allora suppongo che mio fratello si è vestito male, visto che Rarity lo ha definito “animale selvaggio” e ha affermato che lei di certo non mi farà il vestito”
“Possibile, visto ha pure gusti bizzarri e...” la puledra fu interrota dall' urlo della sorella :
“Sweetie Belle, vieni qui che ho bisogno d' aiuto per trovare il cliente !”
“Rarity, il nome del cliente è per caso “Giovanni” ? Perchè in caso affermativo, ci stavo parlando fino a pochi secondi fa !”
Rarity corse verso Sweetie Belle e disse :
“Perchè stavi vicino al fratello di questa bestia ?”
“Bestia ? Ma è piacevole e gentile ! Voglio dire, non mi ha attaccato né nulla, ha solo dato uno sguardo alle gemme e parlato con me !”
“Magari le vuole rubare !”
“Ma no!”
“Io non voglio vederti accanto a lui!”
Ruggero, appena sentì discutere, forzò il passo, tentando di rendere il più rumorosa possibile la sua camminata, si avvicinò alle due cavalle :
“Gentildonne, quel è il problema ?”
Rarity rispose seccata :
“Tuo fratello ha tentato di rubare le mie gemme !”
Ruggero diede un' occhiata di sufficenza alle scatole, poi disse
“Ne dubito, signora, non siamo dei ladri”
“Questo lo dici tu, criminale della vista !”
“Certo, certo... dove è la vasca di purificazione ? Ma mi faccia il piacere ! Su, si metta al lavoro e non faccia storie.”
Rarity sbuffò di fastidio, prese un metro e chise a Giovanni di mettersi su un piedistallo per prendere le sue misure.
Dieci minuti dopo, Giovanni scese dal piedistallo e chiese a Rarity :
“Per quando dovrebbe essere pronto ?”
“Fra circa quattro ore, ora vattene” e indicò con lo zoccolo l' uscitae Giovanni obbedì.
Quando uscì dal negozio però, Giovanni sentì di nuovo la voce di Sweetie Belle chiamarlo :
“Giovanni, posso venire con te ?”
“Tua sorella non aveva detto che non potevi starmi aaccanto ?”
“Lo so, ma visto che è un giorno di festa, posso tranquillamente fingere di andar con le mie abituali amiche per stare un po' con te...”
“Fai pure allora : suppongo che mio fratello non farà problemi, vero ?” e Giovanni diede un colpetto al bacino di Ruggero, il quale capì subito che cosa stava chiedendo Giovanni e rispose :
“Certo, basta che ti ripresenti da fluttershy entro l' una”, poi se ne andò via.
Giovanni sorrise, e si avvicinò alla puledra, che subito cominciò a fare domande :
“Quindi Giovanni, quanti anni hai ?”
“Ho otto anni, e tu ?”
“Pure io ! E dimmi, come mai sei qui ?”
Giovanni scosse le spalle e disse :
“Non ne ho idea : mi sono addormentato in casa, e mi sono risvegliato sotto un albero vicino alla foresta”
“Quindi non ricordi nulla di come sei arrivato qui ?”
“Esatto... non che la cosa mi dispiaccia : mi trovo bene qui”
“Oh, e come mai non desideri tornare a casa ?”
“Perchè mio padre mi tratta male.. mi insulta e picchia.. e credo che senza mio fratello a proteggermi, sarei già diventato pazzo o sarei morto”
Sweetie Belle commentò :
“E come mai ?”
Giovanni scese una lacrima :
“Mio padre mi accusa di aver ucciso mia madre perchè lei mi era venuta a prendere a scuola... mio fratello continua a dirmi che no nè colpa mia, e io gli credo, ma il fatto che mio padre lo ripeta quasi ogni sera mi fa dubitare della mia innocenza...”
Sweetie Belle fece una faccia triste e disse :
“Oh, mi dispiace per te, deve essere una situazione molto triste...”
Giovanni sorrise
“Non preoccuparti comunque : mio padre non può più turbarmi, poiché sono qui con te, mentre lui è ancora a casa che comincia a sentire il peso della solitudine...”
Sweetei Belle sorrise anche lei, e disse :
“Bhè, contento te, contenti tutti”, e fu così Giovanni sentì un' altra voce piuttosto squillante :
“Sweetie Belle ! Dove eri ? Ti abbiamo cercato dappertutto !”
Sweetei Belle rispose a una puledra gialla con fiocco rosso e un' altra arancione.
“Ero con Giovanni...”
“Chi è Giovanni ?”
Giovanni si alzò, si inchinò e disse :
“Io sono Giovanni, lieto di conoscervi”
Le due puledre fecero una faccia sorpresa alla visione di Giovanni, per poi calmarsi e dire :
“Oh, Sweetie Belle, che animale è Giovanni ? Non ho mai visto nulla del genere”
Giovanni rispose : “Homo sum, nihili altero superior puto”
“Ha detto che è un uomo e che non ritiene nessun altro superiore”
Le due puledr si avvicinarono a Giovanni, e tesero i loro zoccoli al bambino :
“Ciao Giovanni, sono Applebloom, è un piacere conoscerti”
“Io sono Scootaloo, piacere di conoscerti”
Giovanni strinse la mano, dicendo ad entrambe “Un onore”
"Da dove vieni ?"
"Camaiore, Terra, quindi non da questo mondo"
Scootaloo sbattè le alucce eccitata e commentò : "Wow, una creatura extradimensionale ! Hai per caso qualche potere da mostrarci ?"
"Temo di doverti deludere, Scootaloo : io non ho poteri, se non, come dice spesso mio fratello, ho il potere di riuscir a combinare caos , nel bene e nel male"
" .
“Quindi, mi stai dicendo che non sei nemmeno di questo mondo ? Ma che cosa figa ! Hai per caso qualche potere da mostrarci ? Quale è il tuo cutie mark ?”
Giovanni rispose “A dire il vero no... però mio fratello dice che sono una persona con grande pazienza, anche se sono un po' ingenuo; comuqnue, che è un cutie mark ?”
Scootaloo commentò “Non sai che è un cutie mark ? Bhè... è una figura che mostra il talento, e a volte il lavoro, di un pony arrivati ad una certa età... e noi stiamo cercando capaire quale è il nostro”
Giovanni rispose :
“Da noi, la scelta del lavoro è sì dettata dal proprio talento, ma più spesso dipende dai propi studio addestramento, poiché il proprio talento spesso diventerà più che altro il tuo hobby... “
“Quindi stai dicendo che per voi non è quello che sapete fare bene fin dall' inizio che vi forma, ma ciò che decidete di fare ?”
Giovanni si grattò dietro la testa : “Bhè, sì, ma suppongo che si può fare anche con voi : ditemi cosa desiderate diventare, e forse mio fratello può insegnarcelo”
Applebloom rispose “Sembra un' diea... il problema è : dove si trova tuo fratello ?”
“Lui può solo in un posto : la casa di Fluttershy, dopottutto, non è conosciuto da tutta la popolazione... o no ?” Giovanni infatti vide suo fratello, ora misteriosamente vestito con un ufficiale di fanteria, conversare in modo amabile con una cavalla bianca con criniera rosa, i suoi occhi solcati da rughe di stanchezza e con un sorriso compiaciuto sulla sua faccia.
Ruggero distolse per pochi minuti lo sguardo dalla cavalla, per poi accorgersi di suo fratello minore poco lontano da lui, seduto su un prato, egli salutò :
“Oh, ciao Giovanni, vedo che hai trovato compagnia.”
Giovanni sorrise e rispose “Sì, come puoi ben vedere, queste sono le mie nuove amiche : Sweetie Belle, Applebloom e Scootaloo”
Tutte e tre le puledre accennarono un inchino e dissero :
“Buongiorno, Ruggero”
“Salve, belle signorine, che stavate facendo di bello ?”
Sweetei Belle rispose : “Niente, stavamo chiaccherando con tuo fratello riguardo alla tua e sua provenienza, la vostra storia... e, in particolar modo, di come voi umani scoprivate il vostro futuro attravrso la libera scelta di studi, invece che in base alla cosa che riesce meglio... il proprio talento insomma... e di come le nostre capacità sono rappresentate dai cutie mark, ovvero da quelle figure sui nostri fiacnhi, che sono riassuntive del talento di ciascuno...”
Ruggero si accarezzò la barbetta : “Capisco...”
“E Giovanni ci ha detto che potevi aiutarci ad applicare un metodo più efficace per scoprire le nostre capacità che “fare tentativi assurdi, sperando di fare tuto perfetto al primo colpo”
“Posso aiutarvi... ditemi quando siete libere fra Sabato Mattina e Domenica pomeriggio, e vedrò cosa posso fare: dopotutto, devo lavorare e studiare anche qui: per il lavoro, poiché studio medicina con l' obiettivo della specializzazione in Pediatria, ho pensato bene di fare esperienza sul campo con la cavalla qui presente, l' infermiera Redhearth; per lo studio, bhè, tnato per non rimanere indietro nel caso non tornassi da dove sono venuto...”
Le tre puledre guardarono Ruggeor con stupore un po' di paura, e Applebloom disse :
“Quindi... stai per diventare... un dottore”
Ruggero rispose con un tono quasi di scherno mentre si spolverava una spallina :
“Sì, un dottore, e uno dei puledri per giunta !”
Scootaloo si fece scappare un “Eeekk”, Sweetie Belle guardò Ruggero come un quadro di Bosch mentre quest' ultimo era sotto acidi e Applebloom sorrise sardonicamente.
La puledra gialla stentò a parlare “Ca...ca..capito” e forzò ancora una volta un sorriso.
L' infermiera commentò : “Bè, questo vuol dire che verrete colpite alla schiena molto spesso dal fratello di un vostro amico !”, poi la cavalla bianca ridacchiò.
Ruggero commentò : “Ma state tranquille ! Non verrò mica in casa vostra a bucherellarvi come groviera ! E poi, pensateci : fra tutti gli abitanti di questa cittadina, considerato il fatto che ora sono tecnicamente un medico di base, quante osno le possibilità di beccare PROPIO VOI ?
L' infermiera finse un colpo di tosse e disse “A Dire il vero, Ruggero, penso che Pediatria la lascio a te : non sono una cavalla che sta bene coi puledri e le puledre, invece, a me sembra che a te la cosa ti piaccia”
“Vero, mi piace il contatto coi figlioli, comunque : meglio, almeno se torno indietro mi velocizzo gli esami !” e Ruggero rise “Scherzi a parte, e.. per quanto riguarda le medicine ? Non ho idea dei loro nomi, o meglio, so il principio attivo di molte medicine, ma dubito che siano chiamati allo stesso modo qui e di là, ergo, o divento medico da pronto soccorso e mi occupo solo di cure che si possono dare direttamente sul momento, o mi lasci una tabella con gli effetti e la potenza di ogni principio attivo...”
“La seconda soluzione mi piace di più : stasera compilo una scheda e te la consegno domani”
“Come desidera”.
Poco dopo, Ruggero fece cenno a Giovanni di seguirlo verso il Municipio, e Giovanni obbedì, anche se gli dispiaceva lasciare le amiche da poco conosciute.
Tre ore dopo, dopo scartoffie burocratiche varie, un po' d' inganno e cavilli legali, Ruggero era riuscito ad ottenere una casa in affitto di modeste dimensioni : la casa era in un edificio a tre piani simile ad un registratore di cassa : l' appartamento era al piano terra, ed era arredato in modo insolito, facendo traspirare il fatto che il propietario aveva viaggiato il mondo e al contempo era a corto di soldi : maschere tribali di ogni sorta giacevano in ogni dove, una mappa antica malamente plastificata era appesa con lo scotch su un muro scrostato, il letto a due piazze aveva una coperta di capra e le lenzuola similari a drappi di seta mongoli, ma il materasso era un semplice pagliericcio coperto da un telo cucito attorno alla paglia, la cucina era piena di anfore simil greche piene d' olio e vino fresco, ma con a malapena una bombola semivuota e una rudimentale piastra di cottura ed infine il salotto aveva cuscini di cuoio coperti da fini drappi... poiché dal soffito cadevano gocce d' acqua miste a ruggine.
Giovanni commentò istintivamente : “Che posto orrendo !”
“Bhè, almeno non è una baracca di eternit senza letto, ma effettivamente il propietario poteva essere più accorto nel tenerla pulita ed intatta”, finita questa frase, un calcinaccio si staccò dal muro dove c' era la porta, facendo rovinare a terra una maschera tribale simili a quelle africane : l' ebano con cui era fatta maschera sembrò ammuffire all' istante appena la calce la toccò.
Ruggero disse “Ok, conosci la procedura : chiami un imbianchino, un muratore economico, e sei a posto, per ora, per evitare la silicosi, meglio usare un pezzo di stoffa bagnata mentre dormiamo.”
Poi Ruggero cominciò a mettere i vestiti e i pochi beni rimasti nei cassetti.
Dopo un' ora di spostamenti di mobili, pulizie e snack fatti con cibo trovato sotto i mobili ancora commestibile, l' appartamento era ritornato vivibile, e a quel punto i due fratelli poterono cnare con un po' di crocchette di patate comprate fuori e delle mele.
Poco dopo i due andarono a dormire con i loro rispettivi pigiami : il chitone cucito la mattina dello stesso giorno per Ruggeor e un paio di pantaloncini fatti da due sacchetti di juta per Giovanni.
Ruggeor si svegliò, come tutte le mattine, alle cinque, e decise di vedere se per caso il propietario aveva lasciato del latte dentro alle anfore, e se era possibile reperire qualcosa di dolce nelle mensole piene di scatole vuote.
Tutto quello che trovò fu :
Una scatola piena di biscotti al cioccolato e menta.
Due litri di latte cagliati, divenuti una bevanda mongola per entrambi .
Un tortino alle mele muffo, ma commestibile se trattato.
Latte di pecora e di scrofa non scaduti, alla fine Ruggero decise di lasciare il latte di scrofa a Giovanni poiché il latte di capra era più acido.
Tonnellate di tarallucci all' olio d' oliva, tutti incredibilmente sani e salvi.
Una volta finita la lista, Ruggeor si mise di buona lena ad apparecchiare e a mettere sul fuoco il latte per Giovanni, poi finito di scaldare il latte, Ruggero svegliò Giovanni.