Alvin Miller ha scritto:Allora, io a fare le recensioni minuziosamente impostate sarei anche capace, ma sono troppo impegno a respingere i Grandi Antichi con Bibski per dedicare del tempo anche a quelle. Ma tu tanto già lo sai, e poi sai che preferisco dire le mie via chat in tempo reale

, quindi accontentiamoci di un pro e di un contro che mi sento doveroso di riportarti:
Ormai ho anche troppo chiaro quanto sia complicato seguire una o più fanfiction mentre si scrive, quindi sei più che giustificato!

Alvin Miller ha scritto:PROI Cinque del Black Canary sono così epici tutti insieme che chiuderei volentieri tutti e due gli occhi sul fatto che sono arrivati ad Equestria senza porsi minimamente una domanda su dove si trovino e perché dei ponetti colorati stiamo lì e parlino. Ho adorato le loro scene quando fanno saltare denti e ginocchia durante la battaglia, e qui devo tornare a confermarti che le tue storie trasudano FUMETTI in ogni sacrosanta pagina!!

A onor del vero è importante il fatto che loro non si curino di dove siano capitati: se ricordi, nemmeno Alastor era troppo preoccupato dal fatto di essere circondato da pony che parlassero la sua stessa lingua visto che la sua preoccupazione maggiore era la sicurezza di Aria. Allo stesso modo, i suoi amici del Black Canary sono più preoccupati della sua salvezza al punto di passare oltre il "sottile" fatto che sono in un mondo così diverso dal loro e, tra le altre cose, nel bel mezzo di una guerra.
Questo per marcare ulteriormente quanto siano affiatati come gruppo e bendisposti a perdere anche tutte e due le braccia, per aiutarsi tra di loro, indipendentemente dalla loro situazione. Insomma, la banda del Black Canary non è così diversa dalle sei protagoniste (e pensi che sia un caso che, tutti assieme, siano
sei elementi?)
Si tratta di una di quelle sottigliezze che mi piacciono da matti nei film/fumetti americani e che non posso fare a meno di mettere nelle mie storie.
Alvin Miller ha scritto:CONTRO
Ho scovato numero typo nel capitolo 6, (in particolare - MA NON SOLO - nelle pagine finali), che ti consiglierei di rivedere ancora una volta per sistemarli. Se c'è però una cosa che non ho mandato giù è stata l'enorme citazione al monologo di Delios di 300 che si prende metà di una pagina a un certo punto del capitolo settimo; mi piaceva all'inizio, tanto che ero sul punto di comunicartelo per messaggio prima di finire, ma andando avanti mi sono reso conto che è semplicemente troppo lunga. Credo, e qui do ascolto solo alla mia opinione, che le citazioni debbano essere brevi e idonee a creare una gag che strizzi l'occhio ai lettori, quando invece tu l'hai presa e l'hai ricopiata carta-carbone per riempire una scena. E qui il critico che vive in me ti ha etichettato come "pigro". Io ho provato a difenderti, ma lui non ha voluto ascoltarmi.
Forse tu volevi che fosse così, forse la pensavi idonea e invece non ti sei reso conto di avere esagerato, ma io non l'ho gradita comunque.
Be', in questo caso dì al critico che è in te che questo è il monologo di Twilight:
Amici miei! Vedo nei vostri occhi la paura che io stessa faccio fatica a contenere. Siamo testimoni del grottesco spettacolo sputato fuori dall'angolo più oscuro di Equestria, l'intero Regno di Mutanti sta per piombare su di noi. Siamo pochi e inesperti contro tanti e addestrati. Eppure, in quest'ora così buia, vi chiedo... vi prego... di resistere! Resistete! Lance saranno scosse e pony saranno feriti nella furia della battaglia che ci aspetta, ma non abbiate paura, non temete l'oscurità! Per tutto ciò che amate di questa città, vi invito a resistere! Non ci sarà il giorno in cui dovremo abbandonare tutto e tutti per salvarci. Non verrà il giorno in cui i nostri legami saranno spezzati in nome della sopravvivenza. Il nostro legame e la nostra amicizia sono più forti di qualsiasi minaccia, perciò, oggi, resistiamo. Oggi riscattiamo Ponyville dalla tirannia e dalla paura, per portarla verso un futuro più radioso di quanto possiamo immaginare; perché questo giorno non appartiene ad uno solo, ma a tutti noi. Insieme, libereremo Ponyville e, domani, condivideremo la nostra pace!»
E questo è quello di Delios:
"Ricorda chi eravamo". L'ordine più semplice che un re possa dare. "Ricorda perché siamo morti". Lui non desiderava tributi, o canzoni, o monumenti, o poemi di guerra e coraggio. Il suo desiderio era semplice: "ricorda chi eravamo", così mi ha detto. Era la sua speranza, se un'anima libera dovesse arrivare in questo luogo, negli innumerevoli secoli di là da venire, possano tutte le nostre voci sussurrarti dalle pietre senza età, "va' a dire agli spartani, viandante, che qui, secondo la legge di Sparta, noi giacciamo". E così il mio re è morto. E i miei fratelli sono morti. Appena un anno fa. A lungo ho pensato alle parole del mio re, criptiche parole di vittoria. Il tempo gli ha dato ragione, perché da greco libero a greco libero si è tramandata la notizia che il prode Leonida e i suoi 300 soldati, così lontani da casa, hanno dato la vita, non solo per Sparta, ma per tutta la Grecia e per la speranza difesa da questa nazione. Ora, qui su questo aspro frammento di terra chiamato Platea, le orde di Serse affrontano la loro disfatta! [Urlo dei soldati] Lì davanti i barbari si raccolgono, è nero il terrore che afferra saldo i loro cuori, con dita di ghiaccio; conoscono molto bene gli impietosi orrori che hanno sofferto per le lance e le spade dei 300 spartani, e ora fissano lo sguardo su questa pianura dove ci sono 10.000 Spartani alla testa di 30.000 liberi Greci! [Urlo dei soldati] Le forze del nemico ci superano di sole 3 volte! Buon segno per tutti i Greci. Quest'oggi noi riscattiamo il mondo dal misticismo e dalla tirannia e lo accompagniamo in un futuro più radioso di quanto si possa immaginare. Dite grazie soldati, a Re Leonida e ai prodi 300! Alla vittoria!
Non nego di aver preso spunto anche da lui (pezzo che ho già sottolineato per farlo saltare meglio all'occhio) ma da qui a dirmi che ho copincollato, ce ne corre

Per provare che voglio essere assolutamente onesto, c'e' anche un pezzo di Aragorn
Figli di Gondor! Di Rohan! Fratelli miei! Vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore! Ci sarà un giorno, in cui il coraggio degli uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza, ma non è questo il giorno! Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'era degli uomini arriverà al crollo, ma non è questo il giorno! Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra, v'invito a resistere! Uomini dell'Ovest!
Questo giorno non appartiene a un uomo solo, ma a tutti. Insieme ricostruiamo questo mondo, da poter condividere nei giorni di pace.
E infine Théoden... e prima di venire accusato di fare un bricolage per costruire i miei monologhi, smetto

Avanti! E non temete l'oscurità! Desti! Desti cavalieri di Théoden! Lance saranno scosse.. scudi saranno frantumati.. un giorno di spade! Un giorno rosso, prima che sorga il sole! Cavalcate ora! Cavalcate ora! Cavalcate per la rovina, e per la fine del mondo! Morte! Morte! Morte! Avanti, Eorlingas!
Ma a parte questa parentesi, controllerò gli errori di battitura nel capitolo 6, allora
