Laurel Taker: Al secolo un plebeo romano dotato di grande forza fisica tale da poter stendere i gladiatori più forti del Colosseo e i leoni africani ma che nutriva dentro di sé una furia inarrestabile che veniva soddisfatta con il sangue dei suoi nemici. Il dio Plutone e il traghettatore Caronte, infuriati per il numero incrementato di anime sullo Stige, lo trasformarono in un psicopompo immortale condannato a scavare innumerevoli tombe per aver ucciso un numero irraggiungibile di vittime con le stesse mani. Leggende urbane raccontano di apparizioni del becchino dopo che erano esplose le battaglie più cruente della storia e ancora oggi sfida le persone che in passato hanno ucciso la gente come ha fatto lui, come per punire di coloro che fecero il suo stesso sbaglio. In battaglia fa ausilio delle più brutali mosse di wrestling come la Piledriver e la Alabama Slam. Si ritiene che la sua mossa speciale, la Last Ride Powerbomb, fosse così potente da poter scavare tombe per gli sfortunati che osano sfidarlo.
Death Star, il caduto: Leggende ecclesiastiche raccontano di Heavenly Boy come la stella più pura e santa del paradiso e che nominare il suo vero nome ai comuni mortali fosse impossibile per via della sua pronunzia indecifrabile. Orgoglioso dei suoi capelli lunghi biondi, gli venne più volte sgridato e rimproverato di tagliarseli dal suo sommo superiore... ma il suo affetto e attaccamento al cuoio capelluto che era cresciuto in millenni di storia era forte nel ragazzo angelico che venne così cacciato sulla terra e il suo aspetto cambiò da un giallo dorato al nero più cupo dell'oscurità stessa.
Con esso, i suoi poteri celestiali si tramutarono nella vera fonte e materia di cui sono fatti gli incubi, nella creazione dei generi musicali più cattivi e disperati e la vastità di quel potere fu tale da aver generato un proprio inferno personale, rendendolo un vero signore dell'oscurità. Solo pochissimi eletti ebbero la fortuna di incontrarlo senza venir gettati nell'oscurità eterna.
Eli la demone dei sogni: Nel XIII secolo nacque una giovine bambina di nome Elisa, che agli occhi dei comuni cittadini sembrava una ragazza come tante altre... ma lei aveva un'insolito talento nel riuscire a vivere sogni lucidi e descrivere qualsiasi esperienza nel minimo dettaglio. All'età di dodici anni, il suo talento divenne potere: i suoi sogni potevano trasformarsi in realtà ogni volta che li ricordava. Tutto il ducato la chiamò strega, i suoi genitori (che fecero di tutto per proteggerla) vennero trucidati e molti tentativi di rogo vennero eseguiti e mandati invano grazie ai poteri di Elisa. Così decisero di rinchiuderla per sempre in una delle tante torri della città lasciandola morire di fame o di vecchiaia. L'odio per il genere umano salì nella fu dolce ed innocente Elisa e, durante un feroce assedio, la torre della sua prigione cadde ma non venne mai trovato il suo corpo nelle macerie. In realtà ha usato i suoi poteri per trasformarsi in una demonietta e che girovaga nel mondo per vendicarsi dell'umanità che la giudicò soltanto dall'aspetto esteriore.
Chocolate Chip: Si possono dire tante cose belle di Carlotta, proprietaria della pasticceria "Chocolat"... e che si possono vociferare leggende che andrebbero trascritte su Internet sul suo conto, spesso per criticarla e diffamarla. Chi fa spesso questa cosa, non è cosciente del vero lato di Carlotta conosciuta come "Chocolate Chip". Nata in un periodo sconosciuto e da cause mai precisate, questa seconda personalità di Carlotta è conosciuta come "La Enciclopedia della Morte" per la sua vasta conoscenza di torture e metodi di morte tra i più brutali al mondo e che la sua abilità ai fornelli le permette di creare "deliziosi" pasticcini velenosi capaci di tramutare volti di delizia in distorte immagini di puro terrore. La sua crudeltà non può essere nemmeno paragonata alle creepypasta e ai video su YouTube. Chiunque va contro di lei, insultandola, aveva già preso la strada per l'aldilà.
E.O.W. e Teo, spiriti delle montagne: Anche se i loro nomi sono di etimologia religiosa e le loro intenzioni sono composte di puro spirito patriottico, ciò di cui sono capaci li rendono delle potenziali minacce per il genere umano e i loro nomi annoverati nelle leggende d'Italia.
E.O.W. domina le zone appenniniche, con il maggior numero di presenze avvistate nelle campagne toscane, dove viene solitamente avvistato con un cappello e giacca e talvolta su due zampe, e il nome è talmente lungo e impronunciabile che le genti del posto lo prefissarono con l'acronimo del suo nome.
Teo sorveglia le Alpi, dove viene avvistato principalmente nel Veneto nonostante sia il più riservato, per tenere d'occhio il cerchio della vita e assicurarsi che nessuno, uomo o animale, cacci abusivamente e rischi di rompere il cerchio.
Non si sa niente delle loro dimensioni attuali ma si dice che le loro magnifiche parvenze avessero ispirato un sacco di disegnatori e character designers per i lupi.
Fede, drago dei sette colli: Nell'Urbe esiste un detto: "Gli ignoranti conoscono la lupa capitolina, i veri romani il drago dei sette colli". Benché il simbolo della lupa giocasse un ruolo molto importante nella figura della Città Eterna, solo chi conosce la storia di Roma sa dell'esistenza del vero simbolo: il drago Fede.
Con il suo nome che simboleggia il patto che fece con Romolo [che Roma non sarebbe mai caduta] e la fede che riserba nella sua città, viveva indisturbato in una grotta al di sotto del Tevere e che volgeva il ruolo di consigliere solo a chi lo riteneva giusto e pieno di virtù [come Giulio Cesare, Ottaviano Augusto e Marco Aurelio] e che gli avrebbe voltato le spalle a chi era codardo o egoista. Col tempo e le storie che divennero leggenda, il suo nome venne presto dimenticato ai più, a volte venne perfino trascritto con il nome germanico di Federico e molti dichiarano ancora che una sua follia getterebbe il mondo nelle fiamme... ma il ruolo di eterno servitore di Roma avrebbe poi ispirato nell'araldica medievale il disegno del drago, simbolo di custodia, vigilanza e fedeltà.