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FLUTTER BRUTTER – Commenti dal Blog (Alvin Miller)

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AUTORE: Alvin Miller

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Si appropinqua un’altra recensione per me, che nei mesi ho dimostrato quanto possa essere discordante col pensiero generale del fandom. Quest’oggi in particolare il mio commento sarà particolarmente provocatorio, perché si parlerà di un nuovo personaggio dello show che proprio nessuno ha gradito: il fratello di Fluttershy!

L’episodio è Flutter Brutter, andato in onda sabato 4 giugno.

[*VI AVVISO FIN DA SUBITO CHE CI SARANNO SPOILER, QUINDI SE NON AVETE ANCORA VISTO GLI EPISODI, GIRATE AL LARGO!*]

Ma io devo proprio riconoscerlo, adoro quando qualcosa mette d’accordo tutti nella serie! E’ per me un’occasione per andare fuori dal coro e cercare di analizzare l’argomento da un punto di vista diverso dagli altri. Zephyr Breeze (così è chiamato il protagonista della puntata) non è piaciuto proprio a nessuno, conquistandosi una nomea di titoli che tra i più in voga c’è senz’altro quello dell’ “odioso”. E odioso Zephyr lo è eccome.

“Ma allora perché, Alvin, sostieni di pensarla diversamente?”

Perché come ho ribadito più volte, cerco di analizzare il modo in cui date situazioni e personaggi vengono inseriti nel copione, e in base a ciò che vedo, cerco di capire se il soggetto può essere coerente con il contesto e fedele quanto basta alla realtà. E l’episodio di oggi lo è eccome.

In realtà dovremmo sentirci immedesimati nel personaggio di Zephyr (e forse è proprio l’orgoglio quello che manovra le vostre opinioni), che in questi tempi di crisi del lavoro che ci riguardano molto da vicino, si mostra come un bamboccione che fatica a tenere in riga la sua vita a causa di un comportamento troppo immaturo e dell’insicurezza patologica per le sfide che lo attendono.

Ho parlato di coerenza del contesto ed ecco come si mostra la sapienza dietro la sua caratterizzazione: sappiamo della timidezza di Fluttershy e scopriamo che è un vizio di famiglia quando conosciamo i suoi genitori (personaggi adorabili, tra l’altro), poi arriva Zephyr, e se a una prima analisi può sembrare una pecora nera strafottente ed egocentrica, in realtà capiamo infine che non è altro che uno scudo, una maschera di apparenza per nascondere le reali paure di un personaggio che non ha ancora trovato la forza di crescere e maturare.

Non è forse questa una situazione che accomuna molti di noi? La paura del cambiamento; la transizione da una vita, quella dell’infanzia, che ci strappano via per poi gettarci nel difficile mondo degli adulti; il desiderio di rimanere ancora per un po’ a casa, curati dall’affetto dei propri genitori. Se siete in questa delicata fase comunemente nota come Giovani Adulti, non potrete non sentirvi rappresentati da questo personaggio, da cui tutti si aspettato una presa di responsabilità, che in realtà continua a sfuggire. Almeno fino a quando non arriva il momento in cui si riesce ad agguantarla e ad accogliere le novità che essa si porta dietro.

Certo qui i toni sono resi molto più eccentrici, data la natura ludica della serie, e forse anche dopo questa recensione continuerete a pensare che Zephyr sia tra i personaggi da bocciare senza corte d’appello, ma magari vi troverete d’accordo con me, e la prossima volta riuscire a osservarlo con un occhio diverso 🙂

P.S. Sulla canzone invece ho una sola cosa da dire: FINALMENTE odono le mie orecchie un pezzo che non ha il sapore di qualcosa di buttato lì a caso, solo per fare minutaggio (cosa che pensavo seriamente per quasi tutte le canzoni ascoltate fino ad ora nella season 6).
Ve l’ho detto che sarei stato provocatorio a un certo punto.

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E voi che cosa dite? Vi è piaciuto l’episodio o volete dire qualcosa per migliorarlo?
In ogni caso, se volete esprimere la vostra opinione, potete visitate il THREAD del forum e dire la vostra.

 

 

Alvin Miller

Written by: Alvin Miller

Appassionato scrittore, mi piace vedere Equestria in rovina e pony coraggiosi che si prodigano per salvarla!

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