MANE IN ITALY #2 – UN COSTUME PINKIE-CARNEVALOSO!

AUTORE: Alvin Miller Con tutte queste assenze ormai sto cominciando a sembrare come uno di quei personaggi della serie che spuntano d’improvviso in una puntata dello show, appropriandosi di una fetta del fandom e poi svaniscono, tornando, con la stessa imprevedibilità un anno dopo nella stagione successiva. Buffo poi che torno dal letargo portandomi dietro la continuazione di una rubrica che sinceramente non mi sarei mai aspettato di espandere (sapete quelle idee che vengono di pomeriggio, quando devi fare qualcosa, ma non sai cosa fare, eppure sai che devi?). Ad ogni modo, per chi non avesse ancora in chiaro lo scopo, non è un “Alvin Miller parla di cose senza portare niente” (nah, quello lo faccio già in quasi tutti i miei post), al contrario, questa rubrica è una mia testimonianza personale di alcuni dei più rari – facciamo pure curiosi – memorabilia che ho avuto il piacere di scovare nei miei pellegrinaggi per la penisola italiana. Si tratta quindi di merchandise che anche voi, col dispendio dello stesso tempo (e tanta, tanta fortuna) potrete recuperare per aggiungerlo alla vostra collezione, oppure più tirchiamente, strizzargli un occhiolino con annessa risata, e dimenticarvene per sempre. Come nel caso che andrò a mostrarvi quest’oggi: Forse è un po’ in ritardo per il carnevale, ma metti il caso che siate in cerca di un cosplay dell’ultimo minuto… e che siate dei brony in disaccordo con la vostra altezza, magari potete farci un pensierino. Oh Celestia, a dire la verità come l’ho visto ho tirato avanti senza pormi altre domande, ma si tratta pur sempre di merce pony che a qualcuno potrebbe interessare, anche solo per spirito raccoglitore. Un articolo lungo per niente e il tutto per mostrarvi una foto bruttina, ma è anche lo scopo di questa rubrica. E poi, oh, rubrica mia, regole mie u.u E non pensiate che sia finita qui! Ho già pronto il prossimo “reperto”, che intendo mostrarvi presto, nella terza puntata… non appena avrò recuperato quella voglia di fare che chi sa perché dimentico sempre quando esco…