Buona Lettura
Frammenti di una Leggenda - Parte 1
Appariva come una qualunque giornata a Ponyville ed infatti l'unicorno Twilight Sparkle si dirigeva verso il negozio di divani e penne per far rifornimento quando un turbine rosa le impattò contro buttandola a terra.
Twilight sospirò sorridendo all'irruenza della sua amica Pinkie Pie.
"Pinkie? Cosa sta succedendo di così urgente da correre in questo modo? "
"Ooooh! Non lo sai !? Oggi arriva un nuovo Pony in città ed io voglio che sia tutto pronto per accoglierlo tra di noi, perchè io conosco tutti in città e tutti sono miei amici, ma se lui è nuovo vuol dire che non lo conosco e se non lo conosco allora non sono sua amica e se non sono sua amica...è terribile! "
Dopo quel fiume di parole sparate a raffica, la pony rosa partì a razzo dirigendosi verso uno dei negozi della cittadina, l'unicorno rimase a fissare il turbine rosa in allontanamento ridendo tra sè e sè su come la sua amica fosse incorreggibile.
Alcune ore dopo Twilight, fatto rifornimento di pergamene, penne da scrittura ed inchiostro sedeva tranquilla nel parco godendosi il sole del mattino, non poteva rimanere lì a lungo perchè la sua tabella di marcia non lo prevedeva, ma era bello prendersi un momento per sè una volta ogni tanto, sedeva su di una panca, con gli occhi chiusi godendosi delle risate dei pony più giovani che giocavano lì vicino quando, tutto ad un tratto, sentì una forte esplosione provenire dalla piazza centrale, subito seguita dal rumore di trombe e trombette da festa.
Sospirando, per la fine di quel suo momento di pace, si rimise in cammino verso la libreria con tutta tranquillità pensando che Pinkie dovesse aver incontrato il nuovo pony.
Nella Piazza, Pinkie, aveva appena fatto fuoco con il suo cannone da festa lanciandosi poi verso un pony appena arrivato in città congratulandosi con lui. Purtroppo nella fretta di fare un incontro ottimale la cannonata aveva preso il pony in pieno mandandolo a terra in un turbinio di coriandoli.
"Ciao, Io sono Pinkie Pie, sono qui per darti il benvenuto nella nostra maginifica citadina! Tu come ti chiami?"
Il Pony si rialzò lentamente, portando uno zoccolo al cappuccio che, fortunatamente, gli copriva ancora il volto, quindi senza una parola si volse raccogliendo da terra la sacca che gli era caduta e riprese il cammino verso il municipio, ignorando completamente la pony rosa.
Ma Pinkie non era un pony da farsi scoraggiare tanto facilmente, in un lampo fu di nuovo affianco al nuovo arrivato bombardandolo di domande su chi fosse, su che tipo di pony fosse, sul perchè andasse girando con quel lungo mantello sebbene fosse una giornata così bella e calda. Lo sconosciuto non le prestò la minima attenzione, giungendo infine alle porte del municipio ed entrandoci in solitudine, lasciando la pony sui gradini con una espressione perplessa.
"Perchè non vuole parlarmi? Non si è nemmeno presentato...che sia muto? O forse sordo? sarà per questo che non mi ha voluto parlare? Oh bè...lo aspetterò qui. Dovrà uscire prima o poi...la la lallalalà!"
Al'interno del municipio, intanto, il pony era giunto fino all'ingresso dell'ufficio del sindaco, lì una pegaso con dei piccoli occhialini sul muso lo fermò con sguardo interrogativo.
"Mi scusi? Cosa desidera?"
Il Pony non disse una parola si limitò a consegnare un plico alla pegaso rimanendo in perfetto silenzio ed immobilità, la pegaso prese il plico e gli diede una breve lettura prima di sbiancare e di sollevare lo sguardo verso lo sconosciuto.
"M-Mi scusi...io non sapevo...non credevo che...avviso immediatamente il Sindaco."
Alcuni minuti dopo, il Sindaco, vide entrare nell'ufficio il pony dal lungo mantello, alzandosi dalla sedia si mosse per incontrarlo a metà strada.
"Benvenuto a Ponyville, eravamo stati avvisati da Canterlot che sareste arrivato oggi però non sapevamo quando di preciso e quindi ci stavamo ancora preparando però..."
Lo sconosciuto parò per la prima volta, con un tono di voce gelido e metallico.
"La cosa non ha importanza, ciò che conta è che la casa sia pronta. Eventuali altre necessità potranno aspettare, è stata rimessa ad uso l'abitazione da noi richiesta?"
"S-Sì, la casa del vecchio salice, vicino alla Everfree Forest è pronta però mancano ancora alcuni mobili e..."
"Siamo abituati ad una vita spartana, ciò non implicherà danni al nostro operato in questa cittadina. Sono state apportate le modifiche come richiesto?"
Il sindaco, al solo sentire quella voce, tremava tutta incomprensibilmente.
"Sì...tutto è stato preparato come richiesto, spero che abbiate un buon soggiorno qui a Ponyville, Signor.."
"Silenzio! Non pronunciate quel nome. Mai. Addio Sindaco."
Con quelle parole lo sconosciuto si volse dirigendosi furoi dal municipio, senza degnare d'un solo sguardo i pony che gli si affancendavano intorno e continuando ad ignorare completamente la pony rosa che, inutilmente, cercava di attirare la sua attenzione. Continuò così la sua avanzata dirigendosi verso le colline fuori Ponyville.
"Perchè non mi risponde! Uffa, forse è davvero un pony cieco, sordo e muto...mmmh...Eh!? Ma da quella parte c'è solo..."
Improvvisamente Pinkie s'era resa conto che la strada che il pony aveva appena preso lo avrebbe portato solamente...
"La Everfree Forest! Oh no! Devo fermarlo! Quello è un posto troppo pericoloso, sopratutto per un pony cieco, sordo e muto!"
La pony rosa si lanciò in avanti, sprintando all'inseguimento per poi cambiare direzione in un lampo non appena vide Twilight, piombandole addosso nuovamente e schiacciandola a terra.
"Twilight! Devi aiutarmi, il nuovo pony non mi degna di un solo sguardo e sebbene possa essere semplicemente sgarbato credo sia un pony cieco, sordo e muto. E sta andando dritto alla Everfree Forest! Dobbiamo aiutarlo, Twilight! Sbrigati!"
L'unicorno, dopo esser stato così rapidamente messo al tappeto aveva afferrato si e no una parola su cinque, non capendo granchè, però poteva vedere la sincera preoccupazione negli occhi dell'amica, decise qundi di seguirla facendosi spiegare strada facendo la situazione.
Twilight sospirò sorridendo all'irruenza della sua amica Pinkie Pie.
"Pinkie? Cosa sta succedendo di così urgente da correre in questo modo? "
"Ooooh! Non lo sai !? Oggi arriva un nuovo Pony in città ed io voglio che sia tutto pronto per accoglierlo tra di noi, perchè io conosco tutti in città e tutti sono miei amici, ma se lui è nuovo vuol dire che non lo conosco e se non lo conosco allora non sono sua amica e se non sono sua amica...è terribile! "
Dopo quel fiume di parole sparate a raffica, la pony rosa partì a razzo dirigendosi verso uno dei negozi della cittadina, l'unicorno rimase a fissare il turbine rosa in allontanamento ridendo tra sè e sè su come la sua amica fosse incorreggibile.
Alcune ore dopo Twilight, fatto rifornimento di pergamene, penne da scrittura ed inchiostro sedeva tranquilla nel parco godendosi il sole del mattino, non poteva rimanere lì a lungo perchè la sua tabella di marcia non lo prevedeva, ma era bello prendersi un momento per sè una volta ogni tanto, sedeva su di una panca, con gli occhi chiusi godendosi delle risate dei pony più giovani che giocavano lì vicino quando, tutto ad un tratto, sentì una forte esplosione provenire dalla piazza centrale, subito seguita dal rumore di trombe e trombette da festa.
Sospirando, per la fine di quel suo momento di pace, si rimise in cammino verso la libreria con tutta tranquillità pensando che Pinkie dovesse aver incontrato il nuovo pony.
Nella Piazza, Pinkie, aveva appena fatto fuoco con il suo cannone da festa lanciandosi poi verso un pony appena arrivato in città congratulandosi con lui. Purtroppo nella fretta di fare un incontro ottimale la cannonata aveva preso il pony in pieno mandandolo a terra in un turbinio di coriandoli.
"Ciao, Io sono Pinkie Pie, sono qui per darti il benvenuto nella nostra maginifica citadina! Tu come ti chiami?"
Il Pony si rialzò lentamente, portando uno zoccolo al cappuccio che, fortunatamente, gli copriva ancora il volto, quindi senza una parola si volse raccogliendo da terra la sacca che gli era caduta e riprese il cammino verso il municipio, ignorando completamente la pony rosa.
Ma Pinkie non era un pony da farsi scoraggiare tanto facilmente, in un lampo fu di nuovo affianco al nuovo arrivato bombardandolo di domande su chi fosse, su che tipo di pony fosse, sul perchè andasse girando con quel lungo mantello sebbene fosse una giornata così bella e calda. Lo sconosciuto non le prestò la minima attenzione, giungendo infine alle porte del municipio ed entrandoci in solitudine, lasciando la pony sui gradini con una espressione perplessa.
"Perchè non vuole parlarmi? Non si è nemmeno presentato...che sia muto? O forse sordo? sarà per questo che non mi ha voluto parlare? Oh bè...lo aspetterò qui. Dovrà uscire prima o poi...la la lallalalà!"
Al'interno del municipio, intanto, il pony era giunto fino all'ingresso dell'ufficio del sindaco, lì una pegaso con dei piccoli occhialini sul muso lo fermò con sguardo interrogativo.
"Mi scusi? Cosa desidera?"
Il Pony non disse una parola si limitò a consegnare un plico alla pegaso rimanendo in perfetto silenzio ed immobilità, la pegaso prese il plico e gli diede una breve lettura prima di sbiancare e di sollevare lo sguardo verso lo sconosciuto.
"M-Mi scusi...io non sapevo...non credevo che...avviso immediatamente il Sindaco."
Alcuni minuti dopo, il Sindaco, vide entrare nell'ufficio il pony dal lungo mantello, alzandosi dalla sedia si mosse per incontrarlo a metà strada.
"Benvenuto a Ponyville, eravamo stati avvisati da Canterlot che sareste arrivato oggi però non sapevamo quando di preciso e quindi ci stavamo ancora preparando però..."
Lo sconosciuto parò per la prima volta, con un tono di voce gelido e metallico.
"La cosa non ha importanza, ciò che conta è che la casa sia pronta. Eventuali altre necessità potranno aspettare, è stata rimessa ad uso l'abitazione da noi richiesta?"
"S-Sì, la casa del vecchio salice, vicino alla Everfree Forest è pronta però mancano ancora alcuni mobili e..."
"Siamo abituati ad una vita spartana, ciò non implicherà danni al nostro operato in questa cittadina. Sono state apportate le modifiche come richiesto?"
Il sindaco, al solo sentire quella voce, tremava tutta incomprensibilmente.
"Sì...tutto è stato preparato come richiesto, spero che abbiate un buon soggiorno qui a Ponyville, Signor.."
"Silenzio! Non pronunciate quel nome. Mai. Addio Sindaco."
Con quelle parole lo sconosciuto si volse dirigendosi furoi dal municipio, senza degnare d'un solo sguardo i pony che gli si affancendavano intorno e continuando ad ignorare completamente la pony rosa che, inutilmente, cercava di attirare la sua attenzione. Continuò così la sua avanzata dirigendosi verso le colline fuori Ponyville.
"Perchè non mi risponde! Uffa, forse è davvero un pony cieco, sordo e muto...mmmh...Eh!? Ma da quella parte c'è solo..."
Improvvisamente Pinkie s'era resa conto che la strada che il pony aveva appena preso lo avrebbe portato solamente...
"La Everfree Forest! Oh no! Devo fermarlo! Quello è un posto troppo pericoloso, sopratutto per un pony cieco, sordo e muto!"
La pony rosa si lanciò in avanti, sprintando all'inseguimento per poi cambiare direzione in un lampo non appena vide Twilight, piombandole addosso nuovamente e schiacciandola a terra.
"Twilight! Devi aiutarmi, il nuovo pony non mi degna di un solo sguardo e sebbene possa essere semplicemente sgarbato credo sia un pony cieco, sordo e muto. E sta andando dritto alla Everfree Forest! Dobbiamo aiutarlo, Twilight! Sbrigati!"
L'unicorno, dopo esser stato così rapidamente messo al tappeto aveva afferrato si e no una parola su cinque, non capendo granchè, però poteva vedere la sincera preoccupazione negli occhi dell'amica, decise qundi di seguirla facendosi spiegare strada facendo la situazione.