this is art (perché scriver "schifo" è diventato routine)

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this is art (perché scriver "schifo" è diventato routine)

Messaggioda leo2 » 10/01/2012, 11:57

Il mio tumblr!

i miei OC!
vecchio disegno di me medesimo.
Nome: Iris (alla nascita: Sharp Breeze)

Sesso: Femmina

Età: 17

Razza: Pegaso

Aspetto: Manto verde chiaro (menta); criniera e coda, acconciati secondo le usanze della sua terra natale e mai in disordine, bianchi come la neve, la prima presenta delle striature nere; occhi privi di iride (alla nascita verdi smeraldo); orecchio sinistro deturpato; ali sovrasviluppate ed impossibilitate a chiudersi. Si dice porti con se un’antica arma di famiglia carbonizzata ed apparentemente inutilizzabile, nascosta nella coda.

Cutie Mark: Nessuno

Background: Trottori, piccolo villaggio sperduto al confine sud di Equestria: facenti parte di una delle famiglie più esperte nell’arte del combattimento aereo all’arma bianca, i cui membri sono chiamati Windwarriors, i Breeze diedero alla luce una puledra molto particolare: con il manto verde chiaro e le ali oltremodo sviluppate, per di più incapaci di rimanere a riposo, Sharp non incontrò approvazione già nei suoi primi istanti di vita, solo in pochi tra i presenti gioirono all’evento e in quelle voci si avvertiva chiaramente lo spettro della paura. Tutti erano d’accordo su una cosa, la nuova arrivata era portatrice di sventura: un’antica profezia di Trottori, tramandata da pony a puledri, recitava che “Un pegaso dalle enormi ali e dalla carnagione velenosa ucciderà i suoi progenitori, per portare poi il caos sull’intera landa di Equestria”.
Durante la presentazione della piccola Sharp, Hail Storm, primo rappresentante della più rinomata famiglia di Windwarriors, si lanciò con furia contro la nascitura, tenendo una scimitarra tra i denti, e procurando alla piccola una lacerazione all’orecchio sinistro. Accecata dal dolore e dalla rabbia questa colpì con violenza sul collo di Hail, facendogli perdere i sensi. Se il terrore era prima velato, subito si mostrò negli occhi di ogni pony presente nella sala.
Fu solo la prima di tante aggressioni che Sharp subì col passare degli anni; oltre a ciò, per quanto si cercasse degli amici tutti la evitavano e nessuno, tranne i genitori, voleva averci a che fare. Sorprendentemente l’odio incondizionato e la mancanza di un qualsiasi legame affettivo esterno alla famiglia non sembravano intaccare il suo carattere allegro e spensierato. Intanto i coniugi Breeze, incuranti della profezia e per questo etichettati come “traditori” ed emarginati, si presero cura della figlia con tutto il loro affetto: sin dalla tenera età la madre le insegnò dapprima i rudimenti, poi le tecniche avanzate di volo, mentre il padre le impartì severe lezioni di resistenza al dolore, di combattimento e di uso delle armi da taglio, ottenendo ottimi risultati fin da subito; poco importava il terrore e l’astio che le altre famiglie avevano nei loro confronti, l’orgoglio verso la loro creatura superava tutto questo, ed un giorno avrebbero trovato il modo di riscattarsi… o forse no?
Accadde una notte di eclissi lunare: la famiglia Storm, ferita nell’orgoglio per l’umiliazione subita da parte di una neonata, per di più di rango inferiore, in un impeto di megalomania progettò l’eliminazione dell’intera stirpe dei Breeze, riunita per festeggiare il decimo compleanno di Sharp. Siccome era solito annotare i discorsi eccone un breve estratto, l’unico scritto salvatosi dall’attentato:
“Fratelli e sorelle Windwarriors del clan Breeze, con gioia vi annuncio ufficialmente che nostra figlia, Sharp, ha raggiunto il suo decimo anno di età! Come da tradizione, a lei in quanto futuro capoclan va consegnato il pugnale Obnubilo, arma tramandata per generazioni e che ha permesso alla nostra famiglia di raggiungere fama e potenza inimmaginabili! (…)”
“(…) ora, come consuetudine, udremo le parole della piccola Sharp, possano esse riempirci il cuore di speranza e infonderci il coraggio necessario a superare la crisi che la nostra comunità sta attraversando!”
“Ciao a tutti…ciao zio Thunder! Oh, scusate… hehm, fratelli e sorelle Wind…wind…warriors! Giusto! Windwarriors, so che per colpa del mio aspetto la famiglia, ed io con lei, ha sofferto: dovunque ci spostiamo, la gente ha paura… paura che la mia presenza possa lanciargli contro una maledizione, paura che possa assalirli per far loro del male, o peggio… Beh, posso considerarmi fortunata perché ho un papà ed una mamma, anzi un intero gruppo di pony, che non mi vede come un mostro, e per questo non posso fare altro che ringraziarvi, dal profondo del mio cuore, graz…”
Sharp non fece in tempo a finire il discorso, la dimora venne assaltata dall’intero clan Storm. La battaglia infuriava e i Breeze non erano preparati ad uno scontro avviatosi durante un’occasione di gioia; la piccola fu costretta ad osservare i suoi familiari mentre venivano brutalmente assassinati… per colpa sua. Nascosta sotto uno dei tanti corpi senza più vita, vide il suo clan, pur tentando di resistere, piegarsi ed infine spezzarsi. Maledisse le sue ali perché permisero ai nemici di scovarla e di catturarla. Portata davanti ai genitori, fu sottoposta ad un qualcosa di peggiore della morte: sua madre, suo padre, con la gola recisa, tentavano di rimanere aggrappati alla vita… lei obbligata a guardare, con gli occhi sbarrati.
Passò qualche minuto, la dimora dei Breeze prese fuoco, soccorritori e curiosi precipitarono al suo interno e si trovarono di fronte uno spettacolo indicibile: mucchi di cadaveri sparsi per tutto il salone dei ricevimenti, e Sharp, completamente ricoperta di sangue, teneva tra le zampe ciò che rimaneva i suoi genitori; la puledra si voltò, i suoi occhi, che tutti sapevano erano verdi smeraldo, erano ora bianchi e pallidi come la luna, l’iride era scomparsa.
Tutti i presenti impallidirono nel notare come questi non versassero neppure una lacrima, il terrore si trasformò subito in ira: “La profezia si è avverata, ha sterminato il suo stesso clan! Dobbiamo fermarla prima che con la sua furia devasti l’intero paese!”.
Provò a spiegarsi, ma dalla sua bocca uscirono solo sillabe flebili e sconnesse, così in un istante raccolse Obnubilo, finito tra le fiamme e ormai carbonizzato, lo nascose nella coda, si alzò in volo, generando un’onda d’urto che mandò all’aria la folla inferocita, e fuggì.
Da allora viaggia senza meta, alla ricerca di se stessa, o forse solo di pace, una pace che difficilmente troverà in quanto è finita, suo malgrado, nella lista dei più ricercati di Equestria… per sviare le ricerche prese la difficile decisione di cambiar nome, da allora in poi tutti l’avrebbero conosciuta come… Iris.

Nato come pg per un GDR, ho dovuto dotarla anche di caratteristiche tipiche di questo genere ludico, le troverete qui sotto.

Note aggiuntive:
-Il trauma ha reso Iris incapace di proferire più di qualche sillaba, e solo con un grande sforzo;
-Per ovvi motivi la sua già grande difficoltà nel rapportarsi si è accresciuta ulteriormente, acquisendo un carattere piuttosto schivo e timoroso;
-Combatte solo se strettamente necessario.

Abilità:
-Maestro di Spada: grazie agli incessanti allenamenti, impartiti prima dai genitori e perpetrati poi per conto proprio, Iris ha acquisito una grande abilità nell'uso delle armi bianche, anche in volo.
-Vento del Sud: violenta onda d’urto che scaraventa in aria i nemici rendendoli vulnerabili; richiede un grande dispendio di energie.
-Scudo d’Angelo: le ali si ripiegano davanti ad Iris, aumentando sensibilmente le sue difese; a seconda della potenza e dalla quantità di colpi subiti, la capacità di volare viene inibita per un certo periodo di tempo.

Statistiche:
Forza +++
Destrezza +++(+)
Stamina +++
Arguzia +
Magia -



Nome: Dorian Jr / Dorian Sr

Sesso: Maschio

Età: 8 / 68

Razza: Unicorno

Aspetto: manto viola; criniera e coda violette, con striature gialle (stesso colore gli occhi).

Cutie Mark: Sconosciuto / Sconosciuto

Background: Dorian era un unicorno come tanti altri, senza doti speciali o anomalie fisiche, trascorse i suoi primi anni di vita in totale serenità, protetto da mamma e papà, nella sua casetta, ad Haydburg.
per contro aveva un carattere molto vivace, era ingenuo ed avventato, di rado rifletteva prima di compiere un’azione, ma era anche di animo buono, pronto a schierarsi dalla parte degli amici ed, in generale, degli indifesi; nella scuola locale aveva appreso i principali rudimenti di magia, si era fatto qualche amico, insomma nulla di straordinario… fino alla notte del tre di Marzo.
Alma e Trabe erano soliti, prima di andare a coricarsi, osservare il loro figlioletto dormire beato sul suo lettino, lei gli dava un bacio sulla fronte, ricoprendolo di parole dolci e affettuose (ricambiate, di tanto in tanto, con un involontario sorriso) e lui gli rimboccava le coperte, immancabilmente scalciate via durante il sonno… quella sera però, sul letto non giaceva un puledro, bensì un vecchio russante.
Alma non poté far altro che cacciare un urlo, abbastanza forte da svegliare l’anziano:
-c-c-che succede? mamma, perché urli?
-m-m-mamma?! oh, no… no, no, no…- i due coniugi ora piangevano, come giovani pony a cui veniva sottratto il proprio giocattolo preferito -… è successo, è successo…
-cosa “è successo”? smettetela di guardarmi così- scendendo dal letto le sue zampe sembrarono incapaci di reggere il suo peso, il vecchio si accasciò a terra, in preda a panico e stupore si osservò: le zampe rachitiche, la criniera ingrigita, la coda recisa fin quasi all’attaccatura e anch’essa sbiancata:
-ma… questo non sono io… mamma, papà, sono io! Dorian!
un lampo di luce, scaturito dal corno spezzato di Dorian, accecò la famiglia per un istante. Alma e Trabe non si ripresero vedendo il figlio tornato alle sue fattezze originali, anzi:
-è successo troppo in fretta… perché proprio a noi, perché… avremmo dovuto sapere…
-calmati Alma, dobbiamo essere forti… Dorian, esci subito da qui.
-papà?! ma è notte fonda, e devo andare a scuola domani, ho un importante compito di levitazione e se non sono in forma…
-non mi interessa…- la fermezza e l’apparente insensibilità con cui il padre lo stava allontanando dal nido provocava in Dorian un turbinio di domande -… fuori, vattene via.
-ma…
-ho detto VATTENE! NON FARTI PIU’ VEDERE!!
il piccolo abbassò il capo, fece un cenno di assenso, e raccolte in un fagotto di fortuna (la federa del suo cuscino) qualche provvista e un paio di cianfrusaglie, uscì da casa, di notte, diretto fin dove gli zoccoli l’avrebbero portato… si allontanò di qualche isolato, passando davanti a molti luoghi a lui familiari : la panetteria/pasticceria “Piece of…”, dove andava ogni mattina a prendere la merenda; l’accademia di magia dove teneva le sue lezioni; la casa del suo migliore amico, il pegaso Trick, detto “Bad” per via del fatto che a otto anni e mezzo non fosse ancora riuscito a volare per più di qualche centimetro dal terreno… schernito da tutti meno che da Dorian, sono diventati una coppia affiatata che raramente si separava, e se accadeva era per un banale litigio che terminava quasi subito con una lotta nel fango corredata da un dolcetto al cioccolato.
il giovane unicorno pianse calde lacrime raggiungendo il parco a quell’ora deserto, si sedette sulla prima panchina, sistemò il fagotto poggiandovi poi sopra la testa, e quasi si addormentò, quando un vecchio pony claudicante, spuntato dal nulla e avvolto da un mantello rattoppato, si avvicinò a lui e lo richiamò debolmente:
-seguimi.
-vattene, lasciami stare.
-è importante, forse posso aiutarti.
-aiutarmi? non ti conosco, e mia madre mi ha detto tante volte di non parlare con gli sconosciuti… per quello che vale…- dagli occhi di Dorian l’ennesima lacrima, timidamente, si fece strada fino alla guancia, poi giù a scomparire sotto il mento -…voglio dormire, vai via.- aggiunse, nascondendo il muso sotto le zampe, evidente segno che voleva troncare quella fastidiosa conversazione:
-ok, non mi lasci scelta… guarda solo questa cosa, poi me ne andrò.
l’unicorno alzò il capo quel tanto che bastava per vedere sullo zoccolo dell’anziano pony uno strano oggetto, di forma affusolata, che lo colpì con una luce verdognola, lui riversò gli occhi all’indietro, e svenne.
si riprese poco dopo, era dentro uno scantinato umido, sporco e pervaso da un tanfo indefinibile per le sue giovani narici:
-eeew, cos’è questa puzza? dove mi hai portato, vecchio? vuoi mangiarmi o che?
il pony, seduto su una sedia tarlata, stava consultando una serie di volumi disposti in disordine su un tavolino ancora più malconcio, ma che miracolosamente si reggeva in piedi:
-qui è dove vivo, niente paura non ho intenzione di mangiarti… per ora- provò a ridere, ma gli uscirono dei rantoli seguiti da alcuni colpi di tosse -è successo qualcosa questa sera, qualcosa di imprevisto e che ti ha sconvolto… ho ragione?
Dorian era indeciso se parlare o no, ci pensò su guardandosi intorno: libri trasudanti umidità disposti su scaffalature sgangherate, i muri ne erano ricoperti, il tavolo al centro della stanza e un letto, che definire “sporco” è un complimento allo sporco, poco distante, le pareti libere ed il soffitto arredati con strati di muffe dai colori variopinti.
alla fine optò per la prima scelta:
-i miei genitori… mi hanno cacciato di casa, senza motivo… beh a dire il vero, mi sono risvegliato nel corpo di un vecchio, non riuscivo a reggermi sulle zampe, dopo poco sono tornato piccolo, e papà mi ha costretto ad andarmene…
-capisco, capisco, interessante.
-come sarebbe a dire “interessante”? è una tragedia!
-oh sì certo, so come ti senti.
-come puoi saperlo eh?!
-perché vedi, io in realtà ho quindici anni.
-!?… mmph… mhahahahah!
-non è divertente, e faresti meglio a darmi retta, guarda un po’ il tuo fianco.
-hahahahehe… come? il fianco?- in effetti, Dorian era un Blank Flank, comprensibile data la sua giovane età, ma ora, lì dove dovrebbe esserci un cutie mark, era apparsa una macchia di colore rossastro, come sangue rappreso… che si muoveva! -ah! cos’è questo schifo?! toglimela toglimela toglimela toglimela- iniziò a grattare sulla zona interessata, ma per quanto si sforzasse, la macchia rimaneva, imperterrita ed animata a perenne monito del…:
-…malocchio.
-c-c-cosa?
-ai tuoi genitori è stato lanciato il malocchio, una fattura, una maledizione, chiamala come vuoi, che però non colpisce direttamente il destinatario, ma la sua progenie… i figli, in pratica.
-cioè, io sono la vittima di una maledizione lanciata a loro?!
-esatto… in effetti se ci pensi, per una madre ed un padre il danno fatto ai figli è persino più doloroso di quello fatto a loro stessi.
-non mi interessano le riflessioni poetiche, dimmi come mandar via questa… cosa!
-heh, se lo sapessi non starei ancora così, non ti pare? ho trafugato questi libri magici dalle più rinomate biblioteche di Equestria, passando non pochi guai, senza riuscire a trovare un rimedio tra le loro pagine.
-perché anche tu sei come me?
-già, ma il tuo caso è diverso, la mia trasformazione è permanente, eppure in questo volume…- indicò con lo zoccolo uno specifico paragrafo -… si accenna ad una variante molto rara del malocchio, una “mutazione” se così si può dire, che ti permetterà di trasformarti a piacimento, seppur con dei limiti… direi massimo un paio di volte ogni ventiquattro ore.
-… e questo in che modo dovrebbe aiutarmi?
-non saprei, però da quando mi sono ridotto così, ho acquisito istantaneamente conoscenze che neanche sapevo di avere, come un salto in avanti nel futuro… forse potrei insegnarti a controllarla, chissà che non possa servirti.
-ok, è tutto molto bello e interessante, ma non c’è un rimedio da qualche parte, tra tutte queste carte umidicce?
-mmh, no, i miei volumi non ne parlano, però tieni presente che ci sono molti altri libri sulle arti oscure sparsi per il mondo, forse in uno di questi potresti trovare ciò che cerchi.
-non ho nulla da perdere, penso proprio che farò così… senti, vecchio…
-Hawk, mi chiamo Hawk.
-scusa… Hawk… potresti insegnarmi a controllare la trasformazione? per favore…
-certo piccolo… accidenti mi suona ancora strano, siamo poco più grande di te, eppure penso che non mi rimarrà molto da vivere, questa maledetta tosse…- come richiamata, un violento attacco quasi fece perdere l’equilibrio precario del vecchio pony -…peggiora sempre più… beh io mi sono presentato, tu invece? qual è il tuo nome?
-piacere, mi chiamo Dorian- disse, tendendo lo zoccolo, con un sorriso.
in un paio di settimane Hawk insegnò al giovane unicorno come padroneggiare la trasformazione indotta dal malocchio; nel mentre la sua salute peggiorò, al punto che Dorian si ritrovò a vegliare sul suo letto di morte… lo conosceva da poco, ma lo pianse come fosse il suo più caro amico… questo gli lasciò in “eredità” una piccola sfera scura che, a detta di Hawk, si sarebbe “illuminata per indicargli la via”; sebbene pensasse fossero i deliri di un pony morente, Dorian la prese e la mise nel fagotto.
uscito finalmente dallo scantinato, ci mise un po’ per riabituare gli occhi alla forte luce solare, per poi accorgersi di essere sempre rimasto ad Haydburg, solo nel quartiere più povero dal quale si allontanò il più in fretta che poté.
era davanti all’ingresso della città, a bordo strada un’enorme insegna mostrava ai visitatori la scritta, a grandi lettere “BENVENUTI AD HAYDBURG, PATRIA DEL FIENO” e in piccolo, più sotto “fornitore ufficiale di Canterlot”, a fianco incisa una miniatura della principessa Celestia, visibilmente soddisfatta mentre assaggiava del fieno:
“pessima pubblicità, non credo che la Principessa approverebbe se lo venisse a sapere… oooh, ma che mi importa, tanto tornerò solo da guarito… o non tornerò affatto” disse Dorian, risoluto, tra se e se, era pronto a partire:
-allora, ci vediamo Haydburg, addio professori, addio compagni di scuola e di giochi… Trick… Hawk… mamma… papà… addio…- disse, iniziando i primi passi fuori da quello che era sempre stato tutto il suo mondo, ora improvvisamente sconfinato, ricco di fascino ma anche di insidie e, forse, in possesso di una cura.

Come con Iris, a voi le aggiunte "da GDR".

Note aggiuntive:
-la personalità di Dorian è unica, ciò che apprende da Jr persiste in Sr e viceversa (precisazione: Dorian Sr ha molte più conoscenze del se stesso più giovane, ma rimangono impresse nella mente di Jr quando affiorano per la prima volta).
-Dorian Jr è agile, non molto forte ma in grado di tener testa a nemici piccoli, e possiede mediocri abilità magiche. purtroppo è anche ingenuo e avventato.
-Dorian Sr è furbo, riflessivo e saggio, inoltre la sua magia è di livello avanzato. essendo di veneranda età è vulnerabile agli attacchi fisici ed è meno forte del se stesso più giovane.
-i danni inflitti ad Dorian Sr, se questo diventa Dorian Jr, si attenuano, viceversa una trasformazione da Jr a Sr li aggrava.

Abilità:
-Trasmutazione: capacità di trasformarsi istantaneamente da giovane a vecchio, o viceversa. non consuma energia fisica ne magica in quanto effetto di una maledizione, ma può essere sfruttata solo due volte nell’arco di ventiquattro ore. ogni trasmutazione è preceduta da un forte bagliore.

-Arti Magiche: uso di diverse magie, possono essere Generiche/Offensive/Difensive. Dorian Jr ne conosce meno ( e queste sono meno potenti e durature, inoltre consumano più energia magica.

-Berserk (solo Dorian Jr): la rabbia potenzia gli attacchi fisici per un breve periodo. una volta terminata Dorian è vulnerabile, ma basta poco perché riprenda le forze.

-Doppelgänger (solo Dorian Jr): Dorian inizia a muoversi così velocemente da far apparire una sua copia, questa può essere usata per distrarre il nemico. la copia essenzialmente rimane ferma e svanisce se colpita.

-Furia Elementale (solo Dorian Sr): scatena la rabbia degli elementi intorno a se, a patto che questi siano presenti (esempio: non si può scatenare una tempesta elettrica in una giornata di sole).

-Raggio Elementale (solo Dorian Sr): raggio magico concentrato e dall’elevata pericolosità, anche per chi lo utilizza. una volta lanciato è automatica la trasmutazione in un esausto Dorian Jr.

Statistiche:
Forza +++ /
Destrezza ++++ /
Stamina +++ / ++
Arguzia / ++++
Magia (+) / ++++(+)


Nome: Bone Smasher

Sesso: Femmina

Età: 10

Razza: Unicorno

Aspetto: manto marroncino; criniera e coda grigie, con striature verdi smeraldo ed azzurre; occhi bianco-gialli, colori invertiti.

Cutie Mark: Teschio trafitto da una spada

Background: *Equestria, Ponyville, clinica “Sweet Dreams”, reparto neonatale*
Una fila di culle si intravede attraverso il vetro che separa i futuri figli dai futuri genitori. L'orario delle visite è finito da un pezzo, poche soffuse luci schiariscono i corridoi quel tanto che basta ad inservienti, medici ed infermieri per evitare di attaccar bottone con le pareti.
I pargoletti dormono beati nella stanza asettica, priva di qualsivoglia pericolo; una maniglia viene presa da deboli spasmi mentre Nurse Redheart fa capolino tra i giacigli, osserva questo, quel puledro, priva di interesse:
-Sono dentro...- sibila -... procedo alla ricerca del soggetto-
Fa pochi passi, quelli le bastano a scorgere una criniera, LA criniera; si avvicina e squadra la piccola, una splendida unicorno marroncina, la peluria nera come il carbone le adorna il capo, la minuta coda tenuta stretta tra gli zoccoli a mo di giocattolo; dorme profondamente, il suo respiro surclassa quello degli altri, nonostante ciò tutti ronfano tranquilli al loro posto:
-Ho trovato il soggetto, procedo al recupero post verifica identità...-
Avvicina al muso la cartella clinica, fatica a leggere nome e cognome:
-... è lei-
L'infermera acquisisce sempre più tensione, mentre trasporta la piccola fuori dalla clinica si gira a più riprese, ad ogni minimo rumore, temendo di essere scoperta nell'atto criminoso.
Appena fuori l'edificio inizia a correre, raggiunge il punto d'incontro poco distante, attende. Un'ombra si stacca dall'albero parassitato e prende forma, Chrysalis si staglia di fronte alla tremante Nurse Redheart, la fulmina con lo sguardo e quest'ultima assume le sue vere sembianze di Changeling, sottomesso alla sua signora e padrona; infine questo si volta, mostrando la puledra trasportata ed avvolta in un drappo legato al torso, dormiente anche dopo i vari scossoni:
-Molto bene, numero Nove...- le si illuminano gli occhi -... molto bene. Sarai debitamente ricompensato per questo- smuove il capo verso un cespuglio, dal quale esce la vera Nurse Redheart, sotto l'effetto della magia incantatrice si avvicina colma di amore e desiderio verso il Changeling, che senza dire una parola di ringraziamento scatta in avanti, trascinandosi dietro l'inerme vittima e scomparendo tra i salici.
Chrysalis si china sopra l'esserino posato a terra, lo slega, le zampette anelanti libertà si tendono felici verso il cielo, uno sbadiglio si insinua nel viso paffuto, ed infine gli occhi si aprono a fatica, rivelando iridi grigio sbiadite:
-Sì, sei proprio tu... il mio zoccolo destro... numero Quattro!-
Dal nulla un nuovo Changeling appare, con la bava alla bocca, in astinenza da troppo tempo, quasi si getta sul corpicino prima di ricevere un colpo, abbastanza forte da rompere qualsiasi ponica scatola cranica, ma che per sua fortunata natura lo stordisce appena:
-Idiota, pensa alla sostituzione, poi potrai nutrirti-
Numero Quattro si alza, le zampe traforate tremano, ha capito che non è buona cosa agire sedotto dalla fame, quindi si dirige verso la clinica, ad ogni zoccolo posato a terra una parte di lui cambia, fino a divenire irriconoscibile, un anonimo poliziotto di pattuglia con in groppa una puledrina, del tutto simile alla prescelta; prima di svanire alla vista, dal nuovo fagotto fuoriesce un bagliore verdognolo.
Chrysalis, soddisfatta, solleva magicamente l'unicorno, pronuncia qualche parola sconosciuta ai più, e svanisce.


OTTO ANNI DOPO


*(Presumibilmente) Equestria, Valle Oscura*
Colei che si nutre dell'amore dei pony, la chiamano, la Tentatrice, l'apostrofano, un'antica leggenda spaventa puledri, la definiscono; eppure in questi otto anni Chrysalis sembrò provare... affetto, verso l'unicorno rapito. Per il primo periodo la nutrì, le insegno a posare saldamente le zampe a terra, a comunicare, l'accudì come solo una vera madre sa fare; la paura si insinuò nel suo cuore rattrappito, pericolosamente prossimo a dilatarsi, colmo del sentimento positivo per eccellenza, così quando la piccola ebbe compiuto i sei anni, e fu in grado di intendere, l'atteggiamento cambiò: da amorevole a brutale, rinchiuse nei meandri della giovane mente ogni possibile barlume di ricordo, i volti di mamma e papà già sbiaditi ridotti a frammenti confusi, tessere di un puzzle troppo complicato da completare, costretta com'era ad apprendere gli insegnamenti della sua matrigna.
Questi si basavano sull'odio incondizionato, e la stessa Chrysalis ne era bersaglio (con suo sommo rammarico, in fondo voleva bene a quella pallina di carne). Gli zoccoli? Strumento di offesa fisica! Il corno? Anch'esso! La magia? Strumento di offesa multiplo! Dal canto suo, la piccola non mostrò mai timore verso gli esseri abominevoli della Valle, li affrontava, ne usciva vittoriosa, talvolta illesa talvolta ferita, ad un passo dalla morte, ma prontamente curata.
Altri due anni trascorsero così, innumerevoli Changeling, allevati da madri coscienti della loro nefasta sorte, perirono o soffrirono pene terribili sotto i colpi inizialmente deboli ed impacciati, poi sempre più precisi dell'unicorno ancora privo di un nome, e tutto sembrava procedere per il meglio.
Se non fosse che una mattina, simile alle precedenti e apparentemente simile a quelle che sarebbero seguite, Chrysalis porta fuori la sua protetta, fuori dalla Valle Oscura.


*Equestria, Canterlot, fuori dai cancelli*
-Che ci facciamo qui? Dove siamo?- dice l'unicorno portando riparo agli occhi, feriti dall'inaspettata presenza di tanta luce accecante:
-Ammira, piccola mia... un giorno, tutto questo sarà tuo...- con una zampa indica la città, la scosta verso l'orizzonte -... non solo, ogni centimetro di terra apparterrà a te... se lo vorrai, e potrai governarla come più ti aggraderà!- Chrysalis sorride: è evidente che la piccola avrebbe seguito le sue orme, una dittatura tirannica, in cui chiunque è condannato per la colpa più effimera.
La piccola non rimane impressionata, sbuffa e alza gli occhi al cielo:
-Però? Hai detto “se lo vorrai”, immagino ci sia un prezzo a tutto questo- scimmiotta il gesto della mentore, nel solito tentativo di urtarla:
-Sei perspicace... ebbene, dovrai fare una cosa per me... dimostrarmi la tua lealtà... uccidere un innocente, il primo di quella che si preannuncerà una lunga fila...-
Un leggero eco segue il suono prodotto in risposta a tale richiesta:
-Mf, tutto qui? Mi sembra troppo poco-
-Heh, ti sembra poco, ma sai... è facile far soccombere un mio servo, sono nati per perseguire quello scopo preciso, non lo è altrettanto sottrarre la vita ad un pony che farà invece di tutto per trattenerla a se... sempre che abbia la forza di reagire, ma lì dipenderà dal caso, e dalla tua abilità- un barlume verde le trapassa da parte a parte le iridi:
-Va bene, dimmi chi devo uccidere e lo farò-
-Allora non ascolti, non mi importa chi sceglierai, esegui questo semplice ordine e ti darò il potere di succedere a Celestia...- l'unicorno si lascia sfuggire un grugnito, chi lo sa cosa Chrysalis avrà raccontato a riguardo dell'attuale regnante -... ora vai, io ti seguirò a distanza-
Pochi istanti, ed entrambe svaniscono come ghiaccio torturato da un torrido sole estivo.


*Equestria, stradella di campagna*
Il campo di Poison Joke trema, diversi animali si allontanano impauriti, il loro istinto si manifesta puntuale ancora una volta, quando con un lampo appare l'adepta, pronta a compiere la sua missione. La fortuna decide di assisterla, in quel momento dalla vicina collinetta fa capolino una testa seguita da un collo ed un torso non particolarmente possenti, infine quattro zampette... in verità, lo sventurato è poco più che un puledrino, trotta e fischietta note fortunate, probabilmente passeggia senza meta precisa:
-Toh, un coetaneo... tanto meglio per me, e peggio per lui, ha avuto vita breve- sghignazza divertita, è stata plasmata ben bene l'innocente sottratta e rimpiazzata da un succedaneo...
“Lui” non si è ancora accorto di essere in buona compagnia, continua a flautare spensierato, così lei si accascia a terra, fingendo un malore:
-Hey... hey! Stai bene?-
-N-no, ti prego... a-aiutami...-
-Arrivo!- uno scatto degno di un promesso Wonderbolt (non che potesse sperare di diventarlo, essendo un pony di terra... e prossimo alla morte) gli permette di essere sul posto in pochissime falcate:
-Che ti succede, sei ferita? Non avrai mica toccato quei fiori blu, vero?
-N-non lo so, ho... male, tanto male, lo stomaco...- grande attrice, lei, il suo viso fa trasparire un dolore acuto quanto fittizio:
-Ora stai tranquilla, conosco una rimedio facile facile, una tisana, fa passare i bruciori di stomaco in men che non si dica! Per fortuna siamo nei pressi dello Zhihihihihitreon (traduzione dal Nitride, antico dialetto equino = “Ruscello Rinvigorente”), e le erbe sono facili da trovare. Aspettami qui, torno subito-
Il puledro si volta, il momento è propizio!
... Lei rimane ferma, qualcosa la trattiene, allora una voce familiare le si insinua in testa:
“Che stai facendo?! Avresti potuto prenderlo alle spalle!”
“Lo so... è che...”
“Hai visto? Non è così semplice come credevi, vero? Ora però basta giocare, io ti ORDINO di uccidere quel pony, o la pagherai cara, molto cara!!”
“S-Sì...”
Pochi minuti, ed il soccorritore torna, sputacchiando una manciata di foglie:
-Bleah! Cavolo, mi dimentico sempre che una di queste piante, da sola, ha effetto urticante... ora vado a prendere l'acqua, purtroppo non ho nulla qui con me, dovrai accontentarti di...- arrossisce, non avrebbe mai immaginato di approcciare in tal modo, per la prima volta, con una puledrina -... be-bere direttamente dalle mie la-labbra...- ormai il muso è rosso come un peperone, piuttosto comico nella sua carnagione lattea:
-Non fa niente, guarda mi sento già meglio... puoi avvicinarti, per favore?-
Sempre più imbarazzato, lui esegue... si potrebbe pensare che Chrysalis le abbia insegnato l'incantesimo ammaliatore, ed in effetti è così, ma per stupore di tutti, mentore ed allieva comprese, è bastato il fascino della seconda ad intortare il giovane:
-E-eccomi, vuo-vuoi dirmi qualco-cosa?-
-Ecco, in effetti...- colpo di reni, e la situazione si ribalta, adesso è lui steso a terra con sopra la sua quasi-assassina, che solleva uno zoccolo, si prepara a colpire con forza...:
“FALLO! ORA!”
-Non... non riesco, non posso! Vai al diavolo!- abbassa la zampa, una lacrima le bagna il muso, prima di cadere sul petto del pony, il quale per risposta avverte un fremito, forse di sorpresa, più probabile di piacere.
Il cielo si fa terso, e dalle nubi in tempesta si crea un grumo che precipita al suolo, svanendo e rivelando un'infuriata Signora dei Changeling:
-Non avrei dovuto lasciarti libera di agire, secondo il tuo libero arbitrio, sono stata troppo tenera con te!- lampi e tuoni si intromettono prepotentemente nel monologo -... mi dispiace, non avrei mai voluto arrivare a tanto...-
Chrysalis viene avvolta da un'aura oscura, mentre l'unicorno crea una bolla d'energia contenitiva a proteggerla... tutto inutile, il raggio trapassa la barriera come fosse burro, la centra in pieno, facendola rovinare sopra il campo di Poison Joke; in tutto questo, il povero puledro ancora supino non può fa altro che guardare atterrito, neanche prova a scappare.
Un secondo raggio magico scaturisce dal malvagio corno crivellato di Chrysalis, i fiori che avvolgono il corpo inerme dell'ormai ex allieva da blu si tingono di giallo, il giallo dei Death Hug.
Sembrerebbe tutto finito: le nuvole si diradano, niente più tuoni, niente più lampi, i fiori appassiscono e si sbriciolano lasciando il campo semispoglio... ma qualcosa si muove, uno zoccolo per l'esattezza:
-È viva?!- domanda attonita la malvagia:
-È viva!- ripete a pappagallo l'innocente, così tanti avvenimenti provocano in lui un pianto liberatorio.
I movimenti si susseguono piano, i muscoli riprendono forza ed aiutano la puledra a riconquistare la posizione eretta:
-Incredibile... che io sappia è impossibile sopravvivere all'abbraccio di quei fiori... la tua criniera...-
Lei si volta, e i due spettatori diventano emuli perfetti di Discord, povero diavolo padrone del Caos intrappolato nella pietra: ora criniera e coda sfoggiano una triade di colori, mix dell'originale grigio più verde ed azzurro, eredità dei Poison Joke... ma è lo sguardo a stupire, un giallo, identico a quello dei petali che furono, ha preso possesso dell'iride di un occhio, della pupilla dell'altro.
Non aleggia certo comicità nell'aria, ma un sorriso poco rassicurante decide di comparire, detronizzato poco dopo da una risata sguaiata, terrificante:
-Figlia...-
Le chiacchiere stanno a zero, la piccola si lancia contro la grande, col corno proteso in avanti, a stento Chrysalis riesce ad evitare l'incornata, smaterializzandosi e comparendo pochi metri più in la, la scena si ripete ancora, ancora, e ancora... una strana variante del rodeo, verrebbe da pensare:
-Co-cosa fai?!- è il puledro a parlare, finalmente passa all'azione -Fermati, ti prego!-
Lei si blocca, volta la testa seguendo la voce, lo fissa, non dice nulla, sfrega gli zoccoli a terra (olà, toro!) e parte all'attacco. Impietrito, il manto bianco non sente più nulla, nulla se non il calore di un corno corrotto dalla magia trapassargli la pelle, la carne, un'arteria, e il freddo quando il primo si ritira, e di nuovo il caldo torpore del plasma che si affretta a colmare gli spazi vuoti. Il respiro si fa faticoso, tutte le funzioni vitali lentamente, inesorabilmente, si spengono, come la luminescenza delle lucciole, alla vista dell'alba.
Crolla, sotto lo sguardo divertito dell'unicorno; quello di Chrysalis non lo è, piuttosto lo si definirebbe entusiasta:
-Magnifico, magnifico! Ora finiscilo, rendi fiera la tua signora!-
Un rapido deja vu, la piccola solleva una zampa, risoluta; al morituro il tempo sembra fermarsi, ricorda i consigli di suo padre, quella mattina poco prima di uscire:
“Stai attento, è da un po' che i banditi infestano le stradine di campagna, se ne incontri qualcuno non pensare di proseguire, torna sui tuoi passi e scappa, capito?”
“Sì, papà, me lo dici sempre, è da quando sono nato che i banditi sono per strada, e non ne ho mai incontrato uno... non potresti, chessò, tranquillizzarti un poco?” il tono della sua voce era scherzoso, il padre lo sa ma non ci passa sopra:
“No, non posso! Tu sei la cosa più preziosa che ho, non lo capisci che se ti succedesse qualcosa...”
“... non te lo perdoneresti mai, lo so... scusa papà, starò attento, ok?”
“Ok... grazie...” gli stampa un bacio sulla fronte, fiero della sua progenie “... torna presto, mi raccomando”
“Dai, è la mia solita passeggiata, non ci metterò molto. Ciao!”
“Ciao, Bone...”
Il piccolo esce, socchiude la porta dietro di se e comincia a trottare, poi un impulso lo spinge a voltarsi, a rimirare la sua casa di verde smeraldo tinteggiata; non sa perchè lo fa, lì ci è nato e riconosce le singole crepe di ogni asse... un soffio di vento lo scompiglia, lo riporta con gli zoccoli a terra, riprende a camminare, da lì a poco avrebbe iniziato a fischiettare.

*SMASH!*

Ora, con l'osso del collo fratturato in più punti, Bone è stato liberato da qualsiasi ricordo (e non solo quello) si sarebbe posto col passare del tempo.
L'unicorno è felice, solleva la zampa ad osservare il sangue freschissimo colare a terra, caccia fuori la lingua, assaggia, rimane sorpresa dal suo gusto pungente :
-Però, i miei complimenti, un lavoro di prim'ordine, neppure io avrei saputo fare di meglio...- risata sarcastica -... penso che ti chiamerò Smasher... Bone Smasher. Ora, sei pronta a tornare a casa?-
-Bone Smasher, hehehe... mi piace, hahaha...- si volta, al suo fianco appare il più cruento dei cutie mark: un teschio, con la calotta cranica trafitta da un pugnale:
-Grazie, mia maestra... o dovrei dire rapitrice?-
Fa un passo indietro, la sua ex-ex-allieva per contro ne fa uno in avanti:
“Come?! Oh Celestia... non avrò inavvertitamente ridestatole la memoria?!”
-Non credere che abbia intenzione di ammazzarti, so di non esserne in grado... per ora-
“Per ora?!” -Beh, felice di non averti fritto completamente il cervello, ancora un po' di senno ce l'hai...- “Potrei mandarle contro i miei servitori, per rallentarla... però sarebbero perdite inutili, non avrebbero speranza alcuna...”
-Quel tanto che basta per evitare di suicidarmi, ora vattene, prima che ci ripensi, hahaha-
Chrysalis prova un timore folle, per ciò che ha creato, un essere imprevedibile e dalla potenza inaudita, entro breve non sarebbe più stata in grado di competere con lei... l'unica è scappare, nascondersi, non farsi trovare:
-Allora addio, figlia...-
-NON... dirlo, vattene e basta!-
... Provare sentimenti fino ad allora preclusi, ritenuti inutili, vacui... ora la tristezza, prima ancora che il lampo precedente il teletrasporto, avviluppa la Signora dei Changeling. Un istante ed è già fuori portata, dietro di se lascia una goccia, assorbita immediatamente dal terreno.
Bone Smasher chiude gli occhi:
-Devo... trovare i miei veri genitori, hehe... trovarli, hehe... haha, hahaha, HAHAHAHAHA!!!-


... Qui è Darla News, in diretta per voi da Ponyville. Abbiamo appena appreso che una tragedia si è fatta largo in questa tranquilla cittadina: un'intera famiglia è stata sterminata senza apparente motivo. Le vittime sono tre: mamma, papà e figlia. Purtroppo non vi sono testimoni in quanto tutto si è svolto durante la notte, nessuno ha sentito urla e nessuno si dimostra disposto a collaborare... è probabile che il terrore insito negli occhi di alcuni dimostri che essi sappiano più di quanto vogliano far credere... Le forze dell'ordine stanno analizzando la scena di quest'orrendo crimine, ma dai loro volti posso intuire che non vi sono molte speranze di ricavare da ciò indizi rilevanti.
A questo punto converrà chiedersi: chi è l'autore? Si rifarà vivo? Ponyville è ancora un luogo sicuro? A voi spettatori i commenti sul caso.
Darla News, Canale 64, a voi studio...


Un paio di note sul carattere, essendo un semplice OC non mi sono prodigato a darle caratteristiche ludiche.

Carattere: imprevedibile, prevalentemente cinico. Affetta da schizofrenia, ha uno spiccato istinto omicida che raramente si conclude con un nulla di fatto. Non ha alcun timore, nemmeno la morte la spaventa, anche se nel profondo la brama.


due OC a formare una fic(?)... Eye x Eye (non è detto che prosegua :p)

Repulisti generale, oooh facciamo uscire l'aria di vecchio (ed oggettivamente brutto) che permeava 'sto posto.
lascio spazio al nuovo ed un po' meno brutto, che comincia all'incirca qua, per tutto il resto c'è il mio DeviantArt (e mastercard, a proposito se volete fare una donazione il numero di conto è 555-t-ho-fregat0, grazie :p)
Ultima modifica di leo2 il 13/01/2014, 21:22, modificato 4 volte in totale.
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda leo2 » 10/01/2012, 11:59

aggiorno subito con lo
scarabocchio 5 -derpy nightmare night-
il costume migliore di tutti :derp1: ha delle imperfezioni ma mi piace come è venuta :D
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda Jhyrachy » 10/01/2012, 12:08

Lol
Mi dissi la stessa cosa due mesi fa, quando iniziai a disegnare (si, ho iniziato con i pony XD )
Solo che tu sei molto piú bravo di me quando iniziai XD
Se vuoi un parere, da scarso a scarso, fai gli zoccoli troppo piccoli, ovviamente imo.
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Indeciso su che episodio guardare?
Non temere! C'è il Super Pony Picker - Season 3 Final Version
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda leo2 » 10/01/2012, 12:13

hai ragione, ho cancellato e rifatto le zampe di derpy trenta volte, e sono ancora striminzite :rabbia:
devo proprio fare pratica con le proporzioni. :oops:
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda Davide » 10/01/2012, 13:03

Sono dei pony graziosi e carini...Complimenti :tssorriso:
Ci sta da perfezionare il tratto ed alcuni dettagli...ma la mano c'è! :D
Un'ottima cosa è che utilizzi la struttura per impostare il disegno.
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda Romeo » 10/01/2012, 14:01

Bel lavoro! Anche tu un novizio eh? Io sto cercando di imparare, già disegni meglio di me ^_^
Amuzani una volta mi disse che la sua parte in questa storia sarebbe finita.
Che ognuno di noi deve venire e andarsene nel raccontarla.


Tamaster ha scritto:Vuol dire che sono le 27 del mattino, quindi le 3 di pomeriggio.
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda leo2 » 10/01/2012, 15:13

scarabocchio 6 -(la testa del)la mia ponysona- :D
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda Taliesin » 10/01/2012, 15:25

Bel lavoro ^^ Non mollare mai e vedrai che i risultati non faticheranno ad arrivare :) si migliora ad ogni disegno! Tra l'altro il faccino del tuo ponysona è bellissimo :whywubwoo:
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda Neksu » 10/01/2012, 16:44

Il primo è davvero un amore, ma anche gli altri non sono male, soprattutto il ponysona!

L'esercizio rende perfetti, e il primo che dice che non è vero gli mostro gli aborti di quando ho iniziato.
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Re: [epic mode on] "Leo, tu NON SAI disegnare!" mi dissi...

Messaggioda Ardas_ » 10/01/2012, 17:00

Vedo un futuro radioso davanti a te :incantatrice:

No, seriamente, se questo è il tuo punto di partenza mi aspetto di vedere dei lavori grandiosi entro poco tempo :yay:
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