Fanfic *Il legame invisibile*

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Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda xaruto » 30/10/2012, 19:20

Salve a tutti questa e la mia prima fanfic su mlp
dopo settimane a pensarla ho deciso di realizzarla e spero che vi piace perché ho ancora in mente di creare circa 4-5 capitoli.
Questa storia riguarderà rainbow dash non vorrei dire di più per non rovinare la sorpresa.

Siate comprensivi accetto critiche e suggerimenti grazie :D


capitolo 1: https://docs.google.com/document/d/1sBp ... K7fns/edit
capitolo 2: https://docs.google.com/document/d/1MqV ... RfYH4/edit
capitolo 3: https://docs.google.com/document/d/1mZR ... giZ3s/edit
Ultima modifica di xaruto il 05/12/2012, 17:47, modificato 2 volte in totale.
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Re: Fanfic

Messaggioda Psy_Twi » 30/10/2012, 19:37

xaruto ha scritto:Salve a tutti questa e la mia prima fanfic su mlp
dopo settimane a pensarla ho deciso di realizzarla e spero che vi piace perché ho ancora in mente di creare circa 4-5 capitoli.
Questa storia riguarderà rainbow dash non vorrei dire di più per non rovinare la sorpresa.

Siate comprensivi accetto critiche e suggerimenti grazie :D


https://docs.google.com/document/d/1sBp ... K7fns/edit

Vediamo... Non sono un' esperta di fanfiction, ma per ora mi piace :D Però dovresti rivedere la forma di alcune frasi e dei tempi verbali, con comunque pochi errori, per fortuna. Continua così! ^_^
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Re: Fanfic

Messaggioda Mindstorm » 30/10/2012, 19:40

Pezzo carino, ti consiglio però di rivedere punteggiatura, accenti e grammatica, ci sono molti errori e a volte è difficile comprendere il senso delle frasi.
A parte questo, comunque, la storia sembra promettere bene...poi io appoggio la coppia DashXSoarin, una delle rarissime (purtroppo) coppie etero del fandom <3

Ah, e magari per facilitare la ricerca di questo topic, rinominalo scrivendo "[Fanfic]*titolo storia*"
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda xaruto » 16/11/2012, 20:25

Dopo molto tempo ho creato la seconda parte spero che vi piaccia :D

https://docs.google.com/document/d/1MqV ... fYH4/edit#
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda Mindstorm » 16/11/2012, 21:29

Davvero un bel capitolo, sono curioso di vedere come andrà. :yay:
...ma ancora tanti errori grammaticali e di tempi verbali. Questa è una cosa su cui devi lavorare è.é

EDIT: ho preso il secondo capitolo e ho fatto un intervento di correzione radicale. Lo trovi cliccando qua sotto. Dimmi come ti sembra confrontato con l'originale tuo.
-Una su un mille


Rainbow dash si aprì completamente. Parlò dei suoi problemi, il perché vuole stare da sola e della conversazione di Twilight

“FIGLI...ma sei sicura?!” chiese Soarin, sorpreso dalla notizia.

“Inizialmente l'idea non mi sfiorava nemmeno, ma ora ho molti dubbi.
Può essere una magnifica esperienza ma dovremo fare molti sacrifici e le preoccupazioni che un figlio comporta sono molte, ma qualsiasi cosa accadrà voglio che tu mi stia vicino."
Non voglio metterti fretta, ma voglio una risposta ora ? [qui non so che pensiero vuoi rendere]

Rainbow dash guardò Soarin, che era preoccupato. Iniziò a pensare che era troppo avventata che doveva dargli spazio, stava per dire qualcosa ma lui la precedette.

“Ma dobbiamo pensare migliaia di cose, dove costruire la stanza per il bambino, il nome…e se per caso non gli piaccio? Non voglio imbarazzarlo quando crescerà e…”

“Fermati un secondo.” disse Rainbow Dash,
“Ma di che accidenti parli? Sono queste le cose che ti preoccupano?”

“Sì, ho sempre voluto un figlio ma ho preferito aspettare. Avevo paura che mi dicessi subito di no. Sono certo dovrai smettere di volare per un certo periodo e ingrasserai...Anche se continuerò ad amarti."

Soarin capì che l’ultima cosa che aveva detto era molto stupida, guardò il volto di Rainbow Dash, i suoi occhi si stavano adombrando sempre di più mostrando rabbia. Soarin cominciò a sudare temendo di ricevere un zoccolata in faccia, ma lei cadde all’indietro e cominciò a ridere.

"AHAHAHAHAHAHAH... Sei davvero unico! Io qui a preoccuparmi e tu pensi cose del genere!"

“Allora vuoi provarci?”
“Prima di farlo devo andare da Applejack, tu puoi farmi un favore?”
“Si, qualsiasi cosa.”
“Vai da Twilight e dille di inviare una lettera a tutte le mie amiche. Dobbiamo riunirci allo Sugarcube Corner il più presto possibile.”
“Subito, ma posso sapere il perché?”
“Quando Applejack ha deciso di diventare madre ci ha fatto riunire e voglio fare lo stesso”

“Sarà fatto, ma...” si avvicinò a Rainbow Dash, sfiorandole le orecchie con le sue labbra.
“…perché non saltiamo tutto questo e non passiamo alla parte divertente nell’avere dei figli?”
Rainbow Dash arrossì leggermente e fece un leggero sorriso.

“Beh, non c’è nessuno in cielo, ci sono molte nuvole, nessuno ci potrebbe vedere…
Questa giornata mi ricorda la nostra prima volta…ma se dirai di nuovo qualcosa sul mio peso ti staccherò le ali.”

Indietreggiò imbarazzato, ricordando il suo cattivo commento.
“Devi farti perdonare, ora vai da Twilight, ti aspetto a casa.” disse Rainbow Dash.
Prima di volare via si avvicinò a Soarin e lo baciò con tenerezza, lui guardò i suoi splendidi occhi rosa e pensò a quanto era fortunato.
Un piccolo sussurro uscì dalle sue labbra prima di saltare dalle nuvole e sparire tra i cieli: “Ti amo”


Applejack stava davanti a un enorme melo dietro la sua fattoria.

“Ciao nonna come stai? Io sto bene e anche tutti gli altri. Applegold e Mactoshi continuano a fare i loro scherzi ma almeno sono diminuiti questa settimana, la piccola Applefly ha provato di nuovo a volare ma è ancora troppo presto per lei.”

Rainbow Dash scese dal cielo e si avvicino alla sua amica: “Ciao Applejack!”

Rainbow Dash l’avrebbe presa in giro per il fatto che parlava con un albero, ma lei conosceva la storia di quel albero, sapeva che era importante e sapeva perché ogni giorno Applejack parlava con esso.


“Ciao Dashie a cosa devo la tua visita?” disse Applejack mentre Rainbow Dash si avvicinava a lei.
“Voglio solo parlare”
“Di che cosa vorresti parlare ?”
Come a Soarin, Rainbow dash racconto il suo dolore e la sua idea di diventare madre.

“WOW, questo da te non me lo sarei mai aspettato, perfino il tuo fidanzamento con Soarin mi aveva sbalordita!” Disse Applejack sorpresa.
“Lo so, per questo ho bisogno del vostro sostegno, specialmente il tuo”
“Non e una decisione facile da prendere, ci vuole impegno, ma ti da un soddisfazione che solo tu puoi sentire”
“Non voglio fare una cosa sbagliata”
“Tranquilla zuccherino, ero nervosa come te, ma oggi non mi pento di nessuno dei miei figli e Jonagold è un ottimo padre”

“Oh bene. Vorrei sapere: il parto fa male?”
“Beh, tu ti sei già fatto male nei tuoi allenamenti, tanto da finire più volte in ospedale, giusto?”
“Giusto.”
“Bene, prendi tutto quel dolore, moltiplicalo per mille e sei vicina al dolore di un parto”
Sentendo quelle parole, Rainbow Dash si spaventò, vedendo invece Applejack divertirsi.

“Calmati, verrai trattata come una principessa quando sarai incinta, anche se diventa molto noioso col tempo. Ricordo che non mi permettevano mai di andare a lavorare anche se stavo bene, ma questo non mi impediva di andare al mercato a vendere le mele o essere utile in casa”

“Quando è nato è andato tutto bene?”
“Pensavo che fosse finita lì, ma in realtà era solo l’inizio: l’allattamento, cambiare i pannolini, fare attenzione a quello che poteva o non poteva mangiare. Piangeva tutte le notti, ma Granny Smith mi ha aiutato moltissimo: quando piangeva, prima ancora che entrassi in camera del piccolo lei era già li.
Mi ha preparata, cosi quando sono nati gli altri è stato molto più facile.”

Rainbow Dash ascoltò attentamene guardando gli occhi verdi della sua amica che osservava l’albero come se Granny Smith fosse stata ancora con loro.

Applejack cominciò a ricordare la nascita del suo primo figlio e lo stupendo regalo che Granny Smith aveva fatto loro.

Il giorno in cui nacque Applegold era il giorno del raccolto delle Zap Apples.
Granny Smith ci aveva fatto un succo per il piccolo, che lo bevve avidamente sputando poi un seme di mela.
Granny Smith diceva che quel seme era speciale e diverso da qualsiasi altro.
Lo piantò proprio dietro la fattoria ma ne era cresciuto solo un germoglio. Pensò che preparando il succo il seme si fosse danneggiato, cosi decise di prendersi cura di quel germoglio dicendo che sarebbe diventato l’albero di mele più grande di tutto il campo.

Passò un anno. Granny Smith era ormai troppo anziana e non riusciva neanche ad andare a Ponyville cosi si prendeva cura del piccolo Applegold e del germoglio che era cresciuto fino a diventare un melo enorme.

Nessuno ci credeva che quel seme danneggiato sarebbe diventato così grande e maestoso, e quando arrivò la stagione delle Zap Apples, alla fine del raccolto festeggiarono il compleanno di AppleGold, e Granny Smith per regalo fece la sua marmellata usando le Zap Apples di quell’ enorme albero ed era la marmellata più buona mai provata.
Quel giorno fu davvero speciale, ma col tempo il peso della vecchiaia si fece sempre più gravoso, e infine se ne andò.

La sua scomparsa portò un grande dolore a tutta la famiglia, ma Applejack doveva rimanere forte perché era incita del secondo figlio.
Trovò la forza dall’albero: capì che Granny Smith era cosciente che non aveva più molto tempo, cosi aveva fatto un regalo a tutta la sua famiglia: un bellissimo albero che nutrisse i suoi cari nipotini.

Cosi quasi ogni giorno Applejack si rilassava davanti a quel albero a parlare della sua giornata.


“Applejack ho intenzione di fare una riunione con tutte le altre allo Sugarcube Corner,
potresti venire?” esclamo Rainbow Dash
“Ma certo cercherò di trovare tempo libero tra i miei mille impegni. Ma troverò spazio per te, e poi sono contenta che tu voglia diventare mamma, mi sentivo esclusa!”
Cominciarono a ridere ma vennero distratte da due piccoli pony che richiamarono la loro attenzione

Uno ha il manto colore giallo splendente e una corta criniera di colore marrone chiaro con una coda molto lunga. L’altro è molto simile solo che ha il manto di colore arancione con criniera rossa.

“Mamma abbiamo fame!” disse Applegold.
“abbiamo messo acqua in pentola con sale, verdura, spezie, e per renderla più squisita *Applesky*, dici sempre che la vorresti mangiartela, ora aspettiamo solo te. Cosi accendi i fornelli“ disse Mactosh sorridendo [non comprendo il senso della frase]

“Divertenti i tuoi figli!” esclamo Rainbow Dash.
“Sì, divertenti. Peccato che non stiano scherzando”, disse andando in direzione dei suoi piccoli per portarli a casa.
“Devo andare, grazie per la tua visita.”
“Ciao!”

Rainbow Dash vide la sua amica entrare dalla porta anteriore di casa, poi dal nulla le cadde una mela davanti, la prese e cominciò a mangiarsela.

“Grazie Granny Smith” poi volò verso Nuvola city.

Rainbow dash arrivo in casa e quando entrò non credette ai suoi occhi, era completamente pulita. Cominciò a controllare tutte le stanze, la stanza degli allenamenti aveva perfino un buon odore di vaniglia, infine arrivò in camera da letto. Trovò Soarin disteso a letto ancora con il grembiule a schiacciare un pisolino.
Rainbow Dash si avvicinò piano e si distese accanto a lui svegliandolo

“Accipicchia ti sei impegnato molto!”
“Hai detto che dovevo farmi perdonare, cosi quando sono tornato mi sono messo subito al lavoro, ci ho messo solo 15 minuti. Volevo farti una sorpresa cosi sono stato super veloce ma come vedi sono sfinito.”
“Allora, come è andata?”

“Ho parlato con Twilight, ha mandato un messaggio a Spike ma siamo stati 10 minuti a decidere quando Rarity poteva tornare a Ponyville cosi hanno deciso tra 9 giorni anche perché Pinkie Pie torna da Manehattan, cosi alla fine sono andato da Fluttershy, almeno lei ha accettato senza complicazione.“

“Perciò alla fine è finito tutto liscio?”
“Sì, a parte Shining Albios che mi faceva strane domande sull’amore, ma grazie al cielo Twilight lo ha tenuto a bada. A te invece come è andata ?“



Rainbow Dash raccontò la visita da Applejack e tutto quello di cui avevano parlato ma poi si accorse che Soarin si era addormentato. Lei si alzò, gli tolse il grembiule e lo mise sotto le coperte per poi mettersi tra le sue zampe.


9 giorni dopo il Sugarcube Corner chiuse in anticipo. Davanti alla porta, Rainbow Dash, Twilight, Applejack e Fluttershy aspettavano gli altri arrivare.

D’un tratto arrivò una carrozza molto formale dalla quale scese Spike.
Era diventato più robusto e grande quanto un pony adulto, ma invece di avere l’aspetto di quando era diventato avido le sue braccia non erano lunghe ma più muscolose, nel suo tempo libero si allenava duramente per non avere più un aspetto troppo docile.

“Salve ragazze!”
Spike si precipitò verso la sua vecchia e cara amica e le diede un forte abbraccio, lei lo ricambiò, tutte erano sorprese nel vedere quanto quel piccolo draghetto fosse cresciuto.
“Spike, diventi più grande ogni volta che ti vedo!” disse Twilight divincolandosi dall’abbraccio.
“Mi alleno, cosi divento sempre più forte.”
“Lo vedo, sei anche cresciuto molto! Ma ti sei impegnato a leggere qualche libro?”
“Beh si, alcuni, ma...voglio mostrarti quanto sono diventato forte, monta sulla mia schiena, voglio vedere se riesco a portarti come tu facevi con me”
“E dai, non esageriamo!”

Dalla carrozza scese poi Rarity con un cappello largo di colore bianco raffinato e con bordi blu con sopra una stupenda rosa blu.
“Spikey per piacere, non e cosi che si comporta un signorino!”
“Ciao Rarity!”, dissero tutte vedendola scendere dalla carrozza.
“Salve amiche mie, quanto tempo!”, disse sorridendo nel vedere le sue care amiche.
“Spike sii gentile, puoi portare le mie valigie da Sweetie Belle?”
“Subito, ma quando torno mi lasciate un pezzo di torta?”
“Spike in realtà dovresti andare in biblioteca.” disse Twilight.
“I miei figli e Shining Albios ti aspettano, per ora Applebloom si prende cura di loro ma devi andarci tu perché lei ha del lavoro da fare. E poi è solo per noi ragazze, ma potremo incontrarci domani.” disse Applejack a uno Spike deluso per la notizia.
“Me lo dovevo aspettare, ma domani voglio una giornata insieme, me lo promettete?”
“Te lo promettiamo”, dissero tutte insieme.
Spike salì sulla carrozza, che si allontanò verso il vecchio negozio di Rarity.

Passarono altri 10 minuti ma Pinkie Pie ancora non si vedeva.
“Twilight, Mr e Mrs cake mi hanno dato solo 2 ore, sei sicura che Pinkie arriverà?” chiese Rainbow Dash
“Mi ha mandato una lettera tre giorni fa promettendo di arrivare, e lei mantiene le sue promesse”

Poi dal nulla si incominciò a sentire una musica, sempre più vicina.
“Ma cos’è questo rumore?”, disse Rarity guardandosi intorno.
Rainbow Dash si alzò in volo e vide un enorme mongolfiera, e nel cesto c’erano quattro pony che ballavano, e tra loro la pony rosa che la salutava.

“CIAO DASHIE “
“Ciao Pinkie!”
“VIENI A PRENDERMI!”
“COSA?!”
Non fece in tempo a dire un’altra parola che Pinkie Pie si lanciò dalla mongolfiera.
Tutti guardarono spaventati, mentre Rainbow Dash volava nella sua direzione come un razzo, ma Pinkie Pie aprì un paracadute che aveva sulla schiena e si fece prendere al volo da Rainbow Dash.

“MA SEI IMPAZZITA CHE TI VIENE IN MENTE?”
“Scusa è che mi mancava farti degli scherzi. Ti sei spaventata, vero?”, disse Pinkie Pie con una risata e buttando via il paracadute. Rainbow Dash era arrabbiata, ma quella sua risata la fece sciogliere come burro.
“Ahhh...non cambierai mai, vero?”
“No, anche perché se cambiassi sono certo che non ti piacerei più!”
“Già…hai ragione.”

Rainbow Dash fa retromarcia ma poi si sentì un grido dalla mongolfiera
“GRAZIE PINKIE PIE, È STATA LA PIÙ BELLA FESTA DI COMPLEANNO CHE ABBIA MAI AVUTO!”, gridò un pony dalla mongolfiera.
“DI NIENTE, NON DIMENTICARTI DI RIPORTARMI LA MONGOLFIERA!”. Pinkie Pie mosse le zampe salutandolo e Rainbow Dash volò verso lo Sugarcube Corner.

Appena toccò terra, Pinkie Pie saltò verso le sue amiche cercando di abbracciarle tutte.
“Mi siete mancate cosi tanto, scusate il ritardo!”
“Tranquilla, ora entriamo che comincio ad avere fame.” disse Applejack sentendo lo stomaco brontolare.

Tutte entrarono e videro un tavolo rotondo, sopra c’erano sei piatti e tazzine. Nel centro c’era una teiera e accanto un grande piatto con coperchio.
Pinkie Pie non resistette e andò subito a vedere cosa c’era sotto il coperchio, e ci trovò una bella torta al cioccolato, già tagliata in sei pezzi.

“I signori cake sono cosi gentili”, disse Rarity.
Si misero tutti attorno al tavolo, e ognuno cominciò a parlare delle loro vite e del loro lavoro.

“Ehi Pinkie, chi erano i pony sulla mongolfiera?”, chiese Rainbow Dash.
“Sono gli amici di Rich Richistan.”
Rarity sputo il tè che stava bevendo, incredula per quello che aveva sentito.
“Rich Richistan figlio di luxus Richistan uno dei pony più ricchi di Manehattan?!”
“Si si si! Ho organizzato io il suo compleanno. Mi ha dato un budget enorme ma era troppo per un giorno solo, cosi abbiamo festeggiato il suo compleanno per tre giorni di seguito.”
“Hai festeggiato per tre giorni di fila?”, chiese Rarity ancora più incredula.
“Sì e no, o meglio, no e sì. Perché ho dovuto prima organizzare la festa per poi divertirmi e assicurarmi che tutti si divertissero, è stata indimenticabile, poteva durare di più ma ogni festa deve finire.”
“Pinkie ma stai bene? Se ho capito non dormi da tre giorni!”, osservò Applejack.
“Sto bene, ho solo bisogno di un pisolino “
All’improvviso svenne sul pezzo di torta rimasta sul suo piatto.
“Lasciamola dormire, se lo merita.”, disse Applejack controllando se stava bene.

Ricominciarono a parlare del passato, dei ricordi indimenticabili, della prima volta che si sono conosciute e quando hanno battuto Nightmare Moon. Si fece tardi, e Rainbow Dash prese un lungo respiro:
“Sentite ho una notizia importante da darvi”
Tutte le prestarono attenzione
“…io e Soarin vogliamo un bambino”
“COOOSA?!” invece di trovare sguardi felici vide tutte sorprese, a parte Twilight e Applejack, invece Pinkie Pie si svegliò di colpo.

“La vostra reazione non è proprio quello che immaginavo…”
“Ma un bambino richiede molta responsabilità, è molto più difficile che prendersi cura di un animale…” disse Fluttershy.
“Lo so, sono giorni che ho queste stesse parole in testa, ma ho deciso. Vorrei solo un appoggio da voi” rispose Rainbow incrociando le zampe ed evitando i loro sguardi.
“Oh mia cara, Fluttershy non voleva offenderti sono sicura che diventerai un ottima madre.
Prendi Applejack per esempio, ha perfino tre figli!” [chi dice questa frase?]


“Non so se prenderlo come complimento o come offesa.” disse Applejack fulminandola con gli occhi.
“Mi dispiace non volevo dire che diventerai una cattiva madre, ma richiede molto lavoro!”
“Lo so, e so anche che con la tua esperienza mi sarai di grande aiuto.”
Fluttershy guardò il sorriso di Rainbow Dash, felice di potersi rendere utile.

“E quando pensate di averlo? Potrei fargli da babysitter, prendermi cura di lui, insegnargli a fare dolcetti e fare scherzi e e e…” Pinkie Pie crollò di nuovo sul piatto, era davvero stanca.
“Va bene la porto in camera sua…” disse Applejack mettendosela sulle spalle e portandola su per le scale.
“Io potrei insegnarle come vestirsi e il comportamento, ma non chiamarmi per faccende…sporche” disse Rarity.
“Quando avrai molto lavoro sarò felice di prendermene cura.” disse Fluttershy
“Pinkie Pie ha fatto una domanda giusta: quanto pensate di averlo?” chiese Twilight
“Forse inizieremo a provarci da questa notte.”
“Inizierete cosa questa notte? Oh cielo. Spero che vi divertiate!”
Si misero tutti a ridere e infine uscirono dalla pasticceria e si salutarono.

Rainbow Dash volò verso casa e trovò Soarin disteso sul letto intento a leggere un libro di Daring Doo e si accorse che lei era entrata in camera.
“Lo sai che Daring Doo ti assomiglia molto?” disse Soarin
“Me l’hanno già detto, ma credo di aver affrontato molte più avventure.”
“Allora, com’è andata la rimpatriata?”
“Molto meglio di quello che mi aspettavo, mi sento di ottimo umore. È stata una giornata quasi perfetta.”
“Perché quasi perfetta?”
Rainbow Dash non rispose, gli saltò addosso, si sedette sul suo bacino e gli diede un lungo bacio, poi lo guardò negli occhi.
“Ora voglio concludere la giornata in modo perfetto.”
Lo baciò di nuovo e la notte si aprì con i loro gemiti.


Passarono le settimane, ma Rainbow Dash non era ancora incinta, così decise di andare dal medico dove ricevette una brutta notizia. Il medico le disse che aveva una possibilità su mille di avere un figlio e ancora meno di portare la gravidanza a termine, rischiando di peggiorare la situazione in caso di aborto.
Lei però non voleva arrendersi, e le cose tra lei e Soarin diventarono sempre più difficili: i loro rapporti si fecero tesi, e iniziarono a litigare. Ma le sue amiche li aiutarono a riappacificarsi. E fu allora che accadde il miracolo.

Rainbow Dash decise di aspettare a diventare madre, ma si
sentì male in una esibizione e scoprì di essere incinta di tre mesi.
La cosa la rallegrò molto, ma si rese conto di dover stare molto attenta perché sapeva che non avrebbe avuto una seconda possibilità, cosi al quarto mese decise di trasferirsi da Fluttershy dove dorme nella camera degli ospiti [frase inutile ai fini della trama]. E al sesto mese il medico le proibì di volare per evitare ogni rischio.

Col passar delle settimane, aumentarono i problemi. Fluttershy e Soarin la viziavano troppo, veniva trattata come un neonato, la noia cresceva sempre di più. Iniziò a leggere più libri di Twilight per non annoiarsi. Il suo peso aumentava, ma il dolore più grande era il fatto che non poteva volare. Non era abituata come Fluttershy a camminare per lunghi periodi e cosi le sue zampe le facevano sempre più male, rendendola sempre più aggressiva nei confronti di tutti.
Tutti tranne Tank, il suo animale domestico. Giocare con lui era l’unica cosa che la rendeva felice. Anche Pinkie Pie l’aiutava a stare meglio. Si raccontavano storie, i possibili nomi se il nascituro fosse stato un maschio o femmina, e Rainbow diceva che avrebbe fatto di tutto per insegnargli l’arco boom sonico.
Infine decise che Pinkie sarebbe stata la sua madrina.


Stranamente, al nono mese Rainbow Dash sentì le contrazioni arrivare. si preoccupò, perché normalmente i cuccioli di pony nascono all’undicesimo mese. I dolori si fecero sempre più forti e infine la portano in ospedale in sala parto.

“È TUTTA COLPA TUA, GIURO CHE QUANDO USCIRÒ DA QUI TI STACCHERÒ LE TUE ALI, TI PORTERÒ FINO IN CIELO E TI FARO CADERE. CAVOLIIIIHHH!!!” grido per la rabbia, il dolore del parto e per l’immensa voglia di colpire Soarin, che le stava stringendo lo zoccolo.

“Su amore, andrà tutto bene.” disse Soarin cercando di consolarla.
“TI SEMBRA CHE STIA BENE???”
Rainbow Dash era in sala parto pronta a partorire ma, osservando il monitoraggio, il medico notò che il feto stava soffrendo.

“Portatela in sala operatoria per un cesareo di emergenza!” gridò il medico. Le infermiere la misero sulla barella per trasferirla. Tutti erano preoccupati per la sorte del bambino e di Rainbow Dash.

“Che vuol dire? C’è qualcosa che non va? Perché la portate in sala operatoria?”
Soarin corse dietro al medico più preoccupato di prima.

“Il battito cardiaco del bambino sta scendendo troppo velocemente, probabilmente il suo cordone ombelicale lo sta soffocando, dobbiamo fare un cesareo di emergenza.
Mi dispiace ma devi aspettare in sala d’attesa, faremo il possibile per salvare il bambino.”
Le infermiere uscirono dalla sala parto con Rainbow Dash.
Soarin corse loro dietro e vide che Rainbow era terribilmente spaventata.

“Soarin che sta succedendo? Ho paura!”
“Tranquilla, ti prometto che andrà tutto bene.”
“Mi dispiace, ma non puoi venire con noi.” L’infermiera lo spinse via, poi girarono l’angolo sparendo tra i corridoi. Soarin non ebbe altra scelta che tornare nella sala d’attesa dove si trovavano tutte le amiche di Rainbow Dash, tranne Rarity, e i suoi compagni Spitfire, Rapidfire e Fleetfoot.

“Soarin va tutto bene?” disse Spitfire.
“Non lo so, è stata spostata in sala operatoria per un cesareo di emergenza, non so se è grave, ma non è niente di buono.”

Pinkie Pie aveva in mano più di 30 palloncini e un sacco di dolci per festeggiare la nascita del puledro, ma li lasciò cadere sentendo la notizia e cercò di andare da Rainbow Dash, ma fu fermata da Soarin che le si parò davanti.

“No Pinkie Pie non possiamo fare niente, non dobbiamo disturbare i medici.”
“Ma non posso lasciare Dashie, le serve il nostro aiuto!”
“Per favore Pinkie Pie, non hai idea di quanto mi senta inutile. Vorrei fare qualcosa anch'io ma non posso, dobbiamo aspettare.”
Mentre lo diceva, Pinkie notò il volto triste di Soarin, sudava, i suoi occhi cominciarono a dilatarsi e dalla pupilla scese una lacrima, lei si avvicinò a lui e lo abbracciò.

“Rainbow Dash è il pony più forte che conosca, sono certa che ce la farà!” disse Pinkie Pie stringendo forte Soarin in preda alla disperazione.


Dopo qualche ora arrivò il medico di Rainbow Dash, il volto cupo e rattristato. Tutti capirono che era successo qualcosa.

“Rainbow Dash è stabile e in questo momento l’abbiamo riportata in camera ma... per il piccolo abbiamo fatto tutto il possibile... Mi dispiace.”
Soarin si paralizzò, sembrava quasi che il suo cuore si fosse fermato, che quella stanza fosse vuota e che la sua mente si fosse perduta in quel vuoto. Si alzò in aria e volò verso la stanza della sua compagna, seguito dagli altri.

Tutti entrarono nella stanza e videro la povera Rainbow distesa sul letto.
Il suo viso era pallido e aveva perso colore, la sua pancia era bendata, la criniera tutta disordinata e i suoi occhi erano gonfi, persi nel vuoto. Soarin e Pinkie Pie si avvicinarono capendo che aveva ricevuto la triste notizia.

“Perché?” disse Rainbow Dash.

“PERCHÉ?” urlò a squarciagola, facendosi sentire da tutto l’ospedale. Soarin si diresse verso di lei e la abbracciò. Iniziarono a piangere, il dolore del parto non era stato niente in confronto a quello che Rainbow Dash sentiva in quel momento.
Pinkie Pie li guardò, la sua criniera si sgonfiò e cominciò a piangere anche lei.
Applejack si avvicinò e la strinse fra le sue zampe, tutti in quella stanza piangevano, partecipando a un dolore collettivo che stringeva i loro cuori come una morsa.

Rainbow Dash perse ogni speranza di diventare madre. Le aveva portato solo sofferenza.
Aveva già perso troppo, non voleva perdere anche Soarin.
Capì che quel vuoto nel suo cuore si era solo ingrandito e che non sarebbe mai svanito.

“È VIVA”
Tutti videro l’infermiera entrare bruscamente nella stanza ma la cosa che più li sorprese furono le sue parole: il piccolo era vivo!

“Cosa? Ma il medico ci aveva detto…” disse Soarin, ma fu subito interrotto.
“Quando è nata, la piccola non respirava, abbiamo fatto tutto il possibile ma non siamo riusciti a rianimarla, credevamo di averla persa, ma un minuto fa ha iniziato a piangere, è un miracolo!”

“EVVAAAAAAAI! “ Pinkie Pie urlò di gioia e la sua criniera torno come prima.
Tutti si entusiasmarono alla notizia, Rainbow Dash strinse molto forte Soarin sollevata dalla bellissima notizia, le sembrava quasi di essere di nuovo in cielo.

“Possiamo vederla?” chiese Rainbow Dash.
“Ancora no, ma tranquilla è stabile e appena siamo sicuri al 100% che non abbia subìto danni potrà vederla, solo qualche minuto, abbia pazienza.”
“Ho aspettato nove durissimi mesi, potrò aspettare qualche minuto.”
L’infermiera stava per uscire, quando Pinkie Pie la fermò.

“Hey hey hey, ho sentito *piccola*, significa che è una femmina giusto?”
“Sì, congratulazioni è una bambina.”
Soarin strinse ancora più forte Rainbow Dash.
“Sentito? Siamo genitori, abbiamo una bambina, sono cosi felice!” disse Soarin
“Lo sono anch'io, sono diventata mamma!”

Dopo alcuni minuti Rainbow Dash riusciva a camminare anche se con difficoltà, e tutti erano davanti alla stanza dove c’era sua figlia ad aspettarla.

“Sentite, non vorrei mancare di rispetto a nessuno, ma vorrei vederla prima con le mie amiche, se non chiedo troppo…” disse Rainbow Dash davanti a tutti

“Va bene, rispetteremo la tua scelta. Hai fatto tu la parte più dura del lavoro…” disse Soarin facendosi scappare una risata.
“Wiiiiii vedrò la mia nipotina che bello, che bello!!!” disse Pinkie Pie saltellando.
“Pinkie, devi promettermi di non fare troppo rumore.”
“Ma dobbiamo festeggiare la sua nascita…”
“Promettilo!”
“Va bene. Giuramento di Pinkie Pie” disse disegnando per aria una croce per poi toccarsi un occhio.

Entrarono dentro la stanza dove c’era una specie di grosso contenitore trasparente da cui partivano molti fili collegati a un monitor. Si avvicinarono e videro sotto le coperte un cucciolo di pony che dormiva. Il suo manto è di colore blu reale, un azzurro più scuro e vivace di quello del manto di Rainbow Dash e Soarin, e la criniera è simile a quella della madre ma è di colore verde. Tutti guardavano la piccola pony mentre dormiva felice.

“È così carina, mi fa venire voglia di avere un altro figlio!” disse Applejack
“Oh cielo, ma tre non sono già sufficienti?”disse fluttershy
“No, nella mia famiglia non si e mai abbastanza.”
Pinkie Pie cercò di tenere la bocca chiusa ma non ci riuscì e cominciò a cantare.

“Buon compleanno bambina,oggi tu sei la regina, regina di nessun re, la più importante che c'è!”
“Pinkie Pie, fai silenzio!” esclamo Rainbow Dash.

La piccola pony si svegliò, aprì i suoi occhi azzurri e vide i pony che la circondavano. Tutti videro una cosa mai vista: stava per iniziare a piangere e la sua criniera lentamente da verde diventò viola. Tutte rimasero sbalordite.
“L’avete visto, l’avete visto? La sua criniera ha cambiato colore!” disse Pinkie Pie tutta agitata.
“Ma com’è possibile? Come ha fatto?” disse Rainbow Dash preoccupata.
“Non ci credo, ho già letto di pony che possiedono questa abilità, ma credevo fosse una leggenda” disse Twilight cercando di ricordare quale libro ne parlava.
“Quale leggenda?”

“Si chiamano *criniere aurora*, i colori delle loro criniere cambiano in base allo stato d’animo, se sono felici i loro colori sono più splendenti e possono essere più di uno, invece se sono tristi sono scuri”
“È un bene, giusto?”
“Sì non c’e niente di male, anzi, ho sentito che hanno anche altre capacità ma non mi ricordo più quali sono”

“La sua criniera era verde ed è diventata viola, quindi più scuro, non è un bene…” disse Applejack.
“Sono sicura che è spaventata dalla situazione, si sente osservata perciò ha molta paura” disse Fluttershy.
Rainbow Dash nel frattempo guardò attentamene il contenitore e riuscì ad aprirlo.
“Non dovresti aprilo potrebbe essere pericoloso!” Disse fluttershy
“Mia figlia è spaventata, voglio solo calmarla.”

Rainbow Dash guardò gli occhi di sua figlia, pronta a partire in un pianto, e le accarezza dolcemente il viso con la zampa.
“Calmati piccola mia, sono la tua mamma, non devi avere paura.
Ti prometto che ti proteggerò per sempre.”
La piccola guardò i suoi brillanti occhi rosa e sentì quella voce sicura e docile, la sua criniera prima ritornò al colore verde per poi diventare gialla e incominciò a sorridere.
Ma a quel punto Rainbow Dash notò qualcosa, la sua mente non ci credeva, i suoi occhi non ci credevano, e infine capì che a sua figlia mancava qualcosa di importante.

Sua figlia non aveva le ali.

Ho segnato in rosso le parti che non ho toccato e ho scritto il motivo tra parentesi quadre.
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda xaruto » 19/11/2012, 17:30

ok fatto ora il secondo capitolo non ha più errori grammaticali e di compressione,devo vedere la punteggiatura e curare il primo capitolo e devo anche pensare al terzo perché la storia inizierà a complicarsi :P
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda Mindstorm » 19/11/2012, 18:00

xaruto ha scritto:ok fatto ora il secondo capitolo non ha più errori grammaticali e di compressione,devo vedere la punteggiatura e curare il primo capitolo e devo anche pensare al terzo perché la storia inizierà a complicarsi :P

Bene! Dove posso vederlo?
"La storia inizierà a complicarsi"...interessante :brilliant:
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda Vinyl Dash » 19/11/2012, 20:34

Wow,è stupenda :mrgreen: ,fra quanto sarà pronto il terzo capitolo? <3
Who am I? I have no idea!

Immagine
Grazie infinite a leo2 per la targhetta ^ *_* !
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda xaruto » 01/12/2012, 0:16

Finalmente finito il terzo capitolo ma prima di pubblicarlo faro i miei soliti controlli
comunque ho deciso di renderlo più interessante spero che vi piace :P
sarà pronto per domenica mattina cosi avette tempo di leggerlo in tranquillità
grazie a tutti quelli che lo seguano
:)
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Re: Fanfic *Il legame invisibile*

Messaggioda Mindstorm » 01/12/2012, 0:34

Grammar Nazi mode activated...
xaruto ha scritto:Finalmente finito il terzo capitolo(virgola) ma prima di pubblicarlo faro (farò) i miei soliti controlli(punto)
comunque (Comunque) ho deciso di renderlo più interessante(virgola) spero che vi piace (vi piaccia) :P
sarà (Sarà) pronto per domenica mattina(virgola) cosi avette (così avrete)tempo di leggerlo in tranquillità(punto)
grazie (Grazie) a tutti quelli che lo seguano (seguono)(punto)
:)

O.o
Scusa la schiettezza, ma lo faccio per te...se vuoi scrivere una storia che piaccia e sia seguita, CURA DI PIÙ LA GRAMMATICA!
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