[fanfic?] Eye x Eye

Le fiction ed i racconti della community!

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Messaggioda leo2 » 08/10/2012, 9:43

buongiorno (scrivo "giorno" dato l'orario in cui creo il topic, non è detto che lo sia per te che stai leggendo... te lo dico subito, dovrai abituarti alle mie digressioni, alle mie parentesi... e ai miei puntini di sospensione XD) gente!
a quanto pare, il modo in cui scrivo viene apprezzato, ed estasiato da ciò ho deciso di seguire i consigli datimi nella galleria, trasformando due semplici background di altrettanti miei OC in quella che si preannuncerà una... fic?
chiariamo un paio di punti, in verità uno solo: l'aspettativa di vita della suddetta è ignota persino a me, dettata da regole caotiche e randomiche, potrebbe finire incompiuta fra una settimana o continuare per mesi, solo col tempo (e una buona dose di croccantini per gatti) ne sapremo tutti di più... ma bando alle ciance, iniziamo! :D

[significato del titolo: nessuno, ho semplicemente notato come le OC protagoniste abbiano in comune degli occhi non convenzionali, imho suona bene :p]

qui in op verranno ammucchiati tutti i link alle prosecuzioni della storia, a ciascuna darò un titolo in base a ciò che mi passa per la testa mentre l'aggiungo (non aspettatevi nulla che abbia anche solo una parvenza di logica, quindi %)):
Pallida Tristezza
Odio Ocra
Hush now...
...Quiet now
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda leo2 » 08/10/2012, 9:53

Prima parte: Pallida Tristezza
... aka Background di Iris, pg ideato ad hoc per il gdr caduto in disgrazia "L'ultimo atto"
versione di me medesimo.
Nome: Iris (alla nascita: Sharp Breeze)

Sesso: Femmina

Età: 17

Razza: Pegaso

Aspetto: Manto verde chiaro (menta); criniera e coda, acconciati secondo le usanze della sua terra natale e mai in disordine, bianchi come la neve, la prima presenta delle striature nere; occhi privi di iride (alla nascita verdi smeraldo); orecchio sinistro deturpato; ali sovrasviluppate ed impossibilitate a chiudersi. Si dice porti con se un’antica arma di famiglia carbonizzata ed apparentemente inutilizzabile, nascosta nella coda.

Cutie Mark: Nessuno

Background: Trottori, piccolo villaggio sperduto al confine sud di Equestria: facenti parte di una delle famiglie più esperte nell’arte del combattimento aereo all’arma bianca, i cui membri sono chiamati Windwarriors, i Breeze diedero alla luce una puledra molto particolare: con il manto verde chiaro e le ali oltremodo sviluppate, per di più incapaci di rimanere a riposo, Sharp non incontrò approvazione già nei suoi primi istanti di vita, solo in pochi tra i presenti gioirono all’evento e in quelle voci si avvertiva chiaramente lo spettro della paura. Tutti erano d’accordo su una cosa, la nuova arrivata era portatrice di sventura: un’antica profezia di Trottori, tramandata da pony a puledri, recitava che “Un pegaso dalle enormi ali e dalla carnagione velenosa ucciderà i suoi progenitori, per portare poi il caos sull’intera landa di Equestria”.
Durante la presentazione della piccola Sharp, Hail Storm, primo rappresentante della più rinomata famiglia di Windwarriors, si lanciò con furia contro la nascitura, tenendo una scimitarra tra i denti, e procurando alla piccola una lacerazione all’orecchio sinistro. Accecata dal dolore e dalla rabbia questa colpì con violenza sul collo di Hail, facendogli perdere i sensi. Se il terrore era prima velato, subito si mostrò negli occhi di ogni pony presente nella sala.
Fu solo la prima di tante aggressioni che Sharp subì col passare degli anni; oltre a ciò, per quanto si cercasse degli amici tutti la evitavano e nessuno, tranne i genitori, voleva averci a che fare. Sorprendentemente l’odio incondizionato e la mancanza di un qualsiasi legame affettivo esterno alla famiglia non sembravano intaccare il suo carattere allegro e spensierato. Intanto i coniugi Breeze, incuranti della profezia e per questo etichettati come “traditori” ed emarginati, si presero cura della figlia con tutto il loro affetto: sin dalla tenera età la madre le insegnò dapprima i rudimenti, poi le tecniche avanzate di volo, mentre il padre le impartì severe lezioni di resistenza al dolore, di combattimento e di uso delle armi da taglio, ottenendo ottimi risultati fin da subito; poco importava il terrore e l’astio che le altre famiglie avevano nei loro confronti, l’orgoglio verso la loro creatura superava tutto questo, ed un giorno avrebbero trovato il modo di riscattarsi… o forse no?
Accadde una notte di eclissi lunare: la famiglia Storm, ferita nell’orgoglio per l’umiliazione subita da parte di una neonata, per di più di rango inferiore, in un impeto di megalomania progettò l’eliminazione dell’intera stirpe dei Breeze, riunita per festeggiare il decimo compleanno di Sharp. Siccome era solito annotare i discorsi eccone un breve estratto, l’unico scritto salvatosi dall’attentato:
“Fratelli e sorelle Windwarriors del clan Breeze, con gioia vi annuncio ufficialmente che nostra figlia, Sharp, ha raggiunto il suo decimo anno di età! Come da tradizione, a lei in quanto futuro capoclan va consegnato il pugnale Obnubilo, arma tramandata per generazioni e che ha permesso alla nostra famiglia di raggiungere fama e potenza inimmaginabili! (…)”
“(…) ora, come consuetudine, udremo le parole della piccola Sharp, possano esse riempirci il cuore di speranza e infonderci il coraggio necessario a superare la crisi che la nostra comunità sta attraversando!”
“Ciao a tutti…ciao zio Thunder! Oh, scusate… hehm, fratelli e sorelle Wind…wind…warriors! Giusto! Windwarriors, so che per colpa del mio aspetto la famiglia, ed io con lei, ha sofferto: dovunque ci spostiamo, la gente ha paura… paura che la mia presenza possa lanciargli contro una maledizione, paura che possa assalirli per far loro del male, o peggio… Beh, posso considerarmi fortunata perché ho un papà ed una mamma, anzi un intero gruppo di pony, che non mi vede come un mostro, e per questo non posso fare altro che ringraziarvi, dal profondo del mio cuore, graz…”
Sharp non fece in tempo a finire il discorso, la dimora venne assaltata dall’intero clan Storm. La battaglia infuriava e i Breeze non erano preparati ad uno scontro avviatosi durante un’occasione di gioia; la piccola fu costretta ad osservare i suoi familiari mentre venivano brutalmente assassinati… per colpa sua. Nascosta sotto uno dei tanti corpi senza più vita, vide il suo clan, pur tentando di resistere, piegarsi ed infine spezzarsi. Maledisse le sue ali perché permisero ai nemici di scovarla e di catturarla. Portata davanti ai genitori, fu sottoposta ad un qualcosa di peggiore della morte: sua madre, suo padre, con la gola recisa, tentavano di rimanere aggrappati alla vita… lei obbligata a guardare, con gli occhi sbarrati.
Passò qualche minuto, la dimora dei Breeze prese fuoco, soccorritori e curiosi precipitarono al suo interno e si trovarono di fronte uno spettacolo indicibile: mucchi di cadaveri sparsi per tutto il salone dei ricevimenti, e Sharp, completamente ricoperta di sangue, teneva tra le zampe ciò che rimaneva i suoi genitori; la puledra si voltò, i suoi occhi, che tutti sapevano erano verdi smeraldo, erano ora bianchi e pallidi come la luna, l’iride era scomparsa.
Tutti i presenti impallidirono nel notare come questi non versassero neppure una lacrima, il terrore si trasformò subito in ira: “La profezia si è avverata, ha sterminato il suo stesso clan! Dobbiamo fermarla prima che con la sua furia devasti l’intero paese!”.
Provò a spiegarsi, ma dalla sua bocca uscirono solo sillabe flebili e sconnesse, così in un istante raccolse Obnubilo, finito tra le fiamme e ormai carbonizzato, lo nascose nella coda, si alzò in volo, generando un’onda d’urto che mandò all’aria la folla inferocita, e fuggì.
Da allora viaggia senza meta, alla ricerca di se stessa, o forse solo di pace, una pace che difficilmente troverà in quanto è finita, suo malgrado, nella lista dei più ricercati di Equestria… per sviare le ricerche prese la difficile decisione di cambiar nome, da allora in poi tutti l’avrebbero conosciuta come… Iris.

Nato come pg per un GDR, ho dovuto dotarla anche di caratteristiche tipiche di questo genere ludico, le troverete qui sotto.

Note aggiuntive:
-Il trauma ha reso Iris incapace di proferire più di qualche sillaba, e solo con un grande sforzo;
-Per ovvi motivi la sua già grande difficoltà nel rapportarsi si è accresciuta ulteriormente, acquisendo un carattere piuttosto schivo e timoroso;
-Combatte solo se strettamente necessario.

Abilità:
-Maestro di Spada: grazie agli incessanti allenamenti, impartiti prima dai genitori e perpetrati poi per conto proprio, Iris ha acquisito una grande abilità nell'uso delle armi bianche, anche in volo.
-Vento del Sud: violenta onda d’urto che scaraventa in aria i nemici rendendoli vulnerabili; richiede un grande dispendio di energie.
-Scudo d’Angelo: le ali si ripiegano davanti ad Iris, aumentando sensibilmente le sue difese; a seconda della potenza e dalla quantità di colpi subiti, la capacità di volare viene inibita per un certo periodo di tempo.

Statistiche:
Forza +++
Destrezza +++(+)
Stamina +++
Arguzia +
Magia -
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda leo2 » 08/10/2012, 9:57

Seconda parte: Odio Ocra
... aka Background di Bone Smasher, nata per mano di Scoundrel alla Fumettopoli di Milano, mi è piaciuta talmente che ho deciso ne meritasse uno :D
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Disegno di Scoundrel [suo DA], palette cromatica decisa da me, colorazione di Aeritus [suo DA] (un enorme grazie ad entrambe!)

Nome: Bone Smasher

Sesso: Femmina

Età: 10

Razza: Unicorno

Aspetto: manto marroncino; criniera e coda grigie, con striature verdi smeraldo ed azzurre; occhi bianco-gialli, colori invertiti.

Cutie Mark: Teschio trafitto da una spada

Background: *Equestria, Ponyville, clinica “Sweet Dreams”, reparto neonatale*
Una fila di culle si intravede attraverso il vetro che separa i futuri figli dai futuri genitori. L'orario delle visite è finito da un pezzo, poche soffuse luci schiariscono i corridoi quel tanto che basta ad inservienti, medici ed infermieri per evitare di attaccar bottone con le pareti.
I pargoletti dormono beati nella stanza asettica, priva di qualsivoglia pericolo; una maniglia viene presa da deboli spasmi mentre Nurse Redheart fa capolino tra i giacigli, osserva questo, quel puledro, priva di interesse:
-Sono dentro...- sibila -... procedo alla ricerca del soggetto-
Fa pochi passi, quelli le bastano a scorgere una criniera, LA criniera; si avvicina e squadra la piccola, una splendida unicorno marroncina, la peluria nera come il carbone le adorna il capo, la minuta coda tenuta stretta tra gli zoccoli a mo di giocattolo; dorme profondamente, il suo respiro surclassa quello degli altri, nonostante ciò tutti ronfano tranquilli al loro posto:
-Ho trovato il soggetto, procedo al recupero post verifica identità...-
Avvicina al muso la cartella clinica, fatica a leggere nome e cognome:
-... è lei-
L'infermera acquisisce sempre più tensione, mentre trasporta la piccola fuori dalla clinica si gira a più riprese, ad ogni minimo rumore, temendo di essere scoperta nell'atto criminoso.
Appena fuori l'edificio inizia a correre, raggiunge il punto d'incontro poco distante, attende. Un'ombra si stacca dall'albero parassitato e prende forma, Chrysalis si staglia di fronte alla tremante Nurse Redheart, la fulmina con lo sguardo e quest'ultima assume le sue vere sembianze di Changeling, sottomesso alla sua signora e padrona; infine questo si volta, mostrando la puledra trasportata ed avvolta in un drappo legato al torso, dormiente anche dopo i vari scossoni:
-Molto bene, numero Nove...- le si illuminano gli occhi -... molto bene. Sarai debitamente ricompensato per questo- smuove il capo verso un cespuglio, dal quale esce la vera Nurse Redheart, sotto l'effetto della magia incantatrice si avvicina colma di amore e desiderio verso il Changeling, che senza dire una parola di ringraziamento scatta in avanti, trascinandosi dietro l'inerme vittima e scomparendo tra i salici.
Chrysalis si china sopra l'esserino posato a terra, lo slega, le zampette anelanti libertà si tendono felici verso il cielo, uno sbadiglio si insinua nel viso paffuto, ed infine gli occhi si aprono a fatica, rivelando iridi grigio sbiadite:
-Sì, sei proprio tu... il mio zoccolo destro... numero Quattro!-
Dal nulla un nuovo Changeling appare, con la bava alla bocca, in astinenza da troppo tempo, quasi si getta sul corpicino prima di ricevere un colpo, abbastanza forte da rompere qualsiasi ponica scatola cranica, ma che per sua fortunata natura lo stordisce appena:
-Idiota, pensa alla sostituzione, poi potrai nutrirti-
Numero Quattro si alza, le zampe traforate tremano, ha capito che non è buona cosa agire sedotto dalla fame, quindi si dirige verso la clinica, ad ogni zoccolo posato a terra una parte di lui cambia, fino a divenire irriconoscibile, un anonimo poliziotto di pattuglia con in groppa una puledrina, del tutto simile alla prescelta; prima di svanire alla vista, dal nuovo fagotto fuoriesce un bagliore verdognolo.
Chrysalis, soddisfatta, solleva magicamente l'unicorno, pronuncia qualche parola sconosciuta ai più, e svanisce.


OTTO ANNI DOPO


*(Presumibilmente) Equestria, Valle Oscura*
Colei che si nutre dell'amore dei pony, la chiamano, la Tentatrice, l'apostrofano, un'antica leggenda spaventa puledri, la definiscono; eppure in questi otto anni Chrysalis sembrò provare... affetto, verso l'unicorno rapito. Per il primo periodo la nutrì, le insegno a posare saldamente le zampe a terra, a comunicare, l'accudì come solo una vera madre sa fare; la paura si insinuò nel suo cuore rattrappito, pericolosamente prossimo a dilatarsi, colmo del sentimento positivo per eccellenza, così quando la piccola ebbe compiuto i sei anni, e fu in grado di intendere, l'atteggiamento cambiò: da amorevole a brutale, rinchiuse nei meandri della giovane mente ogni possibile barlume di ricordo, i volti di mamma e papà già sbiaditi ridotti a frammenti confusi, tessere di un puzzle troppo complicato da completare, costretta com'era ad apprendere gli insegnamenti della sua matrigna.
Questi si basavano sull'odio incondizionato, e la stessa Chrysalis ne era bersaglio (con suo sommo rammarico, in fondo voleva bene a quella pallina di carne). Gli zoccoli? Strumento di offesa fisica! Il corno? Anch'esso! La magia? Strumento di offesa multiplo! Dal canto suo, la piccola non mostrò mai timore verso gli esseri abominevoli della Valle, li affrontava, ne usciva vittoriosa, talvolta illesa talvolta ferita, ad un passo dalla morte, ma prontamente curata.
Altri due anni trascorsero così, innumerevoli Changeling, allevati da madri coscienti della loro nefasta sorte, perirono o soffrirono pene terribili sotto i colpi inizialmente deboli ed impacciati, poi sempre più precisi dell'unicorno ancora privo di un nome, e tutto sembrava procedere per il meglio.
Se non fosse che una mattina, simile alle precedenti e apparentemente simile a quelle che sarebbero seguite, Chrysalis porta fuori la sua protetta, fuori dalla Valle Oscura.


*Equestria, Canterlot, fuori dai cancelli*
-Che ci facciamo qui? Dove siamo?- dice l'unicorno portando riparo agli occhi, feriti dall'inaspettata presenza di tanta luce accecante:
-Ammira, piccola mia... un giorno, tutto questo sarà tuo...- con una zampa indica la città, la scosta verso l'orizzonte -... non solo, ogni centimetro di terra apparterrà a te... se lo vorrai, e potrai governarla come più ti aggraderà!- Chrysalis sorride: è evidente che la piccola avrebbe seguito le sue orme, una dittatura tirannica, in cui chiunque è condannato per la colpa più effimera.
La piccola non rimane impressionata, sbuffa e alza gli occhi al cielo:
-Però? Hai detto “se lo vorrai”, immagino ci sia un prezzo a tutto questo- scimmiotta il gesto della mentore, nel solito tentativo di urtarla:
-Sei perspicace... ebbene, dovrai fare una cosa per me... dimostrarmi la tua lealtà... uccidere un innocente, il primo di quella che si preannuncerà una lunga fila...-
Un leggero eco segue il suono prodotto in risposta a tale richiesta:
-Mf, tutto qui? Mi sembra troppo poco-
-Heh, ti sembra poco, ma sai... è facile far soccombere un mio servo, sono nati per perseguire quello scopo preciso, non lo è altrettanto sottrarre la vita ad un pony che farà invece di tutto per trattenerla a se... sempre che abbia la forza di reagire, ma lì dipenderà dal caso, e dalla tua abilità- un barlume verde le trapassa da parte a parte le iridi:
-Va bene, dimmi chi devo uccidere e lo farò-
-Allora non ascolti, non mi importa chi sceglierai, esegui questo semplice ordine e ti darò il potere di succedere a Celestia...- l'unicorno si lascia sfuggire un grugnito, chi lo sa cosa Chrysalis avrà raccontato a riguardo dell'attuale regnante -... ora vai, io ti seguirò a distanza-
Pochi istanti, ed entrambe svaniscono come ghiaccio torturato da un torrido sole estivo.


*Equestria, stradella di campagna*
Il campo di Poison Joke trema, diversi animali si allontanano impauriti, il loro istinto si manifesta puntuale ancora una volta, quando con un lampo appare l'adepta, pronta a compiere la sua missione. La fortuna decide di assisterla, in quel momento dalla vicina collinetta fa capolino una testa seguita da un collo ed un torso non particolarmente possenti, infine quattro zampette... in verità, lo sventurato è poco più che un puledrino, trotta e fischietta note fortunate, probabilmente passeggia senza meta precisa:
-Toh, un coetaneo... tanto meglio per me, e peggio per lui, ha avuto vita breve- sghignazza divertita, è stata plasmata ben bene l'innocente sottratta e rimpiazzata da un succedaneo...
“Lui” non si è ancora accorto di essere in buona compagnia, continua a flautare spensierato, così lei si accascia a terra, fingendo un malore:
-Hey... hey! Stai bene?-
-N-no, ti prego... a-aiutami...-
-Arrivo!- uno scatto degno di un promesso Wonderbolt (non che potesse sperare di diventarlo, essendo un pony di terra... e prossimo alla morte) gli permette di essere sul posto in pochissime falcate:
-Che ti succede, sei ferita? Non avrai mica toccato quei fiori blu, vero?
-N-non lo so, ho... male, tanto male, lo stomaco...- grande attrice, lei, il suo viso fa trasparire un dolore acuto quanto fittizio:
-Ora stai tranquilla, conosco una rimedio facile facile, una tisana, fa passare i bruciori di stomaco in men che non si dica! Per fortuna siamo nei pressi dello Zhihihihihitreon (traduzione dal Nitride, antico dialetto equino = “Ruscello Rinvigorente”), e le erbe sono facili da trovare. Aspettami qui, torno subito-
Il puledro si volta, il momento è propizio!
... Lei rimane ferma, qualcosa la trattiene, allora una voce familiare le si insinua in testa:
“Che stai facendo?! Avresti potuto prenderlo alle spalle!”
“Lo so... è che...”
“Hai visto? Non è così semplice come credevi, vero? Ora però basta giocare, io ti ORDINO di uccidere quel pony, o la pagherai cara, molto cara!!”
“S-Sì...”
Pochi minuti, ed il soccorritore torna, sputacchiando una manciata di foglie:
-Bleah! Cavolo, mi dimentico sempre che una di queste piante, da sola, ha effetto urticante... ora vado a prendere l'acqua, purtroppo non ho nulla qui con me, dovrai accontentarti di...- arrossisce, non avrebbe mai immaginato di approcciare in tal modo, per la prima volta, con una puledrina -... be-bere direttamente dalle mie la-labbra...- ormai il muso è rosso come un peperone, piuttosto comico nella sua carnagione lattea:
-Non fa niente, guarda mi sento già meglio... puoi avvicinarti, per favore?-
Sempre più imbarazzato, lui esegue... si potrebbe pensare che Chrysalis le abbia insegnato l'incantesimo ammaliatore, ed in effetti è così, ma per stupore di tutti, mentore ed allieva comprese, è bastato il fascino della seconda ad intortare il giovane:
-E-eccomi, vuo-vuoi dirmi qualco-cosa?-
-Ecco, in effetti...- colpo di reni, e la situazione si ribalta, adesso è lui steso a terra con sopra la sua quasi-assassina, che solleva uno zoccolo, si prepara a colpire con forza...:
“FALLO! ORA!”
-Non... non riesco, non posso! Vai al diavolo!- abbassa la zampa, una lacrima le bagna il muso, prima di cadere sul petto del pony, il quale per risposta avverte un fremito, forse di sorpresa, più probabile di piacere.
Il cielo si fa terso, e dalle nubi in tempesta si crea un grumo che precipita al suolo, svanendo e rivelando un'infuriata Signora dei Changeling:
-Non avrei dovuto lasciarti libera di agire, secondo il tuo libero arbitrio, sono stata troppo tenera con te!- lampi e tuoni si intromettono prepotentemente nel monologo -... mi dispiace, non avrei mai voluto arrivare a tanto...-
Chrysalis viene avvolta da un'aura oscura, mentre l'unicorno crea una bolla d'energia contenitiva a proteggerla... tutto inutile, il raggio trapassa la barriera come fosse burro, la centra in pieno, facendola rovinare sopra il campo di Poison Joke; in tutto questo, il povero puledro ancora supino non può fa altro che guardare atterrito, neanche prova a scappare.
Un secondo raggio magico scaturisce dal malvagio corno crivellato di Chrysalis, i fiori che avvolgono il corpo inerme dell'ormai ex allieva da blu si tingono di giallo, il giallo dei Death Hug.
Sembrerebbe tutto finito: le nuvole si diradano, niente più tuoni, niente più lampi, i fiori appassiscono e si sbriciolano lasciando il campo semispoglio... ma qualcosa si muove, uno zoccolo per l'esattezza:
-È viva?!- domanda attonita la malvagia:
-È viva!- ripete a pappagallo l'innocente, così tanti avvenimenti provocano in lui un pianto liberatorio.
I movimenti si susseguono piano, i muscoli riprendono forza ed aiutano la puledra a riconquistare la posizione eretta:
-Incredibile... che io sappia è impossibile sopravvivere all'abbraccio di quei fiori... la tua criniera...-
Lei si volta, e i due spettatori diventano emuli perfetti di Discord, povero diavolo padrone del Caos intrappolato nella pietra: ora criniera e coda sfoggiano una triade di colori, mix dell'originale grigio più verde ed azzurro, eredità dei Poison Joke... ma è lo sguardo a stupire, un giallo, identico a quello dei petali che furono, ha preso possesso dell'iride di un occhio, della pupilla dell'altro.
Non aleggia certo comicità nell'aria, ma un sorriso poco rassicurante decide di comparire, detronizzato poco dopo da una risata sguaiata, terrificante:
-Figlia...-
Le chiacchiere stanno a zero, la piccola si lancia contro la grande, col corno proteso in avanti, a stento Chrysalis riesce ad evitare l'incornata, smaterializzandosi e comparendo pochi metri più in la, la scena si ripete ancora, ancora, e ancora... una strana variante del rodeo, verrebbe da pensare:
-Co-cosa fai?!- è il puledro a parlare, finalmente passa all'azione -Fermati, ti prego!-
Lei si blocca, volta la testa seguendo la voce, lo fissa, non dice nulla, sfrega gli zoccoli a terra (olà, toro!) e parte all'attacco. Impietrito, il manto bianco non sente più nulla, nulla se non il calore di un corno corrotto dalla magia trapassargli la pelle, la carne, un'arteria, e il freddo quando il primo si ritira, e di nuovo il caldo torpore del plasma che si affretta a colmare gli spazi vuoti. Il respiro si fa faticoso, tutte le funzioni vitali lentamente, inesorabilmente, si spengono, come la luminescenza delle lucciole, alla vista dell'alba.
Crolla, sotto lo sguardo divertito dell'unicorno; quello di Chrysalis non lo è, piuttosto lo si definirebbe entusiasta:
-Magnifico, magnifico! Ora finiscilo, rendi fiera la tua signora!-
Un rapido deja vu, la piccola solleva una zampa, risoluta; al morituro il tempo sembra fermarsi, ricorda i consigli di suo padre, quella mattina poco prima di uscire:
“Stai attento, è da un po' che i banditi infestano le stradine di campagna, se ne incontri qualcuno non pensare di proseguire, torna sui tuoi passi e scappa, capito?”
“Sì, papà, me lo dici sempre, è da quando sono nato che i banditi sono per strada, e non ne ho mai incontrato uno... non potresti, chessò, tranquillizzarti un poco?” il tono della sua voce era scherzoso, il padre lo sa ma non ci passa sopra:
“No, non posso! Tu sei la cosa più preziosa che ho, non lo capisci che se ti succedesse qualcosa...”
“... non te lo perdoneresti mai, lo so... scusa papà, starò attento, ok?”
“Ok... grazie...” gli stampa un bacio sulla fronte, fiero della sua progenie “... torna presto, mi raccomando”
“Dai, è la mia solita passeggiata, non ci metterò molto. Ciao!”
“Ciao, Bone...”
Il piccolo esce, socchiude la porta dietro di se e comincia a trottare, poi un impulso lo spinge a voltarsi, a rimirare la sua casa di verde smeraldo tinteggiata; non sa perchè lo fa, lì ci è nato e riconosce le singole crepe di ogni asse... un soffio di vento lo scompiglia, lo riporta con gli zoccoli a terra, riprende a camminare, da lì a poco avrebbe iniziato a fischiettare.

*SMASH!*

Ora, con l'osso del collo fratturato in più punti, Bone è stato liberato da qualsiasi ricordo (e non solo quello) si sarebbe posto col passare del tempo.
L'unicorno è felice, solleva la zampa ad osservare il sangue freschissimo colare a terra, caccia fuori la lingua, assaggia, rimane sorpresa dal suo gusto pungente :
-Però, i miei complimenti, un lavoro di prim'ordine, neppure io avrei saputo fare di meglio...- risata sarcastica -... penso che ti chiamerò Smasher... Bone Smasher. Ora, sei pronta a tornare a casa?-
-Bone Smasher, hehehe... mi piace, hahaha...- si volta, al suo fianco appare il più cruento dei cutie mark: un teschio, con la calotta cranica trafitta da un pugnale:
-Grazie, mia maestra... o dovrei dire rapitrice?-
Fa un passo indietro, la sua ex-ex-allieva per contro ne fa uno in avanti:
“Come?! Oh Celestia... non avrò inavvertitamente ridestatole la memoria?!”
-Non credere che abbia intenzione di ammazzarti, so di non esserne in grado... per ora-
“Per ora?!” -Beh, felice di non averti fritto completamente il cervello, ancora un po' di senno ce l'hai...- “Potrei mandarle contro i miei servitori, per rallentarla... però sarebbero perdite inutili, non avrebbero speranza alcuna...”
-Quel tanto che basta per evitare di suicidarmi, ora vattene, prima che ci ripensi, hahaha-
Chrysalis prova un timore folle, per ciò che ha creato, un essere imprevedibile e dalla potenza inaudita, entro breve non sarebbe più stata in grado di competere con lei... l'unica è scappare, nascondersi, non farsi trovare:
-Allora addio, figlia...-
-NON... dirlo, vattene e basta!-
... Provare sentimenti fino ad allora preclusi, ritenuti inutili, vacui... ora la tristezza, prima ancora che il lampo precedente il teletrasporto, avviluppa la Signora dei Changeling. Un istante ed è già fuori portata, dietro di se lascia una goccia, assorbita immediatamente dal terreno.
Bone Smasher chiude gli occhi:
-Devo... trovare i miei veri genitori, hehe... trovarli, hehe... haha, hahaha, HAHAHAHAHA!!!-


... Qui è Darla News, in diretta per voi da Ponyville. Abbiamo appena appreso che una tragedia si è fatta largo in questa tranquilla cittadina: un'intera famiglia è stata sterminata senza apparente motivo. Le vittime sono tre: mamma, papà e figlia. Purtroppo non vi sono testimoni in quanto tutto si è svolto durante la notte, nessuno ha sentito urla e nessuno si dimostra disposto a collaborare... è probabile che il terrore insito negli occhi di alcuni dimostri che essi sappiano più di quanto vogliano far credere... Le forze dell'ordine stanno analizzando la scena di quest'orrendo crimine, ma dai loro volti posso intuire che non vi sono molte speranze di ricavare da ciò indizi rilevanti.
A questo punto converrà chiedersi: chi è l'autore? Si rifarà vivo? Ponyville è ancora un luogo sicuro? A voi spettatori i commenti sul caso.
Darla News, Canale 64, a voi studio...


Un paio di note sul carattere, essendo un semplice OC non mi sono prodigato a darle caratteristiche ludiche.

Carattere: imprevedibile, prevalentemente cinico. Affetta da schizofrenia, ha uno spiccato istinto omicida che raramente si conclude con un nulla di fatto. Non ha alcun timore, nemmeno la morte la spaventa, anche se nel profondo la brama.
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda leo2 » 08/10/2012, 10:02

Terza parte: Hush now...
... aka finalmente comincia la vera e propria fanfic (?)... have fun ^_^
CUT!
-Bleah, ma avete visto che schifo, gente? Sangue dappertutto, persino fuori la porta; com'è che nessuno si muove a pulire? Due membri della troupe si sono sentiti male solo a registrare questi venti secondi, per Celestia... che poi, dannazione, i capoccioni sanno che dove c'è Darla News c'è roba che scotta, ma loro si sognano forse di inviarmi cameramen dallo stomaco di ferro? Nah, pivelli alle prime armi... così non si può lavorare, ma pensa te...

Felicità: condizione di benessere derivante da un avvenimento o una previsione positivi... per la giornalista, la felicità sarebbe stata avere collaboratori meno inclini al vomito facile... per Bone, la felicità ha da poco raggiunto il suo culmine; mentre intingeva gli arti nei (biologicamente) familiari liquidi corporei, la marroncina avrebbe potuto urlare, tanto era contenta... purtroppo il celere arrivo di poliziotti e curiosi aveva bruscamente interrotto tale magico momento, ed era stata costretta a fuggire, lasciando tre corpi stesi sul tappeto (buono) del soggiorno... uno di essi le somigliava molto, tolti gli occhi e la peluria meno variopinti.

-Signore.
-Agente Orpell, giusto? Il comandante mi ha riferito che questo è il tuo primo vero caso... eccitato?
-Sì, signore, eccitato... e se mi permette, signore, anche leggermente disgustato- si lascia sfuggire un singulto:
-Hahaha, bene bene. Non preoccuparti, è naturale, se non provassi nulla non saresti equino! Hahaha...
“Come fa a ridere di fronte ad un tale spettacolo? E dice a me che rimanere insensibile...” -Comunque, signore, le vittime non appartengono ad una famiglia di ceto particolarmente elevato, solo tre comuni pony, secondo i testimoni molto tranquilli... nessun buon movente che giustifichi...- indica il massacro, l'altro segue con lo sguardo -... questo.
-Le condizioni?
-Ho qui il rapporto del medico legale: Tutti e tre presentano lacerazioni multiple, madre e padre hanno il collo fratturato in più punti, la morte è facilmente imputabile a questo... la figlia... Nightmare Moon sia dannata in eterno, aveva solo dieci anni...
-Orpell, le condizioni?
-Oh, mi scusi, dicevo la figlia ha il cranio aperto in due ed è per questo irriconoscibile, dovremo confermare l'identità in seguito ma sembra che manto e criniera corrispondano...
-Capisco... agente, perlustra la zona, forse ci è sfuggito qualcosa, e mi è stato detto che hai occhio per i dettagli, per questo sei stato promosso e mandato sul campo.
Arrossisce, non sapeva di posseder già una tale reputazione, ma immagina che anche la più piccola sciocchezza avrebbe fatto crollare la suddetta come un castello di carte sotto le schioccate di una brezza dispettosa; annuisce, dà le spalle al superiore e ispeziona la scena... dentro la casa, niente di cui tener conto... fuori la casa, già da qualche minuto è scoppiato il temporale (persino il cielo piange la perdita di tre innocenti):
-Dannazione, l'acqua potrebbe cancellare delle prove, conviene sbrigarsi!- pensa Orpell a voce alta...

“Più forte... ancora... ANCORA!”
Bone Smasher tiene fede al suo nome, schiaccia e frattura con maestria uno, due, tre colli, e sfoga la frustrazione sulla gemella esanime, si gode la doccia di sangue mentre la testa le sembra esplodere:
“Frantuma! Distruggi!”
*SMASH!* *CROCK!!*
Ha il fiatone, quindi si ferma, soddisfatta e, come ho già accennato, decisamente felice... ma qualcosa va storto, uno dei tre corpi si rialza, la madre, e l'abbraccia; mentre la piccola tenta invano di divincolarsi (accidenti, i morti sono più forti di quanto sembri!) dalla testa penzolante tre parole si fanno strada, non si sa bene come:
-Tiih... vhoogliohh... beeeeheenheeeehhh!!!
-AAAAAAAAAAAAAAGH!!!

Acqua; Bone ne è ricoperta, per fortuna sua visto quant'era sporca di sangue fino a poco prima, adesso invece sembra uscita da una centrifuga industriale, linda ma zuppa:
-Anf, Anf... un... un incubo?
-Hey!
Reazione istantanea, si raggomitola nel buio, l'oscurità del vicolo da sicurezza e protezione contro gli occhi poco allenati di un agente in rodaggio:
“Le poche tracce residue conducono qui, con un po' di buona sorte l'assassino si è nascosto vicino alla scena del crimine, spaventato e confuso, sperando di non essere scoperto.” -Sono l'agente Hoofcuff Orpell, CSP (Canterlot Special Police). Vieni fuori senza fare movimenti bruschi...- nel mentre afferra e tiene saldo davanti a se un grosso manganello trattato con Erpinea Frozen, pianta dai cui frutti viene ricavato un potente paralizzante -... lentamente, in modo che possa vederti bene, e niente scherzi!-
Per diversi minuti, il nulla; il sudore sulla fronte di Orpell ben si confonde tra i goccioloni di pioggia e le zampe eseguono minimi, intangibili movimenti... la tensione si potrebbe affettare e servire, basterebbe a saziare un reggimento!
-Senti...- “Giochiamoci la carta psicologica, i colleghi ne blaterano sempre in ufficio.” -... sono sicuro che in fondo non sei un cattivo pony, ed entrambi vorremmo ripararci prima di prenderci un qualche malanno...- “Ma mi starà ascoltando, o sto smerciando parole al vento?” -... per cui che ne dici di uscire? Ne parliamo, magari davanti ad un the bollente alla rosaspina maculata, e sistemiamo la cosa pacificamente, che ne dici?
Per tutta risposta un flash avvolge vicolo, manganello, sudore, e qualsiasi altra amenità nel raggio di una cinquantina di metri; Orpell indietreggia menando fendenti a caso, patetico tentativo di difendersi, ma Bone non ha intenzione di intrattenersi, lo sorpassa e corre a perdifiato, lontana dal pericolo.
-Agh! Maledetto, stupido bastardo!- “Sono un idiota... anzi no, lo sono i miei colleghi! Ma appena li becco gli infilo una scrivania su per il...”
-Agente Orpell!
-Signore, stia lontano, è qui! Potrebbe attaccarvi, faccia attenzione! Non ci vedo!

*Equestria, Ponyville, fuori la Biblioteca Books & Branches*
“Ho sentito spesso parlare la mia maestra...” si morde un labbro, lo fa sanguinare, giusta punizione per aver pensato a LEI con tale appellativo “... di questo posto, dove vive una delle Portatrici, la peggiore a suo dire... sarà colei che ha sventato il suo precedente piano di conquista del regno...” rumori di passi, arriva qualcuno! “... non ho scelta, o entro o mi faccio catturare, e so di non poter resistere alla tentazione di... di...”
Si lascia alle spalle ogni pensiero, tenta di forzare la serratura, rimanendo sorpresa del fatto che la porta sia in realtà aperta, e chiude quest'ultima dietro di se, cautamente, per non svegliare i possibili occupanti del vegetale edificio.
Poggia un orecchio sul legno, è freddo... sente delle voci, qualche parola sconnessa:
-... parti, sparpagliatevi e... ue, controllate la biblioteca.
-Sissignore!
-Sissignore!
Incantesimo complicato, l'invisibilità, richiede grande dispendio energetico, soprattutto per mantenerlo attivo, e molti cedono alla stanchezza senza averlo sfruttato a dovere. Bone in pochi secondi riesce a: trovare un punto abbastanza riparato, tra due pile di libri depositate a terra, in un cantuccio; infilarcisi con grazia felina; rendersi invisibile, in attesa dell'ispezione.
*TOC TOC*
...
*BUM BUM BUM!*
-Aprite! Nel nome di Celestia!
-Arrivo, arrivo!- dal piano di sopra, la voce di un pony non colto nel sonno, anzi piuttosto attivo, ora anche innervosito; il padrone di casa si precipita giù per le scale, rischia di inciamp...
*SWISH* *BAM!*
... inciampa, si riversa su una catasta di manuali “Come leggere di meno e divertirsi di più”, l'intera serie in ottantotto volumi; rispedisce le stelle nel Firmamento ed apre la porta, è molto più che semplicemente scombinata:
-Buonasera, signorina, perdoni se la disturbiamo a quest'ora...- la squadra da capo a zoccoli -... dev’essere un gran bel party, strano che sia così silenzioso... forse potremmo imbucarci...
-Prego?- descrivere l'espressione dell'interlocutrice rovinerebbe gran parte del divertimento, immaginatela da voi:
-Zitto, idiota, vuoi che ci faccia rapporto?!- tra i tre la distanza è minima, eppure bisbiglia... alla gestione risorse equine della CSP devono avere le idee un po' confuse -Non hai capito chi è? Il Capo la conosce bene, è la sua allieva prediletta! Hehm, lo scusi, signorina Sparkle. C'è stato un duplice ponycidio questa notte...- l'unicorno viola, giustamente, ha un sussulto: a Ponyville un evento del genere, che lei sapesse, non si era mai verificato -... e riteniamo che l'assassino sia ancora nei paraggi. Ha sentito nulla? Rumori sospetti o altro? Qualsiasi informazione potrebbe esserci molto utile.
-Mi dispiace, agenti, è tutta la notte che lavoro su una relazione per la Principessa e non ho udito niente.
L'ammutolito emette un risolino strozzato, con una capigliatura del genere è difficile prendere per vera tale affermazione; lei capisce, esamina le fonti di tale ilarità e con un unico, fluido movimento, si rimette perfettamente in piega, lasciando i due spettatori sbalorditi:
-Hehe, è un trucchetto insegnatomi da un'amica...- un lieve rossore le bacia il viso -... beh, questo è tutto, posso fare altro per voi? Se no, vorrei tornare al mio lavoro.
-Sì, cioè no!- scuote la testa, poi fa un cenno al compagno, come dire “parla tu!”:
-Grazie lo stesso, e scusi di nuovo l'intrusione.
-Fate solamente il vostro dovere, e sono io a dovermi scusare, mi dispiace non potervi aiutare.
-Non lo dica nemmeno. Arrivederci, buonanotte.
-A voi- sorride, chiude la porta e ritorna sui suoi passi, questa volta più lentamente e senza fastidiose perdite di equilibrio:
-Twilight?
-Sì, Spike?
-Chi era?
-Polizia, cercano un fuggitivo. Hai sentito niente tu? Rumori?
-No, ero qui con te, sai che non ho un grande udito. Senti, ormai è notte fonda, non potremmo continuare domani? Sono esyaaaawnausto...
-Mmmh, sì, direi che dopo cinque ore possiamo concederci una bella dormita...- raggiunto il piano di sopra, Twilight si corica placida e quasi si addormenta, non prima di aver scambiato la buonanotte con Spike, il celebre draghetto, assistente bibliotecario e tuttofare... un modo gentile per dire schiavo.
Bone Smasher per tutto il tempo non ha emesso un fiato neanche per respirare e i polmoni, permalosi, alla prima zaffata di ossigeno ricambiano con dolori che la piccola, miracolosamente, riesce a non convertire in suoni. Ripresasi, torna visibile, decide che il nascondiglio sarebbe divenuto il suo giaciglio per la notte... le palpebre si abbassano, e la veglia cede il posto al sonno…
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda leo2 » 08/10/2012, 10:03

Quarta parte: ...Quiet now
--QUALCHE ORA DOPO--

Sonno? Sonno... SVEGLIATI, SONNO!
rronhuh? Che... che c'è? Che vuoi, Veglia?
Dico, lo sai che ore sono?
No, e nemmeno mi interessa, lasciami ancora cinque minuti...
Col fischio, amico, è ora di farmi spazio. Su, levati!
E va bene, va bene...


Bone solleva timidamente una palpebra, l'altra la segue a ruota molto più veloce: di fronte a loro qualche migliaio di coni e compagni bastoncelli lavorano con frenetica intensità:
-Interessante, davvero... non trovi, Spike?
-Ceeeerto, come no, Twi.
-Non sai nemmeno a cosa mi riferisco, vero?
-Ovvio che no, ma sai non sono io il cervellone qui, illuminami allora con la tua sapienza, o allieva Celestiale.
Non cogliendo il velo di sarcasmo abbastanza spesso da poterci rivestire una trapunta, Twilight inizia un discorso contorto su simmetria delle galassie, peso specifico di atomi la cui esistenza è ancora ritenuta pura teoria, gusto dello stufato alle prugne e altre cose scientifiche... con sommo disappunto del mai abbastanza cerebralmente torturato Spike; Bone intanto è rimasta ferma al suo posto, col Sonno ancora indeciso se andarsene o fregarsene dell'antagonista Veglia:
-... ecco, per farla breve, ho idea che questa giovane sia il famoso assassino ricercato ieri dal CSP... la conferma l'ho avuta appena ha aperto gli occhi, inoltre il suo cutie mark alquanto... insolito mi aveva già parzialmente convinto ASPETTA!
Bone si era rialzata, partendo alla carica della saccente, riceve in cambio una forte scossa elettrica che la riporta alla posizione iniziale, con l'aggiunta dello stordimento:
-Scusa, avrei dovuto dirtelo, per la nostra incolumità ho preferito rivestire l'aria intorno a te di una nube elettrica, rilascia scariche ogni qualvolta il corpo al suo interno si avvicina alla periferia della stessa... spero di non aver esagerato col voltaggio.
-Uhnn... fammi uscire da qui.
-Temo sarà difficile, dopo questa dimostrazione, che io possa fidarmi di te, sicuro come un lapislazzulo mi salteresti addosso subito dopo aver oltrepassato la nube, e non ci tengo a fare la fine degli sventurati di ieri... non pensare nemmeno di usare la magia, ho già provveduto a strofinare sul tuo corno un petalo di Poison Joke.
Con la consistenza di un budino, più che un corno dalla fronte sembrava spuntare un vecchio calzino umidiccio steso ad asciugare; avvedutasi di ciò, Bone non può far altro che arrendersi, e sospira sconfitta:
-Uff... che cosa vuoi?
-Ti sembrerà assurdo, voglio aiutarti.
-Heh, come?
-Questo ancora devo capirlo, ma non temere, ci riuscirò. Eviterò di ripeterti il discorso che ho fatto a... ti ho già presentato Spike?
-No, e riguardo al discorso, GRAZIE ma potevi risparmiartelo pure prima.
-Ma non so nemmeno come ti chiami...
-Bone... Smasher.
-Molto appropriato... Bone, questo è Spike, il mio assistente numero uno. Spike, Bone.
-P-Piacere- seguita Spike con voce ammaliata, non riesce mai ad avercela con Twilight, dopo che quest'ultima lo epiteta come “assistente numero uno”, e l'altra lo sa bene:
-Stavo dicendo, ricordo di aver letto in uno di questi volumi...- nel frattempo si gira e comincia a cercare -... come il contatto con un fiore particolarmente letale, dello stesso giallo che ti adorna gli occhi...- riporta lo sguardo, corrugando leggermente un sopracciglio, su quelli -... in modo oltremodo originale, aggiungerei... talvolta non porti a morte certa, nondimeno gli effetti secondari sono alquanto spiacevoli, per la vittima e coloro intorno a se: si parla di perdita dell'uso della parola, azzeramento psichico, paralisi... in alcuni casi psicosi di tipo antisociale e ponycida... pare chiaro che tu faccia parte di quest'ultima categoria.
-...- Bone guarda fisso davanti a se, forse assente forse no:
-La buona notizia è... ma dove diamine è quel libro... che i sintomi possono essere alleviati, e il male pian piano debellato... Spike, sii gentile, guarda di sopra e trovami “Ti auguro non soffra dei malanni che descrivo, volume III: natura”.
-Sissignora!
Sparisce per qualche minuto dalla circolazione; Twilight si avvicina a Bone, che si aspetta una domanda tipo:
-Com'è successo?
-Io... preferirei non...
-TROVATO!- Spike flette i muscoli ed è nel vuoto, tenendo il librone sotto i piedi, perfetta imitazione di uno snowboard, usa una radice interna all'albero come discesa, esegue un trick da almeno duecento punti, e atterra senza sbavature al centro perfetto della stanza:
-Wow, dove hai imparato a fare così?
-Qui. Mentre non ci sei accadono di quelle cose...- si tappa la bocca con le mani, ma è tardi... per quanto se ne sapesse, era impossibile estrapolare le parole dai molteplici condotti uditivi e riportarle nell'ugola generatrice:
-Di questo parleremo più tardi, ora...- solleva il volume dall'incarico di sopportare il peso del draghetto (che finisce faccia a terra, la punizione verrà ridotta per questo), il primo è grato al punto da aprirsi senza opporre resistenza, le pagine si susseguono frusciando al tocco magico -... vediamo vediamo... ecco, pagina trecentosettanta: Death Hug... mhh, in pratica dice tutto quello che ho già espletato... per i sopravvissuti all'abbraccio giallo e sofferenti psicosi il rimedio consiste nella... vicinanza ad un altro pony che abbia patito pene simili o superiori...- seguono farfugliamenti incomprensibili -... bizzarro, persino più dei rimedi naturali di Zecorata concezione, ma ho imparato a non giudicare, se è scritto dev'esserci un fondo di verità, per cui...- richiude il libro, lo lancia da una parte, ottenendo astio cartaceo -...è necessario trovare un secondo disperato, poi potremo iniziare la terapia...

--LA SERA PRIMA--

*Equestria, Everfree Forest*
La solita, relativa tranquillità della foresta ottenebrata viene sconvolta dal passaggio di diverse ombre, più nere del nero: una singola molto grande, quattro più piccole dietro, sfrecciano a tutta velocità attraverso il fogliame:
-Anf Anf, corri pure, tanto ti prendiamo... se ti arrendi senza lottare, prometto che non ti facciamo male... non troppo!
-Hey capo, anf anf, possiamo divertirci con lei, prima, eh eh? Anf anf...
-Anf, taci, tu pensi sempre e solo con l'attrezzo; prima catturala, forse poi ti concediamo un minuto con lei...- la rinnovata carica permette al voglioso di scavalcare i compagni, si avvicina pericolosamente alla fuggiasca, tracciando nell'aria una scia di putrida saliva:
-Sìììì, sììììììììììììììì... ora ti prendo ti prendo ti prendoooooo!
Un breve sisma sconquassa la foresta: la faccia del poveretto deformata in una smorfia priva di appendici, mentre lo zoccolo color menta spinge ancora più a fondo; eccolo volare in alto, supera le cime degli alberi, torna giù, anzichè arare il terreno con i denti si incastra tra le fronde, poco lontano.
Lo zoccolo, macchiato di viscido sangue, si abbassa e l'ombra prende fiato, quattro meno una la raggiungono trottando e sghignazzando:
-Sei già stanca? Da quello che dicono, anni fa riuscisti a sterminare un intero drappello di pony armati fino ai denti... oggi un paio di frecce e una corsetta sono bastate a stremarti?
Uno dei cacciatori, unicorno, illumina l'area con la più elementare delle scariche, mostrando la preda nella sua interezza: Iris, pegaso privo di sguardo, ha le ali trafitte da vari bastoni acuminati, frecce di fortuna... il fianco abbellito da un taglio piuttosto grave, l'emorragia debolmente bloccata da una benda apposta durante la corsa. Si sarebbe fermata comunque, il calcio era solo un surplus. Si avvicinano:
-Fa la brava, piccola, sai cosa vogliamo, i soldi della taglia. Lasciati, diciamo così, scortare alla più vicina stazione di polizia, riscuotiamo la ricompensa e siamo tutti contenti.- sfoggia un sorriso... difficile trovare in tutta Equestria dentature messe peggio, o bocca sventurata.
Iris gioca la carta del timore: si mette in posa di attacco, digrignando, prega che funzioni. Loro sulle prime sembrano cascarci, colti di sorpresa portano indietro una zampa, “Davvero? Ha ancora intenzione di combattere?”; mangiano in fretta la foglia, si lanciano, Iris schiva, uno cozza il cranio contro un solido abete, la protuberanza magica si incastra nella corteccia che sembra gradire, infatti non la molla più. L'ultimo tirapiedi attacca in solitaria, il suono del radio che si spezza riecheggia e fa rabbrividire persino i sassi, all’urlo subito chetato da un secondo colpo non è concesso lo stesso privilegio.
Ora sono in due a fronteggiarsi... Iris solleva gli arti anteriori, le abnormi ali si tendono tra mille spasmi e dolori lancinanti, raccolgono più aria che possono, la concentrano in direzione dell'avversario, che tenta di rimanere con le zampe a terra... la prossima volta si doterà di scarponi puntuti.
Torneranno, per cui riposare non è consigliabile; si riparte. Al solito, la destinazione è poco rilevante, spera solo di trovare qualcuno che non la conosca per fama, o meglio infamia, qualcuno che non brami il vile denaro... il meglio sarebbe non incontrare nessuno:
“Gli alberi iniziano a diradarsi, sono vicina al limitare...” giusta osservazione, qualche momento dopo la vista si apre ad un orizzonte ben più ampio, fatto di monti, pianure, un castello arroccato sui primi ed un centro abitato sulle seconde. Una sola, solitaria casetta recintata si erge lì, a pochi passi:
“Ho trovato dove sostare, sembra... mi nasconderò nel pollaio, in attesa che si calmino le acque... almeno avrò di che sfamarmi senza sforzo...”
Iris è esperta praticante dell'arte del non far rumore; si morde le labbra, una lacrima riesce a districarsi tra le palpebre serrate mentre le ali imploranti pietà vengono costrette a piegarsi per passare attraverso la minuta porta della dimora di polli e galline. La stanchezza supera tutto ciò che ha passato, basta un nulla e il pegaso cede alla morsa del nostro amico Sonno...


edit: ecco fatto, ora potete commentare... ma crediate abbia finito? altra precisazione!
data la natura pressappoco embrionale della fic(?) dovrete accontentarvi di leggerla tramite testo del forum... se crescerà, comincerò a postarla e a riunire le varie parti in documenti scaricabili, con annessi link e vairus che son sempre graditi e/o piacevoli :p

edit2: chi riesce a trovare in questa parte una citazione palese riceverà la mia stima, per quel che vale <3
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda Zeno » 13/12/2012, 18:35

Che dire Ho speso 2 ore della mia vita in qualcosa di molto interessante xD
Anyway Gran Bella fan , mi rammarica che non sia ancora finita. E' veramente curata bene e non ho mai letto nulla di simile :3.
Sono felice di aver trovato il tempo di leggerla :[) (Anche se non ho mai nulla da fare :mrgreen: )

Ma un domanda mi viene spontanea perché (A quanto sembra ) nessuno l'abbia letta (O almeno commentata) D: è un vero peccato. :sisi:
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda leo2 » 14/12/2012, 3:15

davvero ti piace?

... wow, fantastico! pensavo che il silenzio dopo i miei vari op fosse un segno di sventura e invece :asd:
beh dai, se mi gira potrei pensare di proseguire, ma come ho detto la mia voglia in tale ambito è altalenante, si concentra tutta all'inizio la maledetta, per cui non assicuro nulla :/
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda Zeno » 14/12/2012, 3:25

leo2 ha scritto:davvero ti piace?

... wow, fantastico! pensavo che il silenzio dopo i miei vari op fosse un segno di sventura e invece :asd:
beh dai, se mi gira potrei pensare di proseguire, ma come ho detto la mia voglia in tale ambito è altalenante, si concentra tutta all'inizio la maledetta, per cui non assicuro nulla :/


Ovviamente mi è piaciuta xD (O se no non avrei scritto niente u.u) Spero che ti gira la voglia :3
Mi dispiace molto per la sventura che avuto questa magnifica Fan. Spero che avrà più fortuna nei mesi avvenire.
(Così ovviamente saresti più motivato a continuarla xD :[) )
Tutto Gira ;)
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda TeoWolf82 » 14/12/2012, 14:28

Piace pure a me!
leggendo i background tempo fa dei tuoi OC mi ero immaginato un possibile incontro tra Dorian Jr / Dorian Sr e Bone Smasher... ma è molto interessante lo sviluppo di questa storia come lo proponi!
keep on!
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Re: [fanfic?] Eye x Eye

Messaggioda DUBMAR » 24/02/2013, 16:33

wow un fanfics stramitica spero propio che la continuerai :) :) :)
PS: Iris è una bomba XD XD XD
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