VixVixious ha scritto:Da quanto ho capito la domanda che ancora vi turba è "perchè le hanno sderpato gli occhi", giusto?
No: diciamo, almeno per me, che il puzzle è la maniera con cui ragionano dentro alla Hasbro.
Vogliono interessare il fandom con la nuova toyline (e si tratta di un tipo di prodotto che sperano di venderlo al pari dei toys attuali, perché devono riciclare la stessa linea di produzione, in caso contrario andrebbero solo in perdita), ma poi proprio su un personaggio che i fans sentono importante fanno un errore gravissimo nel modificarlo, senza sapere che l'opinione è l'opposto di quella che dichiarano, cosa che aggiunge il danno alla beffa?
E' chiaro che devono avere ancora le idee confuse sui clienti che sembrano volersi accattivare le simpatie...
Mi dispiace per Amy e i suoi dubbi li comprendo, ma per me è un peccato che, secondo me, in quel caso non avesse difeso la sua prima versione del lavoro. Lei voleva usare il primo nome in Winter Wrap Up, Ditzy Doo, sono stati altri che gli hanno indicato "Derpy" come nome; e Ditzy è un nome che avrebbe canonizzato Derpy allo stesso modo. Se solo ci avesse pensato, o se lo fosse ricordato, avrebbe ridotto tutta la polemica. Forse ci si domanderebbe solo come mai hanno cambiato gli occhi senza tutto il resto della bufera. Sulla Amy mi devo permettere di dire una cosa però, mi dispiace che in quel momento si è dimenticata di una cosa: per la pessima opinione di pochi, ha dimenticato quei tantissimi genitori di disabili e anche quei disabili che le hanno scritto facendole i complimenti. Ora non parlo solo di una questione di numeri, 10 mail su 200, ma anche un fattore umano: sapere che la quasi totalità che hanno davvero problemi di quel tipo, e genitori che hanno questi figli, che fanno sapere di aver apprezzato quel personaggio che fa sapere che loro esistono, a me avrebbe fatto capire che il lavoro che avrei svolto è stato importante e andrebbe difeso. Il silenzio sfortunatamente è come dimenticarsi di loro e di dare loro una voce.
Immagino comunque che Amy si sia lasciata trascinare dalla situazione problematica che le è piovuta addosso, e ognuno di noi ha un proprio carattere e un proprio modo di reagire, e per vari fattori lei ha reagito così: non è ciò che critico e non ho niente da rinfacciare la sceneggiatrice per le sue reazioni. Tuttavia ho solo l'amarezza che mi sembra una occasione mancata anche per la causa dei disabili, la cui gran parte la ha sostenuta nel modo in cui ha introdotto il personaggio.
Può essere un particolare di pochi secondi, ma sono piccole cose che per quel che significano hanno un valore immenso.