Tecnicamente non conta nella serie ma ci ho giocato comunque e serve come parte integrante dell'intera recensione alla trilogia firmata Haemimont Games (team bulgaro).
Non voglio sembrare troppo cattivo ma qua si vede che è il primo RTS che abbiano mai fatto.
Di positivo si può trovare una grafica abbastanza impressionante per il suo periodo (e per il fatto di essere nuovi nel genere). Forse non raggiunge i livelli di Age of Empires o di Rise of Nations ma la resa dei modelli animati e dell'ambientazione sono ben curati e profondi, per quanto soffra di una certa monotonia nell'ambientazione che è sempre consistente di foreste e pianure.
Molto apprezzato è il gameplay che prende direzioni diverse da quelle degli altri RTS. Esso non consiste più nel distruggere tutte le forze nemiche ma di conquistare le sue città e sfruttarle a proprio vantaggio, in quanto non si possono costruire le città ma di questo ne parlerò più sotto.
Carina anche la meccanica della fame dove le unità possono diventare più deboli se non hanno un mulo con scorte di cibo, che ciò facendo enfatizza anche un approccio da guerra di logoramento dove vince chi riesce a prendere per fame il nemico, e un sistema basato sui GdR cartacei dove le unità possono avanzare di livello (aumentando vita, attacco e difesa) ed equipaggiare oggetti che incrementano bonus.
Ora che si è parlato delle cose positive, parliamo delle cose negative... che sono non poche.
Innanzitutto, ci sono solo due fazioni nel gioco: Roma e Gallia. Ciascuna con la sua propria selezione di unità uguali (soldato leggero, arciere, soldato pesante, cavalleria ed élite), edifici e tecnologie che sono l'unico aspetto che cambia.
Manca il building. Si parte già con una città e non si ha la possibilità di costruirne altre. Ciò rende la gestione molto, troppo semplice ma anche macchinosa per essere un RTS, limitandoti anche nella costruzione di eserciti contro nemici che anche se li prendi per fame possono farti un buco dell'ozono così.
La modalità Storia consiste in una campagna unica di 20 mappe dove prendiamo controllo di un fittizio eroe gallico di nome Larax [doppiato da Claudio Moneta] che intraprende missioni per scacciare i teutoni dalle terre galliche per poi affrontare Cesare in persona (che lo appellano come imperatore nonostante non lo sia mai stato perché l'impero doveva ancora nascere u.u ).
"Basato su fatti storici" il mio fondoschiena perché poi mettono in mezzo terre maledette, oggetti maledetti, dèi maledetti... tutto è maledetto in quel di Gallia.
Come detto da uno youtuber che ci ha fatto il Let's Play: "Alcune mappe sono divertenti, altre sono un dito medio di obiettivi pallosi e lenti" quindi il fattore divertimento c'è ma a tratti. Alcune missioni facevano schifo, per dire un eufemismo, e richiedevano fin troppa coordinazione da un capo all'altro e non c'era la minimappa per navigare. Dovevi usare la Barra Spaziatrice per accedere alla "mappa" della mappa.
La frustrazione è garantita, vi dico.
Come inizio, Imperium è una serie che ha buone idee su carta ma che sono eseguite male e le uniche esattezze storiche sono che non hanno sballato le civiltà. Graficamente è bello da vedere ma molto macchinoso nel gameplay. Il doppiaggio soffre di parecchie legnosità nonostante alcune voci come Moneta e Balzarotti e la qualità audio inizia a essere ripetitiva con l'archivio molto limitato degli effetti sonori.
Dopo alcune ore ci si inizia a essere stufi.
Voto: 5/10