Ultimo fumetto/manga letto

Il Comandante Mark: Il Risveglio della Mummia (EsseGesse)

Uno degli eroi più conosciuti del fumetto italiano è l'omonimo comandante canadese, nato da uno trio di fumettisti torinesi, che batte per la libertà e l'indipendenza dagli oppressori inglesi assieme al fedele Mister Bluff e l'indiano pessimista (e un po' misogino) Gufo Triste. Non senza qualche elemento "fuori luogo" che invece di rendere la storia banale riesce a diventarla avvincente e intrigante. Come nel caso di questa storia dove verrà rapito e portato in terra africana da un popolo di antichi egizi dove Mark sarebbe la reincarnazione del loro faraone.
Un arco narrativo coinvolgente e audace, anche se si perde parecchio nella parte intermedia.

Blueberry (Jean-Michel Charlier - Jean Giraud)
Il fumetto di far west francese incentrato sulle avventure dell'omonimo Mike S. Blueberry, un tenente delle forze nordiste.
Al contrario del più grezzo e didascalico Tex, questi presenta molto più testo creando delle avventure ricche di azione, dialogo e personaggi interessanti. Senza tuttavia dimenticare lo stile molto curato di Jean "Moebius" Giraud dove ci si immerge dagli ambienti torridi dei deserti americani e messacani a città fantasma dall'aria che sa di polvere di sparo.

Watchmen (Alan Moore - Dave Gibbons)
Un fumetto che ancora oggi dimostra senza pudore la sua importanza nel campo del "superoistico americano" dandoci dei veri esempi della sovversione del genere. Un trama fitta quanto profonda che non ha mai perso un suo fascino morboso, riuscendo ad essere piacevole pure in successive letture, e con un cast di personaggi di ambigua natura che riscrive tutto quello che si sapeva su come scrivere dei supereroi. I disegni di Gibbons restano ancora un primato dell'avanguardia per tecnica, colori, struttura e scelte stilistiche azzeccate.
...E siccome Alan Moore è Alan Moore, secondo me continua ancora oggi ad auto-detestarsi per aver creato un lavoro che ha riscritto il modo di fare supereroi.

Michel Vaillant (Jean Graton)
Prima ancora che il Giappone popolarizzò con lo spokon, c'era l'ambiente franco-belga a introdurre uno dei primi casi di "fumetto sportivo" dove intrighi, drammi e avventure si intrecciavano con le vicende sportive dell'eroe, spesso un campione indiscusso di quella disciplina.
In questo caso, il protagonista è un campione francese che compete nelle varie competizioni delle quattro ruote, spesso la Formula 1, assieme all'amico-rivale americano Steve Warson.
Ciò che rende Vaillant molto avanti rispetto ad altri fumetti sportivi è saper mescolare vicende avventurose e gare automobilistiche grazie a spiegazioni didascaliche semplici e non troppo tecniche e disegni di sorpassi, contro-sorpassi e bolidi sfreccianti eseguiti con grandissima cura. Senza mai dimenticare gli omaggi e gli inserimenti di piloti e marche famose dell'epoca.
In un periodo dove molti spokon cercano troppo di essere così "tecnici" da scadere nel prolisso (mi riferisco a te, Blue Lock), Michel Vaillant ti offre soltanto gare al cardiopalma e una narrazione chiarissima nell'intento.
A mio parere, un fumetto da studiare per chi vuole approcciarsi al genere sportivo.

Capitan Miki (EsseGesse)
Nato dal trio torinese e pubblicato dall'Editoriale Dardo, fu uno dei personaggi nati dalla moda del far west fumettistico che si respirava negli anni '50, in un periodo dove i personaggi erano spesso ragazzini ribelli che invogliavano a ribellarsi alle autorità e ad essere se stessi. Il giovane capitano dei Nevada Rangers mostra invece di essere tutta un'altra pasta, mostrandosi un valoroso combattente per la giustizia e la libertà, senza macchia e senza paura, mentre i suoi due compagni di sempre, Doppio Rhum e Dottor Salasso, pensano sempre a dove tracannare del buon rum.
Le storie sono sempre i classici western dove l'eroe affronta il cattivo (o una banda di cattivi) ma non mancano mai momenti di leggerezza e comicità a bilanciare una narrativa che non scende mai troppo nella violenza.

Kingdom Come (Mark Waid - Alex Ross)
Una delle migliori storie fuoriserie mai concepite per la DC Comics, incentrata su una lotta tra la "vecchia guardia" e una nuova generazione di supereroi che non combattono più per un'ideale di giustizia ma soltanto di bruta violenza. Questo attraverso la prospettiva di Norman McCay, un pastore in preda a una crisi di fede, che vorrà scelto dallo Spettro come quello che determinerà la sentenza di questo giudizio universale.
Già dalle premesse si tratta di una storia dalle proporzioni volutamente bibliche con i disegni di Alex Ross, talentuoso nel suo iper-realismo, che tolgono il respiro e rendono giustizia ad alcune delle scene proposte.

Nelle parole di Jakrat: "Insomma, benché sia una serie ben sostanziosa, vale davvero la pena di essere recuperata. Una delle storie più belle che abbia mai letto."

Kingdom Come (Mark Waid - Alex Ross)
Una delle migliori storie fuoriserie mai concepite per la DC Comics, incentrata su una lotta tra la "vecchia guardia" e una nuova generazione di supereroi che non combattono più per un'ideale di giustizia ma soltanto di bruta violenza. Questo attraverso la prospettiva di Norman McCay, un pastore in preda a una crisi di fede, che vorrà scelto dallo Spettro come quello che determinerà la sentenza di questo giudizio universale.
Già dalle premesse si tratta di una storia dalle proporzioni volutamente bibliche con i disegni di Alex Ross, talentuoso nel suo iper-realismo, che tolgono il respiro e rendono giustizia ad alcune delle scene proposte.

Nelle parole di Jakrat: "Insomma, benché sia una serie ben sostanziosa, vale davvero la pena di essere recuperata. Una delle storie più belle che abbia mai letto."

Concordo, un capolavoro. Dovrei rileggerlo perchè è passato parecchio tempo dall'ultima volta.

Oggi tratto di due storie di Wolverine

Onore (Chris Claremont - Frank Miller)
Storia in quattro parti del 1982 dove il nostro Logan ritorna in Giappone per ritrovare il suo amore Mariko Yashida scoprendo che è stata data in sposa a un uomo -tutto altro che uno stinco di santo- per via di un patto onorevole da rispettare per suo padre Shingen, capo del clan che pianifica una sovversione del governo con la malavita che il nostro ghiottone dovrà sgominare.
Un fumetto che esplora la psicologia di Logan e il suo passato ipotetico, allora oggetto di vari dibattiti dell'epoca, culminato dai disegni sagaci di Miller che mettono in evidenza un brillante gioco di spazi negativi.

Origini (Paul Jenkins - Andy Kubert)
E a proposito di passato di Wolverine, in Origini abbiamo... beh, le origini di come è nato il mito del mutante canadese che conosciamo. Una storia che, sebbene con una violenza poco marcata e non brutale, riesce nell'intento di creare alcune scene dark e dall'effetto agghiaccante grazie allo sforzo combinato dell'ingegno narrativo di Jenkins e della direzione artistica di un mito come Kubert.

Kriminal (Max Bunker - Magnus)
L'altra volta lessi il leggero e scanzonato Alan Ford. Questa volta sono passato a un fumetto più serio e cupo dei toni, come si evince dalla Kappa maiuscola durante un'epoca dove quella lettera era associata al male e alla violenza.
Uno dei capostipiti del fumetto nero italiano assieme a Diabolik e Satanik (che lo leggerò), Anthony "Kriminal" Logan è uno spietato criminale che si scontra contro altre organizzazioni criminali vestendosi di una calzamaglia giallo-nera con le fattezze di uno scheletro... perché la sottigliezza è un optional
Cinico, accattivante e frenetico, offre letture di storie noir dove ogni azione ha una conseguenza e niente viene lasciato al caso.

Nathan Never (Michele Medda - Antonio Serra - Bepi Vigna)
Eroico quanto malinconico, dell'agente dai capelli bianchi ho letto solo due storie: Cybermaster, una storia che riprende molti aspetti del cyber-punk di Gibson e di Sterling disegnato da un superbo Roberto De Angelis e Fantasmi a Venezia dove ci viene mostrata come sarebbe una Venezia futuristica che vive in una cupola sott'acqua sotto il lavoro a quattro mani degli Esposito Bros. (Denisio e Nando).
Come per molti eroi bonelliani, Nathan Never riesce a vivere molte avventure di un singolo genere (il sci-fi) senza mai essere ripetitivo.