Sottomissione di Michel Houellebecq
ambientato in un futuro imprecisato, in una Francia prossima alle elezioni, il racconto parla di Francois, un professore universitario dedito allo studio dello scrittore Huysmans. Perso ogni entusiasmo per l'insegnamento, Francois vive la sua vita in maniera altrettanto monotona, interrotta solo da qualche fugace "avventura" con qualcuna delle sue studentesse.
Ma il Paese è nel pieno svolgimento delle elezioni e, inaspettatamente, il partito della Fratellanza Musulmana è in piena ascesa, sconvolgendo così i vecchi equilibri che governavano la Francia.
Avevo deciso di prendere questo perché ero incuriosito dalla trama e volevo vedere come si sviluppava la faccenda. Dopo averlo letto, posso dire che questo libro è la perfetta unione tra un fantapolitico e un pornazzo. E badate bene che con "perfetto" non voglio fare un complimento. C'erano delle parti che in qualche modo mi attiravano ma venivano immediatamente vanificati dall' intorpidimento del protagonista, che non farà altro che lamentarsi di come è noiosa la sua vita e se avrà occasione o no di avere rapporti con altre ragazze.
E inoltre, non riesco a capire bene dove l'autore voglia arrivare con il suo romanzo, qual è il messaggio di fondo. E forse lo capirei se non venissi distratto dalle cose descritte sopra.
L'inverno del giustiziere Di Sam Bourne
è una mattina di pioggia e il quartier generale dell'ONU a New York si appresta a vivere una giornata intensa. I principali capi di Stato del mondo sono arrivati accompagnati da un impressionante dispiegamento delle forze di sicurezza. Forse per questo l'allarme viene preso subito sul serio: c'è un uomo sospetto che si sta avvicinando all'ingresso principale. I servizi segreti ritengono che possa essere un terrorista. Forse per questo basta che l'uomo faccia un gesto sospetto perché le guardie aprano il fuoco uccidendolo. Solo esaminando il cadavere le forze di sicurezza si rendono conto del tragico errore commesso. Non hanno ucciso un terrorista, ma un innocuo anziano inglese di origini lituane, di nome Gerald Merton. Per nascondere l'accaduto prima che diventi uno scandalo internazionale. l'ONU si rivolge a un suo ex dipendente: Tom Byrne è un avvocato senza scrupoli, innamorato solo del proprio conto in banca. Dovrebbe essere tutto semplice, veloce e soprattutto redditizio per lui. Non è così. Basato su eventi storici reali ma finora poco conosciuti.
E' stato un thriller davvero molto sensazionale. I personaggi mi sono piaciuti molto e i colpi di scena sono stati sorprendenti, visto che la storia, se pur romanzata, è basata su fatti realmente accaduti ma, come dice la trama, poco conosciuti alla grande pubblico.
Per esempio, sapete che cos'era il DIN? No? Beh, andate a cercare qualche informazione. Per il momento posso darvi un solo indizio:
Il sangue di Israele sarà vendicato
Il rogo di Berlino di Helga Schneider
Vienna, 1971. In un appartamento nel cuore della città una giovane donna sta per incontrare sua madre. Non si vedono da trent’anni. Helga era bambina quando, in una Berlino già sventrata dalle bombe, la madre aveva abbandonato il marito e i figli per entrare volontaria nelle SS. Ora, dopo pochi formali abbracci, la conduce verso un armadio dentro al quale è riposta una perfetta uniforme nazista. Sospira, nostalgica. E Helga scappa, corre per le scale, si allontana per sempre da lei e da quella implacabile fedeltà.
Passeranno altri vent’anni prima che Helga Schneider si decida a ripercorrere la sua infanzia. Ne è nato un libro diversamente implacabile, dove la memoria, anziché stendere un velo di pietà o di perdono, sembra liberare una rabbia troppo a lungo taciuta; un libro che ci fa rivivere i morsi della fame, la solitudine dei collegi, le angherie di una matrigna, la paura dei bombardamenti, la voce del Führer che echeggia nel bunker della Cancelleria, la lunga reclusione in una cantina: fino al giorno in cui i primi soldati russi avanzano in una Berlino ormai completamente distrutta.
Il diario di Anne Frank
beh, non penso che questa ragazza abbia bisogno di presentazioni e immagino che conosciate, più o meno, la sua storia. Nel caso facciate parte di quel meno, vi invito a leggere il suo diario. Scoprirete una ragazza che, nonostante la situazione, era piena di vita e di speranze. Ed anche molto intelligente, aggiungerei. Lo si vede soprattutto dal suo modo di scrivere.
Sarebbe diventata una magnifica scrittrice.