Luce e ombra
Marlock si fermò a pochi passi da Twilight. Gli occhi della pony erano colmi di lacrime, il muso puntato a terra. Aveva fallito. Il suo piano adesso le sembrava stupido e infantile come quello di una puledrina, aveva deluso le aspettative di tutte le sue amiche e per questo tutta Equestria ne avrebbe pagato il prezzo.
Non era degna di essere una principessa.
Senza una parola, Marlock alzò la zampa, facendo volteggiare la frusta, e Twilight chiuse gli occhi.
Il rumore che raggiunse le sue orecchie, però, non fu quello sibilante dell'arma, ma quello di un tonfo potente. Alzando lo sguardo, vide che Applejack aveva caricato il nemico a testa bassa, scaraventandolo indietro di diversi metri.
- Twilight! - urlò l'amica - Riprenditi! Abbiamo un cattivo da sconfiggere, ricordi? Se la luce non lo fermerà, lo faranno i miei zoccoli. Zoccoli duri come una mela acerba, te lo posso garantire - aggiunse, rivolta a Marlock.
- La tua tenacia è ammirevole, giovane puledra - commentò lui, ricomponendosi - ammirevole e patetica.
Entrambe le fruste d'ombra sibilarono nell'aria, andandosi ad avvinghiare alle zampe della pony dal manto arancio e incidendone la pelle.
Il suo urlo risvegliò Twilight dalla trance in cui era caduta. Forse era una battaglia persa, ma nessuno avrebbe fatto del male alle sue amiche fino a che lei poteva fare qualcosa. Un raggio di magia rossa scaturì dalla punta del suo corno, squarciando le tenebre che imprigionavano Applejack, che cadde in ginocchio, sofferente.
Furibonda, la principessa partì al galoppo, la testa bassa, il corno luminoso, pronto a lanciare un altro incantesimo. Marlock roteò nuovamente le sue armi e le fruste crebbero di lunghezza, pronte ad abbattersi contro il loro obiettivo. Proprio un attimo prima di raggiungere il loro bersaglio, però, Twilight si teletrasportò in avanti, coprendo la distanza che la separava dall'avversario. La mossa colse di sorpresa Marlock, che si ritrovò il corno della puledra ad un soffio dal petto, prima che il raggio vermiglio dell'incantesimo lo centrasse in pieno, scagliandolo via.
Imperterrita, Twilight continuò il suo galoppo, senza tregua. Marlock era atterrato poco lontano, non gli avrebbe dato il tempo di rialzarsi.
Da terra, il pony grigio disegnò un ampio gesto con lo zoccolo e la frusta d'ombra si avvolse attorno alla gola della principessa, interrompendo la sua carica e soffocandola. Per quanto si dimenasse, Twilight non riusciva a liberarsi e infine cadde in ginocchio, mentre il pony le si avvicinava, stringendo la corda sempre di più.
Con la sensazione che gli occhi le stessero per uscire dalle orbite, Twilight guardò in alto e il suo sguardo incontrò il volto coperto di cicatrici di Marlock.
- Questa è la tua fine, Principessa Sparkle. Che l'oscurità ti accolga nel suo abbraccio...
Twilight ebbe appena il tempo di chiudere gli occhi. Una scia multicolore sfrecciò verso di loro e la stretta che provava attorno alla gola si allentò di colpo.
- Assaggia l'arcobaleno, figlio di...
- Rainbow Dash!
La pegaso rispose alla sua espressione esterrefatta con un sorriso, mentre Marlock si massaggiava la mascella dolorante, l'impronta dello zoccolo ben visibile sullo zigomo.
- Mi spiace di essere arrivata così tardi, Twilight, ma non preoccuparti. Le ali più veloci di Equestria sono pronte a rispedire quell'ammasso di cicatrici a dormire per altri mille anni!
- Altri intrusi - disse Marlock, senza battere ciglio - Non importa. L'ombra della notte mi...
Le altre pony non seppero mai cosa avrebbe fatto l'ombra della notte. Un gufo reale planò in picchiata dal cielo notturno, graffiandogli il muso e artigliandogli ogni centimetro di pelle su cui riuscisse a posare le zampe. Come il pony se lo scrollò di dosso, una nottola e due civette gli si avventarono contro, ricoprendolo di beccate, mentre Fluttershy chiamava a raccolta ogni animale notturno del bosco.
- Distraetelo, piccolini. Date tempo alle mie amiche di allontanarsi... Ma non fatevi male, mi raccomando!
Gli animali sembravano molto più combattivi di quanto la stessa Fluttershy si rendesse conto: pipistrelli, falchi e avvoltoi si scagliavano contro Marlock, insidiandolo con improvvisi attacchi aerei, avvertendo in quella creatura un pericolo per la natura stessa.
- Coraggio, Twilight, tirati su.
La puledra accettò la zampa di Rainbow Dash e si rialzò, tossendo.
- Marlock è... troppo forte...
- Questo è il momento buono, Twily! Colpiamolo con la luce dello specchio!
Applejack si fece avanti, abbattuta.
- Ehm... Temo che ci sia stato un piccolo problema con quel piano, zuccherino - disse, accennando ai frammenti di cristallo sparsi al suolo. Rainbow Dash rimase a bocca aperta, gli occhi spalancati.
- Che cosa? Mi state dicendo che abbiamo fatto tutta quella strada per nulla?
Twilight abbassò lo sguardo, mortificata, mentre Applejack scoccò alla pegaso un'occhiata glaciale. Rainbow Dash parve capire al volo il problema e la sua indignazione si spense all'istante.
- Non ti preoccupare, Twilight. Vorrà dire che sistemerò quello svitato alla vecchia maniera, in dieci secondi netti!
Prima che le altre potessero aggiungere qualcosa, la pegaso azzurra era già partita alla carica, lasciandosi dietro una scia arcobaleno.
- Ora ne ho abbastanza!
Il ruggito di Marlock risuonò in tutta la Everfree Forest e un denso globo di energia oscura lo ricoprì, respingendo tutte le creature che lo continuavano ad attaccare. Anche Rainbow Dash venne presa alla sprovvista e fu sbalzata via dalla propulsione dell'incantesimo, mentre gli altri animali si disperdevano, intimoriti.
- Oh, poverini... Spero stiano tutti bene...
Fluttershy era atterrata in un turbinio di piume accanto alle amiche e Rainbow Dash atterrò malamente sul posteriore, poco lontano da loro.
- Eh, l'amico sembra tosto...
- Silenzio! - intimò Marlock, in preda alla collera - Come potete solo pensare di essere all'altezza della guardia d'elite della Principessa Nightmare Moon? Folli creature! Il vostro supplizio sarà esemplare!
Impennandosi, il pony rilasciò una scarica di colpi sferzanti che si abbatté sulle pony con la furia di una valanga. Perfino Rainbow Dash cedette all'impeto dell'attacco e si coprì la testa con le zampe, mentre il terribile pony grigio infieriva su di loro, flagellandole senza pietà.
Quando la tempesta di frustate finì, le quattro si rialzarono a fatica, malconce e provate. Non avrebbero retto un altro attacco del genere.
- Il vostro sacrificio sarà da monito a chiunque oserà sfidare la mia signora. La notte ha vinto, servi della luce. E ora reclama il suo premio: la vostra vita!
Atterrita, Twilight vide gli anelli Zil fondersi ancora una volta nella terribile lama d'ombra. Inutilmente, provò a evocare una difesa, anche blanda, per proteggere se stessa e le sue amiche, ma il suo potere magico era completamente esaurito.
Mentre la lama nera calava sopra di loro, lo sguardo della puledra si perse in una galassia di stelle; era quella la fine?
Poi notò che in realtà si trattava di una criniera. Una criniera dai mille riflessi della notte.
- No!
L'eco della Voce di Canterlot tuonò nel silenzio del cortile, mentre la lama d'ombra di Marlock si infrangeva sulla difesa magica dell'alicorno.
- Principessa Luna! - esclamò Twilight, incredula.
Poi guardò meglio e quello che vide le tolse il fiato.
Il manto della loro salvatrice era nero. Gli occhi freddi e verticali come quelli di un serpente brillavano di una malevola luce oscura sotto al corno, acuminato e letale, mentre i denti aguzzi erano serrati nello sforzo di mantenere la barriera difensiva.
Davanti a Marlock, a proteggere gli Spiriti dell'Armonia, si trovava ora Nightmare Moon.
*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.
Pinkie Pie: E' incredibile, Rarity! Hai liberato la Principessa Luna dalla gabbia magica di Marlock in un baleno! Questo vuol dire che sei più forte di un alicorno?
Rarity: Non essere sciocca, cara, certo che no! Non ci vuole molto a eliminare Incantesimi di Confinamento quando si è all'esterno della gabbia. E' quando si è dentro che è difficile uscirne...
Pinkie Pie: Oooh, la magia è così affascinante... Ed è per questo che le prigioni si trovano sempre nella parte più remota del castello? Per evitare che qualcuno li possa liberare facilmente?
Rarity: Ovvio che no! E' una questione di stile! Se avessi un castello (e prima o poi lo avrò, cara), di certo non metterei mai un posto squallido come le segrete vicino alla sala da pranzo! Sarebbe un oltraggio al buongusto!