Il suddito più fedele
Il tempo sembrò dilatarsi. Twilight osservò con viva nitidezza l'espressione determinata di Marlock, l'indescrivibile stupore del demone Zil e la volontà ferrea delle amiche che la circondavano.
Per un lungo, indimenticabile momento, la principessa osservò tutto questo con analitico distacco, come estraniata dalla realtà. Poi, con un impeto di volontà, coordinò tutta l'energia positiva dell'incantesimo contro l'abominio che avevano davanti e ne avvertì l'efficacia: i bracciali erano distrutti, il giogo di Nightmare Moon spezzato. Marlock aveva privato il demone della sua fonte di potere, rendendolo di fatto vulnerabile. La sua ossessione si era esaurita. L'ombra grande aveva inghiottito l'ombra piccola.
L'ululato del mostro squarciò l'aria, sgraziato come quello di un animale selvaggio. Nel preciso momento in cui bracciali Zil erano stati infranti, la sua intera figura aveva iniziato a vibrare violentemente, come se avesse perso il suo nucleo più importante. Senza più un posto dove rifugiarsi, il demone era in balia dell'incantesimo delle pony.
L'energia degli Spiriti dell'Armonia brillò più vivida che mai, consumando lentamente il fumo che circondava il mostro, mentre il suo potere oscuro veniva lentamente epurato. Con un ultimo lampo di luce, l'ombra di Zil scomparve quindi tra i colori dell'arcobaleno, dissolvendosi nel nulla.
Una nuova pace pervadeva ora il cortile del castello e tutte quante si fermarono un attimo, come se non riuscissero a credere a ciò che avevano appena visto. Poi, come un solo pony, si lanciarono in un grido di gioia, andandosi ad abbracciare l'una con l'altra.
Stretta in un abbraccio di gruppo con le sue inseparabili amiche, Twilight alzò gli occhi al cielo che andava rischiarandosi, mentre
il primo passero del mattino cominciava a cinguettare l'arrivo dell'alba.
- L'alba? - si chiese Luna, guardando il disco solare innalzarsi dall'orizzonte - Questo vuol dire che Tia...
- La principessa Celestia sta bene! - esultò Twilight - Presto, dobbiamo tornare a Canterlot!
L'ondata di entusiasmo aveva ridato vigore a tutte le pony, che annuirono, sorridendo.
- Andate. Vi raggiungerò a breve...
Le sei puledre fermarono all'improvviso i loro preparativi per la partenza, preoccupate. Luna era in piedi davanti a Marlock, prostrato a terra con il cuore pieno di vergogna.
- È sicura, principessa? Noi possiamo...
- Andate.
Non c'era rimprovero nella sua voce, solo fermezza. Le puledre iniziarono dunque il loro viaggio di ritorno, sostenendosi l'una con l'altra, distrutte dalla stanchezza ma felici di avercela fatta.
Si erano già addentrate nel bosco da qualche minuto quando l'acuta risata di Pinkie Pie raggiunse le orecchie di Luna, che sorrise a sua volta, pensando alle sei che si godevano la loro meritata vittoria.
Poi la principessa tornò seria e guardò Marlock immobile nella polvere davanti a lei. Sembrava quasi che il pony desiderasse sprofondare nelle viscere della terra e non fare più ritorno.
- Mille anni.
La voce di Luna era sicura, nonostante l'emozione.
- Sono passati più di mille anni da allora. Il mondo è cambiato, come i suoi abitanti. Tutto è destinato al mutamento. Ma la notte è eterna e uguale, immune al flusso del tempo. La luna sorgeva splendida mille anni fa e continua a farlo oggi, e così ogni giorno da allora.
Marlock rimase con la fronte a terra, immobile. In silenzio, aspettava il verdetto.
- Mille anni di cambiamenti. Ma io ero rimasta uguale. L'odio e la gelosia verso mia sorella erano rimaste le stesse di allora. Il fuoco arde, langue e si spegne. L'ombra no: rimane uguale a se stessa, sempre.
Luna chiuse gli occhi, cercando di trovare le parole giuste.
- Tornai dal mio esilio. Potente più di allora. E quelle giovani puledre che tu oggi hai visto rischiare la vita per salvarmi, allora mi combatterono ed estirparono l'odio che muoveva il mio cuore.
Marlock alzò lo sguardo, meravigliato, per poi riportarlo a terra subito dopo. Come era possibile una cosa del genere?
- Il mio esilio si era protratto per così tanto tempo... Eppure fu solo al mio ritorno che imparai ciò che in mille anni non ero riuscita a comprendere. E allora capii.
Luna posò gentilmente il suo zoccolo sotto il mento di Marlock, facendogli sollevare lo sguardo .
- Capii che la notte era più bella perché veniva dopo il giorno. Capii che i pony che dormono durante il buio affidano i loro sogni alla cura dei Figli della Notte. Capii che avrei potuto perdere tutto questo se non fossi cambiata dentro.
L'unico occhio di Marlock si perse in quelli blu dei suoi.
- Lo spirito maledetto degli artigiani Zil ti ha tenuto in vita in tutti questi secoli - continuò lei - Ma ora che è scomparso, ti chiedo, Marlock, se vuoi ricominciare a vivere veramente.
- Mia signora...
Il pony distolse lo sguardo, pieno di vergogna. I primi raggi solari iniziavano a scaldare il cortile e l'aria profumava di erba.
- Io... Non sono in grado. Questo mondo è pieno di luce, e io sono... un'ombra. Non sono diverso dal quel demone che ha minacciato la vostra vita.
- Il compito del sovrano è di guidare il suddito perché trovi il suo giusto posto nel mondo - ribatté lei, solenne - Così io guiderò te in questa nuova missione, Golemius Lizertra Marlock.
Quelle parole diedero il coraggio al pony di alzare il volto coperto di cicatrici all'altezza di quello della principessa. Possibile che intendesse...
- Nuovi pericoli minacciano questo mondo. E in qualità di Principessa della Notte, è mio dovere vegliare sulla pace di Equestria quando il sole cala. E mentre io veglio sul sonno dei miei sudditi, i miei soldati salvaguardano la sicurezza delle città. Se tu lo vorrai, potrai di nuovo prestare servizio sotto al mio comando.
Marlock spalancò gli occhi.
- Non ho desiderio più grande, mia signora... Ma come sarò in grado?
- Il seme del cambiamento è già presente in te, Golemius - sorrise Luna - Ho udito le tue parole, nel momento della verità. Mentre infliggevi il colpo fatale all'ombra dello Zil, lo hai fatto invocando il mio nome. Il mio vero nome.
Una lacrima, solitaria, rotolò lungo la guancia del vecchio pony, senza che questi se ne accorgesse e, per la prima volta dopo mille anni, sul suo volto apparve un sorriso sereno.
Luna si voltò, il cuore ora leggero, ma il piglio deciso.
- Scortami dunque fino al castello, Figlio della Notte. Una volta lì, riceverai i tuoi prossimi ordini.
Marlock fece un passo in avanti, l'occhio di nuovo vigile, mentre varcava per primo i confini della foresta, con Luna che avanzava nella sua scia.
- Sì, mia signora.
- Raccontalo di nuovo, Rainbow Dash! Quanto era grande il mostro? E come lo avete sconfitto?
- E' stata davvero una lunga battaglia... Ma poi...
La pony dalla criniera arcobaleno era circondata da puledrini, prima fra tutti una saltellante Scootaloo, ognuno di loro avido di ascoltare.
Con deliberata lentezza, bevve un lungo sorso di idromele dal boccale, prima di agitarlo con foga.
- È stato incredibile! Eravamo tutte lì a combatterlo, potentissime, e quello non ne voleva sapere di andare giù. Poi Marlock ha rotto gli anelli e... bum!
Allargò le zampe per simulare un'esplosione e i suoi giovani spettatori andarono in visibilio, immaginando ciascuno la propria versione di come fossero andate esattamente le cose e discutendo tra loro su chi avesse ragione.
La festa della Eclipse Night, spostata eccezionalmente di mattina, era decollata e tutto procedeva per il verso giusto. I pony chiacchieravano amabilmente sotto gli stendardi con il sole e la luna, simbolo di armonia tra giorno e notte.
Poco distante dal tavolo del buffet, Fluttershy e Rarity ridevano a crepapelle, mentre Applekack e Pinkie Pie erano nel pieno di una sfida a chi riusciva a bere più sidro dal boccale senza usare le zampe.
Twilight, invece, era seduta tra i posti d'onore accanto alla Principessa Celestia che, seppur bendata, sembrava aver recuperato le forze sufficienti per coordinare la celebrazione.
- Con l'aiuto delle tue amiche, hai saputo gestire questo nuovo pericolo in modo eccellente, Principessa Twilight Sparkle - le sorrise Celestia, fiera - Equestria è fortunata ad avere una sovrana così capace nei suoi confini.
Twilight arrossì per il complimento. Detto da lei, aveva un valore incredibile.
- Non è così... Senza l'aiuto delle mie amiche e della Principessa Luna, non sarei stata in grado a fare nulla...
All'improvviso, Twilight si ricordò di una cosa.
- Principessa Celestia, mi domandavo... Avete cercato di dirmi qualcosa sul punto debole di Marlock, prima di svenire. Ho provato a usare la luce del sole, ma...
Proprio in quel momento, accompagnate dall'austero squillo delle trombe, le porte del palazzo reale si aprirono e una criniera dai mille riflessi della notte catturò l'attenzione di tutti i presenti.
Solenne, la principessa Luna incedette nella sala, lenta e maestosa, seguita a breve distanza da un soldato dal manto grigio e il volto coperto di cicatrici.
Nella fretta di assistere alla comparsa della principessa, Pinkie Pie si girò di scatto, colpendo accidentalmente con la zampa il boccale che Applejack tentava di tenere tra i denti e spedendolo dritto verso Luna.
Poi, senza alcun motivo apparente, il boccale si disintegrò a mezz'aria, senza che una singola goccia di sidro andasse a intaccare l'elegante abito della principessa. Marlock si sistemò l'usbergo della divisa, rinfoderando la nuova frusta di cuoio che aveva ricevuto in dotazione, mentre Luna continuava a camminare, disinvolta.
- Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! - farfugliò Pinkie Pie, mentre Marlock le si avvicinava - Sono così sbadata, devo aver esagerato con l'idromele, quello di Canterlot è talmente forte che...
Marlock le si fermò davanti, l'espressione indecifrabile. Quindi portò una zampa nella tasca della divisa e ne estrasse un laccio lungo e nero, simile ad una corda.
Per un attimo, Pinkie Pie lo guardò interrogativa. Poi, in un lampo di comprensione, si aprì nel suo sorriso più scintillante.
- Per me? - chiese entusiasta, mentre Marlock le posava la lunga stringa di liquirizia tra gli zoccoli e tornava dalla principessa, un mezzo sorriso sul muso.
- Grazie, grazie, grazie! - esultò la puledra, addentando il dolce e masticando con gusto - Ah, lo dicevo io che quelle erano liquirizie! E anche della migliore qualità! Però, non si direbbe certo che abbiano più di mille anni...
Twilight trattenne a stento le risate, mentre la Principessa della Notte si accomodava accanto alla sorella, sul proprio trono.
- Non ti è chiaro adesso, Twilight? - le chiese Celestia, mentre Marlock prendeva posto poco distante, lo sguardo vigile - Quale sia il punto debole di Marlock?
- Sì, Principessa Celestia - rispose Twilight, lanciando un'occhiata a Luna e sorridendo - Credo di aver capito...
*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.
Pinkie Pie: Quindi ora è finita per davvero! Questo vuol dire che non ci sarà più l'angolo di Pinkie Pie? Che peccato, mi ci ero affezionata... Ma ehi, ci siamo divertiti, giusto? Se ci dovesse essere ancora qualcosa di poco chiaro, mandate pure un messaggio a quella zucca vuota dell'autore, vi prometto che farà del suo meglio per inventarsi una scusa plausibile alle vostre obiezioni. E adesso vi lascio, credo che la liquirizia di Marlock mi sia rimasta sullo stomaco, andrò a stendermi un po'... Burp...