[Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

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[Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda The Capo » 18/02/2016, 20:44

Salve, ragazzi! E' passato davvero tanto tempo dall'ultima fiction che ho postato, quindi mi sembra il caso di rimediare con una bella long story a capitoli!
Questo racconto è ambientato immediatamente dopo gli avvenimenti del finale della quarta stagione, con protagonista un nuovo pony dall'aspetto particolarmente malmesso, il cui scopo è ricongiungersi con la sua principessa, dopo un sonno millenario. Per farlo, chiederà aiuto a Twilight e alle sue amiche, ma una terribile verità lo attende. Come reagirà l'ombra in un mondo di luce?
Ho cercato di rendere i personaggi più fedeli possibile all'originale, spero proprio che vi piacerà!
Pubblicherò un capitolo ogni due giorni e la storia è già terminata, quindi non c'è pericolo di rimanere a metà senza sapere come va a finire ^_^
Che altro dire? Se vi ho incuriosito, fate un salto a leggere! Questo è il primo capitolo (non vi spaventate per il muro di testo, i prossimi capitoli saranno ricchi di dialoghi).
Buona lettura!


EDIT: Per comodità, ho raggruppato tutti i capitoli nel primo commento. E poi non dite che non faccio di tutto per facilitarvi la lettura :D

CAPITOLO I: Ascesa
Ascesa



All'inizio, tutto quello che riuscì a vedere fu il vuoto delle tenebre. C'era solo quello e sembrava impossibile pensare che esistesse altro.
La sua criniera nera, scompigliata e opaca, pendeva sul manto grigio e segnato da innumerevoli cicatrici, il cutie mark ormai sbiadito ricordava vagamente un elmo da combattimento.
Quando Marlock si mosse, gli anelli d'argento assicurati alle sue zampe anteriori tintinnarono, rilucendo di una pericolosa luce viola.
A ciascuno di essi era collegata una lunga corda, fatta interamente di ombra solida.
Il pony aprì l'unico occhio che gli era rimasto e ne ammirò i contorni indefiniti confondersi con l'oscurità che dominava nella caverna buia. La sua iride riluceva di un celeste brillante, simbolo della sua cecità: eppure, grazie ad un'antica magia oscura, era in grado di rilevare i contorni di ciò che lo circondava grazie alla presenza di magia che permeava l'ambiente.
Il suo sguardo tornò a posarsi sulle armi che aveva alle zampe. Fruste da combattimento, un raro manufatto del popolo Zil, scomparso all'alba dei tempi. Ma la magnifica foggia di quegli strumenti non valeva nulla se confrontata al valore simbolico che quelle armi avevano per il pony. Era stata lei in persona a donargliele, perché potesse servirla al meglio... E lui non era stato all'altezza del compito... Alla carica, si stava battendo contro un manipolo di guardie reali, quando aveva notato la luce squarciare le tenebre della notte e la sua signora scomparire, esiliata lontana da lui.
La disperazione lo aveva accompagnato durante tutta la sua fuga ed ora si trovava lì, nascosto in quella grotta sepolta nel cuore della Everfree Fortest, dimenticato dal mondo. Esiliato come la sua padrona.
Eppure, il rancore verso i suoi nemici, il senso di colpa di non aver compiuto il suo dovere e il dolore che aveva provato ogni giorno da quella notte avevano permeato il suo corpo, negandogli la morte e spingendolo ad una veglia costante e infinita. La follia si era impadronita della sua anima, il tormento era la sua unica fonte di sostentamento. Poi era scivolato in quella sorta di torpore, che lo aveva trattenuto celato agli occhi di Equestria per tutto quel tempo...
Da quanto si trovava lì? Difficile dirlo. Era un tempo indefinito, molto più lungo di un normale ciclo vitale di un pony. Erano passati decenni? Secoli? Decine di secoli? Non lo sapeva.
Eppure la concentrazione di magia sopra di lui aveva in qualche modo alterato la trance in cui era caduto, costringendolo a svegliarsi.
Mentre ancora tentava di mettere in ordine i propri pensieri, l'onda di magia arcana che aveva avvertito fece collassare la parte superiore della grotta e il pony venne sommerso dalla mole di terra e polvere che piovevano dall'alto.
Altri lunghi giorni passarono, intrappolato senza alcuna possibilità di movimento: la caverna in cui aveva vissuto tutti quegli anni era diventata una tomba. Poi, lentamente, iniziò a raspare con lo zoccolo, scavando nella terra compatta e avvertendo i suoi anelli infondergli energia ad ogni tentativo. Con la determinazione che lo aveva sempre caratterizzato, il pony si fece strada attraverso il terreno. Infine il suo zoccolo emerse dalla superficie, solenne e inquietante come quello di uno zombie. A fatica, si tirò fuori dalla morsa della terra, scrollandosi la polvere dal manto grigio. Nonostante fosse pieno pomeriggio, le nuvole che oscuravano il cielo erano talmente spesse da non far filtrare nemmeno un raggio di luce: era una giornata grigia e l'aria profumava di pioggia. Marlock non ricordava quando era stata l'ultima volta che aveva respirato l'aria fresca e la sensazione lo stordì.

Guardandosi attorno, percepì i contorni di alberi e piante, una moltitudine di colori e forme a cui non era più abituato. Le sue fruste d'ombra strisciavano silenziose mentre procedeva lungo il sentiero, studiando il paesaggio circostante.
A fatica, riuscì a distinguere un castello che sembrava essere stato costruito sopra un maestoso albero di cristallo. La sua mente, prima così lenta, iniziò a lavorare.
- Castello... Principessa... Principessa!
Folgorato da una rivelazione improvvisa, Marlock si lanciò in uno sfrenato galoppo.
Non si preoccupò di rallentare una volta arrivato in prossimità dei cancelli e, di conseguenza, le porte vennero letteralmente scardinate dal suo impeto.
- Principessa! - ruggì disperato, irrompendo nella sala principale.
L'urlo riecheggiò nell'ambiente, fino a perdersi nell'aria della sera.
Una piccola alicorno viola, circondata dalle sue amiche, si voltò verso di lui, sinceramente stupita.
- Principessa Twilight Sparkle... Posso esserti d'aiuto?








*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.


Pinkie Pie: Oh, ecco qui. Ho messo a punto questa piccola rubrica alla fine di ogni capitolo, così da poter discutere di ogni aspetto poco chiaro della faccenda. Non pensi che sia un'idea grandiosa, Twily?

Twilight Sparkle: Pinkie, di cosa stai parlando? Anzi... Con chi stai parlando? Giuro su Equestria che a volte non riesco a capire una parola di quello che dici...


CAPITOLO II: Presentazioni
Presentazioni



Marlock ansimò, osservando stupefatto l'alicorno che aveva davanti. Il suo occhio gli trasmise l'immagine di un'alta concentrazione di magia viola, quella con le frequenze più alte.
- Principessa Twilight Sparkle... Crepuscolo Scintillante... colore viola...
La sua mente lavorava febbrile. La discendenza reale... Possibile che si trovasse davanti alla progenie della sua Principessa?
La sua testa iniziò a girare e per lunghi secondi rimase così, assorto nei suoi pensieri, accorgendosi a malapena che le altre puledre si erano alzate e lo guardavano perplesse.
- Ehilà, compare - lo apostrofò infine quella dal manto arancio - sembri uscito dalle più puzzolenti profondità del Tartaro... Che ne dici di una fetta di torta alle mele? O un bicchiere di sidro per sciacquarti la bocca, mentre ci racconti chi diavolo sei?
- Applejack, sei terribile - esclamò una graziosa pony dalla chioma acconciata - Come puoi dire certe cose a qualcuno che nemmeno conosci. Ah-hem!
Fece un passo in avanti, sfoderando il suo sorriso più affascinante.
- Il mio nome è Rarity, stilista e disegnatrice di alta moda. Posso avere il piacere di conoscere il tuo nome? E il motivo per cui ti sei presentato qui con tanta... enfasi?
Marlock continuò a fissare Twilight, che iniziava a sentirsi a disagio. Il suo occhio blu sembrava analizzare ogni pelo della sua criniera, ogni piuma delle sue ali, soffermandosi poi sul suo Cutie Mark a forma di stella. Una stella... nel buio del firmamento.
- Il nostro nome - dichiarò infine - è Golemius Lizertra Marlock, luogotenente delle Forze Imperiali Nefos. Non siamo sicuri di dove siamo, ma quel che è certo che ci siamo svegliati dal sonno nel quale abbiamo trascorso gli ultimi anni.
- Sì, beh, piacere nostro, Marlecchino - disse sbrigativamente Rainbow Dash - ma siamo abbastanza di fretta stasera, abbiamo un treno da prendere per Canterlot e la Principessa in persona ci aspetta per i preparativi dell'Eclipse Night...
- Oh... Uhm... - sussurrò imbarazzata Fluttershy - quello che probabilmente Dashie voleva dire è che saremmo felici di aiutarti, ma che se fossi così gentile da ripassare tra un paio di giorni potremo...
- Uhm... Forze Imperiali Nefos - rifletteva intanto Twilight - dove ho già sentito questo nome? Non ricordo con esattezza, ma deve avere a che fare in qualche modo ad un periodo buio nella storia di Equestria...
- La... Eclipse Night? - chiese il pony, perplesso - Di quale evento state parlando?
- Liquirizia! - trillò Pinkie Pie, avventandosi sulle fruste d'oscurità ancora legate alle zampe di Marlock, la lingua penzoloni.
- Ferma! - tuonò lui, facendo schioccare le armi ad un soffio dal naso della pony rosa - Queste sono catene forgiate dai mastri artigiani Zil mille anni fa, pensi davvero di poterle addentare senza conseguenze?
- Catene di liquirizia millenarie? E sono ancora commestibili? Geniale! Questi artigiani pasticcieri hanno avuto un'idea eccezionale, sono sicura che...
- Risponderò io alla tua domanda - sorrise Twilight Sparkle, tappandole la bocca. Quando si trattava di spiegare qualcosa a qualcuno, tutto il resto passava in secondo piano.
- L'Eclipse Night è una festa da poco istituita dalla Principessa, questo è il primo anno in cui verrà celebrata. Sarà un evento spettacolare, chiunque ad Equestria sarà presente! Vedi, a causa dell'orbita trasversale di...
Ma Marlock non ascoltava più. La mole di informazioni che stava ricevendo era soverchiante. Il suo esilio era durato troppo a lungo, doveva riacquisire ancora tutte le sue facoltà mentali. Per esempio, cosa ci faceva lì? Dov'era la sua Principessa? Perchè si era svegliato?
Mentre Twilight Sparkle continuava la sua spiegazione su tutte le implicazioni di un'eclissi, il suo sguardo vagò fuori dalla finestra, confortato dall'oscurità.
- ...ed è per questo che questa particolare eclissi si verifica solo ogni dieci anni. - concluse la puledra, soddisfatta.
Il suo pubblico, comunque, non sembrava molto interessato alla faccenda e tutte le presenti avevano già raccolto le proprie borse per il viaggio.
- La Principessa - disse ad alta voce Marlock - dove possiamo trovare la Principessa?
- Ma... ma a Canterlot, naturalmente - rispose Twilight, spiazzata - è dove stiamo andando...
- Verremo con voi - dichiarò lui - Dobbiamo incontrare la Principessa il prima possibile. E questa luna splendente... Sarà il segno del nostro nuovo incontro.
- Eh... non credo che sia così semplice, amico - fece Rainbow Dash - Migliaia di pony vorrebbero incontrarla ogni giorno e negli ultimi tempi ha dovuto organizzare la preparazione di questa festa, non credo abbia tempo per te...
- La Principessa accoglierà con gioia il ritorno del suo suddito - rispose serafico il pony - ed un nuovo potere giungerà sul suo dominio.
Tutte le pony lo guardarono, sospettose. C'era qualcosa di veramente strano nel suo comportamento. Il loro viaggio verso la stazione fu carico di un silenzio preoccupato, causato dalla presenza di quel pony dall'aspetto così malmesso. Marlock, d'altro canto, stava cercando di rimettere in ordine i propri ricordi. Doveva trovarla, mormorava tra sè, tutto avrebbe riacquistato senso dopo.
- Sei sicura che non dovremmo portarlo al Rifugio Mentale per Pony Speciali? - chiese perplessa Applejack a Twilight - Il nostro amico non sembra avere la testa molto a posto, se vuoi sapere la mia.
- Non saprei. Ma sono sicura che le Forze Nefos di cui parlava c'entrino qualcosa con la Principessa Celestia. Devo averlo letto quando ero ancora a Canterlot. Se solo riuscissi a ricordare...
Quando infine giunsero in stazione, mancava poco all'alba.
- Vi chiedo di scusarci, ma siamo sfiniti - annunciò Marlock, mentre si apprestavano a salire sul treno - Vi chiedo la cortesia di trasportarci al palazzo mentre riposiamo.
- Ti aspetti che ti portiamo in spalla fino a Canterlot? - esclamò Rainbow Dash, indignata.
Ma la sua protesta cadde nel vuoto. Il pony chiuse gli occhi e lentamente la sua sagoma iniziò a perdere consistenza. Sotto lo sguardo stupefatto delle amiche, la sua essenza si ritirò all'interno degli anelli Zil, fino a scomparire del tutto.
- Chissà se ora posso... - fece Pinkie speranzosa, ma anche le fruste d'ombra si riavvolsero all'interno dei bracciali.
- Oh, andiamo! - sbraitò - Volevo solo un assaggino!
- No, Pinkie - dichiarò Applejack, sistemando gli anelli all'interno della sua borsa da viaggio e salendo in carrozza - L'ultima cosa che vogliamo è che quel tipo finisca dentro al tuo stomaco.
- Peccato - sospirò Twilight, mentre si sedevano nel loro vagone - avrei voluto chiedergli di più sulle forze Nefos... Immagino che la Principessa saprà darci tutte le risposte.
- Di qualsiasi cosa si tratti, io me ne chiamo fuori - sbadigliò Rainbow Dash - se il tipo ci causerà problemi, penserò io a rimetterlo al suo posto.
- Sono certa che non sia cattivo - bisbigliò Fluttershy - voglio dire, a parte quel suo occhio inquietante, la criniera disordinata, le cicatrici, le armi alle zampe e l'aspetto totalmente spaventoso... - deglutì, a disagio - Beh... non penso sia pericoloso... vero?
Le altre la guardarono, per niente convinte.
- Tanto vale riposarci un po' - suggerì Rarity, calandosi una mascherina da notte sugli occhi - arriveremo a Canterlot a sera inoltrata e non ho ancora fatto il mio sonno di bellezza...





*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.

Pinkie Pie: Mi è venuto in mente che Marlock non ha pagato il biglietto! Speriamo che il controllore non se ne accorga...

Twilight Sparkle: Sinceramente, Pinkie, la multa è l'ultimo dei miei pensieri, al momento. Ci sono troppe cose da fare e questo imprevisto ha mandato a monte la mia lista in settantaquattro punti! Dovrò stilarla tutta da capo o rischio di tralasciare qualcosa!


CAPITOLO III: Rivelazioni
Rivelazioni



Durante il viaggio, il gruppo di amiche ritrovò un pò di normalità e quando infine giunsero a Canterlot erano tornate a concentrarsi sul motivo della loro visita.
Twilight stava recitando per l'ennesima volta ad una rassegnata Fluttershy la scheda dell'orario, preoccupandosi di non tralasciare alcun dettaglio, quando infine giunsero alle porte del castello reale.
Le guardie poste all'entrata si inginocchiarono al suo passaggio e le altre seguirono la sua scia.
- Non mi sono ancora abituata alle loro riverenze - sospirò la principessa - vorrei che la smettessero di usare tutta questa deferenza nei miei riguardi...
- Sempre meglio che essere perquisite ogni volta - rimbrottò Rainbow Dash - l'ultima guardia reale che mi ha ispezionata sembrava provarci gusto a passare i suoi zoccoli dove non doveva...
- Sei la solita presuntuosa, Dashie - la punzecchiò Applejack - Non penso che le guardie siano attratte dalle tue piume arruffate. Però sono contenta che non abbiano controllato gli zaini - aggiunse a bassa voce - sarebbe stato difficile spiegare la natura di quei bracciali... qualsiasi cosa siano.
- Sarebbe stato divertente! - esclamò Pinkie Pie, imitando l'espressione severa delle sentinelle - Alt! Cosa avete qui? Un pony alla liquirizia? Non può passare di qui, le cucine sono nell'ala est!
Mentre la puledrina rosa cadeva a terra in preda alle risate della sua stessa battuta, le sei giunsero infine nella sala del trono.
L'interno era stato già parzialmente addobbato e i lunghi striscioni della luna sovrapposta al sole pendevano dalle colonne della sala del trono. Le vetrate erano state lucidate di recente, i pavimenti brillavano e già diverse dozzine di tavoli erano stati disposti in fila ai lati della sala.
A presiedere il tutto si trovava la Principessa Celestia, la chioma dai colori dell'aurora che brillava ad ogni movimento, mentre impartiva gli ordini ai suoi consiglieri con gentilezza e decisione.
Ogni volta che la vedeva indaffarata, Twilight prendeva appunti mentali su come la sovrana dirigeva i lavori, sul tono della sua voce e su come risolveva i problemi organizzativi con grazia e senza perdere mai la calma.
- Non è incredibile come riesca a gestire tutto con così tanta eleganza? - sussurrò estatica alle amiche - vorrei diventare come lei un giorno... Ma che dico, non sarà mai possibile, è troppo più brava, è così...
Prima che le altre potessero alzare gli occhi al cielo, Celestia congedò l'ultimo dei suoi visitatori e finalmente si rivolse alle nuove arrivate.
- Principessa Twilight Sparkle, - sorrise, mentre tutte loro chinavano il capo - Spiriti dell'Armonia, sono lieta della vostra presenza stasera. Conto molto sul vostro aiuto per far riuscire al meglio questa nuova celebrazione della Notte dell'Eclissi.
- Contate su di noi, Principessa! - esclamò Twilight, carica di energia - diteci solo cosa fare.
Mentre la Principessa iniziava ad assegnare loro i compiti, però, un sottile fumo nero si alzò dalla borsa di Applejack, condensandosi a mezzaria alle loro spalle.
- Fluttershy, vorrei che tu radunassi i migliori fringuelli di Canterlot perchè si occupino del coro e... Applejack, cara, penso che qualcosa stia andando a fuoco nella tua borsa. - osservò la monarca, senza scomporsi.
Con una colorita esclamazione di sorpresa, Applejack si liberò del bagaglio, che continuò ad emettere quello strano vapore.
- Oh, Principessa, avrei dovuto dirglielo prima - si affrettò a spiegare Twilight - Un pony si è presentato al castello prima che ci mettessimo in viaggio e ha chiesto di...
Finalmente, i due anelli uscirono fluttuando dalla valigia e dal vapore che sprigionavano ne emerse la sagoma di Marlock.
- Un degno riposo, dopo tante fatiche - commentò lui, soddisfatto - Ora posso finalmente...
Poi il suo sguardo si incrociò con quello di Celestia e il gelo calò nella sala.
Senza notare la fiamma che ardeva nei suoi occhi, Twilight si avvicinò al pony, sorridendo imbarazzata verso il trono.
- Beh, ecco, lui è Marlock, e ci ha chiesto di essere presentato a...
- TRADIMENTO! - strepitò lo stallone e con un balzo si portò ad una certa distanza dal trono.
Mentre l'espressione di Celestia si induriva alla vista del nuovo arrivato, Twilight alzò uno zoccolo, invitandolo a ragionare.
- Marlock, aspetta! Avevi detto di voler incontrare la...
- La Principessa! - ruggì lui - Dov'è la Principessa Nightmare Moon?

Al pronunciare quel nome, un manipolo di soldati fece irruzione nella sala del trono, individuando subito la fonte del problema.
- Come avete potuto, Principessa Twilight Sparkle? - continuò Marlock, in preda all'indignazione - La progenie della Signora della Notte... Tradire il suo suddito più leale...
- Progenie? - disse Twilight, mentre le guardie li circondavano - Io figlia di Nightmare Moon? No, io non ho mai detto di...
- Silenzio! - urlò di nuovo Marlock - Non ho bisogno di sentire altre menzogne!
- Ehi, voi - lo apostrofò una guardia munita di lancia - Vi prego di lasciare questa stanza e accompagnarci fuori dal castello. Non siete autorizzato a rimanere...
L'occhio di Marlock guizzò fulmineo sul pegaso che aveva parlato, individuando subito la divisa e la lancia. Serrò i denti, pervaso dall'ira, mentre il suo cervello gli portava alla memoria tanti altri soldati come quello che lo circondavano, incalzandolo con le lance, mentre si lanciava all'assalto.
Poi, mentre si preparava a zittire quel pony una volta per tutte, Marlock vide che Celestia sedeva sul trono di Equestria, con dietro il simbolo dell'Eclipse Night, il sole sovrapposto alla luna. Fu in quel momento che la sua mente andò in tilt definitivamente.
- Voi... voi avete bandito la mia Signora! - urlò con tutte le sue forze alla volta di Celestia, mentre le altre guardie si mettevano in posizione di attacco - Tutti voi soffrirete... l'ira della Notte!
Negli istanti che seguirono, gli anelli Zil emisero una scarica di energia oscura e le sue fruste d'ombra si animarono, avvinghiandosi alla lancia della guardia più vicina e spezzandola come fosse un ramoscello secco.
Marlock balzò in aria, evitando l'affondo dei due soldati che aveva di fronte e sferzò l'aria con gli zoccoli anteriori, facendo serpeggiare le fruste sul dorso e sul volto dei suoi aggressori. Ogni colpo inferto lasciava un marchio d'ombra incandescente sulla pelle dei soldati, sparendo subito dopo, come la bruciatura di un ferro ardente.
Un soldato tentò un assalto alle sue spalle, ma Marlock si impennò, facendo leva sulle zampe anteriori e menando un devastante calcio all'indietro, colpendo la guardia sulla mascella e mettendola fuorigioco. Con un unico, fluido gesto della zampa, il pony guidò la frusta contro le altre cinque guardie che, disorientate dalla sua rapidità, non videro mai arrivare il colpo.
L'azione si era svolta con una tale rapidità che Twilight non aveva potuto fare altro che guardare, allibita. Mentre faceva un passo in avanti per aiutare le guardie, però, venne fermata dallo zoccolo dorato di Celestia.
- Twilight Sparkle - disse la sovrana, la voce risoluta - Guida i soldati feriti e le tue amiche fuori dalla sala. Questo non è un avversario che potete affrontare da sole.
- Ma Principessa Celestia, io...
- Non discutere. Và, svelta!
La puledra obbedì, scioccata dalla fermezza della voce della Principessa e raggiunse le sue amiche, spiegando loro cosa fare.
Con un ultimo sonoro schiocco di frusta, l'ultimo soldato cadde a terra, mentre Marlock ruggiva la sua vittoria.
- La tua follia finisce qui, servo dell'ombra - annunciò Celestia, aprendo le ali in tutta la loro magnificenza - L'impero Nefos è caduto, e tu con lui. Arrenditi ora o preparati al castigo.
L'urlo di Marlock risuonò in tutto il castello.
- Voi avete esiliato la Principessa Nightmare Moon! Sedete sul trono di Equestria, dopo tutti questi anni... La mia Signora oggi... Avrà la sua vendetta!
Quando la reggente di Equestria scese dal trono, tutta la luce della sala venne attratta dalla sua figura, circondandola di una scintillante barriera protettiva.
Erano secoli che la principessa non usava l'incantesimo "Ira di luce": l'ultima volta che era successo era stata la notte dell'esilio di sua sorella sulla luna. Da quel giorno, aveva sperato di non doversi più ritrovare in una situazione tale da dover richiedere una simile emergenza. Il sortilegio aveva un duplice scopo, difensivo e offensivo: traendo forza dall'ambiente circostante, tutta la luce veniva convogliata in una barriera impenetrabile, capace di emettere fulminanti scariche luminose in grado di disperdere interi plotoni nemici. Di per sé, sarebbe stato sufficiente per tenere testa ad un esercito di pony regolari. Ma avrebbe potuto avere la meglio contro un avversario simile?
Circondata da quell'alone di bagliori magici, la sovrana si librò in volo, magnifica e terribile davanti al pony dal manto grigio.
Marlock scattò in avanti, evitando gli strali dorati che la Principessa gli scagliava contro e balzò in alto, facendo guizzare le catene di ombra contro le difese della sovrana, in una pioggia di scintille arcane. Luce e ombra si univano e si separavano, mentre la foga del combattimento annullava qualsiasi altra cosa.
Sfruttando un momento favorevole, Marlock unì gli zoccoli, facendo battere gli anelli tra di loro. Le fruste improvvisamente si fusero in un'unica, imponente lama d'ombra, che si abbattè contro lo scudo che circondava Celestia, mandandolo in frantumi.
Sorpresa dall'improvviso crollo delle sue difese, Celestia si librò ancora più in alto nella sala e caricando un poderoso attacco magico dalla punta del lungo corno. L'occhio di Marlock venne accecato dall'intensa luce e si arrestò per un attimo; quando la sfera d'energia dorata impattò contro il bersaglio, l'intera sala venne scossa dalle vibrazioni. Con un boato fragoroso, una grossa nuvola di polvere andò a ricoprire i due contendenti e, per qualche secondo, il silenzio regnò sovrano nella sala.
Improvvisamente, dal fumo emerse una frusta d'ombra che andò ad avvinghiarsi alla zampa della principessa e Celestia venne brutalmente trascinata in basso, colpendo duramente il suolo. Marlock agitò il flagello e la principessa venne scaraventata contro il pavimento per altre due volte, prima di rovinare contro la fila di tavoli disposti ai lati della sala.
Solenne e furioso al tempo stesso, il pony dal manto pieno di cicatrici avanzò verso le macerie che aveva creato, mentre Celestia tentava a fatica di rialzarsi.
- Servo dell'ombra... ho debellato l'impero Nefos una volta... non gli darò la possibilità di costituirsi di nuovo...
Con le sue ultime forze, Celestia caricò un nuovo attacco luminoso, ma la frusta di Marlock le sferzò con forza il volto, facendola accasciare nuovamente.
- Pagherete per ciò che avete fatto alla mia Signora Nightmare Moon! - promise il pony - soffrirete per ciò che avete fatto a...
- Nel nome delle stelle, cosa è successo qui dentro?
Incedendo con grazia, Luna entrò nella sala del trono, con le sei puledre al seguito.









*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.


Pinkie Pie: Com'è possibile che l'attacco di Celestia abbia sollevato un tale polverone se la sala era stata pulita per la festa?

Twilight Sparkle: Pinkie Pie, quando l'energia magica viene dispersa troppo in fretta, crea una nube di vapore condensato nero, come quello che compare quando un oggetto viene trasfigurato.


CAPITOLO IV: Rifiuto
Rifiuto



- Principessa...
Marlock la fissò allibito. Avrebbe riconosciuto ovunque la sua criniera dai mille riflessi della notte. E anche il portamento era quello di una vera principessa. Eppure...
- Mia principessa... voi siete... diversa...
Ma anche Luna ora lo fissava incredula.
- Non è possibile - sussurrò - Golemius... Marlock?
Lo sconcerto di entrambi fu tale da annullare per un momento l'assurdità della situazione in cui si trovavano. Twilight li guardò, mentre le altre amiche osservavano il disastro lasciato dalla lotta appena conclusa.
- Marlock!
La principessa della notte partì al galoppo verso di lui, l'espressione raggiante.
- È incredibile! Dopo tutto questo tempo... Come è possibile che tu sia... Oh, per le stelle, il nostro cuore trabocca di gioia nel rivedere il primo Figlio della Notte ancora in questo mondo!
- Voi vi... conoscete?
La voce di Twilight era poco più di un pigolio.
- Numi del fato, certo - rispose la principessa - Marlock ha prestato servizio sotto il nostro vessillo durante la nostra... Ecco...
- Le forze imperiali Nefos! - capì la puledra all'improvviso - ecco dove avevo già sentito questo nome... Erano l'esercito personale di Nightmare Moon!
- Per te è Principessa Nightmare Moon, piccola traditrice - rimarcò severamente il pony, riavendosi dalla sorpresa.
- Oh, Marlock, abbiamo così tante cose di cui parlare... Sei tu la causa di questo scompiglio? Sono certo che nostra sorella capirà la situazione... - aggiunse guardandosi attorno, senza scomporsi.
- Mia signora, il mio cuore arde dal desiderio di ricongiungersi sotto il vostro vessillo... Ma prima lasciate che riconquisti il trono nel vostro nome...
Proprio in quel momento, gli occhi blu di Luna scorsero uno scintillio dietro un tavolo frantumato. Sembrava provenire da un ferro di cavallo d'oro, del tutto simile a quelli che indossava...
- Tia!
Luna partì al galoppo, sgomberando con la magia i calcinacci e i frammenti di stoviglie dal corpo. Ogni centimetro del corpo di Celestia era ammaccato da graffi e contusioni.
- Tia! Rispondimi, in nome delle stelle...
Marlock avanzò, il volto contratto dallo stupore.
- Principessa... Lasciate che sia io a vibrare il colpo fatale...
- Fermo, Marlock! Cosa credi di fare?
Luna era di statura meno imponente rispetto alla sorella, ma quando spalancò le ali, il cuore dei presenti venne colmato di un profondo timore reverenziale.
- Mia signora... Cosa fate? Il vostro nemico...
- Non c'è alcun nemico, Marlock! La guerra contro nostra sorella è finita da tempo. Oh, povera Tia...
Mentre le lacrime scorrevano sul volto della principessa della notte, Twilight avvertì qualcosa cambiare nell'aria.
Gli anelli alle zampe di Marlock emisero una scarica oscura e il suo occhio brillò, minaccioso.
- Noooooo! - tuonò il pony, la voce distorta dalla collera - Miseri schiavi della luce! Avete soggiogato la mente della mia signora al vostro volere... Pagherete questo affronto con la vita!
Le fruste schioccarono sul pavimento e la sala venne investita da una potente corrente sismica, che investì il corpo ancora incosciente di Celestia. Luna si librò in aria, ma con un balzo il pony le piombò alle spalle.
- Perdonatemi, mia signora... È per il vostro bene.
Il colpo alla testa fu secco e preciso. Luna perse i sensi all'istante e Marlock la adagiò sulla propria schiena.
- Che questo sia per voi eterno monito - annunciò, mentre la sua figura veniva circondata da un arcano fumo nero - Libererò la Principessa Nightmare Moon dal giogo che le avete imposto... Ed insieme torneremo, per dominare sulla notte eterna di Equestria!
- Fermo lì, pazzoide! - strillò Rainbow Dash, lanciandosi alla carica.
Ma i suoi zoccoli andarono a colpire solo la cortina di fumo, che fuggì via dal castello di Canterlot, lontano verso l'Everfree Forest.
- Oh, Equestria - sussurrò terrorizzata Twilight, mentre ogni singolo pony del castello iniziava a riversarsi nella sala del trono devastata.






*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.



Pinkie Pie: Non ho ancora capito, cosa diavolo sono le Forze Nefos?

Twilight: Stando ai libri della biblioteca, le Forze Nefos erano l'antica guardia reale che Nightmare Moon reclutò per combattere la Principessa Celestia. Sembra che la principessa abbia addestrato personalmente e in gran segreto i suoi sudditi più fedeli, per la sua armata. Quando furono pronti, ordinò loro di combattere i soldati reali, per darle modo di affrontare sua sorella in duello.

Pinkie Pie: Ma perchè Nefos? Io le avrei chiamate "esercito fantasma della cioccolata mannara" o "guardie maledette della valle al caramello"

Twilight: Non ne sono sicura, ma sembra che "nefos" sia un'antica parola che vuol dire "nuvola". Un esercito di Nuvole... Per eclissare il Sole.


CAPITOLO V: Preparazione
Preparazione


Le porte della sala si spalancarono, mentre tutte le guardie del castello convergevano sulla scena.
Gli sguardi di tutti venivano catturati dall'aspetto disastrato della sala reale, sempre così ordinata e lustrata. Poi una delle inservienti lanciò un alto nitrito di orrore, vedendo Celestia accasciata al suolo, immobile e coperta di tutte le ferite riportate in battaglia.
L'urlo riscosse Twilight: mentre le altre spiegavano alle guardie cosa era successo, la giovane puledra si precipitò al fianco della principessa.
- Principessa Celestia... Principessa Celestia, vi prego, ditemi che non siete...
No, non era morta, riusciva a percepire ancora una flebile aura magica all'interno del suo corno.
- Tutto andrà per il meglio, Principessa, risolveremo tutto questo in un lampo...
Nemmeno lei credeva alle sue parole, che le uscivano dalla bocca in un torrente di preoccupazione.
Aiutandosi con la magia, la puledra sollevò il corpo esanime di Celestia, adagiandola su un tavolo, in attesa dei soccorsi.
- Twilight...
- Principessa?
Il sussurro arrivò impercettibile alle orecchie della pony, che subito si chinò su di lei.
- Marlock... Troppo potente...
Ogni parola che la principessa pronunciava sembrava costarle uno sforzo immenso.
- Troppo potente... - ripetè Celestia - Punto debole...
- Cosa? Punto debole? Il punto debole di Marlock? - Twilight strabuzzò gli occhi, mentre cercava di ascoltare i flebili sussurri in mezzo a tutte le voci concitate che riempivano la stanza.
- Il... Su... Nto debole... Lu...
- Fate largo! - tuonò un immenso stallone alle sue spalle, trasportando una brandina.
Twilight osservò la principessa, ormai completamente priva di sensi, mentre veniva trasportata nell'infermeria reale. Cosa aveva detto a proposito del punto debole di quel terribile pony?


- Sei sicura che non abbia detto altro, Twily? - chiese AppleJack.
Le sei si trovavano attorno al tavolo dell'Amicizia, riunite in una seduta straordinaria per venire a capo della situazione.
- Non sono riuscita a sentire altro - rispose per l'ennesima volta lei, affranta - Però sono sicura che la Principessa Celestia abbia detto "Lu" prima di svenire...
- Il punto debole di quel pazzo scatenato inizia per "Lu"? - fece Rainbow Dash, pensosa - Cosa potrebbe essere?
- Lu... Lu... Lucidalabbra? - suggerì Rarity.
- Ma certo - rispose esasperata Rainbow Dash - non dobbiamo fare altro che invitarlo alla spa e offrirgli una seduta completa di make up...
- Liquirizia! - esclamò Pinkie Pie, alzando la zampa.
- Non ha la "u". E poi perchè dovrebbe avere paura della liquirizia, zuccherino? - chiese Applejack, alzando gli occhi al cielo.
- Beh, quelle che porta agli zoccoli sono liquirizie davvero pericolose, magari ha paura che vengano usate contro di lui...
Nessuno ebbe il cuore di commentare la sua tesi e le pony tornarono a pensare.
- Magari... ehm...
- Cosa, Fluttershy?
- Potrebbero essere... le Lucertole Albine?
- Perdonami, Fluttershy, ma non ce lo vedo a mettersi a strillare per una lucertolina...
- Il Luppolo che la nonna mette nel sidro? - buttò lì Applejack.
- I Lupi del Legno della Everfree Forest?
- La Luce! - strillò Twilight - È ovvio! Pensateci: Marlock è stato rinchiuso per un millennio nel buio della sua grotta, non lo abbiamo mai visto esposto alla luce del sole e la Principessa Celestia lo ha combattuto usando l'incantesimo Ira di Luce... Deve essere così!
- Il ragionamento fila - ammise Rainbow Dash - Però questo non gli ha impedito di prendere la Principessa a calci nel...
- Perchè non era luce solare - la interruppe prontamente Twilight - La luce magica può emulare quella solare sotto molti aspetti, ma la struttura intrinseca dello spettro energetico solare comporta una frequenza delle onde nettamente maggiore, causando la...
La puledra si bloccò, arrossendo sotto gli sguardi perplessi delle sue amiche.
- Insomma, la luce del sole è diversa da quella magica.
- Lo scacceremo come un pipistrello dal cappello - disse Applejack, sfregandosi gli zoccoli con entusiasmo - Sono certa che con un bel bagno di sole cadrà a terra come una mela marcia durante l'estate.
- C'è un grosso problema, però! - intervenne Rarity, preoccupata - Con entrambe le Principesse fuori gioco, chi lo farà sorgere il sole?
Il silenzio cadde di nuovo nella sala.
- Non ci avevo pensato! - esclamò Applejack - senza il sole i meli non cresceranno!
- E gli animali non si sveglieranno! - pigolò Fluttershy.
- Ma Twilight ha fatto sorgere il sole già una volta - cinguettò allegramente Pinkie Pie - Sono sicura che non avrà problemi a farlo di nuovo!
- Non è così semplice, Pinkie - rispose Twilight, mesta - Sono riuscita la malapena una volta e solo perchè avevo in me la magia di tutte e tre le principesse... Non potrei mai essere in grado di rifarlo di nuovo...
Una nuova ondata di malumore investì le amiche e per un pò di tempo nessuna di loro prese la parola.
Pinkie Pie iniziò a masticare pensierosa un ciuffo della sua criniera, mentre Rainbow Dash si dondolava sul bordo della sedia senza perdere l'equilibrio e Twilight si teneva la testa tra gli zoccoli, spremendosi le meningi per trovare una soluzione.
- Rarity, zuccherino, la pianteresti di usare quello specchio? - sbuffò Applejack, mentre l'unicorno si sistemava l'acconciatura - continui ad accecarmi con il riflesso della luce del lampadario...
- Ma certo! Applejack, sei un genio! - urlò di nuovo Twilight - Non ci serve tutto il sole... basterà solo qualche raggio!

- Non ho capito bene - disse Rainbow Dash, mentre le sei si avviavano fuori dal castello - come funziona questo Specchio Debilitante?
- Comunicante. Specchio Comunicante. Fu una delle invenzioni che Starswirl il Barbuto brevettò quando era ancora un giovane stallone. L'idea di partenza era quella di creare un portale dimensionale, ma alla fine ne uscì uno specchio in grado di riflettere l'immagine che il suo gemello gli trasmette.
- Una specie di finestra per guardare dall'altra parte? - chiese Fluttershy.
- Esatto. In pratica, se tu tenessi uno specchio a casa e dessi a me l'altra metà, potrei vedere quello che fai in qualsiasi momento.
- D'accordo, penso di aver capito come funzionano. Ma non ho capito cosa dobbiamo farci.
- Ho bisogno del tuo aiuto, Rainbow Dash. E anche del tuo, Fluttershy.
La pegaso azzurra si fece attenta, mentre quella color crema si strinse dalla paura.
- Ho bisogno che voliate più velocemente possibile verso est, dove il sole si è fermato. Lì sarà ancora giorno. Dovrete trovare il luogo più adatto dove poter sistemare lo specchio, in modo che i raggi ci passino attraverso e finiscano in quello che terremo con noi.
- E di conseguenza, in faccia a quel brutto muso di Marlock - sorrise Rainbow Dash - È un piano geniale! Puoi contare su di me.
- Ma è un viaggio lungo... E di notte, per giunta... - tremò Fluttershy, stringendosi le spalle.
- Se non te la senti, andrò da sola - disse Rainbow Dash, gonfiando il petto - Ho le ali più veloci di tutta Equestria, sarò di ritorno in men che non si dica...
- Non è possibile, Dashie - Twilight scosse la testa - Lo specchio è troppo pesante per poterlo portare da sola, rischieresti di romperlo. Ma se Fluttershy non se la sente - aggiunse la puledra con un sorriso - può sempre venire con noi nella tana di Marlock. Avremo bisogno di tutto l'aiuto disponibile...
- Oh... Ehm... Ripensandoci, Angel mi aveva parlato di alcuni splendidi boschi di betulle a est di Ponyville... Sarebbe meraviglioso poterli finalmente vedere!
Le altre soffocarono una risatina, per poi tornare immediatamente serie.
- Fate buon viaggio, ragazze. Appena riuscite a trovare un buon punto, sbarazzatevi di tutte le nuvole nei paraggi, per poter raccogliere quanti più raggi solari possibili. Poi lasciate lo specchio lì e tornate immediatamente indietro.
- Umph... Vorrei potervi accompagnare direttamente nel cuore dell'azione - sbuffò Rainbow Dash - Suona molto più divertente di una scampagnata in mezzo ai boschi...
Rarity e Twilight fecero scorrere delle robuste corde attorno al dorso delle amiche e, tramite la magia, le assicurarono allo specchio, facendo in modo che non rischiasse di rompersi durante il tragitto.
- È tutto pronto. Rainbow Dash, Prenditi cura di Fluttershy, d'accordo? - disse Applejack.
- E Fluttershy, cara, cerca di tenere Dashie fuori dai guai, intesi? - aggiunse Rarity, con un sorriso.
Le pegaso annuirono, per poi librarsi in volo, appesantite dal fardello che portavano, mentre si dirigevano verso est.
- Preparatevi, amiche - proclamò Twilight, con grinta - È ora di fare una visitina al nostro amico Marlock...







*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.

Pinkie Pie: Come facciamo a sapere dove andare ora? Marlock non ci ha lasciato nemmeno un bigliettino con su scritto dove venire ad affrontarlo!

Twilight: Non sarà necessario. Ho sondato con la magia l'intera area attorno a Ponyville e ho rilevato le sue tracce oltre la Everfree Forest, vicino un'antica roccaforte di Nightmare Moon. Scommetto tutti i miei libri che è lì che ha portato la Principessa Luna...

Pinkie Pie: Sei giovani puledre coraggiose che si lanciano al salvataggio della bella principessa prigioniera nel castello... Dovrebbero scriverci una favola!


CAPITOLO VI: A casa del nemico
A casa del nemico



Prima di aprire gli occhi, Luna esplorò il mondo con gli altri sensi. La sua testa era dolorante, ma poggiava su un cuscino morbido, forse velluto. Il luogo dove si trovava era immerso nel silenzio, e dalla finestra entrava una brezza notturna che sapeva di foglie e rami: doveva essere vicino ad un bosco.
All'improvviso, i ricordi riaffiorarono e la principessa scattò a sedere, il respiro grosso. Celestia... Marlock...
- Che la luna vi protegga, Principessa della Notte.
La voce di Marlock era intrisa di venerazione, ma tutta quella deferenza risultò glaciale alle orecchie di Luna.
- Dove ci avete portato, Marlock? Dov'è Celestia?
- Imploro il vostro perdono, ma la vostra salute mi è più cara della vittoria finale.
Luna si alzò dal letto, ma il suo corno intercettò un campo di forza, che la recludeva in pochi metri quadri.
- Cosa? Facci uscire immediatamente, Marlock!
- Sono addolorato, mia signora, ma non posso farlo. Devo prima liberarvi dall'inganno della luce che vi è stato imposto.
La principessa battè lo zoccolo a terra con forza, la voce improvvisamente potente.
- Non contestare il nostro ordine, suddito. Rilasciaci immediatamente o patisci le conseguenze della sua insubordinazione!
L'eco della voce di Canterlot investì il pony in tutta la sua furia, ma lui sorrise. Lo strale magico che ne seguì si infranse senza successo contro la parete trasparente e Luna lo guardò, impotente.
- Vedo che iniziate a ricordare chi siete veramente, mia signora. Non abbiate timore: il regno di Nightmare Moon tornerà presto...
La principessa rabbrividì sentendo pronunciare quel nome.
- Non siamo più quello che credi, Marlock. Tante cose sono successe durante la tua prigionia, tanto è ciò che abbiamo imparato da allora...
- Siete solo confusa, mia signora - ripetè il pony, testardo - Vi invito a riposare. Risveglierò la vostra vera natura e...
All'improvviso lo stallone si interruppe, chiudendo gli occhi. Gli anelli delle catene che portava emisero un bagliore violaceo e lui serrò i denti, calmo nella sua furia.
- Ospiti indesiderati. Intrusi nel castello. Pagheranno la loro insolenza.
Si voltò, la criniera crespa davanti agli occhi.
- Tornerò quando potremo dedicarci alla riconquista del trono, altezza. Aspettate il mio ritorno.
Luna ricadde sul letto, disperata. La sua magia aveva fallito ed era imprigionata lì, in quella camera desolata, aspettando che ancora una volta sua sorella rimediasse ai suoi errori. Poi però si rese conto che non poteva essere Celestia l'intrusa nel castello: la lotta contro Marlock l'aveva lasciata ferita ed esausta. Ma allora chi...

- Per l'amor di Equestria, quanta decadenza! Dovrebbero rendere illegale un posto così malmesso.
L'osservazione di Rarity non ebbe seguito. Twilight era concentrata sulle mura del castello, Applejack si guardava intorno guardinga e Pinkie Pie masticava allegramente l'estremità della sua criniera, aspettando.
Il castello che avevano davanti, però, doveva aver effettivamente visto tempi migliori. La natura aveva da tempo reclamato le mura esterne, ricoprendole di arbusti e muschio, mentre un denso strato di nebbia sfumava i contorni e confondeva le sagome del paesaggio circostante.
- Dobbiamo fare in fretta, queste vecchie mura avranno di certo qualche incantesimo di allarme che rileverà la nostra presenza. Per quanto detesti ammetterlo, sarà meglio dividerci. Rarity, tu e Pinkie Pie dovete trovare la Principessa Luna portarla fuori. Io e Applejack attireremo la sua attenzione per darvi modo di passare inosservate. Poi, una volta che l'avrete liberata, lo attireremo tutte insieme nel cortile principale, davanti allo specchio. Avete domande?
- Oh! Oh! Io, io! - esclamò Pinkie - Perché non proviamo a organizzare una festa nel castello e a fargli fare indigestione di dolci? Con la pancia piena non potrà più muoversi e noi potremmo...
- In effetti sì, zuccherino, una domanda ce l'avrei - intervenne Applejack - Questa storia puzza più degli stivali che usava Granny Smith da puledra. Non che mi dispiaccia gettarmi nella mischia, ma perché non lanciare uno dei tuoi incantesimi di teletrasporto e portare fuori la principessa?
- Non è così facile, AJ. I sistemi di difesa arcana impediscono a chiunque di teletrasportarsi da una stanza all'altra, è la sedicesima regola di "Costruisci la tua fortezza magica"di Ippus Clopwood. Dovremo farci strada all'interno senza scorciatoie e se vogliamo impegnarlo su più fronti ci conviene agire separatamente.
- Molto bene, care, allora andiamo. Non voglio restare in questo posto un solo secondo in più del necessario - trillò Rarity.
- Buona fortuna, amiche! Ci vediamo di fuori!
Rarity aggirò le mura esterne, setacciando con la magia ogni eventuale passaggio segreto, mentre Pinkie Pie la seguiva saltellando.
Twilight e Applejack, invece, varcarono le grandi porte socchiuse del castello, concentrate.

- Trovare i passaggi segreti con la magia non è molto diverso dall'individuare le gemme sottoterra, dopotutto - spiegò Rarity ad una distratta Pinkie Pie - basta solo essere attente e... voilà!
Soddisfatta, corse in avanti, fino a trovarsi davanti delle pietre senza muschio, seminascoste in un anfratto.
- Cosa ti dicevo, mia cara? Facile come riattaccare un bottone! Ora bisogna solo capire come azionare questo marchingegno...
- Pensa, Pinkie Pie... Pensa... - mormorò la pony rosa, massaggiandosi le tempie - Come aprire una porta di mattoni... Pensa fuori dalla scatola...
Per qualche minuto, Rarity rimase intenta ad esaminare il muro, mentre l'amica si spremeva le meningi.
- Fammi pensare... Cosa farebbe Fluttershy? Oh! Ma certo! Potremmo chiedere a lui! - esclamò infine, indicando uno scoiattolo arrampicato sull'albero sopra di loro, che schizzò verso la sua tana, spaventato.
- Pinkie, cara, pensi davvero che una bestiolina come quella possa aiutarci in una situazione simile?
La voce di Rarity non era affatto convinta, ma Pinkie Pie era partita in quarta.
- Non temere! Basta essere molto gentili! - disse, arrampicandosi con sorprendente destrezza sull'albero sopra di loro.
- Toc, toc! C'è nessuno in casa? - disse, spiando dentro la tana dell'animaletto. - Oh, beh, immagino che sia buona educazione suonare il campanello... Ecco!
- Oh cielo! - esclamò Rarity, sentendo il passaggio segreto aprirsi dietro di lei - Quel pulsante sull'albero... Questa proprio non me l'aspettavo.
- Nemmeno io! - rincarò l'amica, raggiungendola al suolo - Perché installare un campanello sull'albero se poi non suona nemmeno... Oh, guarda, la porta è aperta! Andiamo!

- Oh, no, Twilight! - urlò ad alta voce Applejack, nel salone principale - Temo proprio che ci siamo perse! Questo salone è più grande di tutti i fienili di Ponyville! Speriamo solo che nessuno venga a cercarci qui...
Twilight la guardò sorridendo. Quanto a recitazione, Applejack era terribile, ma era convinta che quella scenetta improvvisata sarebbe stata sufficiente ad attirare l'attenzione.
- Hai proprio ragione, Applejack - disse lei, passeggiando distrattamente tra i tavoli della sala e avvicinandosi alla libreria - Forse potremmo trovare qualche informazione in questi libri! Magari qualcosa su come accedere ai piani alti e...
Un movimento improvviso all'angolo del salone catturò il suo sguardo e un fascio di magia scaturì dal corno della pony, centrando la fonte del rumore.
- Oh, per tutte le mele di Equestria... - commentò Applejack, desolata - Twily, credo che tu abbia appena interrotto la passeggiata notturna di un topolino...
- Oh, mi dispiace, mi dispiace! - balbettò Twilight, mentre la creaturina si rialzava a fatica, circondata da una bolla di energia viola - Non volevo farti del male, piccolo... Ecco!
Sciolto l'incantesimo, il topo schizzò via nel buio, lasciando le due pony con un pugno di mosche.
- Non credo che questo salone abbia molte altre attrattive, zuccherino - disse Applejack, guardando l'amica negli occhi mentre procedeva verso il corridoio - Io direi di passare alla prossima stanza e...
Il cappello quasi le cadde dalla testa quando la pony andò a sbattere contro l'armatura bardata di uno stallone, in mezzo al corridoio.
- Ouch! Ehi! Ma c'era anche prima questo affare in mezzo agli zoccoli?
Twilight non ebbe tempo di rispondere. Con uno slanciò, spinse via l'amica e insieme rotolarono di lato, mentre l'armatura piantava il proprio zoccolo di ferro nel punto dove un attimo prima si trovava la testa di Applejack.
- Molto bene, ferraglia arrugginita, ora ti faccio vedere come trattiamo la spazzatura nella famiglia Apple! - disse la pony con grinta e con un poderoso calcio spedì una delle sedie della sala contro la corazza animata.
Nel frattempo, Twilight aveva scatenato un tornado di libri contro altre due armature che erano comparse dietro di loro.
- Ne arrivano altre - urlò la principessa - Dobbiamo trovare una via di fuga!
- Te ne apro una in un secondo, dolcezza - rispose Applejack, schivando il colpo avversario e dandogli una spallata, aprendo così un varco verso un corridoio interno.
- Via!
Le due corsero velocemente, mentre le armature le inseguivano, impacciate nella loro mole di acciaio.
- Le abbiamo seminate? - chiese Twilight, guardandosi le spalle.
- Credo di sì... Attenzione!
Davanti a loro, si spalancò un'enorme botola con cristalli acuminati sul fondo. Twilight aprì le ali e frenò la corsa, ma Applejack non fu altrettanto pronta e scivolò oltre il bordo del trabocchetto.
- Twilight! - urlò, sentendo il terreno mancarle da sotto le zampe mentre iniziava a precipitare.






*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.


Pinkie Pie: Quello che non capisco è come facciano le armature a camminare da sole.

Twilight Sparkle: È ovvio che sono comandate a distanza con un sortilegio. Marlock deve essere vicino, ormai...


CAPITOLO VII: Dubbi e insidie
Dubbi e insidie


- Oh, cielo, guarda quei tappeti. Possibile che non si riesca mai a trovare un cattivo che si dedichi un minimo all'economia domestica?
Rarity non sembrava mai stanca di commentare il polveroso arredamento del castello. Pinkie Pie, al contrario, si era fatta improvvisamente attenta e guardinga, sbirciando dietro ogni angolo, strisciando dietro ogni armatura ed esplorando ogni stanza che incontravano.
- Guarda qui, Rarity! Credo di aver trovato un altro passaggio segreto!
- Dove?
La stilista si avvicinò al braccio della torcia che Pinkie indicava entusiasticamente con la zampa.
- A me non sembra diversa dalle centinaia di altre che abbiamo visto...
- Ma no! Se la guardi da vicino, noterai che ha uno strato di polvere più sottile di un quarto rispetto agli ultimi quattordici che abbiamo superato, e addirittura di un terzo rispetto al ventiduesimo, anche se forse era per via dello spiffero della finestra che...
- Mia cara, la magia non sbaglia mai e non rilevo alcuna aura attorno a quell'affare. Ora proseguiamo, su...
- Ma guarda la fiamma! È più calda delle altre, le incisioni sul braccio sono più nuove e l'anello sul bordo è...
- È come tutte le altre - decretò Rarity con sussiego, facendo un passo in avanti - non possiamo perdere altro tempo, dobbiamo cercare la Principessa Luna...
- Ah sì? E allora che succede se faccio così?
Non appena Pinkie Pie la tirò, la torcia diede uno strattone e un cunicolo si aprì proprio sotto di loro.
L'urlo di terrore di Rarity si unì a quello di divertimento di Pinkie Pie e insieme caddero giù nella botola, atterrando in un mucchio di polvere e paglia.
- Visto? Te l'avevo detto! Nessun segreto è al sicuro se sul posto c'è Agente 00 Pie!
- Aaaah! È terribile! Polvere! Sporco! Pagliuzze! Tutte nella mia criniera!
- Forse possiamo trovare una spazzola in quello sgabuzzino laggiù?
Rarity era ancora troppo sconvolta per il disordine della sua acconciatura per mettere in questione la proposta di Pinkie Pie e così le due si avviarono verso la porta. L'unicorno la socchiuse, e un caldo refolo d'aria le investì. Dietro la porta, la sagoma spettrale di un pony bloccava il passaggio: la poca pelle che ancora ricopriva le sue ossa era verde e raggrinzita, mentre la lingua ciondolava penzoloni dalle labbra ormai secche.
- Aaaah! Zombie! - urlò Pinkie Pie, in preda al terrore - Uno zombie zombico dalle zanne di zinco! Corri Rarity, scappiamo!
Ma la pony non sembrava affatto intenzionata alla fuga. Inviperita, fece un passo avanti, picchiettando lo zoccolo sul petto del morto vivente che avevano davanti.
- Mi ascolti bene, giovanotto. Sono qui da mezzora e ho già avuto a che fare con polvere, ragnatele, fantasmi e trabocchetti. Siamo qui per portare in salvo la principessa da questo luogo orribile e siamo del tutto intenzionate a portare a termine la nostra missione! Quindi ora mi faccia il favore di levarsi di mezzo, intralcia il passaggio.
La creatura la guardò con l'unico occhio che le rimaneva, senza mutare espressione. Quindi emise un lungo lamento sofferente e si fece da parte, lasciandole passare.
- Ehm... Rarity? Credo che tu abbia ferito i suoi sentimenti...
- Sciocchezze. Quel bruto non aveva la minima idea su come si debba trattare una gentilpony come me. Bloccare il passaggio così, senza nemmeno dare uno straccio di spiegazione. E perchè, poi...
Il borbottio indispettito di Rarity le accompagnò per tutto il tragitto, mentre le due si avventuravano lungo lo stretto corridoio, fino a quando non si ritrovarono davanti ad una sala con tre porte.
- E adesso? Dove andiamo?
- Di qua!
Pinkie Pie saltellò verso la porta centrale, convinta.
- Come mai proprio quella, cara?
- Perché non abbiamo idea di quale sia quella giusta, quindi non dobbiamo perdere tempo. La principessa Luna ci aspetta, forza!


- Aaaaah! Tienimi, tienimi, tienimi!
Applejack scalciava a tutta forza, sospesa sul bordo della botola, in preda al panico.
- Non dimenarti così, AJ, o finiremo di sotto tutte e due!
Twilight era riuscita ad acchiappare l'amica per la punta degli zoccoli, salvo poi rischiare di essere trascinata a sua volta nella botola. Applejack guardò giù, terrorizzata, vedendo le escrescenze affilate di cristallo brillare, pronte a farla a brandelli.
- Tirami su, Twilight!
- Non ce la faccio, sei troppo pesante...
- Aiuto!
La pony cerco di scalare il muro liscio con le zampe posteriori, ma scivolò, ritrovandosi in un equilibrio ancora più precario.
- Va bene, Applejack, ora ho bisogno che tu ti fidi di me. Al mio tre ti lascerò andare. Sei pronta?
- Che diavolo ti dice il cervello? - strillò lei - Non ci penso proprio! Tirami subito fuori di...
All'improvviso, però, cessò di dimenarsi e guardò la sua amica dritta negli occhi.
- Ah... Ma certo. La prima volta che...
- Uno... - disse Twilight, seria - Due...
- Tre! - urlò Applejack, lasciando la presa.
Nonostante si fidasse dell'amica, Applejack si concesse la libertà di urlare con tutto il fiato che aveva in gola, mentre precipitava ad alta velocità verso le punte acuminate. Poi, in un lampo di luce viola, eccola di nuovo sul pavimento, al sicuro, accanto a Twilight.
- Per tutti i torsoli, mi è quasi venuto un accidente - sbottò, portandosi la zampa destra al petto, sollevata - ma immagino che tu volessi prenderti una piccola rivincita dal giorno in cui ci siamo conosciute...
- Tecnicamente, non potevo usare il teletrasporto senza lasciarti prima andare - sorrise di nuovo Twilight - Però devo ammettere che era una soddisfazione che volevo levarmi, sì. Ti ho restituito il favore di quella volta.
- Beh, grazie mille, Twily, sarei diventata una frittella dimele se non era per te.
- Sono sempre al servizio delle mie migliori amiche. E ora forza, andiamo a stanare Marlock!


Nella sala regale, il pony dal manto grigio riemerse dalla sua meditazione, il volto contratto dal disappunto.
- Sembra che le antiche trappole del castello non siano sufficienti a tenere a bada questi intrusi. Dovrò occuparmene personalmente...
Luna esitò. Non poteva lasciarlo andare, ne andava della salute di Twilight Sparkle e delle sue amiche. Se fosse successo qualcosa alla giovane principessa non se lo sarebbe mai perdonato...
- Come puoi essere così spietato? Perché tutta questa rabbia? È perché non siamo venuti a cercarti?
Il pony si bloccò di colpo.
- Mia signora...
- Eravamo convinti che fossi scomparso, come tutti gli altri Figli della Notte. Erano passati secoli, eravamo rimasti... Ero rimasta sola. Capisci quello che sto dicendo?
Marlock scrutò la principessa col suo occhio azzurro. Avvertiva paura nella sua voce. Insicurezza. Aveva anche smesso di usare il plurale maiestatis. Eppure era la stessa principessa che lo aveva scelto come guardia personale, in quanto fosse il più spietato dei soldati. Era stata lei a offrirgli la possibilità di proteggerla. Lei a dargli l'onore di essere il primo Figlio della Notte. Lei a donargli i bracciali Zil...
All'improvviso, gli anelli d'argento emisero una scarica oscura e le domande che serbava nel cuore vennero silenziate dalla determinazione.
- La lunga prigionia sotto la tirannia di vostra sorella vi ha confuso, mia signora. Non temete: quando conquisterò il trono, ve lo offrirò in dono sotto i raggi della luna piena, e voi sarete Suprema Regina della Notte, come abbiamo sempre voluto...
- Non più, Marlock - rispose lei, le lacrime che iniziavano a spuntare. Non più... C'è qualcosa di più grande del trono che ho imparato ad amare in questi ultimi anni. Qualcosa di più nobile... Marlock!
Il pony si era avviato verso la porta. Vedere le lacrime della sua padrona era più di quanto potesse sopportare. Era cambiata, certo, ma il suo spirito era rimasto lo stesso. Fiero, anche nella disperazione. Tragico nella sua sconfitta. Le sue catene d'ombra strisciarono silenziose mentre il pony procedeva nel buio del corridoio.
Avrebbe sottratto il trono della principessa usurpatrice per donarlo a lei. Quando lo avrebbe fatto, ogni cosa sarebbe andata al suo posto. Nightmare Moon sarebbe tornata, lo avrebbe lodato per il suo coraggio e premiato negli anni, rendendolo nuovamente la sua guardia del corpo personale. Il suo consigliere più fidato.
- Fatevi avanti, schiavi della luce! - ruggì al vento - Verrete tutti inghiottiti nel freddo dell'oscurità!









*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.


Pinkie Pie: non capisco, cosa voleva dire Applejack con " piccola rivincita dal giorno in cui ci siamo conosciute"?

Twilight Sparkle: È stato durante la nostra prima missione insieme, ricordi? Eravamo dirette verso il Castello delle Sorelle, alla ricerca degli Elementi dell'Armonia, quando per poco non precipitavo giù dal dirupo. Applejack mi salvò, impedendo che cadessi giusto il tempo necessario a Fluttershy e Rainbow Dash di afferrarmi. Prima però mi disse di lasciare andare la presa.

Pinkie Pie: Capisco... Ma perché non ti ha detto semplicemente "non ti preoccupare, due pegasi sono pronti ad impedire che tu ti sfracelli al suolo?"

Twilight Sparkle: In effetti, ora che mi ci fai pensare... Applejack! Mi devi una spiegazione!


CAPITOLO VIII: Faccia a faccia
Faccia a faccia


- Hai sentito? Proveniva da lì.
Twilight alzò le orecchie, tesa. L'intero corridoio rimbombava del ruggito di sfida di Marlock.
- Sì, deve essere lui.
- E ora?
Il suono dei suoi zoccoli era sempre più vicino, e le due si guardarono.
- Corriamo!
Applejack ebbe la fugace visione dell'occhio azzurro di Marlock brillare nel buio dietro di loro, prima di correre via lungo i corridoio.
- Da che parte eravamo venute?
- Di qua!
Galoppando a tutta velocità, Twilight vide una delle torce che adornavano l'ambiente esplodere in mille pezzi, colpita da una scarica di energia oscura.
- Dobbiamo trovare la via più veloce per attirarlo fuori, davanti allo specchio. A quest'ora Rainbow Dash e Fluttershy dovrebbero essere arrivate, ora tocca a noi!
Le due continuarono a correre, evitando i raggi mortali che di quando in quando sibilavano alle loro spalle, mentre i corridoi e le stanze del castello iniziavano a sembrare tutte uguali...
- Ehm... zuccherino? Non per dire, ma penso di aver visto un pony zombie nell'ultima sala.
- Deve essere un Simulacro Ghoul. È usato più che altro per spaventare gli intrusi, al momento non è la cosa più pericolosa di questo posto...
Come a confermare le sue parole, un altro fiotto di magia distruttiva le superò, mancandole di un soffio, colpendo il muro che avevano davanti e aprendo uno squarcio che dava verso l'esterno.
- Ci siamo! Usciamo, forza!
Le due si precipitarono fuori, respirando finalmente aria fresca, individuando velocemente il cortile principale e dirigendosi da quella parte, mentre l'ombra che le inseguiva guadagnava terreno a ogni passo.
- Fuggite, misere creature - tuonò Marlock - Questo posto non porterà altro che morte a chi serve la Luce!
Twilight rallentò fino a fermarsi, fronteggiando il suo avversario, premurandosi di avere lo specchio alle spalle.
- Perché tutto questo, Marlock? Nightmare Moon è scomparsa, ora è la principessa Luna a regnare sulla notte di Equestria. La tua battaglia non ha motivo di continuare.
- Menzogne!
Una lancia oscura si conficcò a pochi centimetri dalla zampa di Twilight, che arretrò ancora, con un grido di sorpresa. Riconobbe velocemente la magia Picca d'Ombra, un sortilegio che non veniva più insegnato nelle scuole di Canterlot. Tutto suggeriva che l'addestramento di Marlock, per quanto eccellente, non era stato aggiornato negli ultimi mille anni. Con un moto di speranza, Twilight si disse che fino a che si manteneva fuori dalla portata degli anelli Zil, forse avrebbe avuto qualche possibilità di tenerlo a bada.
- L'ombra della mia signora dominerà le vostre inutili esistenze!
Marlock abbassò il capo, caricando un globo di energia oscura, mentre Twilight evocava uno scintillante scudo di energia viola attorno a sé, sufficientemente ampio affinché l'attacco non danneggiasse lo specchio, né Applejack che stava lì vicino.
Quando l'incantesimo offensivo si infranse sulle sue difese, l'esplosione fece alzare in volo tutti gli uccelli dagli alberi nelle immediate vicinanze, aggiungendo le loro alte grida al boato della deflagrazione. Sapendo che perdere di vista il suo obiettivo l'avrebbe messa in pericolo, Twilight ne approfittò per arretrare, avvicinandosi ancora di più al cortile principale.
- Non riuscirai a sfuggirmi, traditrice - ringhiò il pony grigio, avanzando nel fumo - quella di stanotte sarà l'ultima luna che vedrai sorgere in vita tua!



- Oh cielo! Hai sentito anche tu?
- Sembra che la festa sia cominciata senza di noi!
Rarity e Pinkie Pie si scambiarono uno sguardo, preoccupate.
- Forza, dobbiamo sbrigarci a raggiungere la principessa.
Addentrandosi ancora di più lungo i corridoi, Rarity setacciò ogni metro quadro dell'ambiente con la sua magia, alla ricerca di indizi, mentre Pinkie Pie continuava a blaterare e commentare qualsiasi cosa catturasse la sua attenzione.
- E quindi lui era tutto "Ah, ora rapisco la principessa, inseguitemi se avete il coraggio!" e noi eravamo tipo "Oh, no, la principessa, fermo lì cattivaccio!", ma poi ho notato che l'infermiera che ha portato via la Principessa Celestia aveva questo cappellino con una croce rossa che mi ricordava vagamente... Oh... Ah!
- Come hai detto, cara?
Pinkie sembrava in preda ad una crisi, tremando dalla testa agli zoccoli.
- Oh... Oh... Coda fremente, oggetto cadente... Via di qui!
Le due fecero un balzo in avanti e proprio nel punto in cui si trovavano un attimo prima, ora torreggiava un enorme masso, piovuto dal soffitto.
Atterrite, le due pony lo videro scivolare sul pavimento in discesa, dritto verso di loro.
- Scappiamo!
Fulminee, sfrecciarono via, mentre il macigno acquistava sempre più velocità. Poi, quando ormai sembrava fosse destinato a schiacciarle, le due svoltarono in un anfratto laterale del corridoio, stringendosi nella nicchia del muro mentre il masso continuava la sua corsa, schiantandosi contro la parete in fondo al corridoio.
- Per tutte le sfilate di Canterlot! - esalò Rarity, facendosi aria con lo zoccolo - Quante altre trappole ha questo posto?
- Moooooolte altre, credo - rispose Pinkie Pie, guardando in alto. Sopra di loro, una lunga serie di spade, asce, frecce e rocce appuntite aspettavano solo di essere innescate.
- Tutto questo non ha senso! Chi mai progetterebbe una cosa simile?
- Probabilmente un pony con liquirizie assassine attaccate agli zoccoli. E dire che scatterebbero tutte insieme se solo qualcuno premesse questo punto in particolare...
Velocemente, Rarity trascinò via Pinkie Pie dall'innesco dei trabocchetti e la portò a distanza di sicurezza.
- Ti credo sulla parola, mia cara. Ma comincio a domandarmi se riusciremo mai a trovare la sala giusta, in un castello così immenso...
- Su, Rarity, non è il momento di abbattersi, non può mancare molto! Anzi, perché non proviamo da quella parte? Non ci siamo ancora passate, potrebbe essere la volta buona!
Rarity si domandò quali altri orrori potessero nascondersi dietro la porta che Pinkie Pie le stava indicando, ma ormai non avevano molte altre alternative. Quindi prese coraggio e girò la maniglia...


Twilight non era certo abituata ai combattimenti magici, ma anche se lo fosse stata, Marlock sarebbe risultato comunque un avversario eccezionale. Ogni volta che lo perdeva di vista, ricompariva nelle immediate vicinanze, come se avesse la capacità di scivolare nella nebbia. Schivando e attaccando, più volte Twilight fu sul punto di lanciare ad Applejack il segnale, ma ogni volta il nemico la attaccava da un angolo diverso e Twiligh era costretta a spostarsi. Avevano solo una possibilità, non potevano sprecarla.
- Che ne è della principessa? - gli urlò contro - Cosa le hai fatto?
- Cosa avete fatto voi alla mia signora?
Una pioggia di frecce magiche si conficcò a un soffio dai suoi zoccoli e Twilight, si alzò in volo, evitando altri dardi magici che arrivavano dal basso.
- Nightmare Moon era la parte peggiore della principessa Luna, l'incarnazione della sua gelosia e delle sue paure. Ora è libera e non ti permetteremo di corromperla di nuovo!
Con un possente ruggito, Marlock pestò le zampe a terra, spiccando un enorme balzo verso l'alto. Colta di sorpresa, Twilight accelerò, ma il pony le afferrò una zampa con la frusta, trascinandola in basso. In caduta libera, la principessa illuminò il corno di una potente luce vermiglia e il raggiò che ne scaturì colpì Marlock in pieno volto, facendogli perdere la presa. Il pony dal manto grigio atterrò pesantemente sugli zoccoli, ma il contraccolpo gli impedì di lanciarsi subito in un altro assalto. Twilight, al contrario, riuscì a teletrasportarsi prima di cadere al suolo: ricomparendo poco più in là, agitò le ali, posandosi al centro del cortile. Davanti a lei, Marlock avanzava, l'occhio luminoso l'unica fonte di luce oltre le stelle.
- Cosa ne sapete voi della perfezione della notte? - sibilò lui - Della magnificenza del buio? Voi che riempite i vostri occhi dell'inganno della luce e delle sue illusioni, non vedete oltre...
Twilight attese. Si trovava esattamente nel punto in cui voleva. Era il momento.
- Applejack, ora! - urlò, facendosi da parte.
Dietro di lei, la pony di terra addentò il lenzuolo che copriva lo specchio e lo tirò via: un immenso fascio di luce scaturì dalla liscia superficie, centrando in pieno Marlock. L'imponente raggio spazzò via l'oscurità e la nebbia che circondava il cortile, colorando di vita tutto ciò che incontrava e inondando tutto quello che aveva davanti con la forza del sole.
- Woooo-hya! Ti piace la tintarella, dolcezza? - esultò Applejack, impennandosi trionfante.
Lo specchio emise un altro bagliore accecando tutti i presenti e Twilight alzò la zampa schermandosi gli occhi.
Quando riuscì ad abituarsi alla luce, però, quello che scorse la lasciò impietrita.
Marlock era ancora saldamente piantato sulle zampe. Con un colpo di zoccoli, unì gli anelli zil nella lama d'ombra che aveva già usato contro Celestia e menò un gran fendente. Con un suono di cristalli infranti, lo specchio andò in frantumi, così come le speranze delle due pony.
- Sciocche puledrine... Pensavate davvero che bastasse qualche raggio solare a fermare la gloria della notte? Dove la luce brilla più fulgida, l'ombra è più netta. E quando la luce verrà meno, ogni cosa verrà inghiottita dall'oscurità...
- Ok, Twily, sembra che non abbia funzionato - disse piano Applejack, avvicinandosi all'amica - Qual è il piano B?
- Non c'è nessun piano B - sussurrò Twilight, gli occhi sbarrati, fissando Marlock avanzare verso di loro - Ho fallito, AJ. Non ho idea di cosa fare...





*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.



Pinkie Pie: Cooooosa? Vuoi dire che la Principessa Celestia ci ha fatto uno scherzo con quel falso indizio? Non lo trovo affatto divertente!

Twilight Sparkle: Credimi, Pinkie, il nomignolo Princess Trollestia deriva da un altro appellativo ancora meno galante. Le prime tre lettere erano uguali.

Pinkie Pie: Non capisco cosa... Oh.


CAPITOLO IX: Luce e ombra
Luce e ombra


Marlock si fermò a pochi passi da Twilight. Gli occhi della pony erano colmi di lacrime, il muso puntato a terra. Aveva fallito. Il suo piano adesso le sembrava stupido e infantile come quello di una puledrina, aveva deluso le aspettative di tutte le sue amiche e per questo tutta Equestria ne avrebbe pagato il prezzo.
Non era degna di essere una principessa.
Senza una parola, Marlock alzò la zampa, facendo volteggiare la frusta, e Twilight chiuse gli occhi.
Il rumore che raggiunse le sue orecchie, però, non fu quello sibilante dell'arma, ma quello di un tonfo potente. Alzando lo sguardo, vide che Applejack aveva caricato il nemico a testa bassa, scaraventandolo indietro di diversi metri.
- Twilight! - urlò l'amica - Riprenditi! Abbiamo un cattivo da sconfiggere, ricordi? Se la luce non lo fermerà, lo faranno i miei zoccoli. Zoccoli duri come una mela acerba, te lo posso garantire - aggiunse, rivolta a Marlock.
- La tua tenacia è ammirevole, giovane puledra - commentò lui, ricomponendosi - ammirevole e patetica.
Entrambe le fruste d'ombra sibilarono nell'aria, andandosi ad avvinghiare alle zampe della pony dal manto arancio e incidendone la pelle.
Il suo urlo risvegliò Twilight dalla trance in cui era caduta. Forse era una battaglia persa, ma nessuno avrebbe fatto del male alle sue amiche fino a che lei poteva fare qualcosa. Un raggio di magia rossa scaturì dalla punta del suo corno, squarciando le tenebre che imprigionavano Applejack, che cadde in ginocchio, sofferente.
Furibonda, la principessa partì al galoppo, la testa bassa, il corno luminoso, pronto a lanciare un altro incantesimo. Marlock roteò nuovamente le sue armi e le fruste crebbero di lunghezza, pronte ad abbattersi contro il loro obiettivo. Proprio un attimo prima di raggiungere il loro bersaglio, però, Twilight si teletrasportò in avanti, coprendo la distanza che la separava dall'avversario. La mossa colse di sorpresa Marlock, che si ritrovò il corno della puledra ad un soffio dal petto, prima che il raggio vermiglio dell'incantesimo lo centrasse in pieno, scagliandolo via.
Imperterrita, Twilight continuò il suo galoppo, senza tregua. Marlock era atterrato poco lontano, non gli avrebbe dato il tempo di rialzarsi.
Da terra, il pony grigio disegnò un ampio gesto con lo zoccolo e la frusta d'ombra si avvolse attorno alla gola della principessa, interrompendo la sua carica e soffocandola. Per quanto si dimenasse, Twilight non riusciva a liberarsi e infine cadde in ginocchio, mentre il pony le si avvicinava, stringendo la corda sempre di più.
Con la sensazione che gli occhi le stessero per uscire dalle orbite, Twilight guardò in alto e il suo sguardo incontrò il volto coperto di cicatrici di Marlock.
- Questa è la tua fine, Principessa Sparkle. Che l'oscurità ti accolga nel suo abbraccio...
Twilight ebbe appena il tempo di chiudere gli occhi. Una scia multicolore sfrecciò verso di loro e la stretta che provava attorno alla gola si allentò di colpo.
- Assaggia l'arcobaleno, figlio di...
- Rainbow Dash!
La pegaso rispose alla sua espressione esterrefatta con un sorriso, mentre Marlock si massaggiava la mascella dolorante, l'impronta dello zoccolo ben visibile sullo zigomo.
- Mi spiace di essere arrivata così tardi, Twilight, ma non preoccuparti. Le ali più veloci di Equestria sono pronte a rispedire quell'ammasso di cicatrici a dormire per altri mille anni!
- Altri intrusi - disse Marlock, senza battere ciglio - Non importa. L'ombra della notte mi...
Le altre pony non seppero mai cosa avrebbe fatto l'ombra della notte. Un gufo reale planò in picchiata dal cielo notturno, graffiandogli il muso e artigliandogli ogni centimetro di pelle su cui riuscisse a posare le zampe. Come il pony se lo scrollò di dosso, una nottola e due civette gli si avventarono contro, ricoprendolo di beccate, mentre Fluttershy chiamava a raccolta ogni animale notturno del bosco.
- Distraetelo, piccolini. Date tempo alle mie amiche di allontanarsi... Ma non fatevi male, mi raccomando!
Gli animali sembravano molto più combattivi di quanto la stessa Fluttershy si rendesse conto: pipistrelli, falchi e avvoltoi si scagliavano contro Marlock, insidiandolo con improvvisi attacchi aerei, avvertendo in quella creatura un pericolo per la natura stessa.
- Coraggio, Twilight, tirati su.
La puledra accettò la zampa di Rainbow Dash e si rialzò, tossendo.
- Marlock è... troppo forte...
- Questo è il momento buono, Twily! Colpiamolo con la luce dello specchio!
Applejack si fece avanti, abbattuta.
- Ehm... Temo che ci sia stato un piccolo problema con quel piano, zuccherino - disse, accennando ai frammenti di cristallo sparsi al suolo. Rainbow Dash rimase a bocca aperta, gli occhi spalancati.
- Che cosa? Mi state dicendo che abbiamo fatto tutta quella strada per nulla?
Twilight abbassò lo sguardo, mortificata, mentre Applejack scoccò alla pegaso un'occhiata glaciale. Rainbow Dash parve capire al volo il problema e la sua indignazione si spense all'istante.
- Non ti preoccupare, Twilight. Vorrà dire che sistemerò quello svitato alla vecchia maniera, in dieci secondi netti!
Prima che le altre potessero aggiungere qualcosa, la pegaso azzurra era già partita alla carica, lasciandosi dietro una scia arcobaleno.
- Ora ne ho abbastanza!
Il ruggito di Marlock risuonò in tutta la Everfree Forest e un denso globo di energia oscura lo ricoprì, respingendo tutte le creature che lo continuavano ad attaccare. Anche Rainbow Dash venne presa alla sprovvista e fu sbalzata via dalla propulsione dell'incantesimo, mentre gli altri animali si disperdevano, intimoriti.
- Oh, poverini... Spero stiano tutti bene...
Fluttershy era atterrata in un turbinio di piume accanto alle amiche e Rainbow Dash atterrò malamente sul posteriore, poco lontano da loro.
- Eh, l'amico sembra tosto...
- Silenzio! - intimò Marlock, in preda alla collera - Come potete solo pensare di essere all'altezza della guardia d'elite della Principessa Nightmare Moon? Folli creature! Il vostro supplizio sarà esemplare!
Impennandosi, il pony rilasciò una scarica di colpi sferzanti che si abbatté sulle pony con la furia di una valanga. Perfino Rainbow Dash cedette all'impeto dell'attacco e si coprì la testa con le zampe, mentre il terribile pony grigio infieriva su di loro, flagellandole senza pietà.
Quando la tempesta di frustate finì, le quattro si rialzarono a fatica, malconce e provate. Non avrebbero retto un altro attacco del genere.
- Il vostro sacrificio sarà da monito a chiunque oserà sfidare la mia signora. La notte ha vinto, servi della luce. E ora reclama il suo premio: la vostra vita!
Atterrita, Twilight vide gli anelli Zil fondersi ancora una volta nella terribile lama d'ombra. Inutilmente, provò a evocare una difesa, anche blanda, per proteggere se stessa e le sue amiche, ma il suo potere magico era completamente esaurito.
Mentre la lama nera calava sopra di loro, lo sguardo della puledra si perse in una galassia di stelle; era quella la fine?
Poi notò che in realtà si trattava di una criniera. Una criniera dai mille riflessi della notte.
- No!
L'eco della Voce di Canterlot tuonò nel silenzio del cortile, mentre la lama d'ombra di Marlock si infrangeva sulla difesa magica dell'alicorno.
- Principessa Luna! - esclamò Twilight, incredula.
Poi guardò meglio e quello che vide le tolse il fiato.
Il manto della loro salvatrice era nero. Gli occhi freddi e verticali come quelli di un serpente brillavano di una malevola luce oscura sotto al corno, acuminato e letale, mentre i denti aguzzi erano serrati nello sforzo di mantenere la barriera difensiva.
Davanti a Marlock, a proteggere gli Spiriti dell'Armonia, si trovava ora Nightmare Moon.








*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.





Pinkie Pie: E' incredibile, Rarity! Hai liberato la Principessa Luna dalla gabbia magica di Marlock in un baleno! Questo vuol dire che sei più forte di un alicorno?

Rarity: Non essere sciocca, cara, certo che no! Non ci vuole molto a eliminare Incantesimi di Confinamento quando si è all'esterno della gabbia. E' quando si è dentro che è difficile uscirne...

Pinkie Pie: Oooh, la magia è così affascinante... Ed è per questo che le prigioni si trovano sempre nella parte più remota del castello? Per evitare che qualcuno li possa liberare facilmente?

Rarity: Ovvio che no! E' una questione di stile! Se avessi un castello (e prima o poi lo avrò, cara), di certo non metterei mai un posto squallido come le segrete vicino alla sala da pranzo! Sarebbe un oltraggio al buongusto!


CAPITOLO X: Ritrovarsi
Ritrovarsi


- Mia signora!
Marlock era caduto in ginocchio, estatico. Finalmente la sua principessa era tornata.
Nightmare Moon, al contrario, era in preda alla collera.
- Golemius Lizertra Marlock - scandì, nel terribile dialetto di Canterlot - come osi attaccare la Principessa della Notte?
Marlock indietreggiò, come se fosse stato schiaffeggiato.
- Mia signora... Stavo combattendo quelle pony traditrici che...
- Sono nostri sudditi, Figlio della Notte - lo zittì lei - E chi ferisce i nostri sudditi ferisce anche noi. Tu lo sai questo, non è vero?
La mente di Marlock venne devastata da quelle parole e il pony indietreggiò, disorientato. Cosa aveva fatto? Aveva assalito colei che aveva giurato di proteggere. Aveva rischiato di colpire la sua signora, lei che gli aveva dato tutto...
In preda alla confusione più totale, cominciò a respirare a fatica, ansante, come se avesse corso per chilometri. L'occhio luminoso cominciò a pulsare sotto la palpebra, confondendo la realtà attorno a lui. Aveva fallito. Di nuovo. Anzi, peggio: aveva disertato. Lui, il primo Figlio della Notte... Un disertore...
Pinkie Pie e Rarity avevano raggiunto le amiche e tutte insieme osservavano il sinistro spettacolo, senza sapere quali dei due avrebbero dovuto temere di più.
- In nome del cielo - sussurrò Rarity alle altre - Non mi sarei mai sognata di vedere una cosa simile... Dopo averla liberata, la Principessa Luna ci ha guidate fuori dal castello per raggiungervi, e poi...
- E poi è impazzita! - proruppe Pinkie Pie, agitata - Ha visto quel bruto colpirvi con la frusta ed è uscita di testa! Tremava tutta, ha iniziato a brillare in modo strano e poi è diventata tutta...
- È diventata Nightmare Moon. Di nuovo.
La voce di Twilight era carica di orrore. Il suo timore più grande era diventato realtà. Senza gli Elementi dell'Armonia, come avrebbero potuto liberare la principessa Luna dalla sua oscurità?
Eppure, qualcosa era diverso dall'ultima volta che l'avevano affrontata. La rabbia che muoveva Nightmare Moon in quel momento aveva una natura differente. Non era dettata dall'egoismo, né dal desiderio di rivalsa sulla sorella. In quel momento, era una monarca che difendeva i suoi sudditi.
- Sei sospeso dal tuo servizio, Figlio della Notte. Non combatterai più sotto il nostro vessillo. Consegna le tue armi e vai per la tua strada.
- NOOO!
Il grido di Marlock era talmente disperato che perfino le pony ebbero un involontario moto di compassione verso di lui.
- Mia signora! Suprema regina della notte! Permettetemi di rimediare all'errore... Permettete a questo pony di glorificare...
- Non osare discutere gli ordini della tua sovrana - dichiarò Nightmare Moon, lapidaria - Le tue armi. Ora.
Marlock abbassò il capo, distrutto. Non avrebbe disubbidito ad un ordine diretto della sua signora. Con zoccoli tremanti, cominciò a sfilare il bracciale che aveva alla zampa destra. O almeno, tentò di farlo.
Un barlume malevolo avvolgeva ora gli anelli Zil, serrandoli sulle zampe del vecchio pony e impedendogli di toglierli.
- Ma cosa...?
Più Marlock tentava di liberarsene, più gli anelli aderivano alla sua pelle, fino a diventare un tutt'uno con lui.
- Fermi! Cosa sta...
- Bsssss... hooooo... hiiiii
Un terribile sospiro sibilante si alzò dalle catene d'ombra, raggelando il sangue di tutti i presenti, incluso il suo.
- Basta così! Lasciatemi andare!
- Bisogno di noi... Non lei...
Un'improvvisa concentrazione di energia nera si materializzò dagli anelli e il raggio che ne partì colpì Nightmare Moon sulla punta del corno; urlando di dolore, l'alicorno sentì tutto il suo potere oscuro convergere in quel punto e scivolare via, assorbito dall'antico manufatto. Senza più forze, Luna si accasciò a terra, il manto di nuovo del consueto blu notte.
Fortificatosi di quell'incredibile energia negativa, il metallo dei bracciali Zil cominciò ad espandersi, risalendo lungo le zampe del pony fino a rivestirlo completamente di una scintillante armatura argentata, dai riverberi oscuri.
- Potere... Altro potere...
Stavolta le parole uscirono direttamente dalla bocca di Marlock, distorte, mentre il pony scrutava il paesaggio attorno a sé, come alla ricerca di qualcosa. Il suo occhio azzurro ruotava frenetico dentro l'orbita, tingendosi di una pericolosa tonalità viola, quando finalmente si posò sulla figura di Luna, che giaceva al suolo.
- Più... Potere...
La principessa della notte non aveva la forza nemmeno di muoversi. In ginocchio, guardò il suo carnefice avanzare, fino a che non lo vide torreggiare sopra di lei. Quando parlò, però, la sua voce era ferma.
- Fai ciò che devi, ma lascia andare le puledre. Sono miei sudditi. Non devono pagare per i miei errori.
- Sssssiiiii... Potere...
La frusta d'ombra si levò alta sotto la luna piena. Quindi calò fulminea, con uno schiocco assordante e Luna chiuse gli occhi.
Quando li riaprì, però, la catena si trovava ad un soffio dal suo zoccolo. Marlock aveva mancato il bersaglio.
Il pony stesso sembrava sorpreso del suo errore. Furioso, fece roteare nuovamente l'arma, ma all'ultimo momento la sua zampa cambiò direzione, deviando il colpo.
- Ssssmettila di... interferire...
L'arma sibilò nell'aria altre due volte, schiantandosi al suolo e flagellando il prato, mentre schizzi di erba e terriccio iniziavano a volare dappertutto.
- Sei servitore... Dell'ombra...
- Della Principessa!
Tutti gli occhi delle presenti erano concentrati su Marlock, che sembrava in preda ad un furibondo conflitto interiore.
- Voi non... farai del male... a lei!
- No...
Con uno sforzo disumano, il pony cadde sulla schiena, addentando gli anelli, cercando di strapparseli di dosso con ogni fibra del suo corpo.
Con un urlo inarticolato, primo bracciale volò lontano, circondato da un aura mefitica, mentre Marlock si avventava sull'altro.
- Io proteggerò... la mia signora!
Finalmente, anche il secondo anello venne scaraventato via e il pony grigio ricadde al suolo, ansante. La nebbia avvolse anche il secondo anello nel bianco della sua foschia e l'aria tornò immobile e rarefatta, nel silenzio della notte.
- Principessa!
Twilight e le sue amiche si precipitarono da Luna, che aveva appena cominciato a riprendersi.
- Marlock... Lui è...
- Non temete, principessa, è tutto finito - la rassicurò Twilight - Ora possiamo finalmente tornare a casa...
- Ehm... Twilight? E con quello come facciamo?
- Ah, hai ragione, Rainbow Dash! - esclamò Twilight - Dovremo inviare delle guardie reali per prendere Marlock in custodia e...
- No, zuccherino, credo che Dashie si riferisse a quell'altro - disse Applejack, indicando con lo zoccolo poco lontano.
Un denso fumo viola si stava sprigionando dagli anelli Zil caduti al suolo. Prima che una di loro potesse muovere anche un solo passo, i bracciali cominciarono a fremere, mentre il vapore andava condensandosi verso il cielo.
Barcollante, un'immensa entità dai contorni demoniaci iniziò a prendere forma a mezz'aria, sempre più definita. La tozza testa era incassata nel torace muscoloso e supportava un paio di grandi corna ricurve, come quelle di alcune capre di montagna. Le zampe superiori, riconobbe Twilight, assomigliavano vagamente a quelle umane, ma le mani di quella creatura erano artigliate e imponenti come nessun umano che avesse mai visto. La gigantesca creatura, qualunque fosse la sua natura, non riusciva a formare la parte inferiore del suo corpo: galleggiando in aria, come un terribile genio della lampada, si volse verso di loro, aprendo finalmente i grandi occhi gialli. Il suo ruggito sembrò provenire dalle zone più remote del Tartaro e silenziò qualunque altro rumore della notte.
- Non è ancora finita...





*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.



Pinkie Pie: L'ho visto con i miei occhi e ancora non riesco a crederci! La principessa Luna può diventare Nightmare Moon quando vuole!

Twilight Sparkle: Non credo, Pinkie. Vederci mentre eravamo sotto l'attacco di Marlock deve aver scatenato in lei i poteri oscuri che erano rimasti latenti in lei. Ma ora sembra che siano stati assorbiti tutti da quegli strani anelli, non credo sia rimasta traccia di malvagità nella sua anima...

Pinkie Pie: Oh, meno male. Quando tutto sarà finito, preparerò una torta talmente buona che spazzerà via ogni residuo di cattiveria nel suo cuore. Così, per sicurezza!


CAPITOLO XI: L'ora più buia
L'ora più buia


- L'ombra di Zil...
Luna la osservò con ribrezzo, mentre la creatura di fumo continuava a gonfiarsi, fino a raggiungere dimensioni colossali.
- Che cos'è, Principessa?
- È... Era un artigiano. La leggenda dice che i fabbri più dotati del popolo Zil fossero in grado di infondere parte della loro anima oscura all'interno degli oggetti che creavano.
Il demone precipitò i pugni al suolo, adirato, e le pony arretrarono, il terreno che fremeva sotto gli zoccoli.
- Quando donai a Marlock quegli artefatti, li ritenevo solo strumenti molto potenti, alimentati dalla magia oscura. Mai avrei immaginato che contenessero l'anima di un artigiano Zil.
- Beh, sembra proprio che voglia sgranchirsi le zampe - notò Rainbow Dash, mentre la creatura sradicava ampie porzioni di foresta a zampate - se non lo fermiamo, devasterà tutta la Everfree Forest... a cominciare da noi!
- No - dichiarò Luna - Gli spiriti Zil possono essere sconfitti solo da chi porti in sé una grande quantità di energia nera. L'ombra più grande inghiotte quella più piccola: questo è il principio delle forze oscure. Nessuna di voi può sconfiggerlo. Dovrò affrontarlo da sola.
- Principessa, non potete! - protestò Twilight - Non avete le forze sufficienti!
Luna distolse lo sguardo.
- E allora fuggite. Mettetevi in salvo fino a che la furia di quel mostro non cesserà.
- Non ci penso nemmeno! - dichiarò Applejack, calcandosi il cappello sulla testa - Quell'affare potrebbe ingoiarsi la fattoria in un boccone... Non gli farò fare i comodi suoi fino a che avrò fiato in corpo!
- Ferma, Applejack, cosa fai? - le urlò Pinkie Pie, che era andata a consolare una Fluttershy quasi in lacrime dalla paura.
La puledra dal manto arancione però era troppo determinata per lasciarsi dissuadere e partì al galoppo, l'inseparabile lazzo stretto tra i denti, mentre l'ombra di Zil posava lo sguardo su di lei.
- È ora del rodeo, bestione!
La mira di Applejack era infallibile, come sempre: il cappio del lazzo volò proprio attorno alla testa del mostro, scivolandogli attorno al collo. Quando la pony tirò, però, la corda attraversò il fumo senza effetto, ricadendo a terra.
- Oh, cavolo. Avrei dovuto aspettarmelo, immagino - commentò la pony tra sè, afflitta.
Proprio prima che il gigante stendesse una mano su di lei, però, un'improvvisa raffica di vento spinse il suo braccio di lato, quel tanto che bastava per fargli mancare la presa.
- Muoviti da lì, AJ - le urlò Rainbow Dash, agitando le ali per mantenere il flusso d'aria e Applejack fece velocemente marcia indietro.
L'ombra di Zil ruggì di nuovo e batté forte le mani tra di loro. La potente onda d'urto che ne derivò ai propagò per tutta l'area, respingendole via.
- Non ti permettere, razza di bruto! Prendi questo!
Rarity si era unita all'assalto delle amiche, il manto avvolto da una splendida barriera smeraldina. Il raggio che partì dal suo corno, però, attraversò la materia fumosa del demone senza conseguenze e la puledra venne scaraventata via da una colossale zampata. Fortunatamente, le sue difese le impedirono di schiantarsi al suolo e l'unicorno rimbalzò contro alcuni cespugli sul limitare della foresta, da cui ne uscì malconcia e coperta di rametti.
Twilight, al limite delle forze, provò a creare una sfera di energia luminosa, ma l'incantesimo che lanciò dalle retrovie risultò del tutto inutile. Niente sembrava poter scalfire quella nuvola di fumo maledetto.
L'ombra di Zil agitò il braccio destro verso le puledre, come se stesse lanciando qualcosa e le pony vennero investite da una raffica di vento putrido. Twilight si sentì all'improvviso mancare le forze e vide che anche tutte le sue amiche faticavano a restare sulle zampe.
- Mi sento così... vuota... - sussurrò Fluttershy, la voce piccola.
- È come mangiare una torta e non sentirne il sapore - le fece eco Pinkie Pie, triste.
- Le mie zampe... Le sento deboli... Come la polpa di una mela marcia... - aggiunse Applejack, scoraggiata
- Non... Non sono sicura di farcela da sola contro quel colosso - confessò Rainbow Dash, sconsolata.
- Ma non dovrai farlo da sola. Nessuna di noi dovrà!
Twilight fece un passo avanti, debole ma risoluta.
- Quel mostro sta cercando di indebolirci con la sua negatività. Si nutre della disperazione e della paura. Dimostriamogli che la nostra amicizia è più forte di qualsiasi altra cosa!
Le altre la seguirono, disponendosi in formazione. Singolarmente, non sarebbero mai riuscite a vincere. Ma se avessero unito le loro forze, forse ci sarebbe stata una possibilità.
Brillando di una confortante luce bianca, un'enorme quantità di potere magico si accumulò sopra di loro, alimentato dai loro sentimenti positivi. Ancora una volta, gli Spiriti dell'Armonia avevano risvegliato il loro grande potere nascosto, quello che le legava da sempre: la magia dell'amicizia.
Una volta caricata, tutta l'energia si condensò in un devastante raggio arcobaleno, che partì a tutta velocità verso il mostro, circondandolo di un vortice colorato. Gli occhi delle pony si illuminarono di bianco, e l'arcobaleno dell'armonia sprigionò tutta la sua forza, ridando colore e vita al paesaggio notturno: i cespugli di spine tornarono a coprirsi di foglie, la nebbia si depositò e perfino i ruderi del vecchio castello apparvero meno inquietanti di prima.
Nonostante la potenza della loro magia, però, il demone viola si aggrappò ai bordi di quel tornado multicolore, rifiutandosi di soccombere. Testardo, si divincolò nella sua prigione d'arcobaleno, rifiutandosi di tornare nei bracciali.
Le pony ce la stavano mettendo tutta, ma le parole di Luna echeggiavano nella mente di Twilight: nonostante i loro sforzi, non ce l'avrebbero fatta. La luce non poteva sconfiggere l'ombra. Erano destinate a fallire.
Sentendo che la loro energia andava pian piano affievolendosi, il demone allargò ancora di più le braccia e sporse la testa fuori dal vortice arcobaleno, pronto a lanciare un incantesimo letale...
Poi qualcosa attirò il suo sguardo.
Proprio sotto di lui, Marlock si era trascinato a fatica accanto ai bracciali, il muso contratto dalla determinazione. Ogni passo sembrava costargli uno sforzo immenso, ma la tenacia che lo pervadeva non aveva uguali.
- Per la mia signora... Nightmare Moon - proclamò, impennandosi sulle zampe posteriori. Il suo corpo coperto di cicatrici era teso e contratto dallo sforzo, mentre sopra di lui il demone Zil allungava il braccio, per fermarlo.
- Per la mia sovrana... Principessa Luna!
Gli zoccoli di Marlock calarono quindi con forza sugli anelli d'argento, frantumandoli.







*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.



Pinkie Pie: Oh, accidenti, che fatica sconfiggere questi mostri demoniaci... spero solo che i Signori Cake mi diano qualche giorno di permesso per riprendermi dopo la battaglia...



CAPITOLO FINALE: Il suddito più fedele
Il suddito più fedele



Il tempo sembrò dilatarsi. Twilight osservò con viva nitidezza l'espressione determinata di Marlock, l'indescrivibile stupore del demone Zil e la volontà ferrea delle amiche che la circondavano.
Per un lungo, indimenticabile momento, la principessa osservò tutto questo con analitico distacco, come estraniata dalla realtà. Poi, con un impeto di volontà, coordinò tutta l'energia positiva dell'incantesimo contro l'abominio che avevano davanti e ne avvertì l'efficacia: i bracciali erano distrutti, il giogo di Nightmare Moon spezzato. Marlock aveva privato il demone della sua fonte di potere, rendendolo di fatto vulnerabile. La sua ossessione si era esaurita. L'ombra grande aveva inghiottito l'ombra piccola.
L'ululato del mostro squarciò l'aria, sgraziato come quello di un animale selvaggio. Nel preciso momento in cui bracciali Zil erano stati infranti, la sua intera figura aveva iniziato a vibrare violentemente, come se avesse perso il suo nucleo più importante. Senza più un posto dove rifugiarsi, il demone era in balia dell'incantesimo delle pony.
L'energia degli Spiriti dell'Armonia brillò più vivida che mai, consumando lentamente il fumo che circondava il mostro, mentre il suo potere oscuro veniva lentamente epurato. Con un ultimo lampo di luce, l'ombra di Zil scomparve quindi tra i colori dell'arcobaleno, dissolvendosi nel nulla.

Una nuova pace pervadeva ora il cortile del castello e tutte quante si fermarono un attimo, come se non riuscissero a credere a ciò che avevano appena visto. Poi, come un solo pony, si lanciarono in un grido di gioia, andandosi ad abbracciare l'una con l'altra.
Stretta in un abbraccio di gruppo con le sue inseparabili amiche, Twilight alzò gli occhi al cielo che andava rischiarandosi, mentre
il primo passero del mattino cominciava a cinguettare l'arrivo dell'alba.
- L'alba? - si chiese Luna, guardando il disco solare innalzarsi dall'orizzonte - Questo vuol dire che Tia...
- La principessa Celestia sta bene! - esultò Twilight - Presto, dobbiamo tornare a Canterlot!
L'ondata di entusiasmo aveva ridato vigore a tutte le pony, che annuirono, sorridendo.
- Andate. Vi raggiungerò a breve...
Le sei puledre fermarono all'improvviso i loro preparativi per la partenza, preoccupate. Luna era in piedi davanti a Marlock, prostrato a terra con il cuore pieno di vergogna.
- È sicura, principessa? Noi possiamo...
- Andate.
Non c'era rimprovero nella sua voce, solo fermezza. Le puledre iniziarono dunque il loro viaggio di ritorno, sostenendosi l'una con l'altra, distrutte dalla stanchezza ma felici di avercela fatta.
Si erano già addentrate nel bosco da qualche minuto quando l'acuta risata di Pinkie Pie raggiunse le orecchie di Luna, che sorrise a sua volta, pensando alle sei che si godevano la loro meritata vittoria.
Poi la principessa tornò seria e guardò Marlock immobile nella polvere davanti a lei. Sembrava quasi che il pony desiderasse sprofondare nelle viscere della terra e non fare più ritorno.
- Mille anni.
La voce di Luna era sicura, nonostante l'emozione.
- Sono passati più di mille anni da allora. Il mondo è cambiato, come i suoi abitanti. Tutto è destinato al mutamento. Ma la notte è eterna e uguale, immune al flusso del tempo. La luna sorgeva splendida mille anni fa e continua a farlo oggi, e così ogni giorno da allora.
Marlock rimase con la fronte a terra, immobile. In silenzio, aspettava il verdetto.
- Mille anni di cambiamenti. Ma io ero rimasta uguale. L'odio e la gelosia verso mia sorella erano rimaste le stesse di allora. Il fuoco arde, langue e si spegne. L'ombra no: rimane uguale a se stessa, sempre.
Luna chiuse gli occhi, cercando di trovare le parole giuste.
- Tornai dal mio esilio. Potente più di allora. E quelle giovani puledre che tu oggi hai visto rischiare la vita per salvarmi, allora mi combatterono ed estirparono l'odio che muoveva il mio cuore.
Marlock alzò lo sguardo, meravigliato, per poi riportarlo a terra subito dopo. Come era possibile una cosa del genere?
- Il mio esilio si era protratto per così tanto tempo... Eppure fu solo al mio ritorno che imparai ciò che in mille anni non ero riuscita a comprendere. E allora capii.
Luna posò gentilmente il suo zoccolo sotto il mento di Marlock, facendogli sollevare lo sguardo .
- Capii che la notte era più bella perché veniva dopo il giorno. Capii che i pony che dormono durante il buio affidano i loro sogni alla cura dei Figli della Notte. Capii che avrei potuto perdere tutto questo se non fossi cambiata dentro.
L'unico occhio di Marlock si perse in quelli blu dei suoi.
- Lo spirito maledetto degli artigiani Zil ti ha tenuto in vita in tutti questi secoli - continuò lei - Ma ora che è scomparso, ti chiedo, Marlock, se vuoi ricominciare a vivere veramente.
- Mia signora...
Il pony distolse lo sguardo, pieno di vergogna. I primi raggi solari iniziavano a scaldare il cortile e l'aria profumava di erba.
- Io... Non sono in grado. Questo mondo è pieno di luce, e io sono... un'ombra. Non sono diverso dal quel demone che ha minacciato la vostra vita.
- Il compito del sovrano è di guidare il suddito perché trovi il suo giusto posto nel mondo - ribatté lei, solenne - Così io guiderò te in questa nuova missione, Golemius Lizertra Marlock.
Quelle parole diedero il coraggio al pony di alzare il volto coperto di cicatrici all'altezza di quello della principessa. Possibile che intendesse...
- Nuovi pericoli minacciano questo mondo. E in qualità di Principessa della Notte, è mio dovere vegliare sulla pace di Equestria quando il sole cala. E mentre io veglio sul sonno dei miei sudditi, i miei soldati salvaguardano la sicurezza delle città. Se tu lo vorrai, potrai di nuovo prestare servizio sotto al mio comando.
Marlock spalancò gli occhi.
- Non ho desiderio più grande, mia signora... Ma come sarò in grado?
- Il seme del cambiamento è già presente in te, Golemius - sorrise Luna - Ho udito le tue parole, nel momento della verità. Mentre infliggevi il colpo fatale all'ombra dello Zil, lo hai fatto invocando il mio nome. Il mio vero nome.
Una lacrima, solitaria, rotolò lungo la guancia del vecchio pony, senza che questi se ne accorgesse e, per la prima volta dopo mille anni, sul suo volto apparve un sorriso sereno.
Luna si voltò, il cuore ora leggero, ma il piglio deciso.
- Scortami dunque fino al castello, Figlio della Notte. Una volta lì, riceverai i tuoi prossimi ordini.
Marlock fece un passo in avanti, l'occhio di nuovo vigile, mentre varcava per primo i confini della foresta, con Luna che avanzava nella sua scia.
- Sì, mia signora.


- Raccontalo di nuovo, Rainbow Dash! Quanto era grande il mostro? E come lo avete sconfitto?
- E' stata davvero una lunga battaglia... Ma poi...
La pony dalla criniera arcobaleno era circondata da puledrini, prima fra tutti una saltellante Scootaloo, ognuno di loro avido di ascoltare.
Con deliberata lentezza, bevve un lungo sorso di idromele dal boccale, prima di agitarlo con foga.
- È stato incredibile! Eravamo tutte lì a combatterlo, potentissime, e quello non ne voleva sapere di andare giù. Poi Marlock ha rotto gli anelli e... bum!
Allargò le zampe per simulare un'esplosione e i suoi giovani spettatori andarono in visibilio, immaginando ciascuno la propria versione di come fossero andate esattamente le cose e discutendo tra loro su chi avesse ragione.
La festa della Eclipse Night, spostata eccezionalmente di mattina, era decollata e tutto procedeva per il verso giusto. I pony chiacchieravano amabilmente sotto gli stendardi con il sole e la luna, simbolo di armonia tra giorno e notte.
Poco distante dal tavolo del buffet, Fluttershy e Rarity ridevano a crepapelle, mentre Applekack e Pinkie Pie erano nel pieno di una sfida a chi riusciva a bere più sidro dal boccale senza usare le zampe.
Twilight, invece, era seduta tra i posti d'onore accanto alla Principessa Celestia che, seppur bendata, sembrava aver recuperato le forze sufficienti per coordinare la celebrazione.
- Con l'aiuto delle tue amiche, hai saputo gestire questo nuovo pericolo in modo eccellente, Principessa Twilight Sparkle - le sorrise Celestia, fiera - Equestria è fortunata ad avere una sovrana così capace nei suoi confini.
Twilight arrossì per il complimento. Detto da lei, aveva un valore incredibile.
- Non è così... Senza l'aiuto delle mie amiche e della Principessa Luna, non sarei stata in grado a fare nulla...
All'improvviso, Twilight si ricordò di una cosa.
- Principessa Celestia, mi domandavo... Avete cercato di dirmi qualcosa sul punto debole di Marlock, prima di svenire. Ho provato a usare la luce del sole, ma...
Proprio in quel momento, accompagnate dall'austero squillo delle trombe, le porte del palazzo reale si aprirono e una criniera dai mille riflessi della notte catturò l'attenzione di tutti i presenti.
Solenne, la principessa Luna incedette nella sala, lenta e maestosa, seguita a breve distanza da un soldato dal manto grigio e il volto coperto di cicatrici.
Nella fretta di assistere alla comparsa della principessa, Pinkie Pie si girò di scatto, colpendo accidentalmente con la zampa il boccale che Applejack tentava di tenere tra i denti e spedendolo dritto verso Luna.
Poi, senza alcun motivo apparente, il boccale si disintegrò a mezz'aria, senza che una singola goccia di sidro andasse a intaccare l'elegante abito della principessa. Marlock si sistemò l'usbergo della divisa, rinfoderando la nuova frusta di cuoio che aveva ricevuto in dotazione, mentre Luna continuava a camminare, disinvolta.
- Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace! - farfugliò Pinkie Pie, mentre Marlock le si avvicinava - Sono così sbadata, devo aver esagerato con l'idromele, quello di Canterlot è talmente forte che...
Marlock le si fermò davanti, l'espressione indecifrabile. Quindi portò una zampa nella tasca della divisa e ne estrasse un laccio lungo e nero, simile ad una corda.
Per un attimo, Pinkie Pie lo guardò interrogativa. Poi, in un lampo di comprensione, si aprì nel suo sorriso più scintillante.
- Per me? - chiese entusiasta, mentre Marlock le posava la lunga stringa di liquirizia tra gli zoccoli e tornava dalla principessa, un mezzo sorriso sul muso.
- Grazie, grazie, grazie! - esultò la puledra, addentando il dolce e masticando con gusto - Ah, lo dicevo io che quelle erano liquirizie! E anche della migliore qualità! Però, non si direbbe certo che abbiano più di mille anni...
Twilight trattenne a stento le risate, mentre la Principessa della Notte si accomodava accanto alla sorella, sul proprio trono.
- Non ti è chiaro adesso, Twilight? - le chiese Celestia, mentre Marlock prendeva posto poco distante, lo sguardo vigile - Quale sia il punto debole di Marlock?
- Sì, Principessa Celestia - rispose Twilight, lanciando un'occhiata a Luna e sorridendo - Credo di aver capito...








*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.


Pinkie Pie: Quindi ora è finita per davvero! Questo vuol dire che non ci sarà più l'angolo di Pinkie Pie? Che peccato, mi ci ero affezionata... Ma ehi, ci siamo divertiti, giusto? Se ci dovesse essere ancora qualcosa di poco chiaro, mandate pure un messaggio a quella zucca vuota dell'autore, vi prometto che farà del suo meglio per inventarsi una scusa plausibile alle vostre obiezioni. E adesso vi lascio, credo che la liquirizia di Marlock mi sia rimasta sullo stomaco, andrò a stendermi un po'... Burp...
Ultima modifica di The Capo il 12/03/2016, 6:13, modificato 8 volte in totale.
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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda Blackblood » 19/02/2016, 13:38

Uhm... da quel che c'è scritto posso presumere che Marlock sia un cavaliere di Nightmare Moon che, dopo la sconfitta della sua padrona da parte di Celestia, si è autoesiliato in quella caverna. Solo che si è svegliato nel momento sbagliato, ormai. XD
Chi sa come si comportera' con Twilight?
Mi intriga. Seguirò questa fic. :pinkiegrin:

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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda The Capo » 20/02/2016, 1:40

Ciao Blackblood!

Caro il mio amante del Big Brother Orwelliano, temo proprio che tu abbia indovinato in pieno. Lo so, le premesse erano abbastanza ovvie, ma temo che l'equivoco impiegherà almeno un altro capitolo prima di essere chiarito :D
Ad ogni modo, c'è molto di più da scoprire, anche perché Marlock è molto più di quanto possa apparire... E le mane six dovranno difendersi da un nemico molto potente!
Pubblicherò il prossimo capitolo domani, grazie di aver letto per il momento!
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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda The Capo » 20/02/2016, 16:45

CAPITOLO II: Presentazioni

Presentazioni



Marlock ansimò, osservando stupefatto l'alicorno che aveva davanti. Il suo occhio gli trasmise l'immagine di un'alta concentrazione di magia viola, quella con le frequenze più alte.
- Principessa Twilight Sparkle... Crepuscolo Scintillante... colore viola...
La sua mente lavorava febbrile. La discendenza reale... Possibile che si trovasse davanti alla progenie della sua Principessa?
La sua testa iniziò a girare e per lunghi secondi rimase così, assorto nei suoi pensieri, accorgendosi a malapena che le altre puledre si erano alzate e lo guardavano perplesse.
- Ehilà, compare - lo apostrofò infine quella dal manto arancio - sembri uscito dalle più puzzolenti profondità del Tartaro... Che ne dici di una fetta di torta alle mele? O un bicchiere di sidro per sciacquarti la bocca, mentre ci racconti chi diavolo sei?
- Applejack, sei terribile - esclamò una graziosa pony dalla chioma acconciata - Come puoi dire certe cose a qualcuno che nemmeno conosci. Ah-hem!
Fece un passo in avanti, sfoderando il suo sorriso più affascinante.
- Il mio nome è Rarity, stilista e disegnatrice di alta moda. Posso avere il piacere di conoscere il tuo nome? E il motivo per cui ti sei presentato qui con tanta... enfasi?
Marlock continuò a fissare Twilight, che iniziava a sentirsi a disagio. Il suo occhio blu sembrava analizzare ogni pelo della sua criniera, ogni piuma delle sue ali, soffermandosi poi sul suo Cutie Mark a forma di stella. Una stella... nel buio del firmamento.
- Il nostro nome - dichiarò infine - è Golemius Lizertra Marlock, luogotenente delle Forze Imperiali Nefos. Non siamo sicuri di dove siamo, ma quel che è certo che ci siamo svegliati dal sonno nel quale abbiamo trascorso gli ultimi anni.
- Sì, beh, piacere nostro, Marlecchino - disse sbrigativamente Rainbow Dash - ma siamo abbastanza di fretta stasera, abbiamo un treno da prendere per Canterlot e la Principessa in persona ci aspetta per i preparativi dell'Eclipse Night...
- Oh... Uhm... - sussurrò imbarazzata Fluttershy - quello che probabilmente Dashie voleva dire è che saremmo felici di aiutarti, ma che se fossi così gentile da ripassare tra un paio di giorni potremo...
- Uhm... Forze Imperiali Nefos - rifletteva intanto Twilight - dove ho già sentito questo nome? Non ricordo con esattezza, ma deve avere a che fare in qualche modo ad un periodo buio nella storia di Equestria...
- La... Eclipse Night? - chiese il pony, perplesso - Di quale evento state parlando?
- Liquirizia! - trillò Pinkie Pie, avventandosi sulle fruste d'oscurità ancora legate alle zampe di Marlock, la lingua penzoloni.
- Ferma! - tuonò lui, facendo schioccare le armi ad un soffio dal naso della pony rosa - Queste sono catene forgiate dai mastri artigiani Zil mille anni fa, pensi davvero di poterle addentare senza conseguenze?
- Catene di liquirizia millenarie? E sono ancora commestibili? Geniale! Questi artigiani pasticcieri hanno avuto un'idea eccezionale, sono sicura che...
- Risponderò io alla tua domanda - sorrise Twilight Sparkle, tappandole la bocca. Quando si trattava di spiegare qualcosa a qualcuno, tutto il resto passava in secondo piano.
- L'Eclipse Night è una festa da poco istituita dalla Principessa, questo è il primo anno in cui verrà celebrata. Sarà un evento spettacolare, chiunque ad Equestria sarà presente! Vedi, a causa dell'orbita trasversale di...
Ma Marlock non ascoltava più. La mole di informazioni che stava ricevendo era soverchiante. Il suo esilio era durato troppo a lungo, doveva riacquisire ancora tutte le sue facoltà mentali. Per esempio, cosa ci faceva lì? Dov'era la sua Principessa? Perchè si era svegliato?
Mentre Twilight Sparkle continuava la sua spiegazione su tutte le implicazioni di un'eclissi, il suo sguardo vagò fuori dalla finestra, confortato dall'oscurità.
- ...ed è per questo che questa particolare eclissi si verifica solo ogni dieci anni. - concluse la puledra, soddisfatta.
Il suo pubblico, comunque, non sembrava molto interessato alla faccenda e tutte le presenti avevano già raccolto le proprie borse per il viaggio.
- La Principessa - disse ad alta voce Marlock - dove possiamo trovare la Principessa?
- Ma... ma a Canterlot, naturalmente - rispose Twilight, spiazzata - è dove stiamo andando...
- Verremo con voi - dichiarò lui - Dobbiamo incontrare la Principessa il prima possibile. E questa luna splendente... Sarà il segno del nostro nuovo incontro.
- Eh... non credo che sia così semplice, amico - fece Rainbow Dash - Migliaia di pony vorrebbero incontrarla ogni giorno e negli ultimi tempi ha dovuto organizzare la preparazione di questa festa, non credo abbia tempo per te...
- La Principessa accoglierà con gioia il ritorno del suo suddito - rispose serafico il pony - ed un nuovo potere giungerà sul suo dominio.
Tutte le pony lo guardarono, sospettose. C'era qualcosa di veramente strano nel suo comportamento. Il loro viaggio verso la stazione fu carico di un silenzio preoccupato, causato dalla presenza di quel pony dall'aspetto così malmesso. Marlock, d'altro canto, stava cercando di rimettere in ordine i propri ricordi. Doveva trovarla, mormorava tra sè, tutto avrebbe riacquistato senso dopo.
- Sei sicura che non dovremmo portarlo al Rifugio Mentale per Pony Speciali? - chiese perplessa Applejack a Twilight - Il nostro amico non sembra avere la testa molto a posto, se vuoi sapere la mia.
- Non saprei. Ma sono sicura che le Forze Nefos di cui parlava c'entrino qualcosa con la Principessa Celestia. Devo averlo letto quando ero ancora a Canterlot. Se solo riuscissi a ricordare...
Quando infine giunsero in stazione, mancava poco all'alba.
- Vi chiedo di scusarci, ma siamo sfiniti - annunciò Marlock, mentre si apprestavano a salire sul treno - Vi chiedo la cortesia di trasportarci al palazzo mentre riposiamo.
- Ti aspetti che ti portiamo in spalla fino a Canterlot? - esclamò Rainbow Dash, indignata.
Ma la sua protesta cadde nel vuoto. Il pony chiuse gli occhi e lentamente la sua sagoma iniziò a perdere consistenza. Sotto lo sguardo stupefatto delle amiche, la sua essenza si ritirò all'interno degli anelli Zil, fino a scomparire del tutto.
- Chissà se ora posso... - fece Pinkie speranzosa, ma anche le fruste d'ombra si riavvolsero all'interno dei bracciali.
- Oh, andiamo! - sbraitò - Volevo solo un assaggino!
- No, Pinkie - dichiarò Applejack, sistemando gli anelli all'interno della sua borsa da viaggio e salendo in carrozza - L'ultima cosa che vogliamo è che quel tipo finisca dentro al tuo stomaco.
- Peccato - sospirò Twilight, mentre si sedevano nel loro vagone - avrei voluto chiedergli di più sulle forze Nefos... Immagino che la Principessa saprà darci tutte le risposte.
- Di qualsiasi cosa si tratti, io me ne chiamo fuori - sbadigliò Rainbow Dash - se il tipo ci causerà problemi, penserò io a rimetterlo al suo posto.
- Sono certa che non sia cattivo - bisbigliò Fluttershy - voglio dire, a parte quel suo occhio inquietante, la criniera disordinata, le cicatrici, le armi alle zampe e l'aspetto totalmente spaventoso... - deglutì, a disagio - Beh... non penso sia pericoloso... vero?
Le altre la guardarono, per niente convinte.
- Tanto vale riposarci un po' - suggerì Rarity, calandosi una mascherina da notte sugli occhi - arriveremo a Canterlot a sera inoltrata e non ho ancora fatto il mio sonno di bellezza...





*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.

Pinkie Pie: Mi è venuto in mente che Marlock non ha pagato il biglietto! Speriamo che il controllore non se ne accorga...

Twilight Sparkle: Sinceramente, Pinkie, la multa è l'ultimo dei miei pensieri, al momento. Ci sono troppe cose da fare e questo imprevisto ha mandato a monte la mia lista in settantaquattro punti! Dovrò stilarla tutta da capo o rischio di tralasciare qualcosa!
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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda fengrin » 21/02/2016, 21:24

Weellllllp son curioso.


Leggendo il primo capitolo avrei giurato che fosse un soldato di Nightmare Moon, ma con questo secondo dalle parole sue e di Twilight sembra parlare di Celestia invece, curioso.

Se è un soldato di NMM, sono abbastanza sicuro che avverrà questo dialogo
"ohy son tornato per aiutarti a conquistare tutto"
"Uuuh grazie ma non mi interessa più"
"COME OSI ORA IMPAZZISCO E FACCIO IL CATTIVO WOOOOO"

E quindi sarà una roba seria

Oppure dovrà tentare di inserirsi, in tal caso ci saranno situazioni buffe riguardo un soldato millenario che deve fare il personaggio di MLP XD

Entrambe le vie mi rallegrano, qualunque prendi mi piacerà immagino :dunno:
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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda The Capo » 22/02/2016, 0:40

Ehilà, Fengrin!

Considerando che di pony banditi ne conosciamo pochi, credo proprio che la principessa a cui si riferisce Marlock non sia Celestia :)
Diciamo che tra le due ipotesi che hai tirato, la prima si avvicina molto di più alla realtà dei fatti. Fortunatamente, ho cercato di approfondire il tutto in maniera più... dettagliata, ecco XD
Quello dell'adeguamento di Marlock potrebbe essere un ottimo sequel, mi sono sempre chiesto quale percorso abbia scelto Luna per aggiornarsi sugli ultimi secoli... Chissà, forse lo scriverò :D
Sono contento di averti incuriosito, spero proprio che non rimarrai deluso... Al prossimo capitolo!
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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda The Capo » 23/02/2016, 2:37

CAPITOLO III: Rivelazioni

Rivelazioni



Durante il viaggio, il gruppo di amiche ritrovò un pò di normalità e quando infine giunsero a Canterlot erano tornate a concentrarsi sul motivo della loro visita.
Twilight stava recitando per l'ennesima volta ad una rassegnata Fluttershy la scheda dell'orario, preoccupandosi di non tralasciare alcun dettaglio, quando infine giunsero alle porte del castello reale.
Le guardie poste all'entrata si inginocchiarono al suo passaggio e le altre seguirono la sua scia.
- Non mi sono ancora abituata alle loro riverenze - sospirò la principessa - vorrei che la smettessero di usare tutta questa deferenza nei miei riguardi...
- Sempre meglio che essere perquisite ogni volta - rimbrottò Rainbow Dash - l'ultima guardia reale che mi ha ispezionata sembrava provarci gusto a passare i suoi zoccoli dove non doveva...
- Sei la solita presuntuosa, Dashie - la punzecchiò Applejack - Non penso che le guardie siano attratte dalle tue piume arruffate. Però sono contenta che non abbiano controllato gli zaini - aggiunse a bassa voce - sarebbe stato difficile spiegare la natura di quei bracciali... qualsiasi cosa siano.
- Sarebbe stato divertente! - esclamò Pinkie Pie, imitando l'espressione severa delle sentinelle - Alt! Cosa avete qui? Un pony alla liquirizia? Non può passare di qui, le cucine sono nell'ala est!
Mentre la puledrina rosa cadeva a terra in preda alle risate della sua stessa battuta, le sei giunsero infine nella sala del trono.
L'interno era stato già parzialmente addobbato e i lunghi striscioni della luna sovrapposta al sole pendevano dalle colonne della sala del trono. Le vetrate erano state lucidate di recente, i pavimenti brillavano e già diverse dozzine di tavoli erano stati disposti in fila ai lati della sala.
A presiedere il tutto si trovava la Principessa Celestia, la chioma dai colori dell'aurora che brillava ad ogni movimento, mentre impartiva gli ordini ai suoi consiglieri con gentilezza e decisione.
Ogni volta che la vedeva indaffarata, Twilight prendeva appunti mentali su come la sovrana dirigeva i lavori, sul tono della sua voce e su come risolveva i problemi organizzativi con grazia e senza perdere mai la calma.
- Non è incredibile come riesca a gestire tutto con così tanta eleganza? - sussurrò estatica alle amiche - vorrei diventare come lei un giorno... Ma che dico, non sarà mai possibile, è troppo più brava, è così...
Prima che le altre potessero alzare gli occhi al cielo, Celestia congedò l'ultimo dei suoi visitatori e finalmente si rivolse alle nuove arrivate.
- Principessa Twilight Sparkle, - sorrise, mentre tutte loro chinavano il capo - Spiriti dell'Armonia, sono lieta della vostra presenza stasera. Conto molto sul vostro aiuto per far riuscire al meglio questa nuova celebrazione della Notte dell'Eclissi.
- Contate su di noi, Principessa! - esclamò Twilight, carica di energia - diteci solo cosa fare.
Mentre la Principessa iniziava ad assegnare loro i compiti, però, un sottile fumo nero si alzò dalla borsa di Applejack, condensandosi a mezzaria alle loro spalle.
- Fluttershy, vorrei che tu radunassi i migliori fringuelli di Canterlot perchè si occupino del coro e... Applejack, cara, penso che qualcosa stia andando a fuoco nella tua borsa. - osservò la monarca, senza scomporsi.
Con una colorita esclamazione di sorpresa, Applejack si liberò del bagaglio, che continuò ad emettere quello strano vapore.
- Oh, Principessa, avrei dovuto dirglielo prima - si affrettò a spiegare Twilight - Un pony si è presentato al castello prima che ci mettessimo in viaggio e ha chiesto di...
Finalmente, i due anelli uscirono fluttuando dalla valigia e dal vapore che sprigionavano ne emerse la sagoma di Marlock.
- Un degno riposo, dopo tante fatiche - commentò lui, soddisfatto - Ora posso finalmente...
Poi il suo sguardo si incrociò con quello di Celestia e il gelo calò nella sala.
Senza notare la fiamma che ardeva nei suoi occhi, Twilight si avvicinò al pony, sorridendo imbarazzata verso il trono.
- Beh, ecco, lui è Marlock, e ci ha chiesto di essere presentato a...
- TRADIMENTO! - strepitò lo stallone e con un balzo si portò ad una certa distanza dal trono.
Mentre l'espressione di Celestia si induriva alla vista del nuovo arrivato, Twilight alzò uno zoccolo, invitandolo a ragionare.
- Marlock, aspetta! Avevi detto di voler incontrare la...
- La Principessa! - ruggì lui - Dov'è la Principessa Nightmare Moon?

Al pronunciare quel nome, un manipolo di soldati fece irruzione nella sala del trono, individuando subito la fonte del problema.
- Come avete potuto, Principessa Twilight Sparkle? - continuò Marlock, in preda all'indignazione - La progenie della Signora della Notte... Tradire il suo suddito più leale...
- Progenie? - disse Twilight, mentre le guardie li circondavano - Io figlia di Nightmare Moon? No, io non ho mai detto di...
- Silenzio! - urlò di nuovo Marlock - Non ho bisogno di sentire altre menzogne!
- Ehi, voi - lo apostrofò una guardia munita di lancia - Vi prego di lasciare questa stanza e accompagnarci fuori dal castello. Non siete autorizzato a rimanere...
L'occhio di Marlock guizzò fulmineo sul pegaso che aveva parlato, individuando subito la divisa e la lancia. Serrò i denti, pervaso dall'ira, mentre il suo cervello gli portava alla memoria tanti altri soldati come quello che lo circondavano, incalzandolo con le lance, mentre si lanciava all'assalto.
Poi, mentre si preparava a zittire quel pony una volta per tutte, Marlock vide che Celestia sedeva sul trono di Equestria, con dietro il simbolo dell'Eclipse Night, il sole sovrapposto alla luna. Fu in quel momento che la sua mente andò in tilt definitivamente.
- Voi... voi avete bandito la mia Signora! - urlò con tutte le sue forze alla volta di Celestia, mentre le altre guardie si mettevano in posizione di attacco - Tutti voi soffrirete... l'ira della Notte!
Negli istanti che seguirono, gli anelli Zil emisero una scarica di energia oscura e le sue fruste d'ombra si animarono, avvinghiandosi alla lancia della guardia più vicina e spezzandola come fosse un ramoscello secco.
Marlock balzò in aria, evitando l'affondo dei due soldati che aveva di fronte e sferzò l'aria con gli zoccoli anteriori, facendo serpeggiare le fruste sul dorso e sul volto dei suoi aggressori. Ogni colpo inferto lasciava un marchio d'ombra incandescente sulla pelle dei soldati, sparendo subito dopo, come la bruciatura di un ferro ardente.
Un soldato tentò un assalto alle sue spalle, ma Marlock si impennò, facendo leva sulle zampe anteriori e menando un devastante calcio all'indietro, colpendo la guardia sulla mascella e mettendola fuorigioco. Con un unico, fluido gesto della zampa, il pony guidò la frusta contro le altre cinque guardie che, disorientate dalla sua rapidità, non videro mai arrivare il colpo.
L'azione si era svolta con una tale rapidità che Twilight non aveva potuto fare altro che guardare, allibita. Mentre faceva un passo in avanti per aiutare le guardie, però, venne fermata dallo zoccolo dorato di Celestia.
- Twilight Sparkle - disse la sovrana, la voce risoluta - Guida i soldati feriti e le tue amiche fuori dalla sala. Questo non è un avversario che potete affrontare da sole.
- Ma Principessa Celestia, io...
- Non discutere. Và, svelta!
La puledra obbedì, scioccata dalla fermezza della voce della Principessa e raggiunse le sue amiche, spiegando loro cosa fare.
Con un ultimo sonoro schiocco di frusta, l'ultimo soldato cadde a terra, mentre Marlock ruggiva la sua vittoria.
- La tua follia finisce qui, servo dell'ombra - annunciò Celestia, aprendo le ali in tutta la loro magnificenza - L'impero Nefos è caduto, e tu con lui. Arrenditi ora o preparati al castigo.
L'urlo di Marlock risuonò in tutto il castello.
- Voi avete esiliato la Principessa Nightmare Moon! Sedete sul trono di Equestria, dopo tutti questi anni... La mia Signora oggi... Avrà la sua vendetta!
Quando la reggente di Equestria scese dal trono, tutta la luce della sala venne attratta dalla sua figura, circondandola di una scintillante barriera protettiva.
Erano secoli che la principessa non usava l'incantesimo "Ira di luce": l'ultima volta che era successo era stata la notte dell'esilio di sua sorella sulla luna. Da quel giorno, aveva sperato di non doversi più ritrovare in una situazione tale da dover richiedere una simile emergenza. Il sortilegio aveva un duplice scopo, difensivo e offensivo: traendo forza dall'ambiente circostante, tutta la luce veniva convogliata in una barriera impenetrabile, capace di emettere fulminanti scariche luminose in grado di disperdere interi plotoni nemici. Di per sé, sarebbe stato sufficiente per tenere testa ad un esercito di pony regolari. Ma avrebbe potuto avere la meglio contro un avversario simile?
Circondata da quell'alone di bagliori magici, la sovrana si librò in volo, magnifica e terribile davanti al pony dal manto grigio.
Marlock scattò in avanti, evitando gli strali dorati che la Principessa gli scagliava contro e balzò in alto, facendo guizzare le catene di ombra contro le difese della sovrana, in una pioggia di scintille arcane. Luce e ombra si univano e si separavano, mentre la foga del combattimento annullava qualsiasi altra cosa.
Sfruttando un momento favorevole, Marlock unì gli zoccoli, facendo battere gli anelli tra di loro. Le fruste improvvisamente si fusero in un'unica, imponente lama d'ombra, che si abbattè contro lo scudo che circondava Celestia, mandandolo in frantumi.
Sorpresa dall'improvviso crollo delle sue difese, Celestia si librò ancora più in alto nella sala e caricando un poderoso attacco magico dalla punta del lungo corno. L'occhio di Marlock venne accecato dall'intensa luce e si arrestò per un attimo; quando la sfera d'energia dorata impattò contro il bersaglio, l'intera sala venne scossa dalle vibrazioni. Con un boato fragoroso, una grossa nuvola di polvere andò a ricoprire i due contendenti e, per qualche secondo, il silenzio regnò sovrano nella sala.
Improvvisamente, dal fumo emerse una frusta d'ombra che andò ad avvinghiarsi alla zampa della principessa e Celestia venne brutalmente trascinata in basso, colpendo duramente il suolo. Marlock agitò il flagello e la principessa venne scaraventata contro il pavimento per altre due volte, prima di rovinare contro la fila di tavoli disposti ai lati della sala.
Solenne e furioso al tempo stesso, il pony dal manto pieno di cicatrici avanzò verso le macerie che aveva creato, mentre Celestia tentava a fatica di rialzarsi.
- Servo dell'ombra... ho debellato l'impero Nefos una volta... non gli darò la possibilità di costituirsi di nuovo...
Con le sue ultime forze, Celestia caricò un nuovo attacco luminoso, ma la frusta di Marlock le sferzò con forza il volto, facendola accasciare nuovamente.
- Pagherete per ciò che avete fatto alla mia Signora Nightmare Moon! - promise il pony - soffrirete per ciò che avete fatto a...
- Nel nome delle stelle, cosa è successo qui dentro?
Incedendo con grazia, Luna entrò nella sala del trono, con le sei puledre al seguito.









*Angolo di Pinkie Pie: dove le risposte trovano le domande. La maggior parte delle volte.


Pinkie Pie: Com'è possibile che l'attacco di Celestia abbia sollevato un tale polverone se la sala era stata pulita per la festa?

Twilight Sparkle: Pinkie Pie, quando l'energia magica viene dispersa troppo in fretta, crea una nube di vapore condensato nero, come quello che compare quando un oggetto viene trasfigurato.
Tre mie fic. Se vi piacciono vi dico dove trovare le altre!

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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda Blackblood » 23/02/2016, 21:08

Rainbow Dash ha scritto:l'ultima guardia reale che mi ha ispezionata sembrava provarci gusto a passare i suoi zoccoli dove non doveva...

ACAB? :lenny:
Marlock ha scritto:- Silenzio! - urlò di nuovo Marlock - Non ho bisogno di sentire altre menzogne!

Eh-eh Marlock ma se tu interrompi ogni volta i pony che parlano ci credo che prendi Twilight per la figlia di Nightmare Moon XD
Due domande per Pinkie: com'è affrontare un pony di liquirizia malvagio?
E, ma se stavi rotolando per terra dalle risate come hai fatto ad raggiungere la sala del trono in contemporanea con le tue amiche?

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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda fengrin » 23/02/2016, 23:06

Oooowwww, mi piaceva la prospettiva dell'inserirsi :(

Roba alla Thor
"Questa bevanda. Mi piace. Ancora!"

Comunque, mo' non so cosa accade. Davvero.
È totalmente devoto a NMM, però c'ha davanti Luna che gli dirà "ohe calmate che non voglio più conquistare tutto"

Se è un soldato fedele l'accetterà... Tuttavia... È possibile che non consideri Luna come la "vera" Nightmare Moon, in tal caso non le darà retta e l'attaccherà pure.
Magari fugge e cerca un modo per farla tornare

uh sarebbe figo se riuscisse a far tornare NMM ma Luna è un ente separato e quindi pow pow combattono
Tipo che trova l'Albero con gli elementi che l'avevano purata o quel che è e si scopre che dentro di loro si trova la magia negativa di NMM e magari pure di Sunset e le libera

Hoho sto correndo troppo.

Per ora dico che se Luna non riesce a farlo rinsavire attaccherà anche lei... Mmmm, se le principesse attaccano insieme e se Twilight da il suo contributo possono almeno almeno fermarlo o imprigionarlo, ma se ora Twilight se ne va di nuovo e Celestia resta a terra, beh chissà, il soldato potrebbe non riuscire ad attaccare la "sua signora".

Oppure potrebbe raggirarlo e fargli credere di seguire un piano o-

No aspe, sto davvero correndo troppo.


Per ora ti dico che hai descritto bene la battaglia e che bon aspetto come continua, da come puoi vedere son interessato ^3^ .
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Re: [Fanfiction] Il ritorno dell'ombra

Messaggioda The Capo » 25/02/2016, 1:40

Ehilà, Sanguenero!

Più che bastardi, buongustai... E poi chi non vorrebbe dare una scrollatina alle morbide ali di RD? Ma probabilmente è solo una sua impressione...
Già, tra le tante qualità di Marlock, la pazienza decisamente non compare. E dire che non è nemmeno il suo difetto principale :dashsmile:
Per quanto riguarda la tua domanda su come sia affrontare un pony di liquirizia malvagio, mi sono rivolto direttamente a Pinkie: mi ha spiegato che ha incontrato molte bizzarre creature in vita sua, dai Cammelli Caramellosi Camuffati da Nasi Camusi alle Bisbetiche Biglie Ballerine, ma fino ad ora non ha ancora mai affrontato un avversario simile. La sua strategia, comunque, sarebbe quella di prenderlo a morsi. Aveva anche uno strano sorriso mentre me lo spiegava... %)
Per quanto concerne, infine, a come abbia fatto a raggiungere la sala se si stava rotolando dalle risate, ti posso rispondere semplicemente che rotolava dalla parte giusta. E che si chiama Pinkie Pie. E' una spiegazione più che sufficiente. Al prossimo capitolo!
Tre mie fic. Se vi piacciono vi dico dove trovare le altre!

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