Pochi istanti dopo, nel cielo azzurro di InkHeart il portale viola generato da Nero si manifestò a poca distanza dal palazzo regale, rinvigorito da opere murarie, facendo fuoriuscire l'essere supremo, che dopo essersi sistemato con la mano destra il cilindro cominciò a dirigersi verso la propria meta.
« Spero che non sia troppo arrabbiato o ubriaco per parlarmi, visto che tanto in ogni caso dovrà ascoltarmi. » disse il signor Nero, atterrando sul balcone principale del castello entrando attraverso la porta finestra, constatando come Black fosse sdraiato sul divano addormentata con sei bottiglie di scotch sul pavimento che avevano lasciato il pony talmente assente dal non accorgersi di essersi sdraiato a testa in giù, con gli arti inferiori all'aria.
« Beh presumo che questa fosse la migliore delle ipotesi. » disse ironicamente l'umano, avvicinandosi con passo felpato allo stallone dal crine smeraldo, intento a russare fragorosamente del tutto ignaro della presenza di altri nella stanza.
« Vediamo un po'...oh si, ci sono !! » disse Nero, posando la punta del proprio bastone sul fianco del pony, che cominciò leggermente a fumare.
Inutile dire che nel giro di pochi istanti il principe balzo in aria strillando che qualcuno di stava bruciando il posteriore finendo per sbattere contro il soffitto a causa dello spavento, cadendo poi sul divano distruggendolo di netto.
« Ma che diamine succede ?! » tuonò lo stallone riemergendo dai cuscini del divano pieno di piume bianche, lanciandosi fugaci occhiate attorno, finendo per fissare lo sguardo sull'umano, intento a salutarlo con gesto infantile con la mano sinistra, fermandosi di scatto.
« TU !! Nero cosa ci fai qui ?! Non ho nulla da dirti !! » tuonò il principe di InkHeart, incrociando gli zoccoli anteriori, dando la groppa all'essere supremo che aggrottò leggermente le sopracciglia.
« Oh andiamo Black, non fare così, speravo saresti stato felice di rivedermi dopo un anno. »
« A dire il vero speravo non ti facessi più vedere !! Da quanto te ne sei andato non ho più avuto problemi di alcun tipo, e la mia vita come quella degli altri è stata tranquilla !! » disse lo stallone, voltandosi per qualche istante dando una fugace occhiata al proprio interlocutore che lo fissò con un sorrisetto beffardo.
« E la cosa ti sta bene così ? » chiese Nero, comparendo di colpo dinnanzi allo stallone che retrocedette di qualche passo cadendo di nuovo trai cuscini, riemergendo quasi subito scrollandosi nuovamente le penne di dosso.
« Certo che mi sta bene !! Cosa credi che preferivo quando mi usavi per i tuoi scopi ?! Non sono mica pazzo e nemmeno sono bacato come Chrysalis. »
« No infatti, però vedi pensavo che saresti voluto diventare un eroe, esser e il più forte di tutti o perlomeno mantenere le promesse fatte, o quella tomba nel cimitero regale è solo per bellezza ? » disse Nero, schioccando le dita della mano destra, facendo svanire i due all'interno di due cerchi magici ricomparendo all'interno del giardino del castello di InkHeart, dove si trovava un immensa lapide circondata da fiori, dove nel terreno era conficcata una lunga lancia azzurra.
« Questi...non sono affari tuoi Nero. Lui è morto per colpa tua !! E comunque ho lasciato la piccola Purity a Cadence e Shining Armor, loro saranno di certo dei genitori migliori di me. » disse Black, avvicinandosi lentamente alla tomba , sulla cui roccia in basalto era inciso a lettere dorate il nome di Wisper, passando lo zoccolo destro proprio su quel punto scostando la polvere che vi si era posata.
« Certo, su questo concordo ma cosa mi dici dell'altra Purity ? O forse dovrei chiamarla Eve...» disse con tono acido l'umano constatando come il corpo dello stallone si fosse di colpo irrigidito a sentire quel nome, e l'adrenalina avesse iniziato a scorrergli nelle vene, facendolo voltare lentamente con sguardo colmo d'astio verso l'essere supremo, che ricambiò sorridendo.
« Non osare pronunciare il suo nome. »
« Che nome ? Oh aspetta, Eve intendi ? »
« Dacci un taglio. »
« Perché ? Se no farai Eve-acuare il castello ? »
« Nero, ti ho detto di piantarla. »
« Altrimenti diventi Eve-anescente ? Non mi fai paura Black, ed io posso fare ciò che voglio. » disse con tono serio l'essere umano osservando come lo stallone, colmo d'ira si fosse voltato del tutto verso di lui, cominciando ad illuminare di una forte luce smeraldo il proprio corno, formandovi attorno una spirale che andava sempre più ingrandendosi.
« Oh che hai intenzione di fare con quella magia ? Lo sai bene che non mi farai nemmeno un graffio, dunque perché impegnarsi tanto con me, quando potresti invece usarla in modo più utili ? »
« ORA BASTA !! NON VOGLIO ASCOLTARTI !! » sentenziò Black, scagliandosi di corno contro l'essere supremo, puntandolo con l'immensa spirale smeraldo che era dinnanzi a se, cominciando a riempirsi di magia solvente, assumendo l'aspetto di un immensa trivella, cominciando a girare con forza.
Nero rimase immobile per qualche istante, osservando la nuova magia distruttiva del pony, decisamente complessa rispetto alle solite, avvicinarsi sempre più, perfettamente conscio che fosse energia sprecata, pertanto pronunciò la parte iniziale del suo piano.
« Peccato, ora che Eve era tornata ad Equestria in cerca di aiuto. » pronunciò l'umano, vedendo di colpo sparire l'immenso attacco magico in un baglio smeraldo, e lo stallone che lo aveva generato fermarglisi di fronte con espressione severa.
« Stai mentendo, vero ? Stai sicuramente cercando di ingannarmi, dillo forza !! »
« Nessun inganno vecchio mio, ma semplicemente la pura verità. Se non mi credi, potrei portarti da lei. » disse Nero, facendo comparire alle proprie spalle un cerchio magico viola a cui si mise perpendicolare, invitando con la mano sinistra lo stallone ad entrare.
Quest'ultimo però scese a terra, osservando con sguardo serioso il portale e colui che lo aveva generato, mentre un brivido gli corse lungo la groppa, immobilizzandolo dopo il primo passo.
« Sarebbe inutile. » disse il pony, fermandosi con lo sguardo rivolto verso il basso, cominciando a digrignare i denti.
« Oh ti riferisci a Kain immagino. » disse Nero, sorridendo leggermente sfregandosi il mento con la mano destra, lasciando il bastone conficcato a terra, constatando come l'assenza di risposta da parte di Black determinasse un riscontro positivo da quanto lui detto.
« Non posso batterlo...è troppo forte. Nemmeno se Sin fosse qui ora per aiutarmi, c'è la faremmo, e se non ci siamo riusciti noi, con anche l'aiuto di Luna e Celestia, e delle principesse dell'amicizia, penso sia impossibile. »
« Probabilmente hai ragione, ma vedi stavolta non sarai da solo. Avrai un alleato degno di questo nome, e col suo aiuto potrai liberarti senza problemi di Kain e liberare Eve. » disse con tono serio l'umano, osservando compiaciuto lo sguardo di Black, posarsi su di lui, con una sorta di piccolo sorriso ed una scintilla nei suoi occhi bicromatici.
« Mi giuri che stavolta posso fidarmi di te ? » chiese il pony fissando con intensità l'essere supremo, che come sottoposto ad una forte gastroscopia, si pose la mano destra sul ventre sentendo nuovamente quel forte dolore farsi largo dentro di lui.
« Di me puoi fidarti Black, lo dovresti sapere. Almeno io a differenza di Celestia e Luna, ti ho rivelato la verità. » disse Nero, cominciando a dirigersi verso il cerchio magico cominciando ad entravi seguito dallo stallone che senza pensarci gli andò dietro, chiedendo spiegazioni su quanto appena dettogli.
« Cosa intendi dire ? »
« Beh diciamo che tra poco lo vedrai. Ma sostanzialmente le tue care concubine, hanno fatto si che tu non sapessi una cosa molto importante. »
« Ossia ? »
« Questo. » disse Nero, fuoriuscendo con Black dall'altra parte del portale, comparendo direttamente all'interno del giardino fiorito dove osservarono la casucola in legno al cui interno le due principesse di Canterlot ed i due superiori avvertirono due presenze, facendo scattare Kain giù dal letto.
« Nero è qui !! E c'è qualcun altro con lui. Eve dietro di me presto !! »
« M a Kain tu-»
« NON DISCUTERE E MUOVITI !! » tuonò l'essere superiore riprendendo le proprie sembianze umane, puntando la propria mano destra verso il muro della casetta in direzione delle due fonti di energie, attendendo che la sorella ancora in forma pony gli si mettesse dietro.
« Cercherò di guadagnare tempo. Voi due bestiacce, proteggete mia sorella ad ogni costo, altrimenti giuro che questo mondo cesserà di esistere !! » sentenziò il ragazzo, generando due cerchi magici dinnanzi a se, uno verde ed uno rosso, dall'unione dei quali fuoriuscì una fiammata immensa che si estese a perdita d'occhio dinnanzi a se, bruciando tutto ciò che si trovava in quella direzione, investendo anche la porta da cui le due giumente erano entrate.
« Questo dovrebbe bastare. » sentenziò Kain, osservando il paesaggio un tempo verdeggiante e rigoglioso ora ridotto ad un mucchio di cenere, certo che il suo operato avesse avuto effetto mentre una forte fitta al costato lo fece cadere in ginocchio.
« Fratello !! » gridò Eve, andandogli subito accanto, ben conscia che le ferite ricevute da Kain durante la precedente battaglia non erano ancora sanate.
« St-Sto bene !! Pensa a metterti in salvo tu !! Qui me la cavo da solo. »
« No !! Non è vero !! Smettila ti prego !! »
« Ha ragione lei Kain, in fondo sai bene che il tuo potere è una briciola rispetto al mio. » disse Nero, comparendo di colpo dinnanzi ai due, facendo roteare il proprio bastone nella mano sinistra, sul quale aveva iniziato a scomparire una barriera oscura usata per proteggersi dall'attacco del biondo, che strinse con forza i denti alla vista del proprio maestro.
« Sei venuto per uccidermi perché ho provato ad affrontare la minaccia da solo ?! »
« A dire il vero io sono solo venuto per aprire quella porta, ma lui non so. » disse l'umano con tono sarcastico scansandosi di colpo, lasciando a Kain solo il tempo di intravedere un puntino nero avvicinarsi a grandissima velocità verso di lui che dopo pochi istanti si tradusse in un portentoso gancio ascendente di Black, che lo colpì con tutta la potenza che aveva in corpo al mento, facendogli sfondare di netto il soffitto, catapultando l'essere superiore ferito in aria sotto lo sguardo impietrito della sorella a cui il principe di InkHeart sorrise.
« Fermo Black !! Non sai quello che fai !! » tuonarono in simultanea Luna e Celestia, preparandosi a lanciarsi in volo dietro allo stallone, che dopo il colpo sferrato si era lanciato all'inseguimento di Kain, ma Nero, schioccando le dita della mano destra, rinchiuse le due regnanti all'interno di due sfere nerastre, imprigionandole.
« No no, voi restate qui. Black ha bisogno di sfogarsi quindi voi starete buone qui, anzi, venite con me.
E tu Eve, beh scegli puoi stare a guardare tuo fratello massacrato o venire con me e salvarlo. » sentenziò l'essere supremo, avviandosi verso la porta leggermente bruciacchiata, seguito dalle due sfere e dalla giumenta dal manto bianco, che tenendo lo sguardo rivolto verso il basso non ebbe altra scelta che seguirlo per salvare la vita di colei che sola poteva amare.
Nello stesso istante Black aveva raggiunto l'umano colpendolo nuovamente al petto con un una serie di ganci che, senza saperlo, avevano riaperto la ferita di Kain, tingendo il suo abito bianco di rosso, e causandogli un dolore inimmaginabile.
« DANNATO !! » tuonò con le lacrime agli occhi il biondo, cercando di colpire con un gancio destro il pony, mancandolo in pieno a causa del dolore che gli offuscava la vista e della mancata ripresa delle forze consumate per buona parte da quel colpo preventivo, andato a vuoto.
« Stavolta non te la farò passare liscia !! Ti farò pagare tutto il male che ci hai inferto !! Non ti permetterò di decidere di nuovo per Eve !! » ringhiò Black, illuminando il proprio corno di verde, generando un immensa spirale che andò a comporre lo stesso incantesimo usato poco prima contro Nero, ma di dimensioni decisamente maggiori, scagliandolo con violenza inaudita contro l'essere superiore che, vi frappose contro la propria mano destra, intercettando la punta dell'immensa trivella magica che cominciò a stridergli tra le dita metalliche, mentre la ferita si apriva sempre più.
Nel medesimo istante, Nero ed Eve erano giunti dinnanzi alla porta e l'umano conficcò con forza il proprio bastone in uno dei buchi presenti sui cardini, fissando il proprio sguardo abissale sulla giumenta dal manto bianco.
« Coraggio, fai quello che ho fatto io, ma col corno. Dato che Kain non reggerà ancora molto. » disse l'essere supremo, udendo l'immensa esplosione alle loro spalle seguita da un urlo bestiale del ragazzo, ed un tonfo violento al suolo che tremò.
« D'accordo !! Ma tu salvalo !! » disse con le lacrime agli occhi la puledra, conficcando ilk corno nella porta che si cominciò ad illuminare, spalancandosi lentamente rivelando all'esterno, in piedi dinnanzi ad essa Zex, che dopo un rapido sguardo alla situazione spalancò le ali bicromatiche lanciandosi in direzione dei due combattenti, dove Black, lanciatosi in caduta libera verso il basso, stava per dare il colpo di grazia a Kain.
Quest'ultimo immobile al suolo, senza più la mano destra esplose contro l'attacco dello stallone, stava perdendo copiosamente sangue, ed a causa delle vecchie ferite unite alle nuove seppur senza combattere si stava rassegnando che la sua vita sarebbe terminata li, a causa di quella bestia che veloce come il vento si stava avvicinando da lui verso l'alto, puntandogli lo zoccolo destro al petto.
L'impatto fu violentissimo facendo tremare non solo il pavimento della stanza, ma l'intero castello dalle sue fondamenta fino all'esterno mentre Eve gridò disperata non riuscendo a scorgere nulla, nella polvere di sabbia sollevatasi nel punto dello scontro, cominciando a trottare verso di loro assieme a Nero che procedeva con passo saltellante, in contemporanea con le sfere prigione di Luna e Celestia.
Ma quando furono abbastanza vicini, grazia ad un forte colpo delle ali di Zex, la polvere si diradò mostrando come il pony dal manto nero, fosse fermo a mezz'aria con lo zoccolo destro stretto ben saldo nella mano destra della creatura, che teneva i propri occhi smeraldo fissi su quelli bicromati del pony, mentre Kain giaceva sdraiato al suolo privo di sensi sormontato dal proprio salvatore, immobile ad ali spiegate come una statua.
« Chi diavolo sei tu ?! Perché mi hai fermato !! » tuonò Black, cercando di rimuovere l'arto dalla mano dell'essere che però strinse le dita con forza, facendo digrignare i denti allo stallone facendolo scendere a terra, poggiandosi l'altro arto su quello imprigionato, fissando con astio il nuovo comparso.
« Il mio nome è Zex, e non mi importa quale sia il motivo per cui steste combattendo, ma non si infierisce su qualcuno che ha già perso. Per questo ti ho fermato, per salvare il tuo onore, prescelto. » disse la creatura, fissando con sguardo severo il principe di InkHeart mentre il ciondolo al petto di Zex aveva preso a brillare intensamente come una supernova.