GenesisEbbene si, non recensirò la storia nella sua totalità ma lo farò capitolo per capitolo. Sono lento su queste cose ma appena troverò il tempo di leggere uno dei capitoli segnerò qui le mie considerazioni personale.
Il capitolo zero è un prologo degno di questo nome. Leggendolo sospettavo che il protagonista di Inanimus non sarebbe stato il Demiurgo (bella forza, se ho visto l’art di Nova già sapevo che non sarebbe stato lui il protagonista), l’alicorno si presenta come una figura affascinante ma, ancora più affascinante è il contesto nel quale è stato inserito.
Tralasciando momentaneamente le personalità di Phanes e di Sirrush, il concetto stesso che il nostro alicorno rappresenti una figura “fondamentale” della creazione è ingegnosa e assai ben realizzata. L’artefice crea, plasma i corpi che ospiteranno i soffi della vita, ma questi aliti d’energia non vengono applicati da esso, bensì da un’altra entità, o gruppo di entità. Una separazione di ruoli tra creature superiori in un momento precisato che l’istinto personale mi porta a classificare come fase della creazione, anche se è, a tutti gli effetti, sicuramente più avanzata rispetto ad un inizio assoluto. L’idea che ci sia un’altra “civiltà” o semplicemente degli “esseri superiori” che si dividono i compiti del creazionismo è interessante. Riprende il concetto di phanteon divino e concede a Phanes una degna motivazione per invidiare coloro che, a tutti gli effetti, danno la vita alle sue creazioni prendendosi i meriti per il suo operato.
L’anomalia è ovviamente un problema ma come possiamo biasimare l’artefice? Aruru e i suoi compagni non hanno idea di cosa significhi non poter dare la vita a qualcosa, cosa possa significare non creare altro che gusci vuoti che saranno altri, in futuro, a riempire secondo i loro desideri.
Ed è proprio a questo punto che entra in gioco la personalità del soggetto. Phanes è senza dubbio molto interessante, un luminare che ha la completa consapevolezza delle sue azioni che è intenzionato a contravvenire quel tacito accordo tra i creazionisti perché ormai non riesce più a sopportare il peso di secoli di gusci vuoti.
Il drago poi, Sirrush, è una sorta di giocosa versione del grillo parlante. Cerca di ridimensionare l’idea di Phanes, cerca di riportarlo su quelli che sono i suoi schemi comportamentali classici ma poco piò fare contro la possibilità di veder realizzato un proprio sogno.
Il duo l’ho gradito enormemente, nelle poche pagine in cui hanno conversato hai delineato un’interessante universo descrivendo egregiamente diverse sfaccettature, nascondendone diverse ma mettendoci al corrente di alcuni fatti, il giusto per permettere alla mente del lettore di vagare in cerca di risposte.
Satus InnovationisE la storia inizia in uno zeppelin, già questo basta a far sentire l’odore dell’atmosfera Steampunk. Gradevole è l’introduzione al personaggio e curiose sono le personalità presenti nel mezzo di trasporto.
Non mi aspettavo che Siver Dust fosse una sorta di Twilight Sparkle in questa storia ma la cosa non mi è affatto dispiaciuta. Badi, ovviamente, le similitudini con l’alicorno dal manto porpora si fermano alla condivisione del rango di allievo/apprendista/subordinato diretto di Celestia.
La puntualizzazione sul carattere metodico e sulla non eccessiva praticità magica di Silver Dust sono state un ottimo punto di partenza, ma ovviamente la cosa che più colpisce l’occhio del lettore è la mente matematica. Una materia perfetta che non ammette nulla che non sia confutabile. Il metodo di ragionamento di un matematico è sicuramente il più pesante da gestire, in una storia, ma sicuramente offre una serie di possibilità non indifferenti.
Immagino che, nel suo piccolo, Silver Dust si possa presentare come una figura particolarmente noiosa eppure sono curioso di vedere il suo genio all’opera e, durante la lettura, mi sono trovato piacevolmente immerso in alcune sue considerazioni.
Copper Head è si potrebbe considerare come l’antitesi di Silver Dust, non sotto tutti i punti di vista ovviamente ma, ad una prima visione, Copper predilige la vena pratica mentre Silver quella teorica. Fremo al pensiero di leggere quali mirabolanti creazioni nasceranno dall’unione di queste due personalità. Perché si, in un modo o nell’altro, sono sicuro che lavoreranno insieme su qualcosa.
Comunque, l’unicorno dalla bardatura volante è sicuramente il personaggio che più mi ha colpito. Dust non è affatto male ed è un perfetto protagonista ma Copper Head ha quel caratterino interessante, ostile ma non troppo, capace di catturare immediatamente l’attenzione del lettore.
Le vicende e tutto si evolvono con una facilità inattesa, le spiegazioni fioccano e quella militare mi ha colpito come un treno in corsa. La città è del tutto diversa dagli standard canonici della cara Equestria a cui siamo stati abituati, qui il capitalismo regna sovrano e sarà molto interessante vedere come il caro Dust si approccerà a questo nuovo mondo.
I pony in armatura, la gigantesca versione meccanica, gli zeppelin, i numerosissimi marchingegni a vapore, tutto è squisitamente Steampunk e l’atmosfera ti entra in testa al punto che ne senti quasi l’odore.
Eppure ci sono stati dei particolari che, più di altri, mi sono rimasti impressi. L’utilizzo della lava del vulcano come centrale geotermica è realistica, così come la gestione ingegneristica della città, ma le pietre Ignee e le piete Mnemoniche sono un fantastico tocco di fantasy. Le cose che apprezzo maggiormente sono queste piccole chicche, le pietre Ignee sono una semplicissima fonte d’energia (di calore a dire il vero, ma poco ci vuole a trasformarlo in energia) dalla natura tuttavia veramente interessante, ma ancora di più lo è la programmabilità delle pietre Mnemoniche che rappresentano dei piccoli circuiti programmabili alla stregua di microcomputer.
Tutto molto bello. Tutto scorrevole e piacevolmente realistico, ovviamente per l’ambientazione Steampunk. Non ho trovato virgole fuori posto e sono rimasto più volte colpito dalla ricercatezza letterale e dalle accurate descrizioni. Mechanus pare una città decisamente interessante e la curiosità di vedere come Dust possa tener fede a quanto detto dalla principessa Celestia è molto elevata.
Ci risentiamo al prossimo capitolo.