Quindi iniziando scrivo un pò di cose che rappresentano una "guida" alla lettura:
1) è un racconto in prima persona, raccontato dopo anni che il protagonista lo ha vissuto, quindi,spesso, farà delle osservazione che anticipano ciò che sarà.
2) L'Xpeditions Corp. è un'azienda che si fà spedizioni e ricerche a pagamento, quindi sono sia avventurieri che studiosi.
2) L'Xpeditions Corp. è un'azienda che si fà spedizioni e ricerche a pagamento, quindi sono sia avventurieri che studiosi.
Detto ciò vi auguro buona (spero) lettura!
Introdruzione
Normalmente le mie giornate passavano lente all'Expeditions Corp. quando improvvisamente un pony entrò nello stabile, con fare distaccato:
"Buoooooongiorno"-disse, temporeggiando- "Saresti disposto, insieme al tuo team a fare una spedizione con il sottoscritto?".
Lo osservai, mentre parlava: non sembrava un avventuriero, anzi: era vestito in modo molto elegante e dal suo taschino spuntava fuori una catena dorata,
che molto probabilmente era agganciata ad un cipollotto.
Per il resto era un unicorno snello e slanciato dal manto scuro, con una criniera cremisi tirata all'indietro e raccolta in una coda.
Il suo cutie mark non era visibile e quindi gli detti importanza, cosa che si sarebbe rilevata cruciale nel mio rapporto con lui.
Ma sopra tutto, di quell'individuo mi colpirono gli occhi: degli occhi vitrei e scarlatti, di bragia, avrebbe detto un famoso poeta,
che ricordo tutt'ora, e che tutt'ora ricorrono nei miei incubi.
Io allora, preso impreparato gli risposi affermativamente.
Allora continuò così il suo monologo:
"La devo informare che l'impresa che voglio compiere sarà ardua e pericolosa"
-e con totale indifferenza mi fece un esempio: "L'ultimo Team che ci ha provato credeva di andare in campeggio" e qui scoppiò in una grossa e malsana risata,
che ora risuona nella mia povera testa, "A parte gli scherzi, non è andata così, sono morti tutti e l'unico sopravvissuto non può più respirare da solo." "tragico."
"Ma sorvolando queste sciocchezze vorrei parlare col tuo capo"
Dovetti elaborare ciò che mi aveva detto per qualche secondo, "SCHERZI?!" "SCIOCCHEZZE?!?!", ma chi si credeva di essere questo?
Ma tralascia, perché gli affari sono affari ed io soldi mi servivano. mai feci un errore così grande nella mia vita.
Allora, messa da parte la rabbia mi appresta a chiamare il mio capo,
che in un battibaleno scese le scale e si presentò allo strano cliente:
"piacere sono Daring Do!"
E in quel momento iniziò il mio Inferno in terra.
"Buoooooongiorno"-disse, temporeggiando- "Saresti disposto, insieme al tuo team a fare una spedizione con il sottoscritto?".
Lo osservai, mentre parlava: non sembrava un avventuriero, anzi: era vestito in modo molto elegante e dal suo taschino spuntava fuori una catena dorata,
che molto probabilmente era agganciata ad un cipollotto.
Per il resto era un unicorno snello e slanciato dal manto scuro, con una criniera cremisi tirata all'indietro e raccolta in una coda.
Il suo cutie mark non era visibile e quindi gli detti importanza, cosa che si sarebbe rilevata cruciale nel mio rapporto con lui.
Ma sopra tutto, di quell'individuo mi colpirono gli occhi: degli occhi vitrei e scarlatti, di bragia, avrebbe detto un famoso poeta,
che ricordo tutt'ora, e che tutt'ora ricorrono nei miei incubi.
Io allora, preso impreparato gli risposi affermativamente.
Allora continuò così il suo monologo:
"La devo informare che l'impresa che voglio compiere sarà ardua e pericolosa"
-e con totale indifferenza mi fece un esempio: "L'ultimo Team che ci ha provato credeva di andare in campeggio" e qui scoppiò in una grossa e malsana risata,
che ora risuona nella mia povera testa, "A parte gli scherzi, non è andata così, sono morti tutti e l'unico sopravvissuto non può più respirare da solo." "tragico."
"Ma sorvolando queste sciocchezze vorrei parlare col tuo capo"
Dovetti elaborare ciò che mi aveva detto per qualche secondo, "SCHERZI?!" "SCIOCCHEZZE?!?!", ma chi si credeva di essere questo?
Ma tralascia, perché gli affari sono affari ed io soldi mi servivano. mai feci un errore così grande nella mia vita.
Allora, messa da parte la rabbia mi appresta a chiamare il mio capo,
che in un battibaleno scese le scale e si presentò allo strano cliente:
"piacere sono Daring Do!"
E in quel momento iniziò il mio Inferno in terra.