il link di firmino http://www.mylittlepony.it/forum/viewtopic.php?f=85&t=6684
Prologo: la stanza segreta
Mi chiamo Owloysius e sono un gufo, si può dire un gufo qualunque, ma sono anche un gufo domestico e addomesticato (e sì, anche un po’ in carne, la mia padrona non mi fa mancare assolutamente nulla). Ma qualcosa di diverso dai gufi normali ce l’ho: non sono solo saggio (modestia a parte) ma so anche leggere, la mia padrona vive in una biblioteca, non enorme, ma molto accogliente. Non ho avuto una vita molto semplice: è da poco che mi galvanizzo con la lettura; da piccolo, infatti, mia madre dovette scappare poiché erano arrivati dei pony malvagi che volevano disboscare il luogo dove vivevo e inoltre io ero il più esile tra tutti i miei fratelli (ora non si direbbe), poiché mangiavo solo gli scarti che i miei fratelli mi lasciavano. Dicevo: il bosco sarebbe stato bonificato se Princess Celestia non avesse visto lo scempio e se non li avesse banditi dal regno. Princess Celestia vide che il nostro albero che era in fondo alla parte non ancora disboscata e poiché non possedevamo più una madre ci prese con sé. Passò circa un mese e iniziò l’accademia di Princess Celestia ed io e i miei fratelli eravamo tra i gufetti che dovevano essere scelti dai puledrini: pensavo che non avrei trovato mai casa, vista la mia gracilità, invece si fa avanti una pony tutta viola, con il caschetto e dice: voglio lui! C’erano tre persone con lei: un adolescente col manto bianco e la criniera blu; poi scoprii che era il suo fratello, una pony sempre col manto bianco ma con la criniera viola, la madre, e un pony blu con la criniera molto spettinata, il padre. Loro non volevano che la pony-dal-manto-viola prendesse me,volevano un gufo più semplice da mantenere, più robusto, affinché lei non avesse fatto fatica nel curarlo, ma lei ribatté dicendo che come lei era riuscita a entrare alla scuola di magia perché le era stata data una possibilità, anch’io allora me ne meritavo una. Così assistetti a tutti i suoi incantesimi: dai primi teletrasporti al sollevamento degli oggetti la prima volta in cui si fece crescere la barba ( ok forse quello non è stato uno dei momenti più esaltanti della mia vita, però) poi ci trasferimmo a Ponyville e grazie anche alle sue amiche riuscì a sconfiggere molti nemici cattivi, ora è una principessa (sfortunatamente non mi ha ancora regalato un trespolo principesco)!
La storia che vi voglio raccontare è un’altra: era un freddissimissimo giorno di inverno: quello da godersi in casa ovattato sul divano e la mia padrona che risponde al nome di twilight sparkle era andata da una sua amica pony chiamata pinkie pie (un poco pazza ma questi sono altri discorsi) a prendere una tazza di the con i muffin (mmm, muffin!). Io ero in casa da solo e mi stavo osservando la biblioteca quando tra alcuni libri di malattie rare di pony, notai una goccia d’acqua dietro ad un libro tolsi il libro e vidi uno strano buchetto: ero in una sala segreta della biblioteca!
Entrai, non era grandissima, forse poteva entrarci un pony ma era difficile. Era tutta decorata in legno di ciliegio con dei particolari ghiri-gori floreali, lì dentro si respirava aria frizzante, non di chiuso e, dalla vetrata che faceva entrare un poco di luce, si poteva vedere tutta Ponyville, Nuvola city e perfino Canterlot, era strano: i libri lì presenti non erano dei supertomi, ma dei libretti e a volte delle pergamene e molti scaffali erano ancora vuoti, presi uno di questi libri mi appollaiai sulla sedia presente nella stanzetta, misi il libro sul leggio, di legno di ciliegio pure lui e iniziai a leggere “ODDIO” fu la mia prima impressione.
La storia che vi voglio raccontare è un’altra: era un freddissimissimo giorno di inverno: quello da godersi in casa ovattato sul divano e la mia padrona che risponde al nome di twilight sparkle era andata da una sua amica pony chiamata pinkie pie (un poco pazza ma questi sono altri discorsi) a prendere una tazza di the con i muffin (mmm, muffin!). Io ero in casa da solo e mi stavo osservando la biblioteca quando tra alcuni libri di malattie rare di pony, notai una goccia d’acqua dietro ad un libro tolsi il libro e vidi uno strano buchetto: ero in una sala segreta della biblioteca!
Entrai, non era grandissima, forse poteva entrarci un pony ma era difficile. Era tutta decorata in legno di ciliegio con dei particolari ghiri-gori floreali, lì dentro si respirava aria frizzante, non di chiuso e, dalla vetrata che faceva entrare un poco di luce, si poteva vedere tutta Ponyville, Nuvola city e perfino Canterlot, era strano: i libri lì presenti non erano dei supertomi, ma dei libretti e a volte delle pergamene e molti scaffali erano ancora vuoti, presi uno di questi libri mi appollaiai sulla sedia presente nella stanzetta, misi il libro sul leggio, di legno di ciliegio pure lui e iniziai a leggere “ODDIO” fu la mia prima impressione.
capitolo 1 tempesta
Il primo libro che presi si chiamava cavalcare la tempesta,di un certo Lantheros, bah!guardo la biografia: sterminatore incompreso di kiwi (questo non sa proprio che farsene della vita!). La cosa strana è che i personaggi sono reali e contemporanei! A parte Icarus, ma mi domandai se forse esistesse davvero un pegasus pony senza a capacità di volare; ma perché delle persone parlavano dei pony, soprattutto perché di twilight e delle sue amiche?! Perché qualcuno doveva prendersi la briga di scrivere di sei pony tutte con il carattere diverso ma con un ideale simile: l’amicizia? Wow, forse mi sono risposto da solo, forse è questo che ha fatto diventare twilight una principessa, la voglia di essere felice con le sue amiche e di non abbandonarle per nessun motivo, forse twilight non è davvero a casa se non quando sta con le sue amiche, la sua compagnia è la sua casa; scossi la testa e ripresi a leggere.
Icarus sembrava molto la mia padrona, soprattutto nell’approcciarsi con i pony, anche se hanno avuto due modi diversi di guardare all’amicizia, Icarus, infatti, era più scontroso mentre twilight non aveva tempo per le amicizie, doveva solo studiare. Ma quando iniziarono ad ammirare ogni dote che possedevano le amiche, capirono di non poterne più fare a meno, di essere una cosa sola con quei rapporti. Icarus è semplicemente brillante, lantheros è riuscito a farmelo odiare e amare, alternativamente e contemporaneamente. Ho davvero amato Icarus, il suo carattere, il suo essere arrogantemente adorabile. È uno di quei personaggi che d'istinto desideri esca fuori dalle pagine e si faccia abbracciare. È una storia semplice ma al tempo stesso profonda e commuovente, che esplora le paure della vita, le incertezze sul futuro ma, soprattutto, dona umanità. Tantissima umanità. Davvero, è una storia molto commuovente specialmente per il messaggio finale che lo stesso Icarus dice alla Madre, Un messaggio a non mollare mai e ad affrontare ogni difficoltà con Ottimismo. Ma soprattutto MAI E POI MAI sentirsi inferiore agli altri!
E poi le emozioni e i messaggi che l’autore riesce a trasmettere, le immagini che riesce a dipingere, le riflessioni che riesce a far scaturire... mi sembra di vivere quello che sto leggendo. Ho già pronti i rotoloni Regina per le lacrime. Sto per iniziare il suo secondo libro! To’ guarda è iniziata una tempesta!
"Per tutti quei bambini che soffrono in ospedale, bloccati da una malattia debilitante...con affetto, Lantheros" questo è quello che ho letto in prima pagina sul suo secondo manoscritto “l’ultimo volo”; questa dedica sembra essere scritta nella sua storia come un marchio a fuoco. È incredibile…per non parlare della lealtà che Rainbow dash svela ciecamente verso Icarus e che è continuata nell’ultimo libro “dopo la pioggia”…non pensavo che i gufi sapessero commuoversi. “Owloysius dove sei?” era Twilight che era appena tornata dall’angolo zuccherino. Scesi velocemente per non farle vedere la stanza e mi accoccolai sul trespolo.
Icarus sembrava molto la mia padrona, soprattutto nell’approcciarsi con i pony, anche se hanno avuto due modi diversi di guardare all’amicizia, Icarus, infatti, era più scontroso mentre twilight non aveva tempo per le amicizie, doveva solo studiare. Ma quando iniziarono ad ammirare ogni dote che possedevano le amiche, capirono di non poterne più fare a meno, di essere una cosa sola con quei rapporti. Icarus è semplicemente brillante, lantheros è riuscito a farmelo odiare e amare, alternativamente e contemporaneamente. Ho davvero amato Icarus, il suo carattere, il suo essere arrogantemente adorabile. È uno di quei personaggi che d'istinto desideri esca fuori dalle pagine e si faccia abbracciare. È una storia semplice ma al tempo stesso profonda e commuovente, che esplora le paure della vita, le incertezze sul futuro ma, soprattutto, dona umanità. Tantissima umanità. Davvero, è una storia molto commuovente specialmente per il messaggio finale che lo stesso Icarus dice alla Madre, Un messaggio a non mollare mai e ad affrontare ogni difficoltà con Ottimismo. Ma soprattutto MAI E POI MAI sentirsi inferiore agli altri!
E poi le emozioni e i messaggi che l’autore riesce a trasmettere, le immagini che riesce a dipingere, le riflessioni che riesce a far scaturire... mi sembra di vivere quello che sto leggendo. Ho già pronti i rotoloni Regina per le lacrime. Sto per iniziare il suo secondo libro! To’ guarda è iniziata una tempesta!
"Per tutti quei bambini che soffrono in ospedale, bloccati da una malattia debilitante...con affetto, Lantheros" questo è quello che ho letto in prima pagina sul suo secondo manoscritto “l’ultimo volo”; questa dedica sembra essere scritta nella sua storia come un marchio a fuoco. È incredibile…per non parlare della lealtà che Rainbow dash svela ciecamente verso Icarus e che è continuata nell’ultimo libro “dopo la pioggia”…non pensavo che i gufi sapessero commuoversi. “Owloysius dove sei?” era Twilight che era appena tornata dall’angolo zuccherino. Scesi velocemente per non farle vedere la stanza e mi accoccolai sul trespolo.
capitolo 2 spicchi di luna
È tutta la notte che non dormo, non ci riesco, non riesco a non pensare alla stanza che ho trovato prima, devo tornare là devo capire, ho forse no? Forse quella stanza è legata a poniville come a Twilight e alle sue amiche, forse esiste proprio perché esistono loro, ma devo comunque tornare lassù a leggere sono troppo esaltato perché riesca a dormire…
Dalla vetrata si vede la luna: in questo momento è sulla punta della torre più alta di Canterlot, dove Princess Luna osserva durante la notte l’intero regno di Equestria, chissà come doveva eserre stato vivere su quella palla sferica grigia, per mille anni, ma chissà che cosa ha dovuto sopportare Luna quando è arrivata a casa. Perché si sa, i pony sono terribilmente stupidi a riguardo, con degli enormi pregiudizi, e un pony che ha vissuto sulla luna per così tanto tempo deve essersi fatto un’infinità di pregiudizi anche su se stessa. Sentirsi accettata dagli altri, ma soprattutto da sé, è stato questo il vero problema di Luna: forse ci sono dei libri che ne parlano; quindi cerco un libro su Luna nella libreria: eccolo; si chiama moonbeam “raggio di Luna” è scritto in inglese, ma la storia è comunque piacevolmente scorrevole, scritta bene e con ottimi scenari raccontati meticolosamente, ma non annoianti, e soprattutto è fantastico il modo in cui Luna capisce che non può vivere senza l’amicizia, è anche fantastico il modo in cui l’autore paragoni la solitudine con il fatto di avere una compagnia, la solitudine, che è nightmare moon, vuole a tutti i costi riportarla da sé quasi di forza, spingendo verso le sue debolezze. Mentre l’amicizia, impersonata da Dewdrop e gli altri, non solo la spinge ad essere più forte, ma valorizza anche le sue debolezze. Davvero un capolavoro!
Sono le quattro del mattino e Twilight sta già iniziando a svegliarsi per preparare le sue infinite liste di cose da fare, e anche se volessi non riuscirei più a dormire. Sarà meglio che torni giù al pian terreno.
Dalla vetrata si vede la luna: in questo momento è sulla punta della torre più alta di Canterlot, dove Princess Luna osserva durante la notte l’intero regno di Equestria, chissà come doveva eserre stato vivere su quella palla sferica grigia, per mille anni, ma chissà che cosa ha dovuto sopportare Luna quando è arrivata a casa. Perché si sa, i pony sono terribilmente stupidi a riguardo, con degli enormi pregiudizi, e un pony che ha vissuto sulla luna per così tanto tempo deve essersi fatto un’infinità di pregiudizi anche su se stessa. Sentirsi accettata dagli altri, ma soprattutto da sé, è stato questo il vero problema di Luna: forse ci sono dei libri che ne parlano; quindi cerco un libro su Luna nella libreria: eccolo; si chiama moonbeam “raggio di Luna” è scritto in inglese, ma la storia è comunque piacevolmente scorrevole, scritta bene e con ottimi scenari raccontati meticolosamente, ma non annoianti, e soprattutto è fantastico il modo in cui Luna capisce che non può vivere senza l’amicizia, è anche fantastico il modo in cui l’autore paragoni la solitudine con il fatto di avere una compagnia, la solitudine, che è nightmare moon, vuole a tutti i costi riportarla da sé quasi di forza, spingendo verso le sue debolezze. Mentre l’amicizia, impersonata da Dewdrop e gli altri, non solo la spinge ad essere più forte, ma valorizza anche le sue debolezze. Davvero un capolavoro!
Sono le quattro del mattino e Twilight sta già iniziando a svegliarsi per preparare le sue infinite liste di cose da fare, e anche se volessi non riuscirei più a dormire. Sarà meglio che torni giù al pian terreno.