[Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

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[Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda NoxNoctis » 14/06/2013, 9:04

Dopo aver notato uno strano comportamento di Luna, Celestia decide di portare la sorella dal dottore a fare una visita di controllo.

Ma Luna si ricorda cosa è successo l' ultima volta, e la fatica che ha fatto per scordarselo dopo essere tornata dall' omonimo satellite.

Ce la farà Luna a superare la sua paura dei medici ?


“Luna”

Silenzio

“Luna ?”, la voce tubò ad ella.

Ancora nulla.

“Andimo Luna. Non stia bene. Sei stata cacatonica tutto il giorno !”

La Principessa Celestia aveva provato a parlare con la sorella, ma Luna si era limitata a fissare il vuoto come se fosse stata intrappolata nella sua stessa mente.

“Bè, se non vuoi parlare, puoi almeno farmi la cortesai di spiegarmi perchè sei così ?”

Entrambe erano sedute nella stanza di Luna: non c' era il benchè minimo filo di luce all' interno, e solo il Sole, che era dalla parte opposta, poteva dargli luce. Luna stava solo guardando distrattamente il cielo blu scuro fuori dalla finestra.

Celestia stava provando a parlarle in privato per vedere come mai, daquando si era svegliata, sua sorella Luna era rimasta a letto per ore

“Luna, se non ti senti bene, posso portarti dal medico”

Celestia giurò di aver visto una lacrimuccia uscire dall' occhio sinistro di Luna, nel mentre che diceva questa parole.

Luna non sarebbe mai tornata indietro. Non l' avrebbe affrontato ancora una volta. Anche dopo diecimila anni, temeva quello squallido studio. Luna sarebbe scoppaita a piangere, se non fosse stata così concentrata sul sogno della notte prima.



La piccola Principessa Luna stava saltellando felicemente inseguendo le farfalle; Celestia si stava sistemando la rosea criniera per attirare le attenzioni degli stalloni in età di riproduzione; e la loro madre sedeva su una panchina, sorvegliando l' operato delle due figlie: anche se Celestia era una giovane cavalla, era comunque capace di mettersi nei guai, mentre Luna era, come tutte le puledrine della sua età, un magnete per incidenti.

Questi pensieri comuqnue non potevano rovinare quella bella giornata : le nuvoel presenti erano poche, e non bloccavano la luce del Sole, c' era solo una brezza leggera, e sembrava che nulla potesse andare storto.
Sembrava .




“Ti aiuterò ad usicre da qui con la mia magia”, disse Celestia con tono assertivo: Luna rimase seduta lì, non muovendo un muscolo neanche quando Celestia lasciò la stanza.

“Conto fino a tre”

L' alicorno bianco provò a mentenere il sangue freddo con la sorella: ella la amava molto, ma in quel momento il comportamento di Luna stava mettendo mettendo a dure prova la pazienza di Celestia.

Fermamente e con tono serio, Celestia si mise a contare:
“Uno”

“Due”

Al “Tre”, Celestia sollevò con la magia Luna: quest' ultima non trasalì al contatto impprovviso: ella continuò a fissare il vuoto anche quando fu fuori dalla stanza.
Luna non notò di essere stata portata attraverso i corridoi, che portavano al cortile, dove era parcheggiato il carro regale.

Alcune guardie rimasero indifferneti alla scena di una cacatonica Luna trasportata da Celestia, mentre altre si mostrarono proeccupate: a queste ultime, Celestia disse
“E' da stamattina che è così: la sto portando proprio ora dal medico”

Appena ella mise piede fuori, subito ella fu accolta da un forte vento freddo. Luna continuava a guardare il vuoto, anche quando il carro si alzò in volo: sembrava che Luna fosse spirata, ma Celestia percepiva ancora la sua presenza.
Nel mentre che si alzava in volo, Celestia e le guardie si scambiarono sguardi nervosi riguarod alla salute di Luna.

Luna cominciò a tremare: non poteva tornarci, non poteva andare di nuovo da LUI, dopo le terribili cose che le aveva fatto l' ultima volta: cose che, al solo pensarci, facevano scoppiare a piangere Luna.



Luna ridacchiava alla sua stessa felicità mentre inseguiva le farfalle: gli insetti interessati sembravano aver apprezzato l' inseguimento, e, a certo punto, volarono giù, verso terra, facendo sedere a terra una confusa Luna, la quale si aspettava di vederle rimanere in aria.

Una delle farfalle si posò sul naso di Luna: la futura principessa della notte si scoppiò a ridere, e si mise a rotolare nell' erba a causa dell' improvviso contatto fisico.

Poco dopo, le farfalle ricominciarono a volare, e allora Luna si alzò, e si mise ad inseguirle di nuovo: nella foga della corsa, Luna non vide la recizione che delimitava il parco.

La puledra si schinatò contro la recinzione: a causa del dolore, Luna cominciò a scuotersi in modo incontrollabile. Il dolore era molto forte, ed ella non sapeva che fare, allora si mise a piangere mentre si teneva il naso nel vano tentativo di fermare il dolore.

Celestia e sua madre corsero verso di lei, la madre domandò preoccupata:
“Cosa c'è che non va Luna ?”

La puledrina indicò la recinzione, che aveva una grossa ammaccatura, poi indicò la sua faccia dolorante.

“Madre, credo che dobbiamo portarla in ospedale...”, affermò Celestia mentre tentava di calmare la sorella ferita.

“Non credo. Besterà un giro all' ambulatorio. Se ha qualcosa di rotto, si va in ospedale”

Celestia annuì, prese la sorella, la poggiò sulla schiena, e volò via con la madre




Mentre il carro atterrava in città, Celestia ordinò alla sorella di smettere di tremare, poiché vicine allo studio medico.
Ma Luna continuò a tremare, anche quando l' alicorno biancc la tirò giù con la magia.

Poi la principessa della notte notò la porta dello studio medico, e fu solo allora che Luna si decise a dire qualcosa, o meglio, gridarlo mentre agitava gli zoccoli e piangeva:

“Riportami indietro, Tia, riportami indietro ! Sto bene ora ! Sto bene !”

Celestia, notando che Luna aveva finalmente riacquistato la parola, commentò “Chè, chi si rivede”

“Tia, come puoi farmi andare là dentro, considerando come è andata a finire l' ultima volta ? A causa di ciò, ti sei dovuta poi sbattere a creare una storiella per le generazioni future, cosicchè i più piccoli non siano spaventati dal medico”

Celestia rispose così alla sorella: “Lo so. Ma quasi certamente, chi ti ha fatto ciò è morto e sepolto. E questa, tra l' altro, è un' ottima occasione per dimostrarti che, di sicuro, i medici non sono così cattivi come quelli che hai avuto da puledrina ”

Allora Luna, con uno sguardo pieno di speranza e lacrime, gaurdo Celestia e la pregò di non farla entrare.

Celestia scosse la testa in segno di dinego, e la trascinò dentro, mentre Luna, sospirando, disse “E va bene. Facciamolo”.

L' attesa per il medico sembrò durare un' eternità: la principessa della notte, ora distesa su tre sedie, stava tremando a causa del freddo della sala d' attesa e il nervosismo, nervosismo che sembrava condividere con le puledre e i puledri lì presenti, in attesa del loro turno, e immaginanti chissà quali orrori dietro quela porta.

Il paragone "Luna=puledra" fece ridacchiare Celestia.

E, finalmente, il turno di Luna arrivò.




Luna stava singhiozzando, mentre il medico ispezionava la sua fronte, mentre la madre di Luna e Celestia stavano a guardare.

Poi il medico terminò il suo controllo, e disse:
“Ora come ora, non so dire se c'è una frattura o meno: credo che ia necessaria una radiografia”

La madre annuì.

Allora il medico aprì la porta nella parte opposta della stanza: tale porta aveva sopra il cartello “Vietato l' acesso ai non addetti”
La piccola Luna, alla visione del medico che si allontanava, rimase confusa, e guardò con sguardo interrogativo la madre: quest' ultima, capendo che la figlia stava chiedendo spiegazioni, disse:

“Questo simpatico signore vuole che tu venga con lui, cosicchè possa vedere se stai bene”

Il medico si voltò, e fece il gesto di entrare a Luna:
“Avanti, Luna, entra: dobbiamo prendere una lastra...”

Luna saltò giù dal lettino, e si mosse timidamente verso la porta: quando ella fu dentro, il medico chiuse la porta dietro di sé.




Luna si sedette sul lettino, in attesa dell' arrivo del medico.

“Ora rilassati, Luna, non ti farà del male”

Prima ancora che Luna potesse controbattere, la porta si aprì di scatto, rivelando la magra sagoma del medico con canuta criniera.

Con un elggero inchino, il medico salutò le due principesse, e chiese quale era il problema.

Celestia affermò “Mia sorella Luna necessita di un controllo”

Il medico, aspirando col naso, rispose “Cosa semplice, insomma”

Durante la visita, Luna continuò a tremare incessantemente, e fece resistenza ad ogni controllo: quando il medico le guardò le orecchie, Luna le tirò giù, nel vano tentativo di non farle vedere; quando egli passò al controllo della temperatura, la principessa blu dovette essere immobilizzata per evitare che si scaldasse a furia di tremare; e il medico dovette ricevere assistenza da Celestia per tenere gli occhi di Luna aperti, durante il controllo degli occhi.

Ma, dopo diversi lunghi minuti, era tutto finito.

“Sembri perfettamente sana, Luna” disse il medico “Ora, se non le dispiace, Celestia, potrebbe venire di là per fissare il prossimo appuntamento ?”: Celestia annuì, e seguì il medico verso la porta.

Quando finalmente Luna notò la porta, gli si rizzò la criniera dal terrore: quella porta... quella porta era la porta che divideva il resto dle mondo, e la parte in cui lei entrò per fare una radiografia, senza effettivamente farla, il luogo in cui era entrata e mai più tornata.

Aveva capito dove era andata Celestia.



La piccola Luna entrò nella Sala Radiografie, e vide davnati a sé un lettino: senza pensarci, Luna ci salì sopra, si sdraiò dimodoche vedesse davanti a sé la macchina a raggi X, e attese istruzioni dal dottore.

Il pony medico si avvicinò alla puledrina, la legò al tavolo dicendo a lei di rimanere ferma, e spiegandogli la funzione delle corde.

Fatto ciò, Luna ricevette l' ordine di fissare un punto rosso: tale semlice attività occupò così tanto la mente di Luna, che non si accrose che il lettino e la maccina cominciavano a muoversi e a ruggire, fino a quando la puledra notò di essere posizionata in verticale in una stanza differente... spaventata, Luna si mise ad urlare, mentre il medico, nell' altra stanza, rideva in modo malvagio, dicendo:
“Tempo di vedere la crescita degli alicorni... SULLA LUNAAAAAAAAAAAAAAAAA”, a uqel punto, il razzo si alzò da terra.

Fu allora che nella stanza entrò Celestia: ella provò a fermare il razzo, ma invano, e alla fine, quando Luna fu fuori portata, la futura principessa urlò “Sorella !”

Di risposta, Luna urlò “Tia ! Madre !”, e sparì nel cielo.

Allora la madrre di Luna e Celestia, irata, cominciò a cercare il medico che aveva creato, con mezzi misteriosi, il suo programma spaziale personale, ma invano: egli sembrava sparito nel tempo e nello spazio.





Luna, uscita dalla sua trance di terrore, corse dentro la stanza divisa dalla porta con la scritta “Vietata ai non addetti”, sperando di trovare Celestia ancora libera dai lacci del discendente di quel medico.

Non fu così: quando Luna entrò nella stanza, ella vide che il razzo aveva già i motori accesi, e che sarebbe già partito, se non fosse stato per Celestia che, con l' aiuto della magia, stava trattenendo il razzo a terra, nella speranza che finisse prima il carburante, che le sue forze.

Luna si guardò intorno, alla ricerca di qualcosa per spegnere il razzo, ma non trovò nulla: la stanza era completamente sbuotata di strumenti, se si eccettua il razzo e la relativa rampa di lancio.

Allora Luna provò ad aiutare la sorella a tenere giù razzo: nel mentre che eseguiva questa operazione, ella non si accorse del suono di passi che venivano da dietro di lei....




Pipsqueak si svegliò di soprassalto nel cuore della notte, sudato, e teso come una corda di violino: egli aveva sognato una storia alternativa dell' esilio di Luna: un esilio causato da un medico impazzito, e non dalla gelosia di Luna.

Pipsqueak, dopo aver constatato di aver sognato, si domandò il significato di quel sogno, o, se non aveva senso, come mai era così nervoso da sognare una cosa del genere: il puledro maculato rimase per un po' a pensarci, prima di determinare cosa aveva causato tale sogno.

La futura visita di controllo, e il pensiero di dover passare sotto gli zoccoli del suo medico, famoso per essere un sadico di proporzioni cosmiche.

Cercando di scordare per un pò l' evento che sarebbe accaduto l' indomani, Pipsqueak chiuse gli occhi, pensò a cose più amene,e tornò a dormire. Nel successivo sogno che Pipsqueak fece, egli fu visitato da Luna in persona: dopo i convenevoli tipici, la principessa della notte disse "Ho visto l' incubo che hai fatto poco fa, e mi dispiace di non essere intervenuta"

Il puledro guardò turbato Luna, e domandò "E come mai ?"

Ella sospirò.
"E' un mezzo segreto, ma credo che posso dirlo dire a te, a patto di non raccontarlo a nessuno..."

Battendo lo zoccolo destro sul petto, Pipsqueak affermò "Non lo dirò a nessuno, qualunque cosa essa sia"

"Bene: Pipsqueak... io.. sono iatrofobica"

E fu così che il maculato puledro, prima così turbato dall' idea di andare dal medico da farci un vivido incubo, ora rideva davanti alla notizia che una delle divine regnati di Equestria, ovvero Luna, temeva i medici.


Bene, una stonefic* medica in tutta la sua gloria: gotevela, poichè questo è il primo e unico capitolo .

*=ovvero, un racconto che viene scritto unendo gli effetti deleteri delle sostante stupefacenti, o usando qualcosa di simile, ma più legale e meno pericoloso, quali mancanza di sonno e passeggiata notturna nell' Internet.
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Re: [Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda fengrin » 14/06/2013, 17:21

Oh,buck... /)-.- , è solo una piiiiiccooolaaaaa citazione eh? 8D .
Pff,carina,direi,eheheh. (soprattutto...
la prima in cui non compaiono interiora o cose simili,deheh...
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Re: [Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda NoxNoctis » 14/06/2013, 18:47

fengrin ha scritto:Oh,buck... /)-.- , è solo una piiiiiccooolaaaaa citazione eh? 8D .
Pff,carina,direi,eheheh. (soprattutto...
la prima in cui non compaiono interiora o cose simili,deheh...
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Re: [Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda fengrin » 14/06/2013, 18:50

NoxNoctis ha scritto:
fengrin ha scritto:Oh,buck... /)-.- , è solo una piiiiiccooolaaaaa citazione eh? 8D .
Pff,carina,direi,eheheh. (soprattutto...
la prima in cui non compaiono interiora o cose simili,deheh...
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L'intera fanfic,credo che sia una citazione al cane rosa,se non lo è allora hai la stessa inventiva di quelli di Cartoon Network,deheh 8D :buckyeah:
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Re: [Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda NoxNoctis » 14/06/2013, 18:54

fengrin ha scritto:
NoxNoctis ha scritto:
fengrin ha scritto:Oh,buck... /)-.- , è solo una piiiiiccooolaaaaa citazione eh? 8D .
Pff,carina,direi,eheheh. (soprattutto...
la prima in cui non compaiono interiora o cose simili,deheh...
)

Citazione di che ?

L'intera fanfic,credo che sia una citazione al cane rosa,se non lo è allora hai la stessa inventiva di quelli di Cartoon Network,deheh 8D :buckyeah:

Allora ho la loro inventiva ! XD
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Re: [Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda fengrin » 14/06/2013, 19:01

NoxNoctis ha scritto:Allora ho la loro inventiva ! XD

Yup,pure
l'incidente
è quasi uguale
Teh,controlla :[) .
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Re: [Stonefic][Oneshot] Il dottore la vedrà ora...

Messaggioda Jakrat » 17/06/2013, 15:49

Bene, bene. Mi è piaciuta, e anche molto <3

Dovresti passare più tempo su internet, se il risultato è questo XD
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