[FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

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[FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Daxn » 13/03/2013, 14:24

Fanfic creata da Daxn originariament su FIMfiction, tradotta ed adattata dalla stessa persona.


Premessa : Enea Verne, un ventenne orgoglioso dei suoi studi, si ritrova in Equestria nel corpo di un puledro con le sue memorie e conoscenze con lo scopo di trovar risposta a una domanda che lo tormenta :
"E se avessi avuto più amici da piccolo ?"


Capitolo 1 :https://docs.google.com/file/d/0B40tM68UDxQTT0I5N1pCV2J6cTA/edit?usp=sharing

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Capitolo 1 :
Quindi, vuoi sapere perchè ho questo strano tatuaggio sulla mano e sembro appena scappato da un combattimento ? Bene, non so quanto tempo hai, ma se ne hai tanto.... sappi che saprai come sono entrato in un' altra dimensione con un dubbio e sono tornato con una certezza e l' anima più leggera.
Tutto iniziò tempo fa in questo pub : stavo con i miei amici a discutere di cose varie davanti a un buon bicchiere di vino di riso, quando un mio compagno portò su l' argomento “Rimpianti dal passato”.
Alcuni rimpiangevano di non aver colto l' attimo in un determinato momento, altri desideravano tornare indietro per evitare un particolare incidente e così via.
L' unica cosa che rimpiangevo ? Il fatto che non avevo passato i sette anni di nulla assoluto chiamati “infanzia” a studiare sui libri, e a prepararmi alle sfide intellettuali del domani: infatti mia madre mi obbligava spesso ad andare ai giardini e giocare, nonostante il fatto che preferissi la compagnia silenziosa e sempre condiscendente di un libro piutossto che quella rumorosa e diffcile di un essere vivente.
Tutto ciò mi rese solo: infatti, con un ragionamento del tipo “causa=effetto, non importa se sensato o meno”, pensai che le persone chiamate “amici” erano lì solo per strapparti dalle cose che amavi.
Il mio isolamento terminò solo pochi anni fa, quando capii che rimanendo sempre solo non andavo da nessuna parte, e fui fortunato a non essere massacrato per aver tentato di introfularmi in un gruppo di amici preesistente.
La mia affermazione causò scompiglio in sala per pochi secondi, ma poi tutti ricordarono quale era il mio passato e capirono.

Un' ora più tardi tornai a casa, mi preparai per andare a letto e chiusi gli occhi, ma non ci riuscii : nella mia mente questa domanda mi tenne sveglio :
“E se... avessi accettato l' amicizia quando ero più piccolo ? Che sarebbe successo ?”
E pensai per mezz'ore come la vicenda potesse dipanarsi : magari con più amici all' inizio avrei potuto avere una vita migliore, o forse avrei perso l' abilità di studiare che possedevo e possiedo tuttora.
Alla fine mi diedi la risposta da solo e cioè :
“Solo una macchina del tempo, o un sogno rivelatore possono dirlo, per ora, assumi che tutto sarebbe rimasot uguale”, e finalmente mi addormentai.

Il giorno dopo mi risveglia nel corpo di un puledro in ospedale.

Non so come potè accadere : mi ero addormentato nel mio modesto letto nel corpo di un giovane adulto, e mi ero risvegliato in ospedale come puledro; ma sul momento non sapevo di quest' ultima cosa : infatti, come prima cosa tentai di raggiungere il campanello che in genere si trova al di sopra del letto, me senza successo: il campanello era presente, e poiché non avevo la forza per aprire i miei occhi, non sapevo se qualche altro paziente era nella stanza, quindi mi rilassai e aspettai.
Dopo dieci minuti che sembrarono un' eternità, sentii un suono di zoccoli sul pavimento venirmi vicino, e capii subito che un' infermiera era arrivata, e io come reazione riflessa tentai il saluto militare greco.
Il problema ? Che non avevo le dita ! Per un attimo il mio cuore si fermò : pensavo di averli persi, però poco dopo mi calmai, e pensai che, realisticamente, le mie dita erano solo steccate.
L' infermierà rise and disse :
“Buongiorno, piccolo, è da sei ore che stai dormendo... ce la fai a dirmi qualcosa su te ?”
Risposi “Enea Verne da Pietrasanta, da chi ho il piacere di ricevere cure mediche ?”, sì, fui così pomposo, ma sono così di natura.
L' infermiera rise e disse “Infermiera Redheart, qui per servirti.”
“Quindi, Infermiera Redheart, come mai sono qui ? Quali sono i dettagli della mia emergenza medica ?”
“Enea, sei stato avvistato vicino alla fattoria degli Apple a mezzogiorno da un gruppo di cavalle : esse hanno tentato più volte di svegliarti, credendoti addormentato, ma hanno fallito, e quindi hanno chiamato noi, e abbiamo determinato più tardi la natura delle ferite e le ferite stesse : contusioni da caduta, due costole e uno zoccolo rotto...”
Interruppi la spiegazione dell' infermiera
“Come è possbile ? Non mi ricordo di essere caduto da nessuna parte !”
“Evvidentemente hai l' amnesia da trauma. Comunque, abbiamo tentato di contattare i tuoi genitori, ma non li abbiamo trovati, non preoccuparti comunque : li ritroveremo presto.”.
E finalmente realizzai che c' era di strano in tutto questo : mi aveva diagnosticato uno “zoccolo rotto” e diceva che i miei genitori non si trovavano; quindi io feci notare la cosa all' infermiera :
“Zoccolo ? E che sono, un cavallo ? Tra l' altro, non è necessario : ho i miei mezzi locomozione, non è necessario chiamare i miei genitori !”.
“Ma sei ancora un puledro!”, a quel punto aprii gli occhi, e scoprì la verità : l' infermiera era un pony, la stanza d' ospedale aveva le stesse pitture comunemente presenti negli ospedali pediatrici, e tutto sembrava innaturalmente più grande, e le mie mani... non c' erano !
Perdetti i sensi per la rivelazione.



Più tardi mi svegliai : stavolta l' infermiera era fuori della stanza a parlare con un medico, anch' esso un cavallo; annoiato, guardai se nel comodino c' era qualche effetto personale, e così era : diversi libri di vario tipo, principalmente in latino e in greco antico, uno stiletto e il mio orologio da polso.
Provai a leggere, ma appena lo feci, vnni interrotto da una vocina :
“Ciao !”
Mi voltai, e vidi un piccolo pony arancione alato, che scoprii dopo di sesso femminile, con una criniera viola, e con il motivo della sua permanenza bene in vista : le ali rotte.
Essa disse “Sono Scootaloo ! Chi sei tu ?”
“Sono Enea Verne, piacere di fare la tua conoscenza, Scootaloo”
“Vorrei sapere una cosa : cosa stai leggendo ?”
“Il Carmine Burana”
“Il Carmineche ?”
“Carmine Burana, serie di componimenti goliardici in latino”
“Latino ? E che è ?”
Mi ricordai che forse le cose lì non erano proprio identiche, quindi :
“Una lingua antica, usata da un popolo ormai scomparso”
“E come puoi leggerlo ?”
“Ho studiato per cinque anni questa lingue, non vedo perchè non possa leggerla”
“Studiato per cinque ani QUELLO ?”
“Sì, che c'è di strano ?”, ancora una volta, il mio cervello scordò la situazione
“ Quindi... studi una lingue antica sin da quando sei nato ?”
“Bhè... sì”
“Wow, deve essere interessante !”
“Appena la studierai, penserai il contrario...”
A quel punto passò di nuovo l' infermiera, che ci sommonistrò le medicine via intermuscolare : mentre io, avendo passato la fase tryranofobica da un pezzo, rimasi fermo, Scootaloo invece cercò di nascondersi sotto le coperte per non farsi vedere, fallendo miseramente, e la puledra arancione pianse leggermente al contatto con l' ago.


Capitolo 2 :
Nello stesso pomeriggio ebbi le prime iniezioni della cultura dei pony, a partire dall' uso della magia e del cibo.
Sì, magia, esiste in quel mondo, ed è una cosa di tutti i giorni, come scoprii in modo imbarazzante quel giorno.
Erano le nove e mezzo, stavo ancora cercando di sfogliare il libro con i soli zoccoli piegati, cosa difficile, se non impossibile : infatti ci mettevo o troppa forza o troppo poca, e il fatto che il libro più nuovo aveva cinque anni non aiutava.
Appena abbassai il libro frustato, vidi che era arrivata la cena: concentrato come ero, non avevo sentito o visto nessuno portarla, sembrava solo apparsa dal nulla sul mio vassoio.
Vidi ciò che c'era nel piatto : erbaccia e paglia. Per pochi momenti dubitai di poter mangiarla, poi mi ricordai che ero un erbivoro puro ora, e che quindi ciò che era nel piatto era commestibile.
Il secondo problema fu di ordine pratico : le posate c' erano... ma erano quelle “normale”, e ciò significava che non potevo usarle !
Provai semplicemente a piegare lo zoccolo e a usare la posata, ma mi cadde, tentai più e più volte senza successo; poi passai a fare una cosa più acrobatica : forchetta in bocca-lancio-presa in bilico sullo zoccolo-nutrimento. Niente.
Sentì Scootaloo ridere e dire : “Ahah, sei un unicorno e non sai nutrirti da solo?”
Dissi con un tono arrabbiato : “Sì ! Voglio dire, dove è il manico per lo zoccolo ? A cosa pensava l' inserviente quando me l' ha portato ? Bhè, ciò significa che dovrò mangiare tutto immergendoci la faccia !” e così feci, solo per essere rimproverato da Redheart :
“Non ti hanno insegnato le buone maniere ?! Come stai mangiando ?!”
“E come dovrei fare ? Non c' è il manico !”
“Usa la magia, no ? Vuoi che ti imbocchi ?”
Sbuffai e dissi “Va bene, imboccami pure, infermiera”, e così fece : prese forchetta e coltello, tagliò l' erba e me la piazzò in bocca.
Poco dopo, arrivato il momento di dormire, illuminato da qualcosa, tentai di allenarmi con la magia: prima di tutto mi concentrai su una piuma davanti a me : la piuma tremò coperta da un' aura verde menta, ma non si mosse.
“Proviamo di nuovo avendo un luogo in mente : magari...”, provai a farlo, e così fu : la piuma si mosse dal mio davanti al comodino, non senza qualche sbalzo però.
Ma ero troppo contento per preoccuparmene, e vedendo che l' aura mi dava luce, tentai di scrivere qualcosa di utile riguardo quel (poco) che avevo imparato fino a quel momento: appunti su come usare la magia di base; la mia situazione attuale e cose del genere.
Poco dopo fui interrotto dall' arrivo di un' infermiera notturna : capendo che mi aveva scoperto, smisi subito id leggere e mi abbassai, l' infermiera venne vicino a me dicendomi :
“Dormi! Non è ora di leggere !”, poi se ne andò via, e a quel punto mi venne sonno.

Il giorno dopo mi svegliai alle sei e mezzo del mattino, con l' aurora dalle rosee dita che si alzava sul cielo : mi venne voglia di cantare “Fortuna Plango Vulnera”, e ciò causò un effetto indesiderato : infatti, un' infermiera con la criniera blu e il manto giallo si avvicinò a me con sguardo truce, e disse :
“Su, quale è il problema ? Non ho tutto il giorno”
Sorridetti in modo sardonico : “Nulla, mi sono svegliato alle sei di mattina come tutte le mattine”
“Qui la sveglia è alle otto di mattina, fino a quel momento il tuo torso deve stare giù”
“Quindi se mi fa male la schina non posso essere aiutato? Che sistema efficiente per ammazzare i pazienti ! Mettere un campanello per le emergenze magari ?”
“Oh, il giovanotto vuole una rissa, che ne pensi di una puntura ?”
Dissi con una voce molto calma
“E allora ? Se necessario, prenderò le medicazioni per via intermuscolare”
“Fai poco lo spiritoso, o lo faccio davvero, ora sdraiati”
“Che ne pensa di lasciare stare, dame Krankenschwester ?”
“No, le regole sono queste, e vanno rispettate”
“Che mucchio di boiate ! Questo non la autorizza a forzarmi a stare giù”
“Ok allora, buon divertimento !”, la cavalla se ne andò, solo per tornare con una siringa gigante... evidentemente tarocca.
“Uuuh, grande siringa spaventare Enea. Ma mi faccia il piacere !”
“L' hai voluto tu, ora basssati...”
“Cara signora, si è per caso scordata quali ossa mi sono rotto ?”
“Appunto”
Sbuffando, mi girai e muggì di dolore ad ogni giro che facevo con lo zoccolo rotto, alla fine, la cavalla tentò di infilzare l' ago di gomma nel mio didietro senza successo.
Io dissi a lei sarcastico : “Bene, la medicazione è entrata, ora posso girarmi ?”
L' infermiera gialla grugnì e se ne andò arrabiata.

Fino al pomeriggio non accadde nulla : io continuavo a leggere e a cantare, Scootaloo continuava a leggere pure lui e a giochicchiare con una consunta action figure, che, se avesse potuto parlare, avrebbe potuto raccontare, tipo veterano di guerra, le sue varie avventure con vari puledri e di come è sopravvissuto ai loro denti e zoccoli.
Comunque, dopo pranzo, mentre io stavo sonnecchiando, sentii alcuni passi leggeri nel corridoio, in genere deserto.
Incurisito, mi svegliai, e vidi chi era : una puledra gialla con una criniera rossa e un unicorno bianco con una criniera rosa chiaro e viola, entrambe stavano andando verso Scootaloo.
Poiché ero e sono un ficcanaso, tentai di carpire cosa stava succedendo, ma senza successo, alla fine però vidi che le due puledre stavano andando verso di me, la puledra gialla disse :
“Ciao ! Sono Applebloom, piacere di conosherti!”
“Sono Enea Verne, piacere mio, come posso esservi d' aiuto ?”
“Scootaloo ha detto che sei uno che studia molto...”
Arrosii
“Modestamente....”
“E dice che conoshi qualche tipo di linguaggio strano...”
“Quello che chiami “linguaggio strano”, ovvero il latino è la base della nostra lingua”
“Cosa ? E come mai un' ne ho mai sentito parlare ?”
“Perchè, evidentemente, non ve ne hanno mai parlato”
“Mi' sorella che un' mi parla di qualcosa ? Iche storia è questa ?”
La puledra bianca parlò : “E poi, considerando come è colta mia sorella, come mai non l'ho mai sentita parlare in questo “latino” ?”
“E che ne so io, evidentmente non sapete se è latino o meno e quindi non lo sapete discernere dallla lingue comune.”
“Dacci un esempio”
“Sic transit gloria mundi”
“Che? “
“Sic transit gloria mundi, ovvero “così passa la gloria del mondo”, usato principalmente nelle incoronazioni papali, o, più mondanamente, quando si vuole sottolineare che quello che è stato è stato”
“Incoronazioni papali ? Iche sono?”
Ancora una volta, dimenticai che non stavo parlando a persone che avevano la mia stessa cultura, ma poiché non ce la faacevo a spiegarglielo, rimasi in silenzio, finchè...
“Allora Enea, so di essere un po' brusca, ma...”
“Sì ?”
“Dove abiti ? A Ponyville ?”
Il nome mi fece dubitare della sanità mentale di Sweetie Belle, ma risposi tranquillamente :
“No, abito a Pietrasanta”
“E dove si trova ?”
“Piuttosto lontano da qui suppongo”
“Ed è raggiungibile in treno ?”
“Ovvimente sì, perchè, cosa desiderate fare ?”
“Niente, magari potevamo stabilire un contatto più fitto se abitavi qui, ma sembra che ci vedrai poche volte”.”
“Bhè, consdierate che tecnicamente io sarai senza genitori, quindi suppongo che mi consegneranno a una famiglia id queste parti”
Le due puledre fecero prma una faccia dispiaciuta, poi una contanta.
Applebloom disse : “Che ne pensi di veni' a vivere alla mi' fattoria con mi' sorella Applejack ?”
“Potrebbe essere un' idea...”
“O con mia sorella Rarity !”
L' offerta di Sweetie Belle mi colpì al cuore e dissi :
“Accetto l' offerta ! Chiedi a lei se è così gentile da darmi κενία nella tua casa e vedremo”
“Ok, vedrò !”.
Appena Sweetie Belle finì la frase, l' infermiera gialla apparve, dicendo :
“Tempo delle visite scaduto, smammate”
“Ancora lei ? NO!”
“Ancora tu ? Bene, dobbiamo discutere...”
“Sìsì, come no, le faccia finire”
“Tempo scaduto da dieci secondi”
“Il tempo di essere acida è scaduto da un pezzo”, ma alla fine le due puledre se ne andarono.

La discussione con l' infermiera si risolse in nulla di fatto, così come le discussioni nei giorni successivi.

Per circa una settimana, tutto andò sempre nella stessa maniera, e per un momento ebbi il dubbio di essere entrato nella versione ospedalizzata del “Deserto dei Tartari”.
Come puoi immaginare, non fu così : arrivato l' ottavo giorno, l' Infermiera Redheart si presentò al mio letto dopo colazione e mi disse :
“Oggi facciamo le lastre di controllo: ce la fai a muoverti ?”
“Certo... ora, un attimo...” prima misi giù uno zoccolo, dietro, poi i miei due davanti e mantenni lo zoccolo ferito sospeso, poi dissi :
“Niente male, eh?”, e ci muovemmo verso la sala.
Durante il tragitto, scivolai molte volte senza conseguenze, causando risatine dall' infermiera: in una situazione normale, ciò mi avrebbe offeso, ma sapevo che, dopotutto, se lei rideva per le mie azioni, queste dovevano essere divertenti da vedere et poco pericolose.
Arrivati nella sala radiologica, venni accolto da un radiologo, che, ovviamente ignaro delle mie conoscenze, si mise a spiegare a me la procedura :
“Allora Enea, come prima cosa dovrai indossare questo grembiule di piombo per evitare di disperdere i raggi; poi dovrai metterti sul quel lettino e rimanere ASSOLUTAMENTE fermo per pochi secondi , cosicchè possa prendere le immagini senza problemi.” poi l' infermiera mi passò il suddetto grembiule di piombo color verde acido, con sopra scritto “Per evitar danni alla prole”, la suddetta scritta mi sembrò sospetta, considerando l' ambiente dove ero; quando riuscii a mettermi la copertura, mi arrampicai piano sul lettino, e aspettai i pochi secondi necessari.
Una volta finito, l' infermiera, per qualche strano motivo, mi diede una decina di caramelle con scritto sopra : “Questo è per essere staot fermo quando mi hanno fografato le ossa”, come puoi immaginare, mi sentii preso in giro.

Quando le lastre finirono di essere sviluppate, sentì un brusio di sorpresa : incuriosito, tentai di sentire cosa stavano dicendo al di là della porta :
“Come è possibile che abbia le sue costole riformate in così poco tempo ? Voglio dire, la sua velocità di cura sembra più quella id un atleta che di un puledro !”
Sorrisi di gusto, e aspettai con impazienza le mie dimissioni dall' ospedale... non prima di aver sopportato però un questionario dall' Infermiera Redheart riguardo alla mia dieta e abitudini : come puoi immaginare, dissi solo della mia abitudien a mangiare molto formaggio e di tentare spesso di causare piccole fratture, ma evitai di parlare al riguardo di certi incidenti riguardanti le mie costole avvenuti allo stadio.

Capitolo 3
Quando arrivai alla casa che poi sarà il mio rifugio durante tutto quel tempo, non potevo credere a ciò che vedevo : la casa-negozio sembrava solo un negozio a due piani, ergo quando incontrai Rarity gli dissi :
“Salve signora.... perchè proprio questo posto come punto d' incontro ? Non per sembrarle scortese, ma la prassi non dice che bisognerebbe prendere gli ospiti nella propia casa ?”
“Ma questa è la mia casa ? Vuoi per caso dire che la mia casa è brutta ? Vuoi dire...”, la sua voce sembrò alquanto tentennate.
“No, voglio dire, non sapevo che lei fosse una cavalla casa e bottega, tutto qui...”
Rarity si fermò : “Oh, bhè, grazie del complimento, ora, tesoro, entriamo, così ti faccio vedere la mia casa...”
Entrai, e quello che vidi mi turbò : fra vesti coperti in modo assurdo da gemme di vario colore che davano ai vestiti l' effetto di kitch e pezzi di tessuto che se uniti insieme potrebbero coprire il Partenone, non ebbi dubbi riguardo al lavoro di Rarity : stilista.
Come sistemazione nella casa mi presi un materasso nella stanza di Sweetie Belle, non però senza recriminazioni da parte di Rarity...
Ero nel salotto, a conversare con la cavalla stilista, quando l' argomento cadde sulla mia sistemazione :
“Allora, e dove dormirò durante questi giorni ?”
“Suppongo che Sweetie Belle sarà più felice di...”
“Rarity ! No! Non cedo la mia stanza ! Cedili la tua stanza !”
“Devi, sorella cara, sei più piccola di me, e lui è della tua stessa età”
“Ma non voglio dormire sul divano !”
“E io non voglio che ci dorma lui, né ci voglio dormire io”
Io mi intromisi :
“Bhè, potete sempre darmi un materasso, piazzarlo nella camera di Sweetie Belle e bon”
“Ne sei sicuro Enea ?”
“Certo, ho dormito su tavolacci piuttosto spesso, non vedo perchè dovrei fare problemi per un materasso piazzato alla rinfusa”
“Come vuoi... su, sorella, aiutami a portare il materasso e delle coperte in camera tua.”
E così fecero, nel frattanto, cercai negli scaffali qualcosa da leggere, e, come sospettavo, la scelta era piuttosto ampia: fra enciclopedie, libri classici “elevati” e “rozzi” e cose varie.
Presi un libro chiamato “Il Deserto alla Tartara” e me lo lessi: non era nulla di straordinario, era solo
il “Deserto dei Tartari” con personaggi diversi.
Poi passai a “Caos ed Armonia” : anche qui, nulla da segnalare, “Delitto e Castigo”.

Quando smisi di leggere, guardai l' orologio, e vidi che era ora di cena : mi alzai e mi recai in sala da pranzo, dove vidi la tavola apparecchiata, con già il cibo sopra: affamato come non mai, mi sedetti, presi le mie porzioni di cibo ( principalmente erbaccia al formaggio di capra e carote ricoperte di burro ) e mi nutrii, ingnaro di come Rarity avrebbe reagito...
“Cosa stai facendo Enea ? Mangi senza di me ? Come osi ?”
Mi finsi imbarazzato
“Mi spiace Rarity, ma sai com' è, avevo fame...”
“E non potevi aspettare ?”
“E che ne sapevo dove eri ! Magari eravate andati a mangiare fuori e mi avevate lasciato la cena qui per gentilezza...”
“Io questo genere di cose non le faccio Enea, tientelo a mente. Ora, come punizione, dovrai lavare TE i piatti !”
La cos non mi tangette : ero abbastanza abituato a farlo, ma era ovvio allo stesso tempo che non potevano sapere della mia vita qui sulla Terra...
Dopo aver lavato i piatti, mi fiondai subito nel mio materasso e mi addormentai.


Il giorno dopo, dopo essermi svegliato come mio solito alle sei del mattino, mi alzai e cominciai a preparare la colazione per tutti e tre: dopotutto, che avevo da fare sul momento ?
Le mie abilità culinarie erano e sono piuttosto buone, quindi non li deludetti quando presentai le mie chiacchere fatte sul momento.
Mentre stavamo facendo colazione, notai Sweetie Belle piuttosto eccitata : incuriosito, chiesi :
“Cosa c'è, Sweetie Belle ?”
“Oggi a scuola c' è il Mostra & Dimostra... e ho trovato finalmente qualcosa di originale da dimostrare...”
“Cosa ?”
“Il tuo stiletto inciso !”
Il mio cuore si fermò : perchè diavolo il mio stiletto di famiglia risalente al 1600 era finito LI' ?
Sorrisi sardonicamente e tentai di dissuarderla, ma non ci riuscii : era troppo determinata a mostrarlo alla sua classe intera, e ciò mi turbava alquanto, ma almeno la notizia dopo data da Rarity mi rincuorò : stavo per andare nella stessa classe di Sweetie Belle, quindi se tutto andava bene mi ritornava in mano alla fine dell' ora.
Per quanto concerneva il mio “Mostra & Dimostra”, presi semplicemente il mio Carmine Burana, e lo modifcai un po' con i pezzi di alabrastro sparsi per la sartoria : al limite, il libro sarebbe sembrato fatto di vetro.



Dopo aver preparato il mio equipaggiamento scolastico, marciai verso la scuola ove avrei passato le successive mattinate : l' edificio ricordava di per sé una stalla col tetto di paglia, ma per fortuna non era tale anche nell' odore.
Quando entrai nel cortile interno, venni accolto da una voce squittente di sdegno :
“Chi sei tu, o puledro invasore ?”
Risposi con una vena sarcastica :
“Sono Enea Verne, e sono stato assegnato a questo istituto, per reclami, chiamare il Docente.”
“Tu non sai chi sono io”
“Sì : un topo trasformato in pony.”
Mi voltai e vidi con chi stavo parlando : una puledra grigio topo con occhiali vistosi e filo di perle stonante con l' età.
“Cosa hai detto ?”
“Che la tua voce ricorda quella di un topo, ora per cortesia, puoi lasciarmi andare o devo continuare a dire come è “piacevole” la tua voce ?”
Se ne andò sbuffando, e io la seguii all' interno della scuola.
Appena entrato nella classe, poiché mi annoiavo nell' attesa, calcolai le possibili alleanze :
Puledro bianco a macchie marroni chiamato Pipsqueak : possibile, con un po' di sforzo, è creabile una Lega di Aiuto Reciproco.
Sweetie Belle+Appelbloo+ Scootaloo : già unite in una Lega di Aiuto reciproco, ma stanno soccombendo sotto i colpi dell' unione qui sotto, forse....
Puledra grigia topo di nome Silver Spoon et puledra rosa di nome Diamond Tiara : sembra che ci sia guerra aperta fra me e loro, per fortuna, il loro potere è piuttosto limitato su di me .
Unicorno puledro verde di nome Snips, puledro arancione di nome Snails ed infine il resto della classe : mercenari : si schiereranno col miglio offerente... e in questo caso, con le mie conoscenze date da tredici anni di scuola, sono io quello che offre di più...

Quando finii con la preparazione della mappa diplomatica, la maestra si presentò, e subito cominciai ad odiare la voce :
“Buon giorno alunni !”
Le mie orecchie sanguinarono metaforicamente, e il continuo cominciò ad avere la suddetta ripercussione in senso letterale, quindi smisi di ascoltare .

Capitolo 4
L' ora del “Mostra & Dimostra” passò senza grossi problemi : vennero presentati uniformi; lumache; tiare; statuette chiodate... però non prestai attenzione alle spiegazioni, più che altro perchè ero preoccupato al riguardo di cosa poteva succedere allo stiletto di famiglia: considerato il suo valore affettivo e materiale, e di come un paio di elementi della classe sembravano bramosi di averlo, non potevo fare nulla che preoccuparmi.
Arrivò il momento: Sweetie Belle levitò lo stiletto sopra la sua testa, e lo pose piano sulla cattedra, la maestra, per la prima volta con una voce non trapanante disse :
“Sweetie Belle... non avevamo detto di non portare armi ?”
“Lo so, signora Cheerlie, ma era l' unica cosa che non avevo mai portato qui...”
“Va bene lo stesso, però alla fine della spiegazione io terrò sotto custodia questo coltello...”
A cose normali, questo significava che sarebbe stato al sicuro... ma per qualche misterioso motivo SENTIVO che sarebbe stato rubato ed usato per ferire qualcuno... e quel qualcuno non ero io.
Stetti a sentire la spiegazione della puledra bianca :
“Questo coltello ha sulla lama la rappresentazione di creature cavalcanti creature simili a pony in battaglia : lo scontro sembra essere a vantaggio per le creature rappresentate più vicine al manico.
Sul manico c'è uno stemma nobiliare, due bande rosse e una rossa con nel mezzo la testa di un gallo, e sembra che il simbolo si possa aprire...”
Sweetie Belle aprì lo scomparto della lama, e fece una faccia sorpresa nel vedere che era un canino ricoperto d' oro.
La puledra bianca disse imbarazzata : “Ehm... questo è un dente di un carnivoro ricoperto d' oro” e smise di parlare, impossibilitata a spiegare come mai c' era un canino nello stiletto.
Sweetie Belle tornò a posto, e lo stiletto venne messo in alto sull' armadio; poi venni chiamato.
Presi il Carmine Burana che avevo modificato con dell' alabastro, e cominciai a parlare :
“Sono il tizio dello studio pesante. E questa è la mia arma. Contiente circa duecento pagine con più mille parole a pagina . Per imaparare tutti i canti, che durano dodici ciascuno, ci vogliono più di quattro anni di studio...
Ora, ecco a voi un estratto :
O Fortuna Velut Luna
Statu Variabilis
Semper crescis aut decrescis
Vita detestabilis
nunc obdurat et tunc curat
ludos mentis aciem.
E' tutto, se avete domande...” nesuno fece domande: erano troppo concentrati a capire cosa avevo appena cantato.
Tornai a posto, e pochi minuti dopo suonò la campanella della ricreazione, e io, come mio solito, sfruttai il caos dell' uscita per riottenere lo stiletto e nasconderlo bene, ma fallì : non ero abbastanza alto.
Allora, sfruttando una sedia lì vicino, mi misi in bilico sullo schienale, presi velocemente lo stiletto e me ne andai in cortile, fingendo di essere stato al cesso per qualche minuto dall' inizio.
Quando entrai nel cortile, venni subito accolto dalla squittente voce di Silver Spoon :
“Enea, cosa stavi a cantare durante il Mostra & Dimostra ? La tua condizione di blank flank insolente ?”
Feci una faccia corrucciata :
“Sarei cosa ? “Un fianco bianco” ? Sei sicura di non aver scambiato un peyote per un porcino ieri sera ?”
SilverSpoon rise :
“Ahaha, non sai neanche quanto sei patetico ! Non hai il cutie mark e non lo sai nemmeno !”
“E certo ! Sono un uomo, mica mi trucco !”
“Oh, dai dillo che ti brucia, dillo, DILLO ! Dillo che ti dispiace non sapere per cosa vivi”
“Non vivo per esser come bruto, ma per seguir virtute et canoscenza”
“E come lo dimostri ? Senza cutie mark, non puoi sapere”
Il mio cervello mandò al diavolo la prudenza :
“Lo posso dire perchè ho vissuto per diciasette anni su questa terra, mi sono fatto un sacco di introspezioni, e ho visto che sono molto veloce ad imparare cose nuove e di avere un pessimo carattere, di contro, tu, cosa puoi dire su te stessa in questi cinque-sei anni di vita ?”
“Di tutto e di più : che sono, brava, intelligente, studiosa e che tu hai il senso del tempo sballato”
“Le cose che hai elencato, a meno che i tuoi genitori non siano onesti o vogliano fare a pezzi la tua personalità, sono cosa che TUTTI i genitori dicono ai figli, anche quelli scemi et cattivi.. come te”
“Come osi ?”
“Oso perchè ho più anni di te”, il mio cevello alla fine si riprese, ma il casino era già stato fatto.
“Tu non sei normale... nel modo più assoluto... devi avere qualche malattia mentale”
“Forse...forse, ma forse, se fossi pazzo, non sarei qui a dirtelo, non credi ?”
“Ed infatti entro domani non sarai più qui !”
Seccato, mi sentii in vena di scatenare le ostilità in modo aperto, e dissi :
“Contaci, topo !”, Silver Spoon ruggì e tentò di caricarmi, ma io la schivai, e dissi :
“Per essere un roditore, non sei molto agile !”
“Maledetto te, blank flank malato di mente !” e cercò di mordermi, ma io risposi con un calcio nello stomaco: a quel punto mi dileguai.
Finito l' intervallo, io cercai una scusa plausibile per spiegare il mio calcio a Silver Spoon, ma non la trovai: non che poi ce ne fosse bisogno, visto che Cheerlie non diede retta a Silver Spoon riguardo al calcio che io diedi alla puledra grigia.
Le due ore successive passarono senza problemi, e una volta uscito dalla scuola, venni contattato da Applebloom e Sweetie Belle, che mi dissero :
“Enea, siamo rimaste impressionate dal tuo sangue freddo e dal fatto che sei riuscito a fare arrabbiare Silver Spoon senza citare il suo cutie mark: come hai fatto ?”
Sorrisi :
“Semplice: oratoria; ignoranza sull' argomento e dimostrazione dell' assurdità delle sue parole”
“Oratoria ? Che è ?”
“L' arte di fare discorsi”
“Eee.. saremmo interessate ad imparare quest' arte: potrebbe esserci d' aiuto”
“Ho paura che non possiamo farlo : per imparare quest' arte ci vogliono anni, ed è qualcosa id piuttosto rognoso da spiegare”
“Capisco Enea... ma almeno i rudimenti ?”
“Si può fare, datemi solo uno spazio dove praticarli, la situazione adatta e a posto !”
“La situazione adatta è arrivata...” Sweetie Belle indicò Diamond Tiara, che era in rotta d' avvicinamento verso di noi.
La puledra rosa disse arrabiata :
“TU ! Enea ! Come hai potuto fare del male a Silver Spoon e definirla “topo” ? Hai idea contro chi ti sei messo contro ?”
Feci un gesto di “state a vedere” verso le puledre alleare e dissi
“Sì che lo so: una riccastra molto viziata con la tendenza di insultare chi non ha un segno distintivo sul didietro chiamato “segno di bellezza” e una signorotta anacronistica che la pensa allo stesso modo della riccastra”
“IO viziata ? Hai idea di cosa devo fare in casa mia per ottenere i miei pezzi settimanali ?”
“Sì : sparecchiare la tavola e rifare la camera. O che crudeltà”
“No ! Devo apparecchiare la tavola, comprare il giornale e dare le medicine a mio nonno”
Io accentuai il sarcasmo nella mia voce:
“Oooh, ma che padre cattivo ! Ti fa fare cose che il 90% dei puledri normali fa senza protestare e senza essere pagati ! I tuoi zoccoli regali non devono mai spostarsi, se non in una lettiga !”
“Enea, tu non sai in che guaio ti stai cacciando.”
“Infatti non lo so: se non mi sto cacciando in guaio, perchè dovrei vederlo ?”
“Idiota ! Lo sai che potrei...”
“Sì, lo so : usare la tua spranga dorata per picchiarmi... peccato che poi quella dalla parte del torto saresti tu, e ti potresti ritrovare senza il dessert per qualche settimana”
“E pensi di difenderti così e basta ?”
“No, infatti ti potrei semplicemente picchiare con un po' di capoeira, ma visto che assaltare fisicamente senza motivo non fa per me, ti lascio qui a crogiolare nel tuo fastidio. Buona giornata !”
E io me ne andai con le tre puledre.


“Wow, Enea, sei stato fantastico ! Non pensavo che un puledro della tua età potesse essere così bbravo in queste cose ! Dì la verità, non sei un puledro, ma un adulto !”
Sorrisi, e dissi :
“In effetti SONO un adulto, il problema è che un bel giorno mi sono risvegliato in ospedale come puledro e da quel momento cerco qualcosa per farmi tornare normale...”
Le reazioni furono varie : Sweetie Belle mi fissò come una statua, Applebloom fu scettica e Scootaloo sbattè le alucce e mi chiese :
“Oh bhè, conosco qualcuno che fa al caso nostro... nel frattempo che ci andiamo, che ne dici di raccontarci come era la tua vita precedente ?”
“Nulla di speciale : ero uno stallone di diciasette anni che stava finendo il Liceo per andare a studiare Architettura: la mia vita era piuttosto solitaria, e non ho mai avuto veri amici fino a quando non siete arrivati voi.”
Scootaloo arrossì imbarazzato e disse :
“E' un onore... Enea...”

(spero che il link funzioni )

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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda fengrin » 13/03/2013, 21:02

...
Ok,bello,mi piace,anche la traduzione.
...Mhp,devo migliorare la mia dote nel recensire...
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Audax » 13/03/2013, 21:12

Una Human in equestria eh?


Io odio questo genere di fanfic. Vediamo se riesci a farmi cambiare idea ^^
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Daxn » 13/03/2013, 21:35

Audax ha scritto:Una Human in equestria eh?


Io odio questo genere di fanfic. Vediamo se riesci a farmi cambiare idea ^^

Lo spero tanto !
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Daxn » 14/03/2013, 21:04

Capitolo 2 arrivato e il 3 è sotto traduzione giusto ora ! Rimanete sintonizzati !
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda fengrin » 14/03/2013, 22:00

haha l'infermiera
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Daxn » 15/03/2013, 22:03

Capitolo 3 : LANCIATO !
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda fengrin » 15/03/2013, 22:09

Non sembrano dar troppo peso ad un puledrino che si comporta in quel modo XD
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Daxn » 15/03/2013, 22:16

Bhè, vedrai nel prossimo capitolo...
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Re: [FanFic] Odiessea nell' "Equitis Humi"

Messaggioda Daxn » 16/03/2013, 15:47

Capitolo 4 !
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