[Fanfic] Rivoli di Sangue

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[Fanfic] Rivoli di Sangue

Messaggioda Crazy Lol » 11/03/2013, 20:27

ok, l'ho messa nel topic giusto adesso :yay:

riscrivo quello che ho detto prima:
Allora, a grande richiesta metterò la storia crossover MLP/Vampire The Masquerade. Ma sappiate che è più una mia versione di MLP se fosse una campagna di Vampiri :D quindi i personaggi saranno umani e con nomi diversi, ma le personalità a parte certi casi (ad esempio Thomas che è un incrocio fra Spike e Shining Armour) sono più o meno mantenute. Anche se con aggiunta dei vari poteri vampirici. Anzi facciamo un gioco: durante i capitoli provate a indovinare chi nella fic è nella serie, così è pure interattiva :yay:
Ok, ecco il primo. Ditemi che ve ne pare e datemi consigli. E partecipate al gioco ^_^

New York di notte è molto più bella.
Gloria lo pensava spesso da umana, le piaceva passeggiare la notte, accompagnata solo dalle luci delle piazze gremite.
Ora lo poteva fare tutte le notti, anzi diciamo che era obbligata a farlo di notte.
Forse era l’unica nella sua condizione? Era passata una settimana da quando era tornata dall’Alabama dopo quell’ operazione fallita, non aveva ancora rivisto nemmeno i suoi compagni, forse la davano per morta. Sapeva che Mike e Nancy erano usciti di prigione su cauzione, ma con la libertà vigilata. La solita legge squallida. Regolare, gli animali vengono macellati e chi ci pensa va in prigione. Mentre lo pensava non si accorse di alzare un sopracciglio, perplessa. Entrò dentro un bar di Times Square e si sedette, cercò di ripensare a quello che era successo una settimana prima, quello che era diventata.
La parola più sensata che le veniva in mente era “vampiro”, ma le sembrava ancora folle. Ma il modo in cui era accaduto tutto … quell’allevatore le aveva morso la gamba e lei è svenuta, credeva, si è ripresa con la gola in fiamme e si è sentita meglio solo dopo aver perso il controllo vedendo quei bracconieri con i cervi sulle spalle. Aveva bevuto il loro sangue, su questo non c’erano dubbi. E le era pure piaciuto. Dall’espressione dei cadaveri di quei figli di puttana sembrava fosse piaciuto anche a loro. L’idea le fece fare un sorriso. Si voltò leggermente e notò un negozio di vestiti con delle belle pellicce in vetrina. Bene, la fiera dello squallore pensò guardando l’orologio c’è ancora tempo per bere, facciamo un favore al mondo. Uscì dal bar, raccolse una pietra e si avvicinò alla vetrina, prendendo bene la mira e guardandosi intorno. Non c’era nessuno che guardava. Aveva fatto cose simili prima, nessuno si sarebbe voltato prima che sarebbe scattato l’allarme, e lei poteva tranquillamente scappare anche grazie alla nuova agilità …
“Non è un po’ maleducato?” sentendo la voce Gloria si girò spaventata, qualcuno l’aveva beccata. Era una donna.
Una donna molto attraente se non fosse stato per la carcassa che aveva addosso, aveva lunghi capelli neri e grandi occhi azzurri, la pelle bianca e le labbra rossissime.
“Una signorina come lei non dovrebbe abbassarsi a rompere vetrine” continuò
“Non mi piace che vengano esposti animali morti nelle vetrine … o addosso alle signore blasonate” rispose acida rivolgendo lo sguardo alla vetrina. Con certa gente era meglio non averci nulla a che fare. Anche se … lo sguardo di quella donna, sembrava ancora posato su di lei, come se la stesse perforando. Potrei berla, magari la guardò, lei la stava davvero esaminando dalla testa ai piedi cosa me lo impedisce? La attiro in un vicolo e le rompo il collo a quest’oca impellicciata.
“Bere un altro vampiro è un reato grave” disse a un certo punto. Quelle parole fecero venire un … diciamo colpo al cuore alla giovane. Allora c’era qualcuno come lei? E la parola vampiro era corretta?
“lei … come ha fatto a…”
“averlo capito?” la donna fece un sorriso sghembo “ci sono molti modi per capirlo, io posso riuscirci guardando… oltre quello che vedono gli altri” Gloria pur non capendo bene, annuì “che dici di venire a casa mia? Ti vedo pallida, hai bisogno di bere…” dovrei fidarmi di un’impellicciata?
“Posso spiegarti tutto” appena disse queste parole Gloria sentì un certo carisma e fascino in quella donna misteriosa, all’improvviso sentiva di potersi fidare e non voleva perderla di vista. Quindi la seguì.
La casa era poco fuori Manhattan, ed era un appartamento bello grande con un giardino, la prima cosa che notò Gloria era il tavolo sul pianerottolo con quattro sedie di legno, poi quando entrò vide il soggiorno con le pareti blu, il divano pendant con queste e un tavolo di mogano con quattro sedie, assieme a un angolo cucina praticamente nuovo.
“Siediti pure davanti al tavolo” disse la donna “abito con altre tre ragazze … come me e te, siamo una cosiddetta coterie” Gloria si sedette guardandola “oh, come hai detto che ti chiami?”
“N-non l’ho detto…” disse Gloria con un filo di voce “mi chiamo Gloria … Sunflower”
“Sunflower. Girasole. Molto curioso”
“Lo so” cavolo, se potessi arrossire credo arrossirei
“Il mio nome è Stephanie De Rare, e la vetrina che volevi sfondare era del mio negozio” anche Stephanie si sedette. In altri casi Gloria si sarebbe arrabbiata, avrebbe detto le sue ragioni, l’avrebbe insultata, ma non riusciva a trovare parole cattive per quella signora così di classe, affascinante … che ora stava prendendo una sacca di sangue, la rompeva e versava il contenuto in un bicchiere
“Dimmi, Gloria … chi è il tuo sire?” chiese dandole il bicchiere. Gloria non capì
“il mio … cosa?”
“il tuo sire, chi ti ha reso così?”
“io … non lo so …” Stephanie alzò un sopracciglio, Gloria si vergognava un po’ per il fatto che non sapeva rispondere
“Il tuo Clan? Conosci almeno la tua generazione?” Gloria scosse la testa e Stephanie sembrava spaventata
“Oh, Caino… una Catiff!”
“Come?”
“Sei una Catiff, una Vile, una ragazza abbracciata e abbandonata nella totale ignoranza!”
“E … questo è male?”
“Non troppo, Madame de Nuage è piuttosto morbida con i Vili, ma è molto grave creare un vampiro senza un permesso formale. Da quanto tempo sei stata trasformata?” perché mi fa questo terzo grado? Mi fa paura…
“Una settimana, più o meno” Stephanie fece un sospiro, quasi simile a uno sbuffo
“Domani dovrai andare a presentarti, se continui a essere così … anonima, rischi grosso” Gloria annuì “ma stai tranquilla, hai un po’ di tempo di abituarti” d’un tratto si sentì una voce, quasi infantile, cantare a squarciagola
“you keep on shoutin, ooh you keep on shouting!” Stephanie alzò gli occhi al cielo
“Ecco, è finita la pace: si è svegliata Rose” infatti dalla porta poco dietro di loro apparve una ragazza con un vestito gothic lolita rosa e bianco, i capelli neri lunghi e gli occhi azzurri quasi sgranati, che saltellava verso di loro come in overdose da caffè, o da cocaina, e cantando
“i, wanna rock and roll all night!” mise una mano sulla spalla di Stephanie e poi, notando Gloria, le fece un cenno chiedendo di continuare. La ragazzina, un po’ nel pallone, fece mente locale
“and … part of every day” Rose, la ­tipa strana, sembrò delusa dalla risposta
“Party every day! Non part of”
“Davvero?” chiese Gloria sempre più confusa “io l’ho sempre cantata così” Stephanie si schiarì la voce, noncurante della discussione sui testi dei Kiss
“Gloria, lei è una delle mie coinquiline e compagne di vita, Rose Diane Sacher” Rose fece un sorriso a 32 denti, mostrando anche i canini, che corse subito a dare la mano a Gloria mentre Stephanie continuava
“La ragazza è Gloria Sunflower, una piccola Vile che ho trovato mentre cercava di sfondarmi una vetrina”
“Oh!” disse Rose “E ci sei riuscita?” Gloria scosse la testa “peccato, nemmeno a me piace!”
“Rose!”
“Insomma, se volessi vedere degli animali morti dietro una vetrina andrei al museo di storia naturale” Gloria sembrò svegliarsi con quell’affermazione
“Esatto, è quello che dico io! Perché degli animali devono essere ammazzati e scuoiati per soddisfare una vanità fuori moda?” Stephanie si alzò irritata
“Ragazze, non è di questo di cui voglio parlare!” dopo aver detto questo, abbassò il tono e si sedette “dunque, Gloria, già che ci siamo possiamo parlarti dei Clan” Gloria alzò le spalle “è una cosa fondamentale conoscere il significato di questa parola quando si è come noi. Un Clan stabilisce le caratteristiche e le capacità di un vampiro, i poteri che eredita dal proprio creatore, detto anche Sire. Ci sei?” Gloria annuì “appartenere a un Clan vuol dire che chi ha le tue stesse capacità ti vede come un fratello e ti da protezione, oltre al dovuto rispetto se hai una certa fama”
“E… voi a che Clan appartenete?” Stephanie fece un sorriso sornione
“Iniziamo da Rose: Lei è una Malkavian” Rose le fece l’occhiolino e iniziò
“il nome deriva da Malkav, il nostro fondatore, che era … un po’ strano. O almeno la gente normale lo considera strano … e questa stranezza si è tramandata dalle persone che ha abbracciato”
“abbracciato?”
“la trasformazione di un umano in vampiro viene chiamata “abbraccio”” spiegò Rose “fatto sta che noi Malkavian siamo… abbiamo una visione del mondo più …angolare” disse l’ultima parola sorridendo, ma di un sorriso inquietante, tipo quello di un pazzo pronto a squartarla
“Te la faccio breve, tesoro” la interruppe Stephanie “Rose è pazza. Il suo Sire è pazzo, e quando creerà un altro vampiro sarà anche lui pazzo”
“Può anche essere vero, ma dalla pazzia nasce la saggezza” la corresse stizzita Rose “le sfumature che vedo io del mondo per me sono perfettamente normali, per te è follia”
“Credo di aver capito” disse Gloria “e che mi dici delle tua capacità?” Rose la guardò di nuovo, sorridendo
“non so se vuoi vederle” rispose lei “potrei svuotarti il cervello e renderlo una succursale di Disneyland, se lo voglio. Ma non lo farò perché mi sei simpatica. E poi … “ schioccò le dita e sparì “sono invisibile! Fico, vero?” riapparì subito, ridendo divertita “benissimo, ora tocca a te, Stephy!” Stephanie ringraziò l’amica e mise le mani ben curate sul tavolo, giungendole
“Il mio Clan è quello che chiamano il Clan della Rosa, il Clan Toreador” cominciò lei pomposa "siamo artisti, ognuno nelle sue varianti, i più umani fra i vampiri. Noi continuiamo a fare quello che facevamo un tempo, ma lo facciamo con passione, scegliamo i nostri figli fra i migliori artisti, e siamo le muse ispiratrici fra i più affermati mortali”
“Capisco. Tu sei nel campo della moda, a quanto ho capito”
“Esatto. Facevo lo stage di stilista, e la mia immortalità mi ha dato un’ispirazione maggiore” si accese una sigaretta e iniziò a fumarla con grazia, facendo leggeri anelli di fumo “tu hai visto solo un piccolo negozio, ma i miei abiti sono venduti in molti altri posti. E ispiro molti: Valentino, Dolce e Gabbana… il buon Giorgio Armani, che Dio l’abbia in Gloria, a volte vengono e mi chiedono consigli” avanzò un po’ il viso in avanti “e il poter guardare dentro una persona, affascinarla e fare in modo che mi dica i suoi segreti più oscuri … è un ottimo modo per battere la concorrenza” le fece l’occhiolino “anche io ho finito, ora è meglio se aspettiamo …”
“Good Morning Vietnam!” disse una voce femminile con un fortissimo accento del sud, e da un’altra porta entrò una ragazza bionda, con gli occhi azzurri e il corpo slanciato, con indosso una camicia a scacchi arancione e una gonna jeans “vi vedo belle notturne qui!” disse sedendosi, poi notò Gloria “e chi è la fanciullina?”
“Piacere anche mio, Daisy Duke” alla risposta, “Daisy” fece una risatina
“Marlene Jackson, Clan Gangrel” disse stringendole la mano “il tuo nome e clan, invece, uccel di bosco?”
“Si chiama Gloria Sunflower” rispose per prima Rose “il clan stiamo ancora cercando di capirlo”
“ooh. Una bastarda!”
“una cosa?”
“Gloria, cucciola, vedi di calmarti” disse Stephanie “cerca di capire che i Vili non sono visti bene da molti vampiri. Prima scopri te stessa e meglio è” Gloria guardò tutte, poi annuì
“cosa sarebbe questo … Clan Gangrel?” Marlene le sorrise e prese una sacca di sangue, che iniziò a bere senza versarla nel bicchiere
“da dove vuoi cominciare? Dalle origini o da come siamo fatti?" Gloria alzò le spalle e Marlene sorrise
“beh, su come siamo fatti è facile parlare: siamo dei girovaghi, dei combattenti per la libertà di ognuno, e la nostra affinità con gli animali ci permette di parlare con loro o trasformarci in animali. Tutto qui” e bevette un altro po’ dalla sacca, Gloria alzò il sopracciglio: non riusciva bene a inquadrare Marlene, sembrava la tipica campagnola redneck ma per dirlo doveva conoscerla meglio.
“Tu non sei di New York, vero?” Marlene scosse la testa
“sono qui per lavoro, ma ogni tanto mi piace tornare nella mia fattoria al sud” per essere una campagnola è una campagnola… si sentì un’altra voce
“Qui siamo più o meno tutte di fuori” si girò, un’altra ragazza, sembrerebbe più vecchia delle altre, aveva i capelli rossi tagliati da un lato, come Rihanna qualche mese fa, truccata pochissimo e con rarissimi occhi viola, il corpo magro e le braccia muscolose, aveva addosso un giubbotto jeans e una maglietta degli Slayer. Se non fosse stato per la voce e le forme tonde Gloria non avrebbe capito fosse una donna, che si stava versando una sacca dentro un bicchiere
“Celeste!” urlò Marlene “ci stavi ascoltando?”
“da un po’. Siete voi che non mi stavate calcolando” si avvicinò e porse la mano a Gloria “Celeste Thunder, Clan dei ribelli e delle canaglie, meglio conosciuto come Brujah” si sedette a capotavola “William Wallace e Robin Hood erano nelle nostre file” questa mi è simpatica pensò Gloria
“William Wallace? Quello di Braveheart?”
“Proprio lui! Un vero scozzese che non portava le mutande” si mise a ridere e così fecero le altre. S’intromise Rose:
“E’ la nostra guardia del corpo! Celeste, dico, non William Wallace…”
“Però tu sei l’unica che mi paga, per ora”
“Ufficialmente sei solo la sua” disse Marlene
“Dovrei essere io a pagarti: mi consoli a sapere di non essere l’unica zoticona qui dentro”
“lesbica!”
“Redneck!”
“Ragazze” urlò Rose “non litigate davanti alla bambina!” le due si fermarono subito, sembrava che qualcosa in quella ragazza simpatica le inquietasse
“Scusale, fa parte di loro arrabbiarsi per nulla” disse a Gloria
“Figurati, e comunque ho 21 anni”
“da umana” specificò Celeste “da vampira sei praticamente una bambina , cerca di abituarti a questo” bevette un po’ dal suo bicchiere, poi si rivolse alle altre “forse è meglio se la piccola dormi qui, oggi, non trovate”
“Non serve, abito a Manhattan …”
“No, Celeste ha ragione: meglio se ti teniamo d’occhio per oggi” disse Stephanie “sei ancora un neonata non ancora presentata, dopotutto” Gloria la guardò contrariata, ma capì che non poteva fare nulla, a quanto pare era normale prassi
“e va bene” disse “posso farmi un bagno o una doccia?” Rose sorrise
“Ti accompagno io!” le prese la mano e la trascinò in un piccolo bagno rosa con una doccia “ti porto anche un cambio” e uscì dalla porta correndo.
Durante la doccia, Gloria rifletté un attimo su quella notte: finalmente aveva capito di non essere l’unica vampira al mondo, ma che c’erano addirittura delle razze. Lei doveva capire in quale fosse ma già il fatto di essere in compagnia la faceva stare meglio. Si toccò il collo: niente battito. Dalla settimana scorsa. A volte controllava, come per confermare il fatto che una parte di lei era morta, e ogni volta c’era questa conferma. D’un tratto si sentì osservata, si volto e …
“Ah! Rose!” c’era Rose con dei vestiti in mano
“Ti ho portato il cambio” Gloria sorrise ed uscì dalla doccia
“ehm … grazie …” prese un asciugamano e guardò i vestiti: un maglione giallo col collo alto e una gonna marrone lunga, oltre alla biancheria intima e un paio di stivali marroni
“Senti … mi sai dire cose sei …insomma…” Disse Rose
“Vuoi sapere della mia trasformazione?” Rosse annuì di nuovo, i suoi occhi profondi sembravano interessati. Allora Gloria si vestì e raccontò
“Conosci il Fronte Liberazione Animali?”
“L’Alf? Sì, certo”
“Beh … io ne faccio parte … o ne facevo … non so … beh, ero in vacanza in Alabama e ho voluto aiutare i compagni di lì, si stavano preparando per liberare delle galline in una fattoria”
“intendi per rubare delle galline”
“Le stavamo liberando” disse la parola come per enfatizzarla
“Ok, come ti pare. E poi?”
“durante l’azione ci ha trovato il proprietario, un bifolco, che ha sparato in aria per spaventarci, noi non ce ne siamo andati, poi ci ha puntato il fucile addosso e a quel punto … siamo scappati”
“i grandi difensori degli animali…” disse fra sé e sé Rose “e poi?”
“gli altri si sono salvati, io non mi sono accorta di una tagliola messa a pochi passi dalla fattoria” si alzò un po’ la gonna per far vedere la caviglia: c’era una grossa cicatrice simile a un morso. Ricordava bene il dialogo che seguì:
“potrei spararti adesso, lo sai?”
“allora perché non lo fai? Eppure con i più deboli te la sai prendere!”
“Con voi fanatici è inutile discuterci, ma non sono nemmeno lo stronzo che tu credi”
“Mi liberò dalla trappola, dicendo che giravano dei bracconieri, ma poi … non so cosa sia successo…”
“posso immaginarlo” concluse Rose “il tipo ha visto il sangue uscirti dalla gamba, è andato in Frenesia e ti ha prosciugato. Poi se l’è fatta addosso, probabilmente era la prima volta che uccideva una preda, e ti ha dato un po’ del sua sangue per farti resuscitare come vampira, poi è scappato. Lo capisco, è difficile restare lucidi quando hai davanti a te del buon sangue profumato. Ma poi chi sono io per parlare di lucidità…” Gloria sorrise
“Sì, può darsi che è andata così”
“e i tuoi amici?”
“sono usciti su cauzione, io non so ancora se dire loro se sto bene o no” Rose annuì
“Beh, se mi accompagni al mio locale puoi pensarci là!”
Ed uscì di nuovo.
Quando Gloria tornò in salotto vide le quattro in una conversazione
“Che ve ne pare dell’infante della Principessa?”
“Carina”
“Bah, a me sa di secchioncella”
“Tutti i Tremere sono secchioni”
“Sì, ma lei di più”
“Ragazze, scusate…” s’intromise lei “io … sono qui…” Stephanie la guardò e sorrise
“Stai molto bene con quel maglione”
“E’ di Rose”
“Beh, ci stai bene. Potrei darti qualche lezione di stile” Gloria sorrise timida, senza sapere cosa dire; Rose le si avvicinò con un largo sorriso e le mise un braccio dietro le spalle
“Dai, andiamo a vivere la giornata!” mentre andavano, Gloria notò Celeste spegnere la sigaretta e salutare le altre due, per poi avvicinarsi
“Non fare scemenze, Rose”
“Mai fatte in non vita mia” Celeste le lanciò un occhiata come per dire “non ci credo”
“Ok, forse qualcuna” e salirono in macchina, una bella Gumpert Apollo bianca
“Devi avere un sacco di soldi per una macchina del genere!”
“No, ho messo tutto sul conto di Stephanie”
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Re: [Fanfic] Rivoli di Sangue

Messaggioda Vrandon » 11/03/2013, 21:03

Buona come storia, anche se qualche parte è affrettata: dovresti fare più attenzione ai dialoghi. A proposito, per caso, il capitolo continua? Perché sembra che, nel finale, il dialogo non sia finito.

Quanto al gioco,

Crazy Lol ha scritto:quindi i personaggi saranno umani e con nomi diversi, ma le personalità a parte certi casi (ad esempio Thomas che è un incrocio fra Spike e Shining Armour) sono più o meno mantenute.


vediamo se indovino (tenendo presente che ho letto solo 2 volte):
-Rose: %)
-Gloria: :yay:
-Stephanie: :idea!!:
-Marlene: :ajsmart_big:
-Daisy: chi sarebbe esattamente?

Questo è tutto. Attendo il resto.
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Re: [Fanfic] Rivoli di Sangue

Messaggioda Crazy Lol » 11/03/2013, 21:10

Daisy? Semmai Celeste.
Aspetto un paio di commenti poi metto un altro capitolo, assieme ai corsivi che ho scordato di mettere :)
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Re: [Fanfic] Rivoli di Sangue

Messaggioda elmdor » 11/03/2013, 21:57

Non ho mai giocato a Vampiri, ma ne ho letto le regole tempo fa, e mi ricordo qualcosina sui vari clan... questo crossover è folle, sono curioso di vedere come si svilupperà la storia.

Celeste è Rainbow Dash, ovviamente. Io non avevo indovinato Fluttershy, anche se ripensandoci era piuttosto banale... chissà a quale clan appartiene.
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Re: [Fanfic] Rivoli di Sangue

Messaggioda Thunder Jolt » 11/03/2013, 22:19

Direi non male.

Solo un paio di dritte.
Rivedi i tempi di alcuni verbi (usi sia il presente che il passato remoto fuori virgolette,non so se è voluto o meno,ma può creare un po' di confusione),alcune frasi o pensieri dei personaggi sono fuori virgolette o comunque non si fa una qualche differenza con il resto del testo. Eviterei inoltre le parolacce ( o meglio,le renderei meno evidenti,tipo "figli di cagne,di buona donna",non so,quello che preferisci): c'è da ricordare che ci sono anche utenti piutosto giovani qui dentro e spesso vengono controllati dai genitori. Ultima cosa:passi dalla descrizione in terza persona a quella in prima nella narrazione ( o almeno mi è parso).

Per il resto,complimenti per la fantasia. Devo dirlo,dal titolo non avrei detto che fosse così. Soprattutto per i nomi,molto graziosi ed ingegnosi sul serio.
(detto tra noi,a Applejack= Marlene. Sono caduto dalla sedia. Il migliore gioco di parole imho,seguito a ruota da Celeste e Sacher)
elmdor ha scritto:Io non avevo indovinato Fluttershy, anche se ripensandoci era piuttosto banale... chissà a quale clan appartiene.

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Re: [Fanfic] Rivoli di Sangue

Messaggioda Crazy Lol » 13/03/2013, 19:31

mmm non mi è venuto in mente che possono esserci minori.
il fatto è che a un certo punto si narrano momenti di violenza o "caldi" non so se mi spiego. E' una fanfic dark...
come lo risolviamo?
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