SwordHammer ha scritto:L'ho finito di leggere ieri sera e ho fatto molta fatica ad addormentarmi perchè mi ero immedesimato così tanto nel testo che non riuscivo a smettere di pensarci.
Non sei il primo a cui è successo. E non nascondo il fatto che mi immedesimo io stesso, durante la scrittura, quindi vivo un po' su di me tutte le sensazioni che cerco di comunicare. Può essere parecchio "distruttivo"
Ti faccio i complimenti per l'opera e per la sua scorrevolezza(spero che si dica così)
e per il modo in cui l'hai organizzata e scritta.
Ti ringrazo e grazie anche per aver letto e avermi fatto sapere il tuo parere.
Adesso finirò di leggere gli spin off e l'ultimo sequel e poi ti farò nuovamente sapere.
Certo, allora attendo ulteriori pareri
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@BroNeko
Beh lasciami innanzitutto dire che è un dannato PIACERE leggere i tuoi commenti.
Se tutti commentassero come hai fatto tu, sono sicuro che avrei scritto almeno il doppio di roba
Ma mi devo ricredere, in questa storia non c'è un vero e proprio "punto", è un connubio magnifico di malinconia, dolcezza, speranza e realtà. La dura e crudele realtà.
Sì, partiamo con questa definizione che mi piace un sacco, anche perchè è proprio quello che volevo. Narrare una storia che ispirasse pensieri ed emozioni ai lettori. Lieto di esserci riuscito.
Ho avuto esperienze ospedaliere. Cioè, non io. Un mio parente stretto. Mia zia.
Ha rischiato anch'ella di morire, per ben altri motivi, ma comunque. Mi sono un po' rivista in Dashie.
Rimarresti stupita del numero di utenti che, leggendo questa fic, ha rivissuto momenti del proprio passato, identificandosi in determinati elementi. C'è stato persino un degente che ha letto questo racconto ed aveva un problema analogo a quello di Icarus.
Ma non solo! L'Emerald Lake... il lago prosciugato che viene poi riempito... che io, di mio, ho visto come una bellissima metafora... ti lascio intuire cosa intendo (a meno che non stia cominciando a farmi seghe mentali assurde e dunque tu non capisca un'acca del mio discorso, ma ti capirei).
Più della metà delle cose che scrivo sono metafore più o meno sottili e questa è una di quelle. Altre nessuno le ha mai notate. Ma non importa: non devono notarle. Certe cose le comprende l'inconscio.
Ho cercato di distaccarmi il più possibile dai pareri altrui leggendo il prequel e questo, ed infatti devo dire di non aver pianto fontane come altri, ma non per questo la storia è meno valida. Perché anche se non ho pianto, la storia mi ha comunque lasciato qualcosa.
Il pianto credo sia qualcosa di MOLTO soggettivo. Ci sono persone che versano fiumi di lacrime per un nonnulla e persone che soffrono tantissimo rimanendo in muto silenzio. La cosa importante è quello che hai scritto alla fine. Che ti abbia lasciato qualcosa.
Si dice che hai caratterizzato bene un personaggio dal carattere apparentemente "antipatico" quando riesci a farlo amare ugualmente al pubblico.
... Quel caro pegasus, il più abile di tutti. Perché ha dato alla parola "volare" un significato tutto nuovo, non arrendendosi mai.
Lasciando che la luce di quel fuoco che si porta dentro irradiasse le giornate della pegaso che correva, che non volava col cuore ma con le ali. E che faceva della vittoria la sua unica ragione di vita.
Quel pony un po' testa di legno ma ugualmente amabile, che nasconde ben altro di un semplice scheletro di "caramello".
Colui la quale vittoria più grande è l'essere ancora in vita, non essersi arreso alla morte.
Con quel ciuffo un po' arrangiato che si porta dietro, che ha sempre desiderato poter mostrare al vento. Quelle ali così angeliche da quasi far male alla vista, per l'ingiustizia di cui è vittima. Quel talento inutilizzabile che dimostra quanto la vita sia ironica, ma al contempo meravigliosa nelle sue sfaccettature.
Il suo modo di rapportarsi con gli altri con quell' "antipatia" (non mi veniva altro termine) che lo rende allo stesso tempo il pony più dolce le quali zampe abbiano mai sfiorato i cieli.
La malattia che lo stava sbriciolando e comunque rendendo più forte.
Quel suo essere quiete ed essere tempesta.
Ma dopo ogni tempesta, torna sempre l'arcobaleno.
Letteralmente, in questo caso.
Beh. Che dire?
Credo sia una delle descrizioni più belle di sempre, per Icarus.
Sono incredibilmente contento di averlo reso così bene.
È un personaggio che ho adorato interpretare, anche perchè ho messo molto di me in lui e chi mi conosce può confermarlo (lui però rimane meno antipatico di me
).
Davvero. Rendi uno scrittore orgoglioso di quello che ha fatto, con simili commenti
Grazie per questa lettura ricca di emozioni, sorprese e "lezioni".
Si ha sempre da imparare, a quanto pare. E con le storie sei un ottimo insegnante.
Non lo nego, credo sia una delle cose più belle che mi abbiano mai detto.
Sono lieto che questi racconti servano allo scopo per cui li ho creati: lasciare il segno, far riflettere e, si spera, maturare nuove prospettive. Davvero. È il massimo a cui potevo aspirare, quindi grazie. Grazie per avermelo detto.
Grazie per questo splendido commento.
P.S.
Come sempre, i personaggi sono caratterizzati amabilmente. E anche i luoghi. Cioè, Steamdale, DAI, è... E'... boh, stupenda. Adoro lo steampunk, decisamente.
Guarda, tiro un po' di acqua al mio mulino se ti dico che caschi a fagiolo
Ho recentemente pubblicato
Inanimus :V
Ha un'ambientazione 100% Steampunk e si svolge a Mechanus, la città da cui si originerà poi la cittadina di Steamdale.
Ora ho una voglia irrefrenabile di disegnare ottocentomiliardi di Icarus ma non voglio rovinare un capolavoro con le mie robe. Ma non posso frenarmi. AAAAAAAAAAAAAAAA.
Vabbé, mi sa che non ho scelta.
Quindi scusami in anticipo.
lel, certo, ti scuserò tantissimo per realizzare fanart dedicate al mio racconto
Và, che c'è una gallery apposta sul blog del fumetto, pronta ad essere farcita con questo genere di cose, che apprezzo sempre in modo efferato