Ultimo libro letto?

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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Laurel Crown » 26/04/2022, 15:13

L'incubo sul fondo (Murray Leinster)

Il libro più corto della collana letto finora (178 pagine) quindi l'ho finito molto prima di oggi.
In questo racconto firmato Murray Leinster, a cui gli si attribuisce l'invenzione del concetto degli universi paralleli come soggetto fantascientifico, ci si butta "a capofitto" -no pun intended- in un altro tropo classico della fantascienza: la minaccia sottomarina.
Il protagonista è Terry Holt, un elettricista, che per scappare da Manila per via del suo collega che se l'è filata coi soldi si imbarca in una spedizione che persegue l'obiettivo di scoprire un mistero avvenuto nella Fossa di Luzon circa uno strano comportamento dei pesci.
Per essere un breve racconto scritto in meno di 200 pagine è riuscito piuttosto bene, dove i punti di forza sono una buona enfasi del mistero dove i personaggi ipotizzano e riflettono sulle proprie teorie e una buona caratterizzazione dei personaggi di Terry e Deirdre (la cotta del protagonista).
A controbilanciare i pregi ci stanno i difetti di conoscenze tecniche frutto del loro tempo (quindi molto datate), la giustificazione della riservatezza dei personaggi che è parecchio banale se lo leggete e alcune forzature di trama, anche se quest'ultimo non è così maligno data la brevità.
Alla fine non è un capolavoro del sci-fi ma si lascia leggere con tranquillità.
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Laurel Crown » 04/05/2022, 0:13

Guerra al grande nulla (James Blish)

In questo racconto il protagonista è Ramon Ruiz-Sanchez, un biologo peruviano facente anche parte della Compagnia di Gesù, venuto in missione per stabilire se il pianeta Lithia può essere considerato idoneo per diventare uno scalo commerciale per la Terra. Andando a scoprire più a fondo la cultura e i costumi dei lithiani, una razza di rettili alti quattro metri, trova nella loro logica e stile di vita perfettamente utopico come qualcosa di inconcepibile per il cristianesimo e decide di dichiarare guerra contro qualcosa che per lui è puramente satanico.
Questa è una di quelle storie dove scienza e teologia si mescolano per dare forma a una trama assai intrigante, con personaggi dalle caratterizzazioni fini e spezzoni divulgativi che, sebbene ci voglia un po' ad assorbire le informazioni, creano un contesto accattivante quando si mettono a discutere sull'approvazione su Lithia.
Se la prima parte è gestita con una buona fluidità, tuttavia la seconda parte l'ho trovata troppo incasinata e sottosviluppata con un finale che pare concluso in troppa fretta e senza cerimonie.
Discreto all'inizio ma poteva migliorare dopo metà libro.

Curiosità: a James Blish si deve il conio del termine "gigante gassoso".
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda l.pallad » 05/05/2022, 8:37

Ho letto i due libri nuovi di Twisted Tale usciti in italiano. C'era una volta un sogno, e ciò che un giorno era mio.
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Laurel Crown » 11/05/2022, 0:36

La Quinta Stagione - La terra spezzata (N.K. Jemisin)

Il racconto di questa settimana è ambientato in un mondo con un unico gigantesco continente chiamato l'Immoto, dove per secoli è finita martoriata da pesanti cataclismi naturali chiamati le Quinte Stagioni che sono alla pari di diverse "fini del mondo" ma il genere umano riesce comunque a riprendersi dalle calamità grazie a un rigoroso sistema etico-politico e soprattutto agli orogeni, persone con la capacità speciale di controllare i terremoti.
Il libro parla di tre protagoniste che vivono le loro [dis]avventure non sapendo di un collegamento unico con il loro destino.
Questa trilogia de la Quinta Stagione ha un primato assai interessante: ha fatto vincere alla sua scrittrice il premio Hugo per tre anni di fila.
Dopo aver letto il primo libro posso capire come mai: un worldbuilding molto creativo per essere settato in un mondo post-apocalittico, personaggi dalla forte caratterizzazione e personalità, un ritmo ben dosato tra prosa, dialoghi e rivelazioni per evitare che si sbilanci troppo. Persino la narrazione in seconda persona su una delle protagoniste, per essere stata una scelta molto audace, riesce nell'intento di creare una storia finemente raccontata.
Se devo trovare per forza un "difetto" è che non ci sono personaggi simpatici: salvo qualche eccezione il cast è pieno di soggetti dalla scorza dura e non molto aperta ma ciò è molto comprensibile per l'ambiente in cui è narrato.
Per me è stato uno dei libri moderni che mi sono piaciuti di più.
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Laurel Crown » 18/05/2022, 8:37

Morire a Italbar (Roger Zelazny)

H. è un uomo misterioso che ha il potere di "catturare" tutte le malattie inglobandole in se stesso diventando una specie di super portatore di malattie con l'obiettivo di guarire la gente. Ma quelli che lo osannano come un messia non sanno che devono stargli alla larga per evitare di contrarre le malattie e morire, e quando poi cominciano a dargli la caccia e calpestarlo, ritenendolo l'autore di diverse morti, in lui scatta l'istinto di uccidere qualunque essere vivente e ci può riuscire con il suo incredibile potere. Comincia così una caccia all'uomo più pericoloso della galassia.
Anche se è stato definito dall'autore stesso la sua avventura peggiore, fatta in fretta e furia per i soldi, e infatti il finale l'ho trovato precipitoso e forzato, questo libro è un assaggio delle abilità narrative di Roger Zelazny con il genere fantascientifico.
Personaggi vividi e ben definiti, ritmo veloce e frenetica, forti emozioni e soprattutto una fervida immaginazione che mischia fantascienza e mitologia. È una piccola ma forte dimostrazione di perché Zelazny sia stato la figura principale che ha ispirato Neil Gaiman e tanti altri scrittori sci-fi
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Blackblood » 18/05/2022, 21:05

La strada (Cormac McCarthy)
Questo libro mi è piaciuto principalmente per l'abilità dell'autore di descrivere perfettamente uno scenario post-apocalittico e la difficoltà dei pochi rimasti nel sopravvivere ad esso. Ti trasmette il senso di pericolo nel rimanere al freddo, senza cibo e con bande di predoni e ladri che potresti incontrare in questo lungo cammino. Certo, mi sarebbe piaciuto ancora di più se avessi avuto un po' di backstory sui due protagonisti e la fine del mondo, ma immagino che siano lasciati alla fantasia del lettore, così da poter fare le sue teorie. Un guerra nucleare o una mega eruzione vulcanica forse?
Mi sono piaciuti meno i momenti "dialogo" tra il padre e il figlio, visto la ripetitività delle solite frasi e risposte monosillabi. Ma credo che bisogna un po' immergersi sulla situazione dei due personaggi, il quale renderebbe tutti un po' schietti e monotoni e di certo non ci sarebbe molto da discutere . L'unica cosa che interrompeva questo genere di dialoghi (ma forse no) erano gli incontri casuali con gli altri sopravvissuti. Mi chiedo se il libro non sarebbe stato migliore se non ci fossero stati dialoghi diretti, ma immagino che sarebbe stato addirittura più corto. Ma ok.
Il finale l'ho trovato un po' buttato così, il bambino che passa da una parte all'altra come se fosse un semplice testimone.
Che poi, se ho capito bene, sia il bambino che il padre erano tenuti d'occhio da questa famigliola e hanno discusso se tenere il bambino o no dopo la morte del padre

Insomma, mi aspettavo qualcosina di più ma ok.

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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Laurel Crown » 24/05/2022, 21:06

AAA Asso Decontaminazioni Interplanetarie (Robert Sheckley)

Per questa settimana si affronta il genere delle short stories.
Qua si raccontano le (dis)avventure di Richard Gregor e Frank Arnold, due soci in affari che dovranno cavarsela contro pericoli di ogni tipo tra bestiame alieno, spettri alieni e macchine ribelli.
Il punto di forza di questi racconti è la narrativa che combina il sci-fi e l'horror con elementi umoristici irrobustiti dalle caratterizzazioni del pessimistico Gregor e il sempre entusiasta Arnold.
Aggiungendo anche una galassia piena zeppa di pianeti variegati, personaggi colorati e dialoghi veloci e leggeri, la lettura può strappare qualche risata. Questo dimostra che non bisogna sempre essere i più scientificamente accurati possibili (pur sempre tenendo conto delle basi) per raccontare storie fantascientifiche.
Dopotutto Sheckley ha anche fatto altri generi letterari.
Non c'è tanto da dire ma ve lo raccomando comunque questo scrittore.
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Blackblood » 31/05/2022, 11:35

La collina dei conigli (Richard Adams)
Anche se mi ci è voluto un po', mi sono completamente appassionato a questo racconto e innamorato di questi conigli che devono affrontare <<Mille Nemici>> per riuscire a fondare una propria conigliera ed essere al sicuro. Un po' difficile da leggere in alcuni punti per l'utilizzo di una grammatica un po' arcaica, ma niente di troppo impegnativo.
Credo di avere adorato di come l'autore sia riuscito a dare ai conigli una struttura sociale, compreso anche il linguaggio (il lepino), cultura e perfino una religione, ma che a volte cambia da tana a tana, come se fossero paesi differenti. Infatti, come avranno modo di vedere i protagonisti stessi, i conigli che abitano una determinata tana avranno usi e costumi diversi dalla conigliera di partenza, a volte anche influenzati da "fattori esterni", altre volte da "politiche interne" (Efrafa).
I miei personaggi preferiti in assoluto sono Moscardo e Parruccone, ma anche il Generale Vulneraria conquista un posto d'onore. Perfino nel romanzo i protagonisti gli renderanno onore, nonostante la sua brutalità e tirannia, attribuendogli il coraggio e una forte attitudine al comando (cosa innaturale in un coniglio). Credo che sia la prima volta che vedo un antagonista così omaggiato all'interno di un romanzo.

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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Laurel Crown » 16/07/2022, 21:16

Pensa a Fleba (Iain M. Banks)
La guerra infuria nella galassia. Miliardi di macchine distrutte, miliardi di esseri sconfitti, condannati a un destino senza illusione. I pianeti, le lune, i soli assistono all'avvento di una violenza fredda e brutale, priva di qualunque ordine razionale. Gli Idirani combattono per la propria religione; i loro antagonisti, la Cultura, per un diritto morale all'esistenza. È lo scontro di due differenti visioni del mondo. Nessuno dei contendenti può arrendersi, senza compromettere la propria natura.

Questa è stata una lettura difficile perché non solo la scrittura è piena di prosa viola, che in un sci-fi lo trovo accettabile solo a tratti, ma anche quei piccoli dettagli che trovi lungo le pagine.
Nomi dei personaggi improponibili come il protagonista "Bora Horza Gobuchul" o "Xoralundra" o "Unaha-Closp" (un robot), capitoli inutili che non aggiungono niente alla trama assieme a interludi fatti per allungare il brodo e scene che paiono scritte per il solo scopo di essere "crudo". A tratti mi è sembrato un Star Wars ma senza i Jedi e i Sith e più brutale e sadico. Alcune cose si salvano come la caratterizzazione dei personaggi e le fasi action della storia, quando questa va avanti.


Binti + Ritorno a casa (Nnedi Okorafor)
Binti è una ragazza di etnia Himba, talmente brava in matematica e nella dell'astrolabio da venire selezionata per frequentare la prestigiosa Oomza University. È l'occasione della vita è così, nonostante le proteste della sua famiglia e le radicate tradizioni della sua terra, Binti fugge dal suo villaggio e si imbarca sulla Terzo Pesce per intraprendere il viaggio interstellare verso Oomza. Ma tutto cambia quando le meduse, feroci creature belligeranti, attaccano l'astronave, uccidendo l'equipaggio, i passeggeri e gli altri studenti che Binti ha appena conosciuto. La giovane si trova così a doversela cavare da sola, intrappolata sull'astronave per cinque lunghi giorni prima di raggiungere la meta. Ma chi sono le Meduse? Binti scopre che dietro la loro storia, e la guerra che hanno scatenato contro i Khoush, si nasconde molto più di quanto non appaia. E ora una serie di compiti piuttosto gravosi le si para davanti: sopravvivere alla trasferta, proteggere gli abitanti del pianeta su cui ha sede l'ateneo e provare a usare i propri ineguagliabili talenti per porre fine a un conflitto sanguinoso.

Questi due racconti della trilogia di Binti non mi sono dispiaciuti.
Il personaggio di Binti subisce una crescita e una evoluzione gestiti in una buona maniera, passando dalla ragazza che vuole restare fedele alle tradizioni Himba a qualcosa che va fuori dal suo controllo e viene destinata a diventare qualcosa di diverso. Il concetto di una razza come quella delle Meduse, di nome e di fatto, offre una ventata fresca di originalità in fatto di razze aliene.
Purtroppo entrambe le storie sembrano soffrire di un difetto nella gestione dei personaggi secondari dove vengono presentati in modo veloce e poco impegnato per poi farli uscire di scena tutto d'un getto, cercando lo stesso di dare loro importanza in maniera "retroattiva". Per esempio la cotta di Binti che viene introdotto e poi fatto morire in sole due pagine... Una scena che ha avuto poco impatto eppure è stato uno shock enorme per la protagonista, eppure al lettore non ha avuto neanche il tempo di pensare a lui che viene seccato d'un getto.
La trama scorre bene salvo per qualche momento raffazzonato o morto.
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Re: Ultimo libro letto?

Messaggioda Blackblood » 23/07/2022, 21:25

L'isola di Arturo (Elsa Morante)
Allora, questo era un libro che volevo leggere perché ne avevo letto la trama una volta su Wikipedia, quindi mi sono detto "boh, ora lo prendo".
Di solito, su questi generi di romanzi, rimango sempre un po' neutrale, li leggo con distrazione e/o il più delle volte rimango deluso. Direi però che non è stato questo il caso. Sì, il romanzo non rientrerà proprio tra i miei preferiti, però in qualche modo mi ha colpito.
Mi ha colpito il fatto di essere "cresciuto" insieme al protagonista, di aver condiviso con lui le sue visioni sul mondo (limitate e perlopiù fantasiose, visto che l'intera storia si svolge solo sull'isola di Procida), l'ammirazione incondizionata per il padre, la gelosia per la matrigna e il fratellastro. Ma con esse sono arrivate anche le "delusioni" quando ci si avvicina al finale del romanzo, quando la verità viene a galla e ci rimane l'amaro in bocca per certe cose che non sono come ce li siamo immaginate.
Quindi, come Arturo, non possiamo fare altro che lasciarci le cose alle spalle e cercare di andare avanti.

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