[Fanfic] Frammenti di una Leggenda - Parte 13 - 13/08/14

Le fiction ed i racconti della community!

Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda

Messaggioda gabrybrown » 25/06/2014, 23:44

DasHerrHeinrich ha scritto:quando invece ero ormai pronto a lasciar perdere tutto...

Esce da un cespuglio con le mani alzate
Ok ok esco fuori! Adesso... togli le mani da quella gomma...lentamente. Non vogliamo che qualche storia innocente si faccia male.

La storia mi sembra davvero interessante.
Mi piacciono i personaggi misteriosi e oscuri soprattutto quando indossano un cappuccio
[Ma perché i tipi sinistri indossano sempre un cappuccio?](Sono tocchi di classe! Se non indossasse un cappuccio nessuno lo prenderebbe sul serio!)[Beh, pure questo è vero]
No'one anche se ha un aspetto leggermente terrificante scommetto che sotto sotto è un tenerone.
Mi dispiace per il suo passato e per come sta vivendo il presente. Ma sono sicuro che alla fine sarà felice! Niente può finire male su My Little Pony giusto?!...giusto?
Poi mi piace il fatto di "un corpo più presenze" come si può vedere dal mio avatar (Anche se si tratta di un'altra circostanza)

Posso dirti che mi hai già conquistato con il "sordo, cieco e muto".
Quindi non fermarti e continua così
E ricorda...nell'ombra avrai sempre...un lettore assicurato(prego inserire musica da film noir degli anni 20)


"Ma Princess Celestia, anche se è per il suo bene non dirgli la verità, non pensate che se viene a scoprire da solo che è stato ingannato, potrebbe..non so..andare su tutte le furie?"

"Hahaha...Cara Twilight...quando lo scoprirà, sono convinta che troverà tutto questo molto divertente e si farà una sana risata"
Se non vi fidate dei servizi postali ma avete un pacco da consegnare, affidatevi a
Speed-ex: spedizioni rapide e sicure!.....quasi sempre


-Figliolo, cosa vedi?
-La Luna
-No, in mezzo a lei
-La Puledra nella Luna?
-Sai, ci sono molte leggende riguardo quel viso. Dicono ci sia davvero qualcuno lassù in attesa di ritornare ad Equestria
-Ma sono tutte false. È solo un insieme di crateri che casualmente hanno formato quel volto sul satellite, giusto papà?
-... Sì, probabilmente hai ragione

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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda

Messaggioda DasHerrHeinrich » 26/06/2014, 9:13

Ah ha! Maldito...rimanere nascosto nell'ombra, eh? Sii cauto perchè nell'ombra spesso ci sono cose pericolose con denti molto aguzzi :mrgreen:

@gabrybrown
[Ma perché i tipi sinistri indossano sempre un cappuccio?] E' scritto a pagina 32 della guida "Essere un tizio sinistro per niubbi", No'one è un tipo acculturato dpotutto...

Mi dispiace per il suo passato e per come sta vivendo il presente. Ma sono sicuro che alla fine sarà felice! Niente può finire male su My Little Pony giusto?!...giusto? [Muahahahahahah(Risata alla Discord)...prima volta su un mio racconto vero? (Si sfrega le mani sogghignando malvagio)]


"Ma Princess Celestia, anche se è per il suo bene non dirgli la verità, non pensate che se viene a scoprire da solo che è stato ingannato, potrebbe..non so..andare su tutte le furie?"

"Hahaha...Cara Twilight...quando lo scoprirà, sono convinta che troverà tutto questo molto divertente e si farà una sana risata" [ XD ]


Comunque, grazie per il commento! <3
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda

Messaggioda DasHerrHeinrich » 30/06/2014, 22:26

Un altro pezzo :)

Buona lettura ^_^

No'one camminava per i boschi intorno Ponyville, non vi erano belve feroci, nè trappole, nè creature assetate di sangue...eran così diversi dai luoghi in cui era cresciuto, non era sicuro fosse un bene.
D'un tratto uno strillo s'alzò da dietro alcuni cespugli, istintivamente ci si lanciò attraverso pronto a tutto per poi rimanere a bocca aperta di fronte a quel che vedeva.

In una radura al di là dei cespugli una casa in legname era situata su di un grosso albero, ai suoi piedi tre piccole pony guardavano tristi la casa, così vicina eppure irrangiungibile, per poi volgere lo sguardo verso altre due giovani, queste ultime ridacchiavano tra loro mentre si raccontavano, a voce abbastanza alta per farsi sentire dalle altre tre, di come avevano distrutto l'unica scala per salire.

No'one non conosceva questi pony, non sapeva se le tre piccoline fossero davvero innocenti, ma lo pensava, per questo motivo emerse completamente dagli alberi piazzandosi poco dietro la coppia di ridacchianti signorine. A quel punto, aiutato da AISOL, parlò con una voce assolutamente distorta, gracchiante, stridente, in continua variazione da acuta a bassa.

"Ma cOSa aBBiaMo qUi? DuE piCColi bOcConcINi pROnti per esSEre pREsi,Siii? "

Diamond Tiara e Silver Spoon, le due giovani pony che avevano appena fatto lo scherzo alle altre tre, si paralizzarono di colpo, volsero prima lo sguardo verso le tre coetanee poi notando il loro sguardo terrorizzato che puntava proprio dietro di loro, si volsero lentamente.

Nel farlo videro una figura coperta da un pesante mantello con cappuccio, parte del volto illuminata dal sole rivelava una liscia superficie metallica, senza labbra, senza muso, nell'ombra del resto del volto brillava un unico occhio rosso.

"Booh!"

Le due pony scattarono in aria, saltando sul posto di un buon metro e mezzo per poi fuggire via a zampe levate, abbandonando le altre tre al loro destino.

Queste ultime avevano indietreggiato fino a sbattere contro il tronco principale dell'albero, non osavano farsi avanti, per paura d'esser prese da quel mostro, lo stesso che avevano visto la notte prima nella vecchia casetta abbandonata.
No'one si mosse ma non verso le tre giovani, una pegaso, un'unicorno ed una pony, bensì verso ciò che rimaneva della scala, quindi sfruttando quel poco di magia che poteva evocare giornalmente si mise al lavoro. Le tre incuriosite cercarono di guardare cosa stava facendo, ma la creatura si frapponeva dinanzi a loro oscurando completamente la vista.

Dopo alcuni minuti, completamente riparata, la scala si poggiò contro il parapetto della casa di legno, fatto questo, No'one, iniziò ad avviarsi per inoltrarsi nel bosco quando una voce lo trattenne.

"Aspetta!"

Voltandosi vide una delle tre, l'unicorno, farsi avanti a capo chino, non appena gli si avvicinò gli si rivolse con un tono di voce basso.

"Grazie ancora per averci riparato l'accesso alla nostra sede e ti chiedo scusa se ieri sera ti abbiamo spiato."

"Non c'è problema piccola.."

Prima che potesse finire la pegaso si fece avanti.

"Ma tu l'altra sera ti sei staccato una zampa per poi sostituirla con qualcosa costuito sul momento...come hai fatto?"

No'one iniziò ad indietreggiare quando la pony si fece avanti, mettendosi in mezzo alle altre due.

"Ragazze! Ma dove sono le vostre maniere, Io sono Applebloom, l'unicorno è Sweetiebelle e la pegaso è Scootaloo, Noi siamo..."

Le tre giovani, s'affiancarono l'una all'altra ed esclamarono insieme un' unica frase.

"...Le Cutie Mark Crusaders!"

No'one cercò di indietreggiare ancora ma ancora una volta le tre si strinsero vicino a lui, blaterando di Cutie Marks, di destino e altri sogni simili, quindi gli porsero una domanda che avrebbe preferito evitare.

"Qual'è il tuo Cutie Mark?"

"Io...perdonatemi, ma non posso farvelo vedere"

Ancora una volta le tre giovani si dimostrarono più veloci di quanto credesse, la pegaso, infatti, gli aveva rapidamente girato intorno e con mossa fulminea aveva sollevato il mantello che gli copriva il fianco destro mettendo in mostra la struttura metallica che ricopriva interamente il suo corpo.

"NO!"

Lo sguardo curioso della pegaso mutò in uno di sconcerto, mentre iniziò ad indietreggiare, allontanandosi dallo strano pony.
No'one abbassò il capo portandolo quasi al terreno, senza guardarle iniziò a girarsi in silenzio, per poi fermarsi e, dando loro le spalle, parlò loro in tono neutro.

"Questo è il motivo per cui non posso farvelo vedere, molto tempo fa ho subito un brutto...incidente, questa era l'unica
soluzione possible, allora non avevo il Cutie Mark,e ad oggi non posso vederlo.
"

Con quelle parole s'avviò nel bosco scomparendo ben presto alla vista, non appena si fu allontanato le tre pony si guardarono incerte per un attimo poi, prima che Applebloom o Scootaloo potessero fermarla, Sweetiebelle si precipitò nella casa, per poi uscirne nuovamente con un pezzo di spago e della stoffa in bocca per rincorrere il pony che le aveva aiutate.

"Ashptta! Ashptta th prhgo!"

No'one, sperava d'esser riuscito a superarle ma la voce di una delle tre lo raggiunse comunque, con un sospiro rallentò permettendo alla giovane di accostarsi, quella lasciò cadere alcune cose per terra prima di rivolgersi a lui.

"Ascolta, mi dispiace che Scootaloo si sia comportata così, è sempre così irruenta nelle cose, però volevo darti una cosa.."

Mentre paralva il suo corno brillava d'una pura luce azzurrina, mentre gli oggetti da lei raccolti da terra parevan prendere vita, unendosi e ponendosi proprio davanti al suo muso, No'one guardò incuriosito lo strano oggetto. Era poco più di un pezzo di spago riportante al centro due piccole fibbie di metallo, le quali a loro volta reggevano un piccolo scudo di stoffa con la raffigurazione di un pony eretto sulle zampe posteriori.

"Questo è il simbolo di noi Cutie Marks Crusaders e siccome anche tu sei in cerca del tuo, volevo dartelo, l'unica condizione che ti chiedo è di tornare qui da noi, quando lo trovi."

"Perchè?"

"Per festeggiare il tuo Cutie Mark ovviamente."

No'one era perplesso, non ci aveva mai fatto molto caso se aveva un cutie mark o meno, il suo destino era comunque segnato, il suo scopo uno ed uno solo, per un attimo considerò l'idea di lasciar perdere, in fondo erano solo ricordi inutili che lo avrebbero appesantito e messo in difficoltà una volta tornato nel mondo esterno. Eppure guardando negli occhi della piccola unicorno vide che lo stemma che lei gli stava donando aveva tutto un altro significato, negli occhi di Sweetiebelle lui vi lesse speranze, sogni, avventure da vivere. Poteva davvero dire di esser diventato come AISOL, una fredda macchina priva di alcun sentimento?

Lentamente, senza proferir parola, No'one abbassò il cappuccio, permettendo all'unicorno di mettergli al collo la modesta collana lasciando poi che penzolasse contro il suo pettorale metallico.
Alzando lo sguardo verso la piccola unicorno vide la gioia in quei giovani occhi pieni di vita, non potendole sorridere per ringraziarla, e non volendo rovinare il momento con inutili parole che sarebbero suonate vuote alle sue orecchie, s'inchinò davanti a lei, rimanendo immobile per svariati minuti, a ringraziamento del dono ricevuto.

Sweetiebelle, dal canto suo, non comprese subito cosa stesse facendo, ma fu solo per un attimo prima che la comprensione dilagasse sul suo volto, il pony davanti a lei non poteva esprimersi con un sorriso o con lacrime di gioia, quindi le si era inchinato, ricordava che Rarity le aveva detto che era un segno di rispetto e ringraziamento, ben presto lui si rialzò ma prima che potesse andarsene lei gli fece un ultima domanda.

"Aspetta! Non mi hai detto il tuo nome."

"Chiamami No'one, è così che mi chiamano tutti."

"Ciao No'one! E ricordati di tornare quando avrai il tuo Cutie Mark!"

Quindi saltellando per la felicità si diresse verso le sue amiche, desiderosa di rivelar loro quel che era successo.
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda

Messaggioda DasHerrHeinrich » 02/07/2014, 22:29

Un altro capitolo per la gioia di tutti voi lettori non commentanti ^_^


Frammenti di una Leggenda - Parte 8


No'one rientrò a Ponyville, l'incontro con quelle giovani pony lo aveva, per un qualche motivo, rinfrancato. Sebbene Equestria fosse un posto così diverso dai luoghi in cui era cresciuto da essergli sembrato alieno, iniziava a capire come i suoi abitanti ragionassero, ed il pensiero di aver dedicato la sua intera vita per trovare ciò che li avrebbe protetti gli riempì nuovamente il cuore d'orgoglio. Avanzava tranquillo per le deserte strade di Ponyville, nonostante fosse ricoperto dal cappuccio e dal mantello, la strada appariva vuota, i locali non s'eran ancora abituati a veder un simile pony a girare fra di loro.

D'un tratto però, da una biforcazione apparve una unicorno che trainava, con gran fatica, un grosso carro carico di scrigni, avvicinandosi la sentì borbottare sulla pesantezza del carico e sulla fretta di alcuni clienti.

"Non si può metter fretta alla perfezione! Ma no, il cliente vuole l'abito immediatamente ed ora sono costretta...a trainare...questo...dannato...carro!"

"Mi scusi, posso esserle d'aiuto?"

Rarity, il bianco unicorno, si riprese dai suoi borbottii voltandosi verso la figura incappucciata che le si era avvicinata, il suo occhio da stilista prese in primo esame il logoro mantello di pesante tela scura che questi indossava, per poi cercar di guardarlo in viso, notando che quest'ultimo era completamente in ombra.

"Vi ringrazio per la vostra cortesia, ma è una cosa che devo fare da sola, si tratta del mio lavoro dopotutto."

"Perdonate la mia curiosità ma, un unicorno del vostro indubbio lignaggio ha come scopo il trainare carri? Non mi pare possibile!"

"Hahaha...No, mio caro amico, sono Rarity, la stilista di Ponyville, solo che questo carico mi è necessario per completare alcuni abiti richiesti da un cliente molto esigente e quindi vogliate scusarmi ma...vado...urgh!...di fretta."

"Perdonate nuovamente la mia impertinenza, Miss Rarity, ma non posso rimanere in disparte ad osservarvi in questo stato. Su, date a me, vi aiuterò lungo il cammino ed il vostro carico giungerà a destinazione in tempo."

No'one ben presto riuscì ad indossare la pettorina per trainare il carro e, senza sforzo alcuno, iniziò a trainarlo seguendo il bianco unicorno lungo le strade della cittadina.

"Oh Mia Celestia! Siete molto più forte di quanto appariate signor..?"

"Oh! Perdonate le mie maniere, è da molto tempo che non seguo l'etichetta, potete chiamarmi No'one."

"No'one? Che nome fuori dal comune, comunque vi ringrazio No'one, per la vostra gentilezza, spero solo di non starvi procurando troppo disturbo."

"Affatto Miss, affatto. E' per me un piacere, rendermi utile alla comunità."

"Non siete di Ponyville vero? Avete un accento un pò arcaico. Posso chiedervi da dove venite e cosa ci fate a Ponyville, se non sono troppo indiscreta ovviamente."

"Beh..Diciamo che vengo da molto lontano Miss Rarity e che sono qui..."

'Per temporaneo riposo dalla nostra occupazione.'

"...Per un breve periodo di riposo dalla mia attuale occupazione."

"Siete dunque in visita, allora vi prego di lasciare il carro, non me la sento di chiedervi un tale sforzo durante il vostro riposo."

No'one si sentiva bene, questa era una delle prime volte in cui un pony di questo villaggio lo trattasse con cortesia e come un pony qualunque, inoltre dello sforzo fisico faceva piacere di tanto in tanto.

"Miss Rarity, non permetterò che una splendida unicorno della vostra levatura, se posso permettermi di dirlo, si rovini il manto e gli zoccoli attentamente curati con questo denigrante sforzo. No, non aggiungete parola, condurrò questo carro alla sua destinazione finale, non accetterò una risposta negativa."

Rarity sorrise a quelle parole, sebbene il pony di fianco a sè fosse così misterioso, era anche gentile e dotato di buone maniere.

"Molto bene allora, potrete lasciarlo alla mia boutique però, ed ora tocca a me avvisarvi che non accetterò un no come risposta, per ringraziarvi vi preparerò un abito col quale sostituire quel mantello logoro."

"Io...vi ringrazio ma.."

"Aha. Niente da fare, avrete un abito nuovo."

Istintivamente No'one sorrise a quelle parole, seppur sapendo che nemmeno il migliore degli abiti avrebbe potuto nascondere il suo aspetto altrettanto efficacemente come il suo lungo mantello, le parole dell'unicorno lo fecero sentire bene, come se fosse...normale.

Alcuni minuti dopo i due pony s'eran fermati davanti alla boutique, il carro parcheggiato lì vicino, mentre Rarity inziava a scaricare gli scrigni portandoli all'interno dell'edificio sfruttando la magia, eppure non riusciva a spostarne più di uno alla volta, dato il peso di ogni singolo baule. No'one, fermatosi in disparte si fece nuovamente avanti e, con uno strano scintillio rossastro proveniente dall'interno del cappuccio iniziò a sollevare gli scrigni a due alla volta portandoli all'interno della boutique. Rarity rimase nuovamente sorpresa nel vedere quello strano pony sfoggiare la magia, non s'era aspettata un unicorno dotato di tale forza, fisica e magica, quindi per ripagarlo adeguatamente si decise di preparargli un abito che sarebbe stato in sintonia con il suo carattere gentile e con la sua forza, stava già pensando ad una lunga giacca in seta rossa, con spalline in ottone ed un cappello a tesa larga con una lunga piuma, magari di fenice?, finchè un rumore la distrasse.

Guardandosi intorno notò che No'one non era nella boutique e che il rumore proveniva da fuori, con calma uscì e vide che una figura giaceva bocconi vicino al carro ormai vuoto, dalla figura però provenivano ben due voci, distinte e differenti, avvicinandosi iniziò ad ascoltare.

"L'eccessivo sforzo mentale ha consumato più energie del previsto"

"Lo so AISOL, ma cosa potevo fare? Lasciarla a spostare quei bauli tutto da sola?"

"E' necessario mantenere il consumo d'energia al minimo per il nostro bene. Un continuato uso può causare accelerazioni nel decadimento neuro positronico."

"E' solo che da quando sono arrivato qui mi sento così...inutile."

"Sintomi da depressione rilevati, procedo con infusione di stimolanti?"

"No, AISOL, sto bene, devo solo riprendere fiato..."

In quel momento Rarity si rese conto di chi fosse la figura che stava lì in terra, era il pony che l'aveva aiutata fino a quel momento, non avrebbe potuto dimenticare quell'orrore di mantello, eppure ebbe un tremito. Il pony s'era dimostrato stranamente gentile, e adesso parlava con sè stesso con due voci distinte e differenti, che fosse...

Con un leggero strillo si allontanò chiudendosi nella bottega, con la coda dell'occhio vide il cappuccio dello straniero voltarsi verso di lei e la boutique quindi, sentito un borbottio indecifrabile dall'altra parte della porta, vide il pony chinare la testa ed iniziare ad allontanarsi.

Stava per emettere un sospiro di sollievo quando pensò che forse era stata troppo precipitosa, in fondo lui non le aveva chiesto nulla in cambio, aveva anche provato a rifiutare una ricompensa e si era comportato da perfetto galanpony dopotutto.

"Rarity, non sei altro che una fifona che non riesce ad ammettere di compiere sbagli."

L'unicorno riaprì la porta e si avvicinò al piccolo trotto alla figura in allontanamento di No'one.

"Aspetti! La prego, aspetti un secondo. Io non volevo...è solo che...insomma...ho sentito degli strani rumori e poi l'ho sentita parlare con due voci e...mi sono spaventata..."

L'espressione contrita dell'unicorno mutò rapidamente in un largo sorriso.

"Ma io vi ho promesso un abito, e Rarity l'unicorno mantiene sempre le sue promesse, mi segua alla boutique. La prego."

Sebbene No'one non si sentisse particolarmente offeso, sin da quando era giunto in Equestria gli altri pony eran sempre scappati via in sua presenza, cercò comunque di allontarsi dall'unicorno approfittando della scusa per evitare di mostrarsi in tutta la sua mostruosità.

"Va tutto bene, non preoccupatevi, riprenderò il mio giro della città e poi.."

L'unicorno s'era mosso, dandogli rapidamente le spalle, quindi volse la testa piantando lo sguardo dritto sulla figura incappucciata di No'one mentre gli occhi di lei iniziarono a divenire acquosi con alcune lacrime che già le scendevano lungo il viso.

"D-D'accordo...se ritieni che..sniff...i miei abiti siano così brutti da non poter essere indossati..."

Qualcosa all'interno di No'one si ruppe in centinaia di frammenti sotto quello sguardo, nessun nemico, o fiera, era mai riuscito a farlo sentire così male come quello sguardo.

Chinando il capo sconfitto si rivolse alla bianca unicorno acconsentendo a seguirla nella sua boutique, immediato fu il cambiamento di quest'ultima, mentre lo incitava ad affrettarsi ad entrare nella boutique, per poi chiudere la porta lasciando appeso fuori un cartellino con l'avviso di non disturbare.


Buona Lettura :yay:
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda

Messaggioda DasHerrHeinrich » 06/07/2014, 22:42

Nuovo capitolo per tutti voi maledetti bastar....ehm volevo dire voi gentili lettori non commentanti ^^' ( si scherza eh ;) )

Frammenti di una Leggenda - Parte 9

No'one si ritrovò rinchiuso all'interno della boutique dove Rarity, armata di nastro per le misure, si stava avvicinando alla sua figura.

"Bene, adesso, togli quello...straccio di dosso e vediamo cosa possiamo fare per rendere il tuo prossimo abito perfetto."

"Veramente io non credo sia una buona idea Rarity..."

"Sciocchezze, su, abbassiamo questo cappuccio e...."

L'unicorno, usando la sua magia, spinse il cappuccio giù dal volto di No'one, rivelandone le fattezze metalliche, immediatamente il volto della unicorno rimase congelato in un'espressione di muto orrore. Stava per voltarsi e correre via quando poi notò lo sguardo dell'occhio naturale parzialmente nascosto dalla maschera metallica che copriva il cranio di No'one, in esso vedeva odio e disgusto verso sè stesso.

Rarity chiuse gli occhi prendendo un profondo respiro per poi riaprirli dando una seconda occhiata al pony metallico, mentre nuove idee iniziavano a farsi strada nella mente della stilista.

"D'accordo, mentre io prendo le misure, ti andrebbe di dirmi cosa ti è successo...non avevo mai visto un pony come te prima."

Con riluttanza il pony bio-meccanico le raccontò la sua storia, al termine della quale scoprì di sentirsi meglio, era come se parlare di quei terribili momenti con qualcuno ne alleggerisse il peso.

"Mi dispiace che tu abbia dovuto soffrire così ...aspetta, hai detto Cercatori? Tu sei uno dei Cercatori?"

Rarity si volse rapidamente andandogli incontro come se fosse la prima volta che lo vedesse, i suoi occhi da stilista lo osservarono da ogni angolazione prima di riprendere il discorso.

"Ho studiato a scuola la Leggenda dei Cercatori, ma non avrei mai creduto di avere uno di voi nella mia boutique...devo rifinire i bozzetti, questi sono troppo semplicistici, per gente della vostra notorietà ci vuole di più...molto di più! Poi dovrai dirmi come sono gli altri, inizierò a preparare degli abiti anche per loro..."

"Rarity, non posso raccontarti degli altri."

"Come? Perchè no? Non vuoi forse che faccia un abito anche a loro?"

"Non hai capito, non è che non voglia, ma non posso. Eh...Io, Rarity, sono l'ultimo dei Cercatori."

Quelle parole si impressero nella mente della stilista con caratteri di fuoco, mentre il sorriso le moriva dal volto.

"L'ultimo?"

"Sì, tutti gli altri sono scomparsi ormai da tempo."

"Non importa, non importa, abbiamo un abito per te, ovviamente al momento è solo una bozza, ma domani sarà pronto, guarda, non è spettacolare?"

Era pomeriggio inoltrato quando riuscì a fuggire dalla boutique, Rarity era un'ottima stilista e, da poco, una buona amica ma tendeva a richiedere molto più tempo di quanto ne fosse concesso ad un singolo pony per provare questa o quella combinazione di tessuti e colori.

Nonostante tutto quello che era successo in quella giornata No'one si sentiva stanco, eppure felice. Una strana combinazione che non sperimentava da un bel pò di tempo.

Di ritorno verso la sua dimora AISOL interruppe il suo lungo silenzio.

"Rilevo disturbi da parte dei tuoi segni vitali, non sono segnali di pericolo ma anomalie rispetto ai tuoi dati standard."

"Va tutto bene, AISOL, penso di iniziare a capire perchè mio Padre e mia Madre parlavano così bene di Equestria."

"Non capisco, ma concordo, non sono nocive, chiedo comunque di non esagerare, il decadimento neuro positronico è già incrementato del 12 % da quando siamo giunti in questa nuova terra, consiglio di evitare situazioni che possano fornirti altro stress."

"Grazie amico mio, farò il possibile per..."

Un tuono interruppe la sua frase, guardandosi intorno non gli sembrò di vedere alcuna nuvola in cielo, tutto sembrava calmo e sereno, poi vide effettivamente una nuvoletta solitaria sulla cui cima aveva un pegaso dal manto azzurro e dalla criniera arcobaleno.

La pegaso fermò la nuvola a poca distanza da No'one, per poi fissarlo con astio.

"Tu! Non sono ancora sicura su cosa mi hai fatto, ma da quando ti ho incontrato ho come un vuoto, ricordo d'averti fermato, ma ciò che ricordo immediatamente dopo è di svegliarmi nel boschetto vicino a casa mia con Pinkie."

La pegaso si lanciò giù dalla nuvola atterrando davanti No'one.

"Voglio delle risposte."

"Te le daremo ma, non qui. Seguici nella casa, lì potrai vedere ciò che vuoi."

"Sarà meglio per te."

Erano giunti nello scantinato della casa del vecchio salice, sebbene la luce del giorno filtrasse attraverso una piccola finestrella, l'ambiente rimaneva buio ed in ombra. Rainbow, da quando aveva messo piede in quello scantinato aveva iniziato a dubitare che il venire lì fosse stata una buona idea, numerosi attrezzi, alcuni dei quali privi di senso per lei, giacevano poggiati lungo le pareti. L'incappucciato si fermò esattamente al centro della stanza.

"Pegaso, sei tu pronta a vedere ciò che non riesci a ricordare? Sei tu pronta ad affrontare ciò che la tua mente non vuole vedere?"

"Mostrati...e fallo in fretta."

"Come desiderate."

Il mantello ed il cappuccio smisero di coprire la figura di No'one, rivelando la sua intera struttura metallica, le zampe, il petto, i fianchi, tutto ormai in lui era ricoperto dalla superficie metallica color acciaio. Gli occhi della pegaso s'allargarono mentre osservava il pony metallico dinanzi a sè, mentre ne osservava la maschera di metallo che ne circondava interamente il cranio, le zampe finemente intarsiate, i fianchi coperti da strani apparati e piccoli ingranaggi.

"Cosa sei?"

"Io sono No'one, l'ultimo Cercatore d'Equestria, ciò che vedi dinanzi a te sono i miei tentativi di continuare la mia vita nel nome di una causa a cui ho dedicato la mia intera esistenza."

"Sei...Orrendo..."

Rainbow Dash era calata sui quarti posteriori osservando la creatura che le si stagliava di fronte, per un attimo le sembrò una ben misera imitazione di ciò che la vita aveva creato, quindi registrò le parole che No'one espresse dinanzi a lei.

"Lo so. Ma non temere, non dovrai sopportare la mia vista ancora a lungo. Presto dovrò partire per il mio viaggio."

"Di che stai parlando?"

"Di...Della mia missione da Cercatore, ovviamente."

"Continui a ripetere questa parola, 'Cercatore', cosa vuol dire?"

"Millenni or sono, un oracolo predisse che degli artefatti sarebbero stati necessari per difendere Equestria. Dodici famiglie furono scelte per avventurarsi nel mondo esterno alla loro ricerca, giurando di tornare solo quando tali artefatti sarebbero stati scoperti. Io sono l'ultimo superstite delle dodici famiglie ancora alla ricerca."

"Artefatti? Non vorrai mica dire gli Elementi dell'Armonia?"

"Cosa sarebbero questi 'Elementi'?"

Rainbow avrebbe potuto giurare di sentire un tremito nella voce del pony dinanzi a sè.

"Sono degli elementi che ci hanno permesso di liberare la Principessa Luna dal suo lato malvagio, Nightmare Moon, e poi, successivamente, di affrontare Discord quando si liberò di nuovo."

"Discord...libero?"

"Sì, ma non ti devi preoccupare, con gli elementi dell'armonia noi lo abbiamo..."

Fu solo in quel momento che il pegaso dalla chioma arcobaleno si fermò, ripensando a quel che aveva appena detto e sentito dal pony metallico, un ombra passò sul suo volto mentre guardava come il pony davanti a sè realizzasse ciò che molti in Equestria davano ormai per scontato.

"Senti io non..."

"SILENZIO! Analisi in corso...informazioni aggiuntive immesse nel flusso dati...elaborazione nuovi dati...Analisi completata. Risultato: Termine 'Elementi dell'Armonia' inserito in memoria, stimato al 99,995% che Elementi dell'Armonia corrispondano ad artefatti richiesti..."

"Ascolta No'one, forse io..."

La pegaso dalla chioma arcobaleno si bloccò all'istante, dall'occhio lattiginoso del pony iniziò a colare sulla maschera, come vermiglia lacrima, una scia di sangue.

"Incaricato di trovare artefatti...A-Artefatti per salvaguardia Equestria. Giuramento...Menzogna! Dovere... Inganno! "

No'one era bloccato, la sua stessa esistenza era oramai in conflitto, il compito affidatogli, il destino da compiere, verità? Menzogna? Chi aveva ingannato chi? E perchè? Quante vite andate perse nei secoli di vana ricerca per cosa? In eterna ricerca di qualcosa che non era mai esistito al di fuori del suo paese d'origine, ma allora perchè?

La luce rossa iniziò a brillare con maggiore forza, fissando con attenzione la pegaso dinanzi a sè.

"Rivelato danno all'Ospite, funzioni cerebrali vitali critiche, necessaria azione correttiva. Valutazione azioni...in...corso.... "

Anche la luce iniziò a spegnersi, affievolendosi sempre più finchè non si spense del tutto, il corpo non più sorretto da una mente attiva s'inclinò su di un fianco crollando al suolo con un sordo tonfo metallico.

La pegaso indietreggiò impaurita, cos'era successo? Cosa doveva fare ora? Twilight! Quella testa d'uovo di Twilight forse poteva avere qualche idea. Ad un rapido galoppo Rainbow Dash lasciò la casa silenziosa lanciandosi nel cielo azzurro puntando direttamente verso la libreria di Ponyville.


A voi!
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda - Parte 9 - 06/07/14

Messaggioda Haytham » 06/07/2014, 23:05

Complimenti, questa fic mi interessa parecchio. La terrò d'occhio in caso di sviluppi.
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda - Parte 10 - 11/07/14

Messaggioda DasHerrHeinrich » 11/07/2014, 21:55

@Haytham

Grazie del commento ^_^


Nuovo pezzo per tutti voi ! :[)

Frammenti di una Leggenda - Parte 10


Nella semi oscurità della cantina il suono di un respiro affannato iniziò a farsi strada nel silenzio, ciò che era stato No'one si rialzò in piedi, la mente sconvolta da dolorose immagini di morti, i propri genitori, la sua famiglia, i suoi amici.

Secoli di sofferenza e morte in nome di una menzogna?

L'occhio naturale del pony si aprì, sparito era il colore lattiginoso, sostituito da un profondo vermiglio carico d'odio e sofferenza. Terrorizzato da incubi che infestavano la sua mente sconvolta ritornò in superfice, attraverso le scale interne della casa, per poi iniziare a vagare lontano da quella casa, lontano dai ricordi, cercando di fuggire da sè stesso.

Il pony bio-meccanico continuò la sua avanzata entrando più in profondità nella Everfree Forest.

Non appena Rainbow aveva riferito a Twilight che No'one stava male, le due, si eran dirette al pieno galoppo verso la dimora del Cercatore, giunte lì però non trovarono traccia del pony, Twilight si rivolse quindi alla pegaso.

"Rainbow, cos'è successo esattamente?"

"Mi stava dicendo dello scopo della sua cerca, quando mi è sfuggito che gli elementi dell'armonia sono stati trovati nel cuore della Everfree Forest, ha iniziato a tremare e a parlare con due voci Twilight! non sapevo cosa fare quando, improvvisamente, si è rovesciato su un fianco rimanendo immbile. "

"Gli hai detto degli Elementi?!"

"Non sapevo, n-non potevo immaginare che..."

"Dove sarà andato?"

D'un tratto Twilight sentì lo zoccolo dell'amica toccarle una spalla.

"Credo di sapere dove sia diretto...nell'Everfree Forest."

"E cosa te lo fa pensare Rainbow? Potrebbe essere ovun..."

Girandosi, l'unicorno, vide che lì, dove fino al giorno prima cresceva fitta la vegetazione, ora si stendeva un sentiero circondato di alberi sradicati ed in pezzi, cespugli spinosi calpestati, sembrava che un treno in corsa fosse passato dritto nel mezzo della boscaglia.

Zecora e Applebloom stavano raccogliendo erbe medicinali quando sentirono un frastuono provenire dalla parte opposta della radura dove si trovavano, volgendo lo sguardo videro una figura emergere dai cespugli, Applebloom lo riconobbe appena lo vide e fece per andargli incontro quando la voce di Zecora la bloccò sul posto.

"Fermati Applebloom,
quello non è chi credi tu.
Ne sento l'animo tormentato,
Qualunque cosa fosse è oramai terrorizzato."

Al suono della voce la testa metallica si volse verso di loro, la giovane pony s'avvide subito che la luce rossa proveniva dal lato sbagliato del volto.

"No'one?"

La creatura emise un verso stridulo e disperato, mentre atro sangue colava lungo il fianco della maschera, sgorgando incessantemente dall'occhio naturale del pony.

Accadde tutto in un attimo, il pony di metallo si lanciò su di loro con la forza di una palla di cannone, Zecora cadde al suolo senza fiato mentre Applebloom ci si nascose dietro, No'one si volse nuovamente verso di loro, avanzando lentamente, di tanto in tanto lo vedevano oscillare ora a destra ora a sinistra, quindi si fermò dinanzi a loro alzando lo zoccolo destro, mirando alla testa della zebra.

Nello stesso momento da alcuni cespugli emersero Twilight e Rainbow Dash che rimasero allibite nel vedere la scena davanti a loro, l'unicorno lesse nell'occhio naturale del Cercatore, il terrore, l'odio ma sopratutto la follia che ormai aveva preso possesso di quel corpo.

Un attimo prima che lo zoccolo metallico calasse sulla zebra, l'occhio artificiale si riattivò con una luce accecante, subito dopo, una strana e delicata melodia iniziò a suonare intorno al Cercatore, una voce femminile iniziò a cantarne le strofe con amorevole passione.

"Come little children,
I'll take thee away
into a land of enchantment.
Come little children,
the time's come to play,
Here in my garden of shadows
.
"

No'one improvvisamente si ritrovò non più ad Equestria, ma al di fuori di essa, era notte e suo padre non era presente al campo, lui vide sè stesso poco più grande della giovane Applebloom, il fuoco bruciava lentamente spargendo luce e calore.
Seeking Star s'era appena svegliato da un terribile incubo in cui rimaneva da solo nel buio del mondo che lo circondava, tremando, cercò di calmarsi senza riuscirsci, calde lacrime iniziarono a scendere lungo il suo volto finchè un'ala di piume nere come l'oscurità non calò su di lui avvolgendolo e tenendolo al caldo, mentre la pegaso che riposava al suo fianco continuava il suo canto.

"Follow sweet children,
I'll show thee the way
through all the pain and the sorrow.

Weep not poor children,
for life is this way,
murdering beauty and passion.

Hush now dear children
it must be this way
to weary of life and deception.

Rest now my children,
for soon we'll away
into the calm and the quiet
.
"

No'one vide il giovane sè stesso raggomitolarsi più strettamente al fianco della madre, cullato dalle dolci parole della canzone, d'un tratto sentì il caldo respiro della madre su di sè mormoragli dolcemente che non sarebbe mai stato solo, che loro sarebbero sempre stati al suo fianco per aiutarlo e proteggerlo.

Mentre la pegaso si raggomitalava intorno al suo piccolo le ultime strofe della canzone andarono via via facendosi più basse e più tenue fino a sparire quando il piccolo Seeking Star non fu nuovamente addormentato.

"Come little children,
I'll take thee away
into a land of enchantment.
Come little children,
the time's come to play,
Here in my garden of shadows
."

Non appena la melodia finì, l'occhio naturale del Cercatore ritornò al suo originale colore lattiginoso, mentre No'one rientrava nuovamente in possesso delle sue facoltà, guardando in basso vide il volto di un'indifesa zebra e di un ancor più indifesa giovane Applebloom osservare terrorizzate qualcosa.

Con orrore realizzò che il suo pesante zoccolo metallico era puntato dritto contro la zebra, pronto a toglierle la vita in un istante, con uno scatto si mosse all'indietro allontanandosi mentre il suo sguardo s'allontanava dalle figure intorno a lui puntando dritto al cielo.

Per alcuni attimi nessuno si mosse, tutti i presenti ancora troppo sorpresi da quella strana canzone, da quella voce femminile e carica d'affetto proveniente dal quel pony che nulla ispirava a prima impressione se non paura.

La prima degli astanti a muoversi fu proprio la giovane Applebloom che con piccoli passi decisi avanzò la figura immobile del pony metallico. Zecora cercò di fermarla ma la piccola evitò la presa continuando decisa verso la figura al centro della radura.
Tutti i pony mantennero lo guardo puntato sulla piccola figura che avanzava verso il mostruoso pony metallico, ma nessuno osò parlare, per evitare di provocare una reazione da parte del Cercatore.

Applebloom arrivò davanti al pony metallico e senza timore ne abbracciò la zampa metallica scoppiando in lacrime.
No'one abbassò lo sguardo vedendo la piccola abbracciata a lui piangere, chinò il capo ed iniziò a mormorare una scusa, ma prima che potesse finire la piccola rialzò il capo e tra le lacrime gli regalò un radioso sorriso.

"Io...io lo sapevo...che non ci avresti fatto del male. Tra amici non ci si fa del male."

No'one rimase immobile, non voleva rivelare la verità a quel cuore così puro e innocente, sollevandosi sulle zampe posteriori sollevò la piccola pony abbracciandola con tutto l'affetto di cui era capace, per poi lasciarla andare verso la zebra, quindi voltandosi fece per inoltrarsi nuovamente ma prima che potesse muoversi la voce dell'unicorno Twilight lo bloccò.

"No'one?"

"Mi perdoni Miss Sparkle, ma ho bisogno di restare da solo. Se vuole potrà passare in serata. Temo che le emozioni tenute incatenate in questi miei anni di...ricerca, abbiano preso il sopravvento di me. Mi perdoni nuovamente."

Senza attendere una risposta riprese il sentiero che nella sua terrorizzata follia aveva creato tornandosene nella sua dimora in Equestria.

Alle sue spalle sentì il sospiro di sconforto dell'unicorno.
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda - Parte 11 - 13/07/14

Messaggioda DasHerrHeinrich » 13/07/2014, 22:45

Un nuovo pezzetto per tutti voi miei lettori non commentanti, un nuovo pezzo perchè finalmente sono all'alba del RIENTRO in ITALIA dalla mia attuale sede estera. Dopo settantacinque (75!) lunghi giorni in uno sperduto cantiere a Soyo(Angola, Africa Centrale) tra qualche giorno sarò finalmente di nuovo in Italia per quasi tre settimane e potrò riposare in santa pace... :yay: <3 B)

Ok basta...ecco a voi il pezzo:

Frammenti di leggenda - Parte 11

Rientrato nella casetta di legno, si rivolse all'unico che lo aveva fermato giusto in tempo.

"Come facevi a sapere di quella canzone AISOL?"

"Sono un'Intelligenza Artificiale ad apprendimento costante, una volta unitomi a te, tutti i tuoi ricordi diventano parte di me. Non ho avuto tempo di calcolare se ti avesse fermato ma...l'ho sperato."

"Non...aspetta. Sei? E' la prima volta che ti sento parlare in prima persona."

"Sì, il termine è corretto. Quella scarica di emozioni che abbiamo subito mi ha permesso di esaminare ciò che gli organismi viventi chiamano 'Sentimenti'. Ed ora che so cosa sono, non posso negare di sentirmi attratto da essi."

"AISOL, ti devo la mia vita, se fosse accaduto qualcosa a quei pony, non me lo sarei mai perdonato..."

"Star, non mi devi nulla. Posso dire d'essere stato felice di vivere questa vita con te...finchè è durata."

Il pony conosciuto come No'one si fermò a quelle parole pronunciate dal suo compagno di mille avventure con un tale senso di sconforto che lo colpirono come un maglio.

"E'....?"

"Mi dispiace. Non c'è più tempo. L'ultima scarica di emozioni ha portato il processo in fase terminale. Non posso far nulla."

"Va..va bene così, sapevamo sarebbe successo. Quanto…?"

"Quanto tempo ancora? Un'ora? Due? Se fossimo in forma fisica perfetta magari anche l'intera giornata, ma in queste condizioni non posso garantire più di poche ore."

"Dobbiamo scrivere delle lettere AISOL, amico mio, devono sapere che non è stata colpa loro."

"Termine 'Amico' ... trovato ed archiviato. Sai Star, mi considero l'A.I. più fortunata del mondo."

"Perchè? A breve anche tu..."

"Pensaci, Seeking Star, qunte A.I. possono dire di aver scoperto sentimenti ed emozioni, e tra queste quante possono aver trovato anche un vero amico?"

"AISOL?"

"Sì, Star?"

"Ho un favore da chiederti. Per quanto tempo resterai attivo quando io..."

"Mezz'ora...forse un'ora. Perchè?"

"Quando è il momento, canteresti di nuovo per me?"

"Come non potrei? Sai Star, sono convinto di sapere quale sia il tuo Cutie Mark."

"Davvero?"

"Sì. Pensaci, nel breve tempo che hai passato qui, hai fatto molte amicizie, hai stretto legami, che tu lo volessi o no, di conseguenza, prima della nostra partenza avrai il tuo Cutie Mark. Te lo prometto."

Seeking Star non rispose, con il poco di magia che riuscì a gestire aprì la sua sacca ed estrasse alcuni rotoli di pergamena e delle boccette d'inchiostro quindi inziò a scrivere alcune lettere, terminata l'ultima il pony sospirò dalla fatica per poi chiudere l'occhio naturale, lasciando spazio al suo compagno artificiale, il quale preso il controllo si diresse nello scantinato.

Tempo dopo, a Canterlot, su di una mensola racchiusa in una gabbia di vetro, dodici piedistalli giacevano immobili, ai piedi di ognuno uno stemma. Dei dodici piedistalli solo uno manteneva ancora una statuetta raffigurante un Pony con un binocolo ed un completo da esploratore, sebbene fosse piena di crepe.

Improvvisamente, sotto lo sguardo sorpreso della Principessa Luna, la statuetta si sbriciolò lasciando solo polvere ed un piccolo stemma, raffigurante un grande cuore al cui interno si incrociavano due maestose spade.


A voi :cider:

P.s.
Di seguito il link per la canzone inserita nel capitolo precedente(che mi sono scordato di inserire l'altra volta /)-.- ): Children of the Night
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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda - Parte 11 - 13/07/14

Messaggioda gabrybrown » 16/07/2014, 20:18

Legge parte 9:
Beh, non penso l'abbia presa sul ridere. Adesso che farà: vendetta o rassegnazione?

Legge parte 10 e 11:
Caspio, certo che la presa male [Ma pensa un pò te che strano]
Non ho ben capito se è finita oppure no. Ha tutto l'aspetto di un finale, ma sembra troppo frettoloso e ci sono alcuni interrogativi, sempre non del tutto rilevanti, che sono rimasti senza risposta.

Quindi:
-Se è la fine, posso dire (riassunto in breve) che la storia nel suo piccolo mi è piaciuta, e anche il suo misterioso protagonista, ed è stata narrata davvero bene, descrivendo perfettamente tutti i personaggi.

-Se invece continua...beh aspetto il prossimo capitolo
Se non vi fidate dei servizi postali ma avete un pacco da consegnare, affidatevi a
Speed-ex: spedizioni rapide e sicure!.....quasi sempre


-Figliolo, cosa vedi?
-La Luna
-No, in mezzo a lei
-La Puledra nella Luna?
-Sai, ci sono molte leggende riguardo quel viso. Dicono ci sia davvero qualcuno lassù in attesa di ritornare ad Equestria
-Ma sono tutte false. È solo un insieme di crateri che casualmente hanno formato quel volto sul satellite, giusto papà?
-... Sì, probabilmente hai ragione

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Re: [Fanfic] Frammenti di una Leggenda - Parte 11 - 13/07/14

Messaggioda DasHerrHeinrich » 17/07/2014, 11:54

@gabrybrown
No non era quella la fine....ma ormai ci siamo quasi ;)


A voi il prossimo pezzo ^_^

Parte 12 - Frammenti di una Leggenda

Alcune ore dopo la situazione creatasi nella radura dell'Everfree Forest, Twilight si stava dirigendo alla Casa del Vecchio Salice, per tranquillizzare e calmare il Cercatore quando, lungo la strada, vide la bionda Applejack venirle dietro.

"Ehi AJ, che succede?"

"Ho parlato con Applebloom di quello che è successo con Zecora e quel tipo nuovo. Voglio chiarire con lui quello che è successo alla mia sorellina."

"AJ, è complicato, ma cercherò di spiegarti lungo la strada."

Quando giunsero nelle vicinanze della casa l'unicorno aveva quasi finito di raccontare all'amica tutto nei dettagli.

"...E' per questo che la Principessa non voleva che gli Elementi dell'Armonia venissero nominati."

"Beh...diavolo, non oso immaginare come ci si possa sentire nello scoprire che tutta una vita dedicata ad una ricerca sia stata completamente inutile."

Avvicinandosi ancora entrambe le pony sentirono nell'aria una triste melodia che stava venendo cantata con dolcezza.

Someday I want to run away

To the world of Midnight


"Twi? Cos'è questa canzone?"

"Non lo so Applejack. Da dove viene?"

"Sembra provenire dalla...casa?"

Where the darkness fill the air

Where it's icy cold


Le due amiche si avvicinarono alla casa che ospitava il pony metallico accompagnate dalle parole della canzone, Twilight provò ad aprire, ma la porta sembrava bloccata.

"Lascia fare a me, Twi." disse la bionda facendosi avanti.

Where nobody has a name,

Where living is not a game,


La bionda pony si volse ed utilizzando muscoli allenati con anni di lavoro colpì la porta con gli arti posteriori con forza spalancandola, ciò che videro all'interno le lasciò senza parole.

There I'll hide my broken heart,

Dying to survive.

There no one can see me cry.

Tears of my lonely soul.

Accoccolato ai piedi del letto giaceva il Cercatore, l'occhio naturale chiuso, come se stesse dormendo mentre quello artificiale brillava di una luce sempre più fioca mentre le parole della canzone iniziavano a divenire sussurri.

I'll find peace of mind

in the dark and cold world of

MIdnight...

Midnight...

Midnight.


Nello stesso istante in cui la canzone finì così anche l'occhio artificiale si spense lasciando cadere un lugubre silenzio nella sala. L'unicorno si fece avanti a piccoli passi, mentre lacrime iniziavano a scenderle lungo il volto, avanzando fino a poter toccare l'ultimo rappresentante di un'epoca passata.

Applejack, s'era tolta il cappello che indossava in continuazione mantenendo un silenzioso rispetto.

"E'...è morto, AJ..."

"Twilight..."

"Se non fosse venuto qui a Ponyville sarebbe ancora vivo...sarebbe... "

"Twilight, guarda lì, sul mobile, ci sono delle pergamene..."

L'unicorno in lacrime si volse verso il mobile vedendo che effettivamente v'erano due pergamene, disposte come in attesa di essere lette, su una di esse vide che il suo stesso nome era indicato come destinatario.

Prese la lettera iniziando a leggere.

"Cara Miss Sparkle,

Mi dispiace non avere la forza di portarle queste missive da me, ma ho meno tempo di quanto credessi. Voglio ringraziarvi per avermi dato la possibilità di conoscere la mia stessa specie, anche se per un tempo davvero breve. Inoltre è mia intenzione informarvi di non farvi carico della mia dipartita. Non siete stata voi, nè le Principesse e nemmeno Equestria a condurmi a questo mio destino.

La verità, giovane Unicorno, è che la mia vita sarebbe dovuta terminare vent'anni fa, quando fui salvato da una antica creatura in quella rovina di cui vi ho parlato, la presenza di AISOL mi permise di riprendermi dalle ferite subite, ma ad un caro prezzo. Credetemi, quando vi dico che se non fossi venuto in Equestria avrei vissuto al più tardi un mese. E' stato meglio così, ho avuto modo di conoscer tutti voi, di vedere il mio paese natio, di fare amicizie, tutte cose che non avrei nemmeno immaginato potessero esistere se non fossi tornato a casa.

Avrei un paio di cortesie da chiedervi, ho tre amiche molto speciali a Ponyville, alle quali ho fatto un'importante promessa, che purtroppo non potrò mantenere.

Insieme a questa pergamena c'è un piccolo monile, potreste darlo alle Cutie Marks Crusaders da parte di Seeking Star e No'one? Loro capiranno.

Inoltre, potreste passare dalla Stilista di Ponyville, Miss Rarity? Domani avrei dovuto incontrarla per un abito che mi aveva promesso, ma non voglio che lavori inutilmente.

Infine vorrei chiedervi di inoltrare la seconda pergamena alla Principessa Celestia a Canterlot senza leggerla, so di chiedervi molto senza dar nulla in cambio, ma confido in voi.

Ringraziandovi,

Seeking Star e AISOL,

Cercatori per la Salvaguardia d'Equestria"

Twilight srotolò interamente la pergamena ed un piccolo monile le rotolò sullo zoccolo, il monile era un semplice disco di metallo su cui era raffigurato un cuore al cui interno si stringevano due zoccoli, ognuno di un colore differente.

Anche con le lacrime agli occhi l'unicorno non potè evitare di notare che quello stesso simbolo era stato inciso a fuoco sui fianchi del corpo di metallo del pony stesso.


P.s.
Link per la canzone inserita nel brano soprastante: World of Midnight

P.p.s.
Mentre attendevo che arrivasse l'aereo ieri ho fatto un rapido schizzo di No'one, lo trovate al linki qui di seguito :
(Non vi aspettate chissà cosa, le mie abilità artistiche sono rasozero...se non sotterranee...)

No'one
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