Lighting-Corrupt Hearth

da Haytham
LIGHTING-Corrupt Hearth
Lighting è un unicorno Stregone dell'Elettricità di appena ventinove anni, un giorno una lettera dalle Principesse lo invita ad entrare all'Accademia Starswirl. Suo padre gli regala la formula di una Magia Nera, pericolosa ed altamente vietata in ogni Scuola o Accademia di Magia che si rispetti. Il puledro rimane indignato di fronte alla proposta e parte la mattina seguente per Canterlot lasciando la formula tra i bagagli.
Lighting scoprirà a breve che la sua vita sarà per sempre legata all'oscuro incantesimo che gli corromperà l'anima ed il cuore come successe al leggendario alicorno Caleste, il padre delle Principesse.
Prlogo:
Parte Prima-Fulmine a Ciel Sereno:
1 Capitolo-Messaggio:
Questa è la mia seconda FanFiction, scrivete cosa ne pensate e segnalatemi gli errori che avete notato.
Vorrei ringraziare particolarmente Stargazer, perché è un bravissimo scrittore ed ho amato le sue FanFic, ringrazio anche E.O.W. perché... perché si
e tra gli altri che ringrazio c'è anche Rari_star97 che mi ha tenuto sulle spine fino all'ultimo con il "Ritorno della Dama Nera", per non parlare di TheGoodPony! Ringrazio tutto il forum CMC ed ora vi lascio alla lettura della Fic.
Ci sono alcuni accenni a violenza, ma niente Gore, ve lo assicuro
Lighting è un unicorno Stregone dell'Elettricità di appena ventinove anni, un giorno una lettera dalle Principesse lo invita ad entrare all'Accademia Starswirl. Suo padre gli regala la formula di una Magia Nera, pericolosa ed altamente vietata in ogni Scuola o Accademia di Magia che si rispetti. Il puledro rimane indignato di fronte alla proposta e parte la mattina seguente per Canterlot lasciando la formula tra i bagagli.
Lighting scoprirà a breve che la sua vita sarà per sempre legata all'oscuro incantesimo che gli corromperà l'anima ed il cuore come successe al leggendario alicorno Caleste, il padre delle Principesse.
Prlogo:
Il mio nome è Lighting. Sono un unicorno dal manto giallo, il crine e la coda neri. Il simbolo che porto al fianco, anche detto Cutie Mark, è una saetta, un fulmine. Il mio talento è utilizzare l'elettricità, posso lanciare delle scariche o dei veri e propri fulmini da utilizzare in combattimento, oppure in qualsivoglia situazione, dalla più banale alla più ingegnosa. La magia è un hobby, da quando feci levitare un quadernino per scrivere appunti me ne innamorai. Ed è stato un amore lungo e pieno di imprevisti. A ventuno anni divenni uno Stregone dell'Elettricità, in grado di padroneggiare l'energia offerta dal cielo e catalizzarla in fulmini e saette.
Sin da piccolo il mio sogno è sempre stato regnare su un vasto impero ed avere a disposizione ogni cosa, ogni piccola gioia che si possa gustare nella vita!
Un castello, cibarie varie e... puledre?
E per un unicorno nato in una famiglia povera pensare queste cose è un pochino fuori dagli schemi. Aspirare a governare un impero, o persino il mondo, non sono pensieri normali per un puledro di ventinove anni nato in un paesino sperduto sul confine della Everfree Forest.
La mia famiglia è sempre stata povera, ma allora com'è che sono diventato Stregone? Grazie al mio maestro di vita, mio padre.
Il suo nome è Calamity, ed è un contadino, uno dei pochi ad essere unicorno. Il suo muso è solcato dalle rughe ed ha dei lunghi baffi grigi. La sua chioma ha la stessa tonalità dei baffi ed è raccolta in una modesta "coda di cavallo". E sempre rimanendo in tema non aveva una coda, l'aveva persa in qualche modo che non mi volle mai spiegare.
Coltiva la terra da prima che io nascessi e nella sua vita ha visto centinaia di fiori sbocciare e perire, centinaia di alberi cadere e rinascere.
Quando nacqui io per lui ero insignificante, non valevo niente, e nel parto mia madre era morta. Io ero un peso. Ossa fragili, zampe storte... trovava i difetti ovunque in me, ma poi, quando scagliai il mio primo Fulmine Negativo rimase impressionato, anche se non dava a mostrarlo. E' lì che ottenni il Cutie Mark.
Iniziò ad allenarmi come suo allievo, ed è così che mi chiama ancora oggi, anche se io sono suo figlio.
Imparai a padroneggiare il Faa'ahr Nes ed il Faa'ahr Fos, ovvero il Fulmine Negativo, Nes, e quello Positivo, Fos.
Il Nes, in quanto la mia prima magia offensiva mai scagliata, è tuttora la mia preferita, ma ho imparato anche il Fos molto affondo.
Ben presto il vecchio unicorno decise di impararmi la magia più oscura e proibita dell'Elettricità.
Il Campo Elettrico.
Come mi spiegò Calamity esso era un campo che esercitava una forza su ogni oggetto elettricamente carico nell'area circostante. Di questa magia esistono diversi gradi, anche chiamati stadi, che vanno misurati in Newton su Coulomb. Utilizzare questo Incanto è quanto pericoloso quanto efficace. Se utilizzato nel modo giusto può portare fortuna, ma in molti non ci riescono e muoiono... una morte lenta e dolorosa...
Il mio primo Campo Elettrico fu anche l'ultimo, perché quando lo caricai e lo lanciai venni preso nel suo raggio d'azione e svenni. Il mio cuore si fermò per diversi secondi, o almeno così mi disse mio padre. Per un unicorno di appena quattordici anni il Campo Elettrico è considerato un tabù, ma io ci provai lo stesso ed anche mio padre era d'accordo. Poi però venni sgridato ugualmente. Ma non mi urlò contro arrabbiato, bensì mi disse con gli occhi lucidi queste parole.
'Non si può essere perfetti. Siamo dei pony, ed errare è nella nostra natura. Non ritentare quell'Incanto, concentrati su quelli che ti ho già insegnato e poi... il domani è domani...'
Parole sagge.
Con gli insegnamenti di mio padre riuscii a diciotto anni ad entrare nell'Accademia di Magia. Una roba molto prestigiosa, divisa in classi. Io studiavo in quella dell'Elettricità, ed entro i ventuno anni divenni lo Stregone più giovane dell'Accademia. Mio padre, per la prima volta, mostrò di essere davvero orgoglioso di me. Così indossai le vesti bianche e gialle di Stregone e mi dedicai per altri cinque anni a studiare affondo il Nes ed il Fos. Il Campo Elettrico era tutta un'altra cosa e dopo lo shock subito da piccolo poteva anche aspettare.
E' lì che scoprii il talento di Calamity. Uno Stregone della Terra e della Natura, capace di utilizzare il terreno e le piante come sua arma offensiva e difensiva. Lavorava come agricoltore perché le piante crescevano al suo volere. Ma io non ero portato per quel genere di cose e rimasi sulla mia strada.
Gli ultimi tre anni riposai le ossa e tornai a casa. Mi tengo ancora in allenamento nella casa di Calamity, non è cambiato quasi nulla.
Ho alcuni amici pegaso che creano temporali quando glielo chiedo, non cambierei quasi nulla della mia vita, ma il vento sta cambiando. Una minaccia si sta avvicinando, e se qualcuno non la fermerà Equestria ed il mondo intero cadranno...
Sin da piccolo il mio sogno è sempre stato regnare su un vasto impero ed avere a disposizione ogni cosa, ogni piccola gioia che si possa gustare nella vita!
Un castello, cibarie varie e... puledre?
E per un unicorno nato in una famiglia povera pensare queste cose è un pochino fuori dagli schemi. Aspirare a governare un impero, o persino il mondo, non sono pensieri normali per un puledro di ventinove anni nato in un paesino sperduto sul confine della Everfree Forest.
La mia famiglia è sempre stata povera, ma allora com'è che sono diventato Stregone? Grazie al mio maestro di vita, mio padre.
Il suo nome è Calamity, ed è un contadino, uno dei pochi ad essere unicorno. Il suo muso è solcato dalle rughe ed ha dei lunghi baffi grigi. La sua chioma ha la stessa tonalità dei baffi ed è raccolta in una modesta "coda di cavallo". E sempre rimanendo in tema non aveva una coda, l'aveva persa in qualche modo che non mi volle mai spiegare.
Coltiva la terra da prima che io nascessi e nella sua vita ha visto centinaia di fiori sbocciare e perire, centinaia di alberi cadere e rinascere.
Quando nacqui io per lui ero insignificante, non valevo niente, e nel parto mia madre era morta. Io ero un peso. Ossa fragili, zampe storte... trovava i difetti ovunque in me, ma poi, quando scagliai il mio primo Fulmine Negativo rimase impressionato, anche se non dava a mostrarlo. E' lì che ottenni il Cutie Mark.
Iniziò ad allenarmi come suo allievo, ed è così che mi chiama ancora oggi, anche se io sono suo figlio.
Imparai a padroneggiare il Faa'ahr Nes ed il Faa'ahr Fos, ovvero il Fulmine Negativo, Nes, e quello Positivo, Fos.
Il Nes, in quanto la mia prima magia offensiva mai scagliata, è tuttora la mia preferita, ma ho imparato anche il Fos molto affondo.
Ben presto il vecchio unicorno decise di impararmi la magia più oscura e proibita dell'Elettricità.
Il Campo Elettrico.
Come mi spiegò Calamity esso era un campo che esercitava una forza su ogni oggetto elettricamente carico nell'area circostante. Di questa magia esistono diversi gradi, anche chiamati stadi, che vanno misurati in Newton su Coulomb. Utilizzare questo Incanto è quanto pericoloso quanto efficace. Se utilizzato nel modo giusto può portare fortuna, ma in molti non ci riescono e muoiono... una morte lenta e dolorosa...
Il mio primo Campo Elettrico fu anche l'ultimo, perché quando lo caricai e lo lanciai venni preso nel suo raggio d'azione e svenni. Il mio cuore si fermò per diversi secondi, o almeno così mi disse mio padre. Per un unicorno di appena quattordici anni il Campo Elettrico è considerato un tabù, ma io ci provai lo stesso ed anche mio padre era d'accordo. Poi però venni sgridato ugualmente. Ma non mi urlò contro arrabbiato, bensì mi disse con gli occhi lucidi queste parole.
'Non si può essere perfetti. Siamo dei pony, ed errare è nella nostra natura. Non ritentare quell'Incanto, concentrati su quelli che ti ho già insegnato e poi... il domani è domani...'
Parole sagge.
Con gli insegnamenti di mio padre riuscii a diciotto anni ad entrare nell'Accademia di Magia. Una roba molto prestigiosa, divisa in classi. Io studiavo in quella dell'Elettricità, ed entro i ventuno anni divenni lo Stregone più giovane dell'Accademia. Mio padre, per la prima volta, mostrò di essere davvero orgoglioso di me. Così indossai le vesti bianche e gialle di Stregone e mi dedicai per altri cinque anni a studiare affondo il Nes ed il Fos. Il Campo Elettrico era tutta un'altra cosa e dopo lo shock subito da piccolo poteva anche aspettare.
E' lì che scoprii il talento di Calamity. Uno Stregone della Terra e della Natura, capace di utilizzare il terreno e le piante come sua arma offensiva e difensiva. Lavorava come agricoltore perché le piante crescevano al suo volere. Ma io non ero portato per quel genere di cose e rimasi sulla mia strada.
Gli ultimi tre anni riposai le ossa e tornai a casa. Mi tengo ancora in allenamento nella casa di Calamity, non è cambiato quasi nulla.
Ho alcuni amici pegaso che creano temporali quando glielo chiedo, non cambierei quasi nulla della mia vita, ma il vento sta cambiando. Una minaccia si sta avvicinando, e se qualcuno non la fermerà Equestria ed il mondo intero cadranno...
Parte Prima-Fulmine a Ciel Sereno:
1 Capitolo-Messaggio:
Mi svegliai di prima mattina con gli uccellini che cinguettano fuori la finestra. Ero in camera mia, una piccola stanza in disordine e piena di libri e vestiti sporchi sparsi a terra. Sotto quello schifo si trovava la mia scrivania, una sedia di legno in pessime condizioni e sopra la mia testa una finestra che dava ad Est. Potevo vedere il sole sorgere.
Io ero sul mio letto, anch'esso in disordine, ovviamente. Non avevo neanche le coperte.
Mi alzai riluttante, insonnolito e con gli occhi in fiamme.
'Mio allievo, alzati.'
'Ah?'
Mi guardai intorno ed oltre al caos della mia camera non riuscii a notare nessuno.
'Calamity, sei tu?'
Finalmente lo focalizzai.
'Mi vuoi far prendere un infarto?'
'Ne hai già preso uno.'
Mi beccai una zoccolata in faccia.
'Ouch...'
Mi portai uno zoccolo al volto. Mi stropicciai gli occhi e finalmente la figura di mio padre divenne chiara. Il vecchio unicorno era davanti a me e la sua espressione era seria, decisa.
'Cosa vuoi? M'è arrivata posta?' come ogni mattina.
'Esatto, ed è molto importante. Proviene da-' non finì la frase.
'Qualche puledra, giusto?' chiesi speranzoso.
'Proviene da Canterlot, le Principesse Luna e Celestia ti hanno scritto.' suonava come uno scherzo, ma non lo era 'Dietro ciò c'è un oscuro motivo, stai attento Lighting.'
'Si, certo. Dov'è questa lettera, vorrei poterla vedere, così mi faccio un'idea su quello che vogliono le Princess.'
'Rivolgiti a loro con rispetto, hanno migliaia di anni.'
'Se lo dici tu.'
'La lettera è di sotto.' si riferiva al primo piano della casa.
Aprii la porta e scesi le lunghe scalinate che portavano in cucina, dove di solito preparavo io da mangiare perché Calamity voleva che io mi allenassi in cucina. O Dee, questa è la scusa più ridicola che si possa sentire...
Lì c'era anche un tavolo di legno, lo usavamo per mangiare ed in alcuni casi anche per sederci e discutere sulle nostre cose. Roba privata, familiare, spesso ci scambiavamo incanti inventati da noi, ma spesso la formula era errata, anzi, la formula era sempre errata.
Sul tavolo c'era una lettera con il timbro del sole e della luna. Non mi feci troppe domande e strappai l'involucro.
Lighting,
sua Eminenza la Principessa Celestia e la Principessa Luna la informano che abbiamo riconosciuto le vostre gesta, in quanto voi siete lo Stregone più giovane dell'Accademia di Magia.
Date le vostre innate abilità vi comunichiamo che, con questa lettera, le è dato l'accesso all'Accademia Starswirl, in cui potrete-
L'accademia Starswirl?
La lettera cadde dai miei zoccoli. Stavo sognando ad occhi aperti, in quel momento!
'Calamity, mi hanno invitato all'Accademia Starswirl!'
'Cosa?' gridò dal piano superiore.
Scese le scale mi si avvicinò raccogliendo il messaggio da terra e portandoselo agli occhi increduli studiandolo attentamente.
'Le Principessa Celestia e Luna vogliono vederti, Lighting. Entrerai nell'Accademia più rinnovata di Equestria.' la sua voce era stupita, malinconica.
'Alla fine hanno riconosciuto il mio talento, è possibile?'
'Sei sicuro di quel che dici? E' questo che hanno scritto?'
'Dannazione, potrei mai mentirti?' ero sù di giri e la mia espressione era bloccata in un sorriso a trentadue denti.
'Quando dovrai partire?'
'Parto domani mattina!' risi come un pazzoide 'preparo i bagagli! Metto tutti i libri di Elettricità che ho, e magari anche alcune delle mie formule.'
'Le tue formule non funzionano.'
'Le correggeranno!'
Calamity rimase immobile accartocciando la lettera e fissando il vuoto, il suo incubo peggiore si era avverato. Vedere il figlio crescere ed andarsene... non sarebbe tornato e lo avrebbe abbandonato...
Gli occhi del vecchio unicorno diventarono lucidi.
'Preparati, questo è un evento importante, non ti capiterà mai più nella vita, e questo lo sai. Io ho sempre desiderato essere allievo della Principessa Celestia...' lanciò la cartaccia della vecchia lettera sul tavolo.
Non proferì parola.
'Vado a prepararmi!' galoppai verso le scale e le superai scomparendo alla vista di Calmity. Una lacrima gli bagnò il volto.
Una borsa con lucchetto era davanti a me, accuratamente poggiata sul mio letto, ancora abbastanza incasinato. Là dentro c'era tutta la sapienza che avevo accumulato in ventinove anni di vita. Là dentro c'era il mio futuro che non aveva tardato ad accogliermi a zampe aperte. L'Accademia di Starswirl, il più rinnovato Mago unicorno di tutti tempi divenuto Stregone a sedici anni e Mago di Corte a vent'anni. Non aveva una grande vita privata oltre quello, era un poveraccio a mio parere. Ha passato tutta la sua esistenza a cercare l'esistenza di un Universo Parallelo e secondo la sua teoria si poteva viaggiare attraverso lo spazio e il tempo con l'ausilio di uno Stargate, un portale dimensionale in poche parole.
Io non sarò come Starswirl, non passerò la mia vita rinchiuso in una cella eterna a studiare lo Stargate. Diventerò Mago di Corte e farò carriera e poi... troverò moglie...
Già, ancora a quel chiodo fisso. Il solito.
Guardando la borsa pensai alla lettera e venni colto da un dubbio. Non l'avevo letta tutta, l'avevo buttata che non ero neanche arrivato alla metà. E se lì c'erano delle informazioni... abbandonai quell'idea nel vuoto e mi concentrai su quello che stavo per fare. Diventare uno Stregone dell'Elettricità è stato difficile, ma essere un Mago di Corte è quasi impossibile.
'Lighting.' mi voltai e vidi Calamity, la sua espressione era indecifrabile, ma capivo che era addolorato per la mia partenza 'Devi andare domani mattina, vero?'
'Si.' risposi abbassando il capo. Stavo combattendo contro emozioni contrastanti. Desideravo abbracciare mio padre, ma dovevo mostrarmi forte e deciso.
'Alcuni giorni fa ho iniziato a lavorare su un piccolo progetto, un nuovo Incanto. Una formula arcana molto pericolosa... non avevo intenzione di fartela vedere, ma devi partire e...' le parole gli morirono in bocca 'I... io ho... ho pensato che è giusto mostrartela. E' una Magia Nera.'
Lo fissai e lui fissò me.
Quello che aveva appena detto era spaventoso, terrificante. Una Magia Nera, la cosa più pericolosa e potente che esista, non come un Campo Elettrico. Trae potere dall'odio e dalla collera dei pony, li sfrutta a suo vantaggio per crescere portandoli a morire distruggendosi da soli. Le favole che si raccontano ai piccoli unicorni hanno un fondo di verità, dopotutto. E ve la racconterò, ma è meglio se non specificò i dettagli.
Un piccolo puledro viene a conoscenza di una Magia Nera e la prova, viene corrotto da quest'ultima e dopo pochi giorni muore in un modo terrificante dopo aver...
'Calmity, ricordi le orrende storie che mi raccontavi quando non avevo ancora cinque anni? Cos'è che mi hai sempre detto?' alzai il muso e lo fissai negli occhi avvicinandomi fino a sentire i suoi baffi solcare il mio viso, gli gridai contro queste parole 'il puledro usa la Magia Nera, la pelle inizia a venir via il secondo giorno, poi-'
'Non c'è bisogno che tu me lo ricorda, so perfettamente quella favola, me la raccontavano sempre per allontanarmi dalla via sbagliata ed avvicinarmi a quella giusta. Ma ora devi ascoltarmi. La formula qui racchiusa ti permetterà di salvare un pony, chiunque esso sia, ma una volta usata i suoi effetti saranno-' manteneva una voce calma, ma io non riuscivo a contemplare una cosa simile.
'Cosa, eh? Chi lancia questo tuo geniale incanto per caso muore? Si, come nelle storie che TU mi raccontavi.' gli dissi con acidità.
Sembrò incupirsi in volto.
Fece levitare verso di me un foglio pieno di appunti e calcoli.
'Ecco la formula. Prendila e mettila nella borsa, è un ordine. Poi puoi anche andartene.'
La sua voce era cambiata.
Feci una smorfia e lasciai che il foglio levitasse dentro la borsa ancora aperta. Poi la richiuse con la magia e si girò andandosene. Rimasi senza parole per alcuni minuti, la bocca asciutta ed il cervello fermo, nessun'idea da elaborare, niente. Il nulla più totale.
Scossi la testa. Non mi serviva Calamity. Non più.
Io ero sul mio letto, anch'esso in disordine, ovviamente. Non avevo neanche le coperte.
Mi alzai riluttante, insonnolito e con gli occhi in fiamme.
'Mio allievo, alzati.'
'Ah?'
Mi guardai intorno ed oltre al caos della mia camera non riuscii a notare nessuno.
'Calamity, sei tu?'
Finalmente lo focalizzai.
'Mi vuoi far prendere un infarto?'
'Ne hai già preso uno.'
Mi beccai una zoccolata in faccia.
'Ouch...'
Mi portai uno zoccolo al volto. Mi stropicciai gli occhi e finalmente la figura di mio padre divenne chiara. Il vecchio unicorno era davanti a me e la sua espressione era seria, decisa.
'Cosa vuoi? M'è arrivata posta?' come ogni mattina.
'Esatto, ed è molto importante. Proviene da-' non finì la frase.
'Qualche puledra, giusto?' chiesi speranzoso.
'Proviene da Canterlot, le Principesse Luna e Celestia ti hanno scritto.' suonava come uno scherzo, ma non lo era 'Dietro ciò c'è un oscuro motivo, stai attento Lighting.'
'Si, certo. Dov'è questa lettera, vorrei poterla vedere, così mi faccio un'idea su quello che vogliono le Princess.'
'Rivolgiti a loro con rispetto, hanno migliaia di anni.'
'Se lo dici tu.'
'La lettera è di sotto.' si riferiva al primo piano della casa.
Aprii la porta e scesi le lunghe scalinate che portavano in cucina, dove di solito preparavo io da mangiare perché Calamity voleva che io mi allenassi in cucina. O Dee, questa è la scusa più ridicola che si possa sentire...
Lì c'era anche un tavolo di legno, lo usavamo per mangiare ed in alcuni casi anche per sederci e discutere sulle nostre cose. Roba privata, familiare, spesso ci scambiavamo incanti inventati da noi, ma spesso la formula era errata, anzi, la formula era sempre errata.
Sul tavolo c'era una lettera con il timbro del sole e della luna. Non mi feci troppe domande e strappai l'involucro.
Lighting,
sua Eminenza la Principessa Celestia e la Principessa Luna la informano che abbiamo riconosciuto le vostre gesta, in quanto voi siete lo Stregone più giovane dell'Accademia di Magia.
Date le vostre innate abilità vi comunichiamo che, con questa lettera, le è dato l'accesso all'Accademia Starswirl, in cui potrete-
L'accademia Starswirl?
La lettera cadde dai miei zoccoli. Stavo sognando ad occhi aperti, in quel momento!
'Calamity, mi hanno invitato all'Accademia Starswirl!'
'Cosa?' gridò dal piano superiore.
Scese le scale mi si avvicinò raccogliendo il messaggio da terra e portandoselo agli occhi increduli studiandolo attentamente.
'Le Principessa Celestia e Luna vogliono vederti, Lighting. Entrerai nell'Accademia più rinnovata di Equestria.' la sua voce era stupita, malinconica.
'Alla fine hanno riconosciuto il mio talento, è possibile?'
'Sei sicuro di quel che dici? E' questo che hanno scritto?'
'Dannazione, potrei mai mentirti?' ero sù di giri e la mia espressione era bloccata in un sorriso a trentadue denti.
'Quando dovrai partire?'
'Parto domani mattina!' risi come un pazzoide 'preparo i bagagli! Metto tutti i libri di Elettricità che ho, e magari anche alcune delle mie formule.'
'Le tue formule non funzionano.'
'Le correggeranno!'
Calamity rimase immobile accartocciando la lettera e fissando il vuoto, il suo incubo peggiore si era avverato. Vedere il figlio crescere ed andarsene... non sarebbe tornato e lo avrebbe abbandonato...
Gli occhi del vecchio unicorno diventarono lucidi.
'Preparati, questo è un evento importante, non ti capiterà mai più nella vita, e questo lo sai. Io ho sempre desiderato essere allievo della Principessa Celestia...' lanciò la cartaccia della vecchia lettera sul tavolo.
Non proferì parola.
'Vado a prepararmi!' galoppai verso le scale e le superai scomparendo alla vista di Calmity. Una lacrima gli bagnò il volto.
Una borsa con lucchetto era davanti a me, accuratamente poggiata sul mio letto, ancora abbastanza incasinato. Là dentro c'era tutta la sapienza che avevo accumulato in ventinove anni di vita. Là dentro c'era il mio futuro che non aveva tardato ad accogliermi a zampe aperte. L'Accademia di Starswirl, il più rinnovato Mago unicorno di tutti tempi divenuto Stregone a sedici anni e Mago di Corte a vent'anni. Non aveva una grande vita privata oltre quello, era un poveraccio a mio parere. Ha passato tutta la sua esistenza a cercare l'esistenza di un Universo Parallelo e secondo la sua teoria si poteva viaggiare attraverso lo spazio e il tempo con l'ausilio di uno Stargate, un portale dimensionale in poche parole.
Io non sarò come Starswirl, non passerò la mia vita rinchiuso in una cella eterna a studiare lo Stargate. Diventerò Mago di Corte e farò carriera e poi... troverò moglie...
Già, ancora a quel chiodo fisso. Il solito.
Guardando la borsa pensai alla lettera e venni colto da un dubbio. Non l'avevo letta tutta, l'avevo buttata che non ero neanche arrivato alla metà. E se lì c'erano delle informazioni... abbandonai quell'idea nel vuoto e mi concentrai su quello che stavo per fare. Diventare uno Stregone dell'Elettricità è stato difficile, ma essere un Mago di Corte è quasi impossibile.
'Lighting.' mi voltai e vidi Calamity, la sua espressione era indecifrabile, ma capivo che era addolorato per la mia partenza 'Devi andare domani mattina, vero?'
'Si.' risposi abbassando il capo. Stavo combattendo contro emozioni contrastanti. Desideravo abbracciare mio padre, ma dovevo mostrarmi forte e deciso.
'Alcuni giorni fa ho iniziato a lavorare su un piccolo progetto, un nuovo Incanto. Una formula arcana molto pericolosa... non avevo intenzione di fartela vedere, ma devi partire e...' le parole gli morirono in bocca 'I... io ho... ho pensato che è giusto mostrartela. E' una Magia Nera.'
Lo fissai e lui fissò me.
Quello che aveva appena detto era spaventoso, terrificante. Una Magia Nera, la cosa più pericolosa e potente che esista, non come un Campo Elettrico. Trae potere dall'odio e dalla collera dei pony, li sfrutta a suo vantaggio per crescere portandoli a morire distruggendosi da soli. Le favole che si raccontano ai piccoli unicorni hanno un fondo di verità, dopotutto. E ve la racconterò, ma è meglio se non specificò i dettagli.
Un piccolo puledro viene a conoscenza di una Magia Nera e la prova, viene corrotto da quest'ultima e dopo pochi giorni muore in un modo terrificante dopo aver...
'Calmity, ricordi le orrende storie che mi raccontavi quando non avevo ancora cinque anni? Cos'è che mi hai sempre detto?' alzai il muso e lo fissai negli occhi avvicinandomi fino a sentire i suoi baffi solcare il mio viso, gli gridai contro queste parole 'il puledro usa la Magia Nera, la pelle inizia a venir via il secondo giorno, poi-'
'Non c'è bisogno che tu me lo ricorda, so perfettamente quella favola, me la raccontavano sempre per allontanarmi dalla via sbagliata ed avvicinarmi a quella giusta. Ma ora devi ascoltarmi. La formula qui racchiusa ti permetterà di salvare un pony, chiunque esso sia, ma una volta usata i suoi effetti saranno-' manteneva una voce calma, ma io non riuscivo a contemplare una cosa simile.
'Cosa, eh? Chi lancia questo tuo geniale incanto per caso muore? Si, come nelle storie che TU mi raccontavi.' gli dissi con acidità.
Sembrò incupirsi in volto.
Fece levitare verso di me un foglio pieno di appunti e calcoli.
'Ecco la formula. Prendila e mettila nella borsa, è un ordine. Poi puoi anche andartene.'
La sua voce era cambiata.
Feci una smorfia e lasciai che il foglio levitasse dentro la borsa ancora aperta. Poi la richiuse con la magia e si girò andandosene. Rimasi senza parole per alcuni minuti, la bocca asciutta ed il cervello fermo, nessun'idea da elaborare, niente. Il nulla più totale.
Scossi la testa. Non mi serviva Calamity. Non più.
Questa è la mia seconda FanFiction, scrivete cosa ne pensate e segnalatemi gli errori che avete notato.
Vorrei ringraziare particolarmente Stargazer, perché è un bravissimo scrittore ed ho amato le sue FanFic, ringrazio anche E.O.W. perché... perché si

Ci sono alcuni accenni a violenza, ma niente Gore, ve lo assicuro