La Fine è solo il Principio

Ecco il Prologo e il primo capitolo della mia nuova fanfiction su My Little Pony.
La trama sembrerebbe essere la stessa di tante altre fiction;Un umano approda a Equestria,e fin qui nulla di strano,ma che succederebbe se;
1-Quell'umano ha dei super poteri mutanti ed è un Brony?
2-L'intera umanità si è liquefatta orribilmente a causa di un virus mutageno?
3-Il miglior detective del mondo e i due migliori risolvi-enigmi al mondo con il loro antagonisti principali si uniscono per una baraonda caotica?
4-Il protagonista decida di rifarsi una vita?
5-Il virus mutageno non è un vero virus?
Questo e tanto altro ancora non vi resta che leggere e buon divertimento^^ [ATTENZIONE;Alcune parti della storia sono un pò violente,pony avvisato mezzo salvato! Ma per il resto è una fic molto piacevole,buona lettura^^
Le parti colorate indicano dei passi importanti per capire la struttura della trama,specie quando compariranno gli enigmi principali cui solo un Professore particolare potrà risolvere XD
Prologo
Nel più profondo sublivello dell'Dipartimento 51 in Arizona,una base militare americana finanziata dal governo con i soldi dei contribuenti. Un sergente camminava con passo spedito verso la sala di comando principale. Digitò il proprio codice di riferimento ed entrò di tutta fretta. Vi erano riuniti lì in segreto un generale e due scienziati lì vicino. Per il sergente erano tutti "Bellimbusti azzimatissimi" e per niente degni di fiducia. Altre brutte notizie?
Non dopo la crisi dell'anno passato,non dopo che qualche attivista sbandato si era fatto esplodere a washington,polverizzando mezza città con un mini ordigno atomico.
Fortunatamente per il mondo ad un passo dall'olocausto atomico,un Reality Jumper di nome Nathan Nephew ha salvato tutti consegnando i terroristi alla giustizia,anche con l'aiuto di L il celebre detective. Ora il mondo era a un passo dall'olocausto biologico e stavolta non ci sarebbe stato scampo alcuno.
"Cominciate con le belle notizie" chiese il Sergente non essendone stato informato subito. "Vi do tre dannatissimi secondi per dirmi tutto!"
"Le cose si stanno sfasciando...il centro non tiene" commentò uno degli scienziati "Ma siamo riusciti per il momento a coprire il tutto. Credono si tratti di Ebola. La situazione è al momento controllabile ma non sappiamo come procedere,ora come ora."
"Oh merda..." il sergente sentì la propria impotenza a fronteggiare questo problema,risalirgli il corpo congelandogli spirito e mente. "quante...vittime fin ora?" "26,000 e sono in aumento ogni secondo." disse il generale "Non vedo perchè questo possa risolvere il problema. Ho già avviato il protocollo Hammerdown. Nuclearizziamo quante più città possibili prima che il virus arrivi e zac. Più nessun corpo da divorare. E forse qualcuno sopravvivrà abbastanza per ricostruire il mondo."
"Ma saremo più veloci noi o quel bastardo?" commentò il secondo scienziato pallido in viso. "Progetto Lucifero,vi dice niente questo nome?."disse il generale "No? Vedete c'è stato un deplorevole errore.Vic Hammer è morto,suicidio. Si è sparato in testa con la pistola di ordinanza. Vicino a lui c'erano le specifiche di questo progetto. Penso fosse stata una sua idea lasciarle li,come dono d'addio. Perdendo Vic Hammer abbiamo perso uno degli uomini più preparati a risolvere il problema,ergo non ho altra scelta che operare il protocollo Hammerdown. Useremo le nuove bombe N2. La più potente bomba non nucleare in nostro possesso. Quando esplode distrugge tutto nel raggio di 30 chilometri e non rilascia scorie radioattive,preservando perfino i semi delle piante."
"E così distruggiamo ogni cosa noi stessi prima che Lucifero ci distrugga tutti..." sorrise il sergente "che ironia."
"Un virus così efficace...attacca le cellule del nostro corpo ad un ritmo quasi inconcepibile. Distrugge il DNA,linfociti,tutto. Il corpo umano si scioglie orribilmente,spruzzando schifezze ovunque,ciò che ne resta è uno slime di vari colori,ovviamente infetto. Lo slime è pure un acido potentissimo che annienta ogni forma di vita che tocca. Arma perfetta per distruggere il mondo intero e non permettere mai più la rinascita." disse lo scienziato più giovane. "Avevamo l'antidoto. Eppure..."
"L'antidoto non c'è più?" domandò il sergente "Che fine ha fatto?" "Distrutto." disse sorridendo il Generale "Una piccola ritorsione dei terroristi per quello che avevamo fatto al loro paese dopo la distruzione di Washington. Allora risolvavamo tutti i problemi con le armi atomiche."
"Già." sorrise a sua volta il sergente "Nemmeno quel jumper e L potranno salvarci. Si liqueferanno come tutti gli altri." "Ho già dato disposizioni in merito. L'esercito sta recidendo ogni possibile legame con la nostra organizzazione. La prima n2 cadrà domani mattina alle 6 del mattino su New York. Lucifero è in marcia e in questi minuti sta divorando il texas. Quello che possiamo fare è salvare il salvabile. Nessun mutante come Nephew dovrà sopravvivere nel nuovo mondo. Ho dato ordini di uccidere lui e la sua famiglia."sentenziò il generale.
"Mi dispiace molto. Era una decisione irremovibile?" chiese il sergente. "Era accusato di alto tradimento" disse il generale chiudendo un rapporto di fronte a sè. "Non dopo quello che è successo 6 mesi fa. Riguardo quell'enorme creatura abbattuta nel golfo del Messico." "Si. Il caso Cloverfield" annuì il sergente" E' perfettamente comprensibile."
Un beep di allarme risuonò nella stanza. A questo punto il Generale sorrise dolcemente,quasi preso da un lontano senso di colpa per quello che avrebbe dovuto fare in seguito. "Sta arrivando a divorare anche noi."e tirò fuori una pistola che usò quasi subito,sparando in testa ai due scienziati,che caddero a terra scompostamente. "Due proiettili,credo che dovrebbero bastare,vero Starkey?" Il sergente annuì "Possa Dio avere pietà di noi."
"Dubito che lo farà. Per Lui siamo solo un fastidio. E' giusto così." Quindi fece il saluto militare e si sparò in testa. Il sergente rimase da solo e premette un pulsante sulla console di comando,attivando una N2 nelle profondità della base,situata circa 100 metri sotto la sala di comando. Quindi sospirò e si mise la canna della pistola in bocca e tirò il grilletto.
Quindi pochi minuti dopo i quattro uomini morti si liquefarono velocemente,colando al suolo in un indistinto liquame colorato vivacemente. Il silenzio tornò a regnare nella base...
All'esterno il silenzio della notte fu scosso da una sfera di luce bianchissima che si spanse per una quarantina di chilometri senza fare rumore,riducendo nell'oblio una buona parte del deserto dell'Arizona. Il boato che ne seguì fu sentito a molte miglia di distanza. Ma intanto ciò non importava a nessuno. In ogni città fino alla fine dell'Arizona e negli stati confinanti nessuno era più in vita. C'era solo quella schifezza colorata da tutte le parti.
Non una grande perdita...
Capitolo primo - Il Nuovo Mondo
Nathan Nephew era nel suo studio a controllare la posta del giorno sul suo computer. Era un Reality Jumper,un mutante comunemente detto,con il potere di teletrasportarsi ovunque lui desiderasse. Poteva essere qui o altrove in ogni momento,semplicemente desiderandolo. Inoltre poteva usare la telecinesi e proiettare la sua energia psionica all'esterno,per manipolare oggetti o persone. Era un bel ragazzo 29enne dal volto giovane ma vissuto,con capelli argentei e occhi rosso rubino. Sua moglie più giovane di lui di due anni si chiamava Lyla ed era davvero molto bella.Anche lei era una Jumper ma con poteri leggermente meno potenti dei suoi. Moglie e marito avevano risolto vari casi internazionali come agenti speciali sotto copertura,copertura garantita da L,un abilissimo detective nonchè grande amico di Nathan. Si erano conosciuti solo una volta per risolvere il caso Kira,uno spietato assassino che voleva giustiziare i malvagi usando un misterioso potere tuttora inspiegato.
Non aveva più visto L da mesi ormai,ma si erano tenuti in contatto via web,nel caso qualcosa di pericoloso fosse successo al mondo. Le notizie del giorno parlavano di un virus simile all'ebola che stava mietendo alcune vittime in Arizona,ma tenuto presto sotto controllo. I militari avrebbero comunque portato aiuto agli stati confinanti. Ma chi la davano a bere? Erano tutte notizie palesemente false. Aveva visto quello che succedeva tramite le info di L ed era rabbrividito al solo guardarle. Ora tutto quello che dovevano fare era prendere tutto e scappare al nord e rimanere li fino a quando la questione non si fosse risolta...nel bene o nel male...tutto era un pò troppo al di là di ogni suo potere purtroppo.
Chiuse la connessione e osservò il suo desktop raffigurante Fluttershy,una graziosa pony dal cartone animato My Little Pony Friendship is magic,sorridere dolcemente. Sospirò ancora e sorrise malinconico. Credeva nelle dimensioni parallele,quindi chissà forse Equestria esisteva sul serio. Chiuse il computer e scese per fare colazione. Un'altra giornata monotona in New York.
La sua attenzione fu attratta da una serie di spari,pericolosamente vicini. Si girò di scatto e si teletrasportò in cucina immediatamente. Per lui gli era facile. Bastava solo pensare a un luogo per teletrasportarsi istantaneamente. Ciò che vide era atroce. Una decina di uomini armati fino ai denti lo stava aspettando. Indossavano maschere e respiratori,maciò che lo terrorizzò e gli fece urlare l'anima di dolore era la bella Lyla,a terra,morta,il cranio spappolato da un proiettile,la mano sinistra contratta nel tentativo di lanciarlo via con la telecinesi...senza alcun esito. "NOOOOOOOOOOO!" urlò Nathan
"maledetti!" "Soggetto x098739,cominciare l'eliminazione!" Per l'ira Nathan rilasciò il suo potere e ne sbattè a terra alcuni senza sforzo,per poi teletrasportarsi dietro un terzo e spezzargli il collo con un rapido gesto. Anche se aveva i poteri dalla sua,non sarebbe resistito a lungo contro tutti quei nemici. Ma uno di quelli urlò "Lasciatelo perdere,morirà tra poco per il virus,correte fuori presto!" e quindi scapparono via dalla finestra,usando le scale antincendio per scendere a terra. "Virus?" pensò Nathan correndo alla finestra udendo urla di dolore e paura. Le persone in strada si stavano letteralmente liquefando di fronte ai suoi increduli occhi,lasciando solo i loro vestiti e una massa enorme di un liquido nocivo di vari colori. Molta di quella gente infetta correva per farsi aiutare dai soldati che senza pietà li falciava e i loro corpi crollavano giù come niente,falciati dai proiettili. Era una visione nauseante e orrenda al tempo stesso.
Il cellulare squillò. "Sono Ryuzaki" disse una voce giovane al telefono. Era L e portava brutte notizie."Ti consiglio di spostarti da li. Il governo ha varato il protocollo Hammerdown,nucleizzeranno la città per rallentare il virus." Nathan urlò "Ma non possono fare questo!" "Se ne fregano di tutto e di tutti quando sanno che il problema lo hanno scatenato loro. E' un modo per pulirsi la coscienza,comunque per questo pianeta è la fine. Poco ma sicuro" disse L calmo. "Non so nemmeno io quanto riuscirò a resistere." "Hanno ucciso Lyla quei bastardi" era difficile per il ragazzo trattenere le lacrime,aveva perso la sua ragione di vita."Mi...dispiace" disse L sorpreso "Sai solo dire questo?" sospirò Nathan calcolando con l'orologio quanto tempo per la diffusione del virus e i primi sintomi "Mi restano solo 5 minuti di vita" sospirò ancora mettendosi a piangere. Neppure il calcolato L potè sospirare per telefono "E' stato bello lavorare insieme amico mio...Perchè non scappi? Potresti farcela...ah ho capito...Lyla eh?" "Hai indovinato...non ho più la forza di fare nulla senza di lei. Le lacrime non servono più in questo mondo di pazzi." Le urla all'esterno stavano cessando lentamente,il virus doveva aver finito di uccidere tutti,uomini donne e bambini senza alcuna pietà nè distinzione di razza. La puzza di ciò che ne restava di esseri umani era insostenibile e stava annientando ogni restante forma di vita nella città. "L abbi cura di te." Nathan chiuse la comunicazione. Un aereo supersonico stava sorvolando New York pronto a sganciare la N2 per purificare ogni cosa nella luce. Nathan si coricò vicino a sua moglie morta e la prese per mano. Un pensiero gli attraversò la mente "Equestria..." eppure come era prevedibile non riuscì a teletrasportarsi. Una lacrima gli rigò il volto,mentre vide la sfera di luce inglobare tutta la città. Fino alla fine continuò a pensare ad Equestria e quel pensiero gli salvò la vita.
...
Riaprì gli occhi,le membra doloranti e deboli,incapace di muoversi di un millimetro. Il sole avvolgeva il suo corpo in un caldo abbraccio e Nathan pensò di essersi in qualche modo teletrasportato altrove,forse in qualche parte del mondo non ancora devastata. Non aveva mantenuto la sua promessa. Forse morire nuclearizzato assieme alla ragione della sua vita era più che sufficiente. Non riusciva a muoversi e per qualche strana ragione era perfino troppo debole per usare i suoi poteri e muoversi comandando il suo corpo comunque,con la forza della mente.Sentiva un dolore immenso in tutto il corpo,in fondo non era successo nulla di strano. Prima era a casa sua e ora era in un luogo misterioso. Poi un pensiero gli sfiorò la mente;e se fosse stato infettato da quel dannato virus? Il dolore stava diventando insostenibile,ma per qualche strana ragione la morte non giunse. Non riusciva bene a vedere cosa stava succedendo attorno a lui. Seppe solo che si trovava in una foresta e di fronte a lui qualcosa o qualcuno si avvicinava facendo un dolce CLOP CLOP CLOP. "Un cavallo" pensò in modo sconnesso "Forse sono finito in Canada..." Quindi udì una dolce voce,che al momento non riuscì a riconoscere anche se gli era familiare;
"Oh povera creatura" iniziò "Non ho mai visto nessuno così strano fin'ora. Sei ferito? Lascia che ti aiuti..." Nathan sentì solo qualcosa di caldo e morbido toccargli la spalla,ma non potè dire altro perchè perse conoscenza.
L'essere sobbalzò spaventato e fece un verso di stupore "Oh santo cielo,cosa posso fare? Che posso fare?" In quel mentre un'altra voce si udì "Ehi Fluttershy,finalmente ti ho trovato,è successo un pasticcio a casa di Twilight,uno dei suoi esperimenti è fallito e..." Il nuovo venuto era un draghetto viola dai bei occhi verdi "C...che cos'è quella...c...creatura?" balbettò rivolto verso Fluttershy,una splendida pony gialla dalla bella criniera rosa,che osservava Nathan svenuto sull'erba proprio di fronte a casa sua. I suoi occhi preoccupati fissavano l'umano con interesse misto a spavento. "Non lo so Spike,ma è meglio aiutarlo." "Che strani vestiti che ha...sono sicuro che Rarity avrebbe da che ridire a riguardo..." commentò Spike sospettoso. "Piuttosto vai a chiamare Applejack e Rainbow Dash,loro sono più forti di me,sapranno trasportarlo senza problemi." sospirò Fluttershy,che intanto prestava il primo soccorso. Fluttershy rimosse timidamente la t-shirt del ragazzo e urlò di terrore e spavento,lacrimucce si formavano sui suoi dolci occhi. Spike si era voltato e si spaventò vedendo in che condizioni versava la schiena di Nathan. Sembrava si stesse lentamente sciogliendo,come la cera calda che cola dall moccolo della candela accesa. Il processo però sembrava essersi fermato,visto che la liquefazione dei tessuti era al momento solo superficiale. Fluttershy si mise a piangere "Poverino,deve soffrire molto,devo assolutamente fare qualcosa,presto Spike sbrigati!"
Poco dopo anche AJ e Rainbow dash arrivarono. La seconda ovviamente arrivò quasi subito,e atterrò pesantemente,lasciandosi dietro una scia arcobaleno. "Dunque Spike non ci ha mentito" disse la tosta "Non sappiamo che intenzioni ha potrebbe essere pericoloso!" Applejack arrivò dopo poco,ansimante "Insomma Spike cosa c'è di tanto urgente da interrompere il mio lavoro? Stavo raccogliendo le mele odierne! Poi chi lo sente il fratellone se non rispetto la tabella di marcia!" La sua mascella toccò terra vedendo l'umano svenuto e sofferente "Oh cielo,è lui quella creatura?" Fluttershy annuì mentre disgustata cercava di rimuovere il liquame blu e giallo che colava dalla schiena di Nathan. Normalmente un essere umano avrebbe contratto il virus in una frazione di secondo e sarebbe morto orribilmente 2 minuti dopo,ma incredibilmente i pony ne erano totalmente immuni. Per loro era solo una cosa un pò disgustosa in effetti.
"Che diavolo gii sarà successo?" disse Rainbow Dash con una smorfia di nausea "Santa Celestia,è peggio che un gelato alla menta sotto il sole estivo!"
"Non lo sappiamo,ma forse ce lo potrà dire lui" disse Fluttershy determinata "Presto portiamolo all'Ospedale!"
...
Nathan riaprì gli occhi ritrovandosi in un altro posto sconosciuto. Non gli parve di essersi teletrasportato inconsciamente,e sinceramente questo non gli importava affatto. Osservò il posto dove era finito;era in un letto d'ospedale,una fleboclisi applicata perfettamente al suo braccio destro. Si accorse inoltre che il suo petto era tutto bendato accuratamente. Era ancora troppo debole per muoversi. Osservò il soffitto di un colore azzurro cielo. Era una camera piuttosto accogliente per un ospedale. Il sole filtrava da delle tendine verdi e gli uccellini cinguettavano all'esterno. Sospirò e si guardò attorno per quanto gli era possibile. Tutti i suoi effetti personali erano accuratamente ripiegati e lavati su una sedia lì vicino. E sul tavolo potè scorgere il suo laptop e il cellulare con cui contattava sempre L o Lyla...santo cielo quanto le mancava Lyla,loro due erano inseparabili,e quei bastardi l'avevano uccisa.
Era solo in una camera d'ospedale,in una bella giornata di sole e là fuori tutti si sono sciolti orribilmente tra atroci sofferenze. "Forse qualcuno si è salvato e mi ha portato qui,in quello che resta di questo ospedale,ammesso che ci sia qualcuno in vita là fuori ovviamente." pensò. Che cazzo era successo? La fine del mondo,i militari che distruggevano le città,tabula rasa su tutto. Altre lacrime gli scorsero dagli occhi. D'un tratto la porta si aprì e un'infermiera entrò nella stanza. Ovviamente Nathan era impreparato e lanciò un gridolino di paura vedendo un pony di sesso femminile,ovviamente infermiera venire verso di lui! "Ehi noto con piacere che hai ripreso conoscenza!" disse lei cordialmente. Ora Nathan era sempre più spaventato "M...ma tu parli!"
"Canto e fischio se è per questo" fece notare l'infermiera come se fosse la cosa più naturale al mondo. "Lei è veramente una creatura molto strana,non si era mai vista in Equestria una creatura del genere." Nathan si ritrasse in shock "Equestria? Ma è impossibile! Io sto sognando!" L'infermiera se ne accorse "Si calmi,nessuno qui le farà del male. Deve ringraziare Fluttershy se lei è ancora in vita." Nathan prese a respirare regolarmente e dal dolorino alla schiena si accorse decisamente che non era un sogno. Ma com'era stato possibile? "Potrei parlare con un medico?" chiese gentilmente iniziando a calmarsi.
"Ma certamente,sarà subito da lei....chi è che devo riferire?" chiese l'infermiera. "Nathan...Nathan Nephew" replicò il ragazzo arrossendo leggermente per i suoi modi cordiali. "Ok signor Nephew,il dottore arriverà tra poco,intanto le chiedo di non muoversi e di rimanere a letto." quindi prese ad andarsene,ma Nathan la fermò dicendo "Perchè darsi tanta pena per me? Non sapete nemmeno chi o cosa sono! Potrei avere intenzioni ostili!" Ovviamente non era vero,ma era una domanda di rito,in fondo non era un pony come loro. "Oh signor Nephew,ciò al momento è irrilevante. Noi dobbiamo solo curare ogni paziente che arrivi qui. Che sia pony oppure no. Si riposi intanto." E si chiuse la porta alle spalle.
Nathan era sconvolto...Possibile che un umano come lui abbia ricevuto un tale trattamento? Fluttershy si era davvero preso la briga di aiutare un non-pony come lui? E poi dire che l'uomo è la peggiore delle creature,ora come ora,per come ha distrutto il suo stesso mondo con il peggiore dei virus. La porta si aprì di nuovo e uno stallone-pony dal pelo marroncino e criniera marrone scuro entrò a piccolo trotto. Tutti quei pony sembravano essere alti dal metro al metro e mezzo. Nathan si sentì un pò fuori posto con il suo metro e ottanta,ma sembravano avegli messo un letto apposito per lui. "Come si sente signor Nephew?" domandò cortese il dottore. Nathan sorrise,il suo cutie-mark era una cartella clinica. "La prego" sorrise Nathan "Mi chiami semplicemente Nathan"
Il dottore sorrise a sua volta "Ma certo!" Nathan sospirò e abbozzò un altro sorriso,stavolta un pò forzato "Io la ringrazio per avermi aiutato,sono un umano,di certo fuori posto in questo splendido mondo." Il medico replicò subito "Oh non ti devi disturbare Nathan,sento che possiamo fidarci"
"Si lo so però..."Nathan stava per rispondere quando un pensiero lo assalì subito "Sono infetto! Quel virus contagerà tutto e tutti,deve starmi lontano!"
Il dottore lo guardò con tanto d'occhi "Virus?" quindi si portò una zampa sul mento per riflettere un poco "Ah si,la sua schiena era in condizioni terribili" Nathan era attonito ma come era possibile,a quest'ora doveva essere una massa di liquame colorato... "Potrei sapere come sono stato curato?" disse Nathan sorpreso "L'infezione è altamente contagiosa e orripilante! Scioglie letteralmente le persone!" Il dottore lo guardò con tanto d'occhi "Non abbiamo trovato alcuna traccia di virus fortunatamente. E per curarle le ferite abbiamo usato una magia di ripristino e tanta essenza di Dittamo per ricostruire i muscoli e la pelle,tutto qui. Non c'è voluto molto,in fondo è stato quasi divertente." Nathan era sempre più confuso "L..lieto di sapere che vi siete divertiti..." sospirò ironico il ragazzo."Lei non sa cosa si prova...e io ho perso tutto..." Il dottore assunse un'aria molto dispiaciuta "Non era mia intenzione. Mi dispiace molto."
La porta si aprì ed entrarono nientemeno che Fluttershy,Rainbow Dash e Applejack. Il cuore di Nathan fece un sobbalzo vedendo i pony che ha sempre adorato in televisione e su internet. Avevano un che di diverso,era come vivere nel cartone stesso,e anche lui guardandosi le mani si notò diverso. Nathan pensò che poterle descrivere era impossibile tanto erano meravigliose. Dal vivo era effettivamente tutt'altra cosa. "Ehi ehi,tesoro ti sei ripreso?" sorrise Applejack in direzione del Reality Jumper che arrossì nervosamente "Uh si certo...grazie per avermi salvato...anche se io sono un umano e voi pony. Mi avete considerato uno di voi a quanto pare..." "Ehi di che parli?" sorrise Rainbow Dash "E' Fluttershy che ci ha convinto,diceva che tu non avevi cattive intenzioni e via dicendo,ma attento...ti tengo d'occhio" Nathan annui "uhm si certo..." Dashie quindi gli diede una pacca sulla spalla che fece urlare un pochino il ragazzo "cavoli se è forte" pensò lui dopo poco "Scherzavo spilungone" ridacchiò l'elemento della Lealtà. Fluttershy arrossì un poco e disse "Uhm..ehm...sono felice...che tu stia meglio...Possiamo sapere come ti chiami e cosa ci facevi nel mio giardino?"
"Mi chiamo Nathan Nephew e sono un umano. Vengo da un altro mondo,Pianeta Terra." disse Nathan un pò serio. Era meglio per il momento non dire loro che li conosceva già sulla Terra sotto forma di cartone animato di culto. "Un posto bello quanto Equestria ma flagellato di problemi e conflitti. Al momento non me la sento di parlare di quello che è successo. Sarebbe troppo doloroso. Magari successivamente forse..." Rainbow Dash guardò Applejack confusa "Un altro mondo? Non riesco proprio a capire,comunque io sono Rainbow Dash,la pony più pony tra tutti i pony"disse lei orgogliosa"e loro due sono Applejack e Fluttershy." Applejack sospirò all'immenso ego della sua amica e ci pensò su "Forse Twilight Sparkle ne saprà di più." "Twilight?" disse Nathan sorpreso facendo finta di non conoscerla. "Si è la So-tutto-io di Ponyville,di sicuro saprà aiutarti a tornare a casa!" Nathan ebbe un nodo alla gola...non poteva dire che il suo mondo era finito per sempre. Si sforzò per trattenere le lacrime...tutta quella gentilezza per un umano... "Che c'è zuccherino?" sorrise Applejack molto vicino a lui. Aveva un buon profumo di fieno ed erba appena tagliata. "Uh è tutto ok. E' solo che non ho un posto in cui stare per il momento. "Tranquillo potrai stare da Twilight!" sorrise Rainbow Dash verso il dottore "Si oramai è tutto a posto,basta solo che si riguardi a non fare sforzi eccessivi.""Io devo tornare a casa ad accudire altri pazienti" disse timida Fluttershy "Lo accompagnereste a casa di Twilight Sparkle?" AJ annuì "Ma certamente!"
...
Così Nathan su una sedia a rotelle perchè non facesse sforzi fu dimesso dall'ospedale e AJ la spingeva,dicendo che avrebbe fatto tutto lei "Tu rilassati e goditi il viaggetto." Ponyville era meravigliosa proprio come nella serie animata. "Ti condurremo da Twilight prima di tutto."disse Rainbow Dash "Ha molte domande da porti,e anche noi dobbiamo sapere tutto." "Si mi sembra giusto" sospirò Nathan constatando che i suoi poteri non erano tornati del tutto. I pony li presenti lo guardavano con curiosità e timore,ma non si dimostrarono avversi a salutarlo. Infine si parò di fronte a loro un enorme albero-casa,la dimora di Twilight Sparkle. Quest'ultima aprì la porta e salutò le sue amiche "Oh ciao AJ ciao Rainbow Dash e ciao anche a ...uh? E lui chi è non l'ho mai visto prima d'ora." "Oh lui si chiama Nathan ed è un...umh...Un?" disse AJ confusa. "Un bel UN" ridacchiò Dashie "E non è per nulla pericoloso."
"Ehm sono un Umano." corresse Nathan esasperato. "Umano? Ho già sentito di queste creature...ma dove?" disse Twilight "Oh beh il mio nome è Twilight Sparkle,apprendista della Principessa Celestia che vive a Canterlot e governa tutta Equestria!" "La so-tutto-io come diceva AJ" disse il ragazzo con un ghigno. "Ehi non è divertente!" protestò Twilight verso AJ mentre Dashie se la rideva di brutto! "Su entrate,ho molte cose da chiedergli" disse poi la studiosa usando la magia per prendere un foglio di carta e una penna d'oca per prendere appunti...o meglio con l'intenzione di,visto che non aveva sottomano il tutto."Spike dov'è carta e penna?!" urlò al nulla,riferendosi al suo assistente. Nathan sorrise dolcemente e alzata la mano chiamò a sè con la telecinesi calamaio,penna d'oca e carta tra lo stupore generale. "Per Celestia! Anche tu sai usare la magia?!" fece Twilight sconvolta. Nathan allora spiegò subito "Beh ecco io sono...come dire...speciale ecco tutto. Sono un reality jumper,un mutante,un diverso..." AJ guardò bene l'umano e ghignò "Scusami ma non mi sembri affatto diverso o speciale. Qui a Equestria la magia è normalità!" Nathan fu sconvolto da quella affermazione e ancora una volta il suo cuore fece un sobbalzo. "Ecco vedete voi usate poteri magici,io uso l'energia della mente. Energia Psionica" continuò "Posso teletrasportarmi,levitare e creare campi di forza." "Mitico!"sorrise Rainbow Dash "Quindi sei forte eh?" "Più o meno,eppure la mia forza non è riuscita a proteggere ciò a cui tenevo di più..." disse cupo Nathan "Mia moglie è morta...Lyla lei era tutto per me..." Tutti i pony subito stettero zitti. Applejack con le zampe davanti abbracciò Nathan "Scusa...non volevamo riportare alla mente ricordi dolorosi..." "E' tutto ok" sorrise dopo poco Nathan "E' solo che avrei dovuto proteggerla...tutto qui."
"Coraggio,siediti qui e dicci tutto!" disse Twilight Sparkle sorridente.
Così Nathan prese a raccontare tutto,ovviamente omettendo alcuni particolari. Raccontò di come lui e Lyla scoprirono i loro poteri,allenandoli e imparando tutte le differenze tra umani e mutanti presso l'accademia del professor Charles Xavier,un mutante come loro. Dopo la sua improvvisa scomparsa Nathan e Lyla furono reclutati dalla M.I.A,un'agenzia governativa che utilizza i mutanti per proteggere la pace nel mondo. Affrontarono missioni su missioni in territori ostili,spesso scontrandosi con la cattiveria della razza umana. Successivamente dopo il loro coinvolgimento nel caso Cloverfield furono accusati di tradimento verso la nazione e processati. Non potevano essere condannati a morte,dato che erano eroi nazionali e membri onorari delle Nazioni Unite,così fu proposto di tenerli sotto osservazione 24 ore su 24 nella loro casa e assicurarsi che non usino più i loro poteri. Ma come ipotizzato da L il suo miglior amico,il governo americano non potè più tollerarli. Quando il virus sterminatore Lucifero fu liberato nell'atmosfera,come ritorsione dei terroristi per aver perso il loro paese per colpa delle bombe atomiche repressive,diede al governo il pretesto per toglierli di torno. Così'fu varato il protocollo Hammerdown sul mondo intero. Decimare tutto e tutti per impedire al virus di divorare ogni essere vivente. Un piano che permise solo lo sterminio totale. Così tra liquefatti e nuclearizzati la razza umana cessò di esistere,mutanti compresi. Solo per coprire un errore omicida. Finito il racconto fu sorpreso dalle reazioni dei pony;Twilight piangeva a dirotto e anche AJ singhiozzava,mentre Rainbow Dash era un pò arrabbiata per come siano cattivi certi umani.
"Io non so cosa dire..." disse Nathan sorpreso "Vi date tanta pena per me ,io che sono diverso da voi..."
"Ma tu sei nostro amico!" disse Twilight "Ancora non capisco come tu abbia sofferto così tanto..." "Vostro amico?" disse Nathan decisamente più felice.
"Certo stupidone" abbracciò Rainbow Dash da dietro sempre contenendo poco la sua forza "Ow,fai male tu!" si lamentò Nathan ridendo. Twilight quindi esordì "La Principessa Celestia di sicuro vorrà vederti quanto prima quindi dobbiamo farti bello per allora." "E quale posto migliore se non la Bottega di Rarity?" annuì AJ. "E poi conoscendo Pinkie Pie vorrà di sicuro farti la festa di benvenuto." ironizzò Rainbow Dash "Lei fa sempre la festa ad ogni nuovo arrivato a Ponyville. Lei è fatta così." "Certo è Pinkie Pie" rise Nathan dolcemente. Twilight intanto in disparte sospirò e disse sottovoce "Mi dispiace Nathan...non posso ancora dirti come sei arrivato qui...E' tutta colpa mia..."
...
Nathan non potè fare meno di notare di quanto sia bella la boutique di Rarity. Appena entrati al suo interno l'attenzione del ragazzo fu attratta dalla voce melodiosa della Pony chic "Benvenuti a Carousel Boutique,l'emporio con la moda più chic unique et magnifique!" Nathan rimase senza fiato;Rarity era ancora più splendida che in versione animata;il fisico slanciato e puro come la neve,la criniera viola e lucente e un paio di occhi splendidi. "Oh ciao ragazze!" Il suo sguardo cadde proprio su Nathan che arrossì eppure si contenne;sapeva benissimo che Spike aveva un cotta per lei. "Uhm ciao..." Lei lo squadrò da capo a piedi e proruppe "Oh santo cielo,ma come ti sei conciato? Andare in giro per Ponyville con quegli stracci ti farà vergognare non poco,e poi devi anche fare qualcosa per quei capelli!" Nathan quindi disse "Ma io ci sto bene così..." Si voltò e spalancò la bocca a vedere le sue amiche andarsene "Uhm ciao Nathan ci vediam dopo,aspettami poi qui fuori io vado ad avvertire la Principessa del tuo arrivo!" si scusò Twilight andandosene con AJ e Dashie. Nathan fece uno sguardo supplichevole ma si rassegnò,lasciando che Rarity lo osservasse con il suo sguardo spara giudizi-a-manetta. "Si...Niente male tutto sommato non sei malaccio" commentò lei severa prima di ridere un poco "Ti prego di scusare i miei modi troppo altezzosi,non volevo metterti a disagio." Tutto sommato era una pony di buon gusto e buone maniere."Siediti qui,ti farò un servizio completo e non mi devi assolutamente nulla " rise Rarity "Gli amici di Fluttershy sono anche amici miei." Nathan era commosso e fece occhioni dolciosi pucci pucci "Ok ok ma senza esagerare" sospirò Rarity controllando i suoi prodotti di bellezza e prendendo telecineticamente le forbici "Tu stai fermo e lascia fare alla sottoscritta."Uh beh...grazie mille." Le forbici tagliavano i capelli senza problemi e Rarity prese a chiedere "Ma tu cosa sei esattamente?"
"Un umano" disse Nathan con un sorriso "Ti dirò siete meglio voi di noi e il nostro mondo sta bene dove sta. E poi non voglio ricordare il passato...è troppo doloroso." Rarity era molto colpita "Allora ti prego di perdonare la mia curiosità. Ecco,così va molto meglio vero?" I capelli indomabili argentei di Nathan erano ora lisci e sagomati,un taglio che tuttosommato non gli dispiaceva poi così tanto. La porta si aprì tintinnando e si richiuse poco dopo. Nathan si voltò a guardare chi era entrato nel negozio,ma non vide nessuno. Si voltò di nuovo e sbattè il muso contro un qualcosa di rosa che ridendo da folle disse "Ciao chi sei non ti ho mai visto prima d'ora mi chiamo Pinkie Pie e sono l'anima delle feste che ne dici di una festa ipersupermega spassosa,cosa stavo dicendo? ah si che non ti ho mai visto prima d'ora e mi chiamo Pinkie Pie ma forse questo te lo avevo già detto,ah a proposito tu sei un umano giusto?"
Nathan ebbe così modo di conoscere l'ultima delle mane six,ossia Pinkamena Diane Pie in arte Pinkie Pie. Il suo cuore ebbe di nuovo un tuffo a vederla dal vivo. Non aveva ancora capito come diavolo abbia fatto a comparire in così breve tempo. Sedeva sulle sue ginocchia e lo stava abbracciando amichevolmente sempre parlando moooolto. "Infatti mi stavo chiedendo come mai non ti eri fatto vivo fin'ora ma sai com'è stamattina mi sono alzata con lo zoccolo sbagliato quindi pensavo che ci fosse qualcosa che non quadra la mia combinazione zoccolo fremente orecchia sinistra sbattente e coda piegata a sinistra mi diceva che oggi sarebbe arrivato un volto nuovo e altro che nuovo tu sei nuovissimo sei molto carino ma mai quanto quel tipo che sta scrivendo or ora dietro al compter? Hai sbagliato a scrivere computer!" Nathan fece una faccia confusa "Ehm Pinkie non capisco a cosa ti stai riferendo" Rarity ridacchiò "Lasciala fare,sta solo facendo Pinkie Pie come al solito." "No è che tu non sei l'unico umano che vedo ne vedo uno proprio qui di fronte a noi!"
Nathan fece spallucce eppure saksadhjadsdhuasdi PINKIE TOGLITI SUBITO DALLA MIA TASTIERA ACCIDENTIIIII!
Accidenti che scontroso che sei! Ma non mi vuoi bene vero? E poi che schifo la prima parte della storia,è tutta piena di quella roba viscida e di persone cattive no dico io tutto quello che scrivi è....sfdjsaddsajldsakljsdakl INSOMMA TI VUOI TOGLIERE? TORNA NELLA STORIA!
Solo se accetti di farla + avventurosa e meno skifosa okkkk? GIURAMENTO DI PINKIE! GIURA GIURA GIURA .....................Ok lo prometto. Ma non ho tortine da ficcarmi nell'occhio... OKIE DOKIE LOKIE come dici tu bello mio! MA ATTENTO A TE TI GUARDO! Ah a proposito un abbraccione di cuore a tutti quelli che leggono le nostre avventure e guardano le nostre storie
(Bene...come stavo dicendo)
Nathan fece spallucce eppure ebbe la sensazione che Pinkie potesse in qualche modo violare le leggi della fisica. Non ci fece troppo caso e guardò negli occhi il bel pony rosa di fronte a lui. "Pinkie di cosa hai bisogno?" chiese Rarity dolcemente come suo solito. Pinkie saltò a terra e rimbalzò allegramente attorno "ho bisogno di tu-sai-cosa subito subito" e fece l'occhiolino a Rarity che annuì e andò con lei nel retrobottega "Aspettaci qui caro,torniamo subito." Ritornarono dopo poco e Rarity aveva un bel pacco grosso grosso per Pinkie che lo prese e se lo mise in groppa e salutando sparì con una rapidità sorprendente. "Mio caro credo che dovremmo prenderti le misure,stai fermo e farò in fretta!" Così con un metro prese le misure in generale "Ok credo che per domani i tuoi abiti siano pronti,passa a ritirarli ok? ORA FUORI!" Spintonò fuori Nathan. Twilight lo stava aspettando assieme ad una carrozza trainata dalle guardie scelte della Principessa. "Ok Nathan è tempo per te di incontrare Princess Celestia. Portale rispetto mi raccomando,in fondo sappiamo poco di te,quindi non dire nulla riguardo agli altri abitanti della terra."
...
Il viaggio verso Canterlot fu lungo ma privo di eventi significativi. Twilight rimase stranamente muta durante tutto il viaggio e infatti Nathan se ne accorse. Aprì il cellulare per controllare i messaggi di L,ma non trovò nulla di nuovo a parte due messaggi recenti,risalenti a due giorni prima. Aprì il primo e lesse "L'epidemia si aggrava...il governo tace. E' tutto un complotto per distruggere il mondo e tu lo sai bene. Ho scoperto che il progetto Lucifero è stato finanziato dal governo per creare l'arma bellica definitiva. Il virus sterminatore di mondi." Il secondo messaggio "Non ho molto tempo,sanno che sono qui,è in marcia e niente lo può fermare,ho paura...tanta paura..." perfino L era sconvolto da quello che stava succedendo. "Tutto bene Nathan sei silenzioso..." disse Twilight "Mai quanto te" sorrise quest' ultimo in direzione dell'amica. "Ok siamo arrivati!" dissero i pegasi alla guida della carrozza.
Così arrivai al castello. Canterlot è magnifica ma molto meno alla mano rispetto a Ponyville. Li i pony ti squadrano dall'alto in basso,tutti nobiliari e sopraffini. Il castello però era tutt'altra cosa. Immenso e magnifico,riluceva illuminato dal sole come un faro di speranza per il mondo intero.
"Mi dispiace Nathan ma da qui devi procedere da solo." sospirò Twilight "Io ti aspetto qui. Purtroppo sarà Celestia a decidere del tuo destino ora. Non posso fare nulla." Nathan le accarezzò il muso e sorrise "Va bene così hai fatto il possibile. Mi rimetterò nei suoi zoccoli." Così annunciato dalle Guardie Nathan passò oltre entrando nel palazzo. Dopo un pò di strada le guardie senza troppi cerimoniali dissero" Aspetta qui,sua altezza arriverà tra poco." Quindi lo lasciarono da solo per il momento. Nathan ebbe il tempo per guardare le finestre con istoriata la storia di Celestia e di un'altra come lei che ovviamente il ragazzo riconobbe subito,Princess Luna! Quindi un maestoso portone si aprì lentamente e la luce invase l'intero salone. Scendeva lentamente le scale una possente Alicorn dalle ali maestose e possenti. La criniera era lucente e multicolore e il suo sguardo era penetrante e scrutatore. Era proprio Celestia in persona. Nathan si sentì strano al vederla. La sua possente aura lo avvolse velocemente e crollò in ginocchio piangendo apparentemente senza motivo. Era come se un vento solare lo avesse avvolto in un abbraccio potente. Si sentiva incredibilmente insignificante al suo confronto.
Quindi parlò con voce suadente e vellutata "Mi perdonerai? Forse non dovevo mostrare tutta la mia radianza. Di solito i Pony riescono a non caderne in soggezione come è nel tuo caso." Nathan si sforzò di rialzarsi ma non ci riusciva. Celestia si avvicinò quanto bassa e si chinò lei stessa per essere un pò al suo livello. "P..principessa non è il caso di..." "Suvvia sono io stessa che mi abbasso al tuo livello,quindi non voglio che me lo si faccia notare." sorrise Celestia "Benvenuto a Equestria Nathan Nephew,sapevo da tempo del tuo arrivo." Nathan era un pò sorpreso "Ma com'è possibile? E io che credevo che questo mondo non esistesse,per lo meno non nella forma con il quale sono abituato a vederlo!" "Si la tua "serie animata"" replicò Celestia dato di fatto "Ma se tu dici che una cosa non esiste ciò non toglie che tutto sommato potrebbe esistere in un'altra esistenza giusto?"
"L..lo so,la teoria delle dimensioni multiple..." biascicò timido l'umano e Celestia se ne accorse quasi subito e rimediò abbassando di poco la sua luminescenza. Nathan fu di nuovo libero di muoversi senza problemi. "Non hai perso tempo vedo" disse Celestia "Twilight e le altre sono state gentili con te?" Nathan annuì "Si molto,sebbene non sia uno di loro. Il mio mondo è da tempo perduto,quindi vorrei rifarmi una vita qui e non essere discriminato da altri per le mie doti." Celestia annuì dolcemente "Si i tuoi poteri,sono sicuro che qui con il tempo potrai dominarli appieno e ottenerne di nuovi se sarai pronto a crederci." "Si vostra altezza" disse Nathan dopo poco. "Suvvia non c'è bisogno di essere così cerimonioso,sai bene che in questo mondo è la volontà a decidere ogni cosa. Ognuno di noi si crea il proprio destino,e tu ti sei scelto il tuo." disse seria Celestia "Ma saprai anche perdonare chi ti ha fatto tutto questo? Non ci sono coincidenze nel fato." "Gli uomini mi hanno tolto ogni cosa...la mia ragione di vita...Lyla. E' tutto per le loro regole ferree e per il dominio totale. La giustizia trionfa sempre,così mi ha detto L. Eppure..." disse Nathan.Celestia riprese la parola " Molti di quelli che devono morire sopravvivono e molti di quelli che vorrebbero vivere perdono la vita,ricordati Nathan,è facile elargire morte e giudizi,ma nemmeno i più saggi ne conoscono tutti gli esiti. Non provare pietà per i morti,ma per chi vive e lotta nel mondo. Perchè è questa la più grande fonte di potere."
"Una magia ancora più antica e potente di lei?" chiese Nathan e Celestia annuì "C'è sempre il tempo per tutto,anche per le tue verità che tanto cerchi,ma non è questo il momento propizio. Anche un umano come te lo ha capito. Il suo nome era Ventus." E mostrò a Nathan una nuova vetrata su cui era istoriata la figura di un ragazzo con una strana spada a forma di chiave. "Ventus...dunque anche lui esiste sul serio" pensò Nathan con eccitazione avendo giocato a Kingdom Hearts quando era più giovane. "Bene Nathan ora devo andare,sai la burocrazia. Twilight ti spiegherà ogni cosa su Equestria e anche il motivo per cui sei giunto qui." concluse Celestia. "Twilight? E' stata lei?" disse Nathan,ma la luce di Celestia era diventata insostenibile e tutto sparì. Si ritrovò nuovamente all'esterno del castello e proprio Twilight lo aspettava. "Non mi ci abituerò mai ai teletrasporti altrui,beurk..." commentò Nathan tappandosi la bocca per non vomitare. Deglutì quindi guardò Twilight che sospirò "Immagino tu voglia sapere tutto eh? Torniamo a casa mia,sarà una lunga spiegazione."
Nathan tese la mano "Prendimi per mano,faremo prima così." Lei annuì e pose lo zoccolo nel palmo della sua mano. Nathan si concentrò e i due svanirono nel nulla.
(continua...)
La trama sembrerebbe essere la stessa di tante altre fiction;Un umano approda a Equestria,e fin qui nulla di strano,ma che succederebbe se;
1-Quell'umano ha dei super poteri mutanti ed è un Brony?
2-L'intera umanità si è liquefatta orribilmente a causa di un virus mutageno?
3-Il miglior detective del mondo e i due migliori risolvi-enigmi al mondo con il loro antagonisti principali si uniscono per una baraonda caotica?
4-Il protagonista decida di rifarsi una vita?
5-Il virus mutageno non è un vero virus?
Questo e tanto altro ancora non vi resta che leggere e buon divertimento^^ [ATTENZIONE;Alcune parti della storia sono un pò violente,pony avvisato mezzo salvato! Ma per il resto è una fic molto piacevole,buona lettura^^
Le parti colorate indicano dei passi importanti per capire la struttura della trama,specie quando compariranno gli enigmi principali cui solo un Professore particolare potrà risolvere XD
Prologo
Nel più profondo sublivello dell'Dipartimento 51 in Arizona,una base militare americana finanziata dal governo con i soldi dei contribuenti. Un sergente camminava con passo spedito verso la sala di comando principale. Digitò il proprio codice di riferimento ed entrò di tutta fretta. Vi erano riuniti lì in segreto un generale e due scienziati lì vicino. Per il sergente erano tutti "Bellimbusti azzimatissimi" e per niente degni di fiducia. Altre brutte notizie?
Non dopo la crisi dell'anno passato,non dopo che qualche attivista sbandato si era fatto esplodere a washington,polverizzando mezza città con un mini ordigno atomico.
Fortunatamente per il mondo ad un passo dall'olocausto atomico,un Reality Jumper di nome Nathan Nephew ha salvato tutti consegnando i terroristi alla giustizia,anche con l'aiuto di L il celebre detective. Ora il mondo era a un passo dall'olocausto biologico e stavolta non ci sarebbe stato scampo alcuno.
"Cominciate con le belle notizie" chiese il Sergente non essendone stato informato subito. "Vi do tre dannatissimi secondi per dirmi tutto!"
"Le cose si stanno sfasciando...il centro non tiene" commentò uno degli scienziati "Ma siamo riusciti per il momento a coprire il tutto. Credono si tratti di Ebola. La situazione è al momento controllabile ma non sappiamo come procedere,ora come ora."
"Oh merda..." il sergente sentì la propria impotenza a fronteggiare questo problema,risalirgli il corpo congelandogli spirito e mente. "quante...vittime fin ora?" "26,000 e sono in aumento ogni secondo." disse il generale "Non vedo perchè questo possa risolvere il problema. Ho già avviato il protocollo Hammerdown. Nuclearizziamo quante più città possibili prima che il virus arrivi e zac. Più nessun corpo da divorare. E forse qualcuno sopravvivrà abbastanza per ricostruire il mondo."
"Ma saremo più veloci noi o quel bastardo?" commentò il secondo scienziato pallido in viso. "Progetto Lucifero,vi dice niente questo nome?."disse il generale "No? Vedete c'è stato un deplorevole errore.Vic Hammer è morto,suicidio. Si è sparato in testa con la pistola di ordinanza. Vicino a lui c'erano le specifiche di questo progetto. Penso fosse stata una sua idea lasciarle li,come dono d'addio. Perdendo Vic Hammer abbiamo perso uno degli uomini più preparati a risolvere il problema,ergo non ho altra scelta che operare il protocollo Hammerdown. Useremo le nuove bombe N2. La più potente bomba non nucleare in nostro possesso. Quando esplode distrugge tutto nel raggio di 30 chilometri e non rilascia scorie radioattive,preservando perfino i semi delle piante."
"E così distruggiamo ogni cosa noi stessi prima che Lucifero ci distrugga tutti..." sorrise il sergente "che ironia."
"Un virus così efficace...attacca le cellule del nostro corpo ad un ritmo quasi inconcepibile. Distrugge il DNA,linfociti,tutto. Il corpo umano si scioglie orribilmente,spruzzando schifezze ovunque,ciò che ne resta è uno slime di vari colori,ovviamente infetto. Lo slime è pure un acido potentissimo che annienta ogni forma di vita che tocca. Arma perfetta per distruggere il mondo intero e non permettere mai più la rinascita." disse lo scienziato più giovane. "Avevamo l'antidoto. Eppure..."
"L'antidoto non c'è più?" domandò il sergente "Che fine ha fatto?" "Distrutto." disse sorridendo il Generale "Una piccola ritorsione dei terroristi per quello che avevamo fatto al loro paese dopo la distruzione di Washington. Allora risolvavamo tutti i problemi con le armi atomiche."
"Già." sorrise a sua volta il sergente "Nemmeno quel jumper e L potranno salvarci. Si liqueferanno come tutti gli altri." "Ho già dato disposizioni in merito. L'esercito sta recidendo ogni possibile legame con la nostra organizzazione. La prima n2 cadrà domani mattina alle 6 del mattino su New York. Lucifero è in marcia e in questi minuti sta divorando il texas. Quello che possiamo fare è salvare il salvabile. Nessun mutante come Nephew dovrà sopravvivere nel nuovo mondo. Ho dato ordini di uccidere lui e la sua famiglia."sentenziò il generale.
"Mi dispiace molto. Era una decisione irremovibile?" chiese il sergente. "Era accusato di alto tradimento" disse il generale chiudendo un rapporto di fronte a sè. "Non dopo quello che è successo 6 mesi fa. Riguardo quell'enorme creatura abbattuta nel golfo del Messico." "Si. Il caso Cloverfield" annuì il sergente" E' perfettamente comprensibile."
Un beep di allarme risuonò nella stanza. A questo punto il Generale sorrise dolcemente,quasi preso da un lontano senso di colpa per quello che avrebbe dovuto fare in seguito. "Sta arrivando a divorare anche noi."e tirò fuori una pistola che usò quasi subito,sparando in testa ai due scienziati,che caddero a terra scompostamente. "Due proiettili,credo che dovrebbero bastare,vero Starkey?" Il sergente annuì "Possa Dio avere pietà di noi."
"Dubito che lo farà. Per Lui siamo solo un fastidio. E' giusto così." Quindi fece il saluto militare e si sparò in testa. Il sergente rimase da solo e premette un pulsante sulla console di comando,attivando una N2 nelle profondità della base,situata circa 100 metri sotto la sala di comando. Quindi sospirò e si mise la canna della pistola in bocca e tirò il grilletto.
Quindi pochi minuti dopo i quattro uomini morti si liquefarono velocemente,colando al suolo in un indistinto liquame colorato vivacemente. Il silenzio tornò a regnare nella base...
All'esterno il silenzio della notte fu scosso da una sfera di luce bianchissima che si spanse per una quarantina di chilometri senza fare rumore,riducendo nell'oblio una buona parte del deserto dell'Arizona. Il boato che ne seguì fu sentito a molte miglia di distanza. Ma intanto ciò non importava a nessuno. In ogni città fino alla fine dell'Arizona e negli stati confinanti nessuno era più in vita. C'era solo quella schifezza colorata da tutte le parti.
Non una grande perdita...
Capitolo primo - Il Nuovo Mondo
Nathan Nephew era nel suo studio a controllare la posta del giorno sul suo computer. Era un Reality Jumper,un mutante comunemente detto,con il potere di teletrasportarsi ovunque lui desiderasse. Poteva essere qui o altrove in ogni momento,semplicemente desiderandolo. Inoltre poteva usare la telecinesi e proiettare la sua energia psionica all'esterno,per manipolare oggetti o persone. Era un bel ragazzo 29enne dal volto giovane ma vissuto,con capelli argentei e occhi rosso rubino. Sua moglie più giovane di lui di due anni si chiamava Lyla ed era davvero molto bella.Anche lei era una Jumper ma con poteri leggermente meno potenti dei suoi. Moglie e marito avevano risolto vari casi internazionali come agenti speciali sotto copertura,copertura garantita da L,un abilissimo detective nonchè grande amico di Nathan. Si erano conosciuti solo una volta per risolvere il caso Kira,uno spietato assassino che voleva giustiziare i malvagi usando un misterioso potere tuttora inspiegato.
Non aveva più visto L da mesi ormai,ma si erano tenuti in contatto via web,nel caso qualcosa di pericoloso fosse successo al mondo. Le notizie del giorno parlavano di un virus simile all'ebola che stava mietendo alcune vittime in Arizona,ma tenuto presto sotto controllo. I militari avrebbero comunque portato aiuto agli stati confinanti. Ma chi la davano a bere? Erano tutte notizie palesemente false. Aveva visto quello che succedeva tramite le info di L ed era rabbrividito al solo guardarle. Ora tutto quello che dovevano fare era prendere tutto e scappare al nord e rimanere li fino a quando la questione non si fosse risolta...nel bene o nel male...tutto era un pò troppo al di là di ogni suo potere purtroppo.
Chiuse la connessione e osservò il suo desktop raffigurante Fluttershy,una graziosa pony dal cartone animato My Little Pony Friendship is magic,sorridere dolcemente. Sospirò ancora e sorrise malinconico. Credeva nelle dimensioni parallele,quindi chissà forse Equestria esisteva sul serio. Chiuse il computer e scese per fare colazione. Un'altra giornata monotona in New York.
La sua attenzione fu attratta da una serie di spari,pericolosamente vicini. Si girò di scatto e si teletrasportò in cucina immediatamente. Per lui gli era facile. Bastava solo pensare a un luogo per teletrasportarsi istantaneamente. Ciò che vide era atroce. Una decina di uomini armati fino ai denti lo stava aspettando. Indossavano maschere e respiratori,maciò che lo terrorizzò e gli fece urlare l'anima di dolore era la bella Lyla,a terra,morta,il cranio spappolato da un proiettile,la mano sinistra contratta nel tentativo di lanciarlo via con la telecinesi...senza alcun esito. "NOOOOOOOOOOO!" urlò Nathan
"maledetti!" "Soggetto x098739,cominciare l'eliminazione!" Per l'ira Nathan rilasciò il suo potere e ne sbattè a terra alcuni senza sforzo,per poi teletrasportarsi dietro un terzo e spezzargli il collo con un rapido gesto. Anche se aveva i poteri dalla sua,non sarebbe resistito a lungo contro tutti quei nemici. Ma uno di quelli urlò "Lasciatelo perdere,morirà tra poco per il virus,correte fuori presto!" e quindi scapparono via dalla finestra,usando le scale antincendio per scendere a terra. "Virus?" pensò Nathan correndo alla finestra udendo urla di dolore e paura. Le persone in strada si stavano letteralmente liquefando di fronte ai suoi increduli occhi,lasciando solo i loro vestiti e una massa enorme di un liquido nocivo di vari colori. Molta di quella gente infetta correva per farsi aiutare dai soldati che senza pietà li falciava e i loro corpi crollavano giù come niente,falciati dai proiettili. Era una visione nauseante e orrenda al tempo stesso.
Il cellulare squillò. "Sono Ryuzaki" disse una voce giovane al telefono. Era L e portava brutte notizie."Ti consiglio di spostarti da li. Il governo ha varato il protocollo Hammerdown,nucleizzeranno la città per rallentare il virus." Nathan urlò "Ma non possono fare questo!" "Se ne fregano di tutto e di tutti quando sanno che il problema lo hanno scatenato loro. E' un modo per pulirsi la coscienza,comunque per questo pianeta è la fine. Poco ma sicuro" disse L calmo. "Non so nemmeno io quanto riuscirò a resistere." "Hanno ucciso Lyla quei bastardi" era difficile per il ragazzo trattenere le lacrime,aveva perso la sua ragione di vita."Mi...dispiace" disse L sorpreso "Sai solo dire questo?" sospirò Nathan calcolando con l'orologio quanto tempo per la diffusione del virus e i primi sintomi "Mi restano solo 5 minuti di vita" sospirò ancora mettendosi a piangere. Neppure il calcolato L potè sospirare per telefono "E' stato bello lavorare insieme amico mio...Perchè non scappi? Potresti farcela...ah ho capito...Lyla eh?" "Hai indovinato...non ho più la forza di fare nulla senza di lei. Le lacrime non servono più in questo mondo di pazzi." Le urla all'esterno stavano cessando lentamente,il virus doveva aver finito di uccidere tutti,uomini donne e bambini senza alcuna pietà nè distinzione di razza. La puzza di ciò che ne restava di esseri umani era insostenibile e stava annientando ogni restante forma di vita nella città. "L abbi cura di te." Nathan chiuse la comunicazione. Un aereo supersonico stava sorvolando New York pronto a sganciare la N2 per purificare ogni cosa nella luce. Nathan si coricò vicino a sua moglie morta e la prese per mano. Un pensiero gli attraversò la mente "Equestria..." eppure come era prevedibile non riuscì a teletrasportarsi. Una lacrima gli rigò il volto,mentre vide la sfera di luce inglobare tutta la città. Fino alla fine continuò a pensare ad Equestria e quel pensiero gli salvò la vita.
...
Riaprì gli occhi,le membra doloranti e deboli,incapace di muoversi di un millimetro. Il sole avvolgeva il suo corpo in un caldo abbraccio e Nathan pensò di essersi in qualche modo teletrasportato altrove,forse in qualche parte del mondo non ancora devastata. Non aveva mantenuto la sua promessa. Forse morire nuclearizzato assieme alla ragione della sua vita era più che sufficiente. Non riusciva a muoversi e per qualche strana ragione era perfino troppo debole per usare i suoi poteri e muoversi comandando il suo corpo comunque,con la forza della mente.Sentiva un dolore immenso in tutto il corpo,in fondo non era successo nulla di strano. Prima era a casa sua e ora era in un luogo misterioso. Poi un pensiero gli sfiorò la mente;e se fosse stato infettato da quel dannato virus? Il dolore stava diventando insostenibile,ma per qualche strana ragione la morte non giunse. Non riusciva bene a vedere cosa stava succedendo attorno a lui. Seppe solo che si trovava in una foresta e di fronte a lui qualcosa o qualcuno si avvicinava facendo un dolce CLOP CLOP CLOP. "Un cavallo" pensò in modo sconnesso "Forse sono finito in Canada..." Quindi udì una dolce voce,che al momento non riuscì a riconoscere anche se gli era familiare;
"Oh povera creatura" iniziò "Non ho mai visto nessuno così strano fin'ora. Sei ferito? Lascia che ti aiuti..." Nathan sentì solo qualcosa di caldo e morbido toccargli la spalla,ma non potè dire altro perchè perse conoscenza.
L'essere sobbalzò spaventato e fece un verso di stupore "Oh santo cielo,cosa posso fare? Che posso fare?" In quel mentre un'altra voce si udì "Ehi Fluttershy,finalmente ti ho trovato,è successo un pasticcio a casa di Twilight,uno dei suoi esperimenti è fallito e..." Il nuovo venuto era un draghetto viola dai bei occhi verdi "C...che cos'è quella...c...creatura?" balbettò rivolto verso Fluttershy,una splendida pony gialla dalla bella criniera rosa,che osservava Nathan svenuto sull'erba proprio di fronte a casa sua. I suoi occhi preoccupati fissavano l'umano con interesse misto a spavento. "Non lo so Spike,ma è meglio aiutarlo." "Che strani vestiti che ha...sono sicuro che Rarity avrebbe da che ridire a riguardo..." commentò Spike sospettoso. "Piuttosto vai a chiamare Applejack e Rainbow Dash,loro sono più forti di me,sapranno trasportarlo senza problemi." sospirò Fluttershy,che intanto prestava il primo soccorso. Fluttershy rimosse timidamente la t-shirt del ragazzo e urlò di terrore e spavento,lacrimucce si formavano sui suoi dolci occhi. Spike si era voltato e si spaventò vedendo in che condizioni versava la schiena di Nathan. Sembrava si stesse lentamente sciogliendo,come la cera calda che cola dall moccolo della candela accesa. Il processo però sembrava essersi fermato,visto che la liquefazione dei tessuti era al momento solo superficiale. Fluttershy si mise a piangere "Poverino,deve soffrire molto,devo assolutamente fare qualcosa,presto Spike sbrigati!"
Poco dopo anche AJ e Rainbow dash arrivarono. La seconda ovviamente arrivò quasi subito,e atterrò pesantemente,lasciandosi dietro una scia arcobaleno. "Dunque Spike non ci ha mentito" disse la tosta "Non sappiamo che intenzioni ha potrebbe essere pericoloso!" Applejack arrivò dopo poco,ansimante "Insomma Spike cosa c'è di tanto urgente da interrompere il mio lavoro? Stavo raccogliendo le mele odierne! Poi chi lo sente il fratellone se non rispetto la tabella di marcia!" La sua mascella toccò terra vedendo l'umano svenuto e sofferente "Oh cielo,è lui quella creatura?" Fluttershy annuì mentre disgustata cercava di rimuovere il liquame blu e giallo che colava dalla schiena di Nathan. Normalmente un essere umano avrebbe contratto il virus in una frazione di secondo e sarebbe morto orribilmente 2 minuti dopo,ma incredibilmente i pony ne erano totalmente immuni. Per loro era solo una cosa un pò disgustosa in effetti.
"Che diavolo gii sarà successo?" disse Rainbow Dash con una smorfia di nausea "Santa Celestia,è peggio che un gelato alla menta sotto il sole estivo!"
"Non lo sappiamo,ma forse ce lo potrà dire lui" disse Fluttershy determinata "Presto portiamolo all'Ospedale!"
...
Nathan riaprì gli occhi ritrovandosi in un altro posto sconosciuto. Non gli parve di essersi teletrasportato inconsciamente,e sinceramente questo non gli importava affatto. Osservò il posto dove era finito;era in un letto d'ospedale,una fleboclisi applicata perfettamente al suo braccio destro. Si accorse inoltre che il suo petto era tutto bendato accuratamente. Era ancora troppo debole per muoversi. Osservò il soffitto di un colore azzurro cielo. Era una camera piuttosto accogliente per un ospedale. Il sole filtrava da delle tendine verdi e gli uccellini cinguettavano all'esterno. Sospirò e si guardò attorno per quanto gli era possibile. Tutti i suoi effetti personali erano accuratamente ripiegati e lavati su una sedia lì vicino. E sul tavolo potè scorgere il suo laptop e il cellulare con cui contattava sempre L o Lyla...santo cielo quanto le mancava Lyla,loro due erano inseparabili,e quei bastardi l'avevano uccisa.
Era solo in una camera d'ospedale,in una bella giornata di sole e là fuori tutti si sono sciolti orribilmente tra atroci sofferenze. "Forse qualcuno si è salvato e mi ha portato qui,in quello che resta di questo ospedale,ammesso che ci sia qualcuno in vita là fuori ovviamente." pensò. Che cazzo era successo? La fine del mondo,i militari che distruggevano le città,tabula rasa su tutto. Altre lacrime gli scorsero dagli occhi. D'un tratto la porta si aprì e un'infermiera entrò nella stanza. Ovviamente Nathan era impreparato e lanciò un gridolino di paura vedendo un pony di sesso femminile,ovviamente infermiera venire verso di lui! "Ehi noto con piacere che hai ripreso conoscenza!" disse lei cordialmente. Ora Nathan era sempre più spaventato "M...ma tu parli!"
"Canto e fischio se è per questo" fece notare l'infermiera come se fosse la cosa più naturale al mondo. "Lei è veramente una creatura molto strana,non si era mai vista in Equestria una creatura del genere." Nathan si ritrasse in shock "Equestria? Ma è impossibile! Io sto sognando!" L'infermiera se ne accorse "Si calmi,nessuno qui le farà del male. Deve ringraziare Fluttershy se lei è ancora in vita." Nathan prese a respirare regolarmente e dal dolorino alla schiena si accorse decisamente che non era un sogno. Ma com'era stato possibile? "Potrei parlare con un medico?" chiese gentilmente iniziando a calmarsi.
"Ma certamente,sarà subito da lei....chi è che devo riferire?" chiese l'infermiera. "Nathan...Nathan Nephew" replicò il ragazzo arrossendo leggermente per i suoi modi cordiali. "Ok signor Nephew,il dottore arriverà tra poco,intanto le chiedo di non muoversi e di rimanere a letto." quindi prese ad andarsene,ma Nathan la fermò dicendo "Perchè darsi tanta pena per me? Non sapete nemmeno chi o cosa sono! Potrei avere intenzioni ostili!" Ovviamente non era vero,ma era una domanda di rito,in fondo non era un pony come loro. "Oh signor Nephew,ciò al momento è irrilevante. Noi dobbiamo solo curare ogni paziente che arrivi qui. Che sia pony oppure no. Si riposi intanto." E si chiuse la porta alle spalle.
Nathan era sconvolto...Possibile che un umano come lui abbia ricevuto un tale trattamento? Fluttershy si era davvero preso la briga di aiutare un non-pony come lui? E poi dire che l'uomo è la peggiore delle creature,ora come ora,per come ha distrutto il suo stesso mondo con il peggiore dei virus. La porta si aprì di nuovo e uno stallone-pony dal pelo marroncino e criniera marrone scuro entrò a piccolo trotto. Tutti quei pony sembravano essere alti dal metro al metro e mezzo. Nathan si sentì un pò fuori posto con il suo metro e ottanta,ma sembravano avegli messo un letto apposito per lui. "Come si sente signor Nephew?" domandò cortese il dottore. Nathan sorrise,il suo cutie-mark era una cartella clinica. "La prego" sorrise Nathan "Mi chiami semplicemente Nathan"
Il dottore sorrise a sua volta "Ma certo!" Nathan sospirò e abbozzò un altro sorriso,stavolta un pò forzato "Io la ringrazio per avermi aiutato,sono un umano,di certo fuori posto in questo splendido mondo." Il medico replicò subito "Oh non ti devi disturbare Nathan,sento che possiamo fidarci"
"Si lo so però..."Nathan stava per rispondere quando un pensiero lo assalì subito "Sono infetto! Quel virus contagerà tutto e tutti,deve starmi lontano!"
Il dottore lo guardò con tanto d'occhi "Virus?" quindi si portò una zampa sul mento per riflettere un poco "Ah si,la sua schiena era in condizioni terribili" Nathan era attonito ma come era possibile,a quest'ora doveva essere una massa di liquame colorato... "Potrei sapere come sono stato curato?" disse Nathan sorpreso "L'infezione è altamente contagiosa e orripilante! Scioglie letteralmente le persone!" Il dottore lo guardò con tanto d'occhi "Non abbiamo trovato alcuna traccia di virus fortunatamente. E per curarle le ferite abbiamo usato una magia di ripristino e tanta essenza di Dittamo per ricostruire i muscoli e la pelle,tutto qui. Non c'è voluto molto,in fondo è stato quasi divertente." Nathan era sempre più confuso "L..lieto di sapere che vi siete divertiti..." sospirò ironico il ragazzo."Lei non sa cosa si prova...e io ho perso tutto..." Il dottore assunse un'aria molto dispiaciuta "Non era mia intenzione. Mi dispiace molto."
La porta si aprì ed entrarono nientemeno che Fluttershy,Rainbow Dash e Applejack. Il cuore di Nathan fece un sobbalzo vedendo i pony che ha sempre adorato in televisione e su internet. Avevano un che di diverso,era come vivere nel cartone stesso,e anche lui guardandosi le mani si notò diverso. Nathan pensò che poterle descrivere era impossibile tanto erano meravigliose. Dal vivo era effettivamente tutt'altra cosa. "Ehi ehi,tesoro ti sei ripreso?" sorrise Applejack in direzione del Reality Jumper che arrossì nervosamente "Uh si certo...grazie per avermi salvato...anche se io sono un umano e voi pony. Mi avete considerato uno di voi a quanto pare..." "Ehi di che parli?" sorrise Rainbow Dash "E' Fluttershy che ci ha convinto,diceva che tu non avevi cattive intenzioni e via dicendo,ma attento...ti tengo d'occhio" Nathan annui "uhm si certo..." Dashie quindi gli diede una pacca sulla spalla che fece urlare un pochino il ragazzo "cavoli se è forte" pensò lui dopo poco "Scherzavo spilungone" ridacchiò l'elemento della Lealtà. Fluttershy arrossì un poco e disse "Uhm..ehm...sono felice...che tu stia meglio...Possiamo sapere come ti chiami e cosa ci facevi nel mio giardino?"
"Mi chiamo Nathan Nephew e sono un umano. Vengo da un altro mondo,Pianeta Terra." disse Nathan un pò serio. Era meglio per il momento non dire loro che li conosceva già sulla Terra sotto forma di cartone animato di culto. "Un posto bello quanto Equestria ma flagellato di problemi e conflitti. Al momento non me la sento di parlare di quello che è successo. Sarebbe troppo doloroso. Magari successivamente forse..." Rainbow Dash guardò Applejack confusa "Un altro mondo? Non riesco proprio a capire,comunque io sono Rainbow Dash,la pony più pony tra tutti i pony"disse lei orgogliosa"e loro due sono Applejack e Fluttershy." Applejack sospirò all'immenso ego della sua amica e ci pensò su "Forse Twilight Sparkle ne saprà di più." "Twilight?" disse Nathan sorpreso facendo finta di non conoscerla. "Si è la So-tutto-io di Ponyville,di sicuro saprà aiutarti a tornare a casa!" Nathan ebbe un nodo alla gola...non poteva dire che il suo mondo era finito per sempre. Si sforzò per trattenere le lacrime...tutta quella gentilezza per un umano... "Che c'è zuccherino?" sorrise Applejack molto vicino a lui. Aveva un buon profumo di fieno ed erba appena tagliata. "Uh è tutto ok. E' solo che non ho un posto in cui stare per il momento. "Tranquillo potrai stare da Twilight!" sorrise Rainbow Dash verso il dottore "Si oramai è tutto a posto,basta solo che si riguardi a non fare sforzi eccessivi.""Io devo tornare a casa ad accudire altri pazienti" disse timida Fluttershy "Lo accompagnereste a casa di Twilight Sparkle?" AJ annuì "Ma certamente!"
...
Così Nathan su una sedia a rotelle perchè non facesse sforzi fu dimesso dall'ospedale e AJ la spingeva,dicendo che avrebbe fatto tutto lei "Tu rilassati e goditi il viaggetto." Ponyville era meravigliosa proprio come nella serie animata. "Ti condurremo da Twilight prima di tutto."disse Rainbow Dash "Ha molte domande da porti,e anche noi dobbiamo sapere tutto." "Si mi sembra giusto" sospirò Nathan constatando che i suoi poteri non erano tornati del tutto. I pony li presenti lo guardavano con curiosità e timore,ma non si dimostrarono avversi a salutarlo. Infine si parò di fronte a loro un enorme albero-casa,la dimora di Twilight Sparkle. Quest'ultima aprì la porta e salutò le sue amiche "Oh ciao AJ ciao Rainbow Dash e ciao anche a ...uh? E lui chi è non l'ho mai visto prima d'ora." "Oh lui si chiama Nathan ed è un...umh...Un?" disse AJ confusa. "Un bel UN" ridacchiò Dashie "E non è per nulla pericoloso."
"Ehm sono un Umano." corresse Nathan esasperato. "Umano? Ho già sentito di queste creature...ma dove?" disse Twilight "Oh beh il mio nome è Twilight Sparkle,apprendista della Principessa Celestia che vive a Canterlot e governa tutta Equestria!" "La so-tutto-io come diceva AJ" disse il ragazzo con un ghigno. "Ehi non è divertente!" protestò Twilight verso AJ mentre Dashie se la rideva di brutto! "Su entrate,ho molte cose da chiedergli" disse poi la studiosa usando la magia per prendere un foglio di carta e una penna d'oca per prendere appunti...o meglio con l'intenzione di,visto che non aveva sottomano il tutto."Spike dov'è carta e penna?!" urlò al nulla,riferendosi al suo assistente. Nathan sorrise dolcemente e alzata la mano chiamò a sè con la telecinesi calamaio,penna d'oca e carta tra lo stupore generale. "Per Celestia! Anche tu sai usare la magia?!" fece Twilight sconvolta. Nathan allora spiegò subito "Beh ecco io sono...come dire...speciale ecco tutto. Sono un reality jumper,un mutante,un diverso..." AJ guardò bene l'umano e ghignò "Scusami ma non mi sembri affatto diverso o speciale. Qui a Equestria la magia è normalità!" Nathan fu sconvolto da quella affermazione e ancora una volta il suo cuore fece un sobbalzo. "Ecco vedete voi usate poteri magici,io uso l'energia della mente. Energia Psionica" continuò "Posso teletrasportarmi,levitare e creare campi di forza." "Mitico!"sorrise Rainbow Dash "Quindi sei forte eh?" "Più o meno,eppure la mia forza non è riuscita a proteggere ciò a cui tenevo di più..." disse cupo Nathan "Mia moglie è morta...Lyla lei era tutto per me..." Tutti i pony subito stettero zitti. Applejack con le zampe davanti abbracciò Nathan "Scusa...non volevamo riportare alla mente ricordi dolorosi..." "E' tutto ok" sorrise dopo poco Nathan "E' solo che avrei dovuto proteggerla...tutto qui."
"Coraggio,siediti qui e dicci tutto!" disse Twilight Sparkle sorridente.
Così Nathan prese a raccontare tutto,ovviamente omettendo alcuni particolari. Raccontò di come lui e Lyla scoprirono i loro poteri,allenandoli e imparando tutte le differenze tra umani e mutanti presso l'accademia del professor Charles Xavier,un mutante come loro. Dopo la sua improvvisa scomparsa Nathan e Lyla furono reclutati dalla M.I.A,un'agenzia governativa che utilizza i mutanti per proteggere la pace nel mondo. Affrontarono missioni su missioni in territori ostili,spesso scontrandosi con la cattiveria della razza umana. Successivamente dopo il loro coinvolgimento nel caso Cloverfield furono accusati di tradimento verso la nazione e processati. Non potevano essere condannati a morte,dato che erano eroi nazionali e membri onorari delle Nazioni Unite,così fu proposto di tenerli sotto osservazione 24 ore su 24 nella loro casa e assicurarsi che non usino più i loro poteri. Ma come ipotizzato da L il suo miglior amico,il governo americano non potè più tollerarli. Quando il virus sterminatore Lucifero fu liberato nell'atmosfera,come ritorsione dei terroristi per aver perso il loro paese per colpa delle bombe atomiche repressive,diede al governo il pretesto per toglierli di torno. Così'fu varato il protocollo Hammerdown sul mondo intero. Decimare tutto e tutti per impedire al virus di divorare ogni essere vivente. Un piano che permise solo lo sterminio totale. Così tra liquefatti e nuclearizzati la razza umana cessò di esistere,mutanti compresi. Solo per coprire un errore omicida. Finito il racconto fu sorpreso dalle reazioni dei pony;Twilight piangeva a dirotto e anche AJ singhiozzava,mentre Rainbow Dash era un pò arrabbiata per come siano cattivi certi umani.
"Io non so cosa dire..." disse Nathan sorpreso "Vi date tanta pena per me ,io che sono diverso da voi..."
"Ma tu sei nostro amico!" disse Twilight "Ancora non capisco come tu abbia sofferto così tanto..." "Vostro amico?" disse Nathan decisamente più felice.
"Certo stupidone" abbracciò Rainbow Dash da dietro sempre contenendo poco la sua forza "Ow,fai male tu!" si lamentò Nathan ridendo. Twilight quindi esordì "La Principessa Celestia di sicuro vorrà vederti quanto prima quindi dobbiamo farti bello per allora." "E quale posto migliore se non la Bottega di Rarity?" annuì AJ. "E poi conoscendo Pinkie Pie vorrà di sicuro farti la festa di benvenuto." ironizzò Rainbow Dash "Lei fa sempre la festa ad ogni nuovo arrivato a Ponyville. Lei è fatta così." "Certo è Pinkie Pie" rise Nathan dolcemente. Twilight intanto in disparte sospirò e disse sottovoce "Mi dispiace Nathan...non posso ancora dirti come sei arrivato qui...E' tutta colpa mia..."
...
Nathan non potè fare meno di notare di quanto sia bella la boutique di Rarity. Appena entrati al suo interno l'attenzione del ragazzo fu attratta dalla voce melodiosa della Pony chic "Benvenuti a Carousel Boutique,l'emporio con la moda più chic unique et magnifique!" Nathan rimase senza fiato;Rarity era ancora più splendida che in versione animata;il fisico slanciato e puro come la neve,la criniera viola e lucente e un paio di occhi splendidi. "Oh ciao ragazze!" Il suo sguardo cadde proprio su Nathan che arrossì eppure si contenne;sapeva benissimo che Spike aveva un cotta per lei. "Uhm ciao..." Lei lo squadrò da capo a piedi e proruppe "Oh santo cielo,ma come ti sei conciato? Andare in giro per Ponyville con quegli stracci ti farà vergognare non poco,e poi devi anche fare qualcosa per quei capelli!" Nathan quindi disse "Ma io ci sto bene così..." Si voltò e spalancò la bocca a vedere le sue amiche andarsene "Uhm ciao Nathan ci vediam dopo,aspettami poi qui fuori io vado ad avvertire la Principessa del tuo arrivo!" si scusò Twilight andandosene con AJ e Dashie. Nathan fece uno sguardo supplichevole ma si rassegnò,lasciando che Rarity lo osservasse con il suo sguardo spara giudizi-a-manetta. "Si...Niente male tutto sommato non sei malaccio" commentò lei severa prima di ridere un poco "Ti prego di scusare i miei modi troppo altezzosi,non volevo metterti a disagio." Tutto sommato era una pony di buon gusto e buone maniere."Siediti qui,ti farò un servizio completo e non mi devi assolutamente nulla " rise Rarity "Gli amici di Fluttershy sono anche amici miei." Nathan era commosso e fece occhioni dolciosi pucci pucci "Ok ok ma senza esagerare" sospirò Rarity controllando i suoi prodotti di bellezza e prendendo telecineticamente le forbici "Tu stai fermo e lascia fare alla sottoscritta."Uh beh...grazie mille." Le forbici tagliavano i capelli senza problemi e Rarity prese a chiedere "Ma tu cosa sei esattamente?"
"Un umano" disse Nathan con un sorriso "Ti dirò siete meglio voi di noi e il nostro mondo sta bene dove sta. E poi non voglio ricordare il passato...è troppo doloroso." Rarity era molto colpita "Allora ti prego di perdonare la mia curiosità. Ecco,così va molto meglio vero?" I capelli indomabili argentei di Nathan erano ora lisci e sagomati,un taglio che tuttosommato non gli dispiaceva poi così tanto. La porta si aprì tintinnando e si richiuse poco dopo. Nathan si voltò a guardare chi era entrato nel negozio,ma non vide nessuno. Si voltò di nuovo e sbattè il muso contro un qualcosa di rosa che ridendo da folle disse "Ciao chi sei non ti ho mai visto prima d'ora mi chiamo Pinkie Pie e sono l'anima delle feste che ne dici di una festa ipersupermega spassosa,cosa stavo dicendo? ah si che non ti ho mai visto prima d'ora e mi chiamo Pinkie Pie ma forse questo te lo avevo già detto,ah a proposito tu sei un umano giusto?"
Nathan ebbe così modo di conoscere l'ultima delle mane six,ossia Pinkamena Diane Pie in arte Pinkie Pie. Il suo cuore ebbe di nuovo un tuffo a vederla dal vivo. Non aveva ancora capito come diavolo abbia fatto a comparire in così breve tempo. Sedeva sulle sue ginocchia e lo stava abbracciando amichevolmente sempre parlando moooolto. "Infatti mi stavo chiedendo come mai non ti eri fatto vivo fin'ora ma sai com'è stamattina mi sono alzata con lo zoccolo sbagliato quindi pensavo che ci fosse qualcosa che non quadra la mia combinazione zoccolo fremente orecchia sinistra sbattente e coda piegata a sinistra mi diceva che oggi sarebbe arrivato un volto nuovo e altro che nuovo tu sei nuovissimo sei molto carino ma mai quanto quel tipo che sta scrivendo or ora dietro al compter? Hai sbagliato a scrivere computer!" Nathan fece una faccia confusa "Ehm Pinkie non capisco a cosa ti stai riferendo" Rarity ridacchiò "Lasciala fare,sta solo facendo Pinkie Pie come al solito." "No è che tu non sei l'unico umano che vedo ne vedo uno proprio qui di fronte a noi!"
Nathan fece spallucce eppure saksadhjadsdhuasdi PINKIE TOGLITI SUBITO DALLA MIA TASTIERA ACCIDENTIIIII!
Accidenti che scontroso che sei! Ma non mi vuoi bene vero? E poi che schifo la prima parte della storia,è tutta piena di quella roba viscida e di persone cattive no dico io tutto quello che scrivi è....sfdjsaddsajldsakljsdakl INSOMMA TI VUOI TOGLIERE? TORNA NELLA STORIA!
Solo se accetti di farla + avventurosa e meno skifosa okkkk? GIURAMENTO DI PINKIE! GIURA GIURA GIURA .....................Ok lo prometto. Ma non ho tortine da ficcarmi nell'occhio... OKIE DOKIE LOKIE come dici tu bello mio! MA ATTENTO A TE TI GUARDO! Ah a proposito un abbraccione di cuore a tutti quelli che leggono le nostre avventure e guardano le nostre storie

(Bene...come stavo dicendo)
Nathan fece spallucce eppure ebbe la sensazione che Pinkie potesse in qualche modo violare le leggi della fisica. Non ci fece troppo caso e guardò negli occhi il bel pony rosa di fronte a lui. "Pinkie di cosa hai bisogno?" chiese Rarity dolcemente come suo solito. Pinkie saltò a terra e rimbalzò allegramente attorno "ho bisogno di tu-sai-cosa subito subito" e fece l'occhiolino a Rarity che annuì e andò con lei nel retrobottega "Aspettaci qui caro,torniamo subito." Ritornarono dopo poco e Rarity aveva un bel pacco grosso grosso per Pinkie che lo prese e se lo mise in groppa e salutando sparì con una rapidità sorprendente. "Mio caro credo che dovremmo prenderti le misure,stai fermo e farò in fretta!" Così con un metro prese le misure in generale "Ok credo che per domani i tuoi abiti siano pronti,passa a ritirarli ok? ORA FUORI!" Spintonò fuori Nathan. Twilight lo stava aspettando assieme ad una carrozza trainata dalle guardie scelte della Principessa. "Ok Nathan è tempo per te di incontrare Princess Celestia. Portale rispetto mi raccomando,in fondo sappiamo poco di te,quindi non dire nulla riguardo agli altri abitanti della terra."
...
Il viaggio verso Canterlot fu lungo ma privo di eventi significativi. Twilight rimase stranamente muta durante tutto il viaggio e infatti Nathan se ne accorse. Aprì il cellulare per controllare i messaggi di L,ma non trovò nulla di nuovo a parte due messaggi recenti,risalenti a due giorni prima. Aprì il primo e lesse "L'epidemia si aggrava...il governo tace. E' tutto un complotto per distruggere il mondo e tu lo sai bene. Ho scoperto che il progetto Lucifero è stato finanziato dal governo per creare l'arma bellica definitiva. Il virus sterminatore di mondi." Il secondo messaggio "Non ho molto tempo,sanno che sono qui,è in marcia e niente lo può fermare,ho paura...tanta paura..." perfino L era sconvolto da quello che stava succedendo. "Tutto bene Nathan sei silenzioso..." disse Twilight "Mai quanto te" sorrise quest' ultimo in direzione dell'amica. "Ok siamo arrivati!" dissero i pegasi alla guida della carrozza.
Così arrivai al castello. Canterlot è magnifica ma molto meno alla mano rispetto a Ponyville. Li i pony ti squadrano dall'alto in basso,tutti nobiliari e sopraffini. Il castello però era tutt'altra cosa. Immenso e magnifico,riluceva illuminato dal sole come un faro di speranza per il mondo intero.
"Mi dispiace Nathan ma da qui devi procedere da solo." sospirò Twilight "Io ti aspetto qui. Purtroppo sarà Celestia a decidere del tuo destino ora. Non posso fare nulla." Nathan le accarezzò il muso e sorrise "Va bene così hai fatto il possibile. Mi rimetterò nei suoi zoccoli." Così annunciato dalle Guardie Nathan passò oltre entrando nel palazzo. Dopo un pò di strada le guardie senza troppi cerimoniali dissero" Aspetta qui,sua altezza arriverà tra poco." Quindi lo lasciarono da solo per il momento. Nathan ebbe il tempo per guardare le finestre con istoriata la storia di Celestia e di un'altra come lei che ovviamente il ragazzo riconobbe subito,Princess Luna! Quindi un maestoso portone si aprì lentamente e la luce invase l'intero salone. Scendeva lentamente le scale una possente Alicorn dalle ali maestose e possenti. La criniera era lucente e multicolore e il suo sguardo era penetrante e scrutatore. Era proprio Celestia in persona. Nathan si sentì strano al vederla. La sua possente aura lo avvolse velocemente e crollò in ginocchio piangendo apparentemente senza motivo. Era come se un vento solare lo avesse avvolto in un abbraccio potente. Si sentiva incredibilmente insignificante al suo confronto.
Quindi parlò con voce suadente e vellutata "Mi perdonerai? Forse non dovevo mostrare tutta la mia radianza. Di solito i Pony riescono a non caderne in soggezione come è nel tuo caso." Nathan si sforzò di rialzarsi ma non ci riusciva. Celestia si avvicinò quanto bassa e si chinò lei stessa per essere un pò al suo livello. "P..principessa non è il caso di..." "Suvvia sono io stessa che mi abbasso al tuo livello,quindi non voglio che me lo si faccia notare." sorrise Celestia "Benvenuto a Equestria Nathan Nephew,sapevo da tempo del tuo arrivo." Nathan era un pò sorpreso "Ma com'è possibile? E io che credevo che questo mondo non esistesse,per lo meno non nella forma con il quale sono abituato a vederlo!" "Si la tua "serie animata"" replicò Celestia dato di fatto "Ma se tu dici che una cosa non esiste ciò non toglie che tutto sommato potrebbe esistere in un'altra esistenza giusto?"
"L..lo so,la teoria delle dimensioni multiple..." biascicò timido l'umano e Celestia se ne accorse quasi subito e rimediò abbassando di poco la sua luminescenza. Nathan fu di nuovo libero di muoversi senza problemi. "Non hai perso tempo vedo" disse Celestia "Twilight e le altre sono state gentili con te?" Nathan annuì "Si molto,sebbene non sia uno di loro. Il mio mondo è da tempo perduto,quindi vorrei rifarmi una vita qui e non essere discriminato da altri per le mie doti." Celestia annuì dolcemente "Si i tuoi poteri,sono sicuro che qui con il tempo potrai dominarli appieno e ottenerne di nuovi se sarai pronto a crederci." "Si vostra altezza" disse Nathan dopo poco. "Suvvia non c'è bisogno di essere così cerimonioso,sai bene che in questo mondo è la volontà a decidere ogni cosa. Ognuno di noi si crea il proprio destino,e tu ti sei scelto il tuo." disse seria Celestia "Ma saprai anche perdonare chi ti ha fatto tutto questo? Non ci sono coincidenze nel fato." "Gli uomini mi hanno tolto ogni cosa...la mia ragione di vita...Lyla. E' tutto per le loro regole ferree e per il dominio totale. La giustizia trionfa sempre,così mi ha detto L. Eppure..." disse Nathan.Celestia riprese la parola " Molti di quelli che devono morire sopravvivono e molti di quelli che vorrebbero vivere perdono la vita,ricordati Nathan,è facile elargire morte e giudizi,ma nemmeno i più saggi ne conoscono tutti gli esiti. Non provare pietà per i morti,ma per chi vive e lotta nel mondo. Perchè è questa la più grande fonte di potere."
"Una magia ancora più antica e potente di lei?" chiese Nathan e Celestia annuì "C'è sempre il tempo per tutto,anche per le tue verità che tanto cerchi,ma non è questo il momento propizio. Anche un umano come te lo ha capito. Il suo nome era Ventus." E mostrò a Nathan una nuova vetrata su cui era istoriata la figura di un ragazzo con una strana spada a forma di chiave. "Ventus...dunque anche lui esiste sul serio" pensò Nathan con eccitazione avendo giocato a Kingdom Hearts quando era più giovane. "Bene Nathan ora devo andare,sai la burocrazia. Twilight ti spiegherà ogni cosa su Equestria e anche il motivo per cui sei giunto qui." concluse Celestia. "Twilight? E' stata lei?" disse Nathan,ma la luce di Celestia era diventata insostenibile e tutto sparì. Si ritrovò nuovamente all'esterno del castello e proprio Twilight lo aspettava. "Non mi ci abituerò mai ai teletrasporti altrui,beurk..." commentò Nathan tappandosi la bocca per non vomitare. Deglutì quindi guardò Twilight che sospirò "Immagino tu voglia sapere tutto eh? Torniamo a casa mia,sarà una lunga spiegazione."
Nathan tese la mano "Prendimi per mano,faremo prima così." Lei annuì e pose lo zoccolo nel palmo della sua mano. Nathan si concentrò e i due svanirono nel nulla.
(continua...)