È interessante il potere di questo villain, il virtuale ci permette in effetti di poter vivere realtà modificate più o meno a nostro piacimento (vedi ad esempio minecraft, a tal proposito molto simpatico il giochino dressup con le rainbooms) ma che rimangono ancorate nel virtuale, il poter mutare la realtà irl penso sia il livello successivo che molti sognano di poter vivere ed è forse uno dei motivi per cui il vr ha così tanto successo. Approfittando di questo punto hanno inserito più di una morale (sostenute anche dal fatto che il risultato della magia erano immateriali illusioni) anche se non tutte esplicite e anche se abbastanza simili tra loro. Queste morali rimangono comunque uno sparare sulla croce rossa, la realtà è quello che è, non è così da biasimare che molti si ritrovino relativamente a preferire un qualcosa di virtuale e relativamente utopico. Enfatizzando, oserei dire che l’animo umano si sente più libero, lì.
Sul fatto che il meccanismo fosse molto simile a quello di juniper montage (personaggio che ricordo volentieri) han fatto più di una battuta loro stessi, ma che il limbo fosse stavolta in una stanza randomica del parco è stato un wtf non da poco. Ma c’è da ragionarci eh, perché, mi chiedo, perché? ._.
Non dimentichiamo che anche stavolta il villain “non aveva amici irl e voleva quindi essere apprezzata sempre di più almeno online”, insomma inutile ripeterlo e ripeterlo ogni volta questa mancanza di amicizie ormai dobbiamo considerarla un punto fermo dei villain di mlp. Non possiamo lamentarci comunque, alla fin fine l’isolamento sociale è una roba attualissima della società odierna e che oltretutto qui ottimamente si sposa con la tematica del virtuale.
Venendo a applejack e rarity, mi ha ricordato molto l’episodio di applejack e coloratura, non ho granché da aggiungere, carino il momento “applejack non è una contaballe quindi deve essere vero quel che ci ha raccontato”, che ha avuto il pregio di risparmiarci quello che sarebbe stato un noioso banale “personaggio che sa la verità e la racconta pure ma non viene creduto moment”. Che rarity non le abbia creduto...oh beh lo stress da lavoro è una brutta roba e poi grazie a ciò abbiamo avuto anche un discreto sfizioso seppur breve scontro magico.
Ho apprezzato le scene dedicate alle singole mane e anche la comparsa seppur molto breve di alcuni personaggi secondari come indigo zap, trixie apparsa ben due volte dico ben due volte (nella scena della casa stregata per un attimo ho pensato che the great and unscareable fosse con le illusions, ma nulla, vabbè, anche se la loro presenza avrebbe seppur molto indirettamente contribuito alle morali) sempre che non me ne sia persa qualcun’altra, ma davvero cosa ci faceva microchips nella bancarella? Un, potremo definirlo, genderjoke?
La canzone finale pure non era male quindi insomma è stato un episodio molto piacevole e sfizioso da guardare.