Re: Ultimo film visto
Inviato: 28/08/2018, 19:39
da Laurel Crown
Fantozzi (1975)
È passato più di un anno dalla morte di Paolo Villaggio, che per decenni deliziò l'ambiente televisivo italiano grazie a personaggi come il professor Kranz, Giandomenico Fracchia e il celeberrimo ragioniere Ugo Fantozzi, personaggio sfortunato, sfruttato e deriso dai ricchi e i potenti. Questo personaggio entrò nel collettivo italiano come simbolo di un personaggio colpito da innumerevoli sfortune ma anche quella di un'icona di lavoratore del ceto sociale medio che lotta ogni giorno per vivere in un mondo dove la gente potente domina sui poveri e i disagiati mentre vivono nel lusso più sfrenato.
I libri di Villaggio erano pieni di italiano sgrammaticato e immagini e scene così tristi e pietose da essere spassose (il cosidetto tragicomico). Erano la fonte perfetta per farci un film.
Il primo di quella che sarebbe stata una serie che declinò di qualità con gli anni si dimostra non solo divertente grazie alla superba recitazione e carattere di Villaggio e la storica narrazione (sempre di Villaggio) ma anche una critica satirica del ceto medio e dei potenti che vivono al di sopra degli meno abbienti e morti di fame.
Ciascun segmento con protagonista il ragioniere è pieno di allegorie e situazioni "tragicomiche" che rispecchiano problemi riscontrabili anche nella vita di tutti i giorni e la lista è così lunga che ci impiegherei un giorno per stilarla tutta.
Per non parlare di quelle poche volte che è Fantozzi a spuntarla dimostrando di possedere un'animo orgoglioso e pieno di dignità a dimostrazione che anche nelle persone più pietose si può nascondere dell'umanità.
Che posso dire? È un film cult italiano non solo per comicità ma anche per il suo messaggio satirico ispirato ai libri.
I libri di Villaggio erano pieni di italiano sgrammaticato e immagini e scene così tristi e pietose da essere spassose (il cosidetto tragicomico). Erano la fonte perfetta per farci un film.
Il primo di quella che sarebbe stata una serie che declinò di qualità con gli anni si dimostra non solo divertente grazie alla superba recitazione e carattere di Villaggio e la storica narrazione (sempre di Villaggio) ma anche una critica satirica del ceto medio e dei potenti che vivono al di sopra degli meno abbienti e morti di fame.
Ciascun segmento con protagonista il ragioniere è pieno di allegorie e situazioni "tragicomiche" che rispecchiano problemi riscontrabili anche nella vita di tutti i giorni e la lista è così lunga che ci impiegherei un giorno per stilarla tutta.
Per non parlare di quelle poche volte che è Fantozzi a spuntarla dimostrando di possedere un'animo orgoglioso e pieno di dignità a dimostrazione che anche nelle persone più pietose si può nascondere dell'umanità.
Che posso dire? È un film cult italiano non solo per comicità ma anche per il suo messaggio satirico ispirato ai libri.