Wish of death

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Wish of death

Messaggioda Thegoodpony » 18/11/2016, 23:53

Salve a tutti senpai's ^^ vi porto una nuova fanfic che spero vi piacerà ^^

Eccovi a voi la prefazione ^^

Ad Equestria si dice che l'amore e l'amicizia siano i più forti poteri possibili.
Danno origini a magie di incredibile potenza, capaci di portare pace e serenità ad i regnanti ed al popolo.
Tali poteri però possono essere usati anche in modo offensivo, per difendere la pace e l'armonia, creando in tutto ciò però una controversia, come è possibile che una magia che nasce da sentimenti tanto puri possa essere in grado di ferire o addirittura uccidere ?
La risposta è semplice, se si crede che una data azione sia voltà a proteggere o preservare tali propositi quali l'amore e l'armonia, non vi sono più limiti all'utilizzo della magia, mentre se essa è mossa da passioni quali malvagità, odio, crudeltà viene automaticamente bollata come maligna e sbagliata.
O questo è ciò che fino ad oggi si credeva..

Vi lascio inoltre qui i link delle mie precedenti storie dove troverete alcuni dei personaggi citati in questa ^^ così almeno potrete comprendere meglio ^^

Sole, Luna ed Equestria

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2847969&i=1

Sole, Luna ed Equestria : After the Fall

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2956835&i=1

Sole, Luna ed Equestria :The Eternity end

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2987558&i=1

Sole, Luna ed Equestria : Final Act

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3007968&i=1


Ed ecco la storia ^^

Chap 1 - La fuga

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3578443

Tuoni e fulmini infestavano con la loro presenza il cielo sul Castello delle sovrane.
Di esso restava ben poco, era come se la pioggia che ora batteva senza sosta su quelle mura l'avesse corroso per millenni causandone crepi e crolli in ogni dove.
Il silenzio rotto soltanto dalla pioggia e dai tuoni, faceva da triste musica a ciò stava avvenendo in quelle macerie, che per quanto malconcie ed arroccate fossero, non erano disabitate.
In un lungo corridoio sotterraneo, proprio sotto la sala del trono, Celestia, completamente zuppa ed affannata stava trottando al massimo della sua velocità.
L'ala destra dell'alicorno era evidentemente rotta, pendendo rovinosamente sul fianco finedo per strisciare in parte al suolo, ma questo dettaglio pareva non importare la puledra che con il fiatone continuava la sua corsa lanciando di tanto in tanto isteriche occhiate dietro di se, ben conscia di essere seguita.
« Non mi fermerò...non posso farlo, ero così vicina...!! Devo riuscire a raggiungere la stanza dell'eclissi... !! » disse con tono serio, con un leggero tremolio in gola, probabilmente per autoincoraggiarsi, mentre il lungo corridoio in pietra appena sufficente al passaggio della principessa pareva esssere senza fine.
« Se solo non avessi commesso quell'errore...tutto questo non sarebbe successo...Luna...io-»
« Ora basta fuggire !! Affronta il tuo giudizio !! » tuonò una voce in lontananza nel corridoio, facendo drizzare le orecchie alla principessa, alla quale era appena scesa una lacrima dall'occhio sinistro al pensiero della sorella.
E fu proprio grazie a quel pensiero o all'adrenalina che gli scorse in corpo udendo quella voce che spostandosi rasente alla parete destra evitò due grosse lame grigie falciformi, che si conficcarono con violenza parallelamente nella parete di sinistra, causando in essa un immenso numero di crepe e due grossi fori non appena svanirono.
« C'è andato troppo, devo cercare di rallentarlo...» pensò la regnante, illuminando di un forte chiarore dorato che cominciò ad agglomerarsi alle pietre del corridoio, facendole accuminare come aghi dopo il passaggio dell'alicorno, che continuò tale incantesimo fino a quando in lontananza cominciò ad intravedere la meta.
A quel punto aumentò, per quanto le fosse possibile la velocità, cessando l'incantesimo per potersi meglio concentrare sulla corsa.
Con un grosso salto uscì dal corridoio, lanciandovi contro un raggio magico, facendo crollare l'unico ingresso alla sala dove ora si trovava.
Tale luogo tondeggiante e con il soffitto a cupola, con un vetro al centro, completamente lastricato in marmo bianco, ospitava una grande statua di un alicorno maestoso col corno puntato verso l'alto.
« Finalmente, ora non mi resta altro da fare che-»
« Prenderlo ? Non te lo lascerò fare. » sentenziò una voce proveniente dall'entrata crollata, nella quale si era aperto un buco dal quale erano visibili, nell'ombra, due occhi verdi dall'iride nera, che fissavano con astio la regnante.
« T-Tu non capisci !! Questa volta so di potercela fare !! Devi soltanto lasciar-»
« No. »
« Ma non-»
« Ho detto di no. »
« Nemmeno per L-»
« Stai zitta !! » ruggì da dietro il crollo l'interlocutore della principessa, il quale emanando una fortissima luce grigia cominciò a generare un immensa quantità di buchi nel muro, frantumando le pietre come se migliaia di picconate venissero scagliate, facendo dopo pochi secondi crollare, lasciando per un istante penetrare all'interno della sala un forte chiarore grigio.
Ma quell'attimo durò sufficentemente a lungo da permettere a Celestia di ripararsi dietro alla statua dell'alicorno, dalla quale utilizzando la propria magia, strappò dal petto una grossa gemma romboidale nera, che incastonò sulla propria corono al centro.
Tale manovra, seppur mossa dall'istito, oltre che metterla in vantaggio verso l'avversario le salvò la vita, visto che due lame colpirono i lati della statua crepandone completamente la base tonda, conducendola in pochi istanti al crollo.
« Ora non pui più sfuggirmi, rassegnati e consegnami quel manufatto. Poi sarai giudicata. » disse con voce decisa l'interlocutore della principessa, la quale spavalda si palesò uscendo da dietro le macerie della statua, osservando con sguardo punitivo il suo aggressore.
Questo aveva le sembianze di un unicorno, magrissimo, ma con una muscolatura decisamente sviluppata, completamente privo di pelo lasciando spazio solo alla pelle grigia.
Vestito dal collo verso il basso degli indumenti violacei strappati, e gli zoccoli erano protetti da due rincorzi in ferro che salivano quasi fino alla giuntura della caviglia.
Il cutiemark era coperto dagli abiti, che lasciavano scoperta quasi completamente la parte anteriore del corpo, palesandone diverse cicatrici, due della quali sulla groppa situate proprio su una probabile attaccatura delle ali e la criniera nera che gli scendeva ai lati del collo.
Ciò che per più era di spicco era il volto, coperto da una maschera di ferro bianco, simile ad uno scheletro, che partiva da sotto la mascella, e gli racchiudeva tutto il cranio e muso, lasciando solo lo spazio per la fuoriuscita del crine, delle orecchie, di un corno osseo ed infine due buchi per le narici.
Infine, come non notare, proprio sul petto, nel medesimo punto dove batte il cuore, si trovava un grosso tatuaggio che pareva marchiato a fuoco sulla pelle, che raffigurava una lanterna verdastra con rifiniture nere.
« Mi fai orrore, sei uno spettacolo obrobrioso. Se mi lasciassi fare forse potrei curarti. » disse lei fissando con ribrezzo il proprio interlocutore, che la fissò con biasimo sospirando.
« Dette da te tali parole sono praticamente un vanto, visto che credo che niente e nessuno su questa terra si possa definire più orrido e malato di te.
Non perdiamo tempo. Consegnami il manufatto. Ora. » disse lui, cominciando ad avvicinarsi all'alicorno, che deglutì con rabbia l'acida risposta che aveva in mente, cercando di mantenere la calma, ben conscia che in quel momento non poteva sostenere un confronto, e che il tempo fosse quasi giunto.
« Finalmente dopo tutto questo tempo, finalmente potrà avere pace, potrà riposare, come tutti loro, e forse anche tu. Dovresti essermi grata per ciò che sto per fare.
Ma sono ben conscio della tua follia, pertanto mi limiterò a fare ciò che è giusto.
Addio Celestia. » disse il pony, illuminando di una luce grigiastra il corno, facendo comparire due grosse lame, che una volta congiunte cambiarono aspetto, tramutandosi in una grossa falce del medesimo colore, che rimase sospesa in aria orizzontalmente con la punta della lama in direzione del collo della regnante.
« Ti sbagli, presto sarai tu ad essere giudicato. Ma sono certa che ora non lo puoi capire, hai il suo stesso carattere e pessime maniere, ma soprattutto...non sai prendere delle decisioni immediate !! » tuonò Celestia lancandosi di colpo verso la lama, illumainando il poprio corno di una forza luce dorata, che cominciò lentamente ad annerirsi grazie al potere della gemme incastonata nella corona.
Lo stallone rimase immobile per un istante di troppo, facendo avanzare la propria arma troppo tardi osservando la giumenta divenire evanescente, venendo passata da parte a parte dalla falce che si infranse contro il muro dietro di lei.
« No fermati !! Non farlo !! »
« Non me lo impedirai !! Anzi non potrai fare più nulla, morirai qui !! » tuonò Celestia, svanendo completamente, lanciando un ultimo fascio magico nero contro il vetro del soffitto, causando un immensa eplosione che cominciò a smuovere l'intero castello in rovina, che crollò con fragore su se stesso, seppellendo lo stallone sotto di esso.
Nel frattempo, mentre il fragore del crollo riescheggiava in tutto il regno assieme alla pioggia ed alla tempesta, Celestia era ricomparsa in una verdeggiante prateria, circondata da una folta foresta.
In quel'istante dagli occhi della principessa cominciarono a scendere lacrime copiose, riconoscendo il luogo dove si trovava, volgendo poi lo sguardo verso il cielo osservando una maestosa luna, che risplendeva in una notte tranquilla e serena.
« C'è l'ho fatta...finalmente ho aperto il portale.
Ancora un pò di tempo e saremo nuovamente assieme, te lo giuro. » singhiozzò l'alicorno, spostando il proprio sguardo dal satellite al grande castello d Equestria, completamente ricostruito e dall'apparenza maestosa che aveva sempre avuto.
« Ora devo solo arrivare a palazzo, e cominciare i preparativi. » sussurrò lei, cominciando lentamente la marcia verso la propria meta, ignara che uno sguardo profondo più dell'abisso stesso la stesse osservando da un varco dimensionale, in compagnia dello stallone privo di sensi, che malgrado le ferite riportate era stato rifiutato dalla morte, e dopo essersi tirato fuori dalla prigione in cui era stato sepolto era crollato al suolo.


Chap 2 - La partenza

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3580059

« Vedo che finalmente hai riaperto gli occhi. Cominciavo davvero a pensare che saresti rimasto addormentato per sempre e che mi sarei dovuto trovare un altro intrattenimento. » disse con voce profonda una figura alta celata nel buio, lasciando intravedere solo una luce violacea.

Nel medesimo istante lo stallone grigio, con gesto stizzito si rialzò da terra, constatando come dopo essere uscito dalle macerie avesse perso senso i sensi, e probabilmente durante quel lassi di tempo, era stato preso nel luogo dove si trovava ora.

La grotta che lo ospitava era quasi completamente buia, se non per una fessura sul soffitto che lasciva trapelare all'interno un leggiadro raggio di sole, che illuminava il pony e poco più, lasciando spazio soltanto all'unca altra luce presente, l'occhio del suo interlocutore.

« Se pensi che avrai i miei ringraziamenti cadi male.

Non ho tempo da perdere con te, devo raggiungere quella scellerata e fermarla.

Pertanto...»

« No, aspetta. Gradirei che ti fermassi solo pochi istanti. » disse la figura celata, osservando con sguardo interessato il pony, sorridendo leggermente quando si rese conto che il suo interlocutore sapeva bene che quella sua richiesta era praticamente un ordine.

« Immagino di non avere scelta. Dato che se provassi anche solo a muovermi immagino che qualcosa all'interno di questo luogo mi aggredirebbe o proverebbe a fermarmi.

Dunque dimmi, ma vedi di fare in fretta, e sappi che non intendo stringere alcun patto con te. » sentenziò lo stallone volgendo il proprio sguardo verde in direzione di quello viola, creando un temporaneo silenzio, rotto soltanto da suoni poco rassicuranti celati dal buio simili a ruggiti di fiere.

« Sei come sempre perspicace, hai preso molto, se non tutto, da lei. Ma comunque so bene che da me non vuoi nulla, dopotutto mi pare che tu abbia fin troppo potere, anche se certo il tuo aspetto non rende onore a ciò. »

« Suppongo che se mi trovo qui non è per essere insultato da te, Nero. Sputa il rospo e cessa questa pantomima. » rispose secco lo stellone, piantando lo zoccolo destro a terra spazientito.

Lentamente un suono di passo cominciò a farsi strada nell'oscurità, e la luce viola cominciò a farsi sempre più vicina all'equino, fino a rivelare la figura del suo interlocutore.

Il supremo Nero, sempre elegante nei suoi abiti neri, e con il suo bastone stretto con entrambi le mani puntate verso il basso.

« Nemmeno la tua educazione è cambiata. Ma credo che certe cose non potranno mai cambiare, ma ritengo tu abbia ragione, basta perdere tempo.

Tranquillo, non sono qui per proporti affari o cose simili, non oggi almeno.

Ero piuttosto interessato ad una cosa che porti con te, o meglio, a molte...» disse con voce calma l'essere umanoide fissando il tatuaggio sul petto dello stallone che prese a brillare.

« Sai benissimo che non posso consegnartele. Ho fatto una promessa ed intendo mantenerla, a qualsiasi costo. » rispose o stallone portando lo zoccolo sinistro sul petto, scrutando con sguardo serio Nero.

Quest'ultimo si portò la mano sinistra sotto la mento, tastandolo ripetutamente.

« A qualsiasi costo dici. E' buffo sai, molte essere che hanno pronunciato tali parole hanno spesso trovato la morte senza conseguire il proprio obbiettivo o peggio causandone conseguenze ben più gravi. »

« Evidentemente erano solo dei deboli. Io non sono loro, io non temo le conseguenze e so ciò che devo fare, e lo farò. »

« Anche se questo significasse morire ? Perché credimi, è molto probabile che sarà questo il tuo destino, mentre invece se tu consegnassi a me il tuo fardello potresti toglierti questo compito e tornare alla tua vita. » disse il supremo, riportando la mano sinistra sulla destra, costringendo più forte il pomello in madreperla del bastone.

« Se dovessi morire non sarebbe un grosso problema, ormai conosco fin troppo bene la morte, e penso mi rifiuterebbe nuovamente...e per quanto riguarda tornare alla mia vita, spero tu stia scherzando.

Che senso avrebbe vivere in un mondo sterile, ormai privo di quasi ogni vita se non quei pochi superstiti che piangono coloro che ormai ci hanno lasciati, e che purtroppo non potranno mai più rivedere nemmeno dopo la morte.

Io devo sistemare tutto questo. » disse lo stallone avvicinandosi all'essere supremo, il quale schioccando le dita della mano destra fece sollevare il terreno sotto i piedi del proprio interlocutore, per poterlo guardare fisso negli occhi, senza dover inclinare la testa e risparmiarsi un probabile torcicollo.

« Vedo che sei molto deciso, la cosa è interessante. Sai penso che mi offrirai davvero un grande spettacolo per questo ti terrò sott'occhio, ed inoltre voglio farti un piccolo regalo. »

« Sarebbe ? » chiese il pony, osservando Nero osservare alla propria destra emettendo per un istante un bagliore dal proprio occhio abissale, facendo generare a mezz'aria un cerchio magico viola che cominciò a roteare.

« Questo amico mio è un passaggio dimensionale.

Utilizzandolo potrai raggiungere il luogo dove si trova Celestia, così almeno ti risparmierai il tempo di andare in giro per Equestria a raccogliere le poche magie rimaste per aprirne uno tu. » disse soddisfatto il supremo, tornando a fissare il pony che scrutò con sguardo serio prima il portale e poi nuovamente il suo interlocutore.

« Sono certo che ci sia sicuramente la fregatura in tutto ciò, ma sono stanco di parlare con te pertanto prenderò per buone le tue intenzioni e varcherò quel portale.

In ogni caso almeno mi libererò della tua presenza che mi ha già stancato. » sentenziò lo stallone scendendo dal sopraelevamento del terreno, dirigendosi verso l'incantesimo viola, ignorando completamente l'essere che l'aveva aiutato.

Quest'ultimo lo stava fissando con un leggero sorriso in volto, mentre un nuovo paio di occhi, stavolta grigi, erano apparsi nella grotta, e puntavano verso il pony.

« Te ne vai già ? Non pensi che forse sarebbe meglio prima prepararti ? » chiese una voce femminile proveniente dall'oscurita facendo fermare lo stallone.

Questo si voltò verso la nuova interlocutrice in contemporanea con Nero.

« Non osare rivolgermi la parola tu. Buona parte di quello che è accaduto è colpa tua.

Saresti dovuta restare al tuo posto, invece di intrometterti negli affari altrui. »

« Quanta cattiveria amico mio, ti sembra il modo di parlare ad una ragazza ? » chiese il supremo, osservando con un sopracciglio alzato l'equino, che senza rispondere tornò a dirigersi verso il portale violaceo.

« Non c'è problema, comprendo il suo astio nei miei confronti.

Lo posso avvertire chiaramente nella sua essenza, seppur dispersa in quella moltitudine.

Non posso giustificare le mie azioni se non con il fatto che ritenevo che le buone azioni di carità potessero sempre avere esiti positivi, ma sfortunatamente erravo, ed a pagarne le conseguenze sono stati loro. » disse con voce insensibile l'essere che lentamente avanzò verso i due, rivelando il proprio aspetto.

Con lunghi capelli grigi che le scendevano con due grosse code lungo i lati della testa, arrivando fino ai fianchi di quell'esile corpo, una ragazza decisamente più bassa di Nero, con due randi occhi dello stesso colore dei capelli, e da un abito bianco stretto che le arrivava poco sotto i fianchi si palesò Rain, l'allieva del supremo.

Questa allungo la mano destra coperta da un lungo guanto bianco in raso bianco verso il pony, indicandolo con l'indice.

« Per riparare in parte al mio errore ti donerò parte del mio potere, sempre se tu sei d'accordo Nero. » chiese lei, osservando il proprio maestro che scosse le spalle sorridendo.

« Purché non venga creato un altro Rising Boss io non ho nulla in contrario pertanto-»

« Non voglio nulla da te. Da nessuno di voi.

Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, ho le mie sole forze e saranno sufficenti. » ruggì lo stallone, preparandosi a saltare nel portale.

Ma nel medesimo istante il terreno sotto ai suoi zoccoli parve divenire per un istante quattro fauci, che senza alcuna pietà, gli costrinsero gli arti immobilizzandolo.

« Mio caro, comprendo perfettamente i tuoi sentimenti, se così si possono definire e la tua convinzione, ma vedi qui si tratta di un problema abbastanza grave.

Noi supremi, e superiori nel caso di Rain, solitamente agiamo per i nostri fini e poco più e se concediamo qualcosa è solo ed esclusivamente per noi, pertanto il fatto che uno di noi voglia fare un dono senza nulla in cambio, non solo è qualcosa di estremamente raro, ma un vero onore.

Specialmente che venga concesso ad una creatura come te, che vale un briciolo di essenza se paragonata ad essere unicellulari presenti in altre zone dell'universo.

Pertanto caro ti suggerisco una cosa, accetta il dono e non ti permettere più di mancare di rispetto in tal modo, altrimenti hai la mia solenne parola che rimpiangerai amaramente i rifiuti della morte, poiché l'abisso dove ti spedirò è molto più tetro e doloroso di quanto le tue più lontane allucinanti follie possono spingersi. » disse con tono serio il supremo, comparendo dinnanzi al pony, dandogli un cricco con l'indice destro sulla guancia sinistra facendogli voltare a forza la testa, generando una grossa onda d'urto ed una lieva ammaccatura alla maschera di ferro.

Per alcuni istanti il silenzio fu l'unico compagno dei tre esseri illuminati dalla luce, rotto soltanto dal respiro affannato ed iracondo dello stallone.

« D'accordo. Accetto il suo aiuto, ma ad una sola condizione. »

« Sarebbe ? »

« Voglio scegliere io quando usufruirne. »

« Non ti sembra di chiedere un pò troppo ? Ti è concesso un potere oltre la tua comprensione e tu non lo vuoi usare subito ? Sei forse uno sciocco o un pauroso mi domando.

Tu cosa ne pensi Rain ? » chiese l'essere simil umano, osservando la ragazza che lentamente si avvicino, fino a giungere dinnanzi allo stallone, al fianco del proprio maestro.

« Accetterò questa tua condzione, ma in tal caso non viaggerai solo nel regno, in modo che io possa tenerti d'occhio e sapere quando sarà il momento. » disse lei, abbozzando ciò che sarebbe dovuto essere un sorriso, liberando con uno schiocco di dita le zampe del pony.

Questo atterrò saldamente a terra, fissando i due essere restando qualche istante Nero che lo fissò con ammonimento, facendogli capire che nessun altra azione negativa sarebbe stata tollerata.

Lo stallone sospirò rassegnato, fissando la ragazza.

« Accetto, ma dubito che con quelle sembianze tu possa mostrarti ad altri pony, e soprattutto penso che Celestia rendendosi conto di ciò potrebbe compiere pazzie affrettate sentendosi messa alle strette. »

« Non c'è alcun problema, lei non si accorgerà della mia presenza. » disse Rain sollevando la mano sinistra col palmo rivolto verso il basso, facendo scendere una leggera polvere argento che, appena tocco il terreno, fece sorgere una sostanza grigia.

Questa nel giro di pochi istanti si tramutò in una pony dal manto bianco e dal lungo crine grigio raccolto in due trecce, con i medesimi occhi della ragazza, fissi sul pony.

« Questa è una mia copia astrale che verrà con te, sarà il mio tramite con te durante il tuo viggio, parlare con lei sarà come parlare con lei e ciò che vedrà e sentirà io lo percipirò in tempo reale. » dissero la ragazza e la pony in perfetta sincronia di voce e battito di sguardo.

« Beh seguendo questa logica allora se uccidono lei anche tu-»

« Ovviamente questo non è possibile. Non vi sono magie appatenenti all'ordine dei mortali in grado di arrecarmi danno.

Mi sento in debito con te, ma non rischierei mai la mia esistenza per un essere inferiore.

Ora andiamo, la strada che ti attende è lunga, ed a differenza mia il tuo corpo si può stancare. »

« Qui ti sbagli, io non sento proprio nulla. Mi permetterò di essere stanco solo quando Celestia sarà fermata, solo allora potrò riposare.

Dunque direi che possiamo andare, Nero permettendo. » disse il pony scrutando annoiato il supremo che, con sguardo compiaciuto, fece un gesto col braccio destro verso il portale come per dare l'assenso, e nel giro di pochi istanti i due pony saltarono all'interno dell'incantesimo svanendo dalla grotta dove rimasero il supremo e la sua allieva.

« Pensi davvero di aiutarlo Rain ? »

« No. Però credo che sarà interessante vedere l'andamento della sua storia, e ritengo che il modo che sto attuando sia quello che più mi proietterà all'interno, avendo così modo di comprendere al meglio i così chiamati sentimenti.

Inoltre nel caso fosse necessario potrò impedire a Wish di commettere azioni improprie verso Black o peggio, se fallisse, lasciare che Celestia attui il suo piano. » disse lei chiudendo poi gli occhi immobilizzandosi sotto lo sguardo del proprio maestro.

« Beh come dicono gli umani, in tal caso siamo in una botte di ferro eheh. »


Chap 3 - Aria di casa

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3582713

Uno sfarfillio violaceo si aprì d'incanto a pochi centimetri dal suolo, a poca distanza da Ponyville, nelle vicinanze dell'Everfree Forest, facendo uscire da esso Wish e Rain, che atterrarono entrambi saldi sugli zoccoli.

Lo stallone si guardò attorno, osservando con un certo senso di nostalgia il verde che si stendeva per tutto il paesaggio, il sole splendido che con la propria intensità gli scaldava la pelle pallida trovando persino carina la tremenda foresta ricolma di fiere che, da dove veniva lui, era divenuta una sterile palude incapace di ospitare creatura alcuna.

« Siamo arrivati nel luogo dove si è trasportata Celestia. »

« Si, presumo che il luogo sia questo. Ora direi che non è difficile capire dove sia andata, per cui dirigiamoci al castello così che possa mettere fine a questa storia. » sentenziò lo stallone cominciando a muoversi in direzione della cittadina che grazie al treno lo avrebbe condotto ala meta.

« Non credo sarà così semplice. »

« Perché mai ? Credi che solo perchè tu sei una superiore ed io un smeplice pony non sia in grado di portare a termine tale opera ? »

« No, penso solo che quei manifesti e palloni aerostatici, uniti alla presenza di guardie e dragoni non faciliteranno il viaggio. » disse Rain, puntando lo zoccolo destro in direzione del cielo dove diversi dirigibili stavano fluttuando in svariati angoli del cielo con appese delle immense foto di Wish, con sotto una taglia per chiunque lo avesse avvistato e denunciato, e le medesime immagini si trovavano appese in molti alberi anche attorno a loro, senza contare che nel cielo, un immenso numero di pegasi, Wonderbolts compresi, ed alcuni dragoni volanti, stavano setacciando dall'altro il cielo mentre altri si aggiravano attorno al castello su cui in quel momento i due pony posarono lo sguardo osservando che probabilmente Celestia si era preparata all'arrivo di Wish, denominato in quei manifesti "Il Distruttore".

Lo stallone, con fare iracondo si avvicinò ad uno dei manifesti strappandolo dalla pianta con la magia, cominciando ad analizzare ciò che vi si trovava scritto.

« A tutto il popolo di Equestria e confini, vi si chiede la massima collaborazione per segnalare e favorire la cattura di questo pericoloso criminale, Il Distruttore, colpevoli di atroci crimini verso la sorella gemella della sovrana Celestia, e della distruzione del suo mondo, oltre che di Princess Luna.

Se avvistate questo essere non ingaggiate battaglia, ma recatevi immediatamente in una delle caserme allestite nei vari centri abitati o, se avvistate uno zeppelin o pattuglie, se dotati di magie, richiamate la loro attenzione.

In caso di cattura, colui che avrà favorito alla cattura riceverà una ricompensa di 15,000 bit. » terminò di leggere mentalmente Wish, digrignando i denti all'interno della maschera, creando un suono decisamente sinistro, mentre gli occhi gli si iniettarono di sangue.

« E' decisamente furba. Ha creato questa menzogna per ricevere l'aiuto di questo mondo e metterlo contro di te.

Probabilmente a favorirla è stato anche il fatto che tu sii rimasto dormiente per quasi due settimane, dandole il tempo di creare tutto ciò.

In ogni caso ciò demolisce completamente il tuo piano di utilizzare il treno. » sentenziò Rain, dirigendosi verso un cespuglio, venendo scrutata con odio dal pony.

« Non leggermi nel pensiero ! Se vuoi sapere cosa penso chiedilo, e forse te ne renderò partecipe.

Comunque questo non cambia assolutamente niente. Troverò un altro modo per entrare nel castello e farla finita, prima che provi nuovamente ad attuare la sua pazzia. » sentenziò lo stallone seguindo la superiore nel cespuglio evitando per una frazione di secondi il passaggio proprio sopra di loro di una pattaglia di pegasi.

« Non leggerò nel tuo pensiero se lo desideri, ma è assai impegnativo comunicare con te visto l'odio che provi nei miei confronti e la tua natura schiva presa da tua madre.

Ma ciò non cambia l'attuale situazione che ci impedisce di raggiungere il castello in tempi rapidi. »

« Ne sono già conscio senza che tu lo dica. E non nominare mia madre, non ne hai il diritto.

Piuttosto visto che ci sei e so che puoi farlo, sai dirmi se vi sono altre vie per il castello in tempi brevi ? »

« Stai dunque chiedendo il mio aiuto ? »

« No. Ti sto dicendo di fare qualcosa per rimediare ad un errore da te causato e che potrebbe ripetersi.

Non mi abbasserò a chiedere il tuo aiuto, ti ho concesso di seguirmi a causa di Nero, ma non intendo appellarmi a te. Io non sono come lei. » disse Wish, restando con lo sguardo smeraldo fisso su Rain, la quale col suo sguardo completamente privo di emozione chiuse sondò mentalmente il territorio e gli esseri viventi nelle vicinanze.

« Credo di aver trovato un metodo sufficentemente rapido per arrivare.

Dobbiamo dirigerci a Ponyville, nella piazza principale troveremo una grande tenda, essa ci condurrà a destinazione. »

« Una tenda ? Spero che tu non ti stia sbagliando, ma in ogni caso non ho tempo per pensare a qualcosa di meglio, pertanto dirigiamoci li. » disse lo stallone cominciando ad avviarsi verso la cittadella restando nascosto nella vegetazione, seguito dalla superiore.

I due in pochi minuti giunsero al confine di Ponyville, constatando però come, oltre all'affissione dei cartelli da ricercato di Wish in ogni muro, vi fossero squadre di unicorni in armatura dorata in ogni punto di accesso.

« Temo sarà più difficile del previsto entrare, dovrò per forza sistemarli, ma così facendo rischio di attirare l'attenzione su di me.

E la distanza da quel vicolo alla piazza è considerevole, probabilmente si accorgerebbero di me in pochi istanti, senza contare che in città potrebbero esserci quelle sei...» pensò Wish, studiando la situazione per ideare un piano.

Ma proprio nel momento in cui era certo che l'unico modo fosse quello di partire alla carica, sperando di non essere individuato la giumenta al suo fianco uscì dai cespugli.

« Ci vediamo qui tra un ora, cerca di non farti prendere fino ad allora.

In ogni caso rammenta che la soluzione più logica a volte è chiedere aiuto. »

« Dove diamine vai ?! Torna qui !! »

« Tra un ora, qui. Ricorda. » sentenziò Rain, dirigendosi verso l'entrata di Ponyville, ignorando completamente le parole di Wish, che dovette ricorrere a tutte le sue forze per restare nascosto e non rincorrerla.

Per qualche istante lo stallone rimase ad osservare ciò che stava accadendo e, come probabilmente la superiore aveva pensato, a lei l'accesso fù permesso senza nessun problema.

« Rain, cosa hai intenzione di fare ? » chiese nel frattempo Nero, seduto du una polrona scarlatta, sorseggiando un thé al limone, mescolato con premura con un cucchiaino osseo.

« Vado a riscattare un debito con uno dei miei servi. Non temere Nero, non ho intenzione di favorire in alcun modo Wish, semplicemente ritengo inopportuno sprecare delle vite della dimensione sotto la tua giurisdizione. » disse la ragazza, in piedi difianco a lui con gli occhi serrati, mentre la sua controparte equina continuava a muoversi per Ponyville.

« Comprendo il tuo punto di vista e posso dire di approvarlo.

Ma dimmi, sei certa di ciò che stai facendo ? Ricordo che è uno dei tuoi favoriti, vale la pena metterlo in una simile situazione ? »

« Ritengo che come servo sia suo compito obbedirmi, visto e considerato che deve ogni cosa a me per suo stesso giuramento.

Inoltre per le modalità in cui ragiona non penso ci saranno problemi. » disse Rain giungendo infine dinnanzi all'enorme tenda bicolore al centro della piazza.

« Allora ti lascio agire senza disturbarti. Nel frattempo credo andrò a fare un giro nella dimensione dimenticata, giusto per controllare se vi sono mezzi per potersi accreditare altri servi, a presto cara. » sentenziò l'essere supremo, interrompendo la conversazione con l'allieva.

Nel medesimo istate Wish, ancora nascosto nei cespugli, col favore de buio che stava scendendo, avvolgendo con la propria magia grigia la maschera che lo celava, aveva temporaneamente slacciato i sigilli magici che la tenevano chiusa, avvicinandosi ad un corso d'acqua nella vegetazione, per abbeverarsi e respirare appieno l'aria pura che ancora regnava in quel luogo.

I suoni semi notturni del crepuscolo e della foresta suonavano come una dolce melodia facendogli semi abbozzare un sorriso in volto.

Lo stesso che però, quando vide riflesso nell'acqua, non poté fare a meno di celare nuovamente dietro la maschera inorridito da ciò che vedeva, digrignando con forza i denti.

« Maledetta...tutto questo...dolore e distruzione..

Non avrei mai dovuto accettare, eppure sembrava la cosa giusta...per lei...» sussurrò lo stallone, sentendo per un istante un sentimento che riteneva aver perso ormai da tempo in quel cuore inaridito e ferito, mentre il tatuaggio sul petto prese a brillare.

Lo stallone vi pose immediatamente lo zoccolo destro sopra, premendo con forza.

« Si, lo so. Abbiate ancora un pò di pazienza ve ne prego. Presto questo incubo finirà ve lo giuro. » sussurrò con tono affranto ma deciso, mettendosi però in allarme quando avverti dei passi avvicinarsi, mettendsi in guardia in tale direzione creando con la propria magia una grossa falce grigia, che brandì con gli arti anteriori, con la lama a mezzaluna rivolta verso il basso.

« Tranquillo. Sono io. » disse con voce calma Rain, comparendo dal fogliame facendo tirare un sospiro allo stallone.

« Avevi detto un ora, ne saranno passate almeno quattro, se avessi dovuto attendere ancora me ne sarei andato da solo. »

« So perfettamente che non lo avresti fatto, eri troppo intento a rimembrare il passato e conversare coi tuoi peccati. »

« Ti ho detto che non devi leggere la mia mente, ne tanto meno usare i tuoi occhi astrali su di me dannata !! » sentenziò Wish, che preso dall'ira si scagliò in avanti eseguendo in fendente trasversale verso la giumenta.

Ma prima che la lama la colpisse, l'arma si fermò bruscamente come se si fosse schiantata contro un muro, facendo sollevare lo sguardo in avanti allo stallone constatando come non fosse una parete ciò che aveva parato il suo colpo.

La sua lama era saldamente bloccata tra gli zoccolo anteriori di un grosso pony dal manto rosso con diverse striature nere orizzontali lungo tutto il corpo, che lo fissava con un sopracciglio alzato ed un sorrisetto beffardo in volto.

« Ehy tu, lo sai che non si levano mai gli zoccoli sulle puledre ? Beh è anche vero che questa è un arma, ma penso che possa valere la stessa cosa. » disse il nuovo arrivato, gonfiando la muscolatura sviluppata degli arti anteriori spezzando di netto la lama, che assieme al resto svanì, lasciando Wish disarmato, ma non privo di rabbia.

« E tu ci saresti pagliaccio ?? » disse scrutando lo stallone che si sollevò sugli arti inferiori, flettendo con maestosità la muscolatura in evidenza lungo tutto il suo corpo, fissando con sguardo scarlatto il pony dinnanzi a se.

« Chi sono io ? Beh mi stupisce che tu non lo sappia, io sono il grande ed unico Flame, difensore dei deboli, campione mondiale di wrestling, protettore di tutto ciò che e buono e giusto, nonché devoto servitore della sublime Rain. »

« Aggiungerei inutile pagliaccio senza il minimo senso della misura e che ora se ne andrà a calci. » sentenziò Wish, lanciandosi in direzione del pony, preparandosi a colpirlo con un gancio destro, cercando di trattenere tutta la propria forza per evitare di ucciderlo.

Quest'ultimo però sorridendo, afferrò con entrambi gli zoccoli il polso del pony pallido, facendo cambiare direzione al suo colpo che si abbattè contro un albero incastandovi l'arto.

« Molto bene ed ora...FLAME SUPLEX !! » gridò con esaltazione lo stallone dal manto striato afferrando con gli arti anteriori l'avversario lungo la vita e, con forza inaudita si piegò all'indietro inclinando a schiena in modo quasi innaturale sdradicando dal suolo l'albero in cui Wish era incastrato, e facendo sbattere la testa dello stallone al suolo dietro di se, causando una fortissima vibrazione nel terreno.

Dopo pochi istanti lo mollò e con un balzo andò dinnanzi a Rain fissandola con un sorriso che gli prendeva tutto il muso.

« Un pò gracilino questo distruttore, è bastata un solo colpo per metterlo ko. Certo, non è che mi aspetassi che resistesse alla mia immensa forza, però mi ero pure trattenuto e quindi speravo che-»

« Tu...bastardo...MUORI !! » tuonò nuovamente Wish, rialzatosi dal suolo balzando verso lo stallone che si voltò sorpreso incapace di agire ad un soprassalto così inaspettato, vedendo giungere a pochi millimetri dalla sua gola due lame grigie generate dall'unicorno mascherato.

« Dannata !! Lasciamelo ammazzare !! »

« Non posso, lui mi serve ancora, e sarà utile anche a te. Pertanto vedete di andare d'accordo. » disse con tono sterile la giumente che, con il semplice sguardo aveva immobilizzato a mezz'aria il definito Distruttore, sbalzandolo indietro di qualche metro, facendolo riatterrare sui propri zoccoli, mentre Flame con un sorriso non più tanto convinto, si rimise sui quattro arti, fissando l'equino dinnanzi a se che respirava con forza.

« A questo punto allora direi che possiamo lasciarci tutto alle spalle, insomma se lo dice la padrona così deve essere, piacere pivello io sono Flame e ti darò l'immenso onore di essere il mio amico e fan numero uno !! »

« Io non prendo ordini da nessuno. Non ho padroni e non voglio essere amico di un essere patetico come te. Sei soltanto uno dei tanti lacché dei superiori e supremi.

Mi fai schifo. » ruggì acido, tenendo lo sguardo smeraldo fisso sul grosso stallone e si Rain, la quale si frappose tra i due non appena cominciò a vedere del vapore fuoriuscire dalla dal corpo di Flame, ed illuminarsi la sua cintura da campione.

« Infatti non stai prendendo ordini, stai facendo ciò che è necessario per completare la tua opera.

Se vuoi raggiungere Celestia prima che attivi il manufatto devi giungere al castello in più in fretta possibile, e Flame in questo può esserci utile. »

« Quell'idiota ? »

« Idiota a chi mingherlino !?! »

« Calmo Flame, ci penso io. »

« Si, padrona..» rispose il pony, ritornando dietro la giumenta.

« Patetico, ti obbedisce come un cagnolino. Scommetto che se gli ordinassi di leccarti gli zoccoli lo farebbe. »

« Si, lo farebbe. Ma questo non lo rende certamente peggiore di te, che hai eseguito carneficine ed atti tremendi solo basandoti su una speranza, obbedendo senza nemmeno pensare agli ordini di tua-»

« ZITTA !! COSA NE SAI TU ?!? Io l'ho fatto con le migliori intenzioni !! Tu fai le cose solo per tuo tornaconto personale !! »

« Perchè aspirare ad essere nuovamente felici e sereni non è forse una sorta di tornaconto personale ? Tu ed io, come anche lui e tutte le creature del creato compiono azioni per i più nobili scopi arrivando persino a commettere le più grandi atrocità del creato, tutto per una causa che ritengono nobile.

E' dalle migliori intenzioni e credenze che sono state effettuate le peggiori azioni che vengono ricordate. » disse con voce calma ed esaustiva la pony, lasciandovi sfuggire per un istante una scarica in direzione del cielo, causata dal ricordo di Rising Boss, facendo sgombrare da tutte le nubi che quella sera lo stavano offuscando.

« Sei soltanto capace di parlare, ciò non cambia proprio nulla.

C'è una missione da compiere e stiamo perdendo tempo con questo pagliaccio dalla dubbia utilità, ergo dimmi cosa puoi offrirmi, altrimenti levati di torno ed andrò a galoppo fino a Canterlot se necessario, eliminando ogni ostacolo dinnanzi a me. » Sentenziò Wish, facendo svanire le due falci attendendo una risposta che fosse di suo gradimento, fissando in contemporanea Rain e lo stallone alle sue spalle, che lo fissava in malomodo.

« Molto bene. Nella giornata di domani il circo dove lavora Flame si sposterà nel castello per un esibizione in onore di Celestia e delle due principesse, che assisteranno all'incontro per il titolo mondiale di lotta tra Flame ed un avversario sconosciuto che la tua..regina ha eletto come suo favorito in questo regno.

Noi ci aggregheremo alla carovana ed al circo così passeremo inosservati e potremo entrare all'interno del castello e li-»

« Potrò finalmente eliminarla e far la finita. Accetto.

Ma resta il problema di come faremo ad entrare a Ponyville senza che io sia riconosciuto. »

« A questo penserò io. » disse Flame venendo affianco a Rain, con espressione convinta.

« Tra qualche minuto tornerò al tendone e vi fornirò un diversivo degno di questo nome, a quel punto dovrete solo raggiungere la mia carrozza e nascondervi li, poi qundo tornerò attenderemo il mattino dopo per dirigerci al castello. » disse con tono convinto lo stallone striato sorridendo al pony dinnanzi a se, allungando lo zoccolo destro in segno di pace.

Ma quest'ultimo venne scansato da un colpo secco dell'altro di Wish.

« Bene allora muoviti. E vedi di metterci meno della tua padrona. » sibilò scrutando con ribrezzo il grosso equino che sospirò voltandosi verso la giumenta.

« Ora io vado mia signora, non tema, sa di poter contare sui miei muscoli e la mia forza, non la deluderò per nulla al mondo !! »

« Ne sono conscia, ora vai e mostra a tutti chi è il campione. » disse Rain, abbozzando per la prima volta ciò che si sarebbe potuto definire un sorriso, facendo brillare gli occhi di Flame, che sollevandosi sugli zoccoli posteriori fece un grosso urlo, flettendo tutto i muscoli per poi lanciarsi al galoppo verso Ponyville seguito dagli sguardi di entrambi.

« Vuoi spiegarmi perchè tieni un simile idiota alle tue dipendenze ? Pensavo che voi esseri superiori ricercaste esseri di grande potere per renderli vostri servi e renderli ancora più potenti, oppure disperati che hanno perso tutto.

Pertanto devo immaginare faccia parte della seconda scelta o erro ? »

« Mi chiedi questo perché non lo ritieni forte ? »

« Prima quel suo colpo non l'ho nemmeno avvertito, certo avrebbe probabilmente arrecato danno alla maggior parte dei pony, ma già soltanto un ibrido o un essere più grande lo avrebbe sopraffatto, pertanto mi chiedo la sua utilità. »

« Sei decisamente superficiale Wish. Il suo potere va ben oltre a quello che immagini, è talmente grande da far apparire il tuo una briciola. Peccato che non sarebbe mai adatto ad essere un servo di prim'ordine con grandi poteri proprio a causa di alcuni lati di se.

Ma posso garantire che in questa missione ci tornerà utile. »

« Anche se ne dubito, non credo ci siano molte scelte. Solo vorrei una spiegazione.

Prima era un sorriso quello che ho visto ? »

« Se anche fosse ? Ritieni che sia sbagliato ? »

« Ritengo che tu non provi il ben che minimo sentimento ed emozione pertanto un sorriso da te non può essere altro che una menzogna. » disse con tono schietto lo stallone tenendo lo sguardo puntato sulla propria interlocutrice apparentemente imperturbabile malgrado ciò che le veniva detto.

« A volte una menzogna può dare le speranze e la carica necessaria per vincere ogni nemico e limite. Credimi quando ti dico che se volesse potrebbe essere una grande minaccia, perchè nel suo cuore regna un mondo di bene, che proprio per questo potrebbe divenire la tenebra più oscura.

Ma ritengo che sia quasi ora di andare. »

« Da cosa lo capisci ? »

« Guarda ed ascolta, e capirai da te. » disse Rain, tenendo lo sguardo puntato verso Ponyville.

Nel medesimo istanti una dozzina di scoppi vennero udito e scie luminose riempirono il cielo per poi esplodere in migliaia di colori illuminando tutto la cittadina.

La voce proveniente dagli autoparlanti del circo si espansero come tuoni, chiari e concisi.

« Signori e signore accorrete presto al grande tendone !! Solo per stasera per voi abitanti di Ponyville, il grande e magnifico Flame si esibirà nelle sue mirabolanti imprese di forza per intrattenervi e dimostrarvi che nessuno potrà mai farvi del male !! » disse una voce dagli autoparlanti per poi essere sostituita da quella del pony striato.

« Proprio così miei fan !! Venite tutti quin stasera nessun biglietto sarà necessario !! Ed ogni puledro e puledrina avrà diritto ad un incontro di lotta ed autografo offerto da me !! Coraggio, non temete, perché ora qui, CI SONO IO !!

Il Distruttore non avrà nemmeno il coraggio di avvicinarsi, e se sarà talmente folle, gli farò talmente male da farlo correre dalla mammina in lacrime !!

Coraggio, venite tutti quanti !! E ricordate !!

Mai più paura e dolore, se nella zona c'è il vostro lottatore !! » tuonò Flame mentre atri fuochi artificiali esplosero in sequenza in cielo, delineando il suo volto sorridente, mentre da tutto il paese cominciò a sentirsi un immenso vociare ed inneggiare col suo nome che si concentrava tutto verso l'interno di Ponyville, attirando persino le guardie le quali lasciarono le loro postazioni per trottare anch'essi allo spettacolo, cullati dal pensiero della sua presenza.

« Non posso crederci...»

« Al fatto che ci sia riuscito ? »

« No, al fatto che tutti quei pony si lascino convincere così facilmente dalle parole di un esaltato che non ha nemmeno poteri magici e che non possiede alcun talento specifico.

Dunque devo supporre che ci sia il tuo zampino. » disse Wish, cominciando a trottare verso il vicolo ora sgombro, seguito dalla superiore.

« Ti sbagli, tutto questo è opera sua. La sua forza, la sua popolarità e successo se li è guadagnati da solo.

Io gli ho solo offerto il potere di "canalizzazzione" e di concedergli libertà di movimento su questo regno purché usi il mio dono solo in determinate circostanze e mai per scopi personali. »

« In altre parole non potrà mai attingere a tale potere, visto che come hai detto tu ogni singola azione viene fatta per un tornaconto personale.

Hai ottenuto uno schiavo in cambio di niente, come già sospettavo è soltanto un idiota. » sentenziò lo stallone pallido infilandosi all'interno della cittadina assieme alla superiore, trovando le strade praticamente sgombre da qualsiasi pony e le porte delle case lasciate aperte dagli abitanti, talmente esaltati che probabilmente erano corsi via senza preoccuparsi di nulla.

Mano a mano che procedevano nel paese, il chiasso proveniente dal centro della piazza e dal cielo aumentava, assieme alle acclamazioni per il pony, precedute da annunci dell'arbitro che annunciava le sue azioni.

« Così ci metteremo troppo, prendiamo una strada più veloce. » disse lo stallone, approfittando di due abitazioni molto vicine e, correndo e saltando contro i muri paralleli giunse in pochi istanti sul tetto mentre alla giumenta bastò un balzo per raggiungerlo.

Da li si poteva vedere perfettamente il ring spostato all'esterno della tenda dove lo stallone striato, al suolo stava gridando, in modo più infantile e finto possibile, mentre un puledrino gli stava saltellando sulla groppa, tra gli applausi e le risate degli spettatori.

« Si sta rendendo ridicolo. Come ho detto, un pagliaccio. » disse Wish, cominciando a saltare di tetto in tetto in direzione delle carovane parcheggiate a poca distanza dal vicolo d'uscita del paesino.

« Ti sbagli, e' tutto fuorché un pagliaccio. Sta traendo forza da essi, ed allo stesso tempo dona loro speranza e fiducia.

Qualcosa che né te, né i tuoi genitori sono riusciti a fare con te e col loro popolo.

Ma non mi aspetto che tu capisca. »

« Non mi importa capire, non ha senso ciò che dici. La forza la si ottiene col potere personale, con le lezioni e pratica.

Amicizia, armonia ed amore...quelle ti danno solo la pallida illusione di essere forte, ma come ben sai non è così.

Nel mio mondo penso di averlo dimostrato appieno, vista la sorte che è toccata alle portatrici ed hai regnanti del Crystal Empire, e nemmeno l'oscurità ha saputo tenermi testa, questo perché in entrambi i casi si cullavano dei loro poteri, e per questo sono stati sconfitti. » disse il pony, rimembrando ancora i gemiti e grida di coloro che erano caduti sotto i suoi colpi.

« E comunque io non ho genitori, io ho solo una madre, niente di più. Pertanto smetti di dire che possedevo dei genitori, io non ho mai avuto una famiglia. »

« Tu illudi te stesso in questo modo. Ma immagino sia normale, dopo tutto qello che è acaduto, i tuoi sentimenti ed anima ne avranno risentito e-»

« ATTENZIONE SIGNORI E SIGNORE !! E' appena giunta un avversaria di tutto rispetto qui sul nostro ring !! Un bell'applauso per l'elemento dell'armonia della Lealtà, Rainbow Dash !! » tuonò l'arbitrò mentre nel cielo in immenso Rainboom Sonico esplose ed in mezzo al ring la pegaso azzurra fece la sua comparsa, fissando con guardo spavaldo lo stallone striato, che rispose sorridendo ed aggrottando le sopracciglia.

I due pony sui tetti si fermarono per un istante osservando ciò che avveniva al centro della piazza dove il pubblico aveva preso a tifare ancora più forte, sia per uno che per l'altra.

« Temo che il tuo servo non sarà più in grado di aiutarci che combatterà contro quella.

Ha una velocità elevatissima ed i suoi colpi pertanto hanno una forza consistente, probabilmente arriverà tutto rotto alla carrozza, se ci arriva. »

« Ne sei sicuro ? Saresti pronto a scommetterci ? Ricorda che quello è un incontro di lotta, non una battaglia all'ultimo sangue, vigono regole precise e lui è il migliore nel suo campo. »

« Ho seri dubbi, ma in ogni caso credo fermamente in ciò che ho detto, e lei sarebbe in rado di sconfiggerlo in ogni momento, a qualsiasi regola. »

« Dunque se vincerà lui tu dovrai rispettarlo ed andarci d'accordo. »

« Bene, ma nel caso certo che non vincesse lui, io voglio che tu vada contro le vostre leggi e torni indietro nel tempo ed impedisca a Celestia di compiere ciò che ha fatto. » disse lo stallone affiancandosi alla giumenta, tenendo il proprio sguardo smeraldo fisso su di lei.

« Mi sembra un pò troppo per una scommessa, visto che ciò che tu mi chiedi va ben oltre le leggi che i supremi si sono prefissati.

Ma accetto. » disse secca lei, sedendosi a guardare lo svolgimento dell'incontro, seguita da Wish, il quale aveva una certa speranza, se così si poteva definire, di aver forse trovato un modo per impedire gli orrori che ancora tormentavano la sua mente, anche se questo avrebbe significato venir cancellato dall'esistenza stessa.


Chap - 4 La verità

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L'atmosfera attorno al ring era bollente, le voci degli spettatori erano quanto di più assordante poteva esserci, per tale motivo l'arbitro, un unicorno azzurro, stava utilizzando la propria magia per fare sentire le voci dei due contendenti in risalto su tutte le altre.

« Bene, bene. Guarda chi abbiamo qui, una delle portatrci degli elementi e principessa dell'amicizia della lealtà.

E' un onore averti sul ring, ma non pensare che ci andrò piano con te solo perchè sei una signorina. » disse Flame sollevato sugli arti posteriori tenendo gli anteriori incrociati sul petto, mostrando fiero la cintura di campione con una tema fiammeggiante attorno alla groppa e petto.

« Non preoccuparti, fai pure del tuo meglio !! Perché sono qui per dimostrare a tutti che l'unica campionessa di Ponyville sono io e non tu !! Quindi preparati a cedermi quella cintura e rinunciare all'incontro a Canterlot !! » ruggì in risposta la giumenta sollevandosi di qualche centimetro dal tappeto del ring con leggeri battiti d'ala.

« Ed allora cominciamo forza !! Deep Blue, suona la campanella e preparati a contare !! » esplose lo stallone preparandosi a partire alla carica mentre l'unicorno, come chiesto fece risuonare il dong di inizio del match, tra gli urli del pubblico entusiasta e gli sguardi di Rain e Wish, appostati sui tetti di una casa nelle vicinanze, entrambi sicuri della propria scommessa.

« Preparati a saggiare la mia forza !! FLAAAAME CHARGE !! » tuonò il pony striato lnciandosi al trotto verso la giumenta a testa bassa pronto a caricarla con tutto il suo peso.

Questa con sguardo sicuro gli si lanciò anch'essa contro sfruttando la massima propulsione delle sue ali, ponendo gli zoccoli anteriori in avanti pronta all'impatto.

« Direi che ormai ci siamo, quando lo colpità verrà scaraventato fuori dal ring ed io vincerò la scommessa. » disse Wish con aria convinta, osservando Rain impassibile.

« Sei troppo convinto. » rispose lei fissando il ring.

In quello stesso istante, un forte scontro si avvertì, provocato dagli zoccoli anteriori dei due che si erano scontrati.

Flame venne spinto indietro di pochi centimetri, mentre la pegaso, con gli zoccoli ben piantati continuava a sbattere le ali senza riuscire a smuoverlo.

« Niente male !! Sei riuscita a smuovermi !! Ma ora tocca a me !! » disse il pony striato, afferrando gli zoccoli dell'avversaria coi propri, cominciando a girare ad altissima velocità sul proprio asse.

« FLAAAAAME SWING !! » tuonò lui continuando a roteare sempre più forte creando una vortice d'aria quasi visibile ad occhio nudo che fece sollevare dal suolo tutte le cartacce e volare via molti cappelli tra il pubblico.

« Puoi chiudere la bocca Wish, tanto so che l'hai aperta. » disse quasi con un tono ironico Rain, verso il proprio interlocutore, il quale effettivamente, all'interno della maschera, aveva occhi e bocca sgranati.

Nel medesimo istante Flame lasciò andare Rainbow Dash, la quale andò ad impattare contro uno degli angoli del ring ring restando legata alle corde e con la testa che le girava dopo quell'attacco, mentre il pubblico in bisibiglio acclamava con forza e foga il nome del loro campione.

Quest'ultimo con gli arti anteriori alzati verso l'alto richiamava a se tutte le loro voci e sorrideva per loro, per poi abbassare l'arto destro cominciando a strofinarlo col sinistro.

« Signori e signore pare che ci stiamo per avviare al momento finale dell'incontro !! Sapete bene cosa sta per arrivare !! »

« FLAME BLITZ !! FLAME BLITZ !! » si cominciò ad alzare dal pubblico mentre la pegaso, leggermente ripresasi, si liberò dalle corde ciodolando verso l'avversario.

Quest'ultimo si lanciò in corsa verso di lei, centrandola in pieno collo con l'arto destro teso con una potenza tale da farla rigirare su se stessa, e riatterare al suolo col ventre all'aria e gli occhi traballanti, mentre dall'altro lato Flame, con lo zoccolo alzato al cielo cominciò a contare assieme al pubblico ed all'arbitro.

« 3 !! 2 !! 1 !! E Flame vince anche questo incontro !! » tuonò Deep Blue suscitando un acclamazione tale che persino dall'Everfree Forest si levarono diversi volatili svegliati dal fracasso.

« A quanto pare ho vinto io.

Spero manterrai la parola data Wish. » disse Rain alzandosi e riprendendo a dirigersi verso le carrozze, seguita da uno sbigottito stallone.

« Ci deve essere un trucco. E' impossibile che sia riuscito a vincere in quel modo, ho valutato attentamente le sue mosse e forza impiegata, non sarebbe mai riuscito ad ucciderla in un scontro. »

« M questo non era uno scontro, è ben diverso. Molti credono che incontro e scontro siano la stessa cosa, ma il primo è un modo per mettersi alla prova e per l'appunto incontrarsi e migliorarsi e conoscere le potenzialità individuali seguendo regole precise.

Il secondo è semplicemente un conflitto di ideali nel quali viene utilizzato ogni mezzo possibile per vincere e spesso non vi è rispetto tra gli avversari.

Tu sfortunatamente hai sempre e solo avuto modo di vedere ed attuare solo il secondo, per questo non puoi capire, tant'è vero che anche poco fa nella foresta, se non te lo avessi impedito, lo avresti ucciso non capendo che stava semplicemente cercando di tastare le tue forze.

Certo ha metodi suoi, ma non ha mai sbagliato o fatto male a nessuno, per questo è rimasto scoperto dal tuo attacco a sorpresa perché avete due modi differenti. » concluse la giumenta giungendo all'ultima casa, al di sotto della quale si estendeva il terreno provvisoriamente utilizzato come parcheggio per le carrozze.

« Dunque combatte senza il desiderio di ucciere. Questo a mio avviso lo rende soltanto un debole, niente di più.

Non potrà mai difendere ciò che ama se non è pronto ad uccidere. »

« Sono ideali diversi i vostri, non potrai mai capire i suoi come lui i tuoi. Ora entriamo nella sua carrozza ed attendiamo che ritorni. » disse Rain, balzando dal tetto atterrando sofficemente sul suolo frenando la caduta coi suoi poteri, mentre lo stallone scese balzando sul tetto di una carrozza e poi sul terreno, continuando a seguire la superiore.

I due passarono una grande quantità di quelle abitazioni su ruote, fino a giungere a quella del campione, palesemente riconoscibile dalla sritta "The Champ" incisa sui lati e dai colori del suo manto presenti su tutta la cocca.

« Decisamente pieno di se. » pensò Wish, entrando assieme a Rain all'interno dell'abitazione, osservandone l'interno ed il mobilio.

Vi era un letto singolo con coperte nere e rosse, diversi poster appesi al muro con la sua immagine, un armadio in legno ed il soffitto totalmente ricoperto di disegni di scarsa qualità affitti con dei chiodi.

« Onestamente me l'aspettavo molto diversa dall'esterno. Sembra la stanza di un puledrino, e quei disegno sono decisamente orridi, a prescindere dal fatto che raffigurano quasi tutti lui. »

« Forse per te saranno orridi, ma per lui sono il tesoro più importante, sono i regali dei suoi fan, e dentro quell'armadio, come puoi ben vedere si trova il resto. » rispose lei, facendo aprire il mobile nel quale vi erano altri disegni, lettere ed alcuni trofei a cui era incollata una foto che parve incuriosire Wish.

Questi si avvicinò cominciando a studiarla con interesse, osservato a sua volta da Rain come se sapesse bene ciò che passava in quel momento nel cuore del pony.

« Lui...lui l'ha conosciuta. In questa foto...»

« Proprio così. Lui le conosce entrambe, è stato scelto proprio da loro per essere quello che è ora, e tua madre lo considera probabilmente come una delle stelle più splendenti nella sua notte, visto che lui proprio per lei, si esibisce soltanto nel buio. » disse la superiore, avvicinandosi Wish, contemplando con lui la foto la quale ritraeva Luna e Celestia sollevate in aria da Flame con attorno le sei principesse dell'amicizia, tutti intenti a ridere.

In quell'istante il tatuaggio sul petto dello stallone riprese a brillare con forza.

« Si...lo so che la odiate...ma presto sarete vendicati, ed io potrò finire tutto questo. »

« Ne sei certo ? Probabilmente la rivedrai, anche se non sarà propriamente lei.

Pensi che saprai gestire questa cosa ? »

« Ne sono certo. Non posso permettermi di esitare. Per lei...e per loro. » rispose lui, con voce leggermente commossa, mentre la porta alle loro spalle si aprì.

« Ah ! Vedo con piacere che siete riusciti a trovarla, avevo paura non la riconosceste tra tutte le carrozze ! » disse quasi ironicamente lo stallone dal manto striato, entrando per poi richiudersi dietro la porta.

« Un ottimo incontro Flame, un grande spettacolo come sempre. Stai bene ? »

« Certo mia signora, questo corpo è d'acciaio e niente lo può piegare !! Ho solo bisogno di un pò di riposo e delle mie caramelle, e tutto passerà. » disse lui, avvicinandosi al proprio letto, da sotto al quale estrasse una boccia di vetro con all'interno diverse capsule colorate, delle quali ne prese tre, per poi riporre i contenitore al proprio posto e distendersi sul letto, trattenendo un gemito di dolore.

« Se lo desideri posso far si che il tuo corpo diventi insensibile a questo dolore e quindi tu debba smettere le cure. »

« No mia signora, sarebbe scorretto nei confronti dei miei sfidanti. Se non sentissi il dolore sarei inarrestabile e sarebbe dannoso anche per me, perchè non saprei quando il mio fisico raggiunge il limite.

Ma sono grato per l'offerta. » disse lui sorridendole per poi spostare il proprio sguardo versoWish.

« Hey amico, hai visto il mio incontro ? Se così capisco bene se vorrai un autografo, però se non ti spiace, te lo farò su un altra foto.

Quella che stai guardando è molto preziosa per me, pertanto non posso rischiare di rovinarla. »

« Parlami di lei. »

« Come scusa ? Della foto ? »

« No di lei, voglio che mi parli di Luna. Perfavore. » disse lo stallone dalla pelle pallida avvicinandosi al letto, facendo galleggiare con la magia la foto dinnanzi al muso di Flame, che sorrise.

« Vuoi proprio che te ne parli ora ? Perché io sarei un pò-»

« Si. Fallo ora, ho bisogno di conoscere cose che non ho mai saputo...» disse con una fatica inimmaginabile il pony, facendo illuminare per un attimo gli occhi allo stallone dal manto striato.

« Beh se me lo chiedi così come posso tirarmi indietro. Solo non saprei da dove partire, cioè tu fino a dove conosci la sua storia ? »

« Fino al ritorno dal suo esiglio ed alla sconfitta di Tirek, poi poco altro...non ho avuto modo...di conoscerla bene...» disse con tono triste Wish.

« Mmm capisco, bene dunque...io l'ho conosciuta poco dopo la sconfitta per l'appunto di quel malvagio, visto che entrambe avevano bisogno di riposare e si erano recate sull'isola dove io con la mia famiglia e gente dimoravamo.

Ricordo che fù un evento davvero memorabile che delle simili autorità si recassero in visita da noi.

E li conobbi entrambe, sai come figlio del capo isola fui incaricato di proteggere entrambe e fare loro da guida nella foresta, nelle acque e dovunque la loro curiosità le spingesse. »

« Prima che ti chiedi perché non si siano fatte scortare dalle loro guardie è semplice, armature pesanti e clima motlo più caldo avrebbero sfiancato dei pony normali, mentre un isolano non avrebbe avuto simili problemi. » disse, intromettendosi per un istante, Rain, per poi lasciare nuovamente la parola al campione.

« E' stato un soggiorno breve ma intenso, entrambe rimasero affascinate dalla nostra cultura, onore e rituali, specialmente Luna.

Lei adorava il nostro culto per il suo astro e le danze rituali che eseguivamo durante la notte per onorare il suo lavoro.

Certo anche Celestia ne fù stupita, ma diede l'impressione come se lo aspettasse, come se le fossero dovute tali cose. »

« Capisco perfettamente ciò che intendi...fin troppo bene. » pensò lo stallone dal manto bianco, avvertendo lontane grida passate nella mente.

« Dopo quella visita accaddero diversi avvenimenti, tra cui quello di pensare ad un piano per demoralizzare i malvagi, dato che le principesse dell'amicizia erano costantemente lontane da Ponyville, in giro per i regni a risolvere i problemi, pensarono di eleggere qualcuno che facesse come una sorta di repellente per l'oscurità, e qui entrai in gioco io.

Fù Luna a scegliermi come fiamma nella notte più oscura, avrei dovuto essere ciò che per i pony potevano essere lei e sua sorella, ma in un modo completamente diverso.

Non essere loro superiore, ma essere la loro speranza, uno di loro, qualcosa a cui tutti loro potevano ambire ad essere.

Insomma il campione dei pony trai pony. » disse lui sorridendo, fissando prima il proprio interlocutore e poi Rain.

« In quel momento la padrona mi apparve e mi concesse il suo aiuto, consigliandomi metodi e cose da attuare per poter realizzare al meglio il mio compito per le principesse. »

« Quindi è così che è andata. Credo di poter capire, però non hai risposto alla mia domanda, lei come è ? »

« Beh dunque, dolce, gentile, con la voce che a volte può spaccare i timpani ma anche incantare ogni creatura.

Ha una mente molto calcolatrice ma sfortunatamente si fa prendere spesso e volentieri dall'istinto commettendo errori banali. Ma tutto sommato è la mia principessa preferita. »

« Ha mai voluto un figlio? » irruppe la domanda di Wish come un tuono a ciel sereno, lasciando per un istante lo stallone in silenzio intento a scrutare gli occhi smeraldo del proprio interlocutore.

« Mi fai una domanda molto difficile...non ho mai azzardato una simile domanda alla principessa, anche se onestamente l'ho sempre vista guardare con passione i puledrini, ed in più dopo che è giunta la gemella di Celestia ho iniziato ad essere allontanato da Luna, quasi come se le desse fastidio la mia presenza a corte, infatti ora posso andare a palazzo solo per esibirmi, ma per avere un colloquio devo fare un giro burocratico lunghissimo. »

« Come immaginavo. Dobbiamo muoverci subito ed andare al castello !! » sentenziò Wish avviandosi verso la porta.

« Impossibile.

Il capo tenda ha stabilito che la partenza è fissata per le nove di domattina, pertanto hai ancora diverse ore prima di poter arrivare la. »

« MA NOI DOBBIAMO ANDARE LA !! ORA !! FAI MUOVERE QUESTO CIRCO ALTRIMENTI IO-»

« Starai tranquillo ed attenderai. Questo è quanto. » sentenziò Rain ammonendo con lo sguardo il pony che rispose fissando in malomodo la giumenta, che si stava avvicinando allo stallone striato che aveva preso a tossire forte.

Lentamente gli pose lo zoccolo sinistro sul petto, avvertendo un leggero brivido lungo il corpo.

« Ne sei conscio che non potrai andare avanti ancora a lungo ? Dovresti lasciarla uscire ogni tanto, o finirai per-»

« Lo so mia signora, ma sento che il momento è vicino, quindi devo solo resistere ancora un pò.

E poi sono la fiamma che distrugge le tenebre, il campione del bene, non posso fallire e cedere dinnanzi a niente e nessuno. » disse Flame, asciudandosi un rivolo di sangue che gli era sceso dalla narice sinistra.

« In ogni caso, potresti ora raccontarmi tu la tua storia , visto che io ti ho fatto il favore di dirti ciò che desideravi. » continuò lo stallone rivolgendosi verso il pony dal manto pallido, che gli si avvicinò fino a giungere accanto a Rain.

« Tu morirai vero ? Ne sono certo, lo sento. Vedi di essere vicino a me quando ciò accadrà.

Luna tiene a te, pertanto non posso fare a meno di farlo...» disse lui, toccandosi il tatuaggio sul petto con lo zoccolo destro.

« Non ho alcuna intenzione di morire, credimi. Ma su, raccontami la tua storia, visto che credo che tutte le storie raccontate dalla gemella di Celestia siano solo frottole, la mia padrona ha detto che la verità era un altra e non che sei il famigerato "Distruttore". »

« Dimmi, cosa si dice di me ? »

« Mmm dunque...che tu abbia ucciso Luna per ottenere il suo potere, hai eliminato praticamente ogni forma di vita su Equestria per assimilarne il potere e divenire il signore incontrastato di una terra ormai priva di vita...e che lei sia la sola superstite al massacro da te perpetrato. » disse Flame, osservando Wish, che sgranò gli occhi, cominciando a respirare con forza.

« Dunque è questo ciò che ha racontato.

Vuoi la verità, ebbene l'avrai. Si, io ho sterminato davvero puledri, stalloni e giumente.

Ho eliminato draghi e numerose creature magiche, ed ho ucciso le principesse dell'amicizia una ad una, e da tutte queste morti ho ghermito le anime necessarie -» disse secco lo stallone facendo di colpo alzare Flame, che con tutti i muscoli contratti lanciò un violentissimo gancio destro verso il pony, mirando alla maschera.

« BASTARDO !! » tuonò abbattendo con tutta la forza che aveva in corpo il colpo.

Questo però non raggiunse mai Wish, poichè venne intercettato da Rain, che con la punta dello zoccolo sinistro lo fermò con estrema facilità, facendo poi cenno al servo di sedersi.

Quest'ultimo seppur malvolentieri acconsentì sedendosi nuovamente sul suo letto, tenendo lo sguardo puntato verso il pony pallido.

« So che probabilmente è difficile da comprendere, ma tutto ciò che ho fatto, le stragi e morti...avevano un senso ed uno scopo preciso.

E posso assicurare che nessuna delle mie vittime ha provato dolore, non troppo almeno...»

« Perché...?? Voglio sapere il motivo che può spingere qualcuno a compiere simili atrocità...?? »

« L'amore...il senso di colpa, l'obbedienza dovuta, la fiducia e la disperazione...ecco il motivo, il tutto alimentato dalla speranza. » disse con tono secco Wish, sedendosi a terra, con affianco Rain, la quale osservava il proprio servo con sguardo ammonitorio, così da impedirgli qualsiasi altro intervento e di udire quanto veniva raccontato.

« Dimmi, sai bene che gli alicorni hanno una vita pressoché eterna e pertanto, se non in coppia con un simile della loro specie sono destinati ad una vita di eterna solitudine, lo comprendi vero ? »

« Non vi sono studi che certifichino questo, anche se nelle nostre tradizioni è credenza credere questo. »

« Bene, ora immagina che ve ne siano due, e per volontà del destino questi si innamorino, e decidano di avere un piccolo, questo cosa ti sembra ? »

« Direi fantastico, chiunque vorrebbe avere un cucciolo e qualcuno da amare ! »

« Sbagli.

Quello che hai detto sarebbe giusto se si trattasse di normalissimi pony, ma non quando si tratta di alicorni, ancor più se di due principesse, il che ovviamente ti porterà a capire il problema. » disse Wish, restando qualche istante in silenzio osservando Flame, immobile a fissarlo come se non avesse afferrato il concetto.

« D'accordo, te la faccio più semplice.

Non può esserci un puledro senza una mamma ed un papà, pertanto questi due alicorni se fossero del medesimo sesso non potrebbero avere un cucciolo, ma quando si è regnanti persino le leggi della fisica possono essere combattute...seppur con un grave prezzo. » disse lo stallone dal manto pallido togliendosi gli abiti di dosso mostrando il suo corpo ricoperto di cicatrici e rivelando il proprio cutiemark.

Un grosso sole in un cielo stellato con all'interno una mezzaluna più chiara.

« Io sono il cucciolo che non sarebbe mai dovuto nascere, un errore contro natura ed abomineo.

Il figlio di due sorelle, concepito dalle due e partorito dalla più giovane sotto lo sguardo di un essere soprannaturale, che con grandi poteri permise la mia nascita.

A quel tempo le due sorelle, malgrado le rivolte popolari dovute ad un simile gesto dopo avermi pubblicamente presentato, rivelando quanto fossero falsi i valori di accettazzione ed amore, dovettero affrontare qualcosa di ben più grave della vergogna.

Il peso della creazione. » disse il pony, soffermandosi qualche istante avvertendo nel cuore un forte dolore.

« Quindi tu sei figlio...»

« Si, Celestia e Luna sono le mie madri, ma fù la seconda ad ospitarmi in se, ed anche colei che pagò il prezzo più alto.

Mentre io crescevo le sue forze vitali e magiche venivano trasferite a me, debilitandola sempre più.

Io da cucciolo non potevo capire visto che fino ai cinque anni per lei fù sostenibile, ma la vedevo relativamente poco visti i disordini del regno, e passavo la maggior parte del tempo con Celestia, la quale però amavo più sua sorella e compagna di me, facendomi palesemente capire che io ero stato solo un desiderio di Luna. »

« Ma...perchè non avete fatto qualcosa per aiutarla ?! Non capisco, erano due alicorni, le principesse dell'amicizia, o persino i supremi, possibile che non vi fosse cura ?! »

« L'unica cura era uccidermi. Uccidendo me la forza vitale e la magia di mia madre, le sarebbero stati restituiti, ma lei non volle che io sapessi ciò, tenendomi all'oscuro di questo segreto, finendo poi...»

« Poi...? »

«...una notte nel castello, avevo intorno ai nove anni, e stavo giocando nella sala del treno di notte...di colpo apparve Celestia furibonda con le lacrime agli occhi, che come una belva cominciò a picchiarmi selvaggiamente, continuando ad urlare che era tutta colpa mia, che non mi aveva mai desiderato e che dovevo sparire.

Detto ciò, provò a colpirmi con un potente incantesimo ma a frapporsi fra me e lei intervenì Luna, la quale debilitata da me...non riuscì a reggere il colpo.

La vidi morire dinnanzi a me, facendo promettere a Celestia sul loro amore che mi avrebbe protetto e trattato come lei...» terminò Wish, con un leggero singhiozzo, inclinando il volto verso il basso serrando gli occhi smeraldo mentre lo stallone striato digrignava con forza i denti immaginando nella propria mente ciò che il suo interlocutore aveva passato.

« Non la perdonerò mai per quello che mi ha fatto. Mi ha portato via mia madre e dopo aver fatto ciò...mi fece torturare, ed asportare le ali accanendosi su di me per quello che era successo facendomi pesare la morte di Luna...ed io da sciocco puledrino le credetti...

Anche quando mi disse che esisteva un modo per riportarla indietro io la ascoltai, e fù proprio per quella speranza...quell'amore che rivolevo indietro che mi misi ad eliminare gli esseri viventi, poiché secondo un antico manoscritto di Starswirl il Barbuto, entrando in possesso di un manufatto antico e di una sufficente quantità di magia e vita, si poteva riportare in vita persino i morti. »

« Ma ovviamente per fare ciò Celestia dovette ricorrere al nostro aiuto. » si intromise Rain.

« Lei mi chiese di far si che suo figlio non potesse essere accettato dalla morte, e che qualsiasi essere da lui ucciso venisse conservato all'interno del suo corpo, così che un giorno tutti potessero tornare alla vita. »

« Vero...ma al costo che io dovessi udire le loro voci straziate nella mia testa e cuore in eterno, finendo per dover indossare questa maschera...per estraniare quelle voci e non impazzire. » riprese Wish, tornando a narrare.

« Quindi...cosa è venuta a fare qui tua mad-»

« Chiamala Celestia. Lei non è mai stata e mai sarà mia madre. »

« Lei...cosa è venuta a fare nel nostro mondo ? Perché immagino che se è qui da sola è perchè qualsiasi cosa volesse fare non è riuscito...»

« Esattamente. Il manufatto da lei utilizzato per racchiudere tutte le energie necessarie per la resurrezzione si è rivelato essere inefficacie per tale scopo.

Purtroppo nemmeno tutte quelle vite sono sufficente per un alicorno, ma lei insisteva col fatto che ne servissero solo altre e basandosi sul suo amore per Luna, ormai divenuto follia, ha deciso che sacrificherà qualsiasi essere vivente se necessario per rivederla.

Ho provato a fermarla, ma sfortunatamente il potere del manufatto, che ora si trova nella sua corona, la rende molto più potente e pericolosa, la sua mente avvelenata da questo desiderio non le permette di capire il dolore che porta.

Per questo la devo fermare, in un modo o nell'altro. » disse Wish, alzandosi, cominciando a dirigersi verso il fondo della carrozza fissando attraverso una finestra sul tetto il grande astro lunare che stava iniziando ad illuminare il cielo.

« Intend ucciderla, vero ? » chiese Flame, alzandosi dal letto, iniziando a dirigersi verso di lui.

« Si. Lo farò. Per tutti coloro che hanno sofferto e per liberarli.

Una volta distrutto il manufatto, le energie vitali saranno libere e la gente di mia madre potrà nuovamente tornare a vivere grazie alle memorie ed energie racchiuse dentro di me. »

« Comprendo. La tua è veramente una storia triste, a cui a tratti faccio fatica a credere...però voglio crederti, visto che la padrona crede in te.

Però avrei solo un ultima domanda...»

« Sentiamola. »

« Se tu avessi saputo fin da subito che morendo avresti salvato tua madre, lo avresti fatto ? Ti saresti eliminato ? » chiese Flame, osservando Wish voltandosi verso di lui fermandosi col volto ad un non nulla dal suo.

« Esiste percaso qualcuno che risponderebbe negativamente a questa domanda ? » rispose lo stallone dal manto pallido, restando immobile dinnanzi al proprio interlocutore, facendo calare nella carrozza un silenzio profondo.

« Sei un bravo pony Wish, forse con una condotta troppo fredda, ma non sei malvagio.

Non ti preoccupare, risolveremo tutto questo e potrai sistemare tutto, altrimenti giuro che appenderò la cintura di campione e farò lo spazzino. » disse l'equino dal manto striato sorridendo leggermente per poi avviarsi verso la porta.

« Restate qui, io vado a sollecitare la partenza. » sentenziò Flame, uscendo dalla carrozza, sicuro che quello che aveva udito un ringraziamento provenire dal pony definito Distruttore


Chap 5 - Runioni

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3596443

Pochi minuti dopo l'uscita dello stallone striato dalla carrozza, un vociare incessante prese a risuonare in tutto l'accampamento, e vedendo dalla finestra Wish cominciò a vedere come il grande tendone si stesse lentamente sgonfiando.

«Suppongo che per questo dovrò ringraziarlo. »

«Solo per questo ? Non mi pare fosse tenuto a rispondere alle tue domande su Luna.

Comunque non mi aspettavo avresti rivelato la tua storia così facilmente. »

« E' stato così solo perché l'ho voluto io, non credere che io abbia cambiato idea su di te. Ti considero ancora una delle cause di ciò che è successo, e lui è un tuo lacché, e pertanto non mi può essere di intralcio in alcun modo. »

« Devo farti notare come ha facilmente sconfitto Rainbow Dash ? »

« Ed io devo rimembrarti che le tranciai di netto le ali e misi fini alle sue sofferenze prima ancora che potesse assumere la sua forma da principessa ? » rispose Wish, fissando con sguardo seccato la suprema, la quale senza farsi troppi problemi sospirò e si andò a coricare sul letto del suo servo.

« Non dirmi che sei stanca ? Da quanto so voi non avete questi bisogni. »

« Infatti non ne ho. Ma a volte sperimentare anche cose inutili può farti apprezzare la semplicità del creato. Pertanto vedi di metterti li per terra e non fare rumore.

Da quello che le mie informazioni riportano gli esemplari femminili di ogni specie se svegliati, diventano tremendamente irritabili. » sentenziò Rain, posando poi la testa sul cucino striato, serrando gli occhi, mentre lo stallone dal manto pallido rimase qualche istante immobile a fissarla con un leggero brivido lungo la groppa.

Nel medesimo istante, mentre Flame stava aiutando il gruppo del circo a smontare il tendone tenendo d'occhio da distanza la propria carrozza, che nessuno si avvicinasse troppo, al castello di Canterlot, la Celestia proveniente dall'altra dimensione era intenta a trattare con la sua medesima.

« Dunque ricapitolando secondo quanto detto, se attiviamo il manufatto dell'alicorno nero entro domani, subito dopo la finale di lotta, quando il palazzo sarà stracolmo di tutti i pony provenienti dagli angoli più disparati del regno, riusciremo a generare un energia tale da donare ad essi una naturale protezione contro malattie e resistenza alle arti oscure ? »

« Proprio così, hai capito perfettamente.

Una volta che lo avrò riattivato tutto questo potrà essere fattibile, l'unica premura sarà che dovranno essere presenti il maggior numero di pony, così che l'effetto possa essere a beneficio del più vasto numero di soggetti. » rispose la Celestia dalla corona nera, col cristallo oscuro che brillo per un istante.

« E' davvero un gesto molto nobile non c'è nulla da dire. Immagino che fosse il medesimo intento che tu stessi prefiggendo quando il Distruttore vi attaccò. »

« Proprio così. Non poteva sopportare che un simile potere non potesse essere suo, e per questo provò in ogni modo ad ostacolare la riuscita del rituale, finendo per generare solo morte e distruzione, assieme alla caduta di tutti coloro che amavo...» disse lei, con sguardo affranto, venenedo quasi istantaneamente raggiunta dalla sosia che la abbracciò con le ali, strofinando il collo contro il suo.

« Non temere, stavolta non avrà modo di agire, la sorveglianza è così elevata che nemmeno un suo crine potrà entrare a Canterlot, e nel remoto caso ci riuscisse, le principesse dell'amicizia, Shining Armor e Cadence, assieme a tutte le guardie dei nostri regni, e presto anche un nostro caro amico, si aggiungeranno a fare da scorta all'evento ed a te.

Non ti potrà mai più fare del male. » disse con voce calda e sicura Celestia, fissando con dolcezza la sua sosia la quale le sorrise.

« Ti sono davvero grata per tutta questa premura, sono certa che andrà tutto bene, ora però con permesso sarei un pò stanca, vorrei andare nelle mie stanze. »

« Ma certo, fai pure con comodo, se vuoi ti chiamo le guardie per scotarti. »

« Ti ringrazio molto, ma non sarà necessario, fortunatamente sono riuscita a rintracciare in questo mondo colui che mi aveva già seguita in passato ne mio regno e sono certa che anche stavolta mi servirà con orgoglio e dedizione, ed ormai credo dovrebbe essere giunto a palazzo. » disse l'alicorno dalla corona nero, puntando lo sguardo verso la sala del torno dalla quale arrivò un rintocco preciso che venne udito da entrambe.

« Entrate pure. » disse la sovrana del regno, osservando il grande portone a due ante aprirsi rivelando all'esterno una presenza che lentamente cominciò ad avanzare verso le due, scortata dai lati da due stalloni in armatura.

« Sono giunto non appena ho ricevuto il messaggio mia signora. » disse con tono solenne un unicorno dal manto bianco come il latte e dalla lunga chioma bionda lasciata scendere ai lati del viso, nascondendo in parte gli occhi azzurri dello stallone, il cui corpo era completamente coperto da un abito bianco con rifiniture d'oro alle attaccature degli arti e del collo.

« Maestro Obey, siete giunto rapidamente. »

« E come avrei potuto non farlo ? Se la mia regnante chiama, io come un fulmine giungerò e trafiggerò qualsiasi ostacolo sulla mia strada fino a reggiungerne il cuore. » sentenziò il pony fermandosi a pochi passi dalle due, eseguendo un inchino, con al fianco le due guardie.

« Spero che non sia un problema se mi sono presa l'autorità di convocarlo a palazzo, ho pensato che un suddito come lui fosse ciò che serviva per la mia protezione. » disse Celestia, rivolgendosi alla propria sosia che le sorrise dolcemente.

« Non vi è alcun problema, Obey è sempre il benvenuto qui a Canterlot, anche se questa è la prima volta che si presenta dopo moltissimo tempo. »

« Vede sua maestà, ho avuto molto da fare sull'affinare la mia tecnica per renderla perfetta sotto ogni punto di vista, così che la sua bellezza possa essere comparabile alla sua dote assassina. »

« Per quanto non apprezzi l'ultimo aggettivo da te utilizzato, ammetto che è sempre stato sbalorditivo vederla utilizzare nelle esibizioni.

Potresti mostrarmi solo una volta qualcosa ? »

« Ma certo. » disse lo stallone, rispondendo solo dopo che la principessa con la corona nera gli ebbe fatto un cenno col capo.

« Tu soldato, lancia in aria la tua armatura. »

« Come scusi ? »

« Fallo perfavore, tranquillo sono certo che i magazzini saranno pieni di quelle corazze. »

« Ma signore, è d'oro massiccio e rinforzata magicamente dal Capitano Shining Armor, è indistruttibile. »

« Quanta convinzione. Forza, lanciala e lasci che ti dimostri l'arte suprema di cui sono maestro. » sentenziò l'equino, osservando in modo ostile la guardia che, leggermente spaventata dallo sguardo gelido dello stallone eseguì l'ordine, scagliando con fatica la corazza pettorale in aria.

« Ed ora ammirate tutti, specie voi vostre maestà. » sentenziò Obey, saltando in aria con velocità inaudita, passando affianco dell'oggetto luccicante, eseguendo un movimento quasi impercettibile con gli arti anteriori, per poi roteare su se stesso poggiando i posteriori sul soffitto per darsi la spinta e rilanciarsi verso il pettorale, colpirlo nuovamente ed atterrare al suolo in piedi, poggiando gli zoccoli anteriori uno contro l'altro, mentre l'armatura cadde al suolo con un tonfo sordo qualche istante dopo, sotto gli sguardi sconvolti dei presenti.

Al centro del piastrone centrale, ciò che avrebbe dovuto proteggere il cuore della guardia, si trovava un grosso foro preciso che si palesava anche nella parte posteriore.

« Davvero incredibile. Un esibizione incredibile, non per nulla sei l'unico maestro e solo praticante di quest'arte ormai quasi completamente dimenticata. »

« Vi sono grato per queste parole, anche se desidero migliorare ulteriormente. Ma immagino sia solo questione di tempo, ed ammetto che in cuor mio vorrei poter usare tale tecnica sul Distruttore, così da poter vendicare tutte le sue vittime e dar loro la pace che meritano. » sentenziò lui, per poi avvicinarsi alla Celestia con la corona nera.

« Spero che non sarà necessario, non voglio vedere altre morti.

Anche se quell'essere lo meriterebbe davvero... comunque venite accompagnatemi nelle mie stanze.

Con permesso Celestia, continueremo a parlare domani mattina. »

« Ma certo, a domani cara. » rispose la regnante di Canterlot, spostando la propria attenzione e premura sulla guardia intenta ad osservare con gli occhi in lacrime la propria armatura, mentre lo stallone dalla bionda chioma e l'alicorno erano usciti dalla sala del trono.

« Ti trovo in forma Obey, ho fatto bene a trasferire la tua memoria nel corpo del tuo sosia in questo mondo, così potrai essermi nuovamente fedele. »

« Ma certo mia signora, infondo io vivo per servirla, chi non darebbe ogni cosa per una bellezza immortale come la vostra, ed io farei qualsiasi cosa per preservarla. »

« Sei il solito corteggiatore, sai bene che qui non posso darti nulla. Sarebbe troppo sospetto se qualcuno dovesse vederci compiere simili effusioni, ma ti prometto che appena il rituale sarà compiuto otterrai il tuo giusto compenso. » disse lei, sorridendo falsamente.

« Lo spero mia signora, anche perché ho un certo conto in sospeso con Wish. Quel dannato ha distrutto il mio corpo originale, ma stavolta non avrà vita facile, il me di questo mondo a quanto pare era al massimo delle proprie capacità ed ha mantenuto questo corpo in modo persino più perfetto del mio, pertanto stavolta gli strapperò il cuore dal petto con un solo colpo. » sibilò acido lo stallone, sollevando l'arto destro immaginando nella testa il momento da lui descritto.

« Con calma, prima portiamo a termine il rituale, così che io possa abbracciare la mia adorata Luna, e poi riporteremo il nostro mondo alla vita sfruttando gli abitanti di questo, o in alternativa, c'è ne impadroniremo. » disse Celestia, ridendo in modo maligno, facendo scintillare leggermente il corno di una magia nera come la pece, facendo svanire i due in un bagliore magico.
Ultima modifica di Thegoodpony il 14/12/2016, 20:45, modificato 6 volte in totale.
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Re: Wish of death

Messaggioda HB heavenly boy » 19/11/2016, 11:04

Ma questa fanfiction è una one-shot o sono previsti altri capitoli? Perché ci sono molti punti interrogativi rimasti aperti.
E poi:
Io sostengo che gli elementi dell'armonia rappresentano anche i loro esatti opposti (avarizia, crudeltà, ecc...), e che il loro funzionamento venga condizionato a seconda dei sentimenti o delle convinzioni di un singolo individuo. E' su questo concetto che nasce questa fanfic?
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Re: Wish of death

Messaggioda Thegoodpony » 19/11/2016, 12:10

HB heavenly boy ha scritto:Ma questa fanfiction è una one-shot o sono previsti altri capitoli? Perché ci sono molti punti interrogativi rimasti aperti.
E poi:
Io sostengo che gli elementi dell'armonia rappresentano anche i loro esatti opposti (avarizia, crudeltà, ecc...), e che il loro funzionamento venga condizionato a seconda dei sentimenti o delle convinzioni di un singolo individuo. E' su questo concetto che nasce questa fanfic?


No no sono previsti altri capitoli ^^ non so dire quanti ma ci sono ^^
Per quanto riguarda la domanda ^^

il tuo presentimento è in parte corretto ^^ ciò che intendo dimostrare in questa fic è non solo come qualcosa di puro può essere anche malvagio, ma anche come una giusta causa può essere la cosa più sbagliata di tutte ^^
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Re: Wish of death

Messaggioda HB heavenly boy » 19/11/2016, 12:23

Offtopic:
Se è così, allora ti consiglio, per ogni link, di aggiungere il capitolo corrispondente.

ma anche come una giusta causa può essere la cosa più sbagliata di tutte ^^

Le cose peggiori sono sempre stata fatte con le migliori intenzioni.
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Re: Wish of death

Messaggioda Eli Sparkle » 19/11/2016, 13:04

Bene,bene,bene...una fanfic nuova %)
Per prima cosa ti faccio i complimenti per lo stile di scrittura molto chiaro e descrittivo,che ti lascia proprio entrare dentro la storia.
Le descrizioni sono rese molto bene,mi è piaciuto molto come hai descritto l'unicorno con la maschera metallica :clopclop:
Insomma,la fanfic è molto bella: continua così :dashsmile:
Avrei solo una domandina da farti...questa storia è ambientata subito dopo l'esilio di Princess Luna e della mandata di Twilight a Ponyville?
MIA FANFIC:"MILITARE? MA SCHERZIAMO?" (in corso)
viewtopic.php?f=102&t=9658

ONE SHOT:"THIS IS MY KINGDOM"(completa)
viewtopic.php?f=102&p=522695#p522695


MIA GALLERY: viewtopic.php?f=101&t=9756

Un grazie stratosferico a WinterRay per la ponysona :D
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Re: Wish of death

Messaggioda Thegoodpony » 19/11/2016, 13:05

HB heavenly boy ha scritto:
Offtopic:
Se è così, allora ti consiglio, per ogni link, di aggiungere il capitolo corrispondente.

ma anche come una giusta causa può essere la cosa più sbagliata di tutte ^^

Le cose peggiori sono sempre stata fatte con le migliori intenzioni.


Esattamente ^^ ma per i capitoli appena aumentano metterò i singoli link più titoli ^^ e si, il meglio a volte è il peggio, ma c'è ben di peggio, vedrai^^
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Re: Wish of death

Messaggioda Thegoodpony » 19/11/2016, 14:59

Eli Sparkle ha scritto:Bene,bene,bene...una fanfic nuova %)
Per prima cosa ti faccio i complimenti per lo stile di scrittura molto chiaro e descrittivo,che ti lascia proprio entrare dentro la storia.
Le descrizioni sono rese molto bene,mi è piaciuto molto come hai descritto l'unicorno con la maschera metallica :clopclop:
Insomma,la fanfic è molto bella: continua così :dashsmile:
Avrei solo una domandina da farti...questa storia è ambientata subito dopo l'esilio di Princess Luna e della mandata di Twilight a Ponyville?


Sono lieto ti piaccia lo stile ^^ e spero gradirai anche gli altri capitoli ^^

sono felice ti piacciano le mie descrizioni è il mio obbiettivo coinvolgere ^^, per rispondere alla tua domanda la storia nella prima parte, tratta del momento pre nascita della figlia di Cadence e Shining, invece la seconda parte è poco dopo la sconfitta di Tyrek ^^
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Re: Wish of death

Messaggioda Thegoodpony » 21/11/2016, 2:38

Ecco il muovo capitolo senpai's ^^ ed ho anche aggiornato il post iniziale per togliere ogni dubbio ^^

Chap 2 - La partenza

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3580059

« Vedo che finalmente hai riaperto gli occhi. Cominciavo davvero a pensare che saresti rimasto addormentato per sempre e che mi sarei dovuto trovare un altro intrattenimento. » disse con voce profonda una figura alta celata nel buio, lasciando intravedere solo una luce violacea.

Nel medesimo istante lo stallone grigio, con gesto stizzito si rialzò da terra, constatando come dopo essere uscito dalle macerie avesse perso senso i sensi, e probabilmente durante quel lassi di tempo, era stato preso nel luogo dove si trovava ora.

La grotta che lo ospitava era quasi completamente buia, se non per una fessura sul soffitto che lasciva trapelare all'interno un leggiadro raggio di sole, che illuminava il pony e poco più, lasciando spazio soltanto all'unca altra luce presente, l'occhio del suo interlocutore.

« Se pensi che avrai i miei ringraziamenti cadi male.

Non ho tempo da perdere con te, devo raggiungere quella scellerata e fermarla.

Pertanto...»

« No, aspetta. Gradirei che ti fermassi solo pochi istanti. » disse la figura celata, osservando con sguardo interessato il pony, sorridendo leggermente quando si rese conto che il suo interlocutore sapeva bene che quella sua richiesta era praticamente un ordine.

« Immagino di non avere scelta. Dato che se provassi anche solo a muovermi immagino che qualcosa all'interno di questo luogo mi aggredirebbe o proverebbe a fermarmi.

Dunque dimmi, ma vedi di fare in fretta, e sappi che non intendo stringere alcun patto con te. » sentenziò lo stallone volgendo il proprio sguardo verde in direzione di quello viola, creando un temporaneo silenzio, rotto soltanto da suoni poco rassicuranti celati dal buio simili a ruggiti di fiere.

« Sei come sempre perspicace, hai preso molto, se non tutto, da lei. Ma comunque so bene che da me non vuoi nulla, dopotutto mi pare che tu abbia fin troppo potere, anche se certo il tuo aspetto non rende onore a ciò. »

« Suppongo che se mi trovo qui non è per essere insultato da te, Nero. Sputa il rospo e cessa questa pantomima. » rispose secco lo stellone, piantando lo zoccolo destro a terra spazientito.

Lentamente un suono di passo cominciò a farsi strada nell'oscurità, e la luce viola cominciò a farsi sempre più vicina all'equino, fino a rivelare la figura del suo interlocutore.

Il supremo Nero, sempre elegante nei suoi abiti neri, e con il suo bastone stretto con entrambi le mani puntate verso il basso.

« Nemmeno la tua educazione è cambiata. Ma credo che certe cose non potranno mai cambiare, ma ritengo tu abbia ragione, basta perdere tempo.

Tranquillo, non sono qui per proporti affari o cose simili, non oggi almeno.

Ero piuttosto interessato ad una cosa che porti con te, o meglio, a molte...» disse con voce calma l'essere umanoide fissando il tatuaggio sul petto dello stallone che prese a brillare.

« Sai benissimo che non posso consegnartele. Ho fatto una promessa ed intendo mantenerla, a qualsiasi costo. » rispose o stallone portando lo zoccolo sinistro sul petto, scrutando con sguardo serio Nero.

Quest'ultimo si portò la mano sinistra sotto la mento, tastandolo ripetutamente.

« A qualsiasi costo dici. E' buffo sai, molte essere che hanno pronunciato tali parole hanno spesso trovato la morte senza conseguire il proprio obbiettivo o peggio causandone conseguenze ben più gravi. »

« Evidentemente erano solo dei deboli. Io non sono loro, io non temo le conseguenze e so ciò che devo fare, e lo farò. »

« Anche se questo significasse morire ? Perché credimi, è molto probabile che sarà questo il tuo destino, mentre invece se tu consegnassi a me il tuo fardello potresti toglierti questo compito e tornare alla tua vita. » disse il supremo, riportando la mano sinistra sulla destra, costringendo più forte il pomello in madreperla del bastone.

« Se dovessi morire non sarebbe un grosso problema, ormai conosco fin troppo bene la morte, e penso mi rifiuterebbe nuovamente...e per quanto riguarda tornare alla mia vita, spero tu stia scherzando.

Che senso avrebbe vivere in un mondo sterile, ormai privo di quasi ogni vita se non quei pochi superstiti che piangono coloro che ormai ci hanno lasciati, e che purtroppo non potranno mai più rivedere nemmeno dopo la morte.

Io devo sistemare tutto questo. » disse lo stallone avvicinandosi all'essere supremo, il quale schioccando le dita della mano destra fece sollevare il terreno sotto i piedi del proprio interlocutore, per poterlo guardare fisso negli occhi, senza dover inclinare la testa e risparmiarsi un probabile torcicollo.

« Vedo che sei molto deciso, la cosa è interessante. Sai penso che mi offrirai davvero un grande spettacolo per questo ti terrò sott'occhio, ed inoltre voglio farti un piccolo regalo. »

« Sarebbe ? » chiese il pony, osservando Nero osservare alla propria destra emettendo per un istante un bagliore dal proprio occhio abissale, facendo generare a mezz'aria un cerchio magico viola che cominciò a roteare.

« Questo amico mio è un passaggio dimensionale.

Utilizzandolo potrai raggiungere il luogo dove si trova Celestia, così almeno ti risparmierai il tempo di andare in giro per Equestria a raccogliere le poche magie rimaste per aprirne uno tu. » disse soddisfatto il supremo, tornando a fissare il pony che scrutò con sguardo serio prima il portale e poi nuovamente il suo interlocutore.

« Sono certo che ci sia sicuramente la fregatura in tutto ciò, ma sono stanco di parlare con te pertanto prenderò per buone le tue intenzioni e varcherò quel portale.

In ogni caso almeno mi libererò della tua presenza che mi ha già stancato. » sentenziò lo stallone scendendo dal sopraelevamento del terreno, dirigendosi verso l'incantesimo viola, ignorando completamente l'essere che l'aveva aiutato.

Quest'ultimo lo stava fissando con un leggero sorriso in volto, mentre un nuovo paio di occhi, stavolta grigi, erano apparsi nella grotta, e puntavano verso il pony.

« Te ne vai già ? Non pensi che forse sarebbe meglio prima prepararti ? » chiese una voce femminile proveniente dall'oscurita facendo fermare lo stallone.

Questo si voltò verso la nuova interlocutrice in contemporanea con Nero.

« Non osare rivolgermi la parola tu. Buona parte di quello che è accaduto è colpa tua.

Saresti dovuta restare al tuo posto, invece di intrometterti negli affari altrui. »

« Quanta cattiveria amico mio, ti sembra il modo di parlare ad una ragazza ? » chiese il supremo, osservando con un sopracciglio alzato l'equino, che senza rispondere tornò a dirigersi verso il portale violaceo.

« Non c'è problema, comprendo il suo astio nei miei confronti.

Lo posso avvertire chiaramente nella sua essenza, seppur dispersa in quella moltitudine.

Non posso giustificare le mie azioni se non con il fatto che ritenevo che le buone azioni di carità potessero sempre avere esiti positivi, ma sfortunatamente erravo, ed a pagarne le conseguenze sono stati loro. » disse con voce insensibile l'essere che lentamente avanzò verso i due, rivelando il proprio aspetto.

Con lunghi capelli grigi che le scendevano con due grosse code lungo i lati della testa, arrivando fino ai fianchi di quell'esile corpo, una ragazza decisamente più bassa di Nero, con due randi occhi dello stesso colore dei capelli, e da un abito bianco stretto che le arrivava poco sotto i fianchi si palesò Rain, l'allieva del supremo.

Questa allungo la mano destra coperta da un lungo guanto bianco in raso bianco verso il pony, indicandolo con l'indice.

« Per riparare in parte al mio errore ti donerò parte del mio potere, sempre se tu sei d'accordo Nero. » chiese lei, osservando il proprio maestro che scosse le spalle sorridendo.

« Purché non venga creato un altro Rising Boss io non ho nulla in contrario pertanto-»

« Non voglio nulla da te. Da nessuno di voi.

Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, ho le mie sole forze e saranno sufficenti. » ruggì lo stallone, preparandosi a saltare nel portale.

Ma nel medesimo istante il terreno sotto ai suoi zoccoli parve divenire per un istante quattro fauci, che senza alcuna pietà, gli costrinsero gli arti immobilizzandolo.

« Mio caro, comprendo perfettamente i tuoi sentimenti, se così si possono definire e la tua convinzione, ma vedi qui si tratta di un problema abbastanza grave.

Noi supremi, e superiori nel caso di Rain, solitamente agiamo per i nostri fini e poco più e se concediamo qualcosa è solo ed esclusivamente per noi, pertanto il fatto che uno di noi voglia fare un dono senza nulla in cambio, non solo è qualcosa di estremamente raro, ma un vero onore.

Specialmente che venga concesso ad una creatura come te, che vale un briciolo di essenza se paragonata ad essere unicellulari presenti in altre zone dell'universo.

Pertanto caro ti suggerisco una cosa, accetta il dono e non ti permettere più di mancare di rispetto in tal modo, altrimenti hai la mia solenne parola che rimpiangerai amaramente i rifiuti della morte, poiché l'abisso dove ti spedirò è molto più tetro e doloroso di quanto le tue più lontane allucinanti follie possono spingersi. » disse con tono serio il supremo, comparendo dinnanzi al pony, dandogli un cricco con l'indice destro sulla guancia sinistra facendogli voltare a forza la testa, generando una grossa onda d'urto ed una lieva ammaccatura alla maschera di ferro.

Per alcuni istanti il silenzio fu l'unico compagno dei tre esseri illuminati dalla luce, rotto soltanto dal respiro affannato ed iracondo dello stallone.

« D'accordo. Accetto il suo aiuto, ma ad una sola condizione. »

« Sarebbe ? »

« Voglio scegliere io quando usufruirne. »

« Non ti sembra di chiedere un pò troppo ? Ti è concesso un potere oltre la tua comprensione e tu non lo vuoi usare subito ? Sei forse uno sciocco o un pauroso mi domando.

Tu cosa ne pensi Rain ? » chiese l'essere simil umano, osservando la ragazza che lentamente si avvicino, fino a giungere dinnanzi allo stallone, al fianco del proprio maestro.

« Accetterò questa tua condzione, ma in tal caso non viaggerai solo nel regno, in modo che io possa tenerti d'occhio e sapere quando sarà il momento. » disse lei, abbozzando ciò che sarebbe dovuto essere un sorriso, liberando con uno schiocco di dita le zampe del pony.

Questo atterrò saldamente a terra, fissando i due essere restando qualche istante Nero che lo fissò con ammonimento, facendogli capire che nessun altra azione negativa sarebbe stata tollerata.

Lo stallone sospirò rassegnato, fissando la ragazza.

« Accetto, ma dubito che con quelle sembianze tu possa mostrarti ad altri pony, e soprattutto penso che Celestia rendendosi conto di ciò potrebbe compiere pazzie affrettate sentendosi messa alle strette. »

« Non c'è alcun problema, lei non si accorgerà della mia presenza. » disse Rain sollevando la mano sinistra col palmo rivolto verso il basso, facendo scendere una leggera polvere argento che, appena tocco il terreno, fece sorgere una sostanza grigia.

Questa nel giro di pochi istanti si tramutò in una pony dal manto bianco e dal lungo crine grigio raccolto in due trecce, con i medesimi occhi della ragazza, fissi sul pony.

« Questa è una mia copia astrale che verrà con te, sarà il mio tramite con te durante il tuo viggio, parlare con lei sarà come parlare con lei e ciò che vedrà e sentirà io lo percipirò in tempo reale. » dissero la ragazza e la pony in perfetta sincronia di voce e battito di sguardo.

« Beh seguendo questa logica allora se uccidono lei anche tu-»

« Ovviamente questo non è possibile. Non vi sono magie appatenenti all'ordine dei mortali in grado di arrecarmi danno.

Mi sento in debito con te, ma non rischierei mai la mia esistenza per un essere inferiore.

Ora andiamo, la strada che ti attende è lunga, ed a differenza mia il tuo corpo si può stancare. »

« Qui ti sbagli, io non sento proprio nulla. Mi permetterò di essere stanco solo quando Celestia sarà fermata, solo allora potrò riposare.

Dunque direi che possiamo andare, Nero permettendo. » disse il pony scrutando annoiato il supremo che, con sguardo compiaciuto, fece un gesto col braccio destro verso il portale come per dare l'assenso, e nel giro di pochi istanti i due pony saltarono all'interno dell'incantesimo svanendo dalla grotta dove rimasero il supremo e la sua allieva.

« Pensi davvero di aiutarlo Rain ? »

« No. Però credo che sarà interessante vedere l'andamento della sua storia, e ritengo che il modo che sto attuando sia quello che più mi proietterà all'interno, avendo così modo di comprendere al meglio i così chiamati sentimenti.

Inoltre nel caso fosse necessario potrò impedire a Wish di commettere azioni improprie verso Black o peggio, se fallisse, lasciare che Celestia attui il suo piano. » disse lei chiudendo poi gli occhi immobilizzandosi sotto lo sguardo del proprio maestro.

« Beh come dicono gli umani, in tal caso siamo in una botte di ferro eheh. »
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Re: Wish of death

Messaggioda Eli Sparkle » 21/11/2016, 15:22

Ohohohohoho,la storia si fa sempre più bella B)
Dico sul serio,è molto intrigante. Le descrizioni sono scritte benissimo e la trama è apparentemente semplice però complicata allo stesso tempo. Insomma,me gusta mucho :clopclop:
Ho notato solo qualche minuscolo errore di battitura,ma può capitare di sbagliare a digitare qualche lettera,quindi non è un grossissimo problema.
E quindi...umani nel mondo dei pony? Mi sa tanto di casino spazio-temporale (in senso molto buono) %)
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Un grazie stratosferico a WinterRay per la ponysona :D
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Re: Wish of death

Messaggioda Thegoodpony » 21/11/2016, 19:11

Eli Sparkle ha scritto:Ohohohohoho,la storia si fa sempre più bella B)
Dico sul serio,è molto intrigante. Le descrizioni sono scritte benissimo e la trama è apparentemente semplice però complicata allo stesso tempo. Insomma,me gusta mucho :clopclop:
Ho notato solo qualche minuscolo errore di battitura,ma può capitare di sbagliare a digitare qualche lettera,quindi non è un grossissimo problema.
E quindi...umani nel mondo dei pony? Mi sa tanto di casino spazio-temporale (in senso molto buono) %)


Sono felice ti piaccia ^^ e spero che anche i prossimi saranno degni di lettura:3
Beh diciamo che sto cercando di trattenermi ^^ così da non rivelare il tutto ^^ per quanto riguarda gli umani, è complicato da spiegare ^^' ne hanno l'aspetto ma non lo sono, hanno semplicemente tale forma per pratici motivi ^^, ti direi di leggere le altre mie storie^^ ma solo se lo ritieni giusto ^^
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