Darkness Triology:La Setta Oscura

Eccoti qui! Un ottimo capitolo! Non mi aspettavo il mondo umano...

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Secondo me il tempio e le colonne stonano a New York, ma forse sono l'interpretazione di Randor mentre sono altre cose... comunque un consiglio: equipaggia gli assassini con i Moschetti (se l'epoca è antecedente all'AK47 sennò con quest'ultima arma) giusto per confondere ancora di più le Mane6...

Continua così!!!

Gente,sono tornato!
*Grilli di sottofondo*

Lasciamo stare,dopo tempi immemori,continuo la 2° parte della Darkness Triology!Buona lettura a tutti voi!

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La stanza era una piccola camera da letto in pietra,con un letto singolo e una semplice mobilia in legno.Una finestra mi faceva vedere il mondo esterno,a me sconosciuto.Era veramente strano che nessuno notasse un castello nel bel mezzo della città.

“Incantesimo di Illusione” mi aveva risposto Ender “così evitiamo scocciatori e evitiamo di ammazzarli”

Ripensai anche a quello che mi aveva detto Ender.Mi raccontò di come liberò l’Oscurità e di come si nascose con la setta dopo la sconfitta della stessa.Ma la parte più sconcertante fu quando mi parlò di me.

-Ed ecco che arriviamo a te -disse sorridente Ender- al perché ti ho portato qui.
-Perché?
-Hai del potenziale.Riesco a sentire in te la potenza dell’oscurità.E’ sopita,ma si può risvegliare.

Ricordai allora quello che mi aveva detto mio padre.

“L’Oscurità tornerà ancora per te”

-E tu pensi che mi unirò a te? -gli dissi io.
-Perché no? -mi rispose lui raggiante- quella volta all’Impero c’è mancato poco.
-Come fai a…
-Ho molte spie.Ma passiamo al punto:io non voglio costringerti in alcun modo ad unirti a me.Sono tuo zio,come potrei?Voglio solo che tu ci rifletta.Prenditi il tempo che vuoi,potresti anche dormire qua da me!Anzi,ti serve qualcosa?
-Libera i miei amici- gli risposi freddo.
-Oh,mi ricordi tuo padre quando parli così -ridacchiò- ma va bene,gli assegnerò anche a loro delle stanze,tranquillo.Ora,se vuoi scusarmi,ho delle cose da fare:una setta non si gestisce da sola!

Sentì bussare alla porta.

-Avanti. -dissi

Entrò una guardia,che mi scrutò con strano rispetto.

-La tua amica vuole vederti.

Guardai attentamente la guardia.Mi ricordava qualcuno,ma non riuscivo a capire chi.Non ci pensai quando vidi Fluttershy entrare nella stanza,e la guardia ci lasciò da soli.Mi avvicinai a lei,e l’abbracciai.

-Stai bene? -le chiesi.
-Tranquillo,adesso è tutto ok -mi rispose,ricambiando l’abbraccio- piuttosto te stai bene?
-E’ tutto a posto- le dissi -ho parlato con mio zio.
-Tuo zio?

Le spiegai allora tutta la storia.Omisi la parte dell’Oscurità,come avevo promesso a mio padre,ma le narrai della trasformazione di Ender,e di come fosse anche per lui che Sombra ha conquistato il Crystal Empire,e infine del fatto che mi ha chiesto di unirmi a lui.

-Te lo ha chiesto? -chiese lei,un po’ stupita.
-Sì,infatti è strano che non mi voglia costringere ad unirmi a lui,ma tranquilla,non intendo farlo.

In quel momento,entrò la guardia di prima nella stanza.

-La ragazza deve tornare nella sua stanza.
-Un attimo -gli risposi- dì agli altri che va tutto bene,e state attenti.Non mi fido di quello che sta accadendo.

Lei annuì,e ci demmo un ultimo abbraccio prima che se ne andasse,scortata dalla Guardia.Sospirai,incerto sul da farsi.Forse avrei fatto meglio a dormire.
Pieno di mille domande,mi adagiai al letto,e chiusi gli occhi.

Correvo a perdifiato,senza sapere dove andare.Intorno a me il buio era totale,ero terrorizzato,sentivo qualcuno che mi inseguiva.Mille immagine mi si susseguivano davanti a me:il Crystal Empire in rovina,Equestria distrutta,un enorme nuvola nera nei cieli,i miei amici in fin di vita…
Piangevo,piangevo alla vista di quelle immagini,perché sapevo che era tutta colpa mia se tutto quello si era avverato.All’improvviso,mi ritrovai davanti un muro di tenebra,e mi ritrovai bloccato.
Terrorizzato,mi voltai dietro di me.Ecco,stava arrivando.
Non aveva forma,era solo un ammasso di oscurità,ma alla sua vista non riuscivo a parlare.Da essa riuscivo a sentire urli strazianti e grida di dolore,come se il male vivesse dentro di essa.All’improvviso,due occhi bianchi come la morte si aprirono nella nube,che si avvicinò a me.Urlai disperato,incapace di fare qualunque cosa.All’improvviso,la nube oscura parlò.

-E’ inutile che ti agiti.

La sua voce era un insieme di mille voci tutte diverse,seguite da urla e risate demoniache.

-Ormai è finita.Non c’è più nulla da salvare.Nessuna speranza.Nessun salvatore.

Mi inginocchiai a terra,piangente.Era tutta colpa mia,ho lasciato che l’Oscurità vincesse,e ora i miei amici sono morti per colpa mia.

-Ma stai tranquillo,mio caro.

Un tentacolo di nubi oscure fuoriuscì dall’Oscurità,entrandomi nella bocca.

-Metterò fine al tuo dolore.Niente più rimpianti.Solo oscurità.

Rimasi immobile,in trance,lasciando che l’Oscurità entrasse dentro di me.Guardai i miei zoccoli:piano a piano,sopra di essi si stava formando un armatura di Cristalli neri,e solo allora compresi.

-NO!NO!NOOOO!

Mi svegliai,sudato fradicio.Nella stanza non c’era nessuno.Feci profondi respiri,e infine mi calmai.

-Era solo…un incubo,Randor,devo calmarmi.

Lentamente,richiusi gli occhi e mi misi a dormire.
In quel momento,dal buio uscì un unicorno nero,che sorridente si avvicinò a me,e mi rimboccò le coperte.

-Nei sogni c’è sempre un po’ di verità,nipote.

Detto questo,uscì silenziosamente dalla stanza,lasciandomi da solo.

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Ho detto tutto

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Ho detto tutto

Chiedo scusa,è che avevo perso l'ispirazione.Non accadrà più,promesso

Ed eccomi qui con il sesto capitolo!Buona lettura!

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Clessidrus non riusciva a dormire.Quel tipo,Ender,non lo convinceva.Era certo che avesse in mente qualcosa,qualcosa di non molto bello.Doveva scoprire cosa.Si voltò verso Twilight,che a differenza sua si era addormentata.Sorrise,e le rimboccò le coperte.

-Ci vediamo dopo,tesoro -le disse sottovoce- vado a scoprire la verità.

Fortunatamente le porta della stanza non era chiusa a chiave.Lentamente la aprì,e silenziosamente iniziò a camminare per i corridoi.In giro c’erano un paio di guardie,ma non erano un problema,Clessidrus riusciva a ad aggirarle senza essere visto.
Camminò per un quarto d’ora senza meta,non riuscendo a trovare nulla di interessante.

-Diamine,non ho trovato nulla.Va bene,sarà meglio tornare in camera prima che qualcuno…aspetta che?

Clessidrus vide una luce verdastra provenire da una stanza.Sospettoso,si avvicinò cautamente alla stanza,e si accorse che era la camera di Randor.Scrutò all’interno,e quel che vide fu agghiacciante.
Randor sudava freddo,dimenandosi nel letto,mentre un tranquillo Ender stava usando il suo corno verso l’amico,mandandoli nella mente una specie di raggio verde.
A quella visione a Clessidrus gli scappò un gridolino,ma si tappò quasi subito la bocca.
Ender sentì il rumore e si voltò,ma non vide nessuno.Interruppe l’incantesimo e uscì dalla stanza per controllare.
Clessidrus era nascosto dentro un vaso,e tratteneva il respiro,pregando sua madre che non lo trovasse.All’improvviso,Ender scrollò le spalle,e se ne andò via.

Clessidrus fece un sospiro di sollievo.Uscì dal vaso e provò ad andare da Randor,quando sentì qualcuno appoggiargli una mano sulla spalla.

-Sai amico -disse Ender,guardandolo severo- non mi piace chi si impiccia negli affari degli altri.


Era una mattina abbastanza soleggiata.Il cielo era ancora coperto da quelle nubi grigie,ma alcuni raggi del sole riuscivano a penetrare la coltre.
Uscì dalla mia stanza,pensando al sogno di stanotte.Probabilmente quello non era un semplice incubo,doveva per forza significare qualcosa.Non avevo alcuna intenzione di chiedere a Ender,ancora non riuscivo a fidarmi.
Però avrei potuto chiedere a Clessidrus,lui sapeva sempre ogni risposta.
Mi incamminai verso le stanza dei miei amici,quando qualcuno mi andò contro,cadendo per terra.Vidi che era Twilight,accompagnata da Spike,sembrava piuttosto agitata.L’aiutai ad alzarsi,e le chiesi dov’era Clessidrus.

-Non lo so nemmeno io! -mi disse lei,preoccupata- stamattina mi sono svegliata,e lui non c’era!
Un orribile dubbio mi crebbe nella mente.Corsi via,diretto da lui.

Ender era nel suo ufficio a firmare alcuni fogli,quando entrai di scatto io,sbattendo la porta!

-Buon giorno,nipote! -mi disse Ender- E’ questo il tuo modo di salutare?
-Dov’è Clessidrus?
-Chi?

Di scatto,mi avvicinai a lui e lo presi per il colletto,guardandolo con odio.

-Cosa gli hai fatto!?
-Ah,quel Clessidrus! -disse ridendo.

All’improvviso,non so come,mi spinse a terra e mi tenne fermo per il braccio,bloccandomi.

-Non male,ma devi fare pratica.
-Dov’è!?
-Tranquillo,sta bene.Ora è in un posto migliore.
-Tu cosa!?
-Oh,non fraintendere.Ora è in un’altra stanza,insieme ad alcune guardie.

Con un impeto d’ira,mi tolsi la prese di mio zio di dosso,e trasformai il cappuccio in spada.

-Se gli hai fatto qualcosa,ti giuro su Celestia che non esiterò a trafiggerti in due.
-Oh,sei diffidente.Se vuoi puoi fargli una visita per vedere che non gli ho fatto nulla.

Rimasi immobile,con la lama pronta a colpire.Alla fine,rimisi a posto l’arma.

-Fammi vedere dove l’hai portato.


Era un’accogliente stanza in legno di mogano.Era arredata per sembrare un normale cottage di montagna,e devo dire che non mi sarebbe dispiaciuto viverci.
Ma tutto questo sfocava con la realtà dei fatti.
Clessidrus era seduto su un divano,ma sembrava strano.Aveva un sorriso stampato sul volto,e le pupille degli occhi erano allargate.

-Salve salvino,amico! -mi disse lui,sorridendo.
-Ehm…ciao Clessidrus.

Ero molto a disagio.Non osavo pensare cosa gli avevano fatto per ridurlo così:il suo comportamento era forzatamente allegro e si vedeva un barlume di follia negli occhi.

-Sono stati molto simpatici.Mi hanno portato qui,e devo dire che è molto bella come stanza,anche se mi piacerebbe ci fosse Twilight…ma ora non importa,perché c’è tanto da fare!Saluta Mr. Stoffa!

Mi mostrò una bambola di pezza,raffigurante Clessidrus con un largo sorriso.

-Non è meravigliosa?Oh,c’è altro!

Mi mostro anche un quadro,in cui erano raffigurati solo i suoi occhi,piangenti.

-Ah,è uno dei miei lavori migliori.L’ho chiamato “Scappa”

Guardavo Clessidrus con terrore,cercando però di nasconderlo.Che cosa gli avevano fatto?Era completamente impazzito.

-E’…è molto bello.Ma sei volevo farti una domanda.
-Certo certino,amicone mio!
-Prima di portarti qui,ti hanno portato da qualche parte?

A quelle parole,il sorriso di Clessidrus scomparve.Mi guardò intensamente per un paio di secondi,per cominciare a piangere incessantemente.

-No!No!Stammi lontano!Non è possibile!Voglio morire!Non voglio vedere!Vi prego uccidetemi!

Ero spaventato dalla reazione del mio amico.Cosa avevano potuto fargli vedere di talmente disturbante da portarlo alla pazzia.

All’improvviso,si alzò in piedi,con il suo innaturale sorriso.

-Ah,scusami amico.Ora è meglio che te ne vada,altrimenti Mr. Stoffa si ingelosirà!A domani!


-Cosa diamine gli hai fatto!?
-Nulla.
-RISPONDIMI MALEDETTO!

Ender mi scrutò,e sorrise.

-Se proprio ci tieni.

Ender prese un libro dallo scaffale del suo ufficio,e così facendo si aprì una porta nascosta che portava sottoterra.
-Seguimi.

Scendemmo per un paio di metri sottoterra,finche ci trovammo in un’enorme stanza.
Sembrava i resti di un qualche gigantesco altare,con al centro un catalizzatore magico.
Ender mandò un raggio oscuro verso il catalizzatore,che lo assorbì.
Il congegno cominciò a ruotare su se stesso,finché non sparò sopra di esso un raggio nero,che aprì una specie di portale.

-Che…che cos’è questo?
-Questo?Oh,è il portale per la Dimensione Oscura.E per la follia.
-Che intendi?
-Questa è la dimensione dove l’Oscurità è imprigionata.

A quell’affermazione,la paura prese il sopravvento.Quel portale,già da solo,trasudava paura e disperazione…che poteva succedere a chi entrava lì dentro?

-L’hai fatto entrare lì!?
-Era solo per dargli una lezione -rispose lui,con noncuranza- non bisogna impicciarsi negli affari degli altri.
-Sei un mostro.
-Oh,questo lo so da molto tempo.

Lo guardai in silenzio,pieno di rabbia,poi ricominciai a parlare.

-Se puoi aprire il portale per la Dimensione Oscura,perché non hai ancora liberato l’Oscurità?
-E’ qui che entri in gioco tu.Il mio potere…non è sufficiente.Serve un’altro potere oscuro per liberare l’Oscurità…
-Io?
-Sì,nipote -disse lui,osservandomi- dentro di te risiede Energia Oscura,quella che serve per aprire completamente il portale.Per questo mi servi.
-E tu pensi che ti aiuterò,soprattutto dopo quello che hai fatto al mio amico?Te lo puoi scordare!

Feci per andarmene,ma Ender mi fermò.

-Capisco -disse lui- allora dovrò trovare qualcun altro che può entrare con me nella Dimensione Oscura.Forse le tue amiche andranno bene,anzi,potrei cominciare da Fluttershy.

Era troppo.Impadronito dalla rabbia,diedi un pugno potentissimo a Ender,facendolo cadere a terra.Mi buttai su di lui,ed iniziai a prenderlo a pugni sul volto.Un pugno dietro l’altro,iniziò a uscirgli sangue dal naso,mentre io incessantemente continuavo a colpirlo,ridendo.
Era una sensazione inebriante,piacevole.L’odore del sangue,il rumore delle ossa rotte…era bellissimo.
Fu allora che mi fermai.Sbarrai gli occhi,e mi guardai le mani,e vidi che erano spuntati alcuni cristalli neri.
Che cosa avevo fatto?Lo avevo ucciso.
Mi alzai da terra,tremando.
Non potevamo rimanere qui.Dovevo correre dagli altri,e trovare un modo per fuggire.

Corsi il più velocemente possibile,mentre sentivo che un allarme era stato attivato.
Evitai un paio di guardie armate con uno strano bastone di ferro,e alla fine arrivai alle stanze.

Entrai senza troppi complimenti,sbattendo la porta.

-Ragazze!Dobbiamo anda…

Urlai.Le stanze erano distrutte,e sui letti c’erano i corpi delle ragazze.
Macchie di sangue sporcavano le lenzuola,mentre gli occhi vitrei delle ragazze guardavano il soffitto.
Il corpo di Fluttershy,invece,era come crocifisso sul muro,e aveva un sorriso inciso a sangue sul volto

Urlai di nuovo,stavolta più forte.Vidi le guardie correre verso di me,con i loro bastoni.

Urlai infuriato,e mi lanciai alla carica con la lama-cappuccio.Trapassavo le loro carni,ridendo di gusto.Ormai nulla aveva importanza per me.Tutto quello a cui tenevo era morto.Gli avrei uccisi tutti,dal primo all’ultimo!Dal primo,all’ultimo!

-Dal primo…all’ultimo…

Randor era addormentato,mentre un ghignante Ender lo caricava di energia oscura.

-Vedo che ti diverti,nipote.Ma non preoccuparti,presto passerai dal sogno,alla realtà!

Settimo Capitolo pronto!

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Ender stava continuando con il suo incantesimo di liberazione,mentre Clessidrus e le ragazze,impotenti,erano stati rinchiusi in una gabbia,costretti a guardare la scena.

-Non la passerai liscia! -esclamò Applejack- non porterai mai Randor al lato Oscuro.
-Di questo avrei qualche dubbio -disse Ender sorridente- lentamente,Randor sta perdendo il controllo,l’Oscurità sta piano a piano entrando dentro di lui.E quando tutto sarà finito,mi aiuterà a liberare l’Oscurità dalla sua prigione!

Fluttershy si affacciò alla gabbia,piangente.

-Randor!Non credere a quello che vedi!Non farti ingannare!Tu non sei malvagio!
-Non ti può sentire,mia cara -disse Ender- ormai l’incubo lo ha sopraffatto,e ascolterà solo le tenebre!


Continuavo a ucciderli a decine,ridendo di gusto.Per quanti ne ammazzassi,ne arrivavano altri,e altri ancora,ma non mi dispiaceva,ormai era un bisogno uccidere.
Man mano che ammazzavo guardie,sulla mia pelle si formavano dei cristalli neri,che piano a piano stavano andando a creare un’armatura.
Sempre con più energia,uccidevo le guardie che ingenuamente mi andavano incontro,sperando di potermi colpire.
Era fantastico.Il mio paradiso di morte privato.

-Randor!

Cosa?Sembrava una voce femminile.
Mi guardai intorno,ma non c’era nessuno,se non i soldati di Ender.

-Randor!So che puoi sentirmi!

Sentendo quella voce,delle lacrime iniziarono a solcarmi il viso.Non poteva essere lei…era morta.

-Non credere a quello che vedi!Devi liberarti!

Co…cosa intendeva?
Mi voltai verso uno specchio del corridoio,e quel che vidi fu agghiacciante.
Non ero io.Era un essere spaventoso,con un armatura nera indosso.Gli occhi sprigionavano energia oscura,e mi guardavano ghignanti.( http://overlord.wikia.com/wiki/Fourth_Overlord?file=Fourth_Overlord_Concept_Artwork_Rotated.jpg)

-Non dargli retta! -disse l’essere- Lei è morta!Lo sai benissimo!
-Randor,ti prego,ascoltami!Sono io,Fluttershy!
-Sta mentendo!E’ tutto un trucco dell ’Oscurità!

Guardai verso la figura e verso la voce,confuso.Cosa dovevo fare?Non sapevo più cosa era reale e cosa no.

-Vedo la tua disperazione -disse beffarda la figura oscura- ma non devi più preoccuparti di nulla.Ora zio Ender mi libererà,e tu non dovrai più fare nulla.Nessun dolore,nessun rimpianto.Non soffrirai più.

-Randor…ti prego!

La voce era supplicante,e sembrava che stesse per piangere.

-Tu non sei malvagio,lo so!Tu sei un ragazzo buono e altruista,e non ti sei mai arreso!Non puoi farlo adesso,Randor!

A quelle parole,i miei occhi brillarono.Ne ero sicuro,quella era Fluttershy!

-No!Non ti permetterò di farlo!

La figura nera mi afferrò per un braccio,portandomi verso di lui.

-Io prenderò il controllo!
-Randor!Lotta!

Sì.Io avrei lottato.Per me.Per i miei amici.Per Equestria!

Presi la lama cappuccio e la infilzai nel braccio dell’Ombra che mollò la presa.In quel momento,alcuni cristalli neri mi caddero dalla pelle.

-No!

Andai a colpire nuovamente l’ombra,facendola indietreggiare.Ad ogni colpo,i cristalli neri mi cadevano dalla pelle,e l’ombra diventava sempre più immateriale.A un certo punto,la figura si ritrovò con le spalle al muro,priva di energie,e le puntai la lama alla gola.

-Tu…tu non puoi uccidermi!Io sono te!
-Lo so…

In quel momento,un portale nero si formò dietro di lui,e iniziò ad assorbirlo.

-Ma posso fermarti.
-No!No!Ero così vicino alla libertà!
-Ritenta,sarai più fortunato.

Con un calcio,lo spinsi dentro il portale,che si richiuse su se stesso.
In quel momento,tutto quello che era intorno a me scomparve,lasciandomi nel buio.

Aprì gli occhi.Ero legato ad una specie di tavolo operatorio,e Ender era davanti a me,sembrava che stesse facendo un incantesimo.

-Ah!Finalmente ti sei svegliato,nipote!Dimmi,come è stato il sogno.

Lo guardai intensamente negli occhi…e sorrisi.

-Molto piacevole,zio.
-Ah,ne sono felice.

I miei amici mi guardarono spaventati,e un po’ mi dispiaceva,ma era necessario.

-Allora nipote,che ne dici di aiutarmi adesso?
-Ma certo!
-Ah,ne ero sicu…

Con un colpo rapido lo afferrai per il braccio,e lo lanciai contro il muro.

-Che no!

Corsi verso i miei amici,e li tirai fuori dalla gabbia.Mi andarono tutti incontro,e mi abbracciarono.

-Grazie al cielo stai bene,credevamo di averti perso!-mi disse felice Clessidrus.
-Tranquilli,sono ancora in me -li tranquillizzai- ora però dobbiamo andarcene.

In quel momento,Ender si rialzò da terra,furioso,ed entrarono una ventina di uomini armati.

-Hai fatto una pessima mossa,nipote! -disse lui,furente- Ora sarò costretto a uccidere te e i tuoi amici!
-Non oserai!
-Tu credi?Noi siamo in 21,voi solo in 9!Cosa credete di fare?

Rimasi immobile,cercando un modo per poter fuggire,ma non mi veniva in mente nulla.

-Ragazzi,fate fuoco!

Mi buttai davanti ai ragazzi e chiusi gli occhi,pronto a prendere il colpo.
In quel momento,il soffitto esplose,cogliendo di sorpresa i soldati di Ender,che si spostò in tempo.

Dal soffitto sceso tre Cristanoidi armati di clava,accompagnati da due figure familiari.

-Mamma?Papà?
-Non ora figliolo -mi rispose Crystal- porta i tuoi amici al sicuro.Luna,vai con loro.Ender è mio.

Annuimmo,e insieme a mia madre corremmo fuori dalla stanza.

-Inseguiteli!

Un piccolo gruppo degli scagnozzi di mio zio ci inseguì,mentre i restanti affrontarono i Cristanoidi.

-Ci rincontriamo dopo tanto tempo…fratello -sorrise maligno Ender,tirando fuori una spada.
-Non ti permetterò di fare del male a mio figlio! -rispose mio padre,evocando una spada di Cristallo.

I due si guardarono con sfida,in posizione di attacco.

-Benissimo.Che lo spettacolo cominci!