No'one camminava per i boschi intorno Ponyville, non vi erano belve feroci, nè trappole, nè creature assetate di sangue...eran così diversi dai luoghi in cui era cresciuto, non era sicuro fosse un bene.
D'un tratto uno strillo s'alzò da dietro alcuni cespugli, istintivamente ci si lanciò attraverso pronto a tutto per poi rimanere a bocca aperta di fronte a quel che vedeva.
In una radura al di là dei cespugli una casa in legname era situata su di un grosso albero, ai suoi piedi tre piccole pony guardavano tristi la casa, così vicina eppure irrangiungibile, per poi volgere lo sguardo verso altre due giovani, queste ultime ridacchiavano tra loro mentre si raccontavano, a voce abbastanza alta per farsi sentire dalle altre tre, di come avevano distrutto l'unica scala per salire.
No'one non conosceva questi pony, non sapeva se le tre piccoline fossero davvero innocenti, ma lo pensava, per questo motivo emerse completamente dagli alberi piazzandosi poco dietro la coppia di ridacchianti signorine. A quel punto, aiutato da AISOL, parlò con una voce assolutamente distorta, gracchiante, stridente, in continua variazione da acuta a bassa.
"Ma cOSa aBBiaMo qUi? DuE piCColi bOcConcINi pROnti per esSEre pREsi,Siii? "
Diamond Tiara e Silver Spoon, le due giovani pony che avevano appena fatto lo scherzo alle altre tre, si paralizzarono di colpo, volsero prima lo sguardo verso le tre coetanee poi notando il loro sguardo terrorizzato che puntava proprio dietro di loro, si volsero lentamente.
Nel farlo videro una figura coperta da un pesante mantello con cappuccio, parte del volto illuminata dal sole rivelava una liscia superficie metallica, senza labbra, senza muso, nell'ombra del resto del volto brillava un unico occhio rosso.
"Booh!"
Le due pony scattarono in aria, saltando sul posto di un buon metro e mezzo per poi fuggire via a zampe levate, abbandonando le altre tre al loro destino.
Queste ultime avevano indietreggiato fino a sbattere contro il tronco principale dell'albero, non osavano farsi avanti, per paura d'esser prese da quel mostro, lo stesso che avevano visto la notte prima nella vecchia casetta abbandonata.
No'one si mosse ma non verso le tre giovani, una pegaso, un'unicorno ed una pony, bensì verso ciò che rimaneva della scala, quindi sfruttando quel poco di magia che poteva evocare giornalmente si mise al lavoro. Le tre incuriosite cercarono di guardare cosa stava facendo, ma la creatura si frapponeva dinanzi a loro oscurando completamente la vista.
Dopo alcuni minuti, completamente riparata, la scala si poggiò contro il parapetto della casa di legno, fatto questo, No'one, iniziò ad avviarsi per inoltrarsi nel bosco quando una voce lo trattenne.
"Aspetta!"
Voltandosi vide una delle tre, l'unicorno, farsi avanti a capo chino, non appena gli si avvicinò gli si rivolse con un tono di voce basso.
"Grazie ancora per averci riparato l'accesso alla nostra sede e ti chiedo scusa se ieri sera ti abbiamo spiato."
"Non c'è problema piccola.."
Prima che potesse finire la pegaso si fece avanti.
"Ma tu l'altra sera ti sei staccato una zampa per poi sostituirla con qualcosa costuito sul momento...come hai fatto?"
No'one iniziò ad indietreggiare quando la pony si fece avanti, mettendosi in mezzo alle altre due.
"Ragazze! Ma dove sono le vostre maniere, Io sono Applebloom, l'unicorno è Sweetiebelle e la pegaso è Scootaloo, Noi siamo..."
Le tre giovani, s'affiancarono l'una all'altra ed esclamarono insieme un' unica frase.
"...Le Cutie Mark Crusaders!"
No'one cercò di indietreggiare ancora ma ancora una volta le tre si strinsero vicino a lui, blaterando di Cutie Marks, di destino e altri sogni simili, quindi gli porsero una domanda che avrebbe preferito evitare.
"Qual'è il tuo Cutie Mark?"
"Io...perdonatemi, ma non posso farvelo vedere"
Ancora una volta le tre giovani si dimostrarono più veloci di quanto credesse, la pegaso, infatti, gli aveva rapidamente girato intorno e con mossa fulminea aveva sollevato il mantello che gli copriva il fianco destro mettendo in mostra la struttura metallica che ricopriva interamente il suo corpo.
"NO!"
Lo sguardo curioso della pegaso mutò in uno di sconcerto, mentre iniziò ad indietreggiare, allontanandosi dallo strano pony.
No'one abbassò il capo portandolo quasi al terreno, senza guardarle iniziò a girarsi in silenzio, per poi fermarsi e, dando loro le spalle, parlò loro in tono neutro.
"Questo è il motivo per cui non posso farvelo vedere, molto tempo fa ho subito un brutto...incidente, questa era l'unica
soluzione possible, allora non avevo il Cutie Mark,e ad oggi non posso vederlo."
Con quelle parole s'avviò nel bosco scomparendo ben presto alla vista, non appena si fu allontanato le tre pony si guardarono incerte per un attimo poi, prima che Applebloom o Scootaloo potessero fermarla, Sweetiebelle si precipitò nella casa, per poi uscirne nuovamente con un pezzo di spago e della stoffa in bocca per rincorrere il pony che le aveva aiutate.
"Ashptta! Ashptta th prhgo!"
No'one, sperava d'esser riuscito a superarle ma la voce di una delle tre lo raggiunse comunque, con un sospiro rallentò permettendo alla giovane di accostarsi, quella lasciò cadere alcune cose per terra prima di rivolgersi a lui.
"Ascolta, mi dispiace che Scootaloo si sia comportata così, è sempre così irruenta nelle cose, però volevo darti una cosa.."
Mentre paralva il suo corno brillava d'una pura luce azzurrina, mentre gli oggetti da lei raccolti da terra parevan prendere vita, unendosi e ponendosi proprio davanti al suo muso, No'one guardò incuriosito lo strano oggetto. Era poco più di un pezzo di spago riportante al centro due piccole fibbie di metallo, le quali a loro volta reggevano un piccolo scudo di stoffa con la raffigurazione di un pony eretto sulle zampe posteriori.
"Questo è il simbolo di noi Cutie Marks Crusaders e siccome anche tu sei in cerca del tuo, volevo dartelo, l'unica condizione che ti chiedo è di tornare qui da noi, quando lo trovi."
"Perchè?"
"Per festeggiare il tuo Cutie Mark ovviamente."
No'one era perplesso, non ci aveva mai fatto molto caso se aveva un cutie mark o meno, il suo destino era comunque segnato, il suo scopo uno ed uno solo, per un attimo considerò l'idea di lasciar perdere, in fondo erano solo ricordi inutili che lo avrebbero appesantito e messo in difficoltà una volta tornato nel mondo esterno. Eppure guardando negli occhi della piccola unicorno vide che lo stemma che lei gli stava donando aveva tutto un altro significato, negli occhi di Sweetiebelle lui vi lesse speranze, sogni, avventure da vivere. Poteva davvero dire di esser diventato come AISOL, una fredda macchina priva di alcun sentimento?
Lentamente, senza proferir parola, No'one abbassò il cappuccio, permettendo all'unicorno di mettergli al collo la modesta collana lasciando poi che penzolasse contro il suo pettorale metallico.
Alzando lo sguardo verso la piccola unicorno vide la gioia in quei giovani occhi pieni di vita, non potendole sorridere per ringraziarla, e non volendo rovinare il momento con inutili parole che sarebbero suonate vuote alle sue orecchie, s'inchinò davanti a lei, rimanendo immobile per svariati minuti, a ringraziamento del dono ricevuto.
Sweetiebelle, dal canto suo, non comprese subito cosa stesse facendo, ma fu solo per un attimo prima che la comprensione dilagasse sul suo volto, il pony davanti a lei non poteva esprimersi con un sorriso o con lacrime di gioia, quindi le si era inchinato, ricordava che Rarity le aveva detto che era un segno di rispetto e ringraziamento, ben presto lui si rialzò ma prima che potesse andarsene lei gli fece un ultima domanda.
"Aspetta! Non mi hai detto il tuo nome."
"Chiamami No'one, è così che mi chiamano tutti."
"Ciao No'one! E ricordati di tornare quando avrai il tuo Cutie Mark!"
Quindi saltellando per la felicità si diresse verso le sue amiche, desiderosa di rivelar loro quel che era successo.