MLP - L'Elemento del Destino

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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Haytham » 27/04/2014, 21:04

Molto bello anche questo nuovo capitolo!
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Rari_Star97 » 29/04/2014, 16:56

:)

[...]

La Principessa fece un respiro profondo, chiudendo gli occhi e concentrandosi come meglio poteva.
Come per magia, lo zefiro primaverile si stava trasformando in un piccolo tornado cui vento caldo e piacevole avrebbe condotto, chiunque ci si fosse gettato, fino alla Nuvola dove Rainbow Dash viveva.
<<Wow!>> Esclamò Twilight.

Gli incantesimi di Starlight erano stupendi. Aveva cercato di insegnarne alcuni a Twilight, ma, a quanto pare, la magia dell’Alicorno viola non era adatta per questi tipi di incantesimi, come, d’altronde, la magia dell’Alicorno bianco non poteva essere usata come una magia normale.
Infatti, incantesimi come la Telecinesi, il Teletrasporto ed altri, mettevano in difficoltà le capacità della Puledra bianca. La sua magia non è fatta per questi tipi di incantesimi. Al posto della Telecinesi, ha imparato a creare un venticello in grado di trasportare carichi leggeri, mentre per i più pesanti, faceva germogliare delle piante che le avrebbero portato ciò che le serviva.

Twilight aveva provato a far spuntare dei germogli o creare una lieve brezza, ma tutto ciò che era riuscita ad ottenere fu una pesante sonnolenza.
Non nascondeva, a se stessa, il fatto di essere un po’ gelosa di Starlight. Non solo sapeva usare incantesimi più affascinanti ed unici che a lei non riescono, ma era anche una guerriera nata.
Purtroppo, però, la sua gelosia faceva in modo che non vedesse quanto la Figlia di Celestia fosse solitaria e spesso incompresa da molti.
L’Alicorno bianco spiegò le ali, preparandosi a volare con il tornado.

<<Aspetta!>> La fermò Twilight. <<Posso venire anche io?>>
Starlight rimase perplessa, <<Perché?>>, le chiese.
<<Sembra divertente…>>, mentì la Puledra viola. In verità, Twilight voleva provare ad essere come la Puledra bianca, a sentirsi forte come lei, che trova sempre il modo di raggiungere i proprio obbiettivi e abbattere i propri ostacoli.
Starlight la guardò negli occhi, <<Ok, ma ne sei sicura? L’atterraggio non è una cosa facile…>>.
<<Me la caverò.>> Le sorrise Twilight.
<<Daccordo, se proprio vuoi…>> le rispose l’altra.

L’Alicorno viola si mise accanto alla sua amica, rilassò i muscoli per prepararsi al volo, sentendo il vento mite che emanava quel tranquillo tornado.
<<Non distendere le ali quando sei nel vortice. Distendile una volta che ti ha eruttata fuori. Per prendere equilibrio e planare. Capisci? Ah, si, tieni gli occhi chiusi, non è bello quando le foglie ti vengono addosso...>>
Twilight le fece un cenno con la testa.
La Puledra impennò ad ali aperte, <<Vado io per prima, così ti faccio vedere!>>.
La Principessa si lasciò trasportare dal vento, scomparendo nel tornado.
Di tanto in tanto, si riusciva a scorgere la figura bianca, che seguiva i movimenti del vortice, sotto quel vento grigio e pieno di polvere. Poi il tornado la getta fuori scaraventandola nel blu. Ella spiegò le ali, scendendo leggiadra fino alla Nuvola di Rainbow Dash.

Twilight si concentrò, per coraggio, e si gettò anche lei nella polvere grigia.
Da fuori sembrava una cosa da niente, come raccogliere delle margherite in un campo, invece era difficile come cercare una macchia di sporco nei vestiti di Rarity.
Il vento era talmente forte da farle perdere l’equilibrio. Tentava in tutti modi di rimanere dritta, ma la corrente la spingeva così tanto che l’ultimo minuto lo passò a sgambettare e testa in giù.
Quando venne gettata fuori dalla bocca del vortice, l’Alicorno spiegò le ali come le aveva detto la sua amica, senza accorgersi di avere ancora la testa all’ingiù.
Tentò di sbattere le ali, ma la vista le si era appannata e, in più, ci vedeva doppio.
La forza di gravità la spinse verso il basso con violenza.
Twilight tentò in tutti i modi di spiccare il volo, magari, ma era talmente confusa che non sapeva neppure quale parte del corpo stava muovendo.
Con violenza, finì con il muso sopra ad una nuvola, fortunatamente abbastanza soffice.

Una risata riecheggiò in tutto il cielo. Starlight si trovava davanti a lei con gli occhi lucidi dal ridere ed un sorriso stampato in faccia, ma non era suo quel ridere arrogante.
Rainbow Dash aveva visto tutta la scena dalla finestra della sua camera e non riusciva più a smettere di ridere.
<<Lo so che stai ridendo, Starlight..!>> la accusò Twilight.
All’Alicorno sfuggì qualche altro risolino. <<Lo so, ma.. Non ne posso fare a meno! Sei stata troppo divertente!>> concluse con una sonora risata.

<<Twilight! Sei stata uno spasso!>> Ribadì Rainbow volando sopra le loro teste.
Twilight assunse un tono seccato, <<Ah, ah, ah.. Che spiritose…>>.
<<Dai non te la prendere… Magari Starlight potrà insegnarti come atterrare un giorno..!>> Sorrise Rainbow.
L’Alicorno viola, non si sentiva seccata perché aveva fatto ridere così tanto le due puledre, era più arrabbiata con se stessa. In quel preciso momento, aveva capito che lei non era Starlight, non aveva le sue capacità e, forse, quella Puledra era migliore di lei.

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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Haytham » 30/04/2014, 15:40

Questa FanFic mi piace sempre di più!
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Rari_Star97 » 03/05/2014, 14:17

:)

[...]

<<Twilight noi stiamo solo scherzando…>> le disse Starlight distraendola i suoi pensieri.
<<Non preoccuparti, Starlight…>> le rispose.
Rainbow atterrò roteando accanto all’Alicorno viola. <<Bhè, che cosa aspettiamo, Starlight? Siamo venute qui per gareggiare, no?..>> Si levò in volo ad una velocità supersonica, <<..gara di volo oppure hai paura di perdere..?>> La stuzzicò Rainbow.
Sul volto della Puledra bianca si dipinse un sorriso beffardo, segno di sfida.
<<Non ho alcuna intenzione di perdere… Purtroppo però non posso volare. Non ho magia a sufficienza per farlo. Per questo ho usato il tornado per venire qui...>>

Rainbow parve delusa. Si lasciò cadere a terra rimbalzando sul morbido delle nuvole. Era chiaro che non vedeva l’ora di mettersi alla prova con un’avversaria diversa dai soliti Aviatori di Ponyville.
<<Oh, bhè… Ok,quindi.. Che si fa?>>
<<Che domande…>> Ribadì la Princess Starlight. <<Tu voli, io gareggio a zoccoli.>>
Il volto del Pegasus si contrasse in un’espressione perplessa. <<Aspetta.. Credi di battermi correndo tra le nuvole..?>>
La Principessa puntò il suo sguardo negli occhi dell’avversaria. <<Io non credo. Io lo so..!>> Rispose, infine, orgogliosa.
<<Ah, si? Bhè, vedremo quanto credi di sapere…>> Il Pegasus tornò di nuovo a solcare i cieli, <<Faremo come dici tu, ma ti avverto. Io non mi faccio battere da nessuno, nemmeno da una Principessa centenaria!>>
<<Vedremo, mia cara Dash..>> La stuzzicò Starlight.
<<Facciamo che la bandierina che sta su quella nuvola laggiù, sia il nostro arrivo..>> Indicò una lontana nuvola color perla, posta nel cielo del centro di Ponyville.

<<Gareggi anche tu?>> Chiese l’Alicorno bianco a Twilight.
La Puledra le sorrise, <<No. Non sono portata per le gare di volo…>> Rispose.
Le due gareggianti si sistemarono da una linea di partenza, tracciata da Twilight sulle nuvole.
Non appena Twilight diede il via, Rainbow sfrecciò in alto. Con il manto azzurro, il Pegasus si univa completamente con il cielo, fatta eccezione per le sue coda e criniera color arcobaleno, che disegnava degli splendidi riflessi al suo passaggio.
Al contrario, Starlight correva veloce come il vento, ma la sua velocità non riusciva neppure a raggiungere quella di rainbow Dash, che era già a quasi metà del tragitto.

Twilight, seguiva la gara volando più sopra di loro, in modo di avere una vasta visuale del “Cielo” sottostante.
La Principessa saltava di nuvola in nuvola per raggiungere la sua avversaria che era, ormai, a metri e metri di distanza da lei.
Improvvisamente si fermò al centro di una nuvola, iniziando a battere le ali. Twilight poteva solo pensare che si trattasse di un incantesimo, perché la nuvola iniziò a prendere velocità come spinta.. dal Vento?
Starlight, in groppa alla nuvola, scivolava sul Vento come un sasso in un lago ghiacciato. L’Elemento, formato dal battito delle sue ali, le dava la spinta per raggiungere Rainbow Dash, la sua figura stava diventando sempre più vicina, finché non la raggiunse.

Entrambe le Puledre erano ormai troppo lontane, e Twilight, che non era un asso nel volare, dovette sforzarsi di andare più veloce per raggiungerle, anche se la sua velocità, di certo, era di gran lunga minore di quella delle sue amiche.
Le due Puledre combattevano per riuscire a raggiungere per prima la bandierina, ormai a pochi metri di distanza da loro.
Il vento che spingeva la nuvola con Starlight, aumentò di intensità, in questo modo, la puledra riuscì a superare l’avversaria in men che non si dica.
Ma Rainbow non le la dava vinta, accelerò il battito delle sue ali, in modo che potesse raggiungere la Principessa. Sentiva i muscoli delle sue ali contrarsi dolorosamente, ma non mollò, era troppo orgogliosa per perdere.
La bandierina sventolava sempre più vicina, sempre più vicina.
Entrambe erano stremate, ma entrambe non si sarebbero arrese.
Battevano le loro ali, talmente veloce da sembrare che quella gara fosse la loro ragione di vita.
Twilight riusciva a scorgere dall’alto, le due figure combattere per il primo posto. Ora Rainbow era più lontana, poi veniva superata da Starlight, ora erano entrambe sulla stessa linea, finché non superarono la bandierina, che si piegò per la forza del loro arrivo.

Le due Puledre aspettarono che l’Alicorno viola le raggiungesse.
Entrambe erano stremate, avevano il fiatone per lo sforzo ed i muscoli indolenziti, ma con un’unico pensiero in testa.
<<Ho vinto!>> gridò Rainbow vittoriosa.
<<Ahem... Rainbow, siamo arrivate pari..>> sentenziò Starlight.
Rainbow Dash sorrise maliziosamente. <<Brucia la vittoria, èh?>>
<<Non è per la sconfitta! E’ che siamo arrivate pari...>> sbuffò l’Alicorno.
Twilight arrivò.
<<Brave, ragazze! Siete pari!>>
<<Cosa?!>> Esclamò Rainbow Dash, <<Non è possibile! E poi non vale, ha barato!>>
Starlight si alzò in piedi con fare orgoglioso. <<Non ho barato! Ho solo usato le mie capacità..!>>
<<Bhè, non avresti vinto se non avessi usato quell’incantesimo.>> Continuò il Pegasus, <<Avevi detto che mi avresti battuta a zoccolo!>>
<<L’ho fatto! Non mi sono mossa da.. "nuvola"..?>> ribatté l’altra.
<<Basta!>> Gridò Twilight per fermare quella inutile discussione. <<Io e Starlgiht dobbiamo andare, Rarity ci starà aspettando…>>

Rainbow Dash si alzò in volo, resistendo al dolore dei muscoli, e con un sorriso beffardo in volto. <<Bhè, un giorno rifaremo un’altra gara, Starlight, e sta sicura che non vincerai..!>> detto questo, la puledra volò verso casa sua.
Starlight creò una dolce folata di vento che la aiutò a tornare a Terra.
<<Rainbow è un po’ competitiva, ma ti assicuro che ha un gran cuore. Davvero…>> la giustificò Twilight.
Starlight le sorrise. <<Tranquilla, ho capito di che pasta è fatta. Credo di assomigliarle alla fine…>>
Ormai era tardo pomeriggio, tra poco, Celestia avrebbe fatto riposare il Sole e Luna avrebbe fatto salire la Luna.
Presto ci sarebbe stata la festa di benvenuta alla Principessa, e la Boutique di Rarity era il posto perfetto per sistemarsi la criniera o prendere un bel vestito per le occasioni.

<<Rarity potrebbe sembrare un po’ superficiale e parecchio puntigliosa..>> la avvisò Twilight, <<..ma non ho incontrato mai un Pony generoso quanto lei.>>
<<Il suo Elemento dell’Armonia era la Generosità, no?>> le chiese Starlight.
<<Esattamente.>> Rispose la Puledra.
Ad aprire loro la porta fu il draghetto Spike. <<Ce l’avete fatta a venire.>>
<<Abbiamo avuto un piccolo contrattempo…>> Si giustificò Twilight.
<<Oh, finalmente!>> Esclamò Rarity, venendo incontro alle due puledre. <<Cielo! Che cosa è successo alle vostre criniere?>> Esclamò guardando disgustata le criniere delle due puledre.
In effetti, per via del tornado, dei venti d’alta quota e della gara, le due Principesse non avevano un bello aspetto, sopratutto per un Pony preciso come Rarity.

<<Non preoccupatevi, dopo una bella doccia vi sistemo io! Sarete incantevoli.>>
Tutta la casa era ordinata, pulita e sistemata, ma nessun posto, era sistemato come il bagno della Stilista.
Un buonissimo profumo di pulito si espanse non appena Twilight aprì la porta.
Tutto era così pulito che l’Alicorno poteva rispecchiarsi ovunque.
Dopo che le due Principesse finirono di lavarsi, Rarity sistemò loro le criniere.
A Twilight non ci volle molto, dopotutto non era la prima volta che l’Unicorno le faceva da Parrucchiera, mentre con Starlight ci mise più tempo. Non perché la chioma era sporca, rovinata o altro, piuttosto Rarity sembrava così affascinata da quei boccoli di un pallido azzurro sfumati di lilla, che avrebbe passato la notte intera ad osservarli, sfiorarli e sistemarli.

<<Allora..>> disse Rarity, <<Come ti trovi a Ponyville, cara?>>
<<Oh, bhè… che dire.. Non c’è male…>>, rispose un po’ insicura l’Alicorno.
L’Unicorno le tagliò alcune doppie punte, <<In confronto a Canterlot, è molto più tranquilla. E’ un’ottimo luogo per rilassarsi e prendersi una pausa dal lavoro..>> appoggiò le forbici nel banchetto lì vicino.
<<E… che cosa ricordi della Canterlot di Cinquecento anni fa?>> Domandò all’improvviso la Puledra bianca.
<<Oh, bhè… Ecco, era molto più pulita. Non c’erano tanti palazzi, Ponyville non esisteva…>>, bofonchiò l’Alicorno.
Con la magia, Rarity fece levitare due spazzole, mettendosi poi a pettinare la criniera della Principessa. <<E i vestiti? Che cosa indossavano i reali di Canterlot a quell’epoca?>>
Starlight alzò gli occhi pensierosa. <<..Non erano molto diversi da quelli di adesso. Forse non avevano tutti questi colori sgargianti o lustrini e brillantini, ma.. In fin dei conti, si somigliano.>> Sospirò, <<Io non ne ho mai messo uno.>>
Rarity sembrò bloccarsi di colpo. <<Come non hai mai messo un vestito?! Sei una Principessa!>>
<<E allora?>>
La Puledra bianca sorrise maliziosamente. <<Non ti preoccupare. Risolveremo la faccenda.. Subito!>>

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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Rari_Star97 » 04/05/2014, 17:35

[...]

Passarono le ultime due ore a provare e riprovare abiti e vestiti di tutte le tonalità di colore.
A volte non andavano bene la taglia, altre, invece, i colori non soddisfacevano l’Unicorno o stonavano con io manto bianco della Principessa. In poche parole, una vera lagna!
Starlight cercava di attirare l’attenzione della Stilista, ma essa, era così tanto presa con il suo lavoro che neanche si accorgeva.

Twilight si fece avanti, <<Rarity, se non ti dispiace adesso noi…>>
<<Oh, si hai ragione! Ho messo troppi rubini nel colletto…>> la bloccò la Puledra, andando poi a prendere delle pinzette.
<<No, quello che intendevo era che…>> riprovò Twilight, venendo interrotta di nuovo dall’Unicorno.
<<Tranquilla, rimedio subito…>>
<<Rarity, noi dobbiamo andare!>> Esclamò Starlight.
Rarity si fermò di scatto. <<La festa! E non ho ancora deciso che vestito indossare!>>.
<<Non ti preoccupare, Rarity.>> La consolò Starlight, <<Mi è più importante la tua presenza, che il tuo vestito. E ti ringrazio per.. bhè, avermi.. fatto provare tutti i tuoi vestiti. Ha significato molto per me.>>
La Puledra bianca si inchinò, <<E’ stato un grandissimo onore per me..>>
Starlight le sorrise, <<Andiamo?>>, chiese a Twilight e Starlight.

Spike si era addormentato in uno dei cuscini della sala, per quanto adorasse stare con Rarity, anche lui si annoiava alla prova dei vestiti.
L’Alicorno viola si avvicinò al draghetto ronfante. <<Spike?>> sussurrò.
Il piccolo drago si girò dall’altra parte mugugnando disturbato.
La Puledra alzò gli occhi al cielo, <<Vuoi venire o no alla festa?>>
A quelle parole il cucciolo alzò subito il capo spalancando gli occhi, <<Sono sveglio, sono sveglio!>>
A Twilight sfuggì un risolino. <<Rarity e Starlight ci stanno aspettando di fuori. Andiamo?>>
<<Subito!>>

Le tre Puledre e il draghetto, s’incamminarono verso la Sugarcube Corner, decorata con palloncini e luci colorate.
<<Le feste di Pinkie Pie sono le migliori di tutte. Ci si diverte un mondo!>> Esclamò Spike, già con l’acquolina in bocca per i dolci e dolcetti che vi saranno. Puledre e Stalloni di tutte le età entravano a catena, mentre Puledrini giocavano ad acchiapparsi o facendo gare di corsa di fuori, aumentando il buon umore che infondeva già la festa.
Non appena varcarono la soglia, un buonissimo profumo di dolci appena sfornati li accolse provocando il borbottare dei loro stomaci. La musica era alta, ma aveva un ritmo che faceva venir voglia di ballare e divertirsi.
In un angolino accanto al Buffét, Applejack e Pinkie Pie stavano chiacchierando del più e del meno, mentre al centro della sala, dove tutti ballavano, Rainbow Dash, cercava di convincere la timida Fluttershy a ballare con lei, venendo, poi, raggiunte da Rarity.

Spike si gettò di capo fitto nel Buffét.
<<Hey, Twilight. Io vado a ringraziare Pinkie per questa festa. Vieni con me o…>>
L’Alicorno viola non ci pensò due volte, <<Si, vengo con te..!>> Confermò.
Non sapeva perché, ma non se la sentiva di lasciare la Figlia di Celestia sola con le sue amiche. Non sembrava, ma era una Puledra di poca pazienza, e, conoscendo Pinkie, potrebbe farla irritare qualcuno che non smette mai di parlare.
<<Hey, Puledre! Come va?>> Le accolse Applejack.
Pinkie si mise a saltellare allegramente, <<La Principessa Starlight! Allora sei venuta per davvero! Cioè, non è che io dubitavo di te.. Ma non sembravi tanto convinta quando hai detto che saresti venuta, così ho pensato che forse non te la sentivi di venire, ma poi mi sono detta…>> Applejack le tappò la bocca con lo zoccolo, <<Ciò che Pinki esta cercando di dire, è che è felice di vederti.>> “Tradusse” la Campagnola.

<<Anche io sono felice di vederti, Pinkie..>> Disse un po’ imbarazzata la Principessa, <<E tu Applejack? Risolto il problema dell’Albero..?>>
La Puledra le sorrise, <<Bhè, non proprio. Ho cercato anche di strappare qualche mela con i denti, ma.. immagini…>>
<<Mi.. mi dispiace tanto, Applejack. E credo che non si staccheranno neanche le foglie…>> si scusò.
Applejack le mise lo zoccolo su una spalla, <<Non ti preoccupare. Significa che avremo un’albero speciale!>> la consolò.
Rainbow Dash apparve all’improvviso dietro ad Applejack, <<Mi devi una gara, tu!>>
Starlight dipinse un’espressione di sfida sul suo volto, <<Se pensi di potermi battere, Dash!>>
<<Rainbow Dash!>> si intromise Pinkie allegra, <<Sei riuscita a far ballare Fluttershy?!>>
Il Pegasus azzurro sbatté le ali e sorrise, <<Certo. Ora è con Rarity, andiamo tutte a ballare, ci state?>>

Le Puledre galopparono verso il centro, dove tutti i pony più scatenati si divertivano e ballavano.
Poi, però, uno stallone ed una Puledra si fermarono davanti a Starlight, impedendole di raggiungere le altre.
Lui marrone scuro con la criniera nera, lei color crema con la criniera viola. Entrambi, portavano una sacca.
<<Ciao, Principessa.>> dissero inchinandosi, <<Volevamo salutarla e.. farle qualche domanda. Per curiosità…>>
<<Bhè, si… Di che si tratta?>> Domandò perplessa.
I due Pony si guardarono, poi si girarono per tirare fuori dalle loro sacche dei foglietti.
<<Potresti farci un’autografo?>> Domandarono in coro.
Starlight si sentì un po’ troppo considerata dagli altri Pony. Firmò i due biglietti con la bocca, non era il luogo adatto per far crescere una pianta solo per fare due firme, avrebbe attirato di più l’attenzione.

Sperava che dopo quei due Pony, gli altri la lasciassero in pace, cosa che non successe. Lo Stallone e la Puledra non furono altro che l’inizio di una lunga fila di Pony che le facevano domande, la fissavano, la indicavano con lo zoccolo per poi sussurrare qualche sciocchezza su di lei a qualche amico.
Avrebbe tanto desiderato essere una Pony come loro, non una Principessa. Essere una Principessa era il sogno di molte Puledre, perché è capitato proprio a lei? Lei che avrebbe preferito essere stata una Puledra come tutte le altre, magari che poteva solo volare, o scagliare incantesimi o lavorare la terra e sporcarsi gli zoccoli di fango. Lei che avrebbe preferito avere una famiglia normale, con suo padre di nuovo con lei. Troppi Pony si sono sacrificati per salvare la sua vita in passato, solo perché era una Principessa, ed ora, troppi Pony si sacrificherebbero per lei se fosse in pericolo.
Quella non era la vita che voleva lei, la sua vita ideale sarebbe viaggiare, risolvere misteri e scoprire tante cose nuove, godendosi la vita.

Pinkie bloccò il flusso dei suoi pensieri, <<Hey, Starlight! Che succede?>>
<<Ciao, Pinkie. No, niente. Tutto bene…>>
<<Davvero? Mi sembravi un po’ in pensiero. Lo so io il perché, vuoi un po’ di Succo..?>>
<<No..>>
<<Del Ponce?>>
<<No.>>
<<Del Ponce con ghiaccio? Dell’acqua fresca?>>
<<No e no. Pinkie, sul serio, non voglio niente, grazie. Sono solo stanca…>>
Venne interrotta da due Puledrini che volevano una foto con lei.
<<Pinkie.>> Continuò l’Alicorno, <<Non ti dispiace se vado a casa presto, vero?>>
<<No, certo che no se è quello che vuoi!>>, rispose il Pony rosa saltellando di nuovo verso le sue amiche che si erano un momento fermate e bere qualcosa.

<<Pinkie..>> La fermò Twilight, <<Dov’è Starlight?>>
La Puledra rosa bevve un bicchiere di succo di mela tutto di un fiato, <<Oh, è andata a casa. Era molto, ma molto stanca..!>>
<<Da quando se né andata?>>
Pinkie riempì un’altro bicchiere, mischiando Ponce e succo con ghiaccio, <<Da dieci secondi, che domande!>>
Twilight si precipitò fuori. L’Alicorno bianco stava andando verso la biblioteca con passo spedito.

<<Starlight!>> La fermò Twilight raggiungendola volando.
Lei si girò, <<Twilight. Mi dispiace di non averti avvisata che me ne stavo andando, ma…>>
<<Non preoccuparti per questo. Perché te ne vai?>> Le domandò perplessa.
La Principessa si fermò a pensare, <<Sono solo un po’ stanca, Twilight. Tutto qua. Ma tu vai a divertirti, non devi stare dietro a me per forza, lo sai?>>
Twilight scosse la testa, <<No, tu adesso torni con me. La festa è quasi finita e c’è la torta! Non vorrai andartene senza aver assaggiato una fetta di torta, vero?>>
Il pensiero della torta fece tornare un po’ di buonumore alla Puledra.
<<Hai ragione….>> Disse infine sorridendo.

Questa volta, le due Principesse non furono più disturbate da Pony che volevano l’autografo o una foto.
Si divertirono a ballare finché non fu arrivato il momento della torta, fatta e decorata dai signori Cake. Era divisa in tre piani, al primo piano il cioccolato era decorato da decorazioni floreali di panna montata, al secondo piano la crema veniva compensata con il caramello e al terzo piano cioccolato e crema uniti, rendendolo il piano preferito dai bambini.
Starlight soffiò sulle candeline, che, non appena si spensero, i Pony iniziarono ad applaudire.
Non appena finì la sua fetta di torta, Spike scivolò nel mondo dei sogni, segno che era il momento dei saluti. Twilight se lo mise in groppa.

<<Sono stata benissimo. Grazie Pinkie per aver organizzato una festa per me. E’ stato tutto molto bello. Grazie. Grazie a tutte voi!>> salutò Starlight.
<<Grazie a te, Principessa per essere venuta. La prossima festa sarà molto, ma molto più emozionante!>> Esclamò positivamente Pinkie.
Ormai era notte fonda. Le luci delle case erano spente da ore, solo i pochi lampioni e l’intenso brillore dalla Luna condussero le due Principessa a casa.
Twilight mise delicatamente Spike nel suo cesto, coprendolo con la sua copertina preferita.
Poi si accoccolò anche lei nel suo lettino che, grazie alla stanchezza, sembrava morbido come un prato di fiori, senza neanche accorgersi che stava già sognando.

Era nel portale delle Tenebre sulla Roccia Vagante. Doveva salvare Starlight dal suo atroce destino. Si gettò nella crepa sulla terra, scivolando attraverso i visi scheletrici e spettrali che ne vagavano all’interno, raggiungendo la figlia di Celestia. Usò tutte le sue forze per salvarla. La prese con gli zoccoli, cercando di supportare il peso in più che ricadeva tutto sulla forza delle ali, che già iniziavano a dolerle. doveva farcela, doveva farcela. Poi, una voce.
Una voce serpentesca che sembrava provenire più da dentro la sua testa che da fuori. Il suo nome, diceva solo il suo nome. “Twilight.”


Aprì gli occhi di soprassalto. Era nella sua stanza, accanto al cesto di Spike che stava beatamente dormendo.
Era da tanto tempo che non faceva incubi del genere. Le era sembrato di tornare davvero nella Roccia Vagante, di combattere di nuovo contro Lord Hiyat. Il solo pensiero le infondeva nausea e mal di testa.
Scese dal letto con l’intento di svegliare Starlight.
Al Castello, entrambe loro avevano avuto incubi per qualche giorno. La Figlia di Celestia sembrava reggerli meglio, ma Twilight si sentiva sempre più preoccupata. Dopotutto, tutte le preoccupazioni sono iniziate con un sogno, no, con il sogno del risveglio della Dama Nera.
In quelle notti di incubi, l’Alicorno viola sgattaiolava nella camera della sua amica in cerca di conforto. Lei riusciva a confortarla. Spesso, avevano passato le intere notti a parlare e raccontarsi storie. Starlight le raccontava i suoi viaggi, le sue scoperte, mentre Twilight le raccontava delle sue avventure, quella in cui lei e le sue amiche sconfissero Nightmare Moon, le piaceva particolarmente.

<<Starlight..?>> la chiamò sussurrando, avvicinandosi al letto della sua compagna.
Spostò la coperta e con sua sgradevole sorpresa, Starlight non c’era.
Scese di sotto, ma della sua amica non c’era traccia, quindi aprì la porta per cercarla fuori.
Una figura incappucciata era poco più avanti della Biblioteca.
<<Starlight?>> Chiese Twilight.
La Puledra tirò giù il cappuccio. <<Non dovevi seguirmi, Twilight…>>
L’Alicorno viola le si avvicinò, <<Che ci fai qua fuori, Starlight? Non riuscivi a dormire?>>
La Principessa scosse la testa. <<No…>>
<<Starlight…>>
<<Me ne sto andando, Twilight...>>
La Puledra sentì come una lancia trafiggerle il cuore.

<<C.. Cosa?>> furono le uniche parole che le uscirono dalla bocca.
In quelle ultime settimane era sempre stata con lei. La sua presenza le dava forza e sicurezza come una sorella maggiore, perché è questo che Starlight era per lei, un punto di sostegno, una sorella. La sola idea di una separazione la faceva sentire come una macchia d’inchiostro su una pergamena, sola.
<<P..Perché..?>>
L’Alicorno bianco sospirò, <<Non è il mio posto, Twilight. Fare la Principessa… Non lo è mai stato…>>
<<Ma perché vuoi andartene? Pensavo ti fossi divertita con me, le mie migliori amiche…>>
<<Infatti. E’ stato tra i giorni più belli di tutta la mia vita, ma… Non è il mio posto.>>
Seguì un silenzio pesante, e, questa volta, non c’erano suoni di animali o rumori di città, era notte e solo il suono della notte faceva loro compagnia.

<<E’ meglio così.. Dopo tutto ciò che ti ho fatto, Twilight.. che vi ho fatto…>>
Twilight la guardò negli occhi. <<Non dirlo nemmeno. Non è stata colpa tua!>>
<<Si, invece!>> Ribadì la Puledra, <<Ho portato solo guai in famiglia. Mio padre è morto per colpa mia e… mia madre ne sta ancora soffrendo. Anche se non sembra..>>
Calò di nuovo il silenzio. Starlight era così ostinata che era difficile convincerla, era difficile proprio il suo carattere. Twilight non disse una parola.
<<Questo è il tuo posto. Tu sei una vera Principessa. Io… io ho combattuto e portato sventure alla mia famiglia... Tu hai combattuto e portato onori e dignità assieme alle tue amiche. Hai liberato me, cosa di cui te ne sarò eternamente grata. Hai riportato Princess Luna a mia madre. Tu, hai riportato la pace nei nostri cuori. Tu sei una vera Principessa, Twilight. Non io, Tu.>>
Si mise il cappuccio e corse verso l’orizzonte, lasciando Twilight da sola. Per quanto volesse fermarla, non poteva costringerla a restare, non senza la sua volontà.
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Rari_Star97 » 05/05/2014, 16:02

Capitolo 3
Sogni Premonitori

Da quando Starlight se ne andò, i sogni di Twilight aumentarono notte dopo notte.
La Puledra, si consolava pensando che l’unico motivo per cui i sogni di facevano sempre più frequenti, era colpa dell’ansia e della preoccupazione che la perseguitava da quando la Figlia di Celestia se n’era andata da Ponyville quella notte.
Le giornate le passava assieme alle sue amiche, con loro si divertiva, si rilassava, ma non appena tornava alla Biblioteca Golden Oaks, veniva subito divorata dalle ansie.

Neanche Princess Celestia riusciva a trovare una soluzione. Twilight le scriveva almeno tre lettere al giorno, senza pensare che, forse, la Sovrana aveva di meglio da fare invece di pensare ai suoi problemi.
In una, la Principessa rispose che sapeva di Starlight, che la Principessina era passata al castello per avvisare la madre del suo viaggio senza una meta. Le scrisse anche di non preoccuparsi, che andava tutto bene, che Starlight sapeva badare a se stessa e che non era la prima volta che viaggiava.

Ma niente riusciva a distogliere i traumatici pensieri di Twilight.
Una notte, le sue amiche vennero a dormire da lei per farla stare tranquilla, ma neanche questo funzionò.
Lo stesso sogno, sempre lo stesso sogno. Di quando salvava Starlight dalla Roccia Vagante, ma qualcosa andava storto tutte le volte. Una volta rimase intrappolata dentro la crepa perché non aveva più le ali. Un’altra volta, venne rapita da corpi senza vita di Pony che le si attorcigliavano contro, impedendole di muoversi. E sempre la stessa voce. Una voce fredda, serpentesca, che la chiamava. E tutte le volte, le sembrava che quella voce rimbombava nella sua mente, come se ci fosse davvero qualcuno a chiamarla.

Insomma, quegli ultimi giorni sono stati davvero infernali.
Una notte, Twilight decise di non dormire. Aveva paura di fare un’altro incubo, quindi, si sistemò nel letto con una lanterna ed un buon libro di avventure, che aveva già letto, ma comunque che le metteva di buon umore.
<<Sicura di riuscirci?>> Le chiese Spike.
L’Alicorno appoggiò la testa sul cuscino, gli occhi puntati al soffitto. <<Certo, Spike. Devo farcela… Ma tu dormi pure. Io non ti disturberò…>>

Il Draghetto sembrava dubitarne, poi, però, si accucciò nel cesto e prese a russare.
Twilight si mise sotto le coperte, in modo che la luce della Lanterna non disturbi il sonno del suo assistente.
Iniziò a leggere il primo capitolo.
Rileggendo un libro, Twilight riusciva sempre a trovare dettagli che non aveva scorto alla prime letture.
Ma il sonno iniziò ad avere la meglio sull’Alicorno. Le giornate erano sfinenti, e stare svegli anche la notte era una vera e propria impresa.
Ad ogni pagina che girava, le palpebre le cadevano e gli occhi le bruciavano, ma cercava in tutti i modi di stare sveglia, finché, chiuse totalmente gli occhi per un attimo, un solo attimo di tempo che la fece scivolare nel mondo dei sogni.

Era in una foresta. No, non era una foresta, era un bosco. Un bosco, dove tronchi e rami più neri della morte, impediva alla luce della luna di penetrare in quel luogo freddo.
Era una Puledra, un’Alicorno. Bianco, dai passi scattanti e sempre in guardia a qualsiasi rumore o fruscio. Era Starlight e si trovava nel Boschetto dove i ruderi del suo Castello erano nascosti.
Fece scattare una fiamma nel suo corno, in modo che riuscisse ad orientarsi dentro quel luogo buio e spettrale.
‘’Bello rivederti, Principessa…”
La Puledra si girò con sorriso beffardo, “Onedarh. Da quanto tempo. Iniziavo a sentire la tua mancanza...”
Il Drakoide si decise a rivelarsi. Era come Twilight se lo ricordava, più grosso degli altri Drakoidi, con dita lunghe e sottili, munite di affilati artigli ricurvi. Il corpo era sempre quello di una lucertola, con l’unica differenze di riuscire a stare su due zampe. La testa a forma di scheletro di Drago, sembrava mancare di qualche dente dall’ultima volta.
“Vedo..” Continuò il Drakoide, “Che non hai perso il tuo sarcasmo…”
“No, infatti.” Tagliò corto lei arrogante.
“Com’è stato… Tornare dalla parte dei “Buoni di cuore”?”domandò ironico lui.
Starlight rise in tono di sfida, “E com’è stato tornare a leccare le zampe di Hiyat?”
Onedarh parve offeso e intimidito, poi però, riprese quel suo atteggiamento da finto superiore, camminando lentamente in cerchio, attorno alla Principessa, già pronta a combattere.
“Perché vuoi farmi questo, Starlight? Noi due siamo amici…”
L’Espressione di Starlight divenne quella di un ringhio, “Non siamo mai stati amici. E mai lo saremo.”
Il Drakoide rise, una risata molto simile ad un colpo di tosse. “Così mi ferisci…”
“Dimmi che cosa vuoi, Onedarh.” Tagliò corto la Puledra, “Non ho tutto questo tempo…”
“Quello che voglio?” Il mostro si fermò. “Tu sai già ciò che voglio, Starlight, mia adorata Dama Nera…”
“Non chiamarmi così!” Gridò.
Il Drakoide rise di nuovo, “A già, ora hai un nuovo nome preferito… Starlight, la Principessa del Coraggio, la Guerriera dei Cieli.. che non può volare…”
“E’ stata una mia scelta.”
“Certo, arriviamo al sodo, quindi…” scioccò le dite.
Starlight sentì dei passi furtivi tutti attorno a lei. Girò lo sguardo a destra e a manca, era circondata da una schiera di Drakoidi. Erano più piccoli di Onedarh, stavano solo a quattro zampe, ma erano veloci e scattanti come Rainbow Dash.
Puzzavano di sangue e morte, un odore senza essenza, senza sogni.
“E’ tornato.” disse Starlight al Drakoide. “Lord Hiyat è tornato.”
“Si.. e no.”affermò il Drakoide, avvicinandosi alla Puledra., “E’ tornato, per metà. Una metà è fuori, ma è troppo debole per uscire allo scoperto. L’Altra metà è ancora intrappolata all’Interno della Roccia Vagante..”
Starlight sorrise, “..E l’unico modo per liberarla…”
“..E’ donare il potere di una giovane Puledra alla metà libera…!” Finì il Drakoide, puntando il suo sguardo rosso come il sangue su gli occhi verdi, colore della speranza di Starlight.
“Donerò i miei Poteri.”
Onedarh rimase sorpreso, “Davvero?”
“Si.” La Puledra indietreggiò, “Se mi prendete..!”
Sul volto del Drakoide si dipinse un’espressione di rabbia, rabbia per aver creduto a quell’Alicorno falso.
“Attaccatela!”

L’ultima cosa che Twilight sentì prima di svegliarsi.

Non era Starlight. Ora era Twilight Sparkle, un’Alicorno che si era addormentato con la faccia spiaccicata in un libro.
Sembrava tutto così reale, per un momento pensava davvero di essere Starlight, figlia di Celestia.
La Lanterna era spenta, ma la luce della Luna filtrava dallo spazio lasciato dalle tende, rendendo la stanza meno buia.
Appoggiò il libro e la lanterna sul comodino di legno, poi tornò a pensare.
Starlight sembrava nei guai. E se non era solo un sogno, se stesse accadendo davvero? Che cosa doveva fare? Disturbare Princess Celestia nel cuore della notte per poi, magari, una cosa che si era solo immaginata, non le sembrava la cosa migliore da fare.

La prima cosa che le venne in mente, è quella di prendere una po’ d’aria fresca, magari le avrebbe calmato la mente.
Senza far rumore, andò nella sala dove lei studiava e aprì la finestra, lasciando penetrare dell’ottima aria fresca che mosse le carte e le pergamene ammucchiate nella scrivania.
“Spero che vada tutto bene. Spero che tutto questo finisca…” Pensò tra sé.
<<Ancora qualche notte insonne, Twilight?>>
La Principessa alzò lo sguardo.
Princess Luna volava sopra di lei.
Sentì un’improvvisa sensazione di affetto e protezione. Certo, si era dimenticata che Luna faceva le ore notturne, aiutando i Pony con i loro sogni.
<<Sono contenta di rivederti, Luna. Non sai quanto..!>>
[Continua...]
Ultima modifica di Rari_Star97 il 29/05/2014, 16:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Haytham » 16/05/2014, 14:55

Non ho più commentato perché stavo leggendo una FanFic molto intrigata che parla di un unicorno di nebbia XD

Beh, sono tornato "al passo" ed ho letto finalmente questi nuovi capitoli, molto belli! Ho notato un bel distacco da quando hai iniziato a scrivere ad ora, sembra che tu sia migliorata parecchio in questo breve periodo ed ho constato che la tua grammatica è migliorata. Bravissima :D
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Rari_Star97 » 28/05/2014, 20:27

Grazie! Scusa per la mia assenza, ma queste ultime settimane ho dovuto recuperare un sacco di debiti, ma ora che è tutto a posto dovrei ricominciare a scrivere presto :)
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Clessidrus » 28/05/2014, 20:31

E veramente una bellissima storia, sei una scrittrice con i contro fiocchi.

Odio criticare qualcuno ma, dato che i tuoi capitoli sono belli lunghi, ti consiglio di metterli sotto spoiler

Esempio
Codice: Seleziona tutto
[spoiler]testo[/spoiler]


Spero che non ti arrabbierai per quello che ti ho scritto :pinkiesadanim:

Per questa volta ci penso io
Gif Divertente
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Re: MLP - L'Elemento del Destino

Messaggioda Rari_Star97 » 28/05/2014, 20:50

Nono, ma ti pare, anzi ti ringrazio molto! <3 D'ora in avanti farò così! ^^
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