MLP - Il Ritorno della Dama Nera

Per un attimo ho creduto in un "change of heart" della Dama Nera.
Magari alla fine si sacrifica in qualche morte epica, perché dopotutto è la Principessa del Coraggio...

[...]

Starlight batté lo zoccolo sul tronco di quell'Albero nero come la morte, <<Come osi sfidarmi in questo modo?!>>.
Dei rovi spuntarono fuori dalla terra minacciosi. Si attorcigliarono attorno alle cinque amiche di Twilight, stringendole sempre di più, non dando loro alcuna possibilità di muoversi.
Twilight sentì un'ondata d'ira invaderle il cuore, il sangue le ribolliva nelle vene ed il corno iniziava a caricarsi di magia. Non sentiva più niente, la rabbia e l'odio verso la Dama Nera avevano preso il sopravvento dei suoi sentimenti.

Senza pensarci, ad una velocità supersonica, lanciò un potente raggio verso la Dama Nera, che lanciò a sua volta un raggio di fuoco. Ci fu un testa a testa, Twilight era in vantaggio, ora in svantaggio. La Principessina non sapeva quanto avrebbe potuto resistere ancora, ce la stava mettendo tutta ma il nemico era troppo forte. Sentiva la stanchezza nei muscoli e nel corno. Cercò di ricordarsi perché stava combattendo, o, meglio, per chi. Le sua migliori amiche erano in pericolo, se lei perdeva, forse, non le avrebbe più riviste.

Bastò solo quel pensiero a donarle la forza di continuare a combattere. Sentì i suoi muscoli rinvigorirsi, la magia scorrere assieme al suo sangue. Non sapeva se era adrenalina, sapeva soltanto che non avrebbe perso. Il suo corpo iniziò ad illuminarsi, il suo raggio di magia cambiò colore, divenne dorato come il miele, come il sole e, in un batter d'occhio, colpì la Dama Nera al corno, facendola cadere sul terrena alzando una grande nuvola di polvere.
Twiligt continuava a brillare, non conosceva questo tipo di magia, ma sapeva che, in qualche modo, l'avrebbe aiutata a sconfiggere la Dama Nera.

Sbatté le ali per prendere il volo, il corno pronto a colpire. La Dama Nera era accasciata a terra, il suo corno brillava della luce dorata con cui era stato colpito.
Non sapeva neppure cosa stava facendo ma il suo corno colpì quello della vecchia Principessa del Coraggio, provocando una luce dorata che illuminò tutto il bosco. Sentì il suo corno congelare improvvisamente, poi la luce. Vedeva solo luce.

Twiligth aprì gli occhi. Vedeva appannato, non sapeva cos'era successo, ma stava bene. Provò ad alzarsi in piedi: i muscoli erano tesi, ma riusciva comunque a cavarsela.
Sbatté le palpebre degli occhi in modo che potesse abituarsi. Si trovava nel cornicione di una delle Torri del Castello di Canterlot.
Il buio della notte era reso meno pesante dallo scintillare delle stelle e della Luna. Twilight guardò bene la Luna e sentì il sangue congelarsi. Sulla superficie della Luna, la forma di un Pony addormentato attirò la sua attenzione: Nightmare Moon.
Perché Luna era di nuovo prigioniera nella Luna?

Spiccò il volo verso la città, ma si fermò subito: Canterlot non era affatto come se la ricordava, era molto più antica e da una parte anche distrutta.
Una delle Torri si illuminò. Twilight si avvicinò e la figura di una giovane Puledra comparve nel balcone. Aveva il manto bianco, la criniera ondulata e due bellissimi occhi dello stesso colore dello Smeraldo più bello.
<<Non capisco perché non ti fidi di me!>> Gridava la puledra.
<<Hey! Che succede?>> Chiese Twilight avvicinandosi al balcone, ma la puledra continuava ad ignorarla.
Una voce dolce e saggia rispose alla puledra arrabbiata, <<Non ho detto che non mi fido di te, Starlight. Non mi fido di Hiyat!>>

''Questo è un ricordo. Sono in un ricordo della Dama Nera!'' Pensò Twilight.
Starlight rientrò nella stanza lasciando la finestra aperta. Twilight la seguì, era la camera di Princess Celestia.
Celestia era seduta accanto al caminetto con Philomena accasciata nella sua groppa. <<Il tuo problema è che pensi di poter vincere in tutto, ma non è così! Ti prego, Starlight, ascoltami...>>
<<Ti ho ascoltata abbastanza! Sei tu quella che pensa di poter fare tutto! Bhè?! Hai visto che cosa è successo seguendo il tuo piano di affrontare i Drakoidi? Sono quasi morta! E' questo che vuoi? Che io muoia?>>

Celestia si alzò con fare così qutoritario che perfino Philomena volò dall'altra parte della stanza. Starlight, però, mantenne la testa alta e lo sguardo fisso.
<<Come osi dire una cosa del genere?!>> Tuonò la Princopessa.
Twilight non l'aveva mai vista così arrabbiata, le faceva paura proprio perché non si aspettava una simile reazione.
<<E' quello che mi hai fatto capire. Sono stanca di combattere a modo tuo, abbiamo già perso tante cose..>> Starlight si riaffacciò al balcone. <<Ora farò a modo mio.>>
<<Starlight, ti prego, tesoro mio! Ascoltami!>> Celestia tentò di aprire le ali, ma una profonda ferita ancora sanguinante glie lo impedì.
<<Perché sono sempre io a dover ascoltare te? Tu non ascolti mai gli altri.>> Starlight si alzò in volo ma si fermò ad osservare la Luna. <<E' perché non ascolti che hai dovuto bandire tua sorella...>> Finì per poi volare verso l'orizzonte.
Twilight si sentì improvvisamente risucchiare come da un tornado. Per quanto lei potesse opporre resistenza, quel gelido vento era più forte di lei, e l'unica cosa che ricordò furono i terribili pianti di Princess Celestia.

Era di nuovo nel bosco, dietro di lei le sue amiche erano ancora intrappolate. Il mal di testa era talmente forte che non riusciva a pensare, ne ad udire. La vista era annebbiata, ma riuscì comunque a vedere la Dama Nera alzarsi ed andare incontro a lei.

Capitolo 12

Il Diario di Starlight

Twilight aprì gli occhi. La testa le pulsava e i muscoli le dolevano.
Era in una rotonda stanzetta angusta, con le finestra talmente piccole e sporche che non si riusciva a vedere quasi niente attraverso. La Principessa si spiegò le ali, ed un violento suono di catene attirò la sua attenzione. Le ali, le zampe ed il corno erano incatenate in una fredda catena argentata che si collegava al muro di mattoni.
Si accasciò a terra.

Desiderò con tutto il suo cuore di trovarsi in un brutto sogno. Desiderò con tutto il suo cuore di svegliarsi e trovarsi nel suo letto caldo alla Biblioteca di Ponyville, svegliata dal melodioso canto degli uccellini, con Spike che aveva appena preparato la colazione, che presto sarebbe dovuta uscire a divertirsi con le sue amiche.
Chissà dove si trovavano ora, che cosa avesse fatto loro la Dama Nera, se erano ancora vive.
Twilight cercò con tutto il cuore di opprimere quei pensieri.
Una lacrima solitaria le bagnò la guancia. Si sentiva vuota senza le sue amiche. Si sentiva vuota se pensava che aveva fallito, che la Dama Nera aveva vinto.

Un'improvviso cigolio distrasse Twilight dai suoi pensieri. Non aveva neanche notato che la porta si trovava poco più a sinistra di lei.
La figura di un Drakoide comparve, Onedarh.
Alla sua vista, Twilight sentì il sangue ribollirle nelle vene, <<Dove sono le mie amiche, Onedarh?! Liberami subito!>>.
Oneadrh sembrava divertito, cosa che fece scocciare Twilight ancora di più.
<<Stanno bene, sciocca Principessina! Sono nella prigione del nostro castello, lontano da te!>>, rispose il Drakoide con un sorriso beffard stampato in viso.

<<Ti senti sola, piccolina? Non preoccuparti. Ti ho portato da mangiare.>> Onedarh le porse una manciata di fieno secco con una ciotola piena d'acqua.
Twilight gli diede le spalle, mangiare era l'ultima cosa che voleva.
<<Che c'è? Adesso fai l'offesa? A me non importa un osso smangiucchiato se non mangi, ci rimetterai tu e se non sei in forze, non puoi salvare le tue preziose amiche.. Come non puoi salvare la tua preziosa Principessa Luna...>>

Twilight continuava ad ignorare il Drakoide che alla fine si spazientì e se ne andò.
Sapeva che facendo la superiore e mascherando la paura non avrebbe riottenuto la libertà. Sospirò. Non sapeva se poteva fidarsi di Onedarh, ma se le sue amiche erano morte quel Drakoide glie lo avrebbe spifferato divertito.
Le lacrime tornarono a scenderle nella guancia, cadendo nella ciotola piena d'acqua.
Twilight guardò come il suo riflesso veniva agitato dalle sue lacrime perse. Ad ogni goccia che cadeva si agitava, poi l'acqua tornava di nuovo compatta e cristallina, riformando di nuovo l'immagine di una giovane Alicorno triste.

L'acqua. Le venne in mente di cosa è fatta quella catena tanto argentata, di magia.
La catena con cui era prigioniera era fatta di pura magia, e la magia cambia quando si ritrova a combattere i quattro elementi. Ora Twilight capì tutto.
Aveva sempre perso contro la Dama Nera, perché la sua avversaria usava la "Magia della Natura". La Dama Nera poteva usare incantesimi che avevano a che fare con gli elementi della natura, cioè acqua, terra, fuoco e aria. Questi elementi, a contatto con la magia normale, possono causare vere e proprie catastrofi. La Dama Nera ha lanciato delle fiamme contro il raggio di magia di Twilight. Il raggio di Twilight ha alimentato le fiamme di quello della Dama Nera, rendendolo più forte ed in grado di sconfiggerla.

Ora Twilight doveva solo trovare il modo di sconfiggere la tattica degli incantesimi della Dama Nera. Il modo di fuggire, lo aveva già trovato.

[Continua...]

[...]

Abbassò il capo e immerse il corno nell'acqua della ciotola, sperando che funzionasse. La catena che teneva imprigionato il corno perse improvvisamente il suo bagliore, passando da un colore argentato ad un grigio spento con qualche chiazza di ruggine.
Sentiva di nuovo la magia formicolare sulla punta del corno. Fu un gioco da ragazzi sbarazzarsi delle catene.
Prese a zoccoli la porta, ma, essendo formata da un legno molto antico e resistente, non si formò una crepa nemmeno con la magia. L'unica alternativa era quella di rimanere ad aspettare che qualcuno la venisse a controllare.

Per la tensione e l'agitazione provocata da quegli ultimi giorni, la Principessina non si accorse che il suo stomaco era vuoto e reclamava cibo. Con malavoglia, sgranocchiò quel poco fieno che le aveva portato Onedarh ore prima.
Rimase ad aspettare per ore intere, sperando che qualcuno le desse la possibilità di scappare.
L'unica luce che Twilight riusciva a vedere era quella della Luna che penetrava dalla finestrella sopra la sua testa. Era troppo piccola per farla fuggire, lo sapeva, ma a Twilight continuava a balenarle il pensiero di doverci provare, poi la porta cigolò di nuovo.

L'Alicorno preparò il corno per attaccare.
Onedarh fece in tempo ad entrare che Twilight le lanciò un raggio che lo catapultò di fuori, lasciando la porta spalancata. Con un balzo l'Alicorno prese il volo, lasciando il Drakoide disteso a terra. Era bello sentire di nuovo la libertà che le sfiorava le ali, la criniera. Però non era il momento di esultare, doveva salvare Luna e le sue migliori amiche.
Si fermò per guardare meglio la zona dove si trovava.
Sotto di lei, il Bosco dagli Alberi Neri, sempre minaccioso e pieno di pericoli. Davanti a lei c'era un castello. Simile al Castello delle Sorelle nella Everfree Forest, solo molto più piccolo.

Perfino in lontananza, si potevano notare le finestre rotte e le macerie sul terreno. I tetti delle torri mancavano di piastrelle, ed alcuni non c'erano proprio.
L'Alicorno volò il più velocemente possibile, sicura che quello fosse il nascondiglio della Dama Nera.
Da vicino era molto, ma molto più spaventoso. Il vento soffiava imperioso, facendo sbattere le finestre e provocando suoni che facevano accapponare la pelle.
I mattoni con cui il Castello era fatto, erano pieni di muschio e arbusti, le Rose rosse e bianche dominavano il paesaggio con i loro rovi spaventosi.

Twilight penetrò da una delle finestre.
Si era ritrovata in una piccola biblioteca. Gli scaffali erano ancora stracolmi di libri, come il pavimento.
Incuriosita, Twiligth prese un libro nascosto sotto le macerie. La copertina era dura di un rosso scuro, cui sopra vi era la raffigurazione stilizzata di una Rosa Bianca.
L'Alicorno fece brillare il corno. Le pagine erano ingiallite, l'inchiostro era quasi svanito, ma si riusciva a leggere qualche riga. Sulla prima pagina si leggeva,in una scrittura molto infantile, ''Il Diario di Starlight''.
Twilight sentì un brivido gelido percorrerle la schiena. Alcune pagine erano state strappate con violenza. Le prime pagine erano state scritte da Starlight quando era solo una puledrina.

Giorno 8, Autunno
Caro Diario,
oggi mi è finalmente spuntato il Cutie Mark, è una Rosa Rossa con una stellina e la mamma dice che è molto speciale. Papà dice che il mio talento è molto raro, perché mette insieme le forze della Natura con la Magia, ma devo imparare ad usarla. La mamma dice che le ricordo molto sua sorella scomparsa, non lo so perché, ma la cosa mi sembra buffa.
Domani inizierò gli allenamenti con la mamma, papà dovrà guidare l'Esercito contro i Drakoidi. I miei genitori sono sempre più preoccupati, segno che le cose non stanno andando tanto bene. Hanno sempre più paura che possa succedermi qualcosa, ed anche io ho paura che possa succedere loro qualcosa. Spero che questa Guerra finisca presto.
Starlight

Twilight sentì una fitta al cuore. Non poteva credere che quelle parole erano state scritte dalla Dama Nera quando era solo una Puledrina.
Sfogliò di nuovo il diario.
Questa volta Starlight doveva essere un po' più grande, un'adolescente forse.

Giorno 74, Primavera
Caro Diario,
oggi ho visto mio padre morire. Non ho fatto niente per impedirlo. Quella roccia stava cadendo sopra di me. Dovevo morire io al posto suo, eppure mi sono fatta salvare come una vigliacca, mentre lui, coraggioso prendeva il mio posto nella via della Morte. Perché non so morta io al posto suo? Il vuoto che mi ha lasciato non verrà mai colmato.
La mamma è distrutta. E' nella sua stanza a piangere, sento i suoi singhiozzi. Anche io sto piangendo mentre scrivo queste parole. Nulla mi cambierà mai quanto questo. Sono ancora piccola, ma ho deciso di viaggiare. Mio padre ha viaggiato per tutta Equestria prima di incontrare mamma. Anche io farò come lui. Aiuterò gli altri Pony a costo della mia stessa vita, come ha fatto lui con me. Sono una Principessa, è questo quello che devo fare. Renderò sia mamma che papà orgogliosi di me.
Starlight

Twilight sentì i suo occhi inumidirsi di colpo. Aveva sempre pensato che la vita di una Principessa sia come la stava vivendo lei, con tante avventure, tanti amici e con tutti i Pony che l'adorano, ma non è così. Starlight ha sofferto per diventare ciò che era.
Girò di nuovo le pagine del diario, i viaggi e le scoperte di Starlight erano affascinanti.

Giorno 11, Inverno
Caro Diario,
Finalmente ho scoperto come sconfiggere Lord Hiyat. Sono di nuovo stata a StoneLight Land quest'oggi. I Pony di Cristallo mi hanno raccontato la leggenda della Roccia Vagante. E' un'Isola magica impregnata di magia che si sposta secondo i movimenti del ciclo Lunare. Secondo le mie ricerche, durante la Luna Piena si trova al centro dei cieli di Equestria, i venti sono molto più forti quando lei è presente, in questo modo, i Pony che hanno l'abilità di volo non riescono a raggiungerla. Grazie alla mia magia sono riuscita a domare i venti. Domani sarò di nuovo a Canterlot e ne parlerò con la mamma.
Starlight

Twilight girò pagina.

Giorno 12, Inverno
Caro Diario,
Oggi ho litigato con mia madre. Credo di essere stata troppo dura con lei, ma sono stufa di dover stare sempre ai suoi ordini, sono una Principessa e so quello che faccio. Sto andando nel luogo dove vivono i Drakoidi. Farò lo scambio con Lord Hiyat, sarà più debole senza i suoi poteri e mia madre ha la Magia adatta per imprigionarlo nella Roccia Vagante. Non capisco perché non lo capisce... Mio padre si è sacrificato per insegnarmi ad essere coraggiosa, farò in modo che non sia morto invano, è una promessa.
Starlight

Da quella pagina in poi, il diario era vuoto, come il cuore di Twilight in quel momento. Non sapeva il perché, ma sentiva di riaver provato emozioni, emozioni che le cambiarono la vita.

Dopotutto la Dama Nera ha un cuore d'oro
Spero che dimostrerà di essere ancora la Principessa del Coraggio e farà qualcosa di epico

Lo farà Ma non in questa Fan Fiction

Capitolo 13
In Cammino verso la Libertà

Twilight sentì le lacrime inondarle il viso. Non sapeva come o perché, ma quel Diario lo sentiva così vicino a lei. Eppure Starlight era nata e vissuta in un periodo di guerra, ha passato tutta la vita a combattere i Drakoidi con la sua famiglia ed è riuscita ad andare avanti senza un genitore. Tutto il contrario di Twilight, che ha da sempre vissuto in un'epoca senza guerre, le sue migliori amiche le staranno sempre vicino e la sua famiglia non l'ha abbandonata, insomma tutto il contrario.
L'Alicorno appoggiò il Diario a terra e respirò profondamente per calmarsi.

Uscì dalla stanza senza fare rumore. Il soffitto era abbastanza alto da poterla far volare senza che nessuno se ne accorga.
Il corridoio era lungo, ed una schiera di Drakoidi stavano camminando in fila indiana verso la fine del corridoio. Twilight doveva trovare il più presto possibile l'entrata per le prigioni.
Non si seppe da dove veniva, ma la voce della Dama Nera rimbombò per tutto il corridoio <<Che state facendo cani?! Perlustrate il castello! Trovatemi la Principessina.. La voglio VIVA!>>

I Drakoidi si bloccarono di colpo, poi iniziarono a correre per tutto il castello alzando polvere e frammenti di rocce ovunque. Twiligth cercò di volare il più veloce possibile per raggiungere la fine del corridoio, dove una grande porta né segnava la fine. Non sapeva che cosa, o chi avrebbe trovato, ma Twilight si fece coraggio e aprì il portone.
Una Sala delle stesse grandezze di quella del Castello a Canterlot, con un trono al centro mostrava il suo splendore grazie alla luce della Luna che filtrava dalle lunghe finestre, alcune rotte, alcune intatte.

Twilight si avvicinò al trono. Era identico a quello di Princess Celestia, solo che era ornato da motivi floreali che partivano dai due bracciali. Era fatto di Argento puro, e due rose Dorate si attorcigliavano in un gambo del Trono. Era bello, guardarlo dava senso di libertà.
L'Alicorno toccò con lo zoccolo la rosa dorata, ammirandone i dettagli con cui era stata fatta. Non sapeva cosa aveva fatto di preciso, non l'aveva neanche pigiata, eppure un petalo si piegò, provocando forti rumori metallici. Il trono si spostò rivelando una botola nascosta, forse, l'ingresso per le prigioni.

[Continua...]

Non in questa FanFiction?
Comunque mi chiedo dove porti quella botola nascosta...

Si, ho intenzione di scrivere una Trilogia ^^ "Il Ritorno della Dama Nera" è solo il primo capitolo

[...]

Aprì la botola cercando di far rumore il meno possibile.
Le scale erano ripide, il buio era totale da non permetterle di vedere dove metteva lo zoccolo.
Twilight cercava di stare il più attenta possibile, ma non era facile vedere con tutto quel buio, così fece scintillare il corno per illuminarle la via. Orrende ragnatele erano appese ovunque, e più scendeva le scale più sentiva freddo.
Arrivò in una stanzetta circolare che apriva ad un corridoio cui lati erano poste delle sbarre, le Prigioni.

Scheletri e teschi di creature addobbavano quel luogo lugubre e senza via di fuga.
L'Alicorno si mise a correre ed a cercare in tutte le celle in cerca delle sue amiche, ricordandosi che lei c'era già stata in quel posto, nel suo sogno.
Una luce azzurra illuminava la parte finale del corridoio. Una sfera, posta davanti ad una prigione, scintillava dalle mille luci delle stelle e della Luna, dava senso di calma e serenità. Twilight provò a toccarla, ma uno strato di magia protettiva le impediva lo sfioramento. Collegata alla sfera da una catena argentata, Princess Luna era accasciata a Terra, stanca e senza forze respirava debolmente e sembrava sul punto di morire.

<<Princess Luna!>> La chiamò Twilight.
La Principessa aprì gli occhi debolmente, non fiatò.
<<Princess Luna, sono io! Twilight!>>
Luna emise un debole gemito, seguito poi da delle parole sussurrate: <<E'...è... U-un.. Sogno?>>
<<No, principessa! Ti salverò!>>
Prese a calciare la serratura, ma le sua gambe non erano forti e robuste come quelle di Applejack, in più brillava quindi significa che vi era imposto un'incantesimo. Lanciò una magia, ma anche questo fu in'utile.

Era sul punto di piangere quando una voce squillante la distrasse.
<<Twilight! Sei davvero tu? Oh, si che sei tu! Non sei uno di quegli orrendi, schifosi, puzzolentissimissimissimi Drakoidi!>>
<<Pinkie!>> Esultò Twilight sentendo la voce dell'amica. Era nella pigione vicino a quella di Luna, ed assieme a lei tutte le altre compagne di Twilight corsero a vedere se i loro occhi non le stavano ingannando.
<<Twilight, siamo contenta di vedere che stai bene!>> Disse Fluttershy con un filo di voce.
<<Non preoccupatevi, vi libererò!>>
Questa volta, l'incantesimo funzionò. La Prigione cui Pinkie, Rarity, AJ, Rainbow, e Fluttershy erano, non aveva incantesimi di protezione.

Le sei amiche si riabbracciarono, felici di essere di nuovo tutte assieme, ma la felicità ebbe poco tempo. Luna stava ancora soffrendo e non sapevano se ce l'avrebbe fatta a resistere a lungo.
<<Che cosa facciamo, Twilight?>> Chiese Rarity guardando la Prigione della Principessa.
<<Deve esserci un modo!>> Esclamò Rainbow Dash.
<<E' una cosa che dobbiamo fare insieme.>> Disse con tono deciso la Principessina. Le altre sorrisero orgogliose.
<<Insieme!>> Ripeterono tutte decise.

<<Che cosa commovente...>> La Dama Nera apparve, seguita da Onedarh e da altri suoi scagnozzi. <<Pensavate che fossi così stupida? Se non sbaglio vi ho dato prova del contrario...!>> Confermò con un ghigno perfido sul volto.
Mentre le altre sembravano turbate e spaventate allo stesso tempo, Twilight provò sentimenti diversi verso la Dama Nera. Scoprendo alcune cose della vita di Starlight, il sacrificio per la sua famiglia, le sue scoperte, i suoi pensieri, si sentì più vicina alla Dama Nera più di qualsiasi altro.
<<Perché l'hai fatto, Starlight? Avresti dovuto dare ascolto a Princess Celestia.>>

Un'espressione sorpresa comparve nel volto oscurato dall'ombra della Dama Nera. <<Ascoltare Princess Celestia? E perché avrei dovuto? Guardami ora dove mi ha portato il fatto che non le ho dato retta... Tutti quanti hanno paura di me, io li sottometto, io li comando.. E' questa la cosa più importante e quando il mio signore risorgerà...>>
<<Princess Celestia ti voleva bene!>> La bloccò Twilight.
La Dama Nera rimase impietrita da quelle parole. Si guardò attorno cercando di tirare fuori qualche parola convincente.
<<Fa-fatti.. Gli affari tuoi!>> Gridò infine.

<<Pensi davvero che il potere sia la cosa più importante?>> Continuò Twilight sempre più decisa, <<Pensi davvero che arrivare al potere renderà tuo padre fiero di te?>>
<<ADESSO BASTA!>> La Dama Nera sembrava sul punto di piangere, sotto lo sguardo sorpreso si Twilight e le sue compagne.
<<Il Potere non porterà tuo Padre indietro...>>, continuava Twilight.
Il Corno della Dama Nera iniziò a scintillare di una luce argentea, stava per lanciare un colpo micidiale. Twilight non si spostò, e con lei neanche le sue amiche, questa volta vollero affrontare a testa alta la Dama Nera, tutte insieme.
La Dama Nera lanciò l'incantesimo delle fiamme. Twilight chiuse gli occhi, sentiva il cuore batterle al petto, il sangue scorrerle nelle vene e la forza emanata dalla presenza delle sue amiche. Non era da sola.
La Luce si fece sempre più vicino, quei secondi sembravano interminabili, poi tutto svanì.

Twilight aprì gli occhi, immaginandosi di trovarsi chissà dove, ma era sempre nelle Prigioni e, davanti a lei, una figura maestosa, un'Alicorno bianco con la criniera dai colori della Primavera.
<<Princess Celestia!>> esultarono in coro.
<<Pensavate che vi avrei lasciate sole?>> Rispose la Principessa sorridendo.
L'Alicorno bianco guardò negli occhi la Dama Nera. <<Starlight adesso basta! Ferma questa cosa, ti prego. Fallo per me, fallo per tuo padre.. Fallo per te!>>
La Dama Nera non rispose, teneva gli occhi fissi su quelli di Twilight. La Principessina sentì la pressione di quello sguardo, e, per un'attimo le era sembrato di guardare negli occhi non solo la Principessa del Coraggio, ma anche la Principessa della Luna.

Si fece avanti, fiera <<Starlight ascolta la nostra maestra! Noi non vogliamo farti del male...>>
<<La mia maestra? Non te l'ha mai detto, Twilight?>> Chiese Starlight guardando la Principessa del Sole.
Twilight si girò verso la Sovrana con aria interrogativa, <<Detto che cosa? Che sta dicendo, Principessa?>> Ma Celestia non rispose.
<<Oh, a quanto pare no, non te l'ha detto...>>
<<Detto che cosa, Principessa?>> Continuava a chiedere Twilight alla Principessa, che continuava ad ignorarla.
<<Twilight, forse non...>> Intervenne Applejack.
La Dama Nera andò avanti, <<Te lo dico io se vuoi...>>
<<Twilight potrebbe essere una sciocchezza, non starla a sentire!>> Cercava di spronarla Rainbow Dash.
<<Si, non ho mai visto qualcuno più bugiardo, bugiardoso, bugiardosissimo di lei!>> Confermò Pinkie Pie.

Seguirono pochi secondi di silenzio, un silenzio pesante, carico di tensione ed agitazione, rotto poi dalle parole della Dama Nera: <<Princess Celestia, non era e non è la mia maestra...>>
<<No, infatti!>> Intervenne la Sovrana.
Celestia prese un respiro profondo, <<Io sono sua madre.>>

Ahahahahah Celestia con quella faccia mi mancava! xD