Segreti d'Equestria - My little humans

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Segreti d'Equestria - My little humans

Messaggioda tizietto » 09/08/2012, 12:42

ebbene si, mi sono scocciato di creare video con l'audio sfraintumato :asd:
così ho gettato il mouse e ho ripreso la tastiera, e mi son messo a scrivere una fanfic

so che è un impresa titanica creare qualcosa di decente nell'ambiente fanfic, ce ne sono a centinaia, scritte da chiunque, e ormai si trova di tutto, è difficile creare qualcosa di decente che non sappia di "già letto" o di "già visto" o di "già sentito"
ma ci proverò comunque

il titolo è "My little humans", lungo la storia mi saprete dire se vi sembra un titolo appropriato :asd:

p.s. nei testi tra virgolette " " parla/pensa la protagonista pony, nei testi con * * parlano/pensano gli...humans


EDIT DEL 2015: Pensate che quando scrissi questa fanfic neanche si parlava di equestria girls, o, se se ne parlava, io non ne ero minimamente a conoscenza :wut:
BUONA LETTURA :wut:

MY LITTLE HUMANS

1 - IL LIBRONE
Una mattina, twilight aprì un vecchio libro che trovò buttato in un angolo della biblioteca.
"Tutto ma proprio tutto ma proprio tutto ma proprio tutto sull'universo in pillole, che razza di titolo, ma sembra interessante", pensò.
E infatti lo era. Twilight lo sfogliò con molto interesse, dimenticandosi addirittura di pranzare. Spike era momentaneamente fuori a dare una mano a Rarity a fare chissà che cosa.
Ad un certo punto, capitò su una pagina che parlava dei vari pianeti del Sistema solare.
"La terra è il secondo pianeta del sistema solare. E' abitata da una moltitudine di specie animali, tra le quali bisogna menzionare la razza umana, che nel tentativo di modificarne le caratteristiche per favorire la propria sopravvivenza, sta in realtà pian piano alterandone il delicato equilibrio vitale. Il pianeta ha anche un proprio satellite, chiamato Luna, che causa numerosi effetti sul pianeta stesso e, si dice, anche sui suoi abitanti".
Twilight pensò che quel pianeta doveva essere piuttosto simile al loro, si sorprese del fatto che non ne avesse mai sentito parlare, e di come ci fosse la stessa presenza di un Sole e di una Luna, e di come avessero le stesse denominazioni nonostante le grandi distanze che dovevano esserci tra i due pianeti, ma soprattutto le venne la curiosità di sapere come potesse una specie abitante su un pianeta agire in maniera tale da metterne a repentaglio l'equilibrio vitale.
Si mise a cercare altri libri, ma nessuno aveva altre informazioni riguardo gli umani.
Proprio in quel momento tornò Spike, ma twilight era così presa dalla sua ricerca che neanche ci fece caso.
"Twilight, sono tornato, cosa stai facendo?"
"Oh Spike, dammi una mano, sto cercando informazioni su un certo pianeta chiamato Terra e su una certa specie che ci abita chiamata razza umana"
"Un pianeta chiamato Terra? non è un nome fantasioso...aspetta,ho già letto di questa razza umana, in quel vecchio libro che...ecco"
Spike tirò fuori un libro chiamato "Atlante universale delle razze e delle specie", poi tornò a cercare.
Twilight corse a sfogliarlo alla ricerca di qualche informazione in più; trovò solo una descrizione dell'aspetto medio di un umano.
La sua curiosità cresceva sempre di più, gli sarebbe piaciuto molto studiare qualcosa riguardo quello strano pianeta. Ma come avrebbe potuto fare?


2 - L'AUTORE
Twilight si mise a riflettere e riflettere e riflettere. Sfogliando i vari libri una buona decina di volte si rese conto d'un fatto. Entrambi erano stati scritti dallo stesso autore, un certo Star-lone.
Sfogliò varie enciclopedie, ma nessuna sembrava citarlo, finchè non capitò su un'enciclopedia astronomica.
"Ecco qua, finalmente, Star-lone...esperto di mitologia, autore di vari libri sull'astronomia, attualmente residente in un solitario osservatorio sulla collina buia.", non dice altro.
Neanche due minuti dopo stava sfogliano le pagine d'un atlante relative alla collina buia. Non era molto lontana.
"Spike, io vado a dare un occhiata a questa collina buia, tu per favore resta qui a badare alla biblioteca"
"Agli ordini", rispose Spike.
Twilight, atlante a portata di mano, partì alla volta di quella collina.
Dopo poche ore di cammino, si trovò ai piedi d'una scaletta, che saliva per quella collina. E capì perchè era chiamata "buia", dalla perenne ombra che la grande quantità di alberi proiettava.
Sulla cima della scaletta, trovò una torre, tanto alta da superare in altezza il più alto degli alberi circostanti.
Bussò, ribussò, e bussò ancora, finchè finalmente la porta si aprì.
Twilight si ritrovò davanti un giovanotto al contempo curato e trasandato.
"Qual buon vento la porta quassù?", chiese.
"Ehm, salve, sono Twilight Sparkle e..."
"Ah si, ho già sentito parlare di te", disse, abbandonando all'improvviso ogni formalità, "entra, entra pure, vuoi una tazza di thè freddo? Dopo questa salita ti farà bene..."
"Volentieri...grazie...ma..."
"Allora dimmi, qual'è il motivo che ti spinge in questo luogo desolato?"
"Ecco, appunto, cercavo qualche informazione riguardo..."
"Riguardo la terra e gli umani, scommetto", la interruppe.
"S...si...ma come..."
"Molti studiosi capitano quassù per lo stesso motivo, e il mio osservatorio è l'unico regolato per seguire il movimento di quel pianeta, prego, osserva pure attraverso il telescopio"
Twilight si affacciò ma vide solo il cielo vuoto
"Non vedo nulla..."
"Ma certo, è giorno, chissà perchè non ci ho pensato, dovresti alzare lo sguardo di notte per riuscirlo a vedere. E dovresti capitare la notte giusta, non sempre è visibile. Non è molto lontano ma ha un orbita che ancora fatico a calcolare esattamente"
"Non è molto lontano?"
"Ma no, ma no, ecco vedi. Secondo questa mappa, la terra è il secondo pianeta del sistema solare, mentre il nostro pianeta è il quarto"
"E...chi l'ha disegnata, questa mappa?"
"L'ho disegnata io, ovviamente. La maggior parte degli astronomi a cui ho parlato della Terra mi hanno preso per matto"
"Non hanno visto il pianeta attraverso il telescopio?"
"Appare troppo raramente, le due orbite raramente si allineano in maniera tale da rendere visibile la terra da questo posto"
"Ah...capito..."
"Ma ho un progetto, dimmi...sei abbastanza coraggiosa, tu?"
"Che cosa?"
"Rispondi, sei abbastanza coraggiosa, tu?"
"......."
"Rispondi, su, spontaneamente"
"Beh...ultimamente ho fatto molte cose interessanti..."
"Lo so bene, ed è proprio per questo che parteciperai al mio progetto"
"Un...un momento...Quale progetto?"
"Meno domande, più azione; ci terremo in contatto con questo aggeggetto, mi invierai i dati con quest'altro e..."
"Ma di cosa stai parlando? Ehi, che fai..."
"E' tutto dentro questa sacca, arrivederci"
Star-lone premette un bottone d'un telecomando, una specie di scavatrice spinse Twilight in una sottospecie d'aereo e dopo neanche due secondi si accesero i motori di quello strano aggeggio volante.
"Ehi, ma che fai, sei impazzito? Ehi, fammi uscire..."
"Tranquilla, te la caverai, ne sono sicuro, e tutto quello che dovrai fare è scritto sul libro che ti ho messo sulla sacca, arrivederci, e mi raccomando, raccogli tante informazioni"
"Aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo", urlò Twilight, ma già era in orbita.


3 - PONY SULLA TERRA
"Ok, cerchiamo di ricapitolare...quel folle tizio mi sta spedendo chissà dove con questo razzo di sua costruzione...non mi resta che sperare che funzioni altrimenti..."
Un rumore di ferraglia in lontananza la fece sobbalzare
"Meglio non pensarci...e passare il tempo...ecco, si, passerò il tempo leggendo quel libro, sisi, eheh"
Twilight prese il libro nella sacca e cominciò a leggerlo.
"Allora, il titolo è tutto un programma...Saggio sui pony terrestri...vediamo un pò che cosa dice...dunque..."
"Millenni or sono, una comunità di pony altamente sviluppata scientificamente, viste le terribili condizioni raggiunte dall'atmosfera del loro pianeta, partì alla ricerca d'una nuova terra da abitare guidati dalla loro regina alicorno, il cui nome è andato scomparso."
"Dopo aver girato tanto l'universo, giunsero su un pianeta azzurro, circondato di sfumature bianche e grigie, sulla cui superficie sembrava esserci abbastanza verde e marrone, flora e terra abitabile."
"Atterrati su questo pianeta, e dopo aver stabilito la presenza d'acqua potabile, decisero di stabilirsi lì per un certo periodo."
"Gli unicorni e i pegaso si diedero subito da fare per progettare una nuova città che potesse ospitare una grande quantità di pony, poi i pony di terra cominciarono a lavorare per costruire il tutto."
"Ma durante le costruzioni, i pony iniziarono ad entrare in contatto con l'ostile fauna circostante. Cominciò un aspra battaglia tra gli strani esseri bipedi del pianeta terra e gli unicorni."
"Alla fine della battaglia, alcuni di quegli esseri bipedi apparirono stanchi e annoiati, piuttosto che stanchi e abbattuti. Si vide così la vera natura di quegli esseri."
"Quelli iniziarono a tirare fuori armi magiche ed estremamente potenti, tanto che neanche gli unicorni potevano tenergli testa. Nonostante ciò, alcuni di quegli esseri bipedi catturarono solo una piccola quantità di pegaso ed unicorni, mentre gli altri riuscirono a sfuggire."
"Non sappiamo che fine abbiano fatto i pegaso, gli unicorni e i pony di terra che rimasero sulla terra, fatto certo è che coloro che riuscirono a sfuggire arrivarono dopo altre lunghe ricerche sul nostro pianeta, che era abbastanza vicino alla terra e presentava caratteristiche simili."
"Ma trovandosi il nostro pianeta in un orbita molto complicata e distante dal sole, la regina alicorno con un potente incantesimo riuscì a conquistare il calore del sole, ma ciò comportò l'avvicinarsi anche della luna, che comunque non ha mai portato effetti negativi sul nostro ecosistema."
"Miei recenti studi hanno confermato tutto ciò appena detto, solo si richiedono studi più approfonditi sul campo sulle specie terrestri (e soprattutto su quella che ho denominato umana) e sulle attuali condizioni dei pegaso e degli unicorni che lì ancora vivono."
Twilight, dopo questa lettura, si sentì al contempo onorata, confusa, entusiasta, emozionata, eccitata e spaventata.


4 - ATTERRAGGIO
Mentre girava confusa di qua e di là per lo stanzone principale del razzo, notò un piccolo oblò. La visione dell'immenso spettacolo che la circondava riuscì a quietare momentaneamente il suo animo.
D'improvviso, una rumorosissima sirena d'allarme la riportò alla realtà, ma non c'era tempo per ricadere nello stato confusionale in cui versava poco prima. Una voce elettronica stava iniziando ad impartirgli una quantità d'ordini.
Azionare la leva, premere il bottone, premere l'altro bottone, e un altro ancora, e un altro ancora, riazionare la leva, e così via dicendo. Per fortuna erano ordini abbastanza chiari e ben impartiti, e Twilight potè eseguirli senza troppe complicazioni.
Solo si chiedeva a cosa servissero quegli ordini improvvisi, dall'oblò non appariva nulla che potesse assomigliare al pianeta citato dallo studioso.
Terminata la serie d'ordini, Twilight potè tornare a scrutare l'infinito dall'oblò, a notare come da lassù fosse impossibile riconoscere le stelle che invece dal proprio pianeta si riconoscevano con grande facilità.
"Attenzione, attenzione, ingresso nell'atmosfera terrestre, tenersi stretti ai cavi di sicurezza."
Tutto cominciò a tremare. Non c'era nessun cavo di sicurezza, e Twilight venne sobbalzata qua e là per l'interno della stanza, fin quando non riuscì ad aggrapparsi ad una sedia che era fissata sul pavimento.
Finalmente, dopo una quantità di minuti che le parsero ore, il razzo toccò il suolo terrestre.
"In...incredibile...sono viva...sono viva!"
Twilight corse ad affacciarsi all'oblò, ma quel che vide la lasciò perplessa.


5 - ATROCE DUBBIO
"Ma...ma...tutto questo viaggio per tornare...al punto di partenza? Non è possibile...no...un momento...non può essere..."
Twilight uscì da quel che rimaneva dopo le varie espulsioni delle parti del razzo, e vide alberi ad alto fusto, pianticelle, notò un leprotto che pascolava sereno.
"Ma...tutte queste cose...ci sono anche sul nostro pianeta...non...non sarà mica che..."
Più si guardava intorno più il tremendo dubbio di trovarsi ancora sul suo pianeta diventava pesante e pungente. Solo l'aria aveva un profumo diverso, ma quella era una cosa che già gli era capitato di notare durante i suoi viaggi nei dintorni di Equestria.
Decise di riprendere il libro e rileggere tutto da capo con più calma, alla ricerca di qualcosa che potesse spiegare quel fatto strano. Lo trovò in un capitolo che ancora non aveva letto.
"Quando i pony fuggirono da quello strano pianeta, i pony di terra portarono con loro una grande quantità di semi e di campioni di specie animali che, dopo un accurato studio, sembravano ottimali per garantire una serena sopravvivenza alla comunità."
"Quando giunsero finalmente sul nostro pianeta, che aveva caratteristiche simili a quelle della Terra, addomesticarono e fecero riprodurre quelle specie in gran quantità, che abbastanza velocemente si adattarono al nuovo habitat."
Twilight si calmò e si rasserenò, nonostante fosse molto sorpresa. Si trovava su un altro pianeta, a chissà quanti anni luce di distanza, eppure ogni cosa le sembrava familiare.
In quel momento si ricordò dell'aggeggio che, a detta di Star-lone, doveva servire per restare in comunicazione.
Provò a contattarlo, ma non funzionava.
Star-lone era un semplice pony di terra, non aveva conoscenze per creare un aggeggio che comunicasse magicamente da distanze simili.
Tutto quello che Twilight aveva a disposizione, dunque, l'unica fonte di informazioni, era quel libro.
Pensò che doveva organizzare un programma di studio, che doveva pensare a come muoversi per ottimizzare il numero d'informazioni che poteva ottenere. Anche perchè sapeva che era lì, ma non sapeva per quanto tempo vi sarebbe rimasta, nè come sarebbe tornata indietro.
La stanchezza però cominciava a farsi sentire. Si sdraiò e s'addormentò all'ombra d'un albero.


6 - RISVEGLIO
*Ohè guarda che cavolo ci sta qua*
*Fa ved...orc...che cavolo è sta roba?*
*Pare malato, nì che tiene in testa*
*Non c'avviciniamo, va a finire che ci mischia chissà che cosa*
*tieni ragione, compare*
Sopraggiunse un'anziana signora.
*Ohè Ramò, vedi un pò tu se hai mai visto un fatto del genere*
*Di che state a di?*
*E vieni qua*
L'anziana signora s'avvicinò, buttò l'occhio sull'animale che stava steso al suolo.
*Ohi mamma, no, mai visto niente del genere, lontani, può esse malato*
*E' quello che ho detto pure io, che ne facciamo?*
*Lasciamolo qua, ci penseranno gli insetti*
Proprio in quel momento lo strano animale aprì gli occhi.
"Aaaaah che bella dormit...oh...che dire..."
Twilight rimase stupita a ritrovarsi davanti le tre persone, che la fissavano spaventati.
*Hai mai sentito che un animale fa un verso così strano, Pasqualì?*
*Mai, dev'esse proprio malato, sto coso*
"Che piacere, voi dovete essere gli abitanti di questo pianeta, dovete essere gli umani, giusto?"
*Che cavolo, si sta ad avvicinare. Tiragli na schioppettata, tiragli na schioppettata, tanto per come sta conciato ci manca poco che se ne muore da solo*
*Forse tieni ragione...*
"EEhm...non capite...quello che dico...?"
*Eppure ora che lo vedo in piedi non sembra stare così male...mi ricorda...*
*IL DEMONIO*, urlò all'improvviso l'anziana signora, che tra le mani aveva un libro che aveva appena raccolto da terra.
"C...che vi prende? Non voglio farvi nulla di male..."
*C...che? il demonio? no, mi ricorda un uni...*
"Eeeeehm...Come si dice in questi casi...? Vengo in pace..."
*IL DEMONIO, SPARAGLI, SPARAGLI, VELOCE, PRIMA CHE CI MANDA QUALCHE MALEDIZIONE*
*Ma...*
*SPARA!*
Twilight si vide il fucile puntato contro. Fece appena in tempo a strappare dalle mani il libro all'anziana signora e a galoppare via a gran velocità, che il cacciatore premette il grilletto.
*AAAH, MI HA ASSALITO, SPARA, SPARAAA*
*E' scarico, questo dannato fucile è scarico*
*Come fa a esse scarico? Te l'ho caricato ieri mattina*
*Ma ieri pomeriggio so uscito a caccia di quaglie, Pasqualì, ogni volta che torno me lo devi ricaricà*
*Quando sei uscito? non me ne sò manco accorto*
*Dormi in piedi, Pasqualì*
Intanto Twilight a gran velocità era sparita nel folto del sottobosco.


7 - PACIOCCONE
*Papà papà, guadda, cavaiino*
*Ma come cavallino, qui nel bosco non possono esserci cavalli*
*Papà, cavaiino dento buco*
*Ma come...fa vedere*
L'omone pacioccone s'avvicinò. Il bambino indicava una fossa nel terreno, una trappola per animali selvatici fatta dai bracconieri.
*Guadda, cavaiino viola*
*Che mi pigli n'accidente. Hai ragione filiolo. Ma che razza di razza è? Mannaggia pure ai giochi di parole. Che sia scappato da qualche maneggio qui nei dintorni?* Borbottò tra se e se.
*Beoo cavaiino, libeiamo cavaiino papà?*
L'omone pacioccone ci pensò un attimo su, poi gli venne in mente che quello strano cavallo viola poteva essere un ottima attrattiva.
*Va bene a papà, liberiamo il cavallino.*
*Che belooo*
*Andiamo a chiamare qualcuno che ci aiuta, tanto sono in pausa e sono immersi nella nullafacenza*
*Bavo papààà belo cavaiinooo*, e s'allontanarono.
Pochi secondi dopo, Twilight si svegliò.
"Ahi ahi, dove...sono...? Ahio...Ahi ora ricordo...stavo scappando da quei probabili esseri umani...quando...devo essere finita qui dentro...inizio a capire cosa provavano i pony che capitarono qui...e il motivo per cui scapparono...ahiiio...ora devo provare a uscire da qui..."
*Ecco la fossa, ragazzi, vediamo di fare in fretta*
"Oh no, chi sarà stavolta? Altri umani?"
*Quello strano animale tanto sembrava dormire, non ci darà probl...diamine s'è svegliato...ma che ha sulla testa? Carl, tu che sei il più atletico, torna al campo a chiamare il veterinario*
*E non potevi pensarci prima?*, e partì di corsa.
"E ora cosa faccio, li aspetto sperando che siano pacifici? E che non siano gli stessi di prima?"
*Sempre a lamentarti stai* gli urlò.
*Su noi altri, cerchiamo con queste corde di tirare su quel coso*
*Ma guarda com'è strano, non sarà malato o qualcosa del genere?*, ribattè un altro del gruppo.
*Se era malato era già bello che andato. Non vedi com'è vispo? So riconoscere un animale in buono stato, e il nostro veterinario mi darà di sicuro ragione*
"Uhm...proverò a essere gentile...anche se...non capiranno nulla di quello che dirò...proverò...proverò..."
Mentre pensava a tutto ciò, un ragazzo tutto muscoli era già giù nel fosso.
*Su cavallino, o qualunque cosa tu sia, su che ti riporto in superficie*
Twilight lo fissava interessata. Anche se non era un pony, riconobbe che quel ragazzo era di bell'aspetto. Fece una raccolta di coraggio e si avvicinò.
*Bravo cavallino, ti porto su e ti facciamo una bella visita*
Arrivati su, trovarono il veterinario che già era arrivato lì.
*Eccolo. Dagli un occhiata, Slim.*, disse l'omone pacioccone.
*Cavaiiiino*, disse il bambino emozionato.
*Mai vista una cosa del genere. E non sembra neanche malato. Vediamo un pò...*
Twilight rimase piacevolmente stupita. Si ritrovò davanti un uomo con un camice bianco che sembrava tanto un dottore, e che usava strumenti molto simili a quelli che usavano i dottory pony sul suo pianeta.
*Sta più che bene. Sta meglio di me 'sto coso.*
*E quello strano rialzo che ha in testa?*
*Uhhhm...*
Twilight stette ad osservare l'uomo che le picchiettava con le nocche dell'indice il corno. Non aveva intenzione di reagire, sembravano ben'intenzionati.
*Sembra...un osso...*
*Un osso? Vuoi dire che probabilmente abbiamo di fronte un...*
*Come posso esserne sicuro?*, ribattè il veterinario.
Nel frattempo il giovane ragazzo tutto muscoli stava osservando Twilight con interesse.
*Un unicorno?*, disse.
*Forse qualche maneggio qui nei dintorni lo aveva truccato a questa maniera per far divertire i bambini?*, disse un altro.
*Lo nego. Neanche un esperimento genetico riuscirebbe in così poco tempo a far crescere una cosa del genere in testa a un cavallo*, ribattè il veteririnario.
L'omone pacioccone iniziò a saltellare.
*Sarà l'attrattiva principale dei nostri spettacoli. Immaginatevi: Accorrete gente ad ammirare l'unicorno viola del Circo dei fratelli panzona*
Twilight ovviamente non aveva idea di cosa quell'omone stesse dicendo, ma a vedere il giubilo generale si lasciò trasportare in un nitrito d'acconsentimento.
*Visto, è contento pure lui*, disse l'omone pacioccone.
*E va bene, prendiamolo. Ma se gli succede qualcosa dubito che saprò come intervenire*, rispose il veterinario.
*Beeeeooo cavaiiino*, ribattè il bambino.
*Bene, andate a prendere il furgoncino con la gabbia*, ordinò l'omone.
*Subito*, partirono il veterinario e un altro della combriccola.
*Eppure è un peccato metterlo in gabbia. Forse potremo attirarlo con un pò di zucchero...*, disse il giovane.
*Non ne abbiamo di zucchero da sprecare. Gli daremo un pò di fieno appena arriveremo al campo. E' tutto.*
Passò qualche minuto. Twilight osservava la scena e gli umani osservavano Twilight commentandone positivamente il ritrovamento.
Non appena arrivò il furgone e i due scaricarono la gabbia, Twilight ebbe un ripensamento totale di tutta la buona fede che aveva riposto in quella gente.
Ma nonostante avesse dormito abbastanza, era debole per la fame. Era da prima di partire da Equestria che non mangiava niente.
E una strana forza la condusse istintivamente all'interno della gabbia piena di fieno senza che nessuno la forzasse.
*Ah bene, avete fatto bene a riempirla di fieno*, acconsentì l'omone, *Risparmieremo pure tempo a dargli da mangiare dopo. Andiamo ora, entro domani dobbiamo essere al paese vicino per montare il tendone e preparare lo spettacolo. E vedere che cosa è in grado di fare il nostro nuovo acquisto*.
Detto ciò, Twilight mangiante e resto della combriccola operante, si diressero verso il campo.


8 - IN GABBIA
Dopo cinque minuti di cammino arrivarono al campo.
*Allegria gente, abbiamo un nuovo membro per la famiglia*, urlò l'omone pacioccone, *E che membro!*.
Tutti accorsero e tutti videro l'unicorno viola col tatuaggio sul fianco impegnato a divorare sino all'ultima pagliuzza il fieno presente nella gabbia in cui si trovava.
*Uuuuh che carino*, urlò una.
*Ma cavolo, è un unicorno per davvero?*, disse un altro.
*Non credo ai miei occhi*, disse un altro ancora, e tutti uno per uno dimostrarono la loro meraviglia per quel nuovo acquisto.
*Proprio così*, prese l'omone orgogliosamente, *Quello che avete davanti è un unicorno vero e puro. Tutto osso quel che ha in testa. E di viola originale è il manto. Non lo abbiamo toccato minimamente. Solo trovato nel bosco e portato qui con noi*
*Lo portiamo nella postazione con gli altri animali?*
*No, caricate velocemente gli animali sui camion, e voi altri, preparatevi, si parte. Ricordatevi che domani abbiamo lo spettacolo al paese vicino*
Tutti si misero all'opera. La gabbia che conteneva Twilight fu caricata su un camion. Twilight sembrava continuata ad essere assorta in una strana trance che la costringeva a porre tutta la sua attenzione su quel fieno.
Passò del tempo, Twilight finì il suo fieno. Il camion era partito, e il rimorchio era carico di animali chiassosi. Fu proprio quel chiasso a risvegliare Twilight dalla trance.
"C...cosa volete fare con quella gabbb....gabb...gab...". Si accorse di trovarsi in un luogo chiuso e buio, la cui unica luce proveniva da delle finestrelle sbarrate ai lati della stanza. Si accorse poi che il tutto tremava leggermente, quasi la stanza si stesse muovendo. Ma era chiusa in quella gabbia, non poteva uscire. E inoltre era stordita da quell'immane chiasso che la circondava.
Provò a urlare, provò a parlare agli altri animali, ma ottenne solo che il suo verso andò a mischiarsi alla confusione degli altri presenti.
*Oh no, non mi capiscono nemmeno loro. Ma come ho fatto a finire qui? Se solo mi capissero potrei chiedere a loro...ma...sembra che nessuno qui mi capisca...ma come ho fatto a non accorgermi che stavano chiudendomi qui? Come se avessi perso per qualche tempo la coscienza...come se mi avessero...e se...e se ci fosse qualcosa di strano in quel fieno? L'ultima cosa che ricordo in effetti era la gabbia con del fieno dentro...devono avermi costretta a mangiarlo...chissà con che cosa l'avevano trattato...forse con qualche strana sostanza, forse con qualche erba magica, forse con qualche pozione che..."
Gli si accese una lampadina. La magia, certo. Aveva dimenticato che era un unicorno? Aveva la magia dalla sua. E chissà, forse sul libro di Star-lone c'era qualche suggerimento per i casi d'emergenza o qualche altra informazione utile per agire.
Si guardò attorno. Nulla, la sacca era sparita, e ovviamente, con essa, il libro e tutti gli altri oggetti.
Provò ad agire sulla serratura della gabbia. Niente, non funzionava. Non riusciva ad accumulare energia sufficiente, frastornata com'era da quel chiasso.
Così si trovava lì, senza magia, senza nessuno che capisse quello che diceva, nessuno con cui parlare, senza niente da fare, senza idee per scappare.
Passò del tempo, arrivò la notte, Twilight non riusciva a dormire con tutto quel frastuono, e neanche aveva voglia di dormire, con tutto quello che stava succedendo.
Se si fosse riaddormentata, chissà cosa si sarebbe trovata davanti al risveglio.


9 - UN SEMPLICE ANIMALE
Dopo ore e ore, giunta ormai l'alba, la stanza finì di tremare.
"Forse eravamo in movimento e siamo appena arrivati...in questo caso...posso pensare a un modo per...", e non fece in tempo a finire il pensiero.
Improvvisamente, il portellone si aprì. Entrò nella stanza il giovanotto che Twilight aveva visto il giorno prima.
*Salve carino, passata bene la notte in mezzo a questo macello? No eh? Ti capisco.*
Twilight ovviamente non capiva cosa quel ragazzo le stava dicendo, ma riconobbe in lui un tono di voce sereno, amichevole. Forse non era così cattivo. O forse fingeva per comprare la sua fiducia.
Pochi secondi ed entrarono altri due uomini, che caricarono la gabbia su un carrello e fecero la stessa cosa con le altre. Le portarono a uno a uno in un enorme spiazzale, e le lasciarono lì.
Si videro poi altri uomini arrivare e portare da mangiare agli animali. Un uomo porse del fieno a Twilight, che ripensando al fieno del giorno prima rifiutò fermamente di mangiare.
*Ahah, peggio per te. Te lo lascio comunque qua*, disse quell'uomo, e continuò il giro.
Appena gli uomini se ne furono andati, tutto era silenzioso. Gli altri animali erano tutti impegnati a mangiare.
Era il momento giusto per riprovare a far saltare la serratura della gabbia.
Si concentrò, provò ad accumulare energia. Attorno a lei c'era finalmente una gran tranquillità, solo il brusio degli insetti e il mormorio degli umani rompevano il silenzio.
Si sforzò, si concentrò, s'impegnò, ma niente. Fallì su tutta la linea. Il suo corno pareva essersi spento.
"Forse...forse in quel fieno c'era una sostanza in grado di affievolire le energie magiche...forse...forse...oh no..."
Improvvisamente, vedendosi mancare anche l'ultima risorsa su cui poteva contare, la magia, cadde nel panico.
Senza magia era sotto il giogo di quegli strani esseri. Senza magia era solo una debole creatura. Senza magia, era un semplice animale, come tutti gli altri.
E, pochi secondi dopo, era di nuovo in quella strana trance che la costringeva a bere quell'acqua e a mangiare quello strano fieno.


10 - FENOMENO DA BARACCONE
PEREPEPEEEE, una tromba squillò e Twilight si ridestò. Scosse la testa, ci vide per qualche secondo doppio, triplo, quadruplo, poi mise a fuoco e attorno a se trovò una folla che la fissava incredula.
*Ebbene, proprio così, gente, la vostra incredulità è comprensibile per quello che avete davanti, un magnifico, originale, leggendario, magico, unicorno!!!*
La folla bisbigliava frasi d'incredulità. Parlottava, rumoreggiava. Twilight si guardava intorno stupita. Era in semi-libertà vigilata, se così si può dire.
"Oh no, è successo di nuovo"
*E ora, facciamo entrare il nostro grande ammaestratore che è stato in grado di addomesticare questa magnifica creatura*
La folla continuava ad osservare silenziosa. Entrò il tizio con la giacchetta brillantinata, si diresse verso Twilight con un frustino. Schioccò il frustino verso Twilight.
"E questo ora che vuole con questa frusta? Non vorranno farmi del male di fronte a tutta questa gente?"
L'ammaestratore rischioccò la frusta.
*Vieni qui su, guarda che bello zuccherino. Non ricordi quello che abbiamo provato poco fa?*
Ovviamente Twilight non capiva una parola di quel che l'ammaestratore gli stava dicendo.
*Sto per spazientirmi*, e rischioccò la frusta. Twilight intanto si guardava intorno.
*E va bene, l'hai voluto tu!*, l'ammaestratore fece per mirare la frusta contro Twilight, quando a un certo punto...
*Fermi tutti, polizia*, un piccolo gruppo di agenti della forestale entrò nel palcoscenico, accompagnato da uno strano tipo alto smilzo e con gli occhialetti.
*Fermi tutti, fermate lo spettacolo*
*OOOOOH, guardate un pò chi c'è*, disse il pacioccone al microfono, *I cari amici della forestale*.
Sul palcoscenico fecero il loro ingresso due clown in monociclo che cominciarono a girare attorno al gruppo d'agenti.
*Un applauso ai cari amici della forestale!*
Il pubblico applaudì le mani, divertito.
*Stooop, che cavolo fate? Non stiamo scherzando. Non fa parte dello spettacolo*
*Un applauso alla grande recitazione dei nostri attori*
Il pubblico continuava a battere le mani. Si sentì una volante della polizia parcheggiare fuori del tendone e un gruppo di poliziotti entrò anch'esso nel palcoscenico.
*Che cosa succede qui? Abbiamo visto il furgoncino della forestale e siamo venuti a dare un occhiata*
*Avete fatto bene*, disse uno degli agenti della forestale, *Pensate a quel tizio al microfono e alla bella compagnia mentre noi cerchiamo di mettere al sicuro quella bes...ehi, che fine ha fatto il pony?*
Tutti gli agenti dissero che fino a qualche secondo prima era lì, e che all'improvviso l'avevano perso di vista all'arrivo della polizia.
Twilight aveva approfittato del momento di confusione e stava ora correndo libera nel backstage del circo.
Il giovanotto tutto muscoli la vide e provò a rincorrerla, ma invano. Twilight vide il giovanotto che aveva un libro in mano, il SUO libro.
Twilight tutto d'un fiato tornò indietro, dette uno scossone al giovanotto, riprese il suo libro così come aveva fatto con l'anziana signora e di corsa uscì dal tendone, ritrovandosi così a correre a vuoto per la boscaglia.
*Presto, dobbiamo recuperare quell'unicorno*, urlò lo smilzo con gli occhialetti, e di corsa, lui e gli agenti della forestale, si diressero nel bosco col furgoncino, mentre la polizia interrogava l'omone pacioccone e la sua combriccola.


11 - MAGIA
Twilight trovò una grotta. La guardò con aria incerta, poi vi entrò per trovare riparo dalla notte ormai inoltrata (lo spettacolo si era tenuto in serata).
Una volta dentro, lieta di aver ritrovato il suo libro, anche se aveva perso tutto il resto, tentò di trovare una soluzione per il profondo buio che regnava lì dentro. E di accendere un fuoco con la magia sembrava ancora non volersene parlare.
"Stupido fieno", pensò, continuando a pensare che il fieno che aveva mangiato avesse qualche proprietà maligna.
Non aveva sonno. Probabilmente quello stato di trance in qualche modo la teneva in riposo.
Restava da definire da dove arrivasse, quella strana sensazione. Aveva infatti notato che l'ultima volta era caduta in trance prima che avesse mangiato il fieno. Forse il profumo? Non giunse ad altre conclusioni, continuò a riflettere.
Ad un punto, sentì delle voci e vide delle luci in lontananza.
"Oh no, che mi abbiano trovata?", detto questo, si inoltrò nella grotta.
Le luci erano sempre più vicine. La luce gli permise di scorgere un masso spostato dietro il quale andò a nascondersi. Continuò ad osservare.
Quando la fonte della luce fu visibile, vide avvicinarsi in fila indiana una decina di uomini incappucciati. E, cosa che la sorprese, attorno alle mura della grotta v'erano dipinte creature a lei molto familiari; draghi, grifoni, unicorni, ma anche fantasmi, spiriti, e altri strani e assurdi simboli.
Gli uomini avanzarono solennemente, poi si disposero in cerchio attorno ad un grosso pentacolo disegnato per terra.
*Questa sera*, disse il primo che prese parola, *in nome della grande potenza di cui siamo venuti in possesso, eseguiremo un evocazione, invocheremo una creatura magica. Quale creatura verrà fuori, sarà a discrezione del nostro grande e potente signore*
Seguì una cantilena. A Twilight sarebbe tanto piaciuto sapere cosa stessero dicendo quegli uomini.
Accesero un fuoco al centro del pentacolo, lo cosparsero di ceneri profumate, la grotta iniziò a profumare, la cantilena si fece sempre più pesante e ritmata, poi aggiunsero alle fiamme altre sostanze.
"Ma che stanno combinando?", Twilight osservava interessata.
Il profumo si trasformò pian piano in una puzza acida.
"Argh, non posso resistere, devo uscire da qui", pensò, e si mise a correre verso l'uscita sperando di non essere vista.
Ma il grande capo della compagnia, che era anche il più sveglio ed era l'unico a tenere sotto il cappuccio una maschera anti-gas per non cadere vittima degli effetti delle esalazioni dei fumi, la vide, e non credette ai suoi occhi; era la prima volta che succedeva veramente qualcosa durante uno di quegli strani riti.
*Laggiù, laggiù una creatura s'è mossa, forza fratelli, inseguiamola!*
Ma i "fratelli" erano tutti stesi a terra, tramortiti, in trance, in chissà quale assurda dimensione.
*AAAAArgh, e va bene*, e si mise a correre, uscì dalla grotta, vide Twilight che tossiva in un angolo appoggiata ad un albero.
Seguì un imprecazione, poi una strana preghiera, poi Twilight lo vide e ricominciò a correre, e stessa cosa fece l'uomo, appresso all'unicorno, e per andare più veloce si levò il cappuccio e abbandonò la maschera anti-gas.


12 - INTERROGATORIO
DRIIIIIN
*Chi è la? Ah, buongiorno agè, prego, accomodatevi senza fà caso al casino che ci sta qua dentro...*
*Nessun problema, ci mancasse*
*Che è successo, agè?*
*E' una storia complicata, ditemi però, avete visto qualche cosa di strano nel bosco, ultimamente?*
*Di che genere?*
*Non so, qualunque cosa...*
*Uh noi no, no no non mi pare proprio...anzi, qualche giorno fa la vedova Cullina andava in giro raccontando che nel bosco c'aveva visto il demonio...poveretta, da quando s'è morto il Signor Culletta, bon'anima sua, è diventata veramente sensibile quella signora...*
*Sapreste spiegarvi meglio?*
*Che senso?*
*Cioè, sapete qualche altro particolare?*
*Ah si si, cioè, andava in giro dicendo che aveva visto...un cavallo rosa...co le corna in testa...che l'aveva assalita...e che per terra aveva trovato uno strano libro scritto in maniera strana co un mucchio di simboli e disegni strani...a quel punto avevano provato a sparargli ma portavano il fucile scarico...*
*Sapete in che punto del bosco, più o meno?*
*Eh no, il bosco è grande, e noi non ci mettiamo paura d'andà dentro dentro, potrebbero averlo visto dovunque, e chissà ora che fine potrebbe aver fatto quel coso...*
*Non avete sentito più nulla del genere, riguardo quel...cavallo rosa?*
*No, niente niente, anzi, se vi serve di trovarlo cercate di farlo veloce, che è periodo di caccia e stà gente spara a ogni cosa che si muove a quattro zampe...*
*Voi invece ci fate caso, vè?*
*Certamente agè, che vi credete, sò un cacciatore serio io*
*Va bene, va bene, se sapete altro fatemi sapere, o fate sapere a chi trovate al centro*
*Perfetto agè, arrivederci agè*
*Arrivederci...*
...
DRRIIIIIIN
*Chi è? Ohè, buongiorno Biagì, viè, entra, che ci stai a fà da ste parti?*
*Salve, Pasquale, posso entrare?*
*Prego prego Biagì, entra e...*
*E non faccio caso al disordine, no...come va?*
*Come va...tiriamo avanti, come al solito, e a te come va, Biagì?*
*Tt'apposto...mi serviva un informazione...ho sentito che qualche giorno fa Ramona s'è presa un colpo perchè ha visto nel bosco...*
*Ah, la storia del cavallo rosa col corno, si, non si capiva se era malato o che cosa, abbiamo provato a sparargli ma tenevamo il fucile scarico...*
*Eh, e chissà perchè, era scarico il fucile, nè Pasqulì?*, disse una voce che rintrava dalla porta.
*Colpa tua, che esci a caccia e manco m'avverti, Gennarì. Gennarì, Biagio vuole sapere la storia del cavallo rosa*
*Era un unicorno, Pasqualì, un unicorno. E secondo te andavo a sparare a un unicorno?*
*Ma come, avevi detto...*
*Avevo detto, si, a dare retta a voi pure alle mosche andrebbero tirate le schioppettate...senti Biagì, t'aiuto volentieri, se ti serve nà mano a cercà quel coso*
*Curioso...ti sei accorto che era un unicorno?*
*Non sono così ignorante, Biagì, la scuola l'ho fatta, diversamente da cert'altra gente dentro a sta stanza*
*Finiscila di rinfacciarci la nostra cattiva sorte*, esclamò l'anziana signora anch'essa appena rincasata, *Se hai avuto l'occasione di poter andare alle scuole, beh, noi no, mannaggia a te. E tu, Biagio, devi essere impazzito se pensi che t'aiuteremo a cercare quel demonio*
*Io l'aiuterò volentieri, invece*.
*E tu sei più pazzo di lui. Bene, andate pure a farvi maledire, se vi va...*
La porta si riaprì, entrò l'omino smilzo con gli occhialetti.
*Finalmente Biagio, è tanto che ti cerco.*
*Qualche novità?*
*Abbiamo arrestato uno strano tipo che correva per il bosco e sembra tanto essere uno di quei capi-setta che stavamo cercando. E ci ha raccontato una storia veramente interessante*
*E il cavallo?*
*Quella è la storia interessante, vieni, lungo la strada ti racconto*
*Allora, posso venì con voi?*, chiese Gennarino.
*Che cosa?*, si stupì lo smilzo.
*Assicuro per lui, è un bravo ragazzo e conosce bene questi boschi*
*Allora va bene, purchè non interfierisca...*
*Ma quale interferenza, ci sarà d'aiuto invece. Andiamo Gennarì. Arrivederci Ramona e Pasquale*
*Arrivederci, Biagì*, disse Pasquale.
*Bah*, disse Ramona.


13 - LO STALLONE
"Anf...anf...basta...non ce la faccio più...puff...anf..."
Twilight s'era fermata sotto l'ombra d'un albero.
"Argh no, che cosa sto facendo, non mi posso fermare"
Riprese a correre, durò qualche centinaio di metri, poi ricadde stremata.
"Anf...BASTAAA non ce la faccio più...possibile che questa specie abbia solo da perseguitare un povero unicorno? Non hanno altro da fare?"
Riprese a camminare, piano piano, finchè non giunse sull'orlo d'uno strapiombo al di sotto del quale si vedeva un'immensa vallata grigia piena di enormi case.
"Oh no, questo è il colmo. Laggiù dev'essere pieno d'umani. Ma se torno nel bosco troverò quelli che mi stanno dando la caccia"
Non sapeva che fare. Stava per scoppiare in pianto.
"Non posso però fermarmi, no...altrimenti va a finire che mi sentono...devo...trovare una soluzio...ahi...oooooh"
..............................................................
"C...che è success..."
*Che emozione, che emozione, che emozione! Ti rendi conto di cosa abbiamo davanti? Che emozione che emozione! Se riusciamo a ricavare qualcosa da questo studio, diventeremo famosissimi. Toh guarda, s'è svegliato. Vediamo che cosa riusciamo a combinare. Mandalo nella gabbia con gli stalloni*
"Aspetta...che fat..."
Twilight si ritrovò davanti una quantità di enormi cavalli. Ne fù molto stupita.
"Ehm...salve...voi siete..."
Uno di quelli fece uno strano verso e si mise ad inseguire Twilight.
"No, no, fermo, ehi, non capisci neanche tu quello che dico? Eeeeehi"
*Ah ah, guarda, gli sta correndo appresso. E' schizzinosa l'unicornina*
*Certo, è un unicorno, è altolocato*
*Ah ah ah*
"Ne ho abbastanza", Twilight si portò vicino al muretto, sterzò di colpo e il cavallo vi si schiantò.
*Incredibile, l'ha steso. E' furbo sto coso*
*Ricorda che è una lei*
*Certo, questa cosa, ah ah*
"Questo pony...se così lo si può chiamare...non mi capisce...non capisce quello che dico...neanche lui...e non sembra nemmeno voler ragionare...sembra...sembra...istupidito...privo di coscienza..."
In un angolo della stalla vide del fieno, capì tutto, prese la rincorsa e con un saltone oltrepassò il recinto.
*Cavolo, acchiappalo, acchiappalo*
*E' troppo veloce*
*Dobbiamo riprenderlo*
Twilight era già fuori dalla costruzione. Ma quello che si trovò davanti non le piacque neanche un pò.


14 - FOLLA
Pavimento grigio, aria grigia, enormi costruzioni grigie, la maggior parte delle auto grigie, un mucchio di gente che la guardava sorpresa ed iniziava ad accalcarsi attorno a lei.
La folla aumentava, Twilight si ritrovò circondata da persone che la fissavano.
Arrivò un tipo con una macchina fotografica, gli scattò una foto. Ne arrivarono altri.
Dalla costruzione uscì il tipo che prima se la rideva, iniziò a scacciare quelli con le macchine fotografiche, ma non ci riuscì, per quanto grande era la folla.
Twilight si guardava attorno, sorpresa e un pò spaventata.
S'avvicinarono alcuni con le telecamere, iniziarono a riprendere la scena di quel tipo che scacciava i tipi con la macchinetta, ma che piano piano iniziava a desistere.
S'avvicinarono anche un paio di vigili che passavano di là, per vedere cosa stava succedendo.
La scena al quale assistettero era più o meno questa: una massa di gente si era raccolta attorno a un anmimale che tanto assomigliava ad un unicorno, e uno dei gestori dell'allevamento di cavalli era fuori che cercava di scacciare i fotografi, evidentemente per non diffondere la notizia del ritrovamento di quello strano animale.
Non potevano sapere, i vigili, se lo stesse facendo per proteggerlo o per preservare l'esclusiva su quel ritrovamento.
S'accordarono e uno di loro fece una telefonata.
Nel frattempo il servizio dei vari inviati del TG più importante era già in onda, in diretta, sui maxi-schermi della città; tutti anssistevano così allo strano avvenimento e allo strano caso dell'unicorno.
I vari giornalisti raccoglievano più informazioni possibile su quel che stava accadendo, altri scappavano via per cercare di avere l'articolo prima della concorrenza.
Twilight era sempre lì, un pò spaventata e sorpresa, fin quando il tipo cercò di ritirarsela all'interno della costruzione dell'allevamento, ma lo fermarono.
*Fate largo, fate largo*, lo smilzo con gli occhialetti accompagnato da due agenti si fece avanti e arrivò al centro della folla. *E' proprio lui.*, indicò l'unicorno, *Prendetelo. E voi, seguiteci alla centrale che dobbiamo farvi alcune domande*, disse al tipo dell'allevamento.
Porsero del fieno a Twilight per attirarla nella gabbia. Cercò di non farsi soggiogare dalla strana magia di quel fieno, ma alla fine i due agenti la presero e di forza la misero nella gabbia, la caricarono sul furgoncino e andarono via accalcandosi tra la folla di giornalisti che di tutto stava cercando di fare per fare domande ed ottenere più informazioni possibile.
Di sicuro avrebbero avuto da scrivere più di coloro che già erano corsi via.


15 - EDIZIONE STRAORDINARIA
*Edizione straordinaria del TG. Mitologico avvistamento oggi nel centro della città. Il gestore di un ippodromo teneva imprigionato un cavallo particolare, ebbene si gente, un unicorno. Il servizio in diretta*
*EEEcco salve si ecco è appena passata la forestale che si è portata via lo strano animale che molto probabilmente si trattava d'un unicorno.*
*L'hanno già portato via?*
*Si, l'hanno già portato via. Ora resta qui solo una discreta folla accalcata attorno ad alcuni agenti che stanno perquisendo i locali dell'allevamento.*
*Allevamento?*
*Si, l'unicorno è stato avvistato mentre usciva dall'interno di questo allevamento di cavalli. Probabilmente il gestore aveva pensato che l'unicorno gli avrebbe fatto guadagnare una grande quantità di soldi. E come dargli torto, del resto.*
*E ora?*
*Come detto, alcuni agenti della forestale assieme ad alcuni della polizia e ad altri della finanza stanno perquisendo l'allevamento, alla ricerca d'ogni piccola cosa che potrebbe giustificare la presenza di quell'unicorno qui*
*Va bene, tienici aggiornato*
*Senz'altro*
*E' tutto per quest'edizione. Rimaniamo in attesa d'aggiornamenti. Buon proseguimento*


16 - DUBBI SU DUBBI
Twilight era lì, nel furgone, mentre avanzavano. Era in un angoletto.
Aveva un buon centinaio di pensieri contemporanei al secondo.
Da quando era sulla terra non aveva fatto altro che scappare e finire catturata, scappare di nuovo e rifinire catturata, sempre da gente diversa, quasi l'unica occupazione di quella razza fosse dare la caccia alle altre specie viventi sul pianeta.
E se invece, gli balenò, gli uomini ricordavano la battaglia avuta secoli, millenni prima con i pony e la stessero tartassando proprio per quello?
Aveva visto gli enormi stalloni, poco prima, in stato d'incoscienza. Forse volevano ridurre anche lei in quello stato?
Ma lei era piccolina, minuta, e neanche riusciva a usare la magia. A cosa sarebbe potuta servire?
Per divertimento, come le era capitato i primi giorni di permanenza sul pianeta?
Di fronte a lei, c'era il fieno.
Ricordò che Star-lone gli aveva chiesto di raccogliere informazioni sul pianeta e sugli umani, ma aveva perso il libro e non aveva nemmeno nulla per scrivere. Avrebbe dovuto tenere tutto a mente, per comunicare i risultati quando sarebbe tornata sulla terra.
Se vi sarebbe tornata, altro atroce dubbio balenò nella sua mente. Sarebbe riuscita a tornarvi? La navicella era andata semi-distrutta durante l'arrivo nell'atmosfera, e ora, oltre tutto, chissà dove e in mano di chi si trovava.
E sempre che quegli umani non l'avrebbero ridotta in stato d'incoscienza prima d'allora. Rivide il fieno davanti a se, ne stava lontana. Neanche aveva fame.
Tutto questo pensava durante il viaggio, che sembrò durare, nonostante tutto, pochi secondi.
Il portone si riaprì, i due agenti scesero la gabbia e la misero su un carrello mobile, e continuarono la via a piedi seguiti dallo smilzo con gli occhialetti.


17 - ESPERTONE
Si inoltrarono in un sentiero ombroso coperto d'alberi, lo seguirono fin quando non giunsero ad una piccola costruzione bianca ma che riusciva a confondersi tra la vegetazione.
*Bene, siamo arrivati. Portatelo dentro con attenzione. Bene. Appoggiatelo là. Dategli da mangiare, deve essere in forze per quello che gli faremo fare oggi*
Gli agenti porsero a Twilight del fieno. Twilight lo rifiutò.
*Andiamo, devi essere in forze*
*Proviamo con quest'altre*, disse l'altro, portando un cesto di mele.
Twilight era sospettosa, ma un pò di fame gli era venuta. Dopo due secondi ricadde in quella strana trance e stava divorando il cesto di mele.
*Caspita, gli piacciono parecchio*
*Uhm, non è normale*, disse lo smilzo con gli occhialetti.
*Che cosa?*
*Che mangi a quel modo. Non è normale. Secondo i miei calcoli dovrebbe essere più posata e rilassata. Così sembra un normale cavallo affamato. Avremo molto da studiare, avremo*
*Sembrate saperne tanto su quest'unicorno*
*So quel che so. Non si può sapere tanto di nulla, ricordatelo*
*Oh oh ecco che ricomincia con le pillole di saggezza*
*Mah, aspettiamo che si riprenda*
*E come capiremo che si sarà ripresa?*
*Semplice, strabuzzerà gli occhi, sorpresa. Dimostrerà sorpresa, per l'appunto. E mentre noi saremo nascosti, lei comincerà a guardarsi attorno e a trovare un modo per uscire da lì*
*Siete pure un veggente?*
*Stop, nascondiamoci*
*Ma se stiamo urlando che ci nasconderemo, come pensate che...*
*Non capisce una parola di quel che diciamo*
*Ma come...*
*Stop ho detto, nascondiamoci*
*Ma...*
*Si, so quel che pensi, t'assicuro che non farà caso al nostro nascondiglio. Andiamo*
*Mah...*
*Silenzio, ora. Aspettiamo*


18 - LABORATORIO
Dopo aver mangiato, Twilight s'addormentò.
Gli agenti e lo smilzo attesero il suo risveglio per qualche ora, senza disturbarla e senza far rumore.
Finalmente, Twilight si svegliò. Per l'ennesima volta si accorse di aver passato lo stato di trance, ma senza l'effetto del fieno. Molto strano.
Poi sollevò lo sguardo, si guardò attorno, ricordò tutto ma non vide nè gli agenti nè lo smilzo con gli occhialetti.
In un angolo del laboratorio, però, vide i resti della navicella con cui era arrivata sulla terra. Su un tavolo, stava il suo libro. Su un altro tavolo, tutta la sua roba e i marchingegni datale da Star-lone.
Non essendoci nessuno, poteva provare ad uscire, ma la magia continuava a non avere effetto. Caricò e prese a cornate la gabbia, poi provò a riempire di calci la serratura, ne ricavo solo qualche acciacco.
Lo smilzo osservava mantenendo il silenzio tra lui e gli agenti.
Mentre Twilight era voltata, lo smilzo lanciò le chiavi della serratura all'interno della gabbia, per un esperimento. Twilight sentì il tintinnare, si guardò attorno e ancora non vide nessuno, abbassò lo sguardo e vide le chiavi della serratura. Forse erano cadute da qualche parte a furia di scalciare la gabbia, pensò.
Non potendo usare la magia, fece alla maniera manuale; prese la chiave in bocca, la inserì nella serratura, fece forza e finalmente la gabbia si aprì.
Lo smilzo prendeva nota di tutto quanto accadeva, gli agenti osservavano stupiti, ma senza fiatare.
Twilight si diresse verso la propria roba e vide che c'era tutta, poi si diresse verso i resti della navicella, li scrutò e li studiò. Sembravano divenuti inutilizzabili.
Poi a furia di girare, scorse finalmente lo smilzo e i due agenti.
Accortosene, lo smilzo venne fuori, si diresse verso la roba di Twilight, la riordinò e gliela porse, per cercare di acquistarne la fiducia.
Twilight l'osservava, e lo smilzo l'osservava a sua volta, mentre gli porgeva la sua roba in attesa d'una sua qualsiasi reazione.


19 - LA SCATOLETTA
Dopo una lunga osservazione tra i due, Twilight si decise a prendere la sua roba.
*Bene, finalmente. Per quanto mi riguarda, gli esperimenti stanno andando a meraviglia. Ora non rimane che una cosa. Portate qui quel videoregistratore*
Twilight osservò i due agenti che entravano con la strana scatoletta e inserivano un rettangolo di plastica in un altra scatoletta.
Mentre gli agenti giravano i canali per trovare la sintonizzazione del videoregistratore...
*BZZZZstranocasBZZZZnicorBZZZZZ*
*Fermi, tornate al canale di prima, dov'era il TG*
*Va bene, ma non si vedeva granchè*
*Fa niente*
*BZZZZZZZscompaBZZZZZZZZricerBZZZZZZZZZavvistamBZZZscosBZZZZZZZZZZopinionBZZZZblicaBZZZZZci arrivBZZZZZZnotizBZZZZZalcunBZZZZriconBZZZZZutoBZZZZZnicorBZZZZZZfan deBZZZZZZZittel poBZZZZZZZZZZZè tuttBZZZZZZZZZper oggBZZZZZZZZZZZZZ*
*Cavolo, non hanno perso tempo. Su muoviamoci a concludere l'esperimento, dobbiamo trovare il modo di risolvere questo strano impiccio il prima possibile*
Inserirono la videocassetta. Partì la sigla. E Twilight vide all'interno della scatoletta se stessa e tutti quelli che conosceva a Ponyville.


20 - POSSIBILE ACQUIRENTE
Poco dopo gli avvenimenti che spedirono Twilight sulla terra.........
"Ecco, venite, vi mostro il razzo che ho costruito per seguire le coordinate della terra..."
"Sono proprio curioso di vedere questa che mi avete descritto come una...meraviglia della tecnologia spaziale"
"Certo, certo"
"Che, oltretutto, sarebbe puntata su un pianeta di cui solo voi sostenete l'esistenza..."
"Certo, certo"
"Che, oltretutto..."
"Cheeeestar, porta qui il razzo"
"Quale razzo?", rispose l'assitente.
"Ma come quale razzo, quello orientato sulla terra...", si rivolse al possibile acquirente, "scusatelo eh, non è molto che è qui"
"Nessun problema, col mio assistente va alla stessa maniera"
"Già, EEEEEHI, quanto ci metti? Portalo qui"
"EEEEEh....eeeeeh....eeeeh...eh...."
"AAAAAH ho capito, vengo io...EEEEEHI, dov'è il razzo?"
"EEEEEEEHM.....EEEHM...EHEH"
"Qualche problema?", chiese il possibile acquirente.
"Beeh...era qui...ne ero sicuro...CHEEESTAR, CHE CAVOLO DI FINE HA FATTO IL RAZZO?"
"... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ..."
"Ahahahahah, dovevo immaginarlo, siete un ciarlatano come dicono tutti"
"Ma no, aspettate, il mio assistente lo troverà di certo...sono sicuro che c'è un malin..."
"Ahahahahah, come no, addio, Star-lone...Ahahahahahah"
[BLAM], chiuse la porta con forza dietro di se e se ne andò.
".........................................................."


21 - TUTTI I NODI AL PETTINE
"Cioè...vorresti farmi credere che il mio razzo si è volatilizzato?"
"No no, è...è partito per sbaglio, si, l'ho sentito che partiva così da solo all'improvviso...assurdo eh?"
"Impossibile, poteva partire solo col comando collegato al computer centrale del laboratorio"
"Aaaah, ecco, dev'essere stato quel gatto che era entrato e che aveva cominciato a saltellare sopra i comandi allora...brutto gatto birbantello..."
"Il bottone è coperto da una capsula di sicurezza proprio per evitare incidenti"
Detto questo, Star-lone si avvicinò al computer centrale e...
"E' aperta! La capsula è aperta! Questo come me lo spieghi?"
"Eeeeeh...avevo notato che entrava polvere...e ho aperto per spolverare..."
"Basta così, inutile sparare altre balle, dì la verità e sarò clemente"
"Eeeeeh...dunque...diciamo che..."
"LA VERITA'!"
"Si, si, va bene...conosci Twilight Sparkle?"
"No, chi è?"
"E' una puledra molto carina e molto intelligente, studente nientemeno della scuola di Princess Celestia"
"E allora?"
"Ecco...è arrivata qui e...mi ha dato una botta in testa e...si è intrufolata nel razzo e...è partita, si"
"Il razzo si avvia solo dall'esterno"
"AAAAH e va bene, ho pensato che sarebbe stata l'inviata ideale per i nostri studi sulla terra. Oltre che carina e intelligente è pure molto in gamba e ultimamente si è parlato di lei per aver risolto quel problema di Nightmare Moon"
"Nightmare chi?"
"Passate troppo tempo qua dentro. Nightmare Moon, la sorella minore di Princess Celestia che è ritornata dall'esilio sulla luna e voleva portare la notte eterna su Equestria..."
"Ah, dunque è stata lei la causa di quella lunga e bella notte stellata di qualche mese fa? Dovrei ringraziarla, la terra si è vista benissimo quella notte..."
"E...un attimo...mi vien da chiedere...non l'avete fotografata?"
"Ero troppo preso dal prendere informazioni e non riuscii a fotografarla...perchè ho preso un assistente secondo te?"
"Per..."
"Non certo per combinare i macelli che combini tu. Vuoi dirmi che hai spedito quella...Twilight, sulla terra?"
"Eeeeeh...si, si, si, sono sicuro che al suo ritorno avremo una quantità di dat..."
"Quel razzo era programmato per l'andata, per il ritorno serviva l'installazione di un dispositivo di teletrasporto che ancora dovevo installare sul razzo"
"Ma come, volevate venderlo incompleto?"
"Si è mai visto qualcuno che compra un RAZZO subito e in contanti?"
"Eeeeeh...no..."
"Avanti, cerchiamo di prendere contatto radio con la navicella"


22 - TROPPA DISTANZA
"Hai dato a questa...come si chiama..."
"Twilight"
"Ecco, gli hai dato tutti gli aggeggi per restare in contatto da qua a la?"
"Certamente, ho pensato a tutto"
"Certo...peccato solo che erano ancora in fase di sperimentazione"
"Infatti...non funzionano...ci ho già provato..."
"Ecco, appunto...significa che...la terra è già saltata..."
"E' già che cosa?"
"Dimmi, secondo te come avrebbe fatto il razzo a volare da qua alla terra in così poco tempo, cioè nelle poche ore che io stesso avevo preventivato?"
"Beeeh...è bello veloce?"
"No! Mi tocca spiegarti tutto adesso."
"C...che cosa?"
"Quel pianeta, quel pianeta, quel pianeta..."
"Quel pianeta?"
"Quel pianeta non si trova in questa dimensione"
"Cosa?"
"I miei studi sono incompresi da tutti perchè quello che ho scoperto va al di là d'ogni immaginazione..."
"Ditemi, manterrò il segreto"
"Ma quale segreto e segreto, sono anni che scrivo queste teorie a destra e a manca e nessuno mi crede"
"Ah..."
"Ascolta. La terra si trova in un altra dimensione. Il nostro pianeta, invece, salta da una dimensione all'altra in continuazione"
"Eh?"
"Ascolta. Il nostro è un pianeta impregnato di magia. Quando la principessa col suo incantesimo conquistò il favore del calore del sole, fece un macello..."
"Un macello...?"
"ASCOLTA! Noi eravamo lontani dal sole, poi arrivammo in questa dimensione, quasi tale e quale all'altra, tranne che per la presenza del sole. Perchè le stelle che vediamo sono le stesse che vedono lì sulla terra, quasi ci fosse uno specchio da qui a lì, ma il sole era troppo distante, perchè noi in realtà siamo lontanissimi dalla terra, anzi, siamo in un altra dimensione..."
"Non ci sto capendo granchè..."
"Ovvio! Come vuoi che ti spieghi in pochi secondi i miei studi di anni e anni?"
"Il ragionamento fila..."
"Ovvio!"
"..."
"Ascolta ancora. Quando la principessa fece il suo incantesimo, il sole in realtà non giunse qui, ma l'energia del sole andò a ricaricare una grossa stella a noi vicina...la principessa così fece in modo che anche noi possiamo avere un sole, anche se in realtà non lo abbiamo, e che quando quel sole è scarico, questo pianeta torni in quella dimensione perchè la principessa possa prendere l'energia necessaria per ricaricare la stessa..."
"Eeeeehm...più o meno...cioè...ma come..."
"Si, la stella, è la principessa che la fa girare attorno alla terra, e la sua sorellina fu messa a capo di un pezzo di roccia con la strana capacità di assorbire luce dalle stelle e trasmetterla sul nostro pianeta, che chiamò luna"
"Ah..."
"Oh...no...ho parlato troppo...i muri hanno orecchie...se qualcuno venisse a sapere tutto ciò noi..."
"Ma se avete appena detto..."
"Sccchhhh, m'è parso di sentire..."
TUMP TUMP TUMP TUMP
D'improvviso si sentì un forte rumore, come calcioni, contro la porta del laboratorio.


23 - PERQUISIZIONE
Star-lone s'avvicinò alla porta, si risentì picchiare.
"Chi è?"
"Aprite, siamo inviati di Princess Celestia"
Star-lone aprì la porta, si trovò davanti due guardie reali.
"Salve..."
"Siamo stati inviati per chiedere informazioni riguardo una macchina volante che è stata vista partire da qui alla volta dello spazio."
"Questo è un laboratorio, oltre che un osservatorio. Qui studiamo e teniamo d'occhio..."
"Niente preamboli, arrivate al punto e parlateci della macchina volante"
"E' stato un esperimento, quella macchina aveva una potenza tale da raggiungere e fotografare Equestria dall'alto, e poi tornare giù. Pultroppo però è arrivata un pò più su del previsto e non abbiamo idea di dove sia atterrata"
"Uhm, abbiamo anche ordine di eseguire una perquisizione"
"Prego, vi mostrerò da dove è partita la macchina..."
Star-lone mostrò alle due guardie una base tonda all'esterno del laboratorio.
"Ecco, da qui è partita la macchina volante"
"Grazie, ora eseguiremo la perquisizione"
Le due guardie entrarono nel laboratorio e lo perquisirono da cima a fondo. Trovarono vari libri e vari progetti. Finchè, la rovina: in un angolo del laboratorio, videro Cheestar che tentava di nascondere alcuni progetti.
"Ehi, cos'hai li?"
"Niente, mettevo a posto queste scartoffie"
"Fate vedere"
"Sapete, se non le metto apposto subito Star-lone potrebbe prenders..."
"Mostrateci quelle carte, è un ordine"
"..."
Ovviamente, si ritrovarono davanti i progetti d'una macchina volante, progettata per raggiungere lo spazio. Non capirono granchè d'altro di quel che v'era scritto.
"Bene bene, vi dichiariamo in stato d'arresto. Vi ordiniamo di seguirci con questi progetti al castello di Princess Celestia", dissero.


24 - PROCESSO VELOCE
Una voce tuonò nel castello, "Le guardie reali!"
Le due guardie reali avanzarono nel salone, Princess Celestia era seduta sul fondo su un piccolo trono.
La principessa vide Star-lone e il suo assistente accompagnati dalle guardie.
"Ah, Star-lone con l'assistente"
"Omaggi, Peincipessa", fecero un breve inchino.
"Abbiamo perquisito il laboratorio come ordinato, e durante la perquisizione l'assistente del dottore cercava di nascondere questi progetti"
Li porsero alla principessa.
"Bene bene, professor Star-lone, tutto torna. Abbiamo visto una macchina volante partire dal vostro giardino e questi sembrano i suoi progetti. Che avete da dire?"
"Era semplicemente una macchina che doveva arrivare abbastanza in alto da fotografare Equestria, e poi tornare giù con le foto. Ma evidentemente era troppo potente ed è andata più in su del previsto, ora non sappiamo dove sia finita..."
"Guardie, potete andare. Vi farò richiamare"
Le guardie uscirono dalla stanza. Rimasero solo la principessa e Star-lone con l'assistente.
"Dicevamo..."
"Che quella macchina non abbiamo idea di dove sia, ora"
"Sulla terra, immagino"
"C...cosa?"
"Potete ingannare le guardie, non me. Qui la terra è nominata una decina di volte e ci sono anche delle coordinate"
"Coordinate del centro d'Equestr..."
"Coordinate della terra. E sta anche scritto...uuuuhm...GUARDIE!"
Le guardie rientrarono nella stanza, "Dite principessa"
"Metteteli nel carcere al quarto piano fino a nuovo ordine. Ma trattateli bene"
"Agli ordini"
"Ma..."
"Niente ma, andiamo"
E così fu, Star-lone e compare finirono dietro le sbarre mentre la principessa esaminava i progetti.


25 - UN ALTRO INTERROGATORIO
Il giorno dopo, giunse Spike al castello.
"Salve principessa, vi ho portato il raro libro che avete chiesto dalla libreria di Ponyville"
"Grazie Spike, di avermelo portato qui. Col solito teletrasporto poteva subire qualche danno"
"Nessun problema principessa"
"Dimmi, cosa faceva Twilight quando sei partito?"
"A dire il vero non era in casa"
"Era in giro per Ponivylle con le sue amiche?"
"No, era andata sulla collina...non ricordo come si chiama...a trovare un certo professore...Star...Star...Star-lone"
"Twilight era andata da Star-lone?"
"Si, ha detto che voleva cercare informazioni riguardo...un pianeta...il pianeta terra, si"
"Come è poss.....e da quando era partita?"
"E' partita ieri, poco dopo l'ora di pranzo...e infatti è strano che non sia ancora tornata"
"Guardieee"
"C...che succede ora, principessa?", esclamò Spike.
"Diteci, principessa!", giunsero subito le guardie.
"Portatemi qui di nuovo Star-lone e l'assistente"
"Agli ordini"
"C...cosa? Star-lone è qui?", fu sorpreso Spike.
Star-lone entrò nella stanza con Cheestar accompagnato dalle guardie.
La principessa lanciò un occhiata a Star-lone, congedò le guardie, poi...
"Ditemi, ieri avete ricevuto qualche visita?"
"Ehm...si...il mio laboratorio osservatorio è molto visitato da molti scienziati e ricercatori..."
"Potreste farmi una lista di tutti coloro che vi hanno fatto visita?"
"Beeh...ieri non abbiamo ricevuto molte visite...uno o due persone...anzi ora che ci penso solo un professore, uno scienziato, un astronomo come me, si chiamava..."
"E chi altro?"
"Direi..."
Cheestar prese parola, "Non ricordate, professore, è passata anche..."
"Aaaah già, la professoressa Zodiak del laboratorio di...neanche ricordo il nome della cittadina dove lavora...eheh...è rimasta cinque minuti ed è ripartita..."
"Nessun altro?"
"No di certo"
L'assistente aveva capito la storia e se ne stava in silenzio.
"Passano anche studenti, da voi?", tornò a chiedere la principessa.
"Certo, anche loro, studenti d'astronomia e d'astrologia, di solito..."
All'improvviso, prese parola Spike, "Ehi, ieri è partita per venirvi a far visita Twilight"
"Twilight? Twilight chi?", rispose Star-lone, "Non conosco nessuna Twilight..."
"Io ne ho sentito parlare", rispose l'assistente, "Se non mi sbaglio è una delle migliori studenti della vostra scuola, principessa..."
"Esatto, e dite che ieri non è venuta a farvi visita?"
"No, no, proprio no...", borbottò Star-lone.
"Sicuri?", li squadrò la principessa.
"Sicuri..."
"Sicuri sicuri?"
"S...sicuri...sicuri..."
"Sicuri sicuri sicuri?"
"Eh...si...cioè...si si...sicur..."
"Sicuri sicuri sicuri sicuri sicuri?", si intromise Spike.
"S...si...eheh"
"Ma proprio sicuri sicuri sicuri sicuri sicuri..."
"Spike, può bastare", disse la principessa.
"Eheh, scusate"
"Dunque", riprese Celestia, "se proprio siete sicuri che Twilight ieri non è passata da voi...resterete in carcere fino a quando Twilight non verrà ritrovata"
"M...ma...che c'entriamo con..."
"Niente come tutto...guardie, riportateli dentro"
"Subito", e riportarono in cella i due.
"Bene Spike, sta tranquillo. Ho qualche sospetto su dove sia Twilight..."
"Le è successo qualcosa?"
"Ce lo diranno loro stessi prima che tu possa immaginare. Hai lasciato comunque un biglietto prima di venire qui?"
"Certamente, le ho scritto che venivo qui a portare un libro antico e raro che necessitava di un trasporto..."
"Perfetto, se Twilight arriverà a casa, possiamo stare tranquilli. Invia un messaggio a casa, dì che passerai qui la notte. Se Twilight è tornata a casa potrà rispondere con i miei messaggeri, che sono molto veloci. Se non riceveremo risposta, potremo pensare o che Twilight non risponde per qualche motivo diverso..."
"Difficilmente non risponde ai messaggi, Twilight"
"Per l'appunto. Oppure che non è arrivata a casa, e a quel punto dovremo aspettare che quei due si decidano a dirci...la verità"
"Intendete dire che potrebbero aver fatto del male a Twilight?"
"Non è proprio quel che penso sia successo..."
"Ma un momento, se loro erano qui, Twilight come ha fatto a..."
"Sono qui da ieri sera, e per un motivo inizialmente diverso da questo di Twilight. Ma ora Twilight potrebbe centrare in pieno..."
"Che cosa è successo?"
"Lasciamo perdere, non preoccuparti. Continuerò le ricerche e darò le indagini in mano ai miei migliori detective..."
"E' grave?"
"Tranquillo, vai pure..."
"Ma..."
"Sta tranquillo", la principessa accenò un sorriso e si allontanò per i corridoi del castello. Lei, tranquilla, non lo era per niente. E nemmeno Spike.


26 - TUTTO IL POSSIBILE
La principessa ordinò a chi di guardia alla cella del professore di trascrivere ogni accenno alla vicenda, in modo da poter riuscire a ottenere qualche informazione involontaria dai due.
Poi si diresse al laboratorio e diede i progetti della macchina ai suoi migliori scienziati. Questi, per capirci qualcosa, dovettero leggere tutti i libri di Star-lone. Lo considerarono un lavoro divertente, leggere le balle di quel sognatore.
Dopodichè, assoldò alcuni detective che si diressero assieme ad altri scienziati al laboratorio di Star-lone alla ricerca d'altre prove.
Infine, si diresse all'osservatorio personale delle regnanti d'Equestria e si mise ella stessa ad esaminare il cielo e a fare calcoli riguardanti il prossimo avvicinarsi della terra al loro pianeta.
Ovvero, del loro prossimo ingresso nella dimensione della terra.
Era quasi convinta che Star-lone per qualche oscuro motivo avesse inviato Twilight sulla terra.
Continuò i calcoli fin quando non gli balenò in mente la domanda sul come avesse fatto l'astronave ad arrivare sulla terra se la terra si trovava in quel momento in un altra dimensione.
Nei giorni seguenti esaminò tutte le carte che gli giungevano dal laboratorio del professore, che continuava a rimanere in carcere, assieme all'assistente. Entrambi a pane e acqua, misura eccezionale per una situazione così complessa e, soprattutto, perchè di mezzo poteva esserci Twilight.
Gli scienziati a cui aveva affidato i progetti principali non ne ricavarono nulla, se non 4 risate dai suoi scritti e il dato di fatto che quella macchina doveva essere molto più potente di un semplice "marchingegno volante", e che non era prevista nel progetto alcuna macchina fotografica.
Per quanto assurda, quest'ultima prova bastò a dare alla principessa un pretesto per far ripetere l'interrogatorio dei due.
La situazione andava avanti, dopo una settimana dall'inizio della storia ancora non si riusciva a far confessare i due.
Alla fine, la principessa dovette ricorrere ad un metodo previsto solo dal codice legislativo delle emergenze: la tortura.


27 - LA TORTURA
La principessa predispose il tutto. Portarono i due nelle segrete.
I due, arrivati, anzi, portati di peso, tremavano e sudavano freddo al pensiero di quel che li aspettava. Al vedere la piumetta Cheestar scoppiò a ridere. Lo scienziato non disse nulla.
In un paese civilizzato e pacifico come Equestria non potevano ricorrere ad una tortura diversa dal solletico. Era scritto anche questo sul codice legislativo delle emergenze.
Quel che non sapevano è che quella era una piuma di fenice dipinta di bianco. E una piuma di fenice può provocare a lungo andare, oltre al solletico, una bella grattarola.
Si diede inizio all'operazione.
"Ahah, ci sarà da divertirsi", disse Cheestar al professore, che continuava a rimanere in silenzio.
Dopo mezz'ora di risate, però, cheestar cedette. Dopo giorni a pane e acqua non gli era rimasta molta energia per ridere.
Star-lone invece aveva dimostrato una grande resistenza e non aveva riso molto. Per i primi due minuti almeno.
Cheestar disse che Twilight era stata spedita sulla terra. Che a spedirla era stato Star-lone che cercava qualcuno che studiasse, prendesse appunti e inviasse tutto al suo laboratorio. Che aveva fatto tutto per impedirglielo, ma aveva fallito per la violenza che il professore aveva dimostrato nel portare avanti il proprio progetto. E accennava a continuare la storiella.
"Basta, basta. Non sforzatevi d'inventare altro. Ma grazie per avermi confermato quel che già sapevo", disse la principessa. E uscì dalla stanza dopo aver ordinato di riportare i due nella loro cella. E di portargli un bel pranzo sostanzioso. Li aspettavano giorni di duro lavoro, accennò.


28 - GELIDO RISVEGLIO
Così fu. Li riportarono in cella, gli portarono un bel pranzo; mangiarono a sazietà, si misero a dormire. Dormirono di filato fino al giorno dopo.
Furono svegliati di buon mattino da una secchiata d'acqua gelida, tanto gelida che pezzetti di ghiaccio finirono in testa a cheestar.
"Ahio ma che cav..."
Si ritrovarono davanti uno scienziato in camice bianco.
"E va bene, non s'è sciolto bene, quell'aggeggio per sciogliere il ghiaccio è ancora sperimentale...su, su muovetevi, ordini della regina, dobbiamo mettervi a disposizione il nostro laboratorio per permettervi di ricostruire tutto"
"Tutto cosa?"
"Il vostro aggeggio volante per...la...Terra...ahahahahahah...scusate non ho resistito...ma se la regina ci crede...qualcosa di vero c'è di sicuro...su, su, muovetevi, andiamo"
"E..."
"Ecco i vostri progetti, li abbiamo recuperati"
"Ah..."
"Su, su, muovetevi"
"Ma..."
"su, su, muovetevi"
"Ma..."
Lo scienziato fece un fischio, giunsero due guardie con due lance.
"SU, SU MUOVETEVI", ripetè.
"S...si, si, va bene..."
"Bene, vi faccio strada"
Li accompagnò al laboratorio. Giunti sul posto, si guardarono attorno. Star-lone scrisse su un foglio di carta, lo consegnò allo scienziato, gli chiese di procurargli tutto ciò che v'era scritto.
Lo scienziato lo prese e lo consegnò ad un altro giovanotto lì presente, che dopo aver tirato fuori qualche attrezzo dai vari scaffaloni, uscì e di corsa si diresse ai fornitori di fiducia del laboratorio.
Nel frattempo Star-lone continuava a cercare quel di cui aveva bisogno seguendo i suoi progetti.


29 - FLASHBACK
*Bene...molto bene...osserva lo schermo con interesse...*
Twilight fissava lo schermo, sentiva quell'allegra canzoncina e vedeva tutti i suoi amici nella scatoletta. Applejack che prendeva gli alberi a calci, Rainbow dash che svolazzava a razzo a destra e a manca, Fluttershy che annusava i fiorellini circondata da farfalle, Rarity che sceglieva cosa indossare nel suo armadietto, Pinkie pie che saltellava di qua e di la senza un motivo.
E, soprattutto, lei stessa sulla mongolfiera assieme a Spike.
Finita l'allegra canzoncina ripercorse, in quella buona oretta, tutte le peripezie che la condussero da Canterlot a Ponyville; vide Nightmare Moon, vide la sua ricerca degli elementi dell'armonia, vide la riappacificazione tra Princess Celestia e Princess Luna. Il tutto senza capire una parola di quel che stessero dicendo.
Ma si capiva che a parlare erano loro, riconobbe la voce propria e di tutti i presenti in quel video.
Finito tutto, spenta la tv, tirata fuori la cassetta dal videoregistratore, riletti gli appunti presi durante l'esperimento, lo smilzo con gli occhialetti uscì dalla stanza, bisbigliando ai suoi compagni *Fase 2*.


30 - LA FASE 2
Uscirono dalla stanza, lasciando là Twilight, che continuava a farsi domande alle quali non sapeva dare una risposta.
Mentre uscivano, lo smilzo fece cadere di proposito dalle sue tasche delle pietre, facendo finta di non accorgersene.
Appena tutti furono fuori e fu sicura d'essere rimasta sola, s'avvicinò curiosa a quelle pietre. E con gran sorpresa vi riconobbe gli elementi dell'armonia.
Lo smilzo osservava tutto con delle telecamere collegate ad un suo furgoncino poco distante.
Come spesso le avveniva, si fece prendere dall'entusiasmo e, senza pensarci due volte, senza nemmeno controllare cosa aveva di fronte, si mise in spalla le sue cose, radunò quelle pietre e si mise a cercare di radunarli, di farli accendere, di far accadere qualcosa.
E così fu. PUFF. Sparì nel nulla assieme a quelle rocce.
Lo smilzo che osservava tutto rimase senza parole. Poi si precipitò al suo laboratorio e tutto quel ch'era rimasto era un alone nero per terra.
*Ma che...cavolo...ma come...*
*Ma che roba era?*
*Erano delle magnifiche riproduzioni, fatte su vere rocce tonde e lisce*
*Riproduzioni di che cosa?*
*Di...beh...affari riservati...segreti del mestiere*
*Oh...sarà qualche assurderia da scienziato...*
*Esatto, bravo...*


31 - NEL NULLA
"Evviva, gli elementi hanno funzionato...ma com'è possibile che li avesse lui? Forse c'entra qualcosa quello che ho visto in quella scatoletta...
Ma no, se quel tizio fosse capitato ad Equestria e avesse rubato gli elementi dell'armonia, di sicuro se ne sarebbero accorti, invece nessuno ha notato nulla. Oltretutto da quando è successo quel che è successo con Nightmare Moon gli elementi sono tenuti sotto stretta sorveglianza...ed è difficile scampare al controllo delle guardie reali senza creare caos...a meno che il tutto non sia successo in questo periodo che non sono stata ad Equestria...o forse, nel caso fosse successo prima, la Principessa potrebbe averlo tenuto segreto per non destare preoccupazioni e inutili allarmismi...ma possibile che non mi avrebbe chiesto aiuto?
O forse ha cercato il mio aiuto, ma io non ero lì...e magari ora ha organizzato il tutto per venirmi a cercare...non sarà troppo difficile per lei arrivare da quel Star-lone e farlo confessare che è stato lui a spedirmi qui...ma...un momento..."
Per la prima volta da quando aveva iniziato quel lungo ragionamento si guardò attorno.
"Dove sono finita? Cos'è questo posto?"
Attorno a lei, era tutto nero. Tutto scuro. Non c'era nulla se non oscurità. Ma l'orizzonte si vedeva benissimo, c'era una luce soffusa che arrivava da chissà dove.
"Forse ho sbagliato qualcosa...riproviamo..."
Ripetè l'incantesimo, ma tutto quel che ottenne fù di cambiare il colore del paesaggio. Da nero a blu, da blu a viola, da viola a rosso, da rosso a marrone, e così via fino a quando tutto non diventò bianco.


32 - GIROTONDO
E alla fine, giusto per chiudere in bellezza, Twilight si ritrovò, stremata, nel laboratorio da dove era partita.
"Oh no, tanta fatica per nulla", disse, affranta.
S'affacciò alla finestra, s'era fatta notte, la porta era chiusa a chiave. Non c'era nessuno. Era ancora sola.
Non gli rimase da fare che approfittare del tempo a disposizione per lavorare sui rottami della navicella con cui era arrivata sulla terra.
Mentre cercava il libro di Star-lone nella sacca, un suono giunse dai rottami.
"TwiligFZZZZZTwilight ci senFZZZZZZZ"
Era la voce di Princess Celestia.
"Principessa, principessa, siete voi?"
"FZZZZZe allFZZZZZacoFZZZZZZttentaFZZZZZZZsto perFZZZZZZZtiFZZZZZZ"
"N...non vi sento, principessa, vi sento male, sento a tratti..."
"FZZZZZgisci suFZZZZZZellaFZZZZZZ"
"Gisci...ella...agisci sulla manovella!" Twilight girò la manovella delle frequenze e finalmente il suono giunse perfettamente.
"Ora mi senti, Twilight?"
"Perfettamente, principessa, perfettamente, che bello risentirvi"
"Ascolta attentamente, siamo nel periodo in cui la terra e il pianeta sul quale si trova Equestria si avvicinano..."
"Ma allora tutte quelle cose che aveva scritto Star-lone..."
"Si cara, sono tutte vere. Ma sono state segrete fino ad ora. Solo ora mi rendo conto che forse è stato un male tenerlo nascosto..."
"E questo significa che ho qualche possibilità di tornare indietro?"
"Certo cara, Star-lone e il suo assistente stanno lavorando sulla navicella che servirà a venirti a prendere. Ma dovrai collaborare"
"E come?"
"Ascolta, sul libro di Star-lone c'è un disegno della terra"
"Si, c'è, eccolo, l'ho trovato"
"Bene...cerca di capire dove ti trovi, in quale punto del pianeta. Poi trova il modo di comunicarcelo. Solo così potremo raggiungerti una volta che la navicella sarà pronta"
"Aspetterò il ritorno di quell'umano e mi farò dire da lui..."
"Bene, la comunicazione resterà aperta. Agisci sulla manopola del volume per fare in modo che noi possiamo sentire quel che succede da te ma non viceversa"
"E...quale sarebbe?"
"Quella marrone, in basso a sinistra"
"Grazie principessa, farò il possibile"
"Ne sono sicura. Ma ora riposati"
"va bene, grazie ancora, principessa"
Twilight abbassò il volume, rimise le sue cose nella sacca e si addormentò.


33 - COORDINATE
Giunse il mattino.
*E' un altro giorno...non pensiamoci più...*
Aprì la porta del laboratorio...
*...a quell'unicor...*
Si ritrovò Twilight davanti che girava affannosamente le pagine del libro con gli zoccoli, non c'era abituata.
*E' tornato, l'unicorno è tornato! E ha anche le mie riproduzioni*, esultò senza che nessuno potesse ascoltarlo, essendo solo quel giorno.
Twilight si girò di scatto e se lo ritrovò davanti, lo smilzo con gli occhialetti, e fu lieta di vederlo solo, sarebbe stato più facile tentare di comunicare.
Lo smilzo si era accorto che Twilight girava le pagine di quel libro, e decise di provare a dargli una mano. S'avvicinò con fare delicato e si mise a girare le pagine al suo posto. Fin quando non giunsero alla pagina dov'era disegnata a grandi linee la terra, e Twilight gli fece capire con un segno che la pagina che cercava era quella.
Notata la grafica grossolana di quelle mappe, lo smilzo prese un suo mappamondo 3D e iniziò a indicargli, quasi avesse capito quel che Twilight voleva sapere, la loro posizione.
A Twilight servivano le coordinate, così, per farsi capire, disegnò su un foglio 4 frecce, con 4 quadratini a fianco ad esse.
Lo smilzo non capiva. E infatti, oltretutto, il modo di trattare le coordinate era diverso tra la terra ed Equestria. Twilight se ne accorse istintivamente osservando alcuni punti segnati in rosso su delle mappe appese ai muri con dei numeri a fianco.
Mentre pensava a come risolvere l'impiccio, risentì una voce venire dalla radio della navicella.
"Twilight, Twilight, hai ricevuto le coordinate?"
Lo smilzo rimase a guardare, senza capirci nulla.
"No, temo ci sia un diverso modo di trattare le coordinate tra noi e gli umani"
"Bene, non è un gran problema, basta attivare il radar della navicella", si sentì una voce in sottofondo, la voce di Star-lone.
"Ma la navicella è andata distrutta", ribattè Twilight, "Dubito funzioni ancora il radar"
"Controlla, era nascosto bene, ed era molto piccolo. Si trova nel vano posteriore della stanza dove hai viaggiato, in un cassettone"
Twilight iniziò a frugare nel cassettone. Non lo aveva visto prima d'allora.
Twilight trovò un aggeggino piccolino, triangolare, con un pulsante.
"Si, ho trovato uno strano triangolo con un pulsante..."
"Portalo all'esterno, premi il bottone, vedi cosa succede"
Twilight fece così, e un enorme raggio laser superò le nuvole fino allo spazio, mandando in tilt qualche satellite ma rendendo la posizione di Twilight visibile sin dal potente telescopio di Celestia.
"Ti vedo, ora sapp...ti tr...vi..."
"Vi risento male, principessa"
"E' eff...del la...", rispose la voce in sottofondo.
"Ma..."
"Tra qualch...rno...ssist...à là...con nu...cchin..."
"Eh...per...io io...", disse un altra voce sullo sfondo.
"Asp...ta do...i tro..."
"non vi sento, è inutile"
"FZZZZZ", la comunicazione cadde. Twilight non sapeva cosa fare, tranne che se il laser indicava lì, lei doveva rimanere lì, in attesa.


34 - ASSURDITA'
Lo smilzo con gli occhialetti uscì solo in quel momento dal laboratorio, e vedendo il laser si spaventò. Il suo laboratorio era segreto, nessuno doveva sapere dove si trovava.
Inoltre, uno dei satelliti mandati fuori uso era il suo. Lo usava per far funzionare tutti i suoi macchinari. Era isolato dal mondo. Cadde in confusione. Voleva aiutare Twilight, ma lo avrebbero trovato in pochi minuti se quel coso fosse rimasto lì.
Senza pensarci due volte, in preda alla confusione, si ridiresse alla vecchia navicella e decise di tentare il tutto per tutto.
Ci buttò dentro Twilight, di forza, assieme a tutta la sua roba, e tutto il cibo che teneva nel laboratorio. Nella fretta ci buttò dentro anche la sua riproduzione degli elementi dell'armonia. Spense l'aggeggio laser, lo ributtò anche quello nella navicella. Collegò l'impianto di partenza, inserì le coordinate che aveva trovato e che indicavano il punto di partenza originario della navicella. E arrivederci, premette il bottone con tanta fretta che neanche pensò di portare la navicella fuori prima di farla partire. Un buco nel tetto del laboratorio, ma niente di troppo distruttivo.
E Twilight si ritrovò a vagare nello spazio, come alla partenza. Per diversi giorni.
A metà strada, incrociò un altra navicella, la osservò per ammazzare il tempo, ma non ci fece troppo caso.


35 - CAPOLINEA
Al castello di Celestia si vide una navicella precipitare sul laboratorio di Star-lone. Di corsa vi si diressero. La navicella era in briciole, il laboratorio distrutto. Nel rapido evolversi della vicenda l'impianto d'atterraggio non era stato riparato. Di Twilight non v'era traccia.
Le ricerche durarono ore, ma nulla. Twilight era...scomparsa, nel senso peggiore del termine.
Forse disintegrata dalla potenza dell'atterraggio, azzardò Star-lone. Tale azzardo gli costò un esilio nelle segrete del vecchio castello nella foresta.
Un giorno in memoria fu celebrato tre giorni dopo. Un epitaffio fu posto nella sala d'onore del castello.
Lo smilzo con gli occhialetti si salvò, tutti i satelliti in tilt ripresero a funzionare non appena il laser venne spento. Anche i suoi. E anche se ai TG comunicarono quello strano avvenimento, la presenza del laser fu tanto breve e ebbe così poche testimonianze che solo qualche ufologo se ne occupò.
Cheestar, che nella navicella dove viaggiava diretto alla terra aveva un sensore progettato per seguire il laser, rimase a girovagare a vuoto per lo spazio. Celestia non si preoccupò d'andarlo a recuperare.


Ultima modifica di tizietto il 26/03/2015, 23:02, modificato 51 volte in totale.
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda Michao » 09/08/2012, 18:13

Povera Twhilight! :( :triste: :dashsad: :applecry: MA PERCHE` HAI SCRITTO UN COSA COSI` CREUDELE?! :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :(
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda tizietto » 10/08/2012, 12:38

Michao ha scritto:Povera Twhilight! :( :triste: :dashsad: :applecry: MA PERCHE` HAI SCRITTO UN COSA COSI` CREUDELE?! :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :(

è solo l'inizio della storia :P

ho messo il terzo capitoletto :sisi:
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda Swo » 10/08/2012, 21:56

cool, dipende come sviluppi l' idea, in ogni caso,
you gain a reader :awesome:
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda Michao » 10/08/2012, 22:19

tizietto ha scritto:
Michao ha scritto:Povera Twhilight! :( :triste: :dashsad: :applecry: MA PERCHE` HAI SCRITTO UN COSA COSI` CREUDELE?! :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :( :(

è solo l'inizio della storia :P

ho messo il terzo capitoletto :sisi:



Ops, scusa, non mi ero accorto del terzo capitoletto! :oops: Ogni giorno ne farai un`altro? :tssorriso:
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda Harmony Protector » 10/08/2012, 23:29

Bel lavoro, è una fanfic trattante un tema molto coinvolgente, in spoiler un paio di riflessioni

Per quanto detesti fare il grammar-nazista, mi sento in dovere di informarti che sono presenti alcuni errorini di sintassi. Inoltre sei piuttosto secco nelle vicende: dovresti alimentare un minimo le descrizioni, i dialoghi e le azioni mirate.
Ah, ultima cosa: la Terra è il terzo pianeta del sistema solare, non il secondo :asd:

Spero di esserti d'aiuto e di non aver fatto l'invadente come al solito :oops:
"Abandon everything"

Trofei per il quale non valgo la pena di essere ricordato:
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda tizietto » 11/08/2012, 12:05

grazie, spero che il seguito che ho in mente non sia troppo deludente :asd:
a proposito, ho messo il quarto

Ogni giorno ne farai un`altro? :tssorriso:

Ogni volta che avrò tempo manderò avanti la baracca :asd:

Harmony Protector ha scritto:
Per quanto detesti fare il grammar-nazista, mi sento in dovere di informarti che sono presenti alcuni errorini di sintassi. Inoltre sei piuttosto secco nelle vicende: dovresti alimentare un minimo le descrizioni, i dialoghi e le azioni mirate.
Ah, ultima cosa: la Terra è il terzo pianeta del sistema solare, non il secondo :asd:
Spero di esserti d'aiuto e di non aver fatto l'invadente come al solito :oops:

errori di sintassi, dunque...mi faresti un esempio? :oops:
quello del non alimentare le vicende è un fatto che mi viene fuori ogni volta che scrivo qualsiasi cosa, non riesco nè mi è molto congeniale dare troppa enfasi, per vari motivi troppo lunghi da spiegare :awesome:
e riguardo la terra che è il terzo e non il secondo, mi aspettavo che qualcuno lo notasse prima o poi, ma semplicemente, twilight in quel momento stava leggendo gli scritti nati dai confusionari studi di Star-lone, e Star-lone è convinto che la terra sia il secondo pianeta del sistema solare, anche se in realtà è il terzo :P
altro che invadente, spero sempre che passi qualcuno a scrivere riflessioni e a farmi notare strafalcioni vari dei miei scrittarelli :sisi:
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda tizietto » 12/08/2012, 17:11

~andry ha scritto:Vogliamo il quinto

ho messo il quinto :sisi: :asd: :sisi:
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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda Swo » 13/08/2012, 1:33

la trama è fAiga, e se (come già detto) la sviluppi bene può diventare ancora più ganza...
un solo consiglio: allungati, non avere paura a scrivere wall of texts o di diventare noioso, una buona descrizione dell' ambiente, o delle sensazioni di Twilight non ci stanno mai male.

In sostanza vendi un po' di fumo insieme alla trama che fa sempre bene...

okay adesso Swo smette di fare il prof di italiano (cosa Che odia) e torna ad essere il solito ignorantone di sempre :ajidunno:

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Re: una fanfic - My little humans

Messaggioda tizietto » 13/08/2012, 11:33

Swo ha scritto:la trama è fAiga, e se (come già detto) la sviluppi bene può diventare ancora più ganza...
un solo consiglio: allungati, non avere paura a scrivere wall of texts o di diventare noioso, una buona descrizione dell' ambiente, o delle sensazioni di Twilight non ci stanno mai male.

In sostanza vendi un po' di fumo insieme alla trama che fa sempre bene...

come ho già detto è una cosa che mi è sempre uscito difficile, per i molti motivi che non m'ero messo a spiegare :asd: :asd:

ho postato il sesto episodietto :sisi:
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